⚽ Roberto Bettega | da il pallone racconta di Stefano Bedeschi

  1. Sei forte Ben. Quando iniziamo a divertirci e a spulciare vizi e virtù dell’ultimo periodo juventino ci cambi diametralmente la visione con un Bettega d’autore 😆 😆 😆

    Sei geniale, ma non lo dico per scherzare, lo penso sul serio😉

    • Alessandro Magno

      grazie grazie . questi video li sto montando io. li legge un amico mio la storia è presa dal sito il pallone racconta che è di un altro amico mio e la copertina la fa un altro amico mio io monto il tutto. spero vi piaccia

      • A me piacciono tanto…sono italiota e mi piace anche raccontare, come molte volte avrai avuto modo di leggere(?), a modo mio.

  2. Si ma la realtà è un’altra.

    Oggi comanda Pirlo.

    Si legge piuttosto di un ritorno al potere della vecchia guardia di un 352 e di una BBC la cui prima B passa da Barzagli a Buffon.

    Insomma, non ci voglio credere ma se Pirlo gioca col 352 possiamo tranquillamente vederci le partite di coppa in modo rilassato e vedere se la vincerà una spagnola invece che un’inglese.
    Se infatti Pirlo parte con la difesa a tre ha già perso.
    Poi magari farà altro, me lo auguro.

    • Eccolo dov’era.
      Ieri ho accusato Andrea impropriamente di aver scritto questo, scambiandolo con te Luca.
      Chi te lo ha detto che Pirlo farebbe il 3-5-2 e che sarebbe alla mercé dei senatori?
      Sarà quel che sarà e non auguriamoci neppure che Pirlo non arrivi neppure a mangiare il panettone, cerchiamo di essere realisti .
      Penso solo una cosa, che Pirlo deve avere un gran sangue freddo per prendere la Juve in mano proprio in questo momento storico con 9 scudetti consecutivi cuciti sulla maglia, e questo depone a suo favore comunque andrà a finire

    • Luca ho letto che Pirlo giocherà con questi moduli che hanno capacità versatili in corsa.

      4321 o 433

    • Alessandro Magno

      per me giocherà a 4

    • Luca, il “principio di realtà”, impone di attendere.
      Come credo di aver già detto, l’unica ragione di porsi a 3 dietro sarebbero le necessità dei senatori. E sicuramente vorrebbe dire regresso.
      Perciò non fasciamoci la testa prima di avercela rotta.

      Il scommessa di Andrea Agnelli è stata quella affidarsi a un uomo di grande carisma, grandissimo campione, che però non ha allenato neanche la squadretta della parrocchia.
      Perciò credo un po’ di apprensione sia ragionevole tra noi tifosi.

      PS Leggo che l’allenatore dell’Under19, Lamberto Zauli, è stato promosso all’Under 23 al posto di Pirlo …
      Così come Paratici -verrebbe da dire-, fu promosso al posto di Marotta.
      Speriamo che tutti questi avanzamenti di carriera siano figli di intuizione dei meriti e non di “mamma necessità”.
      Il tempo ce lo dirà.

      Buona domenica.

  3. SOLDI SOLDI SOLDI

    La Gazzetta dello Sport

    Persa l’Europa League, per l’inter sfuma la prima fascia nel sorteggio della prossima Champions, il 20 ottobre ad Atene.
    Testa di serie è soltanto la Juve, i nerazzurri restano in terza.
    Due italiane tra le prime otto non succede ormai dal 2010-11 (inter e Milan).
    Un tempo però contava il ranking Uefa per club.
    Poi, per evitare che la prima fascia avesse “soltanto” spagnole e inglesi, a Nyon s’inventarono una novità: teste di serie di diritto le campioni dei primi 6 campionati (per ranking) più le 2 vincenti di Champions ed Europa League.
    Bianconeri teste di serie, inter e Lazio in terza dove potrebbe raggiungerle l’Atalanta.
    Al momento Gasp è in ultima, ma da primo della lista:tra le sei squadre in arrivo dai playoff non è escluso che ne spunti almeno una con un ranking peggiore. Rischi comunque anche per le teste di serie.
    Il meglio che la Juve può augurarsi è un gruppo.

