Archivio Categoria: Il Blog - Pagina 8

Un pari a tavolino e a casa senza fare la doccia.

Scritto da Cinzia Fresia
La violenza sulle donne non si combatte con i rossetti in faccia. Queste sono propagande politiche inutili che lasciano il tempo che trovano. Il tema è complesso ed impone un cambiamento radicale a partire da un’autocritica profonda.

Il cambiamento inizia dai genitori, dai componenti adulti di una famiglia: quali devono saper leggere gli atteggiamenti sociopatici dei figli soprattutto se maschi, non giustificarli e chiedere aiuto.
Le donne non devono più accettare di essere disponibili in famiglia rispetto ai fratelli in quanto donne.
Non è tollerabile essere zittite dai padri, dai compagni di classe, dai colleghi di lavoro, dagli amici, dai fidanzati, dai mariti, dai passanti.
Le forze dell’ordine devono ascoltare e correre a difendere le donne in difficoltà. Se i carabinieri si fossero recati quando avvisati, Giulia Ceccherin forse sarebbe ancora viva.
Non serve leggere una bella ed accattivante frase, gli slogan sono inutili bisogna fare i fatti.
L’educazione ed il cambiamento inizia dall’istruzione. Non so se avrò il tempo di poter vedere un giorno la parità di genere, il cammino e’ lungo, se la donna non impara a pretendere rispetto ribellandosi agli stereotipi, gli uomini non cambieranno mai.

La partita:
Juventus – Inter si è disputata nel primo tempo, Il gol di Dusan ci ha fatto illudere per pochi minuti. Ha ragione Allegri prendere subito gol e’ da polli e dimostra la debolezza della squadra e dei singoli. Dopo di che è calato il sipario.
Ritengo che la partita sia stata giocata per il pari da parte di entrambi. Anche se gli sproloqui di Inzaghi dicono il contrario I fatti sono evidenti.
Il pareggio istituzionale è comodo per tutti, poiché l’Inter è piena di debiti e la Juventus ha i suoi problemi e magari un rientro del Milan ci può stare. Resta però Una partita senza senso più propagandista che altro.

Non si spiega perché mettere Colussi-Caviglia come debutto in serie A in Juve – Inter .. qui Allegri non l’ho capito, poiché aveva a disposizione altre alternative più pronte.
Spero un giorno arrivi la legge dell’obbligo di performance.
Un arbitro come si deve avrebbe dovuto interrompere e annullarla, una vergogna per gli spettatori allo stadio e fuori.

La partita sarà ricordata esclusivamente per la mancanza di acqua calda alle docce dello Stadium.
Il calcio sta attraversando un momento di autentica decandenza se un guasto alla caldaia prevarica l’interesse sul derby d’Italia.

PAGELLE JUVENTUS-INTER 1-1

 

Pagelle di Alessandro Magno

Szczesny 6 – Nessun intervento particolare se non qualche uscita sicura in presa. Sul gol Purtroppo Lautaro trovo un angolo davvero beffardo.

Gatti 6 – Il più propositivo dei nostri difensori spesso si sgancia in avanti e lo si trova a dare una mano in attacco seppure con alterne fortune. Non gioca una brutta partita ma pesa il farsi beffare da Lautaro sull’1-1.

Bremer 6 – Anche Bremer non gioca una brutta partita anzi spesso su Thuram che è un brutto cliente ha pure la meglio tuttavia anche per lui l’unico errore è pesantino.

Rugani 6 – Una prestazione nella norma. L’Inter attacca raramente da quel lato e nell’unica azione che lo fa e segna Rugani si era sganciato.

Cambiaso 6 – Lotta combatte ma la sua prova non è molto incisiva. Doveva esser l’esterno di destra a tutta fascia è stato più che altro in copertura. Anche se in copertura non ha fatto male. Diciamo 6-.

McKennie 6,5 – In un centrocampo un poco arrabattato alla meglio la sua prova di grande sostanza è qualcosa su cui si può sempre contare. A volte fa cose pregevolissime altre si perde un po da solo ma è davvero un motore senza sosta.

Nicolussi Caviglia 5.5 – Tanto troppo timido. Non era la serata giusta per esordire e su questo pesa sicuramente il non aver giocato mai nemmeno un minuto fino a qui. Primo tempo con la palla che scotta fra i piedi ma tutto sommato senza sbagliare. Secondo tempo maluccio fino a quando Allegri lo cambia.

