Torniamo alle 22 con il nuovo format

….forse tutto cambia per non cambiare nulla niente più Sesso Juve e Rock n’ROLL che dopo tre anni ha fatto il suo corso. Nuovo nome vita nuova … amici vecchi e nuovi con il nuovo format che scopriremo insieme questa sera. Non mancheranno le perle non mancherà Ben il padrone di casa. Ore 22  vi aspettiamo

 

  1. Non credo che Suarez sia passato da Perugia per andare all’inter, loro avrebbero potuto tesserarlo anche come extracomunitario avendo ancora un posto libero.

    Dybala non può pretendere un rinnovo da 15 milioni netti perchè la Juve non può darglieli.

    • Nemmeno io…ma se dovesse succedere un pò mi darebbe fastidio.
      In un altro post ho scritto della moglie friulana di Suarez…e il giocatore dal 2018 che sta svolgendo le pratiche per ottenere il doppio passaporto.

      Se come dicono che era venuto per svolgere gli esami di italiano per poter venire alla Juventus e invece non è così a me me rode e tanto.
      Ciao Gioele

    • Gioele,
      Peró anche a Suarez gliene dovresti dare minimo 10 di milioni, e cedendo Dybala ti ritrovi un tridente d’attacco dove il piú giovane ha 33 anni. E tutti con stipendi pesantissimi.

    • Barone, Kris

      Su TS on-line c’è un articolo di Guido Vaciago che spiega molto bene tutti i retroscena e perchè hanno scelto Dzeko. (sempre che Milik sia ben saldo sulle ginocchia).

      Kris, non ho scritto che cedono Dybala ma che è molto improbaile che possano dargli 15 mln netti d’ingaggio, l’investimento sul giovane l’hanno già fatto a gennaio, Kulusevski 40 mln di cartellino e 2,5 netti l’ingaggio per 5 anni.

      • @Gioele
        Avevo letto Vaciago, ti ringrazio per averlo postato…l’ho riletto con più attenzione e mi riconferma il rompicapo a cui sono andato incontro.
        Credo che Andrea Agnelli controlla personalmente il mercato, anzi credo stia molto attento alle operazioni che Paratici andrebbe a chiudere.
        Ciao

  2. PER CHIARIRE

    Tutto ciò che la Juve oggi ritiene giusto fare va bene…anche per me.
    Se non si è riusciti a vincere LA MALEDETTA con gli Higuain pagato una cifra(cioè tanto), se non ci si è riusciti con i Pogba e con i Dybala, metti i anche Allegri…io Agnelli a cui tento tanto a quella pentolaccia ci vogli provare con i 35enni…non mi interessa la vecchiaggine ma voglio quella coppa a costo anche di vendere la Joya.

    Siccome sono criptico, chiarisco, mi rode se Dybala venisse venduto…ma se servirebbe alla causa…
    Ciao Joya con tanto affetto e dispiacere.

    Saluti

  3. Non è stato ufficializzato ancora niente se non che Higuain è stato scaricato definitivamente. Sarebbe troppo strano che si arrivi all’inizio di questo campionato senza che Pirlo abbia già il sostituto. Io leggo di tutto e di più ma ancora non si capisce quali siano i veri obbiettivi della Juve. Non credo che navighino a vista o che non abbiano doppioni oltre al pezzo forte Dybala che possano essere venduti ed anche bene, per ripianare il bilancio.

  4. PIT STOP IN DIFESA

    Alex Sandro ha interrotto l’allenamento di questa mattina per un problema muscolare.
    Domani verrà sottoposto ad esami strumentali.

    La Sora Lella diceva: annamo bbene, si si annamo propo bbene…

  5. Per l’agnostico Antony 😉 e a chiunque altro interessa leggerlo questo è l’articolo di Guido Vaciago su TS:

    Care amiche e cari amici di Tuttosport,
    perché la Juventus ha scelto Dzeko? E cosa è successo con Suarez, protagonista dell’esame più veloce del mondo (ci ha messo di meno a dimostrare di conoscere i rudimenti di italiano ai professori dell’Università di Perugia che spiegare all’arbitro di Italia-Uruguay di non aver morso la spalla di Chiellini)? Andiamo con ordine e analizziamo i vari fattori.

