Oh oh mi è sembrato di vedere una doppietta!

 

Articolo di Alessandro Magno

 

Ma davvero eravate preoccupati che CR7 non riuscisse a segnare? Fare gol per alcuni è un arte, per qualcuno un lavoro, per qualcun’altro è uno stile di vita e anche una ragione di vita. Per Ronaldo è tutto questo messo insieme. Era assolutamente scontato che prima o dopo dovesse capitare, era solo una questione di tempo, che come sempre è galantuomo. Alla fine il primo gol è arrivato in modo un poco casuale ( anche se trovarsi al posto giusto al momento giusto casuale non è mai). E’ stato uno di quei gol che faceva Inzaghi oppure Trezeguet. Oppure guardando piu’ indietro Paolo Rossi. Il secondo invece è stata viva Dio un azione a campo aperto. Finalmente una volta e una sola in quattro partite Ronaldo è riuscito ad andare fronte porta a campo libero. Non gli capiterà spesso in Italia. In ogni caso: controllo orientato di destro, sguardo veloce a porta e portiere e sinistro chirurgico dove Consigli non puo’ arrivare neppure col pensiero. Velocità, tecnica, precisione. Potevano esser 4 i gol visto che ne sbaglia 2 abbastanza semplici (per lo meno l’ultimo). Un Ronaldo ancora troppo frenetico, nonostante la doppietta. La responsabilità di esser un giocatore super pagato e super celebrato in una squadra blasonata come la nostra che lo ha preso per fare un ulteriore salto di qualità, è tanta e lui lo sa. C’è di positivo che nonostante per la quarta volta su quattro abbiamo trovato una squadra avversaria tutta schierata davanti alla propria porta, CR7 riesce a ritagliarsi le sue 3/4 occasioni da gol. Ora si è sbloccato è sarà un problema per tutti.

Il rovescio della medalgia di una buona Juve e un buon Ronaldo e due grandissimi Cancelo e Matuidi è stato lo sputo di Douglas Costa. Il brasiliano era entrato molto bene in partita ma è stata subito una guerra di nervi con Di Francesco. Non si sa chi abbia iniziato certo il nostro ci ha messo del suo con dei dribbling spesso imbarazzanti e irriverenti. L’altro si è arrangiato con tutto quello che poteva a volte anche con maniere piuttosto ruvide. E’ finita con il brasiliano espulso per un gesto che non deve fare. Lo sputo è una cosa molto sgradevole poi in faccia è anche peggio. Posso immaginare viste le immagini che ci sia stato qualche insulto da parte del giocatore neroverde, almeno così sembra visto che i due prima parlano e poi Dc sputa. Tuttavia è lo stesso un gesto inqualificabile. Costa sta venendo crocifisso soprattutto dai moltissimi antijuventini ma anche da parecchi dei nostri, è il prezzo da pagare indossando i nostri colori. Bene ha fatto a scusarsi subito pubblicamente ( anche se non si è scusato con Di Francesco e questo aumenta il mio sospetto sulla provocazione). La Juventus attraverso il suo allenatore ha già provveduto a dire che lo punirà con una multa severa e pesante. Giusto così.

Di Juventus Sassuolo c’è poco altro da dire. Il Sassuolo forse memore dei 7 gol presi nell’ultima trasferta è venuto esclusivamente a difendersi. Un 11 senza neppure una punta di ruolo. Anche le loro probabili e/o possibili sortite in contropiede non si sono mai viste. Ne è venuta fuori una partita giocata a una porta con 21 giocatori tutti in una metà campo. Non male l’esordio di Eme Can secondo me uno dei pochi che ha capito che quelli del Sassuolo legnavano e quindi andavano legnati. D’altronde arrivare dal campionato Inglese insegna a usare parecchio la fisicità. Curiosa la fascia a Khedira visto che prima di lui ha in graduatoria sia Bonucci che Mandzukic che Dybala. Evidentemente Sami ha anche lo spogliatoio, oltre che il mister, dalla sua parte. Ma se Bonucci privo della fascia posso capirlo per via di un eventuale innopportunità visto che è appena tornato, non capisco gli altri due. Evidentemente han voluto dare un premio a Khedira per il rinnovo e non è consueto nella storia della Juve fare questo tipo di eccezioni. A proposito di Bonucci non mi è piaciuto il gol preso al 90mo dove per l’ennesima volta si perde l’uomo. Senza voler a tutti i costi fare polemica su Leonardo dico che questa brutta abitudine di prendere gol in questa maniera va assolutamente corretta quanto prima. Ora sotto con il Valencia. Non vedo l’ora. Secondo me in Coppa vedremo un altra Juve.

  1. Benedetto, riguarda il gol di Higuain contro il Sassuolo di 2 anni fa, quello dell’1-0 è il secondo di Ronaldo ieri…Quasi uguali; grandissima tecnica e grandissima velocità sia della ripartenza che della conclusione. Bellissime. Ecco, x me questo significa bel calcio, anzi, bellissimo.

  2. @Luigi
    Mai detto o pensato che la Juve giochi come City-Barca-Chelsea.
    Ti avevo solo chiesto di elencarmi le squadre che a tuo parere, a differenza della Juve, “hanno un gioco”.
    Non parlo solo delle big, sia chiaro… quindi puoi estendere l’esame anche a quelle di fascia media o bassa, in serie A come in Champions. Fammi sapere…

  3. Se parliamo di gioco allora dico Inter, a me così diverte parecchio e spero continuino.

  4. Benedetto, la provocazione è sempre subdola.
    Il gesto di Costa è da censurare, stop.
    Quanti bambini lo hanno visto?!
    Appena dopo la prima reazione di Costa, qualcuno dei nostri sarebbe dovuto intervenire… la squadra serve anche a questo… devi allontanare e “strigliare” il compagno di squadra… ma forse la contemporanea segnatura di Babacar ha tolto l’attenzione dall’episodio… un arbitro con più esperienza sarebbe potuto servire.
    Cancelo è devastante quando avanza… talmente che risulta imprevedibile anche per i nostri… ci vuole del rodaggio.
    Khedira capitano, bello e forse un altro segnale a Dybala, o forse un scelta di altro tipo, a me è piaciuta.
    :_:_:_:_:_:_:_:_:_:
    Dunque il Real, ultime tre C.L. vinte, non è tra le squadre con un “gioco”… acqua calda, anzi leggermente tiepida…
    La Spagna con il “tiki taka” è stata eliminata dalla Russia nel mese di luglio, forse due tiri in porta … umh… la Spagna del “taka tiki” ha fatto 6 goal ai vice campioni del mondo a settembre, una ventina di tiri verso la porta… motivazioni… avversario… altro che “gioco”…

    • Bravo Ivano: ci ho pensato anch’io infatti !
      Che cazzo guardavano i compagni mentre Costa dava prima una gomitata, poi al secondo scontro una testata, ed infine dopo una discussione accesa faceva partite uno sputacchio ? ! Quanto è durato il tutto ?! Non certo pochi secondi …
      Dov’era -caro Ivano- il Capitano Khedira ?
      Dove erano tutti gli altri ? A NON guardare Babacar per caso, visto che è stato libero di colpire la sfera dal dischetto del rigore ?
      Una “squadra” è anche questo caro collega di tifo, una squadra si vede da tutti i dettagli … Una squadra è squadra anche quando vanno a pisciare al cesso.
      Tu giustamente noti che Cancelo non lo capisce ancora nessuno; lui si lancia in avanti ma gli altri sono fermi da qualche parte. Appunto. Proprio perché la Juve non è abituata a essere SQUADRA.
      Proprio perché la Juve vive da due/tre anni solo su iniziative personali, questo vedono gli spettatori la domenica, altro che il “gioco” che forse qualcuno qui si sogna la notte …
      Dove sono le triangolazioni nella Juve ? Tu per caso vedi sovrapposizioni sulle fasce … non sia mai !
      Poi non ci sarebbe tempo di rientrare in difesa …
      Il re è nudo collega, e non è certo il fideismo di qualcuno che vede un GIOCO inesistente che lo può rivestire.

      Ciao.