Rabiot 6 – Un bel duello con Barella sulla corsa e sulla fisicità. Spesso lo vince ma non riesce a fare nulla di grandemente più utile.

Kostic 6 – Anche lui un poco troppo contratto sulla difensiva seppure ordinato e diligente quanto basta per arginare i suoi avversari. Bello il duello rusticano a suon di calci con Cuadrado.

Vlahovic 6.5 – Un ottimo primo tempo dove difende spesso bene il pallone e fa salire la squadra e dove trova un bel gol dopo aver iniziato lui l’azione. Secondo tempo trova meno spazi ma la prova resta positiva.

Chiesa 6.5 – Peccato per l’occasione capitata dopo pochi minuti perchè forse tergiversa un attimo di troppo e poteva fare meglio poi il solito Chiesa con tanto cuore e tanta grinta. Peccato sia a lui che a Vlahovic l’arbitro non li tuteli per nulla.

Locatelli 6 – Da geometrie e serenità alla squadra che in quel momento stava un poco soffrendo.
Alex Sandro SV
Kean SV
Milik SV

Juventus 6,5 Una Juventus concentrata e combattiva che ha concesso davvero poco alla squadra che ha più occasioni e gol di tutta la serie A. Peccato non esser riusciti a creare qualche grattacampo di più a Sommer dato che alcuni tiri effettuati sono finiti fuori dallo specchio. Forse la carta Milik e Kean andava giocata prima chissà.

Allegri 6,5 Ha tenuto testa giocandosela alla pari alla prima in classifica con una formazione molto rimaneggiata tanto da dover far giocare un quasi esordiente. La Juventus tiene botta e non sfigura certo manca qualcosa per poterle anche vincere queste sfide.

Arbitro 5 Non mi piacciono gli arbitri che arbitrano ”alla inglese” anche perchè finiscono per dare falli inutili dove non ci sono e non dare quelli che ci sono. Chiesa e Vlahovic sono stati letteralmente presi per i fondelli da questo qua

Domenica 26 novembre 2023 Juventus-Inter ore 20.45 Allianz Stadium Torino

Scritto da Cinzia Fresia
La pausa nazionale è finita e la Juventus riprende con il botto: il grande match Juventus – Inter.
Il derby d’Italia? Per me no.
L’Inter è la “regina delle seccature”, aggravata dall’atteggiamento paranoico in campo dell’allenatore il quale vede nemici dappertutto, soprattutto a Torino: non sarà una bella partita.

La Juventus è data per spacciata ancora prima di cominciare, e l’Inter ha già vinto lo scudetto. Da queste premesse scendere in campo è durissima, se poi vogliamo aggiungere che è stata appena uccisa una povera ragazza, l’atmosfera non aiuta.

Ci aspettiamo un super Chiesa show, il nostro “Sinner” anche se non gioca a Tennis, Federico è stato il protagonista della qualificazione italiana agli europei e ci auguriamo che gli sia rimasto un po’ di quell’entusiasmo che suoni la carica ai suoi in questo big match casalingo.

Avendo osservato le difficoltà di realizzazione dei bianconeri, non c’è da stupirsi se l’Inter resti la favorita. La squadra di Inzaghi ha il centrocampo più forte e collaudato del Campionato.
Massimiliano Allegri comunque non dispera e senza sbilanciarsi, sostiene di avere le sue soluzioni.

Allegri in conferenza stampa si è dimostrato consapevole e non preoccupato in caso di sconfitta. L’obiettivo resta sempre il quarto posto.
La Juventus può vincere?
Se trova il sistema per far saltare i nervi agli interisti, forse si.

Inzaghi non viene a Torino per il pari. Lo ha pure detto, perciò aspettiamoci calci e pugni, la Juventus se vorrà vincere dovrà essere furba, e non offrire il fianco debole.
Diversamente un pareggio sarebbe oro colato.

L’Italia innamorata di Sinner .. e come dargli torto?

Scritto da Cinzia Fresia

L’Atp finals appena terminato a Torino ha fatto scoprire uno sport : il tennis, attraverso le gesta sportive di un italiano per caso, Yannic Sinner, originario del Tirolo, zona che dell’Italia ha solo la spartizione bellica.
Yannic lo ha ammesso, ha imparato l’Italiano a Bordighera mentre studiava alla leggendaria Accademia di Riccardo Piatti. Un’eccellenza tutta italiana che forma campioni e coltiva talenti.