    FATTORE PIRLO – Edin Dzeko è un giocatore fortemente voluto da Andrea Pirlo, che lo ha sempre considerato il migliore fra quelli disponibili. Il nuovo tecnico della Juventus ha un progetto tattico intorno a Dzeko e sa come inserirlo nel sistema di gioco che ha messo a punto in questo periodo. Pirlo, quindi, ha pesato nella decisione. E il peso di Pirlo è notevole: è un uomo scelto dal presidente. Detto ciò, Dzeko era un’opzione forte anche prima dell’arrivo di Pirlo in panchina. Era dai primi di luglio che il bosniaco veniva inquadrato dai radar di Fabio Paratici, un altro grande estimatore del centravanti fin dai tempi in cui giocava nel Wolfsburg. Alla fine la Juventus ha portato a casa il centravanti che tutti volevano: la dirigenza e il tecnico. E hanno portato a casa un professionista esemplare, oltre che un giocatore che potrebbe far innamorare parecchi tifosi.

    PISTOLERO – E Suarez? Suarez è stato un lampo che ha squarciato il mercato juventino nei giorni successivi allo sbarco di Koeman al Barcellona avvenuto il 19 di agosto. Quando il tecnico olandese lo ha esplicitamente dichiarato fuori dal progetto (nell’identico modo in cui Pirlo aveva fatto con Higuain), Suarez ha chiamato Pavel Nedved per proporsi. Un gesto inusuale nel mercato degli agenti e degli intermediari, ma un gesto che ha aperto uno scenario imprevisto sul tavolo della Juventus. Suarez si presentava motivato e, soprattutto, gratis. Perché fino a quel momento – Juventus e Barcellona avevano parlato parecchio in maggio per combinare lo scambio fra Arthur e Pjanic – non era mai emersa la possibilità di prendere l’uruguaiano svincolato. In quel momento, quindi, la Juventus si trova a un bivio: da una parte Dzeko, obiettivo in cui tutti credono ma che sta trascinandosi in lungo per le note vicende Roma-Milik; dall’altra Suarez, un altro campione, forse meno gradito a Pirlo, ma certamente un colpaccio.

    LE PARALLELE – La dirigenza in quel momento va avanti su tutte e due le operazioni. Non sono i chiari i termini con i quali Suarez si può liberare, anche perché non ha un agente vero e proprio (dettaglio che si rivelerà fatale), quindi la Juventus non molla Dzeko. Nel giro di un paio di giorni, però, viene a capo della situazione ed effettivamente – dopo aver parlato con il Barcellona anche per una questione di relazioni che restano eccellenti fra i due club – Suarez può liberarsi a zero. Fino a quel momento, sia Suarez, sia il suo avvocato, ma anche il Barcellona stesso hanno dato per scontata lo status di comunitario, come scritto anche nei documenti ufficiali del club blaugrana. E così, nel frattempo, Paratici chiude McKennie con lo Schalke e occupa l’ultimo posto da extracomunitario in lista. Quando, qualche giorno dopo, c’è l’affondo per Suarez si scopre che lo status di comunitario è legato al solo passaporto della moglie, Sofia Balbi, uruguaiana di origini italiane. Escamotage ritenuto valido in Spagna, ma non in Italia. Se Suarez avesse avuto un procuratore, probabilmente avrebbe avuto in mano il prezioso documento (si trattativa di avviare una pratica anche due o tre anni fa e seguirla con costanza per qualche mese) o, comunque, la Juventus sarebbe venuta a conoscenza con maggiore tempismo della mancanza del passaporto. Dunque, in quel momento, l’operazione Suarez si è incagliata.

    LE PRATICHE – Perché nel giro di qualche giorno di indagini, la Juventus ha capito che, pur avendo Suarez pienamente diritto alla nazionalità italiana in virtù di quella della moglie, il tempo per ottenerla era troppo lungo. Il tesseramento per la Champions League non sarebbe stato possibile e, comunque, si sarebbe dovuto attendere oltre il 5 ottobre e ingaggiare Suarez da svincolato a campionato inoltrato. Da quel momento, l’affare Suarez è tramontato repentinamente come era apparso all’orizzonte del mercato bianconero. E Dzeko è tornato a correre da solo, anche lui contro il tempo, ma con prospettive meno lunghe. Ma perché Suarez ha continuato l’iter per ottenere la nazionalità, visto che la Juventus era un’opportunità sfumata? Per due ragioni: la prima è che la trattativa Dzeko presentava, comunque, qualche piccolo punto di incertezza e la Juventus poteva pensare a piano di emergenza (subito Giroud, da tesserare anche in Champions, poi Suarez da svincolato e da far giocare solo in campionato fino a febbraio); la seconda è che lo stesso Suarez resosi conto di non avere passaporto europeo ha deciso di prenderlo, anche in vista di un trasferimento che potrebbe avvenire entro il 5 ottobre (ma non ci sono offerte per il momento), a gennaio o a fine stagione. Anche alla Juventus? Difficile dirlo, ma nella giornata di ieri i “no” provenienti dalla Continassa sono stati abbastanza definitivi.

