Ronaldo gate .. ma perche’?

Scritto da Cinzia Fresia

Da quando Cristiano Ronaldo ha aperto la porta della sua nuova casa, non ha nemmeno finito di disfare le valige, mettersi le pantofole e sedersi sul divano, che c’è già una tempesta in atto che lo riguarda.
Quasi un uragano ha investito Cristiano mentre cominciava ad inserirsi in squadra facendosi notare, è emersa una notizia di una possibile denuncia da parte di una sig.na dall’attività non precisata, la quale recrimina l’indennizzo per un trauma subito da una violenza sessuale perpetrata dallo stesso Ronaldo, accaduta nel 2009.
Colpo di scena e al cuore .. perchè la sig.ra non scherza, la donna nella veste di “intrattenitrice” all’interno di una discoteca a Las Vegas, si “propone” a Ronaldo il quale pare gradire l’avvenente e provoncante ragazza, va beh .. a 24 anni nel pieno della giovinezza, bello e multimilionario .. sembra cosa normale, la questione però è andata oltre, cioè i due sarebbero finiti a letto, normale anche questo, tuttavia la donna insiste sulla violenza in quanto affermerebbe di aver subito pratiche sessuali a lei non gradite. La questione peraltro sembrava chiusa, la ragazza aveva accettato un’offerta di denaro per non sporgere denuncia, e firmato un accordo definitivo, ma niente da fare, essendo negli Stati Uniti d’America, reati che non cadono in prescrizione, la Mayorga, per chissà quale motivo, è tornata a minacciare la tranquillità del campione.
Sgomento e preoccupazione anche in casa Juve, la maggiore Azionista Exor, mal gradisce la presenza di un presunto stupratore come immagine della squadra, il vertice Juve difende il giocatore a spada tratta, il ragazzo si sta facendo volere molto bene dal suo allenatore e dai colleghi, che lo adorano e difendono.
Le indagini però vacillano, le prove dello stupro pare non ci siano, e per non vanificare, sono saltate fuori altre tre signore che accuserebbero l’attaccante sempre di molestie.
Ci chiediamo, ma perchè costruire uno scandalo per rovinare l’immagine, di questo giocatore proprio ora che è alla Juventus?
E’ davvero strano, senza pensare ad un complotto contro la Juventus, che ha Ronaldo da attirarsi questa antipatia?
E’ una macchina che fa soldi, possiede un jet personale: un Gulfstrim200, quindi sarà abituato ad avere persone che vogliono aprofittare per guadagno personale, ma quando è troppo è troppo.
Sarà forse l’approccio anticonformista della sua vita privata, non è sposato, ha cambiato numerose fidanzate, e ha avuto figli da rapporti non conformi alla morale, usufruendo uteri in affitto e il primo figlio, nato da un rapporto occasionale, questioni riguardanti il fisco peraltro sanate.
Insomma nulla di trascendentale, consuetudini comuni all’ambiente dei privilegiati .. eppure qualcosa non va, chiusa la falla del fisco s’è n’è aperta un’altra.
Il cocktail è completo, bello, sportivo, campione ricco e tenero compagno e padre, ma non solo, Ronaldo fa molta beneficenza, ha a suo carico numerose famiglie indigenti che mantiene senza farne pubblicità.
Difficile pensare a come andrà a finire questa storia dove, chi ha da perderci è solo Ronaldo e di conseguenza la Juventus, obiettivamente, le storie di questi stupri sono incongruenti e fanno acqua da tutte le parti, che Cristiano possa aver usufruito di certi servizi non lo si può escludere, non sarebbe nè il primo o l’ultimo che utilizza simil prestazioni, ma tra questo e uno stupro ce ne passa, e le signore vittime sembrano spuntare come funghi tutte insieme e un po’ troppo in fretta.
A questo punto saranno gli avvocati a decidere, come spesso accade si cercherà un accordo, e non la verità.
Purtroppo uomini come Ronaldo sono delle prede, e non si può pretendere che un ragazzo nel pieno delle sue possibilità, stia chiuso in casa .. sicuramente c’è stata da parte di Ronaldo della leggerezza su come sta gestendo la vita privata, ma appunto perchè è privata andrebbe lasciata stare. Mi chiedo che gusto ci sia, rovistare tra le “mutande” di un personaggio pubblico la cui immagine sportiva e umana non sarà sicuramente messa in pericolo da persone senza scrupoli, che vivono delle debolezze altrui.

