Sesso Juve e Rock n’Roll No.17


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Di seguito la

Calcio:
00:00 Spal Juventus
13:10 Napoli Genoa dopo l’allungo “l’accorcio”.
19:30 Alex Sandro
21:30 Arriva Enzo Auguri a Lui di buon compleanno. Nazionale.
25:00 Raiola su Italia e Balotelli.
35:18 Infortuni Khedira – Sturaro.
46:20 Presidenza di Lega Micchicè
52:57 Gossip
La gnocca della settimana
1:00:50 MILF (prima parte)

Lola Ponce, Jannifer Aniston, Luisa Ranieri, Monica Bellucci, Charlize theron, Claudia Gerini, Nathalie Caldonazzo, Manuela Arcuri, Elisabetta Canalis, Alessia Marcuzzi, Federica Fontana, Fergie.

Sul Rock e sulla musica in genere:
1:26:20 Anniversario Morte Chuck Berry
Compleanno Pino Daniele, Wilson Pickett, Alex Kapranos (Franz Ferdinand), Chester Bennington (Linkin Park), Carl Palmer (ELeP), Roger Hodgson (Supertramp), Franco Mussida (Pfm), Luigi Tenco, Paolo Belli, Franco Battiato, Damon Albarn (Blur Gorillaz)

Novità:
1:54:42 Consigli disinteressati per disadattati.
Frank – Musica Hip Hop. Black Moon album War Zone
Toto – Primo disco Pino Daniele Terra Mia primo disco di Noel Gallagher solista.
Cinzia – Visitare Lubiana e la Slovenia.
Benny – Greta Van Fleet Album di esordio
Enzo – Film Cadillac Records con Byoncè.
Antonio – Tribe called quest – Check the rhime. Canzone Hip Hop.

scaletta

 

  1. NON MI AVETE FATTO NIENTE

    Intanto la Nazionale di Di Biagio ne prende 2 dall’Argentina…il secondo goal porta la firma di Insigne che lancia Higuain in contropiede.

    http://www.juventibus.com/voglio-perdere-scudetto/

    Buon proseguimento.

  2. EPPURE, PRIMA DELLA PARTITA ERA STATO INDOVINATO TUTTO

    Come se alla cena di gala desse forfait il convitato più importante, in questo caso il calciatore più forte del mondo o quasi: già, salvo miracoli dell’ultim’ora mancherà Messi in quest’Italia-Argentina in terra di altri, forse il luogo giusto, il campo neutro e disinteressato dell’Etihad di Manchester, per ripartire dopo le disgrazie svedesi. La Pulce deve essere allergica ai nostri colori, visto che saltò pure l’amichevole precedente. Eppure in allenamento si era presentato con un gol supersonico dei suoi e tutto lasciava presagire che non avrebbe saltato l’appuntamento: ma niente, l’affaticamento muscolare spinge il c.t. Sampaoli a tenerselo buono per la Spagna, martedì.
    Poco male, però. L’impegno per la nuova Italia di Di Biagio rimane probante, se è vero che il signor Sampaoli si può permettere di lasciare a casa (e pure con un certo sussiego, come dimostrano le piccate dichiarazioni della vigilia) due come Dybala e Icardi, titolari sicuri a maglie invertite. E quindi di poter scegliere di mettere al posto del suo campione il talentino del Psg Lo Celso, il futuro interista Lautaro Martinez oppure il fresco ex Banega. Ci sono più certezze sul nostro versante. Diciamo che il neotecnico non ha fatto rivoluzioni e ha deciso di ripartire (almeno dall’inizio) con i protagonisti del brutto sogno di novembre: Immobile e Jorginho per dirne due, saranno la verticale del 4-3-3. E al laziale faranno sponda altri due Venturiani, Candreva e Insigne, seppure quest’ultimo un poco maltrattato dal vituperato ex tecnico.
    La gioventù in panchina
    Pubblicità

    Come del resto in porta, nonostante le tante polemiche della vigilia, c’è ancora Buffon e davanti a lui, l’immancabile Bonucci: sostanzialmente l’unico uomo inedito nell’undici titolare è Rugani, centrale del futuro. Perché le vere novità sono in panchina. E forse ci avrebbero fatto comodo anche prima: Cutrone e Chiesa non sono più (o solo) due ragazzini, ma due speranze certe per far ripartire questa povera Italia dalle secche in cui è sprofondata, in vista dell’Europeo prossimo. Dove gli azzurri non potranno di certo mancare, pena la definitiva retrocessione nel novero delle nobili decadute.

    Quanti minuti sono che non facciamo un goal ?

    Saluti.

  3. “I BARBOTUN”

    “La vedovanza è lo stato in cui si trova un coniuge al momento della morte dell’altro. Questo termine deriva dall’appellativo assunto dal coniuge sopravvissuto, che è appunto quello di vedovo/vedova” (Wikipedia).
    Non immuni da tale fenomeno, anche gli autori e i collaboratori di Juventibus sono, nel loro piccolo, delle vedove. Uno per uno, ecco i calciatori e/o gli allenatori che ci mancano di più. Poi la palla passa a voi: chi non potete proprio dimenticare ?

    Sandro Scarpa
    Sono vedovo di Dani Alves. Perché non c’entrava e non c’entra nulla con la Juve. Perché, come ho sempre pensato, era un cubetto di ghiaccio che raffreddava il cocktail Juve e la rendeva diversa, altra, aliena. Rendeva gelati per osmosi anche quelli che gli stavano intorno. Non era sabaudo, non era fedele, non era italianista, non era affatto bianconero, non era scontato o irregimentato. Non teneva sempre la linea ma volava. Era un giocatore-mondo a parte. Non ha solo annichilito Neymar come un piemontese tosto quando è servito ma ci ha innalzato a livelli brasiliani-barcellonisti. E’ durato come un cubetto di ghiaccio da solo. Poco. Troppo.

    Giulio Gori
    Il 15 luglio 2014, in una serata struggente, sono stato abbandonato sul talamo. Mi hanno imposto un matrimonio riparatore con un marito che non volevo, e che invece si è dimostrato bravo, affidabile, brillante: non mi fa mancare niente e, quasi sempre, quando mi capita di sottovalutarlo, torna a sorprendermi. Ma al cuor non si comanda. Sarà la lunga storia d’amore, cominciata in una tarda estate di quasi trent’anni fa. Sarà che era il marito più moderno che ci fosse, con quella sua capacità di mettere insieme antiche e solide tradizioni con contaminazioni contemporanee. Sarà che ci si innamora più facilmente di chi ha un carattere brusco e ti chiede ogni giorno di più. Sarà che quell’amore, a lungo covato, esplose in un fuoco d’artificio ancor prima del matrimonio il giorno in cui, battendo i pugni sul tavolo, gridò “e poi che nessuno salga su quel cazzo di carro”. Sarà che mi raccolse quando ero quasi un senzatetto e mi ha portato in una reggia. Oggi, spero di tenermi ancora a lungo il mio attuale encomiabile marito. Sono sicuro che continuerà a sorprendermi. Ma mi crogiolo nel sogno di un giorno, magari lontano, in cui riconvolerò a nozze col mio primo marito. E poco mi importa delle malignità delle zie che ce l’hanno con i mariti fedifraghi e traditori.

    Alex Campanelli
    Veder giocare Pogba nella Juve è stato un privilegio, Morata l’ho adorato, ma non c’è giocatore che mi manchi più di Fernando Llorente. Mi manca il calciatore, dal colpo di testa ai duetti nello stretto con Tevez ai gol pesanti (Napoli e Atene indimenticabili), mi manca l’uomo, sempre elegante e misurato, padre e fratello di chi sapeva suo concorrente come Morata, mi manca il tifoso, intriso di bianconero in appena due stagioni, e lo trasmetteva a ogni urlo, a ogni gol, a ogni esultanza. La spontaneità di Fernando, questo mi manca.

    Claudio Pellecchia
    Sono vedovo di Pogba perché vederlo in mano a Mourinho mi fa sempre sanguinare il cuore, di Morata perché ci ha voluto (e ci vuole) quel bene sincero che non sempre è riuscito a dimostrare in campo e di Dani Alves per aver rappresentato l’illusione di un cambiamento che non avverrà mai.

