Essere o non essere ..un attaccante?


Prima considerazione: la Juventus non ha risorse sufficienti per vincere lo scudetto.
Questo non lo dico io, è una dichiarazione che Allegri stesso ha effettuato all’inizio del Campionato. Forse ci siamo illusi per qualche settimana niente da fare manca la base, non si può sopravvivere a genialate dell’ultimo minuto.
Non siamo più forti degli arbitri.

Il calcio si sta ridicolizzando da solo. Iniziato il Campionato sappiamo già chi vince.
Non sono affatto stupita della perdita del 20 per cento di share televisivo, ed è persino poco.
La Juventus gioca male, e non ha giocatori di immagine a parte il successo momentaneo di Gatti, di Chiesa: Nessun leader .. nessuna personalità trascinatrice.
La crisi profonda di Vlahovic non si risolve. C’è un evidente incompatibilità di carattere tra il giocatore e il tecnico. Un feeling mai sbocciato.

La storia di Vlahovic in bianconero è destinata a finire suo malgrado. Ed è triste poiché è un altro errore tra i tanti commessi. Il serbo peraltro pretende un ingaggio troppo alto per quello che rende.
Comunque se Dusan non segna, gli altri non sono sti’ gran Goleador.
Chiesa e’ ormai relegato al ruolo di tuttocampista, chi ci resta? Kean? Milik? O speriamo sempre in Gatti?

La squadra di Allegri sopravvive al match, tra formazione scorretta e cambi in ritardo, il delegare Miretti al ruolo di Rabiot è stato un altro errore. Sebbene non siano due geni, svolgono lavori diversi.

L’arbitraggio:
C’è chi trova noioso questo argomento. E lo comprendo poiché la Juventus non dovrebbe aggrapparsi al rigore non dato. Tuttavia la mancata espulsione di Malinovsky reo di aver commesso un fallo killer lo ritengo uno scandalo.
In Italia il sistema giudiziario protegge il delinquente, e nel calcio uguale. Corretto perciò che Allegri non le abbia mandate a dire all’ orribile arbitro Massa trattenendolo ben 40 minuti, dopo la fine del match. Azione che gli è valsa una multa da 10.000 euro. Per lui l’equivalente di un caffè al bar.

Al solito la Società non agisce, ma guarda e subisce.

Il ritorno di Giorgio Chiellini
L’ex difensore juventino Giorgio Chiellini nonché fedelissimo di Massimiliano Allegri ha lasciato il calcio giocato ed è tornato in visita a Torino. I rumors lo indicano già nell’organico bianconero, ma le parti al momento non si sbilanciano. Giorgio è stato accolto a braccia aperte dai suoi ex compagni e da tutta la Juventus.
Chiellini dirigente bianconero non sarebbe comunque una novità. Se ne è sempre parlato considerato gli studi che ha fatto, compresa l’esperienza formativa negli Stati Uniti.
Non è chiaro però il ruolo, se amministrativo o più da uomo da campo.

La Super Lega non è reato.
Lo dico e sottoscrivo: non avevamo certo bisogno della corte Ue per sapere che non è reato creare altre federazioni, nonché leghe, nonché canali per organizzare altri tornei.
Mi chiedo come sia stato possibile che due individui continuino a tenere ancora sotto scacco la Juventus, il cui allora Presidente è stato allontanato per questo motivo. In “soldoni” un bello schiaffo a Ceferin e a tutta la UEFA al completo. Non sono mancate le reazioni di sdegno. La premier è sgomenta e si oppone, Ceferin è senza parole .. Marotta in preda ad una crisi isterica si schiera con la UEFA, considerata l’unica via alla legalità.
Lo status della UEFA che protegge il calcio della gente si sta sgretolando. Non è chiaro cosa succederà, intanto la dirigenza una bella facciata se l’è presa.