L’Italia si è scoperta innamorata di Yannic Sinner, e non c’è nulla di strano e di cui stupirsi. Un ragazzone dai capelli rossi alto quasi un metro e novanta, che non si mette in bella mostra, che non alza maglietta per far vedere quanto è muscoloso e tonico il suo addome, che parla con un accento buffo e si commuove a sentir gridare il suo nome. La passione e la forza di questo ragazzo ha messo da parte quelli che con poco sforzo guadagnano soldi facili e dopo si annoiano.

Il caso Fagioli e C. ha scosso l’opinione pubblica, la quale si è improvvisamente svegliata aprendo gli occhi sul vero volto di queste persone.
Il tennis non è uno sport democratico, si è in due. Non ci sono gli altri 10 che difendono, fanno assist, corrono si dannano per aiutarti. Non c’è un sistema mediatico pronto a tamponare gli errori, qui non c’è nulla di tutto questo, c’è un campo, due persone e una pallina che vola.

Nel tennis si diventa grandi presto e a 14 anni sei un professionista. E’ uno sport difficilissimo, i primi dieci sono degli extraterrestri, inarrivabili e ne passa uno su un milione.

L’Atp finals ha offuscato le prestazioni della nostra nazionale di calcio. Vittoriosa e ad un passo dalla qualificazione. Un Federico Chiesa super star e beniamino non ha entusiasmato più di tanto, perché gli occhi e il cuore della gente erano tutti per lui, il ragazzino dai capelli rossi.
Una media di tre ore a partita di massima intensità , Sinner ha convissuto con un evidente dolore alla schiena di cui non ha fatto parola, stringendo i denti è riuscito a vincere.
Non ci si rende conto di quanto il tennis professionista sia usurante e doloroso sul fisico . Se immagino il “maltrattamento” ad una spalla per produrre un servizio a 190 km l’ora ..
e quanto lavoro e palestra per ogni singola prestazione, guardo ai calciatori con sincera compassione.
L’allenamento giornaliero di un tennista non ha nulla a che fare con quello di un calciatore, già stufo prima di cominciare, che si arresta subito al primo segno di cedimento.
Il calcio è garantista di un ottimo reddito (persino troppo) anche nelle serie minori, al contrario del tennis dove c’è una differenza sostanziale tra i primi dieci e gli altri in coda.

Yannic Sinner ormai senza più benzina, si arrende in finale a Diokovic, sebbene stanco ed esaurito resta il vincitore morale di questa competizione che ha avuto merito di restituire l’entusiasmo ai torinesi.

L’Atp finals ci ha tenuto incollati al televisore, facendoci dimenticare per qualche minuto, l’ennesima tragedia che ha colpito il nostro paese: l’omicidio di una bella ragazza di 22 anni morta probabilmente a causa della noia.

La speranza è l’ultima a morire, e mi auguro che i giovani rifiutino la negatività e reagiscano appassionandosi alle cose che amano, imparando a proprie spese a camminare con le proprie gambe.

Il campionato dei piagnoni

 

 