    La prossima stagione parte con l’Italia 3° nel ranking davanti alla Germania: sorpasso.
    Ed è anche l’ultima con due coppe.
    Dal ’21-22 nuovo ciclo triennale con tre tornei, come ai tempi Campioni-Coppe-Uefa.
    Alla Champions e all’Euroleague si aggiungerà la Conference League, altro passo verso un’Europa divisa in serie, come per le nazionali con la Nations League, per garantire più equilibrio e una coppa in più, mantenendo la possibilità della promozione.
    Le prime 4 sempre in Champions, la vincente della Coppa Italia e la 5° in Europa League, la 6° in Conference.

    Parlando di soldi: nelle casse dei club ne sono in arrivo parecchi prima ancora di cominciare la Champions ’20-21. Tra partecipazione, ranking storico e market pool minimo, le italiane possono già considerare in tasca tanti milioni: Juve 56; inter 39; Lazio 28; Atalanta 24. E mancano quelli per i risultati e per il market pool da calcolare a fine torneo. Business League.

    Buongiorno ☕ e buona domenica

  4. CURIOSITÀ
    ***

    A margine (mica tanto) del duello franco-tedesco di questa sera in Champions, che vedrà di fronte (altre) due squadre che dominano da anni anche i rispettivi campionati, c’è da notare lo scontro fratricida tra due allenatori tedeschi, Flick e Tuchel.
    A dimostrazione della grande crescita del modello tedesco anche fra gli allenatori.
    In passato era capitato già a due allenatori tedeschi, a due inglesi e a Lippi e Ancelotti nel 2003.

    Buona domenica.

    PS tv in chiaro su Canale 5.

  5. IL TOPIK DI BOBBY GOL

    Roberto Bettega, il papà carrozziere e la mamma insegnante, lui Roberto è il secondo dei due figli…il papà capisce intuendo le doti del piccolo figlioletto e a 7 anni lo porta nei pulcini della Juve…e nella Juve termina la carriera calcistica italiana.

    Giocatore e attaccante moderno prendeva come esempio Charles di cui ne seguiva le gesta da bambino.
    Un anno in prestito al Varese sotto la guida del barone Liedholm e nel ’70 fa ritorno alla base e ininterrottamente gioca fino al 1983 con la sola pausa della pleurite presa.

    Fu uno dei massimi talenti calcistici del dopoguerra, la sua arma micidiale era il colpo di testa, fantastico il goal in tuffo di testa all’Olimpico il 17 novembre del ’76 contro l’Inghilterra (io c’ero) che dà il passaporto all’Italia per il Mondiale argentino eliminando gli inglesi da questo.
    In quel Mondiale del ’78 un suo goal sanzionò la sconfitta della nazionale Argentina.

    Quello che mi è rimasto impresso nella mente il goal di tacco a Fabio Cudicini: su un traversate basso che gli giungeva dalla sua destra si avventa sul primo palo, lo slancio fu un pò esagerato facendosi superare dal pallone.
    Lì dimostrò oltre alla bravura tutta la sua sicurezza tentando un gesto che se lo avesse fallito sarebbe stato sommerso dai fischi.
    Porta la gamba destra tesa all’indietro, un pò obliqua in modo da spizzicare con il tacco il pallone, la palla è rotolata in porta, mentre il povero portiere milanista, Fabio Cudicini, la guardava stupito come se non stesse credendo ai suoi occhi.
    Dopo quel goal preso Cudicini appese i guanti al fatidico chiodo.

    Mario Predale istruttore dei giovanissimi juventini e primo estimatore di Bettega diceva: “ha la stoffa del campione perché è un giocatore all’inglese”…per questo lo soprannominarono Bobby gol.

    Buona domenica

    • Ma , di gol bellissimi segnati da Bettega ce ne sono tanti. Io ad es ne ricordo 2, oltre a quelli da te citati ed entrambi con la Juventus. Uno al Milan al comunale stagione ’78-’79, l’anno della Stella rossonera e dell’addio al calcio di Rivera. Vittoria x 1-0. Traversone deviato e lui i sembra con la suola della scarpa arrivando da dietro fa gol. L’altro coppa campioni 1981-1982. Ritorno con il Celtic se non ricordo male e vittoria x 2-0 dopo sconfitta all’andata x 1-0. Turno successivo, grave infortunio contro l’Anderlecht con il portiere Munaron che gli impedirà di partecipare al mondiale spagnolo.

      • Max e non ma.

        • Eh ho capito ma se me li mettevo ad elencare tutti i goal belli fatti poi Benedetto mi avrebbe ammonito. 😜

        • Controbil Milan segnò al secondo minuto del primo tempo.
          Contro il Celtic fu un’autorete di Gaetano a farci perdere verso il ventesimo del secondo tempo…
          Nella partita di ritorno prima Virdis e poi Bobby gol verso la fine della partita.