  5. @Luigi, Andrea, PK

    Non confondiamo le cose.
    Il presupposto DICHIARATO di Luigi (e quello di diversi altri tifosi juventini) è che la Juve “non abbia gioco”.
    Allora la mia domanda (ditemi quali squadre “hanno un gioco”), se permettete, era più che lecita.
    Dalle risposte che mi avete dato deduco che, secondo voi, tra serie A e Champions (52 squadre complessive) ce ne sono 10 (City, Barca, Chelsea, Liverpool, Tottenham, Arsenal, Bayern, Borussia, Atalanta, Samp) che “hanno un gioco” ed una quarantina circa -tra cui la Juve- che, invece, “non ce l’hanno”.
    Quindi, mi confermate che Allegri sta in un gruppo di circa 40 allenatori che, per richiamare il presupposto di Luigi, “non danno un gioco alle loro squadre”?
    Grazie

    • Ahahahahahahahah
      Aspe …. noi ci siamo limitati nel dare patenti di gioco (almeno io non passo il tempo a vedere calcio), ma certamente altre squadre avrebbero meritato la citazione … Insomma dai il rapporto 42/10 mi pare un po’ tirato per i capelli … forse il 50% potrebbe essere essere più vicino alla realtà …

  6. Magari Andrea e PK possono venirti in soccorso per trovarne qualcun’altra da aggiungere a quelle 10 ed arrivare a percentuali diverse… aspetto.

    • Tutte le divisioni su temi opinabili non si fanno mica con l’accettazione … perché poi è ovvio che ci sono le sfumature …
      Tra il “non avere un gioco” e “adottare dei principi di gioco”, già fa differenza.
      Insomma la via maestra del calcio è sempre stata quella del “gioco”, quella di Allegri -ma potrei sbagliarmi ovviamente perché ne parlo da semplice tifoso-, mi sembra quella del furbo, che avendo un materiale eccellente rispetto alla concorrenza, prende una comoda scorciatoia defaticante.😜

      • Ops : … non si fanno mica con l’accetta…

        • Aspetto sempre l’integrazione sulle squadre che “avrebbero un gioco”. Così arriviamo ad una percentuale che -magari- giudicate “più realistica”. Poi facciamo il punto.

          • andrea (the original)

            Per come la vedo io Pier, a oggi, ci sono pochissime squadre in Italia che giocano peggio della Juve degli ultimi 2 anni e a queste va almeno data l’attenuante dello scarso valore individuale.
            Speriamo che questo cambi e che la Juve migliori ma a oggi questo pare a me.

        • Ok, aspettiamo pure gli altri …
          Ma, e mi ripeto, queste “divisioni” non si fanno con l’accetta. Anzi, è un tema in cui le sfumature la fanno da padrone.

          Certo, resta difficile trovare nell’orbe terraqueo, e a certi livelli, una squadra scientemente disorganizzata come la Juve. Manco un decrepito schema sui calci d’angolo abbiamo.

          E la cosiddetta organizzazione della difesa, si limita a schiacciare le due linee su se stesse.
          Per infine, carità di patria, non voglio mettere in croce Bonucci, ma dagli ultimi 10 traversoni arrivati in area gli avversari ci hanno cavato tre gol !

  7. Scusate ma, almeno personalmente, la contestazione sta sul fatto che la Juve applichi il non gioco che ripeto, x me non esiste. Se uno mi contesta di come gioca la Juventus ci sta, ma che non giochi no. Anche se 6 (è lo ripeto x la millesima volta) 19 categorie superiore, se non hai un gioco non concordo. Ma neanche un campionato di pulcini, guarda. E sto parlando di una Juve, quella con CR7, che parteciperebbe ad un campionato di pulcini…

    • Non vinci è non…concordo…

    • Germano, è proprio la questione del “non gioco” ad essere centrale. Per questo voglio capire meglio, nel quadro complessivo di A e Champions, quali e quante squadre -a differenza della Juve- hanno “un gioco”.

      • Ma non è una questione solo di vittorie ci mancherebbe. Xrò scusami qui il problema è anche al contrario è cioè: come fa una squadra che non gioca è vincere tutti quei scudetti è arrivare 2 volte in finale Champions? Boh, io non me lo spiego tutto qua.

      • @PK
        No no, non ne faccio una questione di vittorie. Altrimenti di quelle dieci che avete citato, vincono soltanto in due/tre. Io parlo proprio di “gioco”. Ossia il contrario del “non gioco” che caratterizzerebbe la Juve.
        Qualche altra, in aggiunta a quelle 10 di cui sopra?

        • Non fai affatto ridere, anzi. Si parla di gioco, non di vittorie. Ti concedo il Sassuolo di De Zerbi. Fanno 11 su 42. Altro? Ci fermiamo qui?
          (E chiedo anche ad Andrea)

    • Quoto alla grande

  8. Andrea,

    Risulta a te (e a PK) che Moratti verso fine anno 2007 aveva già deciso di silurare Mancini per far posto a Mourinho?
    Che lo stesso Mancini all’indomani dell’eliminazione in Champions League con il Liverpool (marzo 2008) sbottò dicendo testualmente:
    “Dopo quattro anni alla guida dell’Inter è giunto il momento di cambiare: i prossimi saranno gli ultimi due mesi e mezzo sulla panchina nerazzurra. L’ho già comunicato alla società e alla squadra”. Ti risulta poi che nello stesso periodo Mancini fu coinvolto dal suo presunto amico Domenico Brescia ed indagato dalla procura antimafia per presunto traffico di stupefacenti?
    E non è stata certo la “Pravda” a spifferare tutto questo, ma le stesse fonti d’informazione interiste.
    In mezzo a questo caos interista dunque, credo che i pareggi contro il Cagliari (14°) e il Livorno (retrocesso), oltre al derby perso contro la Lazio, siano 3 indizi che fanno la prova del mancato valore aggiunto del “gioco” di Spalletti nel momento decisivo di quella stagione.

    • Così come la sconfitta interna contro la Roma e quella di Firenze lo è stata per il “gioco” del Napoli di Sarri a distanza di 10 anni esatti.

    • Lo scudetto virtuale in mano a Spalletti è stato solo la conseguenza di una situazione interna all’inter a dir poco esplosiva, che credo abbia portato lo stesso Mancini a perdere carisma e autorità nei confronti dei giocatori. L’ingresso di Ibra nel 2° tempo di Parma penso sia stato determinante non solo per i 2 gol fatti, ma anche e sopratutto per ricompattare una squadra completamente disorientata da quegli accadimenti.

  9. Alessandro Magno

    ragazzi 7 scudetti di fila e 4 coppe italia di fila e vi lamentate del gioco? cioè non avete proprio pietà degli altri.

  10. Se ci si esprime senza offendere credo si possa sempre discutere…lungi da me, anche se mi “accanisco”, mancare di rispetto a qualcuno…anche ironicamente.

    Caro Amico mio, senza tanti giri di parole…fai finta che questo non lo hai scritto tu: …”farvi beffe di lui ma sul calcio ha dimostrato di saperne più lui che tutta la Juventus messa assieme”.
    Ecco, questo lo ritieni un giudizio assennato di un tifoso juventino ?
    Ok, io ti conosco e so che lo sei…ma…
    Ciao

    • andrea (the original)

      Valutazione calcistica Amico mio e nel calcio non è che la Juve sia il meglio assoluto. Io la Juve la tifo, non la ritengo il Verbo..non ho bisogno di ritenerla Verbo per tifarla fino alla fine.

  11. PECORARO

    Ultime. Quel pecoraio di Pecoraro ha preso in mano il fascicolo riguardante Douglas Costa.
    C’è bisogno mica di commentare ?!

  12. COSTA VA PUNITO PER QUELLO CHE HA FATTO

    Va punito, le giornate devono essere tre e non come qualcuno dice 5 per la gomitata e l’altro aggiunge 10 perché ha dato anche la testata.

    Altre volte sono stati sminuiti altri sputi: Rijkard, si però aveva ricevuto un insulto razzista.

    Samuel, eh ma se guardate bene la direzione lo sputo non era diretto a Nedved.

    Lavezzi, anche lui aveva ricevuto uno sputo da Rosi.

    Totti, ma non avete visto Poulsen che lo ha provocato per tutta la partita ? E non avete visto che una telecamera seguiva Totti per tutto il campo ?

    Per la partita di ieri, la Gazzetta esordisce così: “un Sassuolo coriaceo con una strana vena di masochismo: tre tentativi di autogol, uno più goffo dell’altro, fino all’autopalo di Ferrari corretto in rete proprio dal portoghese praticamente a porta vuota”.

    Azz, il Sassuolo che ha corso, ha lottato e ha anche picchiato, secondo la Gazzetta ci vuole bene e continua a scansarsi ?

    Meno male che arriva la Champions, almeno non vediamo sti antijuventini frustrati soffrire.
    E forse, chissà, potranno anche gioire, finalmente.

    Amici, forse non lo sapete, in coppa, forse ci potrebbe andar male…qui non si scansano e non si vince con fortuna.

    Buona coppa.