    I COSTI – L’operazione Dzeko costa complessivamente 43 milioni di euro. Questo perché andrà a guadagnare 13,5 lordi a stagione con un contratto biennale e perché alla Roma andranno 16 milioni. Alla fine, dunque, nei prossimi due anni peserà per 21,5 milioni a stagione. Non sono chiari i contorni di quella che sarebbe stata l’operazione Suarez, ma trapela che avrebbe guadagnato una cifra intorno ai 10 milioni netti compresi i bonus che, con le agevolazioni fiscali del decreto crescita, sarebbero stati 15 lordi, quindi complessivamente 45 milioni (visto che avrebbe firmato un triennale) oltre a un indennizzo simbolico al Barcellona (uno o due milioni al massimo). Quindi il peso annuo dell’operazione Suarez sarebbe stato di 15,5. E’ indubbio che il costo di Dzeko sia notevole, anche in virtù dell’età del bosniaco, ma stilare valutazioni ed esprimere giudizi adesso è sterile chiacchiericcio: la bontà di un investimento si pesa sempre e solo sul campo. E Dzeko potrebbe iniziare già da domenica sera.

    • Ottimo ed esaustivo l’excursus di Vaciago.
      La Juve stata costretta da certe tempistiche a correre su due rette parallele destinate mai a incontrarsi.

      Per buon auspicio del grande (in tutti i sensi) Edin juventino, aggiungo il commento di Franco Melli:

      “Intervenuto ai micorofni di Radio Radio, Franco Melli ha parlato dell’addio di Dzeko alla Roma e del suo approdo alla Juventus: “La Roma compra, ma sta vendendo tanto forse troppo. Per me Dzeko alla Juve non sarà titolare, farà il comprimario. Dzeko è una persona seria, ma come giocatore la Roma ha fato bene a cederlo…”.

      Ciao Barone😜

  6. FILIPPO CORNACCHIA E GUIDO VACIAGO

    Edin Dzeko è un giocatore della Juventus. Tutto fatto e firmato, ma gli ultimi dettagli del complicato contratto di Arkadiusz Milik con la Roma ritarderanno il suo arrivo a Torino e le visite mediche che dovrebbero svolgersi lunedì.
    Il bomber bosniaco dovrebbe arrivare a Torino domenica, probabilmente in tempo per assistere allo stadio a Juventus-Sampdoria prima di campionato. Poi, alla ripresa degli allenamenti, fissata per martedì sarà a disposizione di Andrea Pirlo e, quindi, avrà la possibilità di vivere il più emotivo e clamoroso degli esordi: domenica 27, ore 20.45, all’Olimpico proprio contro la sua Roma, nella quale con il 9 ci sarà Milik, l’uomo che lo ha lberato.
    Più che dai dirigenti dei due club, il finale sembra scritto da una sceneggiatore.

    Il mio amico lupacchiotto era triste questa mattina…je dico: ma che hai litigato con tu moje?

    Peggio, me dice, Edin c’ha solato… mo giocamo con quella pippa de Milik.

    Vabbè dai il 27 a Dzeko nun lo famo giocà contro de voi…

  7. Bene così non cambia molto. Intanto sono impaziente di vedere Pirlo.

    Dopo un anno da incubo accetto qualunque risveglio.

  8. Come volevasi dimostrare allora. Vaciago ha chiarito la strategia juventina, ed era pure alquanto chiara quando ieri pomeriggio ha ufficializzato l’addio a Higuain, proprio subito dopo che Milik si è accordato con la Roma.
    Pirlo voleva questo vecchietto ed è stato accontentato, ed ora aspettiamoci il minimo sindacale anche da quest’ultimo, il decimo, e poi quello che verrà, verrà.

  9. Il parere di Sconcerti (che condivido)

    Ronaldo-Dybala-Dzeko: è un tridente sostenibile per la Juve?

    “Devono correre tutti tanto. Bisognerà vedere che centrocampo sceglierà Pirlo, le mezzali che potranno inserirsi. Certo è che si dovrà preoccupare dell’equilibrio della squadra ma anche gli avversari, perché questo sarebbe uno straordinario attacco. Decisivi saranno i palloni alti, soprattutto in partite dove si farà fatica a trovare spazi”.

    • Scusa Gioele, Sconcerti usa la parola equilibrio e occuparsi anche degli avversari? Ma questo va bene x uno che la pensa come me e che è rimasto indietro (ma a volte andare troppo avanti non è positivo…non sempre almeno) e non va bene invece con il calcio europeo 🤔

  10. Alessandro Magno

    presentazione kulusevski

    https://youtu.be/_6kko2llKhs

  11. Intanto in Emilia Romagna aperta al pubblico…il presidente della Regione ha firmato il decreto e la figc ha acconsentito.