Il campionato dei piagnoni

Le difficoltà di Juventus Inter

Articolo di Alessandro Magno

Inutile dirlo Juventus Inter è la madre di tutte le partite. Per lo meno per quanto riguarda il calcio italiano. Fra l’altro di questa rivalità si è avvantaggiato sempre il Milan che ha potuto fare la parte ”dell’amico” di entrambe a fasi alterne ma questa è un’altra storia. Dicevamo Juventus Inter rimanda soprattutto alla pagina oscura di calciopoli dove sappiamo tutti come è andata. Non entro nel merito della questione perché certamente non basta un articolo e tutti gli juventini che si rispettino sanno come è andata e perché, per gli altri non ho voglia in questo momento di fare lezioni. Ma torniamo al calcio giocato. Si affronteranno Juventus e Inter forse come non mai in una posizione ravvicinata di classifica ma con una buona differenza fra le due rose. Penso di poter dire senza ombra di smentita che l’Inter sia più forte e completa e che giochi un calcio più collaudato. D’altronde il triplice impegno ha fatto si che l’Inter avesse una rosa ampia abbastanza per giocare su tre fronti. Altresì la Juventus si è dovuta in parte ridimensionare per sopperire alla mancanza delle coppe europee. Giuntoli ha scelto più che altro di eliminare le mele marce anche se queste potevano esser giocatori più di rango rispetto a chi rimaneva. Pochi acquisti e si è puntato molto sui giovani. Nonostante questo Allegri è riuscito a costruire una squadra solida con una difesa ben collaudata e rocciosa. I numeri sono tutti favorevoli all’Inter. Si affronteranno le prima due della classifica con i nerazzurri che hanno il miglior attacco e la miglior difesa del campionato contro la seconda in classifica che ha la seconda miglior difesa del campionato ma ha solo il settimo attacco. C’è anche da dire che la Juventus a differenza dell’Inter, che ha subito i 6 gol in maniera più uniforme, ha preso 4 gol in una sola partita, quella contro il Sassuolo. Molti clean sheet per entrambe le squadra ma più frequenti le goleade per l’Inter. In questo confronto resta abbastanza curioso il computo delle ammonizioni con la Juventus che primeggia nelle posizioni di testa e l’Inter è fanalino di coda insieme a curiosamente l’Atalanta. Le due squadre nerazzurre non sembrano squadre di santi eppure spesso i giocatori vivono di un immunità sconosciuta ai nostri. Anche la classifica dei rigori è favorevole all’Inter con ben 5 rigori assegnati contro i 2 dati alla Juventus. In questa classifica primeggia il Napoli con 6 in 12 giornate. Curioso come primeggino le squadre che si lamentino di più di non averne. Per concludere anche gli interventi al VAR pro Inter e a sfavore della Juventus sono sotto gli occhi di tutti. Ultimo il rigore più che dubbio fischiato a Thuram e confermato in maniera piuttosto discutibile dal var. Resta da capire se con un poco più di equilibrio in termini di problemi arbitrale la classifica potesse esser ancora questa oppure diversa. Resta da capire e sperare che quando terminerà la sosta la Juventus debba vedersela solo con l’Inter o anche con la quaterna arbitrale.

Rugani e Bremer in gol La difesa è il miglior attacco

 

LA PUNTATA

https://fb.watch/oigeZKsuzM/

Pagelle Juventus Cagliari 2-1 Pagelle

 

Pagelle Juventus Cagliari 2-1 Pagelle

Pagelle di Alessandro Magno

Szczesny 6,5 Voto che conta secondo me di una parata incredibile che in realtà non ha fatto perché la palla sbatte sul palo secondo me senza che lui la tocchi ma assegnano il calcio d’angolo per il Cagliari. Devo dire che però se fosse stata in porta l’avrebbe presa. Per il resto una serata abbastanza tranquilla. Sul gol si tuffa un attimo dopo.

Gatti 6,5 Una buona prestazioni attenta sugli avanti del Cagliari e discretamente propositiva con un attenzione particolare a non farsi ammonire visto la diffida.

Rugani 7 Prova lineare in difesa come le sue ultime con attenzione e pochi fronzoli. Poi si spinge in avanti e trova il gol del 2-0. Meritato per un ragazzo che ha raccolto sempre tanti fischi e pochi applausi e in questa Juventus operaia può esser tranquillamente titolare.

Bremer 7 Continua imperioso il suo momento di grazia. Anche questa sera una grande partita difensiva coronata da un bellissimo gol che porta in vantaggio la Juventus con uno stacco degno di Cr7 anche se i difensori del Cagliari se lo dimenticano proprio.

Cambiaso 6 Utilizzato come jolly anche se questa sera prevalentemente sulla fascia destra si impegna molto e si propone anche molto ma finisce per smarrirsi. Da buona copertura a Gatti con qualche falletto intelligente.

McKennie 7 Per lunghi tratti è il migliore della partita è in ogni dove in difesa come in attacco e ha uno sprint davvero notevole alla faccia di chi dice che la Juve corre poco. È un peccato che tutta la sua buona volontà non venga premiata da nulla.

Locatelli 5 Una bruttissima partita nel giorno che indossa la fascia. Prende un colpo nella schiena (probabilmente una ginocchiata) che lo limita parecchio ma stringe i denti e restai n campo dato che in panchina non abbondano i centrocampisti tuttavia è un continuo sbagliare passaggi e farsi prendere la palla. Sarebbe stato opportuno uscire.

Miretti 6,5 All’inizio non ne azzecca una sembra un Locatelli che non ha preso colpi poi curiosamente invece dal niente si illumina e serve degli ottimi palloni per i nostri avanti con delle giocate veramente intelligenti. Sul più bello quando sembrava ben in partita Allegri lo toglie e non ho capito perché.

Kostic 6,5 Una buona partita coronata dall’assist per Bremer. Si è abituato anche a fare la fase difensiva e la fa sempre meglio anche lui non disdegnando il corpo a corpo.

