Articolo di Alessandro Magno
Al termine della partita con la Lazio Leonardo Bonucci si è recato sotto la curva o comunque sotto un qualche settore dello stadio ( qualcuno ha detto la Ovest e poi la Est) e con ampi gesti, applausi e braccia alzate ha fatto capire che probabilmente si scusava di qualcosa o comunque così è stato recepito dai più. Va detto che durante la partita spesso era stato fischiato. Ho visto il video. Personalmente non ho visto in Bonucci un gesto di scuse ma un gesto di supplica tipo:“Per favore non fischiatemi”. Non ci sono strade diverse quando si chiede scusa, si pronunciano 5 lettere S C U S A, non ci sono altre vie e chi le cerca cerca sotterfugi. Andava fatto oltretutto prima in conferenza stampa non dopo aver ricevuto i fischi. Oppure si aspettava davvero di non meritare fischi? Detto che non si fischia un giocatore (ma nemmeno è obbligatorio incitarlo) io la gente che non sa scusarsi la schifo. Se la gente sapesse scusarsi vivremmo in un mondo migliore. Ecco perchè per me Bonucci sul piano umano vale Cassano.
Faccio un piccolo riassunto.
Bonucci arriva alla Juve dal Bari non dal Barcellona. Per una cifra anche discretamente importante per l’epoca. Il primo anno è una schiappa senza se e senza ma, tanto è vero che viene coniato il termine ”bonucciate” per definire le sue cavolate e ci prendono in giro che dal Bari abbiamo preso quello scarso e che quello buono fosse in verità Ranocchia. Secondo anno grazie soprattutto a Conte che cambia la difesa mettendola a 3, alla società che lo conferma nonostante un pessimo primo anno, e a lui che ci mette la testa (grazie anche a un personal trainer/motivatore che si paga), inizia a crescere fino a quando diventa titolarissimo. Diventato titolare con merito, arriva fino ad esser il quarto nella gerarchia dei capitani e ad essere uno dei più impiegati anche con Allegri. Vince con gli altri 6 scudetti.
Al settimo anno ha dei problemi familiari piuttosto seri. Uno dei suoi figli rischia la vita. La Juve lo appoggia in tutto e per tutto consentendogli anche di saltare allenamenti per stare al capezzale del figlio. I tifosi che lo adorano, consentono a sua moglie (personaggio a dir poco poco simpatico) di fare delle uscite abbastanza censurabili sui social e accettano di buon grado che uno dei suoi figli mostri orgogliosamente il suo tifo per l’altra squadra di Torino (non è un fatto scontato, constatate da voi se qualcuno del Napoli o del Toro o dell’Inter puó fare bella mostra di un figlio juventino, direi di no, ricordo solo che Gagliardini è stato contestato per essersi recato a vedere la partita della Juve). La Juve a Dicembre del suo ultimo anno gli rinnova anche il contratto aumentandogli l’ingaggio. Lui dichiara che non andrà mai via tanto è vero che si vuol legare ai cancelli dello stadio per quanto è affezionato alla nostra maglia e quando è fuori per squalifica si va a vedere le partite in curva Sud in mezzo agli Ultras.
A fronte di questo grandissimo trattamento di favore da parte del pubblico e della società Juve, lui inizia ad avere screzi col mister. Viene punito giustamente per averlo insultato pubblicamente durante una partita e a Giugno decide di andare al Milan. Al Milan appena arriva toglie il numero a Kessie e la fascia di capitano a Montolivo e si fa dare uno stipendio che è il più alto in rosa. L’anno prima aveva rifiutato un trasferimento al City che avrebbe consentito alla Juve di incassare più soldi e va al Milan anche per stare vicino a Torino e continuare a curare il figlio in questa città con il beneplacido della Juventus che di fatto lo vende a una concorrente per il Campionato accontentandolo.
A Milano ha dei comportamenti, diciamo verso il suo passato, per lo meno discutibili. Dichiarazioni esultanze eccetera. Oltre a giocare un anno veramente osceno. Ora veniamo a sapere che già a metà anno da capitano del Milan mentre in campo era osceno lavorava per tornare alla Juve. Arrivato alla Juve neanche mezza parola di scuse nei confronti dei milanisti, che credo si può dire si sia comportato abbastanza male con loro, e neanche una mezza parola di scuse verso gli juventini. E non cito i presunti casini fatti a Cardiff con annessi presunti schiaffi a compagni di squadra perché mi limito a citare solo fatti assolutamente certi.
Ora io per tutti questi comportamenti ho definito questa persona una testa di caxxo. Forse dovevo definirlo furbo? O genio? O rispettabile? Oppure riconoscente? Non mi pare proprio. È un ragazzo molto fortunato ad esser rientrato alla Juve. Francamente non lo meritava. Ora c’è ma non venitemi a raccontare che è una persona a modo perchè non lo è. Per me vale Cassano. Lo stesso Cassano che insultò il presidente Garrone che lo aveva trattato come un figlio e fatto tornare ad esser un calciatore.
Chiosa finale.
Io non voglio convincere nessuno delle mie idee così come non voglio nessuna guerra a Bonucci. Siccome ho dato del “testa di caxxo” ha uno che secondo me lo è, ho voluto far capire perchè l’ho fatto. Poi può giocare e farci vincere e sono molto contento, d’altronde lo pagano per questo, io certamente non lo fischiero’ come non ero d’accordo con chi fischiava Motta, Krasic, Isla, Giovinco, Henranes o Sturaro e De Sciglio,che poi vorrei capire perché i fischi a questi non suscitavano tanto orrore, peró per me non basta indossare la nostra maglia per scordarmi tutto magicamente. Non è che se Materazzi si mette la maglia della Juve mi dimentico di cosa rappresenta Materazzi. Tutto qua. È giusto che ognuno abbia una sua idea in merito. E ci mancherebbe altro. Peace and love
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