Tempi moderni

Scritto da Cinzia Fresia

Dopo la pseudo bravata accaduta prima del Derby Roma-Lazio: la diffusione di adesivi con l’immagine di Anna Frank vestita con la maglia della Roma, vi sono state diverse reazioni, soprattutto dal mondo ultras, toccato in quanto sentito parte in causa.
Ricordiamo che L’episodio a sfondo antisemita, è stato commissionato ed eseguito da una frangia di tifosi ultras della Lazio dove è stato coinvolto anche un minore.
La reazione del tifo organizzato si è fatta immediatamente sentire, attraverso articoli e comunicati, i quali parlano di un fatto non così grave, circoscritto in un limitato territorio e di strumentalizzazione nonchè esagerazione da parte dei media e dell’opinione pubblica circa la categoria, già spesso presa di mira a causa di stili di tifo e di altre modalità.
Ecco, a seguito di queste versioni, vorrei effettuare un’analisi, perchè, ritengo non sia vero che il fatto sia stato così usato per colpire l’immagine degli ultras in forma generica , e che non è altresì vero che tutta la categoria sia sotto accusa, però non possiamo evitare di apprendere che gli esecutori materiali della, chiamiamola “satira”, sia un gruppo di tifosi della Lazio, che appartengono ad una frangia organizzata, e su questo non possiamo farci niente, e che la tifoseria laziale nella sua interezza, simpatizzi per per una certa tendenza politica senza peraltro farne alcun mistero. Perciò .. che utilizzare l’immagine di Anna Frank per fare “gli spiritosoni” non sia stata una furbata, va dato atto.
la Comunità ebraica di Roma, non ha puntato il dito verso nessuno, ha esclusivamente commentato l’atto, chiedendo la gentilezza di lasciare in pace l’immagine della povera ragazza, simbolo dell’olocausto, e che l’unica presa di posizione della comunità più che legittima, sia stato il rifiuto dell’omaggio floreale portato direttamente dal goffo Presidente della squadra, le cui dichiarazioni imbarazzanti non sono passate inosservate.
Quindi non mi sembra questo un segno di strumentalizzazione.
In realtà, di fronte a questo atto dichiaratamente anti-semita, ognuno ha reagito a modo proprio, chi con fatti, parole o altri addirittura nulla.
Purtroppo l’unica cosa emersa è che il calcio naviga nell’ignoranza, perciò, non mi sorprendo affatto che la maggioranza non sappia chi siano gli ebrei e che in tempi anche abbastanza recenti, un folle e i suoi compari abbiano avuto l’idea di volerli annientare con la complicità di diversi stati, forse i latori dell’iniziativa andrebbero accompagnati a fare un giro ad Auswitz – Birkenau, informandoli sui dettagli di certe esecuzioni di massa in forni creamatori, o direttamente fucilati dopo averli fatti camminare nudi a meno 20. Tutto questo a persone che non avevano fatto nulla, se non di nascere ebrei, o di appartenere a minoranze come gay, comunist e altro.
Quindi, ci andrei un po’ con i piedi di piombo a dire certe cose.
Tuttavia, sono invece d’accordo su un altro aspetto sollevato, ritengo della medesima gravità, ed è riferito alle 39 vittime dell’Heysel: “nessuno si indigna quando le nostre 39 vittime vengono costantemente insultate” in vari stadi d’Italia, questo è vero, e la domanda che noi tifosi della Juventus ci poniamo è ma perchè nessuno si indigna?
Prima di tutti dovrebbe farlo la nostra amata Società, chiedendo per favore che tifosi, settori, squadre vengano pesantemente sanzionate, e non mi risulta che venga fatto.
Considerato l’immobilismo dell’opinione pubblica, forse noi tifosi della Juventus, dovremmo fare qualcosa di più oltre alle celebrazioni, deposizioni di fiori, targhe, visto che siamo milioni nel mondo, forse è giunto il tempo di mobilitarsi, facendo noi sentire la nostra voce e la nostra presenza, che non sopporta più di sentire questi cori gravi quanto la violazione dell’immagine di Anna Frank.

  1. Non è solo una questione di sensibilità, Cinzia ma di imbarbarimento di questa società che vede amici o nemici a seconda del pensiero manifestato. I morti dell’Heysel non potranno mai avere il giusto rispetto finché questa società non potrà capire cosa significhi fratellanza e tolleranza. Anche i valori cristiani sono in crisi per via delle schifezze e le debolezze del clero che fa perdere loro credibilità e autorevolezza. Una volta tra tifosi esisteva lo sfottó oggi questo è cattiveria gratuita pura, basta vedere cosa si scrive in altri sedi. Una preghiera 🙏 da parte di chi conosce e si immedesima nei parenti che hanno perso i loro cari quel giorno allo stadio penso sia il massimo che si possa chiedere. La maleducazione e l’indifferenza della gente cattiva ed incattivita va solo biasimata e come disse Cristo in punto di morte, perdonata perchè non sanno quello che fanno e dicono

  2. Il fatto è che tutta questa tolleranza e continue giustificazioni, sta rendendo la vita umana priva di valore.
    Tutto è lecito e giustificato. Non può funzionare.

    • Brava Cinzia è una detiva senza ritorno. Una vilta le guerre mettevano a posto i bollenti spiriti. Questi sintomi sono pericolosi, i corsi e ricorsi storici di Vico speriamo non si verifichino ancora.

  3. FALLIMENTO EDUCATIVO

    L’episodio di Anna Frank dimostra la suprema ignoranza di certi individui, quando non il loro becero odio razzista.
    Tanto per chiamare le cose col loro nome, e non usare i soliti eufemismi buonisti, che portano solo a derive liberticide per i più deboli.