    Davide Rovati
    Sono vedovo di Vucinic perché è stato l’ultimo fra i nostri attaccanti a portare in campo l’arte dell’ultimo passaggio. ❤

    Matteo Viscardi
    Arturo Vidal: il miglior cc pound for pound dell’ultima decade, un condensato di classe, forza bruta e straordinaria intelligenza tattica. Uno che passa ogni tanto, uno che non può non mancarti almeno un pochino…

    Giacomo Scutiero
    Sono uno juventino degli anni ’90, dunque ho goduto l’epilogo di uno dei migliori numeri dieci e il prologo del suo successore (e Capitano). Forse nessuno più di Del Piero mi rende il cuore più tenero e mi porta a trascorrere quegli estranianti secondi con tipica faccia da ebete allegata; come un sogno bianconero eppure a colori e l’immediato colpetto alla nuca prima del “Ao, ma ridi da solo?”.
    Sì, forse solo ADP.
    Anche se, onestamente, è roba di poco perché prevale quasi sempre il freddo, la pietra, il distacco, l’impassibilità. Prevale sempre la Juve: undici meglio di uno (chiunque sia), presente/futuro meglio di passato. Siamo sempre stati questo, il cinismo. Abbiamo sempre vinto con questo. E no, essere incantato non è cosa per noi.

    Giuseppe Gariffo
    Sono vedova di Alvaro Morata perché è un calciatore che fa sempre gol nelle occasioni in cui storicamente manchiamo: le finali. Lui, pur giovanissimo, a suon di gol decisivi ci portó a Berlino e lui, pur contro una squadra immensamente più forte, ci fece sognare quella notte di poterla alzare. Lui, dopo più di 100 minuti inspiegabili in panchina, dopo una partita pessima di tutta la squadra, ci permise di vincere la Coppa Italia contro il Milan. Fece anche degli errori decisivi quell’anno, in Champions, a Siviglia e Monaco, ma proprio all’Allianz fece una partita pazzesca, con giocate che non dimenticheremo mai. Ho sempre pensato che gli avremmo visto alzare presto quella coppa con un’altra maglia, purtroppo si è verificato proprio contro di noi. Ma quella sera dichiaró anche che non ci avrebbe traditi per andare al Milan. Da qualche parte conservo la speranza di rivederlo un giorno con la maglia bianconera addosso.
    Sono vedovo di Carlos Tevez perché è un giocatore che riassume nelle sue caratteristiche cos’è la Juventus: talento e agonismo, classe e brama di vittoria. Peccato che sia stato così breve, ma altrettanto intenso. Peccato anche che a Berlino forse fosse già con la testa da un’altra parte. Ma anche la prestazione di quella sera, forse, fa parte del DNA Juve. Sono già vedova di Paulo Dybala, perché intuisco che il suo talento, le sue potenzialità non sono state capite fino in fondo. Non so se dalla società, lo scopriremo presto, ma certamente gli juventini: spesso criticato, ma in molti non hanno capito quanto sia stato decisivo per le gioie degli ultimi tre anni, e pochissimi si sono accorti di quanto poco sia stato messo al centro del progetto. Soprattutto tatticamente, costretto sempre a risalire 70 m di campo pur non avendo nelle caratteristiche fisiche. Il “10” è merchandising, niente altro. Mi sto autoconvincendo che sia destinato da un’altra parte, dove lo vedremo brillare ancora di più. Io mi sfogherò tanto verso chi non l’ha saputo apprezzare. Sapevatelo.

    Fabio Giambò
    Si potrebbe tranquillamente fare una top-11 in questo contesto, ma volendo limitare tutto ad un nome ed un cognome senza andare troppo indietro nel tempo, e soprattutto restando in una sfera prettamente di campo, le due paroline magiche non possono che essere quelle che corrispondono ai dati anagrafici di un ragazzotto francese che si è fatto fregare da quella calamita rappresentata da un contratto clamoroso come quello che gli hanno messo sotto al naso in quel di Manchester: Paul Pogba. Per quello che era e che sarebbe potuto essere, per quello che avrebbe potuto dare a questa squadra oggi in termini di imprevedibilità, perché tanto “non è quel che gli altri dicono di lui” e dunque mi sarei volentieri tenuto questo pacco fra le mani.

    Giancarlo Liviano D’Arcangelo
    Chi indossa la maglia bianconera (ok non proprio tutti tutti) entra sempre nel cuore. Ma se parliamo di vedovanza vera e propria allora il cerchio si stringe. Un nome su tutti il guerriero Arturo Vidal: nessuno come lui a centrocampo da quando è andato via ha la stessa gamba, la stessa forza poderosa, la stessa capacità di fare gol, lo stesso connubio di qualità e quantità. Persino Pogba, che pure ho amato, mi manca di meno. Piccole menzioni speciali (anche se non si tratta di vera e propria vedovanza) per Tevez, calciatore incredibile a cui rimprovero il fatto di essere andato via troppo presto dal calcio europeo, per Bonucci cuore juventino assunto al Milan come dipendente, e per Fernando Llorente, che in ogni intervista non si dimentica mai di citare la Juventus. Come del resto Dani Alves, ma per altri motivi.

    Federica Zicchiero
    Scegliendo tra i giocatori degli anni recenti, sono vedova di Vidal e – soprattutto – di Tévez. Grinta e magie, un giocatore così non lo vedevamo a Torino da tempo. Mi faceva stropicciare gli occhi e saltare sul divano. Doppio rimpianto: Berlino, e che se ne sia andato troppo presto.

    Willy Signori
    Io sono vedova di Morata. Uno decisivo nelle finali e nelle partite di coppa che contano.

    Michele Fusco
    Sono vedovo di di Tevez: non l’unico che mi ha fatto emozionare dalla Rinascita, ma colui che lo ha fatto DI PIÙ.
    Talento, carisma e garra immensa al massimo del picco nei 2 anni bianconeri.
    Sono vedovo del timore reverenziale degli avversari e dei compagni che sembravano destati ogni qual volta ne incrociavano lo sguardo.
    Sono vedovo dei tiri improvvisi da fuori area e delle urla dell’ apache che si alzano al cielo di Dortmund.

    Michael Crisci
    L’unico calciatore di questo clamoroso ciclo che rivorrei indietro è Paul Pogba. Con lui la scintilla è scoccata subito. Da quel sinistro al volo contro il Napoli, e come facevi a non innamorartene? Una statua d’ebano con dei tentacoli fatati. Geniale in fase offensiva, insuperabile in fase di contenimento. Che sogno averlo visto giocare con questa maglia, 6 o 10 poco è contato. Quante battaglie per difenderlo, che sofferenza accettare l’idea che se ne stesse per andare. Mi ha ferito, e ho reagito male, ma era davvero tanto, troppo, l’affetto per lui. Ora è in difficoltà, capito poco da chi lo ha voluto a tutti i costi. Penso che mai ritornerà da noi, anche qualora lo volesse. Maledetti soldi. Ma in compenso, gli vorrò sempre bene, e gli augurerò sempre il meglio. Noi lo amiamo ancora, e questo lui lo sa.

    ToccoDiTacco
    Arturo Erasmo Vidal.
    Gli ho voluto bene fin da subito, quando ancora non aveva cresta, tatuaggi e risse sul groppone.
    Centrocampista completo, straordinario, fortissimo. Capace di distruggere avversari e automobili con la stessa facilità.
    Lo maledii una volta sola per un rigore sbagliato contro l’Olympiacos. Per il resto, puro amore.

    Alexander Supertramp
    Sono vedovo di Vidal, il centrocampista più completo che abbia mai visto. Mousse alla vaniglia e carne in scatola. Maratoneta e artista. Pugile e ragioniere. Spazzino e tenore. Generale e fante.

    Valeria Arena
    Pogba perché è semplicemente un fenomeno. Da anni alla domanda «orientamento religioso?» rispondo col suo nome. Ogni volta che vedo quel centrocampo ormai disastrato penso a lui e alle sue giocate e mi rendo conto che mi manca tantissimo.

    Stefano Utzeri
    Sono vedovo di Paul Pogba, perché assumo una definizione che diede all’inizio della scorsa stagione Giorgio Chiellini, “il Lebron James del calcio”.
    Uno spettacolo unico vederlo in campo, strapotere tecnico e fisico al servizio della squadra.
    Equilibrio e fantasia, l’uomo che ti spaccava e risolveva la partita senza preavviso, dal nulla.
    Averlo con Miralem e Paulo sarebbe valso il prezzo del biglietto ogni partita.