  13. Scusate vi riporto il virgolettato di CR7 da tuttosport sulla partita di ieri: ” loro hanno giocato bene ma noi siamo stati intensi e creato tanto…”. Senza gioco? Boh. Ribadisco ciò che ho scritto ieri sulla partita; malino direi in fase difensiva. Subiamo ancora troppo. X me davanti giochiamo bene e con qualità.

    • Germano
      Sai come la penso, mi astengo per non creare dissapori ulteriori.
      Quello che sta succedendo ha dell’incredibile.
      Mai mi sarei aspettato le offese di oggi

      Qualche mese fa con attacchi frontali al sottoscritto con toccata e fuga poi spiegato al sottoscritto dall’autore in privato.
      Ciao

    • PS

      Scusami solo per dire della fase difensiva: a parte il lasciar perdere le provocazioni e poi la cosa più importante, quando stai vincendo per 2-0 e mancano 5minuti alla fine non ti puoi mettere a giocare per fatti tuoi, vedi Cancelo, Bentancur e anche Douglas Costa, vicino la nostra area.

      Ma senza gioco non vinci.

  14. IMPORTANTE E’ PARTECIPARE

    Ritorna la Champions, quest’anno più milionaria di sempre.

    Il barone De Coubertin lanciò quel motto, e che però conta ancor di più per via dei soldi, tanti soldi.

    L’importante è partecipare, alla nuova Champions League, anzi è fondamentale: regala talmente tanti soldi a chi solo si affaccia alla prima fase, che non se ne può fare a meno.

    “Parte l’edizione più ricca di sempre, che per tutto il triennio 2018-2021 distribuirà gettoni d’oro a pioggia, visto che l’incremento del fatturato Uefa rispetto al triennio precedente è stato del 50%, da 2,3 a 3,25 miliardi di euro.
    Aumento dovuto anche al diverso lignaggio delle partecipanti.
    Perché dopo che le grandi d’Europa avevano agitato la minaccia di organizzarsi una Superlega per conto loro, alla fine l’Uefa è arrivata a un compromesso, salvando il suo torneo più prestigioso e venendo però incontro alle esigenze dei migliori club del continente, che pretendono attenzioni e privilegi, dato che si ritengono il traino del movimento”.

    Perché la uefa non sorveglia quello che succede nei vari campionati, visto che in palio, anche a chi arriva quarto, ci sono tutti questi milioni nel partecipare alla Champions ?

    Faccio un esempio: Nel nostro campionato è successo un qualcosa di poco chiaro nell’ultima partita a Roma, nello spareggio Champions tra Lazio e inter ( vedi rigore procurato da De Vrij, giocatore della Lazio ma già dell’inter)…chi ha ritenuto opportuno che giocasse proprio quella ultima partita ?
    Forse era scritto nel contratto già stilato ?
    Pourquoi ?

    Da calcoli fatti è uscito che se un squadra partecipante alla Champions anche se dovesse, per assurdo, perdere tutte e sei le partite del suo girone, potrebbe comunque uscire dalla Champions portandosi a casa circa 50 milioni.

    Chi invece vincerà la Champions, nella finale programmata al Wanda Metropolitano di Madrid il 1° giugno 2019, può arrivare a un montepremi tra i 120 e i 140 milioni.

    Un sogno quasi irrealizzabile.

  15. Mauro The Original

    Concordo con Ivano e Luigi poiché visto ciò che stava succedendo qualcuno doveva intervenire su Douglas Costa. Cioè il capitano che ci sta a fare se non interviene in queste situazioni??

    Passiamo al gioco:

    Ho sempre sostenuto che Allegri ha bisogno di determinati giocatori per sviluppare il gioco. Negli ultimi 2 anni i giocatori mancavano ma ora ci sono.
    In particolare i due giocatori chiave sono Can e Ronaldo.
    Il primo però lo vedo davanti alla difesa e non mezz’ala. Può giocare tranquillamente in un centrocampo a 2 oppure a 3.
    Si vede comunque che non è ancora in piena forma causa infortunio ma credo che entro 2 mesi sarà al top.

  16. La Spal raggiunge il Napoli a quota 9 e la Dea ferma a 4 punti.
    Nonostante l’Atalanta sempre ubbidiente agli schemi del suo allenatore, precisa nel gioco…ma la Spal gli è stata superiore…almeno questo ha detto il campo stasera.
    Vai a Ferrare senza gioco e vedi come vinci…si si pure di più.
    Buonanotte.

  17. Si ma poi alla fine chi ha un gioco piacevole da vedere…

    Barcellona e Real di sicuro
    Ci metto pure PSG e Monaco e Siviglia.
    Bayern? Oh Yes! Da quando non c’è più Carletto.

    Porto e Benfica. Ma anche e sempre l’Ajax. Il PSV lo darei sulla fiducia ma non l’ho visto giocare.

    In UK le metto quasi tutte togliendo il Macester U.td ed il Chelsea.
    Diciamo che le migliori sono
    Man City, Liverpool, Arsenal, Tottenham, fermandomi alle migliori.
    In Italia specificando che sono ancora influenzato da quanto visto lo scorso anno direi
    Atalanta, Sassuolo, Roma Napoli.

    Ma il punto è un altro.

    Se non riesci a divertire, se sei in difficoltà sempre contro chiunque e se vinci perchè in fondo qualcuno risolve hai molte qualità, ma è chiaro che manca qualcosa.

    Io vorrei vedere qualcosa di più coinvolgente.

    Non parlo di Sarri il cui calcio è palloso ed inconcludente, al pari di quello di Conte (ad esclusione del primo anno, fino all’arrivo del 352)

    Mi rifaccio invece come esempio alla prima Juve di Lippi.
    Magari meno forte di quella di oggi, ma assolutamente più coinvolgente.
    Inutile tesserne le lodi era un’altra cosa, un’altro sport.

    Saluti. Luca

  18. Ho idea che si stia creando un grosso malinteso e che il tasso tecnico della Juventus ridimensioni le capacità di Allegri.
    Ormai tutte le vittorie che la Juve ottiene vengono attribuite al valore dei calciatori e si ridimensiona chi li mette in campo, in relazione alle simpatie o antipatie dei calciatori stessi che Allegri propone di volta in volta.
    So per certo e sfido chiunque a dire il contrario che questa Juve è costruita in modo da poter avere almeno 18/20 titolari che per quanto intercambiabili non farebbero cambiare le sorti delle partite.
    Ovviamente, anche per tenere sereni tutti sono convinto che Allegri più che un allenatore deve fare il selezionatore e controllare negli allenamenti chi è più o meno in forma rispetto all’altro. Di conseguenza varia anche secondo questi parametri che solo,lui può giudicare perché è lui l’osservatore.
    Quanto al gioco, beh soprassiedo, non voglio mettere altra benzina sul fuoco. Io ritengo che la Juve sappia adattarsi e giocare volta x volta in relazione all’avversario che affronta e non mi dispiace questo atteggiamento camaleontico. Non si vince a Madrid 3a 0 ad un minuto dalla fine se non hai un gioco, ma questa e storia anche se per noi Juventini,ancora una volta spiacevole.

    X Andrea
    Non ho alcuna voglia di denigrare Sarri, non mi piace neanche come allenatore. Ma non per questo mi piace Zidane o Deschamps ad esempio che sono stati Juventini.
    Guardiola o Conte si ma anche questo Allegri, ripeto, non mi dispiace. Ciò non vuole dire che se non continuiamo a vincere non lo criticherò.

    • Secondo me ci sono due aspetti che balzano agli occhi.

      La Juve di Allegri, pur con i giocatori che si ritrova non riesce mai o quasi ad essere padrona del campo, ad imporre il proprio gioco e ad asfaltare l’avversario. E non lo farà mai, per ammissione del tecnico.

      Nonostante le due finali di CL raggiunte, sono state due goleade senza mai aver dato l’impressione di potercele in qualche modo giocare per poter vincere.
      Proprio in quelle due occasioni abbiamo proprio perso, come un Sassuolo qualunque, retto per un pò chiudendo gli spazi per poi essere sommersi da 4 gol senza poter dire nulla appena la fatica si è fatta sentire.

      Giocoforza pensare, che anche se in Italia, con questa rosa, vince anche mia zia, in europa, dove il livello è decisamente più alto, servirebbe invece qualcosa di diverso.

      Puntare il dito sul valore dei giocatori o sulla mancanza di Ronaldo o Messi, non si può più.
      Non si può neanche dire che manca Pogbà, perchè il tanto bistrattato centrocampo attuale vede oltre 2 campioni del mondo, un Emre Can ed un Pjanic di sicuro valore, ed un Bentancur rivelazione ai mondiali con l’Uruguay che da noi praticamente viene usato per allenare i compagni.

      Cioè in soldoni, Ronaldo a parte, neanche il Real 3 volte campione vantava una rosa così profonda.