    Poi spiegassero le differenze…con la regione Piemonte.
    Buona serata

    • PER MAGGIORE CHIAREZZA

      Domenica 20 settembre fino a mille persone potranno assistere alle partite della prima di campionato tra Parma e Napoli, allo Tardini della città emiliana, e tra Sassuolo e Cagliari, allo stadio Mapei di Reggio Emilia.
      La deroga concessa dalla Regione vieta di assistere alle partite da postazioni in piedi, di introdurre all’interno dello stadio striscioni, bandiere o altro materiale e vieta anche qualsiasi forma di contatto fra giocatori e spettatori alla fine della manifestazione. I tifosi dovranno indossare la mascherina, la vendita di biglietti esclusivamente online.
      Saluti

  12. Germano,
    parlare di calcio è bello perchè si può dire tutto e il contrario di tutto, pensa tu che c’è chi accusa la maggioranza dei tifosi juventini di non vedere oltre il proprio naso per aver approvato l’esonero di Sarri e chi addirittura attribuisce all’ultimo distruttivo anno di Allegri la grave difficoltà della Juve di acquisire un centravanti a pochi giorni dall’inizio del campionato.

  13. C’è un aria pesante attorno alla Juve e non da quest’anno.

    Dai giornali alle interviste vedo una critica costante su tutto ciò che è bianconero.

    Dai giocatori (CR7 da più grande a vecchietto venuto per svernare) a Paratici uno li per caso, agli allenatori, Allegri passato da difensivista a grande allenatore a Sarri che la Juve non ha capito.

    Per non parlare delle questioni finanziarie e chiudere con Pirlo, uno che non è un allenatore, che è stato a coverciano un solo giorno.

    Chiudo con la chicca di Sconcerti sulla tesi di Pirlo.

    • Ma, guarda Luca, da parte di tutti (pseudo tifosi, giornalai, presidenti, ecc. ecc) , non si perde mai l’occasione per parlare di Juve. Fa audience e pubblicità. Errori ne sono stati fatti, compreso rinnovi ingaggi, scelte, decisioni forzate e vai dicendo. Parlare di Juve è come cercare un filone d’oro, redditizio comunque.

      Ho anche sentito che la Juventus non sia stata all’altezza di Sarri.
      Nell’altro verso di tale affermazione forse hanno ragione. Non siamo stati all’altezza nel volerlo ingaggiare, scelta sconsiderata. Adesso ha raggiunto uno dei suoi scopi, guadagnare senza fare una cippa, e comunque così sarà, perché non se lo fila nessuno. Nessuno lo vuole.

      Poi i conti in tasca. Da parte di gente che non guarda cosa ha speso la propria squadra senza vincere nulla da lustri.

  14. KULUSEVSKI È GIÀ MATURO

    “Io sono venuto qua per migliorare dentro e fuori dal campo. Ogni giorno che vado in campo voglio diventare più forte del giorno prima. Poi sono qua per vincere le partite, è normale, per aiutare i miei compagni e fare tutta la città contenta. Alla Juve a 20 anni: sono la persona più felice del mondo. Qui per vincere e migliorare, non c’è un ruolo che preferisco. Che fortuna avere Pirlo e CR7. C’è una partita domenica molto importante, sono pronto a giocare se il mister mi mette in campo. Sarà la prima partita e non vedo l’ora di giocare. Ho giocato in davvero tanti ruoli in questi anni e a dire la verità, dove mi metterà il mister avrà ragione. Quindi dove mi metterà giocherò, sia a centrocampo, esterno, punta centrale, seconda punta, trequartista, dipende contro chi giochiamo e come giochiamo”

    In bocca al lupo ragazzo.

  15. OGGI INIZIA IL CAMPIONATO 2020-21

    Un doveroso ringraziamento alle 19 squadre che partecipano nonostante la presenza della Juventus.
    In bocca al lupo per il secondo posto a tutte.

    Buon pranzo

  16. Poco da girarci intorno … anche la telenovela “Dzeko” conferma che la Juve è la bottega “du mal pavatore”.

    Le “pezze al tuorlo d’uovo” che tutti da tifosi cerchiamo di mettere non possono modificare un dato oggettivo 🥴.

    • Tradotto: “la bottega dove va a spendere il cattivo pagatore!”

    • Si Luigi,ma quest’anno ci sono anche tempistiche diverse per il mercato. Io credo che sia più la confusione creata dai media che un’effettiva difficoltà del club per completare la squadra. Al di là ovviamente della situazione economica che impone un certo tipo di operazioni.
      Penso che così com’è la squadra possa iniziare tranquillamente il torneo, poi restano un paio di settimane per veder se è possibile qualche altro ritocco oltre al centravanti che comunque sembra ormai assodato che sia Dzeco. Uno dei pochi giocatori “pronti” ed abbordabili economicamente.