    Leomina
    Sono vedovo di Pirlo, della sua aria indolente … La sua calma nel difendere la palla, contrapposta alla mia ansia nel vedere tanti giocatori attorno a lui.. E poi.. la maledetta, i no look e quella capacità di creare occasioni da tutte le posizioni del campo… Con lui anche Lich sembrava un grandissimo incursore..😁

    Vittorio Aversano
    Sono vedovo di Pavel Nedved, Edgar Davids ed Alex Del Piero: non occorre nemmeno spiegare perché. E degli unici due che, anni dopo, mi fanno fatto illudere di essere tornati a quei tempi: Tevez e Alves.

    Luca Momblano
    Chi non dice Arturo Vidal è perché lo fa apposta per essere diverso. Qui dentro in tanti capiscono di calcio, quindi Vidal sarà l’uomo ovunque. Ecco perché allora dico Antonio Conte, Conte giocatore, un Tardelli più brutto, concreto, italiano, perché si è vedovi per sempre di quelle sensazioni lì: potresti essere tu in campo, con mille difetti eppure alla stregua dell’intoccabile, autore di alcuni dei gol più diversi, stronzi e salvifici di un’intera decade. Insomma, poteva essere Marchisio e invece dovrà essere un altro.

    GHOST TRACK – Giuseppe Gariffo Bis
    Vedovo di Storari perché chiamavo così il sostituto del portiere del mio palazzo, e lo chiamo ancora così perché Neto non mi piaceva e chiamarlo Szczesny mi viene difficile.

    Buona serata

  4. Il verdetto

    Consideriamo gli ultimi allenatori della Juve che si sono giocati una finale di Coppa, da Trap ad Allegri.

    Scartiamo la testa
    Ancelotti 100% ma giocando una sola finale di intertoto

    Scartiamo la coda
    Capello 0% giocando una sola finale di supercoppa perdendola.

    Teniamo solo il Cuore e vediamo la percentuale di finali vinte

    Trap 80 – giocate 10
    Zoff 66 – giocate 3
    Conte 66 – giocate 3
    Lippi 53 – giocate 15
    Allegri 50 – giocate 8

    Mentre mettevo a posto i numeri ho fatto un giochino ed ho diviso le vittorie estere con quelle nazionali

    Per l’estero

    Zoff 100 – giocate 1
    Trap 86 – giocate 7
    Lippi 43 – giocate 7
    Allegri 0 – giocate 2
    Conte 0 – giocate 0

    Per l’Italia

    Trap 67 – giocate 3
    Allegri 67 – giocate 6
    Conte 67 – giocate 3
    Lippi 63 – giocate 8
    Zoff 50 – giocate 4

    Cosa dire?

    Sicuramnte che Trap resta il miglior allenatore che la Juve abbia mai avuto.
    Tutti i numeri stanno dalla sua parte.

    E subito dopo viene Lippi.
    Per entrambi si vede come le coppe italiane siano comunque in secondo piano. E comunque ad onor del vero bisogna riconoscere che entrambi avevano una concorrenza interna molto forte, non hanno giocato sicuramente nella serie A attuale.

    Bisogna anche dire che guidavano entrambi una Juve capace di dire la sua sul mercato anche in Europa.

    Trap però proprio da questo punto di vista paga un mercato chiuso agli stranieri, va riconosciuta l’impresa della coppa UEFA del 77.

    Zoff ha dei numeri importanti, se si pensa che ha allenato la Juve er soli due anni e non era una super Juve. Bravo bravissimo a vincere ed a portare a casa trofei dove si poteva. Cioè non riesco a vincere il campionato perchè le altre sono nettamente più forti, ma in coppa partita secca me la gioco. Secondo me un campione della panchina. (Vero Sarri?)

    Poi c’è Allegri, un allenatore dai numeri importanti ma anche l’allenatore con la minor percentuale di vittorie in finale.
    Secondo me il suo modo di fare calcio incide parecchio.

    Alla fine Conte, uno che all’estero ci azzecca poco. Ha allenato tre anni e praticamente in UEFA non ha lasciato traccia. Ed in Italia ha vinto si come Trap, ma resta quello 0 finali in coppa nella UEFA che lo pone dietro i suoi colleghi.

    I peggiori, in assoluto, i meno bravi cioè, restano Ancelotti e Capello.

    Strano eh?

    Si perchè alla fine nelle stesse condizioni di Lippi, praticamente con la stessa rosa non hanno centrato ua finale che sia una in UEFA, ed in Italia pure.

    Si Ancelotti ha vinto una Mitropa Cup, direi che non vale.
    Mentre Capello ha centrato una sola finale, la supercoppa e l’ha persa!

    Interessante notare come i due allenatori più celebrati dalla critica si siano rivelati i due peggiori.

    Anche Allegri è celebrato dalla critica….
    Battutaccia, perdonatemela.

    Saluti, Luca

    • Luca
      Se consideriamo, oltre tutto il resto, la Decima( quella che nessuno allenatore è riuscito a vincere) la percentuale di Allegri sale alle stelle.
      😎

  5. andrea (the original)

    Non credo sia indicativo misurare i numeri di squadre diverse in epoche diverse.
    Oltretutto arrivare in finale significa aver compiuto un percorso importante.
    I numeri passati sono dalla parte di Allegri ma appunto riguardano qualcosa che è già stato fatto e non l’attualità: la questione resta quella del gioco, dell’innovazione che sta diventando necessaria alla luce della crescita degli avversari e Allegri non sta apportando nulla in tal senso.

    • michelleroi

      @Andrea
      Parli di crescita degli avversari (immagino ti riferisca all’Italia, perché in Europa le big sono davanti a noi) e di necessità di innovazione per contrastarla.
      Ma io tutti questi avversari che crescono non ne vedo. Le milanesi fanno sorridere (almeno l’Inter ha una prospettiva più solida del Milan, considerate le certezze sulla proprietà), la Roma resta sempre a metà del guado, costretta ogni anno a vendere i pezzi migliori per mantenersi.
      Resta solo il Napoli, che quest’anno ha davvero fatto uno sforzo tremendo per starci a ridosso, persino mollando volutamente coppa Italia e Europa League. Ma tu credi che il Napoli, scollinata questa stagione, abbia la possibilità di continuare a competere a simili livelli anche nelle prossime annate? Sai anche tu che non è così. All’ombra del Vesuvio hanno fatto un patto, quello di giocarsi il tutto per tutto per cercare di vincere il campionato. In entrambi i casi (che ci riescano o meno), in estate dovranno voltare pagina: Sarri verosimilmente se ne andrà, Reina ha già mollato, Mertens ha una clausola ridicola e la sfrutterà per cercare l’ultimo mega contratto della carriera, forse pure Callejon.
      Insomma, la situazione non mi sembra così nera come la dipingi. Ma tu sei sempre stato un pessimista all’elevata potenza, quando discetti di Juve, per cui ti perdono… 😀

      • Scusa Pier, perché non metti che ha mollato pure la Champions …il Napoli.

        A questa favola, dell’abbandono voluto, non ci credo…conoscendo De Laurentiis e la sua fama per la fame dei soldi.

        Ciao.

        • michelleroi

          @Barone
          Perché il Napoli non ha mollato la Champions: ci tenevano a passare il turno, ma sono usciti -per colpe proprie- e basta.
          Viceversa, Coppa Italia ed Europa League le hanno proprio mollate, mentalmente, pensando fosse necessario per fare “all in” sul campionato: vedremo se la scelta darà il frutto che si augurano.

      • Pier
        Ad Andrea oggi gli puoi dire di tutto, pure che è una pippa di sinistro, oggi è felice per la vittoria della Ferrari.
        😉
        Ciao.

      • andrea (the original)

        Sì principalmente il riferimento è al Napoli anche se in Europa, pur facendo due finali, sappiamo di non aver raggiunto lo status di big o appena inferiore alle big, visto che fatichiamo anche a passare un girone.

        Dicevamo del Napoli: penso anche io che quest’anno sia per loro decisivo ma è di questa stagione che parliamo e se vincono non so se vale il discorso di cambiare pagina (Reina è meglio perderlo che averlo per quanto è scarso).
        Le altre? Io le vedo crescere, chiaro che il gap è notevole ma bisognerebbe innovare per stare attenti. Noi non lo stiamo facendo.