  1. Azzardo su Marotta, dal web
    Milan? Nooo
    Inter? Noooooo
    Samp? Probabile se Ferrero accetta una grossa offerta x vendere.
    Beppe e’ serio. Ma blucerchiato.
    Vedremo
    Di cose da vedere ne abbiamo piu’ del necessario, azz…

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    NEWS
    “Cristiano Ronaldo vittima di un complotto di Florentino Perez”
    12 ottobre 2018
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    (Websource/Archivio)
    “Cristiano Ronaldo vittima di un complotto”, parola di Claudio Gentile. 

    Intervistato in esclusiva da http://www.sportnews.eu Claudio Gentile, indimenticato difensore della Nazionale campione del Mondo nel 1982 ed ex allenatore dell’Under 21, ha detto la propria opinione sul caso Cristiano Ronaldo esprimendo una posizione molto netta e precisa.

    Ecco le sue parole che di certo non mancheranno di creare polemiche: “Fino a quando è stato al Real Madrid non è uscito fuori nulla. La voglia di screditare un campione come Ronaldo è iniziata con l’espulsione inesistente in Champions League, continuata poi con questo scandalo. Credo esista un complotto nei suoi confronti. Sicuramente al presidente del Real Madrid Florentino Perez non è andata giù la scelta di Ronaldo di lasciare il suo club per andare alla Juventus. Ci può essere la voglia di fargliela pagare. Io comunque credo più al giocatore rispetto a chi vuole metterlo in difficoltà”.
    Non faccio fatica a crederci,, oggi un quotidiano Portoghese si e’ rivoltato alla dichiarazione del RM riguardo al ” consiglio di pagare” dato a Ronaldo.
    E quell’espulsione…
    Forse il grandissimo C. Gentile non pensa male.

  3. Intervenuto ai microfoni di 696 Tv, Maurizio Pistocchi è tornato a parlare delle dichiarazioni fatte da Luciano Moggi: “Cosa rispondo a Moggi che dice di volermi portare un processo? Fa sorridere che un pregiudicato come lui, con sentenze che hanno confermato le sue colpe, voglia portare me in tribunale. Io non ho nessuna pendenza con la legge, è un personaggio poco credibile che è stato radiato. È riuscito nell’impresa di mandare la Juve in Serie B, non era facile farlo ma lui ci è riuscito”.


    (TuttoJuve.com)

  4. C’è poco calcio di cui parlare….

    Purtroppo la nazionale provoca wueste vacanze forzate delle quali, almeno persolnalmente, farei volentieri a meno.

    Juve imbattuta, gioco finalmente piacevole e convincente, insomma c’è di che esserne soddisfatti e girare col petto in fuori.

    Maratta saluta, nel disinteresse più o meno generale o comunque con un pò di curiosità momentanea ma poco più.

    A tener banco oggi c’è il caso CR7 sul quale condivido anche le virgole su quanto scritto da Cinzia.

    Condito dai soliti attacchi alla nostra amata.
    Attacchi tanto casuali e fastidiosi, quanto concentrati solo e sempre a lla nostra amata od ai suoi tifosi.

    Adesso c’è la chiusura della curva. Giusta? Sbagliata?
    Non lo so e non mi interessa fatto è che colpisce solo la Juve, e addirittura aumenta dopo il ricorso.
    E chi colpisce? 100, forse 200 fanno i cori e 9000 non vanno allo stadio.
    Ci andranno i bambini?

    Boh?

    Fatto è che così fan tutti, ” noi non siamo napoletani” si ascolta in ogni stadio, ma a pagare è solo la Juve.

    Adesso aspettiamo reporter e via, altro giornalaio altro giro….

    Speriamo nella superlega, così da abbandonare quest’italietta e le miserie di una politica che …. beh che…. cioè insomma un paese che onestamente non ci merita

    • ..La Juve ..guarda un po cosa scrive dagospia:presenta un articolo di sky sport,su una ipotetica calciopoli Belga,e nei titoli ci infila una perla (che nell’articolo non esiste)
      <..TRA I "PUPARI"C'è IL PROCURATORE …MOGI,EX MANAGER DELLO CHARLEROI(SQUADRA CHE HA I COLORI BIANCONERI)…UNA BATTUTA ?

      Confido anch'io al più presto nella superlega ……….

      • Bravo Luca, ti quoto in toto. Quando si gioca? Mi manca il calcio il resto solo chiacchiere e distintivo, per dirla alla” al capone” che questa volta avrebbe pure azzeccato.

        Direi solo di non abbattersi a Tranfaglia, il 2006 si sta cercando di restaurarlo, e questa volta la Juve non fa solo paura in casa, ma da quanto si stanno dando da fare i tedeschi ( con il giornale scandalistico) e gli Spagnoli ( quelli del Real soprattutto orfani del loro togli- problemi) penso che gli attacchi arriveranno in modo trasversale, dappertutto.