    • Ma infatti, Kris. Così come sta dicendo Pirlo, non mi preoccupo più di tanto per una rosa che è stata abbastanza arricchita e ringiovanita. Scoccia però assistere a certe telenovele di terz’ordine. Su questo converrai. Ciao.

      • Certo che scoccia Lui’, infatti le seguo in maniera distaccata. Quando arriverà il centravanti ci avviseranno😅
        Penso comunque che sia stato normale temporeggiare in un mercato in cui le situazioni possono cambiare continuamente ed i mezzi sono limitati.

      • Mi dà che la giusta contraria è proprio quella che dici Kris: aspettare senza affanno. Come ha dimostrato anche Pirlo in conferenza.

  17. APRITE LE PORTE

    Oggi ricomincia la stagione calcistica in Italia e tutti i tifosi ITALIANI (non italioti) possono ritornare a sognare.

    Il tifoso bianconero sogna di alzare quella pentolaccia dalle grandi orecchie che manca da 24 anni…per lo scudo non c’è storia.

    Il tifoso del CIUCCIO sogna di tornare sul tetto d’Italia(ma è
    solo un sogno) come ai tempi di Diego Armando.

    I tifosi nerobleau e i giallorossi-lupacchiotti sognano di rivivere quell’ebrezza di alzare un qualsiasi trofeo che manca oramai da troppi anni.

    I produttori di bistecche e quelli del Milan sognano di tornare a vincere un derby.

    Per lo scudetto pensate al prossimo non a questo.

  18. ANDREA PIRLO IN CONFERENZA

    “Inizia una stagione nuova, si parte da zero e dobbiamo affrontarla con voglia e ferocia. Questo dirò domani ai ragazzi. Dobbiamo partire bene. Samp? Partita difficile, dovremo stare attenti alle loro ripartenze, probabilmente giocheranno con due linee molto strette…Abbiamo fatto una bella settimana di lavoro e siamo pronti.
    Valuteremo domani chi mettere al posto di Alex Sandro, ma abbiamo tanta scelta,Higuain ci aveva comunicato la sua volontà di cambiare campionato, abbiamo trovato un’intesa di comune accordo.
    Il precampionato è stato corto per tutti, non abbiamo potuto giocare molto.
    Dubbi? Non ne ho. Certezze? Sono alla Juve, alleno una squadra di campioni, è stato facile per me inserirmi e sto benissimo, io non devo fare vedere le differenze con la Juve di Sarri: abbiamo gli stessi obiettivi.
    Porto avanti la mia idea di calcio, che deve essere aggressivo e basato sulla padronanza del gioco.
    Domani vorrei vedere quello che abbiamo preparato dall’inizio: ricerca della palla, padronanza del campo e atteggiamento propositivo. Lo stiamo facendo bene, gli input stanno entrando in testa.
    Kulusevski è intelligente, trova da solo la sua posizione, può giocare da seconda punta/trequartista e agire anche da esterno sta dimostrando grande apertura a giocare in diversi ruoli e ha padronanza del corpo, che lo può aiutare a stare ovunque in campo.

    Il centravanti?Il mercato è ancora molto lungo…Suarez?Tempi per il passaporto lunghi, è difficile possa essere il centravanti della Juve”.

    Saluti

    • Dubbi? Non ne ho. Certezze? Sono alla Juve, alleno una squadra di campioni, è stato facile per me inserirmi e sto benissimo, io non devo fare vedere le differenze con la Juve di Sarri: abbiamo gli stessi obiettivi.
      Parole sante. Condivisibili al 100%

  19. Dzeko convocato dalla Roma per il Verona, ma promesso sposo della Juve. Ecco perché la logica e il buon senso vogliono che stasera Edin parta dalla panchina. Ed ecco anche perché lo stesso Dzeko si aspettava (e sperava) che tutto si potesse concludere prima di Verona. Edin oggi avrebbe voluto essere al J Medical per fare le visite mediche con la Juventus e questo avrebbe voluto anche Andrea Pirlo, che invece domani affronterà la Samp senza il centravanti. La Juve, che è irritata dal ritardo e non fa i salti di gioia per la convocazione, spera che l’incastro con Milik si risolva oggi e che Dzeko possa sbarcare a Torino al massimo domenica, per fare le visite lunedì e chiudere subito la pratica.
    (Juventus news24.com)

  20. CONFERENZA STAMPA INTEGRALE

    Alla vigilia del debutto in campionato contro la Sampdoria, il tecnico della Juventus, Andrea Pirlo, risponde alle domande dei cronisti in conferenza stampa. Tuttojuve.com riprende integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni:

    E’ la sua prima partita. Come ti senti? Soprattutto per la difficoltà di non avere tanti giocatori a disposizione come Dybala e de Ligt.