  6. Alessandro Magno

    Le statistiche dicono molto ma non dicono tutto inoltre a differenza di quanto pensano in tanti sono interpretabili.

    Non dimentichiamo che i migliori lippi e trap hanno allenato per oltre 10 anni la juve. Non dimentichismoci che trap ha avuto palloni d oro e campioni del mondo a dispisizione idem lippi.

    Allegri a parte buffon e barzagli campioni del mondo un po datati non ha allenato neppure un pallone d oro.

    Iniltre allegri ha gia conquistato un altra finale di coppa italia e potrebbe farne un altra di super coppa italiana con molta probabilità e il suo score potrebbe ancora cambiare

  7. LUCA

    Ci sono tante differenze tra gli allenatori che hanno allenato la nostra Juve…alcuni bravi altri meno. Lippi il nostro allenatore ideale.

    Ideale perché la Juve è una società sempre presente nella buona e cattiva sorte, ad esempio Lippi aveva bisogno di mettere mano alla propria creatura,per questo era come un artigiano, un allenatore vecchia maniera (tipo Trapattoni) che doveva sentire sempre l’appoggio della società.
    Alla Juve aveva carta bianca da Moggi nella gestione del proprio gruppo.

    Ricordi quando passò all’inter ?
    All’inter non poteva fare nulla di personale, i giocatori andavano a piangere da Moratti…ecco il perché di quei calci in culo.

    Capello era più manager, più abile e flessibile, in un certo senso, ad adattarsi a determinate situazione e realtà in quei tempi…Milano, Roma e Madrid erano, infatti, ambienti diversissimi.

    All’inter perché Mourinho è riuscito a vincere ?
    A parte le vicende di Calciopoli.

    Perché tutti zitti, qui comando io e non i giocatori, e in più cacciò via i vari Bergomi, Pagliuca e Simeone in favore dei suoi e soli fedelissimi.

    Persino Massimo Moratti no metteva becco.

    Allegri, mi auguro per noi e per la Juventus, supererà Lippi solo se…

    Ciao.

  8. MILANISTI DUBBIOSI

    “Da Chiellini a Mandzukic, da Alex Sandro a Douglas Costa fino a Khedira.
    Tutti questi giocatori della Juventus sono accomunati dal fatto di avere problemi fisici. L’italiano ha saltato la convocazione per un problema muscolare, il tedesco è tornato a Vinovo dopo l’infortunio contro la Spagna mentre il croato non ha giocato contro il Perù ed è pronto a tornare al centro di allenamento bianconero già da lunedì quando riprenderanno gli allenamenti.
    L’unico problema serio riguarda Alex Sandro che, lui sì, dovrebbe saltare la sfida contro il Milan a causa di una distrazione muscolare.
    Gli altri, come per magia, saranno sicuramente a disposizione di Massimiliano Allegri per la sfida contro il Milan.

    Problemi fisici in sequenza o stratagemma per tornare prima e risparmiarsi fatiche inutili in amichevoli che hanno poco da dire? Può essere tutto, può essere niente.
    Ma ciò che fa riflettere è la tempistica dei recuperi bianconeri.
    Chapeau a loro e al loro staff medico, viene da dire.

    Se ci fosse però una regola che impedisse agli ‘infortunati’ in Nazionale di disputare la prima partita successiva, succederebbe la stessa cosa? La sensazione, a naso, è che assisteremmo ad un altro tipo di situazione.

    Ma così è. E, probabilmente, così sarà”.

    Io aggiungerei anche: Dybala resta a Torino perché giudicato non all’altezza, Messi lasciato in panca perché mezzo acciaccato…Higuain in campo per farlo acciaccare ?

    Cambiate la regola: quando una squadra causa infortuni non fa giocare i suoi in nazionale gli verrà tolto uno scudetto e verrà assegnato a chi arriverà terzo…Rossi più, Rossi meno.
    Buona giornata.

  9. Alessandro.

    Nel precedente Topic, si discuteva su chi, tra gli allenatori Juventini avesse vinto più finali di coppe e coppette.

    Ho voluto fare una statistica per vedere cosa veniva fuori.

    Io i numeri tante volte li uso per avere una conferma o meno di ciò che mi è sembrato di vedere.

    Intanto esce che il Trap ha vinto più di tutti in Europa, come percentuale, in un periodo durante il quale per le italiane era durissima!

    Lo stesso non si può dire di Lippi, che ha vinto in un periodo durante il quale era il calcio italiano a dettare legge.

    Cioè se filtrati i numeri qualcosa lo dicono.

    Dicono ad esempio che Capello non è un buon allenatore, semmai un ottimo dirigente, ma un allenatore no. Se andiamo a vedere ha vinto pochino rispetto ai giocatori ed alle squadre che ha allenato. Voglio dire quelli prima e quelli dopo hanno comunque vinto di più. Tranne a Roma dove il suo resta un capolavoro. Se non avessero cambiato le regole durante il campionato però non so. Forse Carletto avrebbe vinto un trofeo in bianconero.

    Ancelotti che a Torino ha senz’altro deluso, ha fatto bene al Milan, poi però dai e rida in Europa ha vinto ma oggi non trova un club di rango che lo voglia. Strano? Neanche tanto.

    Allegri per contro ha vinto molto, in Italia, in Europa invece no. C’è da dire che il livello in Italia è bassino, lo si vede in Nazionale, ma la cartina al tornasole sono i punti ed i gol di distacco tra quelle di testa e quelle di metà classifica. Lo scorso anno ad esempio Napoli e Roma batterono entrambe i record di punti e di gol segnati.
    Bisogna sottolineare come in Europa il tecnico toscano abbia incontrato difficoltà nel battere chiunque, da sempre. Celebri i suoi Fiuuuu alla fine delle partite durante la coppa del primo anno.
    Quindi direi che al netto dei numeri un processo su Allegri e sull’efficacia del gioco che la Juve ha espresso negli ultimi due campionati sia legittimo.

    Resta in ultimo, Dino Zoff.

    Che dire? Numericamente uno che ha vinto molto rispetto alla rosa allenata ed all’organico a disposizione. Sarebbe stato bello che fosse rimasto più a lungo, almeno per me.

    Un saluto.

  10. michelleroi

    @Luca
    Se i numeri che citi dicono che la percentuale di vittorie europee di Allegri è appena inferiore a quella del Trap e di poco superiore a quella di Lippi, non vedo come tu possa giungere alla conclusione che in Europa “Allegri non vince”.
    Certo, sinora, in tre anni, pur arrivando in finale due volte, non ha portato a casa la Champions. Cosa che invece hanno fatto Trap e Lippi.
    Epperò, Trap è rimasto sulla panchina della Juve per 14 anni, Lippi per circa 9. Mi sembra che, meritandosele, abbiano avuto molte più chance. Ripeto, tutta questa smania di cacciare il livornese dalla nostra panca non la concepisco.

  11. Alla Juve di Allegri manca la Coppa della Champions League e le sue conseguenti Coppa Europea e Internazionale. Il resto è stato raggiunto ed ottenuto in questo periodo allegriano con sottolineature importanti. Il periodo è breve come tante sono state le conquiste ma malgrado questo una parte dei tifosi continua una critica all’allenatore fuori dal normale, perché si disconoscono i meriti e si calca sempre sul gioco che, secondo loro, la Juve non ha. Mi chiedo però come ciò sia possibile se poi i trofei nel complesso vengono ottenuti, salvo quella coppa dalle grandi orecchie che in singolar tenzone non si è riusciti ad ottenerla nelle due finali raggiunte con grande merito. I competitors purtroppo ci sono stati superiori ed abbiamo perso anche se in un più lungo periodo si spera di riuscire nell’impresa. L’essenziale è stare sul pezzo come abbiamo finora fatto. Quei mostri come Real e Barcellona alla fine si potranno superare con l’occasione giusta che ti tende la mano. Perché in quelle due finali non abbiamo trovato circostanze favorevoli ma solo intoppi in aggiunta alla bravura degli avversari.
    Continuerà la disputa tra i tifosi chi per difendere chi per sminuire i traguardi raggiunti anche se il senso logico dovrebbe accontentare i tifosi che invece continuano a criticare chi guida la squadra, dando per scontato che con un altro, chi poi, si dovrebbero raggiungere i risultati e migliorare le prestazioni. Io dico fantasia fantascientifica. Spero solo di sbagliarmi quando avverrà il cambio di panchina.