      Ecco che allora la mancanza di un’identità di un moversi a prescindere dall’avversario ed uno stare in campo un pò disordinato con conseguente difficoltà cronica nel possesso palla con conseguente gioco lento e ripetitivo, non possono che venir scambiati per assenza di gioco.

      Anch’io dico che la juve non può non avere un gioco.
      Lo ha senz’altro, ma è un gioco che non soddisfa.

      E vista la rosa a disposizione non può all’occhio superficiale del tifoso, quale io sono, che essere responsabilità del tecnico.

      Un tecnico che neanche contro un Parma che vale più o meno quanto il solo Cancelo è riuscito a vincere in carrozza dando spettacolo.

      Ciao

      • Luca
        Dici che la Juve ha gli uomini più forti del Real ?
        Fai un po’ la differenza del centrocampo…vedi che forse ti è sfuggita qualcosa.

        Poi la solita storia dell’asfatamento nelle finali.
        Credo che nelle partite a 180 minuti l’arbitro centri meno, tu nelle due partite un errore arbitrale lo potresti anche recuperare…a meno ché non ti perseguiti come ad esempio contro il Bayern andata di Torino…eppure si era riusciti a superare fino a una manciata di secondi al fischio finale, quello dei 180 minuti.

        Nelle finali, invece, l’arbitro conta eccome.
        Per esempio contro il Barça non mi ha soddisfatto…contro il Real invece la Juve ne dovrebbe prendere lezione della cazzimma avuta da parte dei blancos…vedi come menano bene…ma così si fa…colpi mirati a farti limitare il gioco.

        Ieri sera ho rivisto quello successo nella finale del ’97 contro il Borussia.
        Beh, un arbitro di quelli che se ti prende a simpatia ti fa vincere la coppa…anche se Lippi fa giocare Peruzzi e non Del Piero.
        Ciao.

        • Non ho detto che il nostro centrocampo è più forte di quello del Real.

          Ho detto che al nostro centrocampo non manca Pogba.

          Poi ho detto che la nostra rosa è più profonda di quella del Real.

          Sugli arbitri la sfortuna e le finali.

          Penso che ci possa essere un pò di cabala se su 9 finali ne perdi 4 o 5.

          Se perdi sempre come noi, cioè 7 su 9 il problema è altrove e non è casuale.

          Su Allegri e le finali invece il dato è tragico, praticamente non le vince quasi mai, e questo contro qualsiasi avversario sia più forte anche più debole.

          Ciao. Luca

  19. SANDRO SCARPA

    Lo sputo è uno dei gesti più inqualificabili che si possano vedere su un campo di calcio, forse anche più di un calcione o un intervento duro di reazione, dettati da un istinto del corpo che anela vendetta fisica.

    Uno sputo non è violento come testate o pugni, ma è altrettanto grave, spregevole, anche esteticamente odioso. Appartiene ad un mondo di inciviltà lontanissimo da uno sport e un gioco così popolare da formare ragazzini alle gestualità di tutti i giorni.

    Non era mai accaduto (almeno da quando gli sputi sono visibili) ad un calciatore della Juve, mentre era successo un po’ a tutte le squadre italiane vergognarsi per uno di loro (Totti, Samuel, Rijkaard, Mihajlovic, Lavezzi, Rosi, Couto, Lamela…).

    Douglas Costa merita almeno 3 giornate.
    Le scorrettezze precedenti (tentativi di gomitata e testata) sono state viste e giudicate (con un giallo) per cui l’atto da sanzionare resta lo sputo (colto dal VAR): 1 giornata per il rosso più 2 per l’atto violento come è SEMPRE accaduto nei casi precedenti.

    Lo dico senza problemi: se saranno più di 3 sarò dispiaciuto perché Douglas è uno spettacolo ed è uno dei nostri più forti, un po’ sarò amareggiato per la disparità con i precedenti, ma accetterò la sanzione aggravata, e l’aggravante sta nel fatto che la Juve è la squadra più in vista e può essere oggetto di provvedimenti esemplari e sopportare una squalifica maggiorata.
    Sarò altrettanto contento se la società dovesse comminare a Costa una multa salatissima (diciamo un mesetto di stipendio).

    Diversa è la questione Champions.
    Bonucci fu punito (in una gara decisiva, con lo sgabello di Porto) per aver infranto regole interne non sanzionate con giornate di squalifica.
    Douglas Costa pagherà con squalifica e multa, oltre all’ovvio fango che gli piove addosso in modo vorticoso (perché la Juve è la più amata, ma soprattutto la più odiata), ma la CL è un’altra competizione, l’unica in cui ora avrà diritto a partecipare e riscattarsi nelle prossime settimane.

    Bene.

    Messo in chiaro l’orrida inciviltà del gesto, il fatto inaccettabile che venga compiuto da un atleta così amato nella squadra più in vista e l’esemplare pena dovuta, ciò che segue è un di più, un interrogarsi che tutti abbiamo avuto dopo quei 2 minuti di follia di un 28enne mai impazzito prima in carriera.

    Douglas Costa è bellezza, è calcio, è chewing-gum per gli occhi, stop, elastici, doppi passi, dribbling a tripla velocità e cross abbacinanti, velocità di controllo e azione straordinari.
    Quando sei e fai qualcosa di così bello e appagante, una follia del genere stride ancora di più.
    Quel gomito, quella testata e infine lo sputo rapportati alla grande bellezza di Douglas ci hanno lasciati di sasso.

    Nessun juventino giustifica, nessun amante di Douglas può minimizzare o dare attenuanti.

    Anche una presunta frase di Di Francesco, che qualcuna ha provato ad estorcere a Douglas Costa (Evra, in passato oggetto di insulti razzisti, lo incalza su Instagram “così nessuno saprà cosa ti ha detto!“) non può essere oggetto di discussione, in quanto non detta, non esternata.

    Douglas Costa si scusa con tifosi, squadra, società, ma non con Di Francesco e dice “il gesto non corrisponde alla mia carriera”.
    Se Douglas Costa non ne parla, allora l’attenuante razzista non esiste.
    Non se ne può discutere.

    Lo stesso Douglas fa capire perché.
    Ha una timida reazione alla valanga di (ovvi) insulti che gli piovono sui social (e lui è un tipo molto social-dipendente, ricordiamo gli sfottò al Napoli) e risponde al classico “vergognati, milionario, viziato e ignorante, non ti sei scusato con Di Francesco“.

    A quel punto Douglas risponde:
    “Mi svegliavo alle 5 da quando quando avevo 12 anni…tu NON SAI NEMMENO COSA MI HA DETTO LUI…ma va bene…ho chiesto scusa a tutti quelli a cui dovevo chiedere scusa perché ho sbagliato”

    Ecco Douglas Costa in mentalità da City of God, da favela brasiliana difficile, complicata (tatuata sul cuore che gli batte in petto).
    Mi sono fatto un culo così da ragazzino per uscirne, la strada mi ha dato velocità, furbizia, capacità di sacrificarmi, fame di emergere…non sai cosa mi ha detto, ma non lo dirò.
    Non faccio la spia, non reagisco piangendo.
    Funziona così per me. La pagherò, in silenzio.

    Costa a 28 anni non ha mai avuto reazioni, prende botte da tutti, se riescono a prenderlo, li umilia a tal punto che per fermarlo gli devi menare.
    Non è un esagitato, non perde la brocca come altri sanguigni, non è un cascatore come altri sudamericani e nemmeno un provocatore. Non sarà marchiato per quello.
    Non da noi almeno.

    E’ un silenzioso, gli è uscito per una volta il demone che ha dentro: gomitata, testata, sputo. Poi via, a testa bassa, silente e a testa bassa, senza alibi, senza scusarsi con quelli a cui non deve scuse.
    Allegri ha detto una cosa intelligente “in quel momento doveva essere aiutato” da qualcuno che doveva ricordargli che il calcio è squadra e intelligenza, non uno contro uno da favela.

    Douglas Costa è bellezza e spettacolo e sarà ricordato e celebrato per quello perché quel demone non gli uscirà più fuori. Fin da mercoledì o dalla prossima.

    Douglas Costa ci ha fatto vergognare di lui.
    Douglas Costa deve pagare. Douglas Costa ritornerà lui.

    W Douglas Costa!