    “Io sto bene, l’importante è che stiano bene i ragazzi domani. Abbiamo fatto una settimana di lavoro importante per prepararci a questa partita. Giocatori a disposizione ne ho abbastanza per poter disputare la gara di domani, degli infortuni di Dybala e de Ligt sapevamo già all’inizio della stagione. Dybala sta recuperando piano piano, mentre de Ligt starà ancor aper un po’ fuori”.

    Sulla base del test con il Novara, l’idea è quella?

    “Ma no, per adesso abbiamo provato qualcosa col Novara, anche questa settimana abbiamo provato soluzioni diverse. Purtroppo ieri ci è venuto a mancare Alex Sandro e quindi per domani valuteremo chi mettere in quella posizione. Abbiamo svariate possibilità, poi domani abbiamo tutto il giorno per poter decidere gli undici iniziale”.

    Si aspettava a questo punto di non avere ancora il centravanti titolare?

    “Ma no, come avevo detto la settimana scorsa, lo stiamo aspettando tutti, però il mercato è lungo, è partito da poco, ci sono problemi per qualsiasi squadra ad avere i giocatori. Per cui siamo sereni, siamo contenti dei giocatori che abbiamo a disposizione, poi in futuro speriamo che arrivi anche il centravanti, ma non abbiamo fretta”.

    In stile Higuain, ha avuto modo di confrontarsi con Khedira?

    “E’ stato scritto di Higuain che è stato mandato via da noi, ma purtroppo le strade sono state prese da entrambi, lui ci aveva presentato la voglia di andare via, di poter andare in un campionato diverso da quello italiano e da quello europeo, quindi di comune accordo abbiamo trovato un’intesa velocemente. Khedira ancora non si è ancora allenato perchè sta recuperando dall’infortunio, quindi non è ancora a disposizione con la squadra. Quindi poi quando rientrerà vedremo il da farsi”.

    Mercato aperto, lungo. Il discorso delle nazionali che ha interrotto la preparazione. Poche amichevoli e un debutto al buio. Di questi fattori quale la preoccupa di più? Quale potrebbe essere il rischio che potrebbe anche falsare i valori in campo inizialmente?

    “Problemi non ne trovo di così gravi. E’ stato un precampionato corto per tutti, c’è stata poca possibilità di stare insieme, magari di preparare qualche amichevole in più, però lo è stato per noi, lo è stato anche per le altre squadre. Ci ha fatto comodo il fatto che dei ragazzi siano andati in Nazionale perchè almeno hanno fatto qualche partita, hanno messo minutaggio nelle gambe, quindi quando sono tornati giovedì scorso erano già abbastanza allenati. E’ un precampionato diverso dal solito, ma sarà una stagione diversa dalle altre per tutti. Andremo incontro a tante partite in pochissimi giorni, ma dovremo prepararci per questo”.

    Dopo questo primo mese, qual è la certezza più grande che ti porti dentro e il dubbio?

    “Dubbi non ne ho. Certezze tante, sono alla Juventus, alleno una squadra di campioni, quindi questa è la certezza più grande che ho. Mi sono inserito benissimo in questo ambiente, è stato facile, però adesso inizia il campionato, iniziano le partite vere e la certezza è che alleno una squadra forte”.

    C’è qualcuno dei nuovi arrivi – Arthur, Kulusevski, Pellegrini… – che vedi più pronto degli altri per giocare dall’inizio?

    “Sono tutti a disposizione, sicuramente Kulusevski e Pellegrini conoscono già il campionato italiano, perchè hanno disputato già campionati di Serie A, mentre Arthur viene dalla Liga spagnola e quindi magari deve aver eun po’ più di tempo per conoscere sia il tipo di allenamento che il tipo di campionato. Quindi siamo qua per dare tempo a tutti, non diamo giudizi affrettati. Saranno a disposizione come gli altri”.

    Cosa ci sarà di diverso rispetto alla Juventus dell’anno scorso e quali saranno gli elementi di continuità?

    “Io sono qua non per far vedere le diversità che ci devono essere tra la mia Juventus e quella dell’anno passato, ho le mie idee, Sarri ha le sue idee, in certe situazioni possono essere anche simili, però io porto avanti la mia idea di calcio: come avevo già detto, voglio vedere un calcio aggressivo, voglio vedere la padronanza del gioco, ma lo era lo stesso quella di sarri. Però non deve essere la Juve di Pirlo diversa da quella di Sarri. Sono due culture magari diverse, però gli obiettivi devono essere gli stessi”.