  6. ITALIOTI DELLA PENISOLA ITALICA PALLONARA

    Attenzione alle sirene e riparatevi dal bombardamento nemico.

    Alle ore 16,00 del 9 settembre 2006 scattabl’ora X del giorno più assurdo e irreale nella storia della Juventus, 109 anni dopo la sua fondazione.

    I Bianconeri giocano contro il Rimini il primo match del campionato di serie B, in cui sono precipitati dopo Calciopoli.

    Mi preme ricordare che in quella squadra capitata li per caso, colpisce la lista dei giocatori che hanno accettato la sfida e, invece di scappare frettolosamente a cercare gloria e soldi altrove, sono pronti a rinunciare all’Europa e calcare i campi semisconosciuti delle provincie italiane: Gigi Buffon, Mauro German Camoranesi,Pavel Nedved, Davide Trezeguet, Alex Del Piero, tutti fuoriclasse di livello mondiale per cui non conta niente dove e contro chi chi te la giochi, quando hai la fortuna di essere della Juventus.

    Nota: Sul mio braccio sx ci sono i segni indelebili fatti proprio nell’anno della B…tatuaggi fatti da uomo maturo e non per un capriccio di gioventù.

    Il rispetto in cima a ogni cosa!

  7. DOMANI È IL GIORNO

    La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha annunciato i nomi degli uomini che formeranno lo staff di Andrea Pirlo:

    “La stagione 2020/21 della Juventus inizia il 24 agosto. I bianconeri si ritroveranno al JTC nel pomeriggio di lunedì per iniziare l’attività di preparazione agli ordini di Andrea Pirlo e del suo staff. Il suo vice sarà Igor Tudor, bandiera bianconera a cavallo degli anni ’90 e 2000, che oltre ad aver ricoperto il ruolo di allenatore in seconda nella Nazionale Croata, ha guidato negli anni l’Hajduk Spalato, il Paok Salonicco, il Karabükspor, il Galatasaray e l’Udinese.

    A Tudor, nel ruolo di collaboratori tecnici, si affiancheranno Roberto Baronio e Antonio Gagliardi, che vantano esperienze in azzurro, il primo alla guida dell’Under 19, il secondo come match Analyst della Nazionale A, e Paolo Bertelli, già alla Juventus dal 2011 al 2014, nel ruolo di Responsabile della Preparazione Atletica.

    Questo l’elenco completo dello staff tecnico della prima squadra:

    Allenatore: Andrea Pirlo

    Vice Allenatore: Igor Tudor

    Collaboratore Tecnico: Roberto Baronio

    Collaboratore Tecnico: Antonio Gagliardi

    Resp. Prep. Atletica: Paolo Bertelli

    Coll. Preparatore Atletico: Andrea Pertusio

    Coll. Preparatore Atletico: Enrico Maffei

    Resp. Forza & Sport Science: Duccio Ferrari Bravo

    Coll. Sport Science: Antonio Gualtieri

    Prep.Portieri: Claudio Filippi

    Coll. Prep. Portieri: Tommaso Orsini

    Resp. Match Analysis: Riccardo Scirea

    Coll. Match Analysis: Domenico Vernamonte

    Coll. Match Analysis: Giuseppe Maiuri

    Sì, avete letto bene, il figlio del grande Gaetano entra nello staff di Andrea Pirlo come responsabile dell’area “Match Analysis’.

    Buon pranzo.

  8. Roberto Bettega
    L’ho sempre ammirato come calciatore e ancor di più come uomo. Legato alla famiglia, professionista serio, dirigente abile e onesto. E’ persino bello sentirlo parlare, ma questo anche quando era giovane.

    Una bandiera della Juve e un uomo normale. Lo ricordo in ferie prima con i figli e poi con i nipoti.Nella sua semplicità elegante e intelligente.
    Sobrio, affabile con la sua 124 coupe verde.
    Goal bellissimi ma soprattutto un lungo impegno serio ed indimenticabile. Ciao Roby!

  9. Sapete come ho avuto il suo autografo? 1974 riviera. Ero seduto ai tavolini di un bar con amici che mi dissero :”guarda chi c’è!
    Scatto con carta e matita, inciampo nel tavolino di 4 tedeschi cade tutto ma lo raggiungo. Lui si era girato e mi ha detto : cavolo forse era meglio che venissi io li’.