Frosinone – Juventus
Per la partita pre natalizia la Juventus va a Frosinone, Se non si sta attenti .. si rischia di ripetere l’esperienza di Genova. Quindi occhi aperti. Sarà assente Chiesa per un fastidio muscolare, e rientra Rabiot.
Il risultato secondo il tecnico sarà molto importante. Il Frosinone appartiene al gruppo di media – bassa classifica che non ha niente da perdere e anzi fa di tutto per si mettersi in mostra perché non si sa mai. La lezione i ragazzi dovrebbero averla imparata. Con la speranza di portare sotto l’albero una bella vittoria che per qualche giorno fa dimenticare la mediocrità di questo nostro calcio.

Problema attacco, attaccanti o tutti e due?

Articolo di Ben Alessandro Magno Croce

Spesso con Allegri si è criticato il mister e il suo gioco difensivo per giustificare che la Juve segni poco. In realtà molti attaccanti con Allegri hanno segnato tantissimo da Dybala a Morata, Tevez, Higuain Cr7 ma erano altri tempi altre Juventus e altri compagni di squadra. Oggi Vlahovic è in crisi nera Chiesa segna poco. La differenza con Lautaro e Thuram è impietosa. Qualcuno ha tirato fuori che Chiesa rende meglio in nazionale: falso. Cosi come più di qualcuno sottolinea come più azioni di attacco si creano e maggiore possibilità di segnare ci sia che a livello teorico è anche giusto ma a livello pratico non sempre è detto. La Roma ha il terzo miglior attacco del campionato pur mediamente giocando tutti arroccati dietro peggio della Juventus e pur mancando spesso di Dybala e Lukaku, che sono gli attaccanti titolari. Ma un attaccante ha bisogno di molte azioni per segnare? Se è scarso si. Se mediamente è bravo no. La bravura dell’attaccante nel realizzare sta tutta li. Se è bravo capitalizza altrimenti non è un vero bomber. Nessun attaccante mediamente di alto livello ha bisogno di dieci occasioni da gol per andare a segno, il famoso Killer instinct un attaccante o ce l’ha o evidentemente no. Trezeguet spesso si assentava dal gioco per molti minuti poi aveva mezza occasione e ti castigava. Non per niente la curva gli intitolava il coro: ” Quando gioca segna sempre Trezeguet” fra l’altro a sottolineare come nonostante non sempre giocasse (sopratutto nel primo periodo fu frenato da diversi infortuni) segnasse con una certa continuità. Ci sono molte statistiche online che smentiscono la ricostruzione per cui la Juve crea poco. Siamo terzi per occasioni create dopo Inter e Napoli ma siamo primi per occasioni fallite ben 41. Non sempre poi le squadre che creano tante occasioni da gol come l’Inter ne creano effettivamente così tante. L’Inter contro la Lazio ha tirato 12 volte in porta di cui 4 nello specchio e ha fatto due gol la Juventus con il Genoa ha tirato 11 volte di cui 4 in porta, e ha fatto un solo gol. Su rigore fra l’altro. La Lazio ha sbagliato un retropassaggio con Marusic e Lautaro ha segnato. Il Genoa ha sbagliato un passaggio con il suo portiere, che ha servito Chiesa, che però si è incartato. E veniamo ai dati relativi alle nazionali. Chiesa con la Juventus ha 109 presenze e 27 gol, ovvero un gol ogni 4,03 partite, mentre con la nazionale ha 44 presenze e 7 gol, ovvero un gol ogni 6,28 partite, che è decisamente inferiore allo score con la suq squadra, anche se dopo la doppietta alla Macedonia del Nord qualcuno lo voleva far passare per Pelè e Spalletti per il mago Zurlì. Vlahovic invece con la nazionale ha un rapporto con il gol migliore anche se è frutto maggiormente del suo primo periodo. Vlahovic con la Juventus ha 77 presenze e 29 gol ovvero un gol ogni 2,75 presenze, mentre in nazionale ha 25 presenze e 13 gol, che fanno un gol ogni 1.92 partite, che è abbastanza meglio. Tuttavia Vlahovic nelle ultime uscite con la nazionale non ha segnato e spesso è partito dalla panchina (gli è stato preferito Mitrovic). Ultimi gol con la nazionale a marzo (doppietta nel 2-0 contro il Montenegro). Siamo a Dicembre ed è da cinque partite che è a secco anche con la nazionale. Ora chiaramente ci sono differenze fra Chiesa e Vlahovic e vari distinguo. In primis Chiesa nasce ala e sta cercando di diventare una mezza punta quest’anno proprio come gli chiede Allegri. Va da se che qualche errore da lui ce lo si può aspettare non essendo nato per il gol. Vlahovic ha la scusante della pubalgia che lo affligge e possiamo anche giustificargli un momento no che in tutti gli attaccanti più o meno capita (anche al già citato Trezeguet). Tuttavia Vlahovic di mestiere fa il bomber e la Juventus ci ha investito come su un Higuain o un Ronaldo. Va da se che le aspettative siano molte di più sul serbo che sull’italiano. Ora nessuno può sapere con assoluta certezza se Vlahovic sarà all’altezza degli attaccanti bianconeri del passato o se sarà un fuoco di paglia come un Piatek o un Kalinic qualsiasi.La patata bollente sta a Giuntoli (e Allegri). Certo a oggi qualche rammarico per non averlo scambiato in estate con Lukaku c’è.