    • Condivido 100%

  5. Le sentenze di calciopoli sono accettabili solo da chi è accecato dal risentimento e dall’odio per la Juventus, sentenze che a ragione o a torto rappresentano la migliore giustificazione delle sconfitte altrui, giustificate a loro volta dai risibili alibi degli unici “onesti”, quelli che gli arbitri prima del 2006 erano “abituati” agli errori pro-Juve (Moratti dopo Juve-inter del 1998), dal 2006 in avanti invece erano solo “errori in buonafede” (sempre Moratti ma dopo certe vittorie dell’inter). Un teorema sul quale hanno apposto il timbro della credibilità gente come Pistocchi, Ziliani, Varriale, o Bonolis, nonostante in quelle stesse “sentenze” non fosse contenuto lo straccio di una prova che accusasse Moggi e Giraudo di aver corrotto questo o l’altro arbitro (quelli indagati per le partite della Juve sono stati tutti assolti per non aver commesso il fatto), nè di aver condizionato il regolare andamento di quei campionati. Ma calciopoli, farsopoli per la stragrande maggioranza dei tifosi juventini, è stato un processo e non una partita di calcio, dal quale sono scaturite condanne che hanno disintegrato la Juventus provocando incalcolabili danni economici, patrimoniali e d’immagine alla società, ed è a questo punto che dovrebbe entrare in gioco lo spirito critico di tutti, salvo ovviamente quanti hanno scelto di spegnere il cervello di fronte ai colori di una maglia.

    • Questo ci dice che serve un ultimo passo….

      Andrea Agnelli ha fatto grandi cose, serve l’ultimo tassello ad un già fatto da leggenda.

      Rendere la Juve inattaccabile.

      Ammazza l’ho detta.

      Purtroppo è così….

      • Luca,
        finchè non sarà rivista la c.d. “responsabilità oggettiva” delle società, queste saranno costantemente sotto ricatto degli “estremisti” delle rispettive tifoserie ultras. Gli ultimi avvenimenti danno però conferma, e qualsiasi tifoso juventino credo se ne sia accorto da tempo, che certe norme vengono regolarmente applicate quasi a senso unico e nei confronti di un solo bersaglio. Se non sono difendibili i cori contro Koulibaly non lo erano neanche quelli contro Matuidi a Cagliari, se sono deprecabili i cori contro i tifosi napoletani sono ancor più infamanti quelli della curva Fiesole contro le 39 vittime dell’Heysel, ma sia nel caso di Matuidi che in quello di Firenze, la GS non ha rilevato nei fatti la stessa gravità. Capisci allora che rendere inattaccabile la Juve sotto questo aspetto diventa un’impresa da titani, si può al più sollevare la questione al cospetto di Lega e FIGC, ma, e qui non si capisce quale sia dal punto di vista sportivo (il resto come tifoso juventino non mi interessa e non lo condivido) la “ratio” di proprorre un personaggio come Massimo Maoratti alla presidenza della Figc. Tornando a bomba, sappiamo che il ricorso proposto dalla Juventus sulla chiusura della curva non solo non è stato accolto, ma ha portato addirittura ad un inasprimento della sanzione, con la chiusura della curva per due turni, il secondo sospeso con la condizionale, che esporrà la società ad un’altra analoga sanzione certa al prossimo episodio analogo, la “giusta” punizione per 8/9 mila persone alle quali, senza colpa alcuna, verrà vietato l’accesso per vedersi la partita della loro squadra al loro solito posto allo Stadium. Detto questo sappiamo anche come quella della curva sia una situazione particolare e sotto certi aspetti grottesca, con le vicende che hanno portato alle sanzioni ad Andrea Agnelli e i servizi di Report annunciati da settimane, associati alle polemiche del tifo contro il caro biglietti, nuovamente scatenate o proprio prima della partita contro il Napoli.
        In conclusione sorge spontanea la domanda che a guardare il pregresso, lascia già in bocca l’amaro sapore della non risposta, ma quando FC Juventus si deciderà ad attivarsi in tal senso e ad agire direttamente per via giudiziale contro certi soggetti che la espongono periodicamente a danni d’immagine ed economici? Meglio allora evitarla, se non altro per non foraggiare oltre detrattori e ipcocriti moralisti con il tic dell’anti-juventinità, in punta di penna o di tastiera.