  10. Riviera Ligure, Diano Marina, Agosto 1978, pomeriggio:
    sul lungomare passa sua eleganza Roberto Bettega👏👏👏

  11. ASPETTANDO LA FINALE

    Marcello Lippi ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Sportweek dove parla della scelta della Juve di affidare la panchina ad Andrea Pirlo. Le sue parole.

    «Chi somigli di più a Pirlo? Mi sembra che Nesta e Grosso abbiano qualcosa in comune, sono tutti tecnici che hanno molto da insegnare ai giocatori. Riusciranno. Come De Rossi».

    PIRLO – «Andrea è nato per fare tutto, non soltanto l’allenatore. Tutto si può, anche perché mi fa sorridere quello che si pensa generalmente di lui. Sembra un musone, ma vi assicuro che è la persona più allegra e scherzosa del mondo».

    PARTICOLARE – «Alla Juve hanno capito le sue qualità non comuni e il suo carisma.
    C’è poi un particolare… Andrea è ancora come i grandi campioni che giocano adesso.
    Parla alla pari con Ronaldo e Chiellini, come un collega.
    E può darsi che in questo momento alla Juve ci sia bisogno di uno con caratteristiche così, invece di uno con altre.
    Zidane non era tanto diverso quando ha preso il Real».

    ALLENATORE GIA’ DA GIOCATORE – «Si capiva che poteva. È uno di quei classici giocatori per i quali si può immaginare facilmente un futuro da tecnico, come Deschamps.
    Diventavano di fatto il portavoce dell’allenatore in campo.
    A volte loro ti guardano e sanno già cosa stai per dirgli senza bisogno di parlare.
    Con Andrea non c’era bisogno di parlare.
    Comunque lui non parla poco, il giusto».

    Buon pomeriggio

  12. Da Tuttojuve
    Mi ha divertito leggerlo pertanto lo riporto anche perché questa non è solo ironia spiccia.

    Gli juventini e la settimana delle incertezze.
    23.08.20 16:00 di Leonardo Labita

    Giorni pieni di incertezze per gli juventini quelli subito dopo il Ferragosto.
    Il raggiungimento della finale di Europa League da parte della seconda squadra di Milano, ha mandato in confusione gran parte della tifoseria juventina che sotto i colpi dei media sportivi e del mondo social, ha visto sgretolarsi quelle che fino a qualche giorno fa, parevano certezze.
    Un esempio? È ufficiale… intere generazioni bianconere hanno inseguito e sognato la coppa europea sbagliata…
    Vagonate di ore di speciali, approfondimenti, promo emozionali, articoli su articoli, hanno confermato in questi giorni quale sia la coppa europea più importante, tanto da scomodare perfino il “santo” triplete.
    Il tutto accompagnato da un commovente e senza precedenti spirito nazionalista da parte di tutte le testate giornalistiche sportive, al grido: Inter tutta Italia è con te!
    Viene perfino scomodato il mago di Setubal nella prima pagina della gazzetta che mostra Conte togliere la maschera di Mou con il titolone: Coppa e Messi!
    Dopo aver realizzato quanti anni persi a correre dietro la coppa sbagliata, il tifoso juventino inizia ad avere dubbi anche sulla propria conoscenza calcistica.
    Alla regola, chi vince la coppa Italia va in Europa League e le vincenti delle due coppe europee disputano la Supercoppa, sembra esserne spuntata una nuova che vede in caso di vincitrice italiana dell’Europa League l’assegnazione dello scudetto della stagione successiva con annessa e ufficiale apertura di ciclo vincente.
    Frastornati da tutti questi cambiamenti gli juventini cercano di rifugiarsi nelle ultime certezze rimaste, quelle legate al campo, dove chi vince è il più forte, a maggior ragione se lo fa da nove anni, a maggior ragione se negli scontri diretti primeggia senza dubbi.
    È invece anche lì tutto appare trasformato.
    Alla vigilia della finale della nuova coppa europea più importante, il noto giornalista Sconcerti scrive: L’Inter ha scavalcato la Juve, è la più forte d’Italia.
    Ad un tratto il tifoso Juventino prova imbarazzo per tutte le volte che ha cantato, scritto e postato “I campioni dell’Italia siamo noi”.
    E come se tutto questo non bastasse, curioso di seguire il post partita della finale del decennio sul canale a pagamento per il quale paga il canone, si ritrova forse per colpa di un hacker (lo stesso che aveva colpito Mihajlović?) sintonizzato su Interchannel.
    Senza volerlo, diventa spettatore di una pietosa supplica portata avanti da un ex calciatore nerazzurro rivolta all’ex capitano della Juventus, in nome del popolo nerazzurro, affinché l’allenatore rimanga.
    Manca solo un’adeguata colonna sonora romantica.
    Per fortuna però accade qualcosa di più straordinario che forse spiega proprio il motivo di una fuga dalla panchina della squadra che da dieci anni è incapace di vincere.
    Il protagonista è sempre il disperato ex calciatore nerazzurro che si ricorda che fare la vittima non è importante…è l’unica cosa che conta.
    “Noi lo avvertivano molto…c’era una differenza di trattamento tra l’Inter e le altre società storiche…e mi fermo qui”
    Anche il tifoso Juventino si ferma qui…è ora di spegnere…è stata una settimana troppo intensa…