  12. Allegri vince la panchina d’oro davanti a Gasperini e Sarri per il suo modo di saper cambiare il gioco in funzione degli uomini scelti e saper così portare la sua squadra a vincere i trofei. In antitesi con Sarri che spreme sempre gli stessi per attuare l’unico modo di giocare che sanno fare, pur delizioso, senza raggiungere congrui risultati, aggiungo io.

    • Avrei votato anche io nello stesso ordine, Gasperini davanti a Sarri, Allegri irraggiungibile.
      Ringraziamento anche allo staff… conta la “squadra” o saper fare “squadra”…

  13. Alessandro Magno

    https://jmania.it/massimiliano-allegri-vince-panchina-oro-2016-2017/amp/ la cosa piu bella sentire un mister che dice “merito di giocatori e società 👍”

    • Benedetto, al merito dei giocatori e Società ci aggiungerei un « anche ».

      • Alessandro Magno

        le persone modeste non hanno bisogno di aggiungere anche e le persone intelligenti lo capiscono da soli che chiaramente è anche 😉

  14. PER NON DIMENTICARE

    Giovanni Minoli
    CALCIOPOLI – “35 scudetti o cancellare Moggi e Giraudo dalla storia? E perché mai? Non dimentichiamo che in buona parte dobbiamo a Giraudo lo stadio della Juve. Al di là di comportamenti giusti o sbagliati, è giusto riconoscere la verità. E la verità è che il nuovo impianto assicura metà dei successi. Poi bisognerebbe indagare su tanti scudetti vinti da altre squadre… I nostri sono 35 e basta”.

    Barone50 Re degli Indomiti

  15. Giovanni Minoli
    Giornalista e tifoso bianconero da una vita, cosa risponde alla prima domanda del nostro sondaggione su Massimiliano Allegri? E’ il migliore per la Juve? «E’ un vincente. Però dopo aver trovato certezze nell’alternanza dei sistemi di gioco, ora la sua Juve è un po’ confusa…». Il secondo quesito riguarda Calciopoli: meglio difendere i 35 scudetti o cancellare Moggi e Giraudo dalla storia? «E perché mai? Non dimentichiamo che in buona parte dobbiamo a Giraudo lo stadio della Juve. Al di là di comportamenti giusti o sbagliati, è giusto riconoscere la verità. E la verità è che il nuovo impianto assicura metà dei successi. Poi bisognerebbe indagare su tanti scudetti vinti da altre squadre… I nostri sono 35 e basta». Il rivale che non sopporta? «L’inter mi sta antipatica da morire. Ma da prima di Calciopoli». Su Marotta e Paratici… «Il calciomercato è complicatissimo. Poi, però, penso all’intelligenza dell’operazione legata alla cessione di Paul Pogba e dunque ritengo che la dirigenza della Juve sia di livello ottimo. Marotta da quando è arrivato può aver sbagliato qualcosa, ma chi non l’avrebbe fatto? La Juve ha bisogno di Dybala, ma aveva bisogno anche di Pogba, poi è arrivato Higuain e…». « I mass media sportivi sono abbastanza anti-juventini ed è inutile sperare che le cose cambino. Chi vince dà sempre fastidio, chi vince fa sempre paura e non risulta mai simpatico. Meglio essere antipatici e vincenti. O no?».Un sogno per la panchina… «Io sono un contiano di ferro, se avessi potuto non avrei mai lasciato andar via Conte. Però mi arrendo ai fatti, all’evidenza. E siccome si parla di sogni, io sogno che torni» (…)
    Fonte: Tuttosport

    • Alessandro Magno

      credo che conte potrà tornare se tornerà ad esser quell’allenatore umile che arrivo’ alla juve e che pensava che allenare la Juve fosse il massimo per un mister.

  16. Questa volta Minoli rispecchia in toto il mio pensiero.

  17. TERREMOTO IN SUNING

    Aggiornatemi, cosa sta succedendo ?

    Sabatini lascia, Capello, invece, pure…uno lascia quella italiana, l’altro quella cinese (inter ?).
    Pare che Suning non abbia mantenuto le promesse…premesse.

    È vero ?
    Buona giornata.

  18. Alessandro Magno

    La mia su Bonucci:

    Il giocatore non va fischiato perchè ha dato tanto, ma nemmeno acclamato. Si presenta da avversario dopo che ha scelto lui di fare l’avversario. Non è stato cacciato era fresco di rinnovo con aumento. Va semplicemente ignorato. La diatriba Allegri-Bonucci? Diciamo che negli spogliatoi queste cose capitano,vedi Lippi con Baggio e Panucci, Ronaldo con Cuper, Ancelotti Zola, Capello Del Piero, Ibra Guardiola, Mancini Tevez, Conte Diego Costa, Mou con tanti … cosi le prime che mi sono venute in mente, per cui non mi pare questo granchè. Io dico solo una cosa peró, uno che va a prendersi la fascia di capitano in una squadra dove ha 0 presenze ufficiali all’attivo e se la va a prendere per contratto, da la dimensione del personaggio. Oltretutto non è una mossa lega-spogliatoio visto che si parla di fratture negli spogliatoi. Immagino i salti di gioia che avrà fatto Montolivo quando glie l’hanno tolta. Solo in un Milan cosi dimesso la poteva fare una tale porcata. Con i Maldini, Gattuso, Ambrosini, Pirlo ecc… la fascia gliela davano sui denti. Immagino il prossimo acquisto della Juve che arriva cacchio cacchio tomo tomo e pretende la fascia di Capitano da Buffon o da Chiellini per contratto 😄😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂. Queste cose le fanno nei campionati dilettanti e sono già molto squallide e disdicevoli a quei livelli.

    • Andrea (the original)

      Credo che se uno ha fatto bene il suo lavoro e non abbia mancato di rispetto alla gente comunque meriti un applauso, sicuramente come dici tu non acclamazione o fischi.
      Anche perché mi aspetterei dal pubblico juventino che si distinguesse ad esempio dai napoletani.

      Ha fatto una scelta, dal mio punto di vista corretta in quanto esclusivamente professionale, rischiando anche perché poi non credo che, come dice Antony, sia andato a fare il leader.
      Un leader lo era anche alla Juve ed è più facile esserlo in una Juve ben strutturata che in un Milan sgangherato.

      A me è dispiaciuto sia andato via soprattutto perché proprio molti degli esempi da te menzionati dimostrano che gli allenatori a volte non ci prendano proprio (detto questo ovviamente la Juve ha fatto bene a rispettare le gerarchie).
      Concordo con te che nel vecchio Milan non avrebbe avuto la fascia ma, appunto, il problema é di chi gliela dà. Non credo l’abbia chiesta lui e l’alternativa era Donnarumma, abbiamo detto tutto.

  19. Non ho acredini su Bonucci, e dirò di più non mi dispiace affatto che abbia cambiato aria. Non era un fuoriclasse prima che arrivasse alla Juve e non poteva certamente permettersi di potersi imporre contro un allenatore. E’ giusto sia andato in una squadra dove potrà essere un numero uno, quel ruolo nella Juve non lo avrebbe mai potuto ottenere. Ieri in nazionale ho iniziato a vedere un Rugani più spigliato ed in grado di prendersi quelle responsabilità che sin ora non ha voluto ancora prendersi nella Juve per paura di sbagliare. Abbiamo un futuro con nuovi calciatori che dovranno essere la nuova spina dorsale della Juve, pensiamo al futuro, il passato ormai è solo ricordi.

  20. Conte e Bonucci
    Tanti ringraziamenti per quello fatto alla Juve ma da parte mia tanta indifferenza.
    E soprattutto l’ augurio di non vederli più a Vinovo.

    BARONE
    Dicheno che i due addii non siano collegati tra loro. Dicheno……

    • andrea (the original)

      Beh c’è differenza.
      A Conte è stata data una dignità professionale (e anche personale vista la pochezza del suo spessore) che mai, senza la Juve, avrebbe avuto; nonostante ciò ha svilito la Juventus e l’ha danneggiata mollando non a fine stagione ma dopo due giorni dall’inizio del ritiro.
      Oltretutto Conte ha litigato e lasciato cattive tracce in ogni posto in cui sia andato.