    Da un mese sei il personaggio del calcio italiano di cui si parla di più. Come hai vissuto questo? Tutti i commenti che hanno fatto su di te ti hanno infastidito o divertito?

    “Fortunatamente non mi hanno cambiato, sono sempre stato così anche quando ero calciatore, lo sarò anche da allenatore. Mi fa piacere sentire anche i miei ex colleghi o compagni che parlano bene di me, sento anche altri che sono dubbiosi, ma è normale. Questo non mi cambia, sono sicuro di quello che sto facendo e di quello che andrò a fare, l’importante è avere in testa ben chiare le cose”.

    Domani hai di fronte un allenatore dalla grandissima esperienza come Ranieri. Che gara ti aspetti contro la Sampdoria?

    “Mi aspetto una partita difficile, perchè conosciamo Ranieri, è un allenatore molto bravi, lo ha dimostrato in questi anni, nella sua linga carriera. Sarà una partita difficile perchè loro verranno qua, come hanno sempre fatto, con due linee molto strette, quindi cercheremo di trovare degli spazi, anche se saranno pochi, per poterli attaccare. Dovremo essere bravi nelle loro ripartenze, perchè cercheranno di farle, quindi ci siamo preparati per aggiustare anche questo tipo di partite”.

    Domani cosa vorrebbe vedere dalla sua Juve?

    “Vorrei vedere quello che abbiamo preparato fin dall’inizio, un atteggiamento positivi, padronanza del campo, la ricerca continua della palla anche in fase di aggressione, quelle sono le cose principali sulle quali abbiamo lavorato questo mese. Lo stiamo facendo bene, ci vorrà tempo, perchè anche il tipo di allenamento è cambiato, però vedo che già negli ultimi giorni qualcosa è entrato in testa, è un input che deve scattare immediatamente nel campo e lo stiamo facendo abbastanza bene”.

    Ci sono ancora possibilità che il centravanti sia Luis Suarez?

    “E’ difficile perchè guardando quello che è successo, guardando anche i tempi più che altro per avere il passorto, so che saranno lunghi, quindi è difficile che possa essere il centravanti della Juventus”.

    Come è Douglas Costa? Pensi possa essere ancora un protagonista di questa squadra?

    “Lo conoscete meglio forse voi di me, è un giocatore forte, che magari in queste ultime stagioni ha avuto un po’ di difficoltà soprattutto fisische. Noi stiamo cercando in questo mese di riportarlo nella migliore condizione. Quando sarà poi al top, ci darà sicuramente una grossa mano”.

    Sta già lavorando sulla Juve col 4-3-3 di cui ci ha parlato? O è il momento di concentrarsi su una Juventus che non preveda il centravanti?

    “Ma io non ho mai parlato di 4-3-3, ho sempre detto che in base ai giocatori che ho a disposizione, poi il modulo viene di conseguenza. Adesso non abbiamo il centravanti, ma anche senza il centravanti si può giocare. Bisogna mettere altri giocatori in diverse posizioni del campo per cercare di sfruttare al meglio le caratteristiche. Adesso avremo diversi giocatori che possono giocare in questa posizione e ci stiamo inventando qualcosa per poterli far rendere al meglio”.

    Tornando alle battute dei suoi ex compagni – “Adesso la chiameremo mister” – come sta vivendo il ruolo con Bonucci, Chiellini, Buffon…?

    “Bene, loro si stanno comportando da professionisti, mi chiamano mister come è normale che sia anche nei confronti degli altri compagni”.

    Per domani ti sei preparato un discorso da fare prima che la squadra scenda in campo?

    “No, non mi sono preparato ancora niente, c’è ancora tanto tempo prima che arrivi la partita, quindi ho tempo”.

    Cosa pensi di dire alla squadra per scuoterla?

    “Non devo scuotere nessuno, inizia una stagione nuova, si parte da zero, quindi dobbiamo avere la voglia e la ferocia di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Sarà un discorso soprattutto per fargli capire che è finito un anno da Campioni d’Italia e ne inizia un altro dove bisognerà raggiungere lo stesso obiettivo. Si parte da zero come tutti gli altri. Dobbiamo partire bene, perchè chi parte bene è già avvantaggiato”.

    Quale può essere la posizione giusta per far diventare Kulusevski un top a livello mondiale?

    “Lui può giocare in qualsiasi posizioni dell’attacco perchè è talmente intelligente da trovarsi la posizione da solo in mezzo al campo. Lo stiamo provando in varie situazioni, sta dimostrando grande apertura a fare qualsiasi ruolo. E’ un trequarti, una secondapunta-trequarti, che può giocare anche da esterno. Ha grossi margini di miglioramento, ha grande padronanza del corpo, di come muoverlo durante le partite, questo lo può aiutare in qualsiasi posizione del campo”.