  20. Tentiamo di tirare le fila sul discorso del “gioco-non gioco”.
    Dopo l’intervento di Luca, che porta gli esempi di Psg, Monaco e Siviglia (sui quali nutro qualche dubbio, peraltro, ma diamoli per buoni), arriviamo a 14/15.
    Cioè: grossomodo, sulle 52 squadre che compongono serie A e Champions, quelle che “hanno un gioco” sarebbero 14/15, ossia meno del 30%.
    La conseguenza di questo ragionamento è che il restante 70%, tra i quali ci mettiamo la Juve di Allegri, è “senza un gioco”.
    Forse questa percentuale riesce a far comprendere il senso della mia domanda per Luigi.
    E’ mai pensabile che, nel top del calcio professionistico, il 70% delle società milionarie scelgano di affidare le proprie squadre ad allenatori che “non sanno dare un gioco”?
    Domanda di riserva: davvero credete che tecnici del calibro di Mourinho, piuttosto che Ancelotti, per non parlare di Blanc, oppure dello stesso Zidane (e tralascio quindi Allegri) prendano vagonate di milioni solo per gestire spogliatoi? Quando sulle loro panchine potrebbero tranquillamente sedere Luigi, Luca & compagnia, visto che a livello di “gioco” non insegnano nulla?

    Che le cose NON stiano così, è assai evidente.
    La realtà è che tutte le squadre professionistiche “hanno un gioco”. Hanno cioè un allenatore che le mette in campo, adotta uno o più moduli a seconda delle caratteristiche dei giocatori, cura una fase difensiva di reparto e di squadra, l’uscita della palla dalla difesa, i movimenti sul campo, il pressing ed il contropressing, le soluzioni offensive.
    Questo significa “avere un gioco”. Ed è un concetto, come detto, che appartiene a tutte le squadre professionistiche. Sostenere che ci sono squadre in serie A, come in B o Lega Pro, “senza gioco” è una vera sciocchezza.

    ALTRA QUESTIONE è quella che riguarda il “tipo” di gioco.
    Ricordate Brera? Il Maestro era solito distinguere le squadre “femmine” da quelle “maschie”: la prime erano quelle che preferivano lasciare l’iniziativa del gioco agli avversari, puntando sulla difesa e sul “contro-gioco”, giocando prevalentemente sugli errori e sugli spazi avversari. Diversamente, le squadre che chiamava “maschie” erano quelle che cercavano la vittoria tramite l’attacco e l’imposizione della propria volontà e strategia di gioco.
    Ricorderete anche come Brera sostenesse che il calcio più adatto agli italiani, per eredità storica, fisica e culturale, fosse quello “femmina”.

    Oggi quei termini sono obsoleti, e quelli che “sanno di calcio” utilizzano parole come gioco reattivo vs/ gioco proattivo: per le squadre cosiddette reattive, il possesso del pallone è molto meno importante della difesa degli spazi, che gestiscono in fase difensiva compattandosi nella propria metà campo; mentre le squadre che hanno un approccio proattivo sono quelle che ambiscono ad avere il controllo del pallone e a dominarne il possesso.
    Concettualmente, quindi, l’approccio proattivo è quello che tende a determinare l’ambiente tattico della partita preoccupandosi poco delle intenzioni degli avversari, mentre quello reattivo prova a giocare rispondendo alle tendenze tattiche della squadra che si fronteggia.

    Per tornare al nostro ragionamento, e ribadito che continuare a scrivere di “gioco” o “non gioco” è assolutamente privo di senso, è facile notare come -di norma- le squadre che Luigi, Andrea, PK e Luca
    ritengono “dotate di gioco” siano quelle che praticano un calcio proattivo (o “maschio” per dirla alla gioanbrerafucarlo): il Napoli o il Chelsea di Sarri, il City di Guardiola, l’Arsenal di Wenger, il Liverpool di Klopp, per arrivare al Sassuolo di De Zerbi o all’Atalanta di Gasperini.
    Dall’altra parte, insieme alla Juve di Allegri, ci sono quelle squadre che fanno un calcio diverso, il calcio “femmina” o “reattivo”, che è -semplicemente- un gioco diverso, certo non un “non gioco”.

    E’ palese che la scelta tra l’uno o l’altro (e parliamo di caratteristiche di base, perché poi ci sono mille sfumature che intervengono e si intersecano: ad esempio, il Manchester United di Louis van Gaal veniva considerato esempio di calcio reattivo pur essendo fortemente orientato al possesso palla, perché quel possesso era focalizzato primariamente alla minimizzazione dei rischi e disinteressato alla creazione dei presupposti della pericolosità, per cui le occasioni da gol nascevano principalmente da errori degli avversari) è figlia della cultura e delle scelte di un allenatore piuttosto che di un altro.

    Tendenzialmente, possiamo dire che il calcio “maschio” è considerato dallo spettatore “più godibile” (non per nulla tra gli esempi di squadre “memorabili” ci sono il Brasile ’70, l’Olanda di Crujiff, il Milan di Sacchi, il Barcellona di Guardiola, come oggi si ragiona del “bel calcio” di Sarri)
    E non c’è dubbio, d’altra parte, che il calcio “femmina” sia maggiormente speculativo ed è per questo, con ogni probabilità, che il tifoso juventino, con la pancia piena di vittorie, vorrebbe vedere “qualcosa di più”.

    Per parte mia, ribadito che le preferenze dello spettatore/tifoso riguardano più la parte estetica, ricordo che la ricetta per la vittoria automatica (anche quando sei il più forte) non è mai stata inventata. E rammento che anche quello che -a mio parere- resta per distacco il miglior allenatore su piazza, ossia Guardiola, ha tendenzialmente coniugato vittoria e divertimento in ogni Paese in cui ha allenato, ma, a parte l’epopea di Barcellona, ha anche preso sonore scoppole in Champions con squadre che sulla carta avevano tutti i requisiti per essere nettamente favorite.

    Saluti a tutti.

    • andrea (the original)

      Pier,
      pensavo fosse evidente, anche perchè ci conosciamo, che parlassimo di tipologia di gioco e che, quello che chiamo “non gioco”, è un gioco difensivo.
      Per parte mia la cosa non riguarda l’estetica ma il valore della squadra: fino a due anni fa non avevamo un attacco stratosferico quindi ci stava il gioco difensivo (e lo sai perchè più volte ho condiviso le scelte di Allegri). Con questa squadra no, non ci sto, credo che il difensivismo e la passività limitino la squadra, la facciano rischiare contro chiunque e non aiutino i giocatori più grandi a restare con noi.
      Perchè se è vero (ma anche questo era palese) che nessun gioco garantisca vittorie è altrettanto vero che un certo gioco ti fa sudare tutto il tempo aspettando che l’arbitro fischi la fine per portare a casa un risultato e l’altro invece ti fa percepire che comunque, a prescindere dal risultato del momento, la squadra possa ribaltarlo.
      Per me la differenza è grossa, non si tratta di mettere un blogger sulla panchina ma di puntare su allenatori che questo lo sanno fare.
      In ogni caso (e anche questo sempre detto) se poi la Juve con Allegri dovesse iniziare a fare un calcio offensivo va bene anche Allegri.

      Ciao

      • @Andrea

        Perdonami, ma le parole hanno un peso ed un senso.
        “Non gioco” significa assenza di organizzazione, ad ogni livello: difensiva ed offensiva. Una definizione che banalizza oltre modo la discussione.
        Quello che tu chiami “gioco difensivo” è il gioco reattivo. Ma anche qui, utilizzando quel termine (difensivo), rischi di dare un connotato per forza di cose negativo a qualcosa che invece merita maggiore considerazione.
        La Juve del Trap, pur con i migliori giocatori del mondo, era una squadra reattiva. Idem per l’Inter del triplete.
        Dici che “un certo gioco ti fa sudare tutto il tempo aspettando che l’arbitro fischi la fine per portare a casa un risultato e l’altro invece ti fa percepire che comunque, a prescindere dal risultato del momento, la squadra possa ribaltarlo”. Ma ti assicuro che non sei obiettivo, cioè guardi un solo verso della medaglia: perché ci sono molte occasioni in cui le squadre che lodi (ossia quelle “proattive”) finiscono per essere vittime della loro stessa filosofia e beccare inopinatamente due o tre gol nell’arco di mezzora, buttando al vento le proprie chances di vittoria. Gli esempi del Bayern di Guardiola, o del City di due anni fa col Monaco e della scorsa stagione col Liverpool (sempre con Guardiola in panca) dovrebbero illuminarti… inutile che ti parli dell’Arsenal di Wenger: gioco proattivo e godibile, capace di exploit in Champions ma anche di prendere solenni imbarcate contro chiunque, ivi comprese squadre nettamente inferiori della Premier…

        • andrea (the original)

          Perdonami tu ma, campandoci, in linea di principio conosco la valenza delle parole..ma anche del discorso in cui si inseriscono; da mesi il blog si confronta su gioco difensivo e offensivo, lento e veloce, orizzontale e verticale.