  13. LA TOP 11 DEI BIDONI DELLA JUVENTUS

    1) Rubinho
    4 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe Europee. Senza considerare la Champions League sfiorata nel 2015 a Berlino contro il Barcellona. Se volete arricchire il vostro palmares personale rivolgetevi a Rubinho, portiere brasiliano, considerato il Mago Do Nascimento dei giorni moderni. L’estremo difensore verdeoro è stato il terzo portiere della Juventus tra il 2012 e il 2016. All’attivo due sole presenze, dove si è stato astenuto persino dal farsi la doccia, e uno stipendio da 1 milione di Euro annuale. Il solo pensiero di accostarlo a Buffon in allenamento vi farà rimpiangere l’addio al calcio di Chimenti.

    2) Marco Motta
    La stagione 2010-2011 della Juventus è stata candidata al sequel del film horror “It”. Settimo posto in campionato, Luigi Del Neri in panchina e Jean-Claude Blanc amministratore delegato. Se in più sulla fascia destra giocava Marco Motta, capirete che l’odio che tramate nei confronti degli atteggiamenti di Lichtsteiner è in realtà amore puro. Terzino di spinta proveniente dalla Roma, fu spedito dopo solo un anno e mezzo al Catania. Non proprio il City di Guardiola.

    3) Angelo Ogbonna
    Acquistare il capitano del Torino è un gesto pericoloso, quanto ritorsivo. Nessuno avrebbe mai immaginato che Angelo Ogbonna alla Juventus sarebbe stato un flop colossale. Passaggi azzardati, diagonali mancate e senso della posizione di Pier Ferdinando Casini. Dal canto suo, il centrale difensivo ebbe difficoltà a inserirsi in una BBC rodata e separabile come un atomo. Quando però un accanito tifoso juventino cantò in diretta su Sky “Angelo Ogbonna porta la gonna” diede un senso memorabile ai 15 milioni spesi per il suo cartellino.

    4) Paolo De Ceglie
    La velocità di Alex Sandro. La precisione di Gianluca Zambrotta. L’esperienza di Dani Alves. Sono questi i requisiti migliori di Paolo De Ceglie, ex terzino bianconero, nel conquistare una milf in discoteca. Perché è utopostico pensare che l’esterno italiano abbia indossato lo stesso ruolo dei fenomeni citati in precedenza. Eppure è successo realmente in quel magico mondo chiamato Juventus a cavallo tra il post Calciopoli e l’era di Conte. Avrà avuto difficoltà a ritagliarsi spazio in campo, ma nella nostra top 11 di bidoni juventini è un titolare inamovibile con fascia di capitano annessa.

    5) Mauricio Isla
    C’era una volta una meravigliosa squadra che prelevava talenti in qualsiasi parte del mondo, li accudiva calorosamente e li rivendeva a prezzi esorbitanti. Quella squadra si chiamava Udinese ed era una dell’eccellenza italiane in fatto di vivai e giovani promesse. Poi però, il meccanismo si inceppò. La società friulana fu costretta a cedere Mauricio Isla alla Juventus per 10 milioni di euro. L’esterno cileno diventò scarso, ma talmente scarso da fare panchina perfino a Peluso uscito in after dal Savana di Torino. A nulla servì curarlo con l’acqua benedetta, in realtà sudore di Birindelli mantecato, e fargli azzeccare almeno un cross ogni sei partite.

