Andrea Pirlo il nuovo allenatore della Juventus

Scritto da Cinzia Fresia

Andrea Pirlo giunse a Torino al seguito di Antonio Conte in uno dei momenti più delicati della storia della Juventus, e dopo 9 anni  di militanza milanista, il rapporto con il club Meneghino si ruppe poiché la società lo ritenendolo ormai a fine carriera, lo aveva messo  a margine del progetto,  e la mancanza di feeling con l’allora allenatore Max Allegri, lo indusse a svincolarsi dai rossoneri, e a dirigersi verso la Juventus che gli  offriva una posizione da titolare, in una squadra da ricostruire.

Fu per lui un’opportunità che gli fece rivivere una seconda giovinezza, accolto dai tifosi a braccia aperte, con lui la Juventus ricominciò a vincere,

Andrea armonizzò subito  con l’ambiente Juventino ma soprattutto con la città di Torino il cui attuale legame e’ diventato indissolubile per la relazione con una signora torinese, diventata oggi la sua compagna.

L’arrivo di Max Allegri fu molto probabilmente il motivo per il quale Andrea lasciò la Juventus come giocatore, il talentuoso  centrocampista approfittò per recarsi all’estero a fare esperienza ma il destino aveva in serbo per lui un futuro da dirigente.

Il Presidente  Agnelli oggi, decide di affidargli la prima squadra togliendolo  dall’under23, che Andrea fosse tra i probabili allenatori futuri della prima squadra  era chiaro .. ma buttarlo allo sbaraglio senza un minimo di esperienza riferita alla gestione di Campioni e grandi club, ha destato qualche perplessità.

Andrea Pirlo in perfetto stile sabaudo, accetta, buttandosi a capofitto in questa nuova avventura,  è raggiante ed in conferenza stampa dimostra consapevolezza di ciò che è e di ciò che potrà fare, in un club molto impegnativo e con obiettivi concreti da raggiungere. Il neo allenatore tratta alcuni argomenti con diplomazia come la risoluzione del rapporto con Higuain, ma risparmia critiche dirette ai giornalisti a proposito di  voci circolanti su fatti a suo dire inesistenti.

Le sensazioni derivate da questa conferenza stampa sono buone, la Società in questa fase di grave crisi finanziaria sente di aver fatto la scelta giusta.
Il tecnico si è sentito immediatamente nel ruolo e a suo agio in un ambiente conosciuto,  primo obiettivo, è il recupero atletico del gruppo il quale dovrà adeguarsi ai canoni richiesti per essere competitivo in Europa,  l’assemblaggio di  una squadra che funzioni senza condizionamenti di moduli sfruttando  le caratteristiche di Ronaldo e Dybala, a suo dire non partenti.
Andrea Pirlo si è espresso favorevole al portoghese con il quale ha avuto un primo dialogo più che positivo,  lo stesso allenatore ha sottolineato quanto sia importante il coinvolgimento con i  giocatori  mantenendo con loro un dialogo costruttivo vicendevole.

Da queste parole emerge una personalità forte, risoluta e anche sensibile, caratteristiche che piacciono e ben dispongono verso dil lui.
Un debutto quello di Andrea in salita, considerati i tempi difficili del Covid, sarà interessante assistere a un approccio di questo nuovo allenatore promosso sul campo che crescerà insieme ai suoi giocatori.

  1. AVVISO A RONALDO: QUESTO TI FOTTE

    Wayne Rooney intervenuto a talkSPORT, l’ex attaccante del Manchester United ha dichiarato: “So che sta invecchiando, ma è un giocatore che nessuno ha visto in precedenza.
    Messi ha tutto: può segnare gol, fare assist, è il migliore di tutti i tempi.
    Lui e Cristiano Ronaldo hanno stabilito un livello che non penso rivedremo mai.
    Per me, però, Messi è a un livello differente.
    Gli Stati Uniti non dovrebbero essere nei suoi pensieri, è troppo forte.
    Può venire in Premier League e diventare il calciatore dell’anno.
    Se circondato da gente come Bruno Fernandes o Kevin De Bruyne, può vincere il suo settimo pallone d’Oro, sarebbe incredibile”.