          Detto questo, per me il gioco difensivo, con la Juve che abbiamo, è solo negativo. Lo è perchè parliamoci chiaro, va bene che siamo tifosi e tutto ciò che si incamera non si rifiuta ma quest’anno francamente, con CR7 a noi e un Sarri in meno al Napoli, il campionato si potrebbe tranquillamente non giocare. Quindi pensare a difendersi in un campionato che per noi è una sorta di cammino passeggiato mi sembra non aiuti a crescere.

          La Juve del Trap era difensiva nel modo di vedere il calcio di quell’allenatore ma:
          1-si giocava un calcio diverso, infatti poi arrivò Sacchi e molte cose cambiarono.
          2-Trap non rinunciava ai suoi giocatori offensivi. Cioè un Mandzukic sempre titolare perchè difende, quando hai Costa, Dybala, Cuadrado, o un centrocampo a 3 quando il nostro punto di forza è l’attacco non so se con il Trap si sarebbe visto
          3-Quella Juve era forte ma non così più forte degli altri come lo è questa. Allora un campionato vinto prima di iniziare non esisteva, logico che la difesa dovesse avere una attenzione doverosa.

          Che poi Pier, se attacchi in un certo senso ti stai anche difendendo. Tu mi prendi una partita ma Bayern, City, Napoli di Sarri, non mi risulta prendessero vagonate di reti con continuità.

          Ora, non vorrei si invertissero i ruoli perchè qualche anno fa, tu Guardiolista convinto, me lo “vendevi” come sogno per una Juve che cresce e io in quel momento invece Allegri non lo avrei cambiato con lui.
          Ma poi gli scenari si modificano, noi siamo regrediti, c’è stato il “ciclone” Sarri (parlo di ciclone per l’effetto travolgente e positivo che ha avuto su tutto il campionato italiano), la Juve nel frattempo ha messo in piedi una rosa da paura, perchè non virare su un gioco da paura?

          • Semplicemente perché il gioco da paura lo accetto da un maestro assoluto come Guardiola. E te lo dico: se poi la Juve di Guardiola vincesse campionato e coppa Italia dando spettacolo e magari in Champions uscisse ai quarti, da favorita, perdendo 4-3 col Monaco (francese), mi incazzerei pure.
            Il gioco “da paura” dei vari Sarri & co a me fa più “paura” di quello di Allegri.

    • Ottima e compendiosa disamina, Pier.
      Bella nella logica di sistema, e nostalgica quando rispolveri il gergo del gioanbrerafucarlo, che la memoria della giovinezza canta.

      In effetti, noialtri non abbiamo fatto altro che sintetizzare alquanto (col “non gioco”) il concetto di squadra femmina. Anzi più che femmina questa Juve pare una baldaccona indolente con lo scialle europeo sfilacciato, le labbra pittate da qualche giocata di Dybala, in testa i 5 palloni d’oro di Ronaldo, e i tacchi sgarrupati delle cagate di Bonucci in difesa.

      Insomma, gioco o non gioco, questa Juve “appare” disorganizzata agli occhi dello spettatore medio, con tutte le conseguenze del caso (non solo estetiche ovviamente).
      Che poi, come spiegato più volte da Allegri, questa “disorganizzazione” dovrebbe servire a rendere illeggibili preventivamente le nostre giocate (ecco, “giocate” non “giuoco”), è un altro discorso.

      E visto che continui a citare (beandotene) quello stramaledetto 0-3 sul campo del Real, ti ricordo che noi approdammo a quel risultato attraverso circostanze abbastanza incidentali, prima fra tutte l’assenza di Ramos, seguita dalla papere del loro portiere(che non le fa tutte le domeniche). E nel calcio ci sta ovviamente.
      Quello che pure ci sta -purtroppo- fu l’immobilismo del nostro allenatore che risultò scornato alla fine, con i due cambi inutilizzati in panchina.

      Ciao.

      • @Luigi
        Ti ringrazio.
        E specifico: lo 0-3 col Real non l’ho citato io, nemmeno beandomene. Lo aveva tirato fuori PK, per comprovare la forza di quella Juve. Io gli ho solo fatto presente che si tratta della stessa squadra accusata di “non saper giocare”…

  21. @PK
    Ti ricordo che la Juve che citi, quella che al 90mo vinceva 3-0 sul campo dei futuri campioni d’Europa, è la stessa che, secondo molti suoi tifosi, “non ha un gioco”. Ergo…

    • In quel periodo non frequentavi il blog, caro Pier, ma il buon Luigi riuscì a dire che la colpa di quella sconfitta ( eliminazione dalla fase di coppa) fu di Allegri che dopo il 3 a 0 fece ritirare la squadra 20 metri indietro aspettando supinamente il Real.
      Forse sarebbe il caso che facessimo una ripassata anche alle fasi di gioco, quando cala per qualche momento la concentrazione anche per stanchezza fisica o la predisposizione arbitrale sotto stress o alla possibile reazione della squadra avversaria quando si sveglia da un incubo che la sta portando fuori da una competizione, soprattutto poi se a giocare ci sono dei campioni.
      Ma non voglio aprire un altro dibattito, anche se sarebbe interessante e costruttivo poter analizzare serenamente più punti di vista. Spesso certe delusioni, da tifosi, vengono lette dalla pancia, non dalla testa.
      Ciao

    • andrea (the original)

      Quella Juve, forse perchè costretta dall’acqua alla gola, andò a Madrid a dominare la prima mezz’ora di gioco. Poi la partita fu giocata alla pari, solo negli ultimi minuti (e ci poteva stare) il Real che a quel punto rischiava più di noi di andar fuori, ci schiacciò dietro.

  22. Pk
    il valore dei calciatori così come di tutto che è in commercio è sempre relativo e dipende dalla domanda e dall’offerta. Spesso un Coutinho se chi lo possiede non ha intenzione di venderlo, può aumentarne la valutazione se l’offerta non ne può fare a meno.
    Non generalizziamo su questi aspetti di mercato, dovremmo farlo a parità di condizioni come dei valori accertati unanimamente.
    CR7 dopo l’ultima champions ha detto in mondovisione che sarebbe stato l’ultimo atto con il Real, pertanto Perez ha solo potuto ottimizzare quanto più possibile quel cartellino, così come ha poi fatto la stessa Juventus nel vendere Higuain che per il Milan stesso è stato un altro grande affare.

  23. Anche il Real a Torino dominò mezz’ora, il resto della partita la fece la Juve, solo che loro avevano CR7 mentre la Juve, le polveri bagnate.

  24. Robbè, mi riferivo prima, quando Rolando stava dall’altra parte.
    Ora gli equilibri sono migliorati in attacco…ma non per questo sminuisco il Pipita…ma se a Rolando non sai dare o non lo capisci come dargli la palla…ciao core, stiamo sempre lì.
    Manca uno, uno solo a centrocampo.
    Luca parla di Bentancur…era il mio giovane preferito…dimostramelo quando ti mette in campo, ara, o disagnami il campo.

    Scusami, sto scaldandomi troppo…perché mentre scrivo penso a quelli che se la tirano quassù.
    Alla prossima puntata…tanto questo è peggio delle telenovelas non finiscono mai.
    Ciao.

    • Rolando sta cippa…tel di cacca…Ronaldo

    • Azzzzzzzz …
      Mo te ne vieni a quello che diciamo noi.
      Il pallone a Ronaldo lo dà il GIUOCO, non il singolo giocatore.
      Quassù non se la tira proprio nessuno, stiamo discutendo di calcio da appassionati della nostra squadra. Punto.
      Ergo, aspettiamo a vedere quanto ci mette la squadra a passare decentemente il pallone a Ronaldo sui suoi movimenti, oltre ai traversoni dalla trequarti …
      Anche se dovrebbe esserci qualcuno che certe cose, certi movimenti, dovrebbe farli provare e riprovare in allenamento …

      Buon proseguimento.

  25. MICHELLEROI

    Ciao Pier, l’ho voluto scrivere grande per te ma non per Michele, in modo che notassi il mio post.
    Complimenti per il gioco-maschio-femmina.
    Un saluto a Serenissima, mi hai ricordato con il soprannome a Gianni Brera così come lo chiamava il grande Andrea Bosco.
    Buona coppa.

    • @Barone
      I tuoi post li leggo tutti, non temere. Se non ho interagito con te, in questi giorni, è perché su questo argomento sono sulla tua stessa linea ed ho preferito farmi capire da quelli che stanno su posizioni differenti..
      No, per me niente Coppa quest’anno: te l’ho detto, ho chiuso con la Champions. Me la racconterete voi.