Genoa – Juventus 1-1 Pagelle

 

Genoa – Juventus 1-1 Pagelle

Pagelle di Alessandro Magno

Szczesny 5,5 Niente da ridire sul gol ma qualche incertezza nelle uscite soprattutto quella all’ultimo respiro dove sta per combinare un guaio.

Gatti 6 Meno attaccante delle altre volte anche se è sempre l’ultimo a mollare e infatti è ancora in avanti al 90mo e oltre. Questa volta però non trova la zampata decisiva.

Bremer 6,5 Gioca una gran partita limitato più da Massa che dai nostri avversari. Il brasiliano con la santa pazienza se la cava lo stesso nonostante l’arbitro gli fischi troppo spesso contro. Peccato per il gol che stava segnando allo scadere ma devia la palla come può.

Danilo 6,5 Ottima partita anche per il capitano che purtroppo cade solo sull’azione del gol del Genoa con tutta la difesa, non solo lui, un poco spiazzata dalla bella azione del Genoa. Per il resto è impeccabile in tutto e per tutto.

Cambiaso 7 Un vero motore non si risparmia in nessuna parte del campo ed è ottimo sia in copertura che in percussione. Peccato i suoi compagni non riescano a sfruttare le occasioni che si potrebbero creare solo seguendone l’azione.

Mc Kennie 6 Come Gatti sempre utile ma meno presente nelle azioni rispetto ad altre volte. Anche lui ammonito da Massa in modo surreale.

Locatelli 6 Ormai il suo modo di fare la regia lo conosciamo e in qualche cosa è anche efficace, diciamo almeno come fase difensiva. La sua utilità non si discute perchè si nota soprattutto in sua ssenza. Purtroppo mancano tanto le imbucate e lui non le ha e forse mai le avrà.

Miretti 4,5 Al rientro un misto fra l’abulico e l’inesistente. Si evidenzia più che altro perchè lo si vede correre ma davvero troppo poco per giocare nella Juve. Spiace perchè è tanto giovane ma è la prova provato che esser giovane non è una discriminate per giocare.

Kostic 5,5 Pochi spunti un bel cross rasoterra nel primo tempo dove sia Chiesa che Vlahovic fanno lo stesso movimento verso la porta. Due belle sovrapposizioni dove Chiesa lo ignora poi poco incisivo.