      Bonucci no, intanto già quando fu preso dalla Juve (e io contestai il suo acquisto eh) era nel mirino di altre grandi e poi ha fatto 6 anni da professionista, mollando per sfiducia nella gestione Allegri (cosa che ci può stare, non era l’unico in quello spogliatoio).

  21. Alessandro Magno

    Bonucci un tantinello male con la società si è comportato peró

    • Andrea (the original)

      I tifosi però non sono la Società. Loro tifano, la Società fa business.
      Quindi gli screzi tra loro sono di natura professionale e quindi, probabilmente reciproci.

      • andrea (the original)

        Aggiungo Benny che due anni, nel momento di suo massimo splendore, quando Guardiola lo definì il migliore di tutti, non si è messo di traverso per chiedere la cessione.
        Eppure già solo per risorse economiche e considerazione di un allenatore non certo qualunque, il City era un club di sicura maggior prospettiva per lui rispetto alla Juve.

        • Alessandro Magno

          Tutto vero ma:
          È stato aspettato quando arrivó e si dimostró subito una pippa immane. La società gli diede fiducia e non a tutti la da poi certo lui fu bravo a ripagarla.

          Fu difeso dalla società quando fu tirato dentro nel calcio scommesse con Pepe e Conte.

          Quando suo figlio si ammaló la società lo tuteló in tutto e per tutto con permessi allenamenti saltati e quant altro per stare vicino a suo figlio

          Nel novembre prima che partisse per cui 7 mesi prima gli rinnovo il contratto famosa frase “piuttosto che partire mi lego ai cancelli”

          Poi lui decide che non gli sta bene il mister o che non crede al progetto della juve? Prrche sai bene andry che il ptogetto alla juve è della juve non del mister.

          Poi fa il muovo sito appena arrivato al milan e mette che gli scudetti della juve sono 33 e non 35? A va be ok. 😉 un altro riconoscente 😊

          • Andrea (the original)

            Certo, il progetto è della Juve ma la parte tecnica è guidata dal mister, lui ci deve giocare.

            La storia del sito non la sapevo, in quel caso ha fatto una brutta figura senza dubbio, anche se sappiamo che tutti i calciatori fanno ciò che è a uso e consumo dei tifosi del momento.
            Magari sarebbero i tifosi a dover capire che ormai nell’era moderna non c’è spazio per i sentimenti verso i tesserati.

          • Quello che mi fa specie Andrea é che spesso ragioni da provinciale come se ti sentissi inferiore anche a chi ti è decisamente inferiore.
            Premesso che il City ha uno sceicco dietro con il portafogli pieno che si potrebbe permettere quello che vuole, spiegami se solo questo motivo ti fa pensare che la società ( che pure in inghilterra ha vinto un trentesimo meno della Juventus) sia di maggiore prospettiva rispetto alla Juve? Quella è poi una squadra ritenuta la seconda di Manchester, una sorta di Torino per fare un esempio in casa nostra, rispetto alla Juventus.
            Guarda che la Juve è rinata dalle sue ceneri come la Fenice ma dietro non credere che abbia dei pellegrini qualsiasi che la gestiscono. La Exor oggi, o meglio gli Agnelli è da più di un secolo che tengono in mano questo giocattolo e non credo che le prospettive che i calciatori che hanno giocato per questa società non siano mai state ripagate o sono state disattese. Oggi c’è qualche Paperon de paperoni in giro che si può permettere di pagare il doppio o il triplo di quanto ” vuole” pagare la Juve. La fine sportiva di Pogba ( ancora in itinere) ne è la dimostrazione che con le figurine non fai uno squadrone. Eppure credo sia abbastanza notorio che il Psg ( ormai è da una decina di anni) non va oltre i quarti in champions pur avendo avuto in una squadra stellare ( almeno per i soldi spesi onde acquistare i presunti migliori, ruolo per ruolo) prima gli Ibraimovic e compagnia ed oggi i Neymar. Nel giro di una decina di anni la Juve ha già recuperato il gap tecnico, e a livello economico sarebbe stata ancora più sù, se solo non fosse avvenuto quel maledetto 2006 dei rosiconi del cactus che hanno tentato di ridimensionarla. Se qualcuno vuole andare a guadagnare di più, fuori dalla Juve lo faccia, sono pienamente in sintonia con Marotta, ma che abbia più prospettive di quanto ne potesse avere nella Juve, beh è proprio dfficile da dimostrare.

    • Mah si lasciamolo perdere sto Bonucci! 😎 😎

  22. Meglio farsi marcare da Bonucci che da Chiellini…
    Bonucci ha fatto una scelta coraggiosa, ma il capitano deve essere in primis legittimato dallo spogliatoio, quando questo non avviene saranno catsus amari, prima o poi…
    Le milanesi in questo hanno fatto le stesse scelte…, mentre lla Juve una cosa così non potrebbe mai accadere.

  23. BONUCCI

    Sette anni alla Juventus, se ora è quello che è lo deve solo alla Juve.
    Sabato per lui sarà una partita particolare. Credo.

    Saluti

    • Andrea (the original)

      Ma no Max, è come dire che un allievo di un corso che ha successo nella vita lo deve al trainer.
      Lo sforzo per migliorare lo fa lui e se non è forte non ci diventa.
      Sicuramente la Juve squadra, Società come ha detto Benedetto lo ha sostenuto e comunque una struttura organizzata favorisce la crescita.
      Ma i meriti sono di chi il percorso lo fa.

      Quello che dici tu può valere per Conte, che era e sarebbe rimasto un nessuno.
      Bonucci (e ti parla uno che ne contestava l’acquisto) era quotato.

      • AMICO MIO

        A me è dispiaciuto molto quando è andato via (perché è andato via lui, non è stato mandato via…giusto per chiarire).
        Bonucci voleva essere lui il capitano…sapendo che dopo Buffon il capitano sarebbe stato Marchisio (se continua a rimanere nella Juve) o Chiellini…quindi una scusa per andare via sarà stata anche la “fascia da Capitano”.

        Poteva invece essere un uomo spogliatoio che nel futuro avrebbe insegnato e trasmesso il dna bianconero.

        Però ha fatto una scelta e per questo io non mi sento di dare la colpa a nessuno, né a lui, né alla società e nemmeno ad Allegri.

        Ciao.

        • Andrea (the original)

          È andato via lui, questo è indiscutibile.
          Non so però Amico mio se la questione fosse una fascia..parliamo di una fascia. Oltretutto Marchisio è ai margini da due anni, Chiellini si rompeva spesso, alla fine di partite con la fascia forse ne giocava più lui di altri.
          L’unica cosa certa (perché di dominio pubblico) è la differenza di vedute con Allegri e, non essendo l’unico, mi è dispiaciuto perderlo più di altri campioni come Vidal o Pogba partiti per club ritenuti migliori o maggiormente munifici.

  24. COPPA DAVIS

    Spagna-Argentina 6-1

    Leo Messi in tribuna, al sesto goal dell’avversario abbandona, è l’immagine più emblematica della serata.

    La Spagna invece era in una serata dove tutto gira nel verso giusto per mandare sotto choc la squadra argentina.

    La nazionale di Lopetegui è infatti andata a segno in tutte le occasioni in cui ha centrato lo specchio della porta avversaria, sei tiri verso la porta, sei goal.

    E’ un 6-1 che non deve accampare scuse, nonostante il ct argentino Sampaoli abbia parlato a fine gara di “un primo tempo eccellente”.
    😀
    Nel conto delle conclusioni effettuate dalla Spagna, a dire il vero, ce ne sono altre tre terminate fuori.
    Mentre l’Argentina ha tirato in porta tre volte, ma a segnato solo un goal.

    Una differenza troppo forte.

    Buona serata

  25. COSE NELL’ALTRA PARTE DEL MONDO

    Carlos Tevez infortunato.
    Non su un qualsiasi campo di gioco con la maglia del Boca, ma in carcere.
    La notizia ha fatto infuriare la società argentina che, con molta probabilità, dovrà fare a meno del suo fuoriclasse per un mese.
    Ma perché l’Apache era nell’istituto penitenziario di Bouwer, nella provincia di Cordoba?