      • NOOOO, Pier ma come hai chiuso.
        Ora che c’è Cristiano ?
        Ti ringrazio Pier…scusami, mi era parso che mi avessi escluso dai commenti.

        • Non scherzare, Massimo. gli amici non si escludono mai.
          Feci una promessa dopo Real-Juve, dopo l’ennesima puntata della nostra maledizione europea. Non la guardo più fino a che non portiamo a casa quella mer.dosissima coppa. Cr7 o non Cr7.

  26. Scusami, posso inserirmi o devo mettermi in fila ?

    Robbè, finita quella partita, credo, non serviva più giocare in quel modo…a che pro ?
    Per finire di sfiancare i giocatori con gli ultimi residui di forza ?

    Ora siamo alla quarta partita…mi pare di aver scritto che in provincia e con le “provinciali” si soffrirà.
    Non a caso sia la Juve che la tua inter hanno incontrato, prima una e subito dopo la sosta l’altra il Parma.
    La Juve è riuscita a vincere perché: perché è arrivata fino oltre il novantesimo sempre con un GIOCO costante, brutto ? Brutto, si, ma costante.
    La tua inter con il gioco spumeggiante non è riuscita( ma non ci riuscirà nessuna) fino all’ultimo a tirare sempre in quel modo la carretta…infatti nel secondo tempo è calata vistosamente.

    Ieri sera, ad un certo punto, stava facendo la stessa cosa la Spal…poi il suo allenatore ha capito che non era possibile continuare in quel modo molto focoso e ha cominciare a predicare calma…lo si leggeva ogni volta che lo inquadravano dal suo labbiale.
    Scusami se sono partito dal Real e finito con Spal e Atalanta…era solo per farmi comprendere.
    Buona coppa.

    • PK

      La Juve sarebbe quella che dici tu se tra le sue fila…

      Io stravedevo per Savic, e ancora mi piacerebbe venisse alla Juve.

      Quello che vede la società è altro, Andrea Agnelli vorrebbe portare un Ronaldo più giovane…investire, sempre investire…e chi gli da torto ?

      Chi lavora con lui vorrebbero un colpo alla Mbappe o alla Asensio e non solo…

      Tu hai riportato quella tabella dei valori attuali e quello è la realtà.

      Allegri avrebbe voluto per allenarlo Isco.
      Il centrocampista spagnolo è un pallino di Max e alcuni anni fa il giocatore fu davvero vicino a vestire il bianconero.

      Allegri voleva puntare sul 4-3-1-2 con Pirlo, Pogba e Vidal alle spalle di Isco ma il Real non lo ha voluto cedere, la Juve ci ha provato e oggi Isco vale il triplo…purtroppo questo è e se vi pare.

      Un altro grande rimpianto di Allegri è Kanté, un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero.
      Il sette polmoni del Chelsea è uno dei migliori nel suo ruolo ed è entrato nelle grazie del tecnico juventino.
      Innamorato di Matuidi per continuità, corsa e serietà, Allegri prenderebbe al volo l’opportunità di ingaggiare anche Kanté e non a caso il suo nome è circolato anche in estate ma il Chelsea ha chiesto più di 100 milioni di euro… aridaje !

      Kanté e Isco i sogni di Massimiliano Allegri più di Ambra.

      Ecco, con un centocampo tale ti avrei risposto senza ombra di dubbio: Si, siamo i più forti.

      Ciao.

      PS
      Della tua inter parlavo seriamente…non hai tenuto conto che Icardi era assente se non per entrare quando i suoi compagni avevano speso tutto o quasi.

      • andrea (the original)

        Straquoto l’ultima parte.
        Però Sarri ha dato una sferzata a questa cultura; se penso che il Napoli (roba modesta) in un doppio confronto con il Real attaccò e creò un mare di palle mi rinfranco e spero.
        Poi sì, qualcuno dirà che il Napoli ha perso..già perchè contro il Real poteva pensare di vincere o era misurabile solo con la vittoria.

      • andrea (the original)

        Amico mio,
        se prendiamo anche Lebron James, Lewis Hamilton, Marc Marquez, Roger Federer, possiamo dire di avere la rosa più forte di tutte?
        😀
        Scherzo eh..però, spesso qui si scrive che se ci lamentiamo noi cosa dovrebbero dire gli altri e allora: se non l’abbiamo noi la miglior rosa cosa dovrebbero dire gli altri?

    • andrea (the original)

      Straquoto l’ultima parte.
      Però Sarri ha dato una sferzata a questa cultura; se penso che il Napoli (roba modesta) in un doppio confronto con il Real attaccò e creò un mare di palle mi rinfranco e spero.
      Poi sì, qualcuno dirà che il Napoli ha perso..già perchè contro il Real poteva pensare di vincere o era misurabile solo con la vittoria.

      • Ma Sarri che ha fatto un figurone contro il Real non è lo stesso brillante allenatore che l’anno scorso di questi tempi fece una figuraccia in Champions, eliminato ai gironi da una squadra ucraina?
        A meno che a settembre avesse già deciso di uscire dalla Coppa perchè con soli 14 giocatori ha pensato che fosse impossibile competere contro squadre più modeste della sua.

  27. Il dibattito sul “gioco” infiamma il blog con analisi senza dubbio interessanti, ma poco centrate su quello che è in grado di esprimere attualmente la Juve.
    Credo che l’avvio della Juve contro il Sassuolo sia stato (per usare lo stesso termine di Michelleroi) proattivo, pressing alto fin dall’inizio, Mandzukic addirittura a dar fastidio al portiere per non far ripartire la loro azione dal basso. Approccio che mi è parso diverso dal solito, ma può essere solo una mia impressione, quel pressing alto iniziale mi ha in certo qual modo sorpreso e in quel momento credo che l’intenzione non fosse quella di giocare in contropiede ma di attaccare e chiudere il Sassuolo nella propria trequarti. Il problema però è il solito, gli errori di misura nei passaggi, se quasi tutti (tranne CR7) aspettano la palla sui piedi l’errore è una conseguenza e non la causa di un tipo di gioco che diventa prevedibile. Come è normale che avversari (come quelli del Sassuolo) che si muovono con più dinamismo interrompano il palleggio spesso troppo lento dei nostri, specie quando mancano l’inventiva e la velocità di passaggi di Pjanic.Ma il problema come giustamente dici è la distanza fra i reparti che una volta riconquistata palla sotto la linea mediana costringe i cc ad un tipo di palleggio orizzontale propedeutico alla risalita. Pjanic non è certamente la panacea dei mali della Juve a centrocampo, ma la sensibiltà dei suoi piedi, che non è la stessa di mediani fisici come Can e Matuidi, può aiutare la squadra a ribaltare l’azione più velocemente, sempre che, come detto, i compagni non aspettino troppo il pallone sui piedi, prerogativa indispensabile perchè anche Pjanic possa tenerlo meno possibile fra i suoi.
    Il fatto è che però Allegri, per il timore di subire le ripartenze avversarie dopo aver perso palla (per i motivi suddetti), anche contro il Sassuolo ha tenuto l’altra metà della squadra troppo bassa vanificando e rendendo inutile quel pressing di cui sopra. In sostanza, credo che Allegri sapendo di non avere mediani (tranne Matuidi) con capacità dinamiche di interdizione e recupero palla elevate, ha scelto un tipo di gioco che si affida più alle giocate dei singoli che a quello di squadra, che visti i risultati gli sta dando finora ragione.

  28. Alessandro Magno

    Ragazzi il calcio non è solo attaccare. La fase difensiva del Liverpool ad esempio è roba da serie c. Andrea ha menzionato borussia e arsenal saró particolarmente sfortunato io ma ho visto 2 partite una mi pare fosse borussia dortmund cska mosca dove è stato un continuo svarioni da una parte e dall altra. Giuro una partita da mai dire gol vai col liscio con un abumeyang talmente scarso che dopo quella partita personalmente lo avrei mandato a coltivare patate.
    L’altra arsenal atletico madrid dove gli inglesi in vantaggio 1-0 e per un pra in 11 contro 10 sono messi a cazzeggiare in una maniera invereconda fino a prender l 1-1 e ovviamente e meritatamente al ritorno sono stati eliminati.
    Ecco io prenderei il gioco di queste 2 squadre e lo farei vedere in tutte le scuole calcio a esempio di come NON si gioca a calcio.
    Non scherziamo proprio ragazzi non confondiamo l attaccare a testa bassa senza logica e criterio con il gioco del calcio altrimenti prendiamo i primi 22 scemi che troviamo in una piazza mettiamoli dentro uno stadio e assistiamo allo spettacolo.

    • Come dire che non esiste il NON gioco, ma il gioco che ha come obiettivo quello di ottenere i risultati e non lo spettacolo fine a se stesso.