Vlahovic 4 Giochiamo uno in meno. Con Miretti 2. L’unica cosa buona che fa è cedere il rigore a Chiesa poi non azzecca niente. In qualche occasione cade anche a terra come un salame. Prestazione grottesca.

Chiesa 6 Sempre vivace, segna un bel rigore che si era procurato, tuttavia dovrebbe alzare la testa perchè si perde due sovrapposizioni di Kostic non avendo una visione periferica del campo. Spreca l’occasione del 2-0 a tu per tu con il portiere e alla fine la cosa pesa.

Weah 5 Come se non fosse entrato nessuno.

Milik 6 Decisamente meglio di Vlahovic almeno si riesce a tenere un pallone nella metà campo avversaria. Anche lui ammonito a casaccio.

Illing Junoir 6 A volte precipitoso a volte indeciso. Nonostante questo riesce a creare qualche apprensione alla nostra avversaria.

Yiling Sv. Troppo pochi minuti.

Juventus 6 La Juventus è apparsa un poco più stanca delle ultime volte anche se ha provato a vincere e nel finale ha schiacciato il Genoa nella propria metà campo. Forse avere qualche giocatore in più sarebbe utile.

Allegri 5,5 Dovrebbe avere il coraggio di panchinare Vlahovic perchè non possiamo più permetterci di aspettarlo e avere anche il coraggio di osare Yildiz per più minuti. Raccoglie anche un pari in una partita palesemente condizionata da un pessimo var.

Arbitro 3 Dopo il rigore netto dato alla Juventus Massa inizia a fischiare a senso unico. Alcune decisioni prese dal campo oltre ad esser sbagliate sono sconcertanti. Non viene dato un rigore alla Juventus per une evidente fallo di mano neanche richiamato dal Var. Sia Badelj che soprattutto Malinovsky effettuano due interventi a piedi uniti entrambi da rosso diretto nessuno dei due viene espulso e anche qui il var non richiama l’arbitro. Sul gol del Genoa c’è un dubbio per un presunto fallo di mano di Ekuban anche in quel caso var assolutamente spento. Era davvero difficile fare peggio di così.

Venerdì 15 dicembre 2023 Genoa – Juventus ore 20.45 Stadio Marassi – Genova

 

 

Il duello tra la Juventus e Inter continua. Il risultato dei nero – blu in Champions League mette in crisi il proseguo con un sorteggio probabilmente non vantaggioso. E con soli due punti di distanza in Campionato la Juventus potrebbe approfittarsene.

Per i bianconeri andare a Genova non è proprio una gita al mare. Per niente.
L’ambiente ligure è ostico e per conquistare la vittoria bisognerà non puntare esclusivamente alla difesa.
E’ palese che i reparti a centro campo e in attacco siano carenti. La squadra dovrà vedersela con degli ex e’ tempo che i giocatori si diano una “mossa”.

Traspare in Allegri un certo ottimismo, il tecnico ha molta fiducia nel suo gruppo sebbene carente di gol.
Sebbene al solito non si sbilanci molto, e inviti a restare con i piedi per terra gli obiettivi restano gli stessi.

MURIEL – Perché siamo tutti allenatori ma non siamo tutti giocatori.

 

Articolo d Alessandro Magno

 