    6) Sergio Almiron
    Missione complicata fare il salto di qualità da una squadra di provincia a una big europea. Lo sa bene il maestro Sergio Almiron, centrocampista argentino, arrivato dall’Empoli nell’estate 2007 per 9 milioni di euro. Avrebbe dovuto prendere in mano le chiavi della regia bianconera e riscrivere il magico film della storia juventina dopo il baratro di Calciopoli. Fallì nell’impresa, a malincuore dei tifosi che amavano le sue pennellate alla Julio Ducuron e i suoi tagli centrali in stile Lucio Fontana.

    7) Momo Sissoko
    Lo volle a tutti i costi Claudio Ranieri, suo ex allenatore ai tempi del Valencia, per rimpolpare il centrocampo e mettere una diga davanti la difesa. Abile nella ripulitura di palle e banconote sporche, Momo Sissoko convinse gli addetti ai lavori nella sua prima parte di esperienza juventina. Soprannominato la Piovra Nera per le sue eccelse capacità in mezzo al campo, forse anche tra gli arti inferiori, si perse totalmente dopo qualche infortunio di troppo che lo costrinsero a ripetuti rientri ai box. L’addio di Ranieri gli fece perdere anche il posto di titolare nei confronti di Felipe Melo, altro bel soggetto inguardabile in bianconero, per scelta tecnica di Del Neri.

    8) Eljero Elia
    Uno degli acquisti più enigmatici dell’era Marotta in bianconero. L’acquisto per una cifra intorno ai 10 milioni di euro di Eljero Elia, giovane promettente ala sinistra olandese, proveniente dall’Amburgo. L’allora tecnico della Vecchia Signora Antonio Conte lo utilizzò con il contagocce, tanto da preferirgli Marcelo Estigarribia nei momenti più disperati. Leggenda metropolitana narra che l’allenatore pugliese nutrisse un astio nei suoi confronti per via del suo cognome, omonimo di un suo compagno leccese delle elementari che gli rubava le figurine.

    9) Jorge Martinez
    All’ombra dell’Etna è stato uno dei migliori fantasisti uruguaiani di sempre. Sotto la Mole invece, un disastro di dimensioni inaudite. Ricordare Jorge Martinez, detto El Malaka, con la maglia della Juventus è il miglior modo per smettere di seguire il calcio. 5 nomination ufficiali come candidatura al premio di miglior bidone juventino; peggior esterno, fantasista, volto facciale, capigliatura e soprannome della storia bianconera. Gli venne persino rinnovato il contratto per spalmargli lo stipendio, che durò così ben 6 anni con la società torinese, in cambio di 14 pessime apparizioni. Attualmente è svincolato e chissà, magari come terza opzione di Mandzukic.

    10) Milos Chi ha inventato Babbo Natale? Come sono state realizzate le Piramidi? Ma soprattutto, perché Milos Krasic non è diventato il nuovo Pavel Nedved? Domande a cui non sapremo mai rispondere. L’unico uomo a saper volare, ma solo nei confini dell’area di rigore del Bologna, ha fallito la sua missione dopo 6 mesi di dominio assoluto in bianconero. Si perse totalmente tra le parole incomprensibili di Del Neri, più simili comunque al serbo che all’italiano, e gli insulti in leccese di Conte durante gli allenamenti. Attualmente come terzino sinistro, sarebbe preferibile a Sturaro.

    11) Nicklas Bendtner
    A chiudere questa splendida formazione ci pensa un bomber dalle grandi qualità tecniche. Sbaracato nell’ultimo giorno di mercato della sessione estiva 2012, la Juventus definì il prestito con diritto di riscatto di Nicklas Bendtner, attaccante danese in arrivo dall’Arsenal. Si presentò a Vinovo nelle condizioni fisiche di Fabio Simplicio dopo il ritiro. Non andò a segno nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio, nemmeno in allenamento con Iaquinta portiere volante. Ma chiedetelo alle donne di Torino quale sia stato il suo miglior rendimento.

    Gianluca Sacco

    • Alessandro Magno

      per me potrei fare sicuramente peggio a iniziare da chimenti in porta . poi sissoko no assolutamente anche krasic sicuramente no perchè in un primo momento ha dato. in difesa ricordo schiappe come soldà luppi de marchi athirson in attacco ricordo zoran ban pacione a centrocampo un bidone di lusso sicuramente O neil in questa formazione non potrebbe mancare ma anche blanchard che doveva esser il nuovo zidane. no sono sicuro che io riuscirei a fare peggio di questa 🙂

  14. UN PIANO DI AMMORTAMENTO?
    (Tanto per ragionarci sopra senza isterismi🤯)
    ***

    Appuntatevi questa premessa, molto utile se riterrete di leggere tutto il post.
    “In ragioneria ed in tecnica bancaria il piano di ammortamento è un programma di estinzione di debito o di abbassamento o estinzione del capitale di credito”.