Chiesa 6 Tanta buona volontà due bei tiri che finiscono alti di poco e un bel tiro dalla distanza che non trovai l rimbalzo giusto davanti al portiere. È sempre il nostro attaccante più pericoloso perché Kean non riesce ad andare al tiro.

Kean 5,5 Tanta lotta ma non vede mai la porta. Liberato davanti al portiere stoppa una palla in modo abbastanza indegno. Vive un buon momento di grande forza fisica ma con poca lucidità.

 

Vlahovic 5,5 Non riesce a dare molto più di Kean.

Illing Junior 6 Vivace riesce con i suoi slalom a creare alcune ottime occasioni da gol per i compagni mentre quando la palla capita a lui calcio lento forse sorpreso.

Nicolussi Caviglia Sv Buon esordio

Milik Sv Entra bene sa cosa deve fare giocatore utilissimo

Juventus 6,5 Primo tempo con tanta imprecisione sia nei passaggi che nei tiri. Secondo tempo mezz’ora veramente fatta bene e doppio vantaggio meritatissimo. Poi qualche sbandamento sul 2-1 per un po’ di paura ma alla fine un’ottima gestione del possesso palla e si va momentaneamente in testa alla classifica. È mancato tantissimo Rabiot che nemmeno lui è propriamente un campione con la C maiuscola. Pensa come siamo messi?

Allegri 7 Onestamente io vedo una Juve di una pochezza tecnica disarmante. Non voglio dire che la squadra è scarsa perché non lo è ma è una squadra di onesti mestieranti. Non c’è una luce. Non c’è un giocatore che sappia fare una giocata illuminante. Il più illuminante è Miretti che ha 20 anni e il secondo più illuminante è McKennie che è un americano con problemi di stare nel peso forma. Cioè questi sono. Onestamente il mister sta facendo bene che che ne dicano i capiscer da social.

Arbitro 4 Forse sono troppo severo ma sull0 0-0 c’è un rigore grosso come una casa su cui tutti sorvolano compreso il var. Una mano staccatissima dal copro che va verso il pallone. Lasciamo perdere poi la solita gestione dei gialli con noi tre ammoniti e loro a zero. Quando Goldaniga ferma una ripartenza con tutto quello che ha viene solo redarguito. Zito viene ammonito per proteste sul 2-0 non sia mai che venga ammonito un nostro avversario per un fallo.

Sabato 11 novembre 2023 Juventus – Cagliari ore 18 Allianz Stadium Torino

Scritto da Cinzia Fresia

Per la Juventus ogni partita è difficile. Sono le parole che Massimiliano Allegri ripete ogni settimana in conferenza stampa pre partita.
I pre partita sono il trionfo dell’ovvio e delle risposte previste e prevedibili.
Cosa accadrà in Juventus – Cagliari?

La novità è’ la fascia di capitano a Locatelli. Un premio per aver rinnovato con la Juventus. E’ proprio vero .. che la fascia a Szczesny (di cui secondo le regole sarebbe il primo ad averne diritto) non s’ha da dare. Oltre ad essere un ottimo portiere, ha tutte ..ma proprio tutte le carte in regola per essere un leader.
E’ istruito, sa almeno 5 lingue, (l’italiano meglio di Allegri) suona il piano forte .. invece no .. la fascia di Capitano va data a chi è alla Juventus due giorni e gioca una partita abbastanza buona e 3 no.

Il Cagliari è posizionato in bassissima classifica, fa parte di quel gruppetto che lotta per la salvezza e che si butta ad ogni occasione.
La Juventus è lì seconda a due punti dalla prima, il Campionato è comunque aperto. L’obiettivo dei bianconeri è la vittoria ma senza strafare, poiché il Cagliari è carico essendo reduce da tre vittorie consecutive, e se non si mantiene la corretta concentrazione si rischia di sbagliare.
Nonostante la diffida, Gatti sarà in campo dal primo minuto. La difesa in effetti è il reparto che sta funzionando meglio. La squadra non prende gol da sei partite, ed è sempre stata peculiarità di Allegri indurre i giocatori di tutti ruoli a difendere.
Manca una figura di riferimento alla Juventus? Allegri risponde che non sono affari suoi, poiché sono decisioni di pertinenza della dirigenza.

Il tecnico della Juventus conclude la conferenza stampa ricordando i bei tempi trascorsi al Cagliari da giocatore prima e da tecnico dopo. Allegri ricorda con felicità entrambi i periodi trascorsi in quel della Sardegna.

Riusciamo a goderci una vittoria?

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