Minuti di recupero di Atalanta Milan. I rossoneri sono appena rimasti in 10 per l’espulsione di Calabria. Muriel scambia con Zappacosta che trova in area Miranchuk. Muriel ha avuto la costanza e la voglia di seguire l’azione da lui iniziata, nonostante la sua mole un po’ da ”paccioccone” e non tanto da calciatore. La palla gli ritorna e la sua voglia è stata premiata. In quel momento deve solo calciare a incrociare di destro come tutti i calciatori fanno e come Maignan si aspetta, tanto che il portiere rossonero è già in uscita bassa in tuffo alla sua sinistra a coprire proprio il tiro a incrocio. L’azione non è causale, anzi sembra proprio qualcosa di preparato, come tante cose sono preparate oggi dagli allenatori, che provano e riprovano schemi. Gli allenatori, già, quella categoria che oggi grazie alla stampa ha preso letteralmente il sopravvento su ogni cosa. Il mister, il leader, quello che vince con gli schemi. Quello che vince spostando le pedine come su uno scacchiere. Quello che per lui i giocatori sono tutti uguali. Tutti soldatini. Tutti uguali democraticamente, tutti a correre sotto e sopra come trenini su binari. Mai uscire dal seminato. Mai un’ idea, un’ illuminazione, un colpo di genio. Il genio non serve. Roba vecchia. Di altri tempi. Perché geni ce ne sono pochi. E quei pochi non corrono troppo e non stanno sui binari. Alla fine sono pure dei fastidi. Dei rompicoglioni. Nessun Baggio, nessun Platini, nessun Ronaldinho. Tutti mediani. Tutti atleti coi coscioni grossi come cavalli. Che poi è più facile dire a un fante di fare il soldatino piuttosto che dirglielo a un colonnello, a un capitano, a un generale. E allora tutti pedoni. Tutti specializzati in mediocrità, perché l’unico generale possa esser lui l’eletto: l’allenatore con gli schemi.

Perché il sogno ormai che va di moda ai più, è che siamo tutti allenatori. Mica tutti siamo calciatori? Perché è facile immedesimarsi in un Guardiola in un Klopp. Studi, ti metti li. Il foglio in mano, i disegnini, le statistiche e dirigi. Dall’alto delle tue conoscenze. Molto facile per tutti fingersi allenatore. Basta una giacca e una cravatta (o una tuta) e un block notes. Molto più difficile, se non impossibile invece, fingersi un giocatore. Men che meno uno di talento. Perché non ci sono fogli, non ci sono schemi, non ci sono algoritmi o statistiche. C’è un pallone, e se ti do un pallone e non sai fare nemmeno due palleggi, se non sai calciare di collo o di interno, se non fai gol manco a tuo figlio di 10 anni non puoi fingerti calciatore. Puoi dire ”io a quello lo farei giocare così e cosà”, ”giocherei col 4 4 vattelpesca” ma non puoi dire ” quel gol lo facevo pure io” se sei una pippa immonda, senza che la gente ti rida in faccia. Il campo parla. Quell’immenso bellissimo prato verde da le sue sentenze, ed è spietato. Ecco perché uno che non ha mai giocato potrà fare il mister, ma non potrà mai fare il giocatore.

E in tutto questo c’è Muriel che è al 95mo circa. Sull’ultima azione. Muriel che dovrebbe calciare a incrociare di destro perché così DEVE fare. Così il mister gli ha detto. Muriel che al massimo incrociando potrà tentare, se è bravo e lui lo è, uno ”scavetto” alla Higuain. Una palla che alzata scavalchi Maignan in uscita. Maignan sa tutte queste cose, soluzioni che ha studiato anche lui. Perché hanno insegnato anche a lui che si fa così, che l’attaccante farà così, e quindi è proteso in uscita bassa alla sua sinistra. Perchè l’attaccante farà così. Al massimo se Muriel la alza ci proverà con la manona aperta. Ma Muriel è Muriel. Muriel è ancora uno degli ultimi geni in circolazione. Non è più un atleta, forse non lo è mai stato, ma è un calciatore più di tanti altri. Più di tanti ”atleti”. Allora nella testa di Muriel, in una frazione di secondo, passa la voglia di provarci con un colpo di tacco. Quella pazza idea che è così pazza perché gli attraversa il cervello in mezzo secondo, meno di mezzo secondo forse, ed è in quel mentre che deve decidere se si o se no, se farla o meno. Non è che c’è questo tempo per riflettere. Occorre genio, sregolatezza e tanta follia. Oltre che bravura tecnica. Attenzione non è un colpo di tacco alla cazzo di cane. Questo va detto. È un colpo di tacco assolutamente funzionale. È quello che sui campi si dice ”una giocata”. Non è per la platea o per lo meno non è solo per la platea. Muriel sa che con quel colpo di tacco Maignan andrà fuori causa. Quindi ci sta. Però sa benissimo che se fa come dice Gasperini e sbaglia sarà più o meno ok, altresì se la palla di tacco uscirà, sarà probabilmente la sua ultima partita. Andrà a giocare in Alaska con gli orsi polari. Gasperini lo ucciderà. Quel gol di tacco, di questi tempi possono permettersi di sbagliarlo solo Messi e Cristiano Ronaldo. Loro dall’alto dei mille palloni d’oro a testa e mille trofei, sarebbero acclamati ugualmente. Tutti gli altri saranno lapidati. Compreso Muriel che non è Messi ne Ronaldo.