    La scelta di Andrea Pirlo come nuovo allenatore della Juventus sarà «una decisione molto juventina», come ha spiegato il Chief Football Officer del club, Fabio Paratici, ma anche una soluzione low cost, perché la Juventus ha esonerato due tecnici in due anni, e l’addio prematuro di Maurizio Sarri peserà sul bilancio bianconero.

    Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, infatti, Pirlo ha firmato un contratto di due anni con la Juventus con uno stipendio low cost da 1,8 milioni di euro netti a stagione (più bonus).

    Francamente -fatte queste premesse-, con mio cuggino😅 ragioniere, sto cercando ancora di capire queste mosse “strategiche” della società Juventus…🤔

    Perciò ora vengo a te caro Luca.

    Pirlo sembra godere, per il suo pregresso calcistico, di una buona stampa, e questo è un buon inizio. Ma più che incuriosito dalle scelte di modulo di Pirlo, le cui teorie da “tavolo” non hanno ancora avuto riscontro pratico sul “campo”, sono invece preoccupato da queste scelte societarie fatte passare da qualcuno per “geniali”, ma che da fuori sembrano, ripeto sembrano, da dilettanti allo sbaraglio … insomma tentativi di rimediare a errori commessi …

    Solo così si può spiegare l’ingaggio -praticamente a parametro zero- di un allenatore che non ha mai allenato…
    Pirlo, prima di essere un progetto calcistico, ho l’impressione che sia più un “piano di ammortamento” per i debiti contratti con altri allenatori.
    Allegri prima (7,5 mln per un anno sulla panchina dei giardinetti pubblici), e Sarri ora, che sarà a libro paga della società per i prossimi 2 anni al netto di circa 12 mln o giù di lì (se non intervengono fatti nuovi) …

    Praticamente, se non erro, una trentina di mln lordi buttati nel cesso…😣
    Alla faccia della programmazione!

    C’è ancora qualcuno, che forse (beato lui) vive nell’iperuranio del tifo, ancora convinto (come lo scorso anno!) di fare dei bislacchi distinguo su Inzaghi, Pochettino, o addirittura Zidane?😅

  15.  ❗ ÚLTIMA HORA

    A pochi giorni dal trasferimento dal Barcellona alla Juventus, Miralem Pjanic è risultato positivo al Coronavirus dopo aver accusato alcuni problemi nella giornata di sabato.

    Il giocatore del Barcellona risulta comunque asintomatico.

  16. … Vabbè, consoliamoci con l’arbitro italiano 😅

  17. Come volevasi dimostrare:
    primo tempo di marca tedesca.
    Anche se quando riescono a partire i tre fenomeni del PSG, son dolori per Neuer.

    • Coman si sta disimpegnando molto bene in una finale di Champions …
      Una buona plusvalenza della Juve, che però lasciò andare via un talento🤔

  18. Ha vinto la squadra più forte.
    Mi piace fare un solo nome: Thomas Muller giocatore gigantesco, per classe e intelligenza tattica.

    Dall’altra parte nulla hanno potuto i dioscuri dell’attacco, sovrastati dal gioco di squadra dei bavaresi.

    • Vero Lui’, tedeschi superiori come gioco grazie anche a grande forza e determinazione.
      Gli altri cercavano di buttare la palla verso i fuoriclasse dell’attacco.
      Vittoria meritata.

  19. Una lezione dalla finale Champions?

    Una lezione a monte:
    fossi in Andrea Agnelli, Paratici lo manderei un po’ a scuola da Rummenigge.

  20. Meritava il Bayern ed ha vinto la più forte

  21. “SE SARÀ JUVE ALLA PIRLO”

    Raiola: “Se sarà Juve ‘alla Pirlo’, allora Guardiola deve nascondersi.
    La Juve punta ancora su Bernardeschi, poi valuteremo. De Ligt un tesoro.

    Mino Raiola ha parlato ai microfoni di Gianluca Di Marzio di Sky Sport.
    Ecco le sue parole riportate da TuttoJuve.com:

    Ti ha sorpreso la scelta di Pirlo? Cosa ne pensi?