    Faccio una scommessa: il Pallone d’oro lo vince chi dei due, Messi e Ronsldo, vincerà la finale di Champions (27-8-20 16,56 Barone50).

  2. Situazione facilmente intuibile quella raccontata nell’articolo postato dal Barone.
    Quelli veramente forti hanno fatto un’ottima stagione. Altri, diversamente forti, hanno fatto i lavativi. Le lacune della squadra non sono state colmate dal mercato.
    Di Mario già si sapeva ma era più comodo addossare le colpe all’allenatore.
    A capo dei dissidenti probabilmente Chiellini, che già qualche anno fa aveva lanciato dure accuse contro gli allenatori italiani che volevano praticare un certo tipo di calcio. Nella fattispecie se la prese col “guardiolismo”.
    Dovrà stare attento Pirlo a guardarsi bene le spalle. Anche se credo che ci penserà il capo stavolta a tutelare la scommessa. Pare che si voglia proseguire sulla strada di un evoluzione nel gioco, quindi saranno da evitare certi errori.

    • Rientro in connessione. Non ho letto nulla di recente. Non giudico, bisognerebbe sapere cosa c’è negli armadi. Se non ricordo male a Bonucci che si lamentava lo misero sul trespolo. A chiellini giacca e cravatta e culo e camicia con la dirigenza…. se dai ragione a Pierino poi non bisogna lamentarsi se la classe non segue il professore. Ho letto di Pirlo. Comandare il gioco, ripresa veloce della palla… gioco moderno, serve difesa alta. Chiellini neanche per sbaglio ma nemmeno Bonucci è in grado di farlo. Per me

  3. Il problema di Sarri alla Juve creati da Chiellini che on ha praticamente mai giocato? Questa non l’avevo ancora letta, ma credo che Sarri i problemi se l’è creati dovunque è stato, pochi i calciatori suoi “eletti” al Napoli, al Chelsea e così alla Juve, nessuna richiesta sul mercato, neppure quando s’è accorto di non avere più terzini, a Paratici ha chiesto Emerson Palmieri a maggio. Difficoltà a gestire i campioni, a Napoli non c’erano e c’è restato 3 anni, al Chelsea e alla Juve no, problemi con Hazard e CR7, Drinkwater e Cahill costretti ad andar via, Rugani e Bernardeschi spariti in mezzo ad un’idea di gioco integralista, complicata per i compiti da svolgere e la capacità di interpretarla, al punto da richiedere una selezione all’ingresso, Mandzukic e Emre Can anche loro costretti ad andar via, con Matuidi mezzala sinistra (dove al Napoli giocava Hamsik e al Chelsea Kovacic) che perde i riferimenti e si trova spesso in mezzo a due avversari, con Alex Sandro che non può stare sempre alto, senza spunto in progressione perchè parte da fermo, in attacco Dybala deve cercare di capire dove mettersi, così come Higuain e per finire il colpo decisivo allo spogliatoio, il “complimento” fatto a Cristiano Ronaldo: “Mi risolve più problemi di quelli che mi procura”, c’è c’è da chiedersi allora per quale motivo ha accettato di allenare la Juve.

    • Sarri ha accettato di allenare la Juve, al di la’ del denaro, per vanità.
      D’altronde è un uomo e come tale orgoglioso, e poi perché voleva vincere il campionato e l’ha vinto.

      • Regalando invece coppa Itslia al suo Napoli, la supercoppa alla Lazio e facendoci prendere in giro dal violinista in Champions…lo scudetto gli è solo rimasto sul gozzo…c’è mancato poco a non riuscire a fare il triplete della vendetta…la sua vendetta contro la squadra che ha sempre odiato.

        Buona giornata Luna

  4. Gioele
    Io la butto così tirando ad indovinare: mica sarà stato per via di quei quattro spiccioli (40 milioni lordi che lo lasceranno in psnciolle fino a quando vorrà…e non solo lui) di contratto stipulato?

  5. Barone Sarri non l’ho assunto io. Fosse stato x me non arrivava neanche. Prenditela con chi l’ha preso.

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