    Juan Alberto Martinez è il fratello trentunenne di Tevez.
    Da circa 8 anni è detenuto in carcere perché deve scontare una condanna di 16 anni per una rapina: aveva assaltato un furgone blindato nel 2010 ma il furto non è finito nella maniera sperata dal ragazzo.
    Sarebbe stato proprio lui a organizzare la partitella tra detenuti con Tevez ospite d’eccezione.

    Secondo quanto riferito dal Clarin, la sfida avrebbe avuto la durata di circa 20 minuti e le entrate dure sarebbero state numerose. Insomma, una partita che di amichevole ha avuto ben poco.
    E così, durante uno scontro di gioco, ecco l’infortunio che non ci si aspetta.
    Le prime, confuse indicazioni, parlano di un problema muscolare e non di natura articolare.

    Per punizione lo rimandano alla Juve.
    😉
    Magara !

  26. Andrea (the original)

    Antony

    Guarda, può essere che io ragioni da provinciale e non ci troverei nulla di male, perche’ se ragionare da metropolitano vuol dire rispondere coppe per bastoni intavolando un discorso di partito a cui non appartengo (non ho un partito politico né calcistico, tifo la Juve ma tifo appunto, non ne sono obnubilato) sto bene in provincia.

    Io ho scritto, motivandolo oggettivamente (risorse e apprezzamento del mister più celebrato al mondo) che il City in quel momento poteva essere um club di maggior prospettiva per LUI, alias Leonardo Bonucci, non per il sottoscritto.

    Dunque sciorinare i nostri titoli alla Mourinho a ogni sospetto di mancato consenso, la storia della proprietà, Pogba, il PSG (che per nostra fortuna è uscito con il Real, non con il Maribor), la presunta (presunta?) grandezza di Neymar, Ibra (vorrei vedere se li avessimo) non ha attinenza.

    A questo punto sorge un dubbio a me: ma non è che il pensiero metropolitano sia più complessato di quello provinciale?
    😉

  27. Guarda Andrea che le parole hanno un senso non puoi montarle e smontarle a tuo piacimento soprattutto poi dopo averle documentate. I latini dicevano ” scripta manent verba volant “e quindi puoi anche dire di aver voluto dire qualcos’altro in un discorso tra amici, ma non quando scrivi. Non ti riporto per educazione quello che hai riportato e che mi ha fatto veramente incaz.zare, ma il contesto era inequivocabile. Se poi vuoi fare come nei trattati di Schopenauer ( avere ragione a tutti i costi), prenditi tutte le ragioni che vuoi, certamente non troverai un complessato di onnipotenza da questa altra parte. 😉
    Il Psg è uscito per 2 anni consecutivi per mano di Real e Barcellona, e guarda caso nelle semifinali successive le rispettive squadre che avevano buttato fuori la squadra degli snob ( scusami ma io i “senza nobilitate” li chiamo con il proprio nome e cognome ed il Psg non avendo origini o tradizioni lo è assolutamente) sono poi passati sotto le forche caudine della Juventus che poi a sua volta, nonostante le tue percentuali dello 0,5% ( anche questo scripta manent) le ha fatte fuori nei 180 minuti successivi.
    Non mi dare patenti alla Mourinho, discuto solo di fatti reali non idealizzo mai la Juventus pur essendone tifoso. La società per cui tifiamo entrambi è grande soprattutto perchè sa fare di necessità virtù e pur non avendo delle stelle affermate, è in grado con altre qualità di poter rimanere sempre tra le migliori.
    Per al legge dei grandi numeri potremo uscire contro il Real quest’anno, ma nonostante Ronaldo, il mio 50% di possibilità oggi, me lo tengo stretto perchè la Juve non se la farà sotto, e di questo ne sono convinto. Quanto alla squadra di Guardiola che dà prospettive, ti ricordo inoltre che è la stessa squadra che allenava lo stesso allenatore spagnolo lo scorso anno ma che fu battuta sempre lo scorso anno da colui che tu dici, deve tutto alla Juventus perchè sennò sarebbe rimasto “un signor nessuno.” 😉 Ti sembra che se uno è proprio scarso vince al suo primo anno pure un campionato in Inghilterra? Posso capire che possa essere stato fortunato ad averne vinto uno in Italia al suo primo anno in cui allenava in serie A . Poi, se dopo il primo arriva il secondo ed ancora un terzo consecutivo, beh, dopo dopo 2 indizi si accerta che il terzo diventi una prova ergo non può essere solo fortuna, o no? È meglio dire che la Juve deve a Conte quello che Conte deve alla Juve, è sicuramente più corretto. Ti può essere antipatico ma non puoi declassarne le qualità perchè sono supportate da fatti reali, lapalissiani. Non discuto poi quella porta in faccia a due giorni dal ritiro, quello è stato un atto da condannare e che non condivido neppure io. Buonanotte ci sentiamo dopo a nottata

    • andrea (the original)

      “Eppure già solo per risorse economiche e considerazione di un allenatore non certo qualunque, il City era un club di sicura maggior prospettiva per lui rispetto alla Juve”

      Questo è il testo del mio post, lo trovi poco più su. Dunque se ti incazzi reiteri l’errore.
      E se ci aggiungi Conte peggiori le cose perchè non trovi una sola riga in cui si parla del lavoro di Conte alla Juventus e tantomeno delle sue capacità di allenatore ma dell’opportunità che gli ha dato la Juve, che nessun altro grande club gli avrebbe dato. Milan, Inter, club europei avrebbero preso l’allenatore di Bari, Siena, Atalanta, Arezzo? Bontà tua.

  28. Ognuno fa le sue scelte di convenienza. Così Dani Alves si ritrova al PSG, sparlando della Juve di Allegri. Affronta il Real e si trova fuori agli ottavi di CL. Ci sarà nei quarti un raffronto col Real. Comunque vada la Juve gli ottavi li ha superati con una prova di forza contro il Thottenam a Wembley.
    Bonucci lascia la Juve in disaccordo con Allegri, ora affronta nuove platee come la Europa League ed al primo incontro un po’ serio, lascia la scena con l’Arsenal. Morale ha lasciato la Juve e si è ridimensionato.
    Douglas Costa ha scelto la Juve di Allegri. Lui ha indovinato tanto che il CT del Brasile si è sperticato in elogi per i grandi miglioramenti ottenuti dal giocatore per senso tattico e di praticità. Ad ognuno il suo per chi ha lasciato Allegri e chi invece l’ha trovato. Un pensiero va anche a Pogba, meglio Mourigno od Allegri, secondo voi quale potrebbe essere la risposta?

  29. HALMA !

    Ragazzi è Pasqua…il giorno prima gioca la Juve…halma e fateliboni…
    Buon pranzo !

    • Andrea (the original)

      Calmissimo sono Max, ho risposto con argomenti testuali.

      Per il resto sai come la vedo, cioè non come Judoc: non è la Juve il centro del mondo, è una squadra come tante nel mondo, pregi e difetti, per cui tifo.
      Chi molla la Juve vale chi molla altri per la Juve; qualcuno ci guadagna, qualcuno ci perde, qualcuno ci va pari.
      Nulla di diverso tra noi e gli altri. Semplicemente affetto, tanto affetto, per quei colori.