    “È una bella sorpresa. Perché giustamente una società che ha vinto quello che ha vinto come la Juve qualsiasi allenatore che prende viene criticato dai tifosi e dai non tifosi.
    Se Pirlo fa giocare la squadra come giocava lui, allora veramente Guardiola si deve cominciare a nascondere.
    Perché non ce ne sarà neanche per Guardiola perché era uno dei giocatori che più ti faceva divertire sia se eri pro o contro la sua squadra.
    Da giocatore non si è mai discusso su Pirlo”.

    Buongiorno a tutti…sbavaresi compresi

    • PS
      Dimenticavo…Raiola ancora…
      “Per l’Olanda è un nuovo Rembrandt, si tratta di un ragazzo straordinario, non solo come persona ma come atleta. Adesso sta riprendendosi da questo infortunio, la Juve con lui ha un tesoro in mano importante”.

      Un dubbio mi assale se De Ligt è un tesoro solo per la Juve o se pure per lui.

      Buona giornata

  22. SONO 258 LE SQUADRE INCONTRATE DALLA JUVENTUS

    Con queste 16 mai vinto nei 90 minuti regolamentari:

    Cosenza, Spezia, Argentino Juniors(dcr), Indipendente, Borussia Monch.
    Wolverhampton, Torinese, Salisburgo, Real Saragozza, Leeds United, Lech Poznan, Hertha Berlino, Ceahlaul, Bate Borisov, Anderlecht e Albinoleffe.

    Saluti

  23. I CINTI CHE NON TORNANO …

    https://www.tuttojuve.com/calciomercato/il-messaggero-allenatore-juve-il-retroscena-buffon-era-l-alternativa-a-pirlo-526049

    Il Messaggero scrive che l’alternativa a Pirlo, non erano i Pochettino o i Zidane, ma Buffon … Cioè Buffon. Cioè nessuno.

    Cioè, in soldoni, la Juve non è che sta con le pezze al culo. Di più. La Juve dimostra sia nelle scelte che negli spifferi, una nuda realtà. I conti non tornano. Non tornano assolutamente. Forse perché dare 60 milioni lordi a Ronaldo per vincere scudetti senza pubblico si va comunque in perdita!?

    • alessandro magno

      Ma dai non ci credo neanche un po. Buffon nom poteva nemmno non ha il patentino

      • Vabbè, il patentino non lo ha neanche Pirlo. Bastava che Buffon si fosse iscritto al corso di Coverciano e … Oplà😅

      • PS Non a caso come primo allenatore sulla carta, ad oggi, figura Baronio, non Pirlo.
        Chiamiamola pure programmazione, ma questo è.

  24. alessandro magno

    Dai torniamo a noi torniamo ai sondaggi.
    In quale reparto la Juve dovrebbe fare un acquisto di assoluto spessore.

    Attacco
    Centrocampo
    Difesa

  25. Il Bayern di Monaco, oltre a essere un modello virtuoso di gestione, è anche una sentenza su Guardiola.
    I tedeschi infatti hanno vinto la Champions prima e dopo di lui. Con lui rimediarono solo sconfitte 🧐.

  26. Centrocampo

  27. IL MAESTRO STUDIOSO

    Andrea Pirlo potrà allenare la Juventus, pur non avendo ancora il patentino di allenatore Uefa Pro. Ma com’è possibile? Stando a quanto è scritto nel regolamento, infatti, per allenare in A basta essere iscritto al corso che si tiene a Coverciano, al centro tecnico federale. E Pirlo è già iscritto al corso, e ad ottobre deve discutere la tesi finale che dovrà essere consegnata entro e non oltre il 21 agosto. Estate divisa tra campo, panchina e libri, quindi, per il giovane allenatore bianconero. Nell’attesa del patentino, ufficialmente il capo allenatore – dal punto di vista burocratico – sarà Roberto Baronio, il suo vice ed ex allenatore della Primavera del Napoli.

    • Grazie Max. Anche se è stato già detto 😅

      • In un altro post parlavi di fretta…

        Il post sottolinea il fatto che Buffon non può allenare.
        Non ho letto il termine della data da presentare la tesi e non è stato detto degli esami di ottobre.

        In parole povere questo di cui sopra mi sembra un tantino più dettagliato e senza la minima percezione di sfottò.

      • La Juve verrà allenata da un allenatore in seconda? Meglio. Visto il risultato del Bayern mi va più che bene!

  28. Ma circola insistentemente il nome dzeko a 7mln per 3 anni la cui eta’e’ di soli 34 anni. Dopo queste belle scelte rimangono sul groppone non ci lamentiamo

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