Sprecare il gol del 3-2 per un colpo di tacco? Fare gol è troppo importante. I 3 punti servono per la classifica. Non puoi sbagliare Muriel che fai? Non puoi. Ma Muriel è folle della follia dei geni. E in quella frazione di secondo in cui tutti questi pensieri forse non gli sono neanche balenati per la testa lui lo fa. Lo fa davvero. Per una volta i pianeti si allineano. La favola avrà il suo lieto fine. La palla entra che è una meraviglia, anche se va pericolosamente vicino al palo. Muriel sarà ricordato per sempre per questo gol. Resterà negli annali. Ci ha provato ed è andata bene. Gasperini ha avuto i suoi 3 punti e anche la su squadra. Muriel avrà la sua gloria. In anni in cui i calciatori sono diventati dei comprimari e gli allenatori i protagonisti, Muriel si è ripreso la scena e ha rimesso la palla al centro. La palla nei piedi dei calciatori. I veri protagonisti. Grazie Muriel . Grazie per davvero.

Si fa per ridere :-)

 

VIDEO REALIZZATI DA ME ALESSANDRO MAGNO PER RIDERE E PERCULARE UN POCO I NAPOLETANI

 

VERSIONE O SORDATO NAMMURATO

.

VERSIONE LA GATTA

.

VERSIONE OCCHI DI GATTO

.

VERSIONE SUPERTELEGATTONE

.

VERSIONE THE FINAL BELL (ROCKY)

Pagelle Juventus Napoli 1-0

 

 

Pagelle di Alessandro Magno

Szczesny 6,5 Nel primo tempo è per lo meno da 8. Salva prima uscendo a kamikaze su Kvara e poi si supera con la manona dove blocca un tiro veramente a botta sicura di Di Lorenzo. Peccato per quello sciagurato passaggio nel secondo tempo che porta al pari di Osimenh. Un errore da dieci matite rosse. Menomale ci salva il guardalinee.

Gatti 7 – Un gol alla Ronaldo con bello stacco e bella scelta di tempo o se vogliamo non esagerare alla Milik. È diventato un bomber. Una partita grintosa e più che sufficiente anche in fase difensiva. Incarna lo spirito operaio di questa Juventus.

Bremer 6 – Un solo grave errore quando si fa trovare fuori posizione sul gol mangiato da Kvara. Sfortunato sul rinvio di Danilo che gli finisce in faccia e poi a Di Lorenzo è protagonista di un duello rusticano con Osimenh che è un osso durissimo.

Danilo 6,5 – Al rientro ci mette l’esperienza e la saggezza tattica. Spesso sbroglia situazione in seconda battuta poi dopo l’ammonizione a Bremer è lui che va sotto per primo e se necessario va a fare fallo. Una buonissima partita la sua senza sbavature.

Cambiaso 7 – Pronti via si improvvisa attaccante con un paio di conclusioni moscie dopo belle serpentine poi se la gioca all’ultimo sangue contro Kvaratsckhelia ed è un bel duello dove il nostro non demerita affatto.