      • Andrea ti rispondi da solo già nella risposta che dai a Max . Quanto a Conte mi ero portato avanti sapendo quanto lo detesti, o forse ho utilizzato un termine troppo pesante? La Juve ha dato un opportunità a Conte rischiando molto meno di quanto abbia fatto negli anni ’70 quando prese un certo Trapattoni fresco fresco da una esperienza di 2 mesi al Milan dietro a Nereo Rocco, o ancora con Marcello Lippi che era un allenatore che aveva un solo campionato di buona qualità al Napoli. Ha rischiato molto meno con Conte perchè questo ultimo è dentro la Juve con tutte le scarpe da sempre, conosceva l’ambiente e come pungolare meglio di chiunque altro, non ha avuto bisogno di ambientarsi e conoscere il materiale umano a disposizione, sapeva bene come e dove muoversi. Se poi dopo due settimi posti, riesce a riportare la squadra al top nonostante un Milan decisamente più forte ( a riaverlo quell’Ibra che ci avevano scippato) mi dici che ha fatto dell’ordinaria amministrazione, beh, forse è meglio che riavvolgiamo la cassetta e ci ricordiamo cosa dicevamo sette anni addietro e la gioia che fu quel ritorno al presente, juventino. Poi se uno ha talento, lo sai meglio di me che se non riesce ad espletarlo prima lo farà dopo,ed io sono felice che sia stata la Juve a dare l’occasione giusta a Conte, mi sarei incavolato se ad esempio quella opportunità gliel’avesse data l’inter ad esempio.
        Ora ritornando indietro alla tua frase incriminata, mi spieghi meglio riferendoti a Bonucci il perchè ritieni che l’opportunità che aveva da una squadra ricca e con un signor allenatore sarebbe potuta essere un opportunità migliore rispetto a quella che gli poteva dare la Juve? Quella stessa Juve, ti ricordo che con Bonucci è arrivata lo scorso anno ad un passo dalla tripletta, ricordi invece cos’ha fatto invece la seconda squadra di Manchester con Guardiola in panchina? Se la vogliamo metterla sul piano sportivo, credo non ci sia proprio storia, ma de gustibus di vedere l’erba del vicino migliore della propria, o trovare ancora delle motivazioni per dire che siamo peggiori in qualche modo degli altri è uno sport che non mi piace, amico mio.
        Non mi metto a discutere se uno è più bravo di me, anzi, mi metto accanto e cerco di prendergli il meglio per poter essere migliore ( seguo pedissequamente questo insegnamento primordiale che mi ha dato mio padre e prima mio nonno) ma se vedo che uno sta peggio di me ( in senso lato ovviamente) analizzo il perchè, ma sicuramente continuo per la mia strada perchè credo di fare meglio, ma non perchè mi senta migliore ma perchè credo di stare sulla strada giusta. Credo che questo assioma si possa traslare in qualsiasi argomento della vita. Se arriva il risultato che mi sono prefissato significa che ho lavorato bene, poi si potrebbe fare ancora meglio. Quindi non metto la Juve al centro dell’universo sportivo, ma dopo questi anni di vittorie continue vedo che la nostra ( appartenenza da tifosi ovviamente) Juve sta facendo bene e sbaglia meno di altre, perchè devo criticarla a prescindere ed esaltare chi deve dimostrare che è più forte della Juve stessa? Se poi devo raffrontarla a quelle 2 squadre spagnole, beh, lì lo ammetto la nostra Juve non è a quel livello, siamo un pelo più giù. Ma delle squadre inglesi, finchè riusciremo a farle fuori regolarmente, non credo proprio. Se perderemo infine contro ( se mai dovesse accadere) la squadra di Guardiola ( cui riconosco le qualità perchè accertate dai fatti ) farò outing, non prima. Spero di essere stato chiaro

      • Io ho posto dei casi per cui chi ha mollato la Juve non ci ha guadagnato e chi venendo si è migliorato, naturalmente fuori dal fattore economico.

  30. A PROPOSITO DI BONUCCI…LEO PER ME.

    http://shr.gs/qtsDzcU

    Buon pranzo.

  31. SULLE COLONNE DI LIBERO
    (magari un giorno lo farà il giornalino rosa)

    Luciano Moggi annuncia la sua vittoria in tribunale contro Gianfelice Facchetti: “(…) Intanto si è conclusa la querelle tra chi vi scrive e Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto ex presidente dell’inter – scrive Moggi -. E si è conclusa malamente per lui perché in appello c’è stata la conferma della sentenza di primo grado che recitava: «Giacinto Facchetti faceva lobbing con gli arbitri». Che fa scopa con quanto scritto dal Procuratore Federale, dottor Palazzi, al tempo del processo di Calciopoli: «L’inter è la società che rischia più di tutte per il comportamento illegale del suo presidente Giacinto Facchetti». E badate bene,non si è trattato di un semplice processo per diffamazione ma, al contrario, per provare se veramente Facchetti era in combutta con gli arbitri: era questo il motivo della querela del figlio. È stato provato e la sentenza rivela che faceva addirittura lobbing con loro! Eppure, qualche settimana prima, durante la festa di compleanno dell’inter, Gianfelice, parlando di Calciopoli, ha detto che la sua società non era stata mai invischiata in tale «spazzatura». Purtroppo nessun quotidiano ha riferito la notizia, eppure questa sentenza equivale a quella del Tribunale di Napoli, laddove, all’epoca di Calciopoli, l’inter fu volutamente estromessa dall’oggetto delle indagini perché il Maggiore Auricchio disse esplicitamente ad una assistente di linea, che aveva manifestato l’intenzione di riferire notizie accusatorie sull’inter, che a lui l’inter non interessava”.

    Per non dimenticare.
    Barone50 Re degli Indomiti

    • Massimo, tutti sanno ma pochi lo dicono che l’inter doveva subire la stessa pena scontata dalla Juve pur avendo la convinzione che la Juve è stata fortemente maltrattata diversamente dall’inter e dalle altre pur punite ma con riguardo. Mi chiedo se la nostra squadra fosse così da mazziare duramente rispetto alle altre quando poi sviscerando il nocciolo del problema non si sono trovate partite benché minimamente sospette od arbitri corrotti. Di certo tante bugie e fatti compromettenti per altre tenuti nascosti.

      • JuiceKaboose

        No, Giuseppe, i prescritti erano accusati di ILLECITO (ex Art.1 CgS), ovvero, il peggio che ci possa essere in termini di Giustizia Sportiva… minima pena la retrocessione, massimo della pena, la RADIAZIONE.

        Noi siamo stati condannati (e retrocessi) dal mai visto ed anticostituzionale “illecito strutturato”, ovvero, per somma di comportamenti “sleali” (ex Art.6 CgS).

        Scenari BEN diversi…

        • Ciao Ju’
          Ma noi mica avevamo nessuno alla motorizzazione di Latina…nemmeno uno SPILLO.
          😉
          Buona Juve a te.

  32. DATEMI PIRLO-VIDAL-POGBA

    Amici Juventini, Allegri piaceva ad alcuni appena arrivato, Allegri piace ora ad altri.

    All’Amico mio, Andrea, piaceva appena arrivato, io, insieme a qualche altro, Allegri vattene.

    Il gioco non è lo stesso di allora…certo che a quei tempi segnavano un po’ tutti…punte e spuntati.

    Facciamo una cosa, proviamo ad immaginare questa Juve con quel centrocampo…
    Io vi solleverei almeno tre Champions consecutivamente.

    Buon pranzo !

    • Andrea (the original)

      Eh Amico mio, ti piace vincere facile.
      Io dico che saremmo in grado di giocar bene come allora e anche di più se questo attacco fosse sfruttato con Cuadrado, Costa, Dybala e Pipita insieme.
      Giocano in tanti con 4 offensivi veri, tanti gol non prendono, tanti invece ne fanno.

      • Amico mio, perché a te no ?

        Mi sa tanto che ho trovato l’antidoto contro ai tanti veleni.
        Essì, perché Conte e ma, però Allegri…con quel centrocampo anche una pippa come me vince…purtroppo ripiegheremo con i Pellegrini.
        Ciao.

  33. Andrea (the original)

    Buone notizie sembrano arrivare dall’infermeria: Cuadrado va in panca domani, Bernardeschi non starà fuori molto.
    Insomma, potrebbe essere che ci si giochi il finale di stagione con la rosa al completa.
    Per me un sollievo perché questo sulla carta determinerebbe la fine di Mandzukic terzino e forse la possibilità di giocare e giocarcela meglio.
    Ma..Allegri ce la farà a farlo fuori? Credo che da questa risposta passi molto della nostra stagione.

    Ah lo dico prima::quanto sopra vale se Manzo da terzino fa tripletta domani. Mi piace guardare in prospettiva, non celebrare la giornata.

    • Si ho sentito…Cuadrado in panchina…è già qualcosa di positivo…speriamo non sia troppo tardi…il giorno dopo la Pasquetta è vicino.
      Buon pomeriggio.

    • Ma no dai Andrè…segna De Sciglio con una sventola da fuori area con deviazione di chiappa di Leo.
      😛

      • Magari, io ci metto 10 firme. De Sciglio mi piaceva molto qualche anno addietro e quando si è perso in quel Milan non mi spiegavo il perchè. Mi auguro che possa ritornare ad essere quello che era alle origini e che si ripeti la storia di quel Davids arrivato alla Juve per morto diventato poi quel cagnastro roccioso cui prese il nome.

      • andrea (the original)

        Ah se ce la mette è gol sicuro
        😀

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