    • andrea (the original)

      Ciao Ben,
      ho scritto in buona parte a Pier sull’argomento: il calcio credo dipenda dalla squadra di cui si dispone. Noi potremmo anche fare una fase difensiva penosa ma il campionato attaccando lo vinceremmo senza neanche sudare perchè possiamo fare 5/6 gol a tutti tranquillamente.

    • AM
      Ragazzi il calcio non è solo attaccare ( vero)
      non confondiamo l attaccare a testa bassa senza logica e criterio con il gioco del calcio altrimenti prendiamo i primi 22 scemi che troviamo in una piazza mettiamoli dentro uno stadio e assistiamo allo spettacolo( falso)

      il problema, è tutto in queste frasi.
      Lo spettacolo, il bel calcio è nell’attaccare, il brutto calcio è nel vincere facendo 1 tiro in porta a partita.

      Una cosa diversa è chiedersi se vincere sia più importante di giocare bene.

      Sorry, ma sono concetti diversi che non hanno nulla a che vedere con una bruta e disorganizzata fase offensiva.

      Il Liverpool ha una fase difensiva da brividi ma una fase offensiva da urlo. Idem il tottenham. E l’anno scorso alla fine del primo tempo della partita di londra nessuno di noi avrebbe scommesso 1 centesimo sul superamento del turno.
      E molti neanche dopo la partita d’andata.

      Poi 🙄 i loro tifosi si domandano: meglio perdere giocando bene o vincere giocando male? ma quanto male?

      • Quel Tottenham l’anno scorso nel girone di Champions fra andata e ritorno ne ha vinte 3 su 4 contro Real e Borussia Dortmund (la 4a pareggiata a Madrid) rifilando 4 gol alla prima e 5 alla seconda.

      • Alessandro Magno

        e ti sei messo nikname furino? potevi metterti zeman era piu congruo :mrgreen:

        ti rammmento che totthenam e liverpool non hanno vinto una mazza

      • Alessandro Magno

        comunque furino quello che dici è sbagliato. perdonami ma il calcio bello è quello offensivo è una frase da telespettatore seduto in poltrona che di calcio non capisce nulla. uno che capisce di calcio apprezza il calcio in tutti i suoi aspetti. E’ come qualsiasi altro sport mettiamo la box uno che non capisce nulla apprezza due che se le danno di santa ragione come una qualsiasi rissa di strada uno che invece capisce di box vede il pugile come si amministra come sa difendere come incassa e la strategia che usa. questo vale per tutti gli sport tutti. ripeto chi pensa che il calcio sia 22 giocatori che si attaccano scriteriatamente a testa bassa e partite che finiscono 4-4 non capisce di calcio. poi certo puo’ esser spettacolo divertente. pure 2 che fanno a botteper strada puo’ esser divertente ma non è la box

  29. Allora a questo punto riformulo la domanda. Premesso che il risultato non è la cosa + importante ( anche se a me pare che stia diventando…l’unica cosa che NON conta ma vabbè…) dicevo, una squadra DISorganizzata come fa anche se superiore ad ottenere tutto ciò? X me impossibile. Parer mio.

  30. MA QUESTE TEGOLE NON FINISCONO MAI…

    Ancora problemi per De Sciglio.

    Mattia De Sciglio dovrà restare fuori dal campo per almeno due settimane.

    Ecco il report medico, pubblicato sul sito ufficiale della Juventus: “Il calciatore è stato sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione di tipo distrattivo ai flessori della coscia destra.
    De Sciglio ha già iniziato terapie e lavoro personalizzato e verrà monitorato quotidianamente”.

    Per il terzino juventino possibile rientro dopo la sosta per le Nazionali contro il Genoa in programma il 20 ottobre all’Allianz Stadium alle ore 18,00. Nona giornata di Campionato.

    Buona coppa.

  31. Luigi,
    Sandro e Costa quando sono sulla fascia sx entrambi sono affiatati.
    Cancelo deve integrarsi…. dal mio punto di vista è una cosa normale.
    Per ora è un’po troppo anarchico
    La SQUADRA c’è e si vede… il goal nasce dall’intervento falloso di Costa che porta fuori posizione Cuadrado, e il terzino è libero di crossare per Babacar.
    Sono certo che Allegri risolverà i problemi difensivi, come già successo.

  32. Ma dove cavolo ma vedere sta fase d’attacco DISorganizzata è improvvisata? Andatevi a vedere il secondo gol di Ronaldo dal filmato di pagno72 e fate caso a quel giocatore che ora mi sfugge il nome che di incrocia con CR7 portando via l’uomo è creando lo spazio x il portoghese. Sr fosse stato disorganizzato molto probabile che sarebbero andati dalla stessa parte ostacolandosi. Visto da dietro la porta di nota un’azione di una bellezza unica.

  33. @PK
    No guarda, per me le vittorie contano eccome. Anzi, sono il primo e più importante riscontro sul lavoro di un allenatore.
    Il discorso di ieri era diverso: parlavamo di tipo di gioco (poi stamattina mi sono spiegato), e quello è tale a prescindere dal fatto che la squadra vinca o meno.
    Ma sul fatto che i risultati contino più di ogni altra cosa, non c’è dubbio.
    E contano, consentimelo, soprattutto per le società che sono abituate a stare al top. Come la Juve, in Italia. Come il Real, più ancora del Barca, in Spagna. Da questo punto di vista, trovo abbastanza normale che i tifosi del City non contestino Guardiola per le sue (rare) sconfitte: in fin dei conti, cosa mai è stato il City nella storia del calcio? Un foruncolo, a parte questi ultimi anni, nei quali ha vinto 3 o 4 Premier e nulla più. Ovvio che i fans siano contenti pur se escono ai quarti di Champions col Monaco o col Liverpool.
    Anche le scoppole di Allegri in questi anni sono state assai rare. Se considero i risultati, Allegri ha fatto meglio di Guardiola. Eppure, per buona parte del tifo bianconero, Allegri è un incapace.
    Non c’è senso della misura, né -mi pare- sufficiente rispetto per il suo lavoro. E’ legittimo che il suo calcio non piaccia ad alcuni. Nemmeno io vado in estasi spesso, quando guardo la Juve. Ma apprezzo egualmente alcune caratteristiche di questa squadra (la duttilità nello stare in campo in primis, che va insegnata e che normalmente le squadre “proattive” non hanno) e, soprattutto, ho la massima considerazione per chi, pur da favorito, vince. E poi rivince. E poi rivince. E poi rivince.

  34. La squadra che gioca male si vede dal gioco che fa l’avversaria. Lo scorso anno anche nelle sconfitte non ho visto compagini che hanno fatto completamente I cavoli loro. Oggi squadre marerasso comunque non ce ne sono, soprattutto in provincia dove quella con la juve e’ la gara dell’anno.

    Quello che non capisco e’ come possa, una squadra che gioca male, vincere come noi. La scappatoia di dire gioca male perche’ non diverte, e’ ferraginosa ecc.. Calza poco,sono punti di vista. Andra, la tensione fino al 90.mo ci sarebbe sempre, anche con una squadra di C.
    E non dimenticate le ultime CL che hanno visto diverse penalizzazioni nei nostri confronti.
    Credo che ormai sia lampante che I punti di vista restino divergenti, e non mi pare uno scandalo.
    Non posso che chiedermi se, almeno un po’, si possa evitare di inficiare tutte queste vittorie che qualche significato lo recano.

    • Una cosa, vorrei dire ancora.
      Nessuno pensa a come siamo usciti da calciopoli : gogna mediatica, serie B ingiusta e infamante, e altri 4 anni di purgatorio, con relativo posizionamento scarso in classifica.
      Stiamo vigili ma credetemi, a parte la rabbia e la considerazione completamente avversa contro chi agi’ per gettarci nel baratro artatamente, devo dire che la Juve ha dimostrato tutta la grandezza che tentarono di togliergli.
      Io ho fiducia e credo che siamo fortunati ad avere una dirigenza abile e soprattutto attaccata alla Juve da un amore imprescindibile. Guardatevi attorno e considerate solo I programmi, gli investimenti e l’abilita’ gestionale se non perfetta,fra le migliori, di questa societa’.
      La Juve sta entrando fra le top five, viene dimostrato palesemente. Non riesco a vedere una strategia o un semplice aspetto di questa, avventato.
      Alla bisogna so essere critico ferocemente, ora vedo che non esiste un solo motivo per esserlo.
      Non posso non godermi questo momento.
      Troppe analisi, Allegri andra’ via quando, giustamente non vincera’.
      Le sue kpi sono basate su questo.

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