McKennie 6,5 – Motore inesauribile è in ogni dove e devo ammettere che con il tempo è diventato anche disciplinato tatticamente. I movimenti con Cambiaso sulla fascia sono funzionali spesso i due si coprono vicendevolmente quando l’altro si sgancia. È ancora un poco indisciplinato con il pallone fra i piedi ma da anche quel tocco di imprevedibilità.

Locatelli 6 – Più che altro di stima perchè gioca nonostante non sia al meglio. Non mi è piaciuto molto e si è visto poco con il pallone fra i piedi. La sua prova è stata ordinata e soprattutto si è applicato nella fase difensiva del secondo tempo.

Rabiot 6 – Combattivo come sempre ma non ha sfruttato al meglio gli spazi per le sue sgroppate. Alla fine non si è visto molto ma anche lui è stato concentrato nell’arginare le iniziative del Napoli.

Kostic 5,5 – Ha vissuto serate migliori. Con Locatelli è quello che ha brillato meno ma a differenza di Manuel forse non è riuscito ad aiutare molto la squadra. Probabilmente andava sostituito prima.

Chiesa 7 – La Juve in attacco si spegne e si accende soprattutto per le sue fiammate. Non trova la porta e come spesso accade si allunga la palla nei controlli ma i suoi slalom mettono in grossa crisi la difesa avversaria.

Vlahovic 6 – Meglio di altre volte. Spreca una buona palla servita da Chiesa ma questa volta riesce a fare delle buone sponde per far salire la squadra. Non è un problema di giocare solo o in compagnia spesso Osimenh è da solo contro la difesa della Juventus e tiene quasi tutti i palloni.

Milik 5,5 Non riesce a dare il suo contributo come fa di solito.

Alex Sandro sv

Rugani sv

Kean sv

Juventus 7 La squadra è diventata solidissima non esprime un calcio arioso ma è diventata una squadra difficile da battere per tutti. Il Napoli mi pare di poter dire che sia ancora oggi nell’insieme più forte ma oggi esce sconfitto e rimedia ben 12 punti di distacco alla quindicesima giornata. Sono un enormità. A questa Juve non si può ancora chiedere di più soprattutto se gli attaccanti non si mettono a fare gol.

Allegri 7 I fatti gli stanno dando ragione. Primo in classifica con una Juve operaia che ha perso diversi campioni nel mercato estivo anche se erano anziani o demotivati Di Maria Bonucci Paredes e ha puntato su un gruppo più giovane e motivato. Ha praticamente acquistato solo Cambiaso e Weah che è pure fermo per infortunio da molto e ha perso Fagioli e Pogba che sono i giocatori probabilmente più fantasiosi, anche se Pogba non lo ha avito nemmeno l’anno scorso. E’ primo in classifica e se la gioca contro squadre più forti come Inter e Napoli. Non ha perso nemmeno uno scontro diretto fino a oggi. Io non so cosa possa fare di più di così.

Arbitro 6 Non fa danni ma che pena certa mancanza di uniformità di giudizio sui falli da dietro.

Venerdì 8 dicembre 2023 Juventus – Napoli ore 20.45 Allianz Stadium – Torino

Scritto da Cinzia Fresia

In un campionato al limite dello sbadiglio, che gioca un calcio stanco, noioso, reso pedante da fatti extra campo arriva un po’ elettricità con Juventus Napoli.
Per i bianconeri sarà durissima poiché il Presidente partenopeo farnetica già da una settimana annunciando intrighi arbitrali.
I giocatori sono inc … neri per aver perso punti contro l’Inter secondo loro ingiustamente e a punteggio pieno. Prepariamoci a ricevere un esercito di lanzichenecchi inferociti intenzionati a distruggerci.