    Visto che Ronaldo e Kulusevski non hanno nelle corde il ruolo di prima punta, chi inizialmente può partire centravanti? Kulusevski ad esempio qualche volta nel Parma lo faceva…

    “Nessuno dei due, anche perchè nessuno dei due sta in quella posizione, quindi cercheranno di muoversi di conseguenza, guardando l’uno il movimento dell’altro. Ci saranno delle rotazioni per cercare di arrivare con più gente possibile in area avversaria”.
    (trascrizione Tuttojuve.com)

    *Credo che le parole finali “arrivare con più gente possibile in area avversaria” siano la vera rivoluzione programmatica della Juve. Speriamo di averla attuata sul campo.

    Buona serata.

    • Calcio aggressivo e padronanza del gioco indicano, almeno a parole, continuità di un progetto che se non è stato possibile proseguire con Sarri speriamo possa realizzarsi con Pirlo. I principi di gioco sono gli stessi, speriamo lui abbia metodi più efficaci a farli entrare nella testa dei giocatori. Mi auguro che sfrutti l’amicizia coi nonni della difesa senza farsi a sua volta condizionare. Alla Juve stanno stanno eliminando le zavorre, speriamo si possa prendere quota presto.

  21. “Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, ci sarebbero passi avanti per Paulo Dybala. Il giocatore argentino potrebbe rinnovare nei prossimi mesi, passando ad una cifra vicina ai 10 milioni più bonus, diventando uno dei calciatori più pagati della rosa.”
    (Massimo Pavan TuttoJuve)

  22. Così il giornalista romano Franco Melli sulle frequenze di Radio Radio:
    “Mi è arrivata un’indiscrezione sulle visite mediche di Milik: sarebbero andate male e il Napoli non vuole dirlo, altrimenti questo giocatore diventerebbe ingombrante e per questo hanno tirato fuori la storia delle multe… Sarebbe ora che questa storia si sbloccasse: Dzeko ormai è della Juve ma è costretto a giocare con la Roma… Forse i problemi di queste lungaggini sono più seri di quanto pensiamo”.

  23. “L’ex pm di Roma Luca Palamara, che nel 2006 fu uno dei magistrati che indagò sui fatti di Calciopoli, è stato definitivamente espulso dall’Anm. Il verdetto è stato emesso dal sindacato dei giudici, che ha così deciso dopo 111 voti a favore e uno contro.” 8tuttoJuve)

    “Palamara era salito alla ribalta della cronaca nel 2006 quando, ancora sconosciuto, si lanciò all’attacco a spada tratta della triade della Juventus composta da Moggi, Giraudo e Bettega, nell’ambito delle inchieste su Calciopoli. Il magistrato deve la sua popolarità proprio a quel processo anche se a onor del vero, molte delle sue accuse nei confronti dei 3 caddero per mancanza di prove.

    Sono passati anni, ma questa notizia sicuramente avrà dato un minimo di soddisfazione a tutto il popolo bianconero, anche coloro che si spacciavano per paladini della giustizia senza macchia in realtà non sono poi così puliti e trasparenti.”

  24. IL GIOCO DEL CERINO

    Esistono due giochi del cerino.
    Il primo è quello che si faceva da ragazzi: un cerino acceso passava rapidamente da una mano all’altra, vinceva chi non si bruciava le dita restando con la fiammella incandescente.

    Il secondo gioco del cerino si faceva durante la Prima guerra mondiale, quasi cento anni fa, ed era molto più pericoloso perché si rischiava la vita. Quando i fanti italiani in trincea si volevano fumare una sigaretta di notte, dovevano stare molto attenti. Quando il cerino veniva acceso il cecchino austriaco imbracciava il fucile, al secondo passaggio di mano prendeva la mira, al terzo sparava.

    Lasciando da parte il secondo, citato solo per “memento storico”, indovinate quali squadre stanno facendo da giorni il gioco del cerino.
    In fondo è abbastanza facile, visto che dopo la Sampdoria, la Juventus alla seconda giornata deve andare a Roma, indi alla terza giornata, in data 4 ottobre, dovrà incontrare il Napoli allo Stadium.

    Vogliamo scommettere che la Juve giocherà senza centravanti di ruolo queste prime tre partite, e che Dzeko raggiungerà Torino nella giornata del 5 ottobre, quando Paratici si sarà cruciate le dita?

  25. STADI APERTI

    Da domani stadi aperti in tutta Italia a 1000 tifosi per stadio.

    • Bene. Il Governo ha evitato una figuraccia epocale, evitando una disparità tra le squadre che avrebbe creato un mare di polemiche.

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