    Tanto per mettere dei punti fermi: c’è stata una sola vera rivoluzione nella storia umana fatta di lacrime e sangue.
    Anche i non credenti debbono ammettere infatti che il cristianesimo,dicendo che tutti gli uomini hanno pari dignità davanti a Dio, duemila anni fa introdusse un concetto del tutto nuovo.
    Quello fu un annuncio che sconvolse le coscienze e diede coraggio ai martiri davanti alla belve nel Colosseo.
    Quello stesso annuncio che col monachesimo ha salvato molto del patrimonio culturale dell’umanità, con gli amanuensi che trascrissero i capolavori dell’antichità,che sarebbero andati persi dopo la caduta dell’Impero romano. Quello stesso annuncio ha fatto elevare nei secoli successivi cattedrali -ricolme di capolavori- in tutta Europa.
    Ecco, quell’annuncio è sempre nuovo, perché appaga il senso di giustizia e d’infinito connaturati nel cuore umano.

    La gente che ha partorito l’idea dei manifesti di Anna Frank, queste cose non le sa. Perché l’errore è sempre educativo. E i fallimenti di una generazione sono quasi sempre il fallimento di responsabilità di quella precedente.

    Buona serata.

  4. “CURVA SUD PIENA, SINAGOGHE VUOTE”

    Visto l’approssimarsi del Derby Capitolino capita a “cecio” il pezzo di Cinzia (il mio Forza Aquilotti non c’entra nulla con il tifo laziale) per parlare un po’ di questi tifosi.

    Il titolo la dice lunga e tutta.

    Nel 1994 , quando le elezioni politiche furono estese in due giorni per permettere il capodanno ebraico, un altro striscione apparve: “Andatevene senza fretta, potete votare anche domani”.

    Negli anni Ottanta, dopo una lunga battaglia interna si piegarono all’estrema destra anche gli ultrà romanisti iniziando a esporre striscioni razzisti e insultare i calciatori di colore.

    Simboli nazifascisti si notano nelle due curve delle due squadre romane: croci celtiche, striscioni con svastiche e i tifosi della Lazio spesso cantano l’inno nazionale con il saluto romano.

    Dopo un disgustoso episodio nel gennaio del 2000, quando nella curva della Lazio comparve uno striscione con la scritta “Onore alla tigre Arkan”, furono introdotte nuove leggi per proibire striscioni offensivi negli stadi.

    Per la precisione la scritta, dedicata al criminale di guerra serbo “Tigre Arkan”, era un omaggio all’idolo dei laziali, il giocatore serbo Sinisa Mihajlovic.

    Altre curve schierate a destra erano quelle del Verona, Padova, inter e Fiorentina.

    Una volta obbligarono Mihajlovic a leggere, prima che iniziasse la partita, un’ipocrita lettera di scuse davanti ai tifosi.
    Avevano offeso Veira.

    Una volta dissero di Balotelli: “Non ci sono negri italiani”, oppure: “basta con la violenza. Via la polizia dagli stadi”.

    Infatti gli scontri tra loro avvenivano in altri luoghi vista la massiccia presenza delle forze dell’ordine allo stadio.

    Questo è quanto da Roma…ma credo che nelle altre città cambi di poco.

    Un campionato di calcio ricalca qualcosa che sta a metà tra la scadenza dell’anno liturgico e il destino dell’anima nella chiesa cattolica.

    Per tanti tifosi, questi riti sono più importanti della partita stessa.
    Nella loro visione del mondo la storia è stata abolita.

    Saluti.

  5. ULTIME DALLA NAZIONALE

    Il povero Ventura non si può dimettere:
    deve pattuire prima la sbobba !

  6. Ci siamo, ma vedo che ancora non c’è un topic che ne parli. Arrivò anche il tempo in cui la nazionale non si qualifica per i mondiali ed iniziano a volare gli stracci contro questa federazione e contro un modesto ( capro espiatorio) allenatore che non ha neppure la dignità ( cosa fanno le poltrone pieni di denari) di dire davanti a 60 milioni di italiani “scusate sono inadeguato, me ne vado”.
    Questa nazionale è lo specchio di questa nuova Italia sempre più in mano ad opportunisti incapaci che sanno solo mettere grano nel proprio forziere. Quando si finirà di rastrellare il fondo non si sa, perchè l’Italia è pure un Paese di “gente che tiene famiglia” (eufemismo per non offenderci e dire pecoroni direttamente).
    Entro 24/48 ore, quando le acque si saranno calmierate verrà fuori qualche conferenza stampa dei tavecchi, e qualcuno dirà pure “poverino e lui cosa centra”? E’ solo un piccolo tassello di un sistema, però intanto teniamolo lì a riscaldare la sua sedia e a dare una mano ai suoi concubini, magari riesce a scucire qualche altra moneta all’unica società che ancora tiene alto il nome del calcio italiano.
    Sentivo qualche amico che la Juve ha interesse ad andarsene da questa federazione e spostarsi nel campionato francese, dove sicuramente avrebbe più visibilità mediatica e meno critiche per essere una società virtuosa e non ladra e mafiosa come sono la maggioranza di tutte le altre italiane. Mi auguro prenda questa strada al più presto. Non sono deluso, magari per amor di patria rammaricato, ma aspettavo questo momento, perchè sono curioso di vedere come i saranno bravi a districare dal pettine tutti i nodi che hanno stretto in questi anni dal 2006 ad oggi. Perchè l’origine di tutto è proprio quel 2006 dove in un modo miracoloso l’ItalJuve ( con LIPPI IN PRIMA LINEA) vinse un mondiale per dimostrare che la rivoluzione in atto era solo un atto mafioso per destabilizzare chi era bravo e virtuoso.
    La Fenice è rinata dalle sue ceneri il resto si è piano piano spento, come volevasi dimostrare.

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