Ma Allegri non fa una piega, e rassicura di avere l’intera squadra a disposizione eccetto Weah.
Uno scontro diretto ma soprattutto un’ occasione per la Juventus di riagguantare il primo posto anche se per poche ore.

La Juventus ha detto no all’Eca.
La Società ha rifiutato di rientrare nell’ Eca e questa è una decisione intelligente.
La Juventus deve pulirsi dalla vocazione al martirio. Basta pagare per gli errori e orrori commessi da tutti e cara ECA .. guidata per altro da un Saudita .. no grazie .. stiamo senza che stiamo bene.

Un reparto di Attacco in profonda crisi – Nord Chiama Sud

 

CLICCA PER VEDERE LA PUNTATA

https://www.facebook.com/share/v/bM4fgsgyBDgpLrCJ/?mibextid=KsPBc6%3Cimg%20

È durato solo una sera

Articolo di Alessandro Magno

È durato solo per una sera il nostro primo posto. L’Inter ha vinto a Napoli nettamente mettendo in atto una grande prova di forza contro i campioni d’Italia in carica. 3-0 è un risultato netto. Il Napoli non è stato fortunato né negli episodi di campo, una traversa e un Sommer in grande spolvero, né tanto meno negli episodi arbitrali. Non amo soffermarmi su questi quando perdiamo noi né tanto meno quanto tocca agli altri certamente sarebbe bello avere un uniformità di giudizio dato che ad oggi i gol per falli a centrocampo sono stati annullati solamente alla Juventus. Ma non voglio soffermarmi troppo su queste cose perché reputo sempre che l’arbitraggio sia l’alibi dei perdenti. L’Inter è forte ed è abbastanza camaleontica. Con il Napoli ha giocato per lo più di rimessa lasciando l’iniziativa agli azzurri. Solo che loro a differenza nostra le ripartenze le fanno in modo esaltante e a ogni ripartenza creano un pericolo. Oltretutto ai propri tifosi non fa schifo giocare così e nemmeno con il 352 vero e proprio marchio di fabbrica di Inzaghi.

Lo 0-0 della Juventus con l’Inter a fronte del fatto che i nerazzurri hanno schiantato nettamente sia il Milan che il Napoli va assolutamente rivalutato in positivo. Barella ieri nel post partita ha dichiarato che è difficile giocare contro questa Juventus mentre il Napoli gli ha lasciato grandi spazi. Onestamente non sono così sicuro che questa Juve possa giocare più aperta. Stiamo giocando con tanto giovani in campo come Gatti Nicolussi, alcuni vecchi senatori come Alex Sandro qualche buon giocatore come McKennie e Kostic. Di veri campioni forse due o tre (Szczesny, Rabiot, Bremer, Chiesa?) Vlahovic che non segna nemmeno su rigore e non credo quello debba insegnarglielo l’allenatore. Mi sembra al netto delle forze in campo che i punti in classifica siano tanti. E non dimentichiamoci che i giocatori che avrebbero dovuto dare un po’ di estro Fagioli e Pogba sono fuori per i loro problemi.

Ora ci aspetta un Juventus Napoli infuocato. Probabilmente conta più per loro che per noi. Hanno già molte sconfitte sul groppone e un cambio di allenatore appena fatto. Perdere significherebbe staccarsi forse definitivamente dal treno scudetto mentre battere la Juve accorcerebbe la classifica. Tutto questo anche pensando a una più che probabile vittoria dell’Inter in casa contro l’Udinese. Altresì la Juve è chiamata a tenere il passo contando che il turno successivo con la Juve a Genova e l’Inter in trasferta contro la Lazio potrebbe nuovamente esser favorevole a noi. Non amo parlare degli arbitri certo sono curioso di vedere dopo le lamentele del Napoli contro l’Inter se i partenopei contro di noi passeranno all’incasso. A pensar male si fa peccato ma …

Plugin creado por AcIDc00L: key giveaway
Plugin Modo Mantenimiento patrocinado por: seo valencia