        • Massimo Moratti

          • Gioele

            Chiusura curva.

            http://shr.gs/iJmaQyU

            • Barone,
              dopo aver letto i contenuti del link, mi chiedo se il rispetto delle regole (come è giusto che sia) vale solo per i tifosi della Juve. Non entro nel merito della legitimittà “morale” del ricorso che rientra nelle facoltà concesse a tutte le squadre, Juventus compresa.
              Mi permetto invece di dissentire su quanto evocato in seguito nel comunicato, l’80% che identifica come responsabili dei cori la parte di “settore” di una curva, non è necessariamente una condizione “moralmente” accettabile per vietare ad una platea estremamente più vasta di spettatori della medesima curva, che non ha colpe specifiche, di assistere ad una partita di calcio della loro squadra nei rispettivi posti assegnati allo Stadium.

        • ipercritici moralisti

        • Eh si Gioele, impresa da titani….

  6. Alessandro Magno

    3311552985
    Ciao ragazzi ricordo questo è il num di wp del podcast SJRnR per che volesse mandarci domande e suggerimenti. I migliori li porto in trasmissione.
    Mandateceli prima cosi ho il tempo di leggerli perche in diretta non ce la faccio.
    In privato li leggo tutti.
    Firmatevi.
    Non è il mio cellulare personale è una sim che abbiamo attivato solo per radio.
    Comunque la leggo io

  7. MASSIMO PAVAN

    Correre diritti e non fermarsi, questo si chiede alla Juventus, dopo la chiusura per ben due turni della curva più calda dei suoi tifosi. Un tema molto spinoso perchè è chiara la disparità di trattamento verso altre situazioni.
    Non fermarsi a queste polemiche, dolorose perchè alcuni tifosi senza aver fatto nulla verranno privati della possibilità di vedere una bella partita, ma anche l’occasione per risolvere una volta per tutte la situazione.
    Necessario capire cosa si può dire e cosa non in uno stadio, dare regole certe che vengano rispettate ma soprattutto non colpire indistintamente tutti.

    Capire anche poi cosa vuole dire insulto territoriale, chiedere rispetto, ma pretendere rispetto per tutti.
    I tifosi della Juventus come tutte le tifoserie hanno membri più caldi ed altri meno ma colpire tutti equivale non colpire nessuno.

    Privare la curva della sua tifoseria più calorosa ma anche fedele nella sua interezza è una soluzione semplice, ma non risolve il problema.
    Senza curva la Juventus dovrà tirare dritto, questo non vuole dire mancare di rispetto a chi non ci sarà, ma semplicemente non farsi influenzare da questo tentativo esterno, unidirezionale, finalizzato a punire una società all’avanguardia.
    Il raddoppio della pena appare un’ulteriore caso ad personam, ma va bene così, sicuramente i giocatori della Juventus non si faranno influenzare e sapranno da grande squadra battere questa ulteriore barriera che viene posta nella sua gloriosa storia.

    Buon sabato.

  8. Ma non c’è nessuno che dica che sanzionare i cori per “discriminazione territoriale”, sostanzialmente equiparandola al razzismo, è una vera e propria follia?!?
    Allo stadio, gridare “noi non siamo napoletani” inneggerebbe alla discriminazione. Non si può fare. E, se succede, va punito.
    In Italia, paese dei “campanili” per eccellenza, non è consentito rivendicare caratteristiche distintive. Perché “gli altri”, poverini, potrebbero sentirsi discriminati. Se invece intoni un “noi non siamo tifosi del Napoli”, allora nessuno ti può contestare alcunché. Perché in quel modo non offendi una “porzione di territorio”.
    Detto che non si comprende per quale ragione non si abbiano notizie di sanzioni contro slogan quali “Milano, Genova, Torino in fiamme” -perché proprio e solo Milano/Genova/Torino? Cosa hanno di tanto sbagliato quelle città da volerle bruciate?! Se parliamo di discriminazione…-, è evidente che questa storia è una barzelletta. Chi ha ideato una tale buffonata andrebbe discriminato per stupidità conclamata.

    • andrea (the original)

      La Figc, che invece di occuparsi della sostanza asseconda il sentimento popolare nella forma.
      Senza pensare che così si rendono le Società ostaggio degli ultrà che, per ricattare, non hanno più neanche bisogno di sporcarsi le mani con qualche rissa, basta un coretto.
      30 anni fa, un coro “devi morire” faceva parte dei film di Pippo Franco, Banfi, Abatantuono e ci si rideva.

    • @PK
      No no… il problema è PROPRIO l’assurdità di punire il tifo colpevole di “discriminazione territoriale”. Una follia concettuale che poi, nella pratica, non può che partorire altrettanto folli applicazioni da parte della giustizia sportiva -quelle che denunci-.
      Ci può esistere qualcosa di più idiota di una norma che ti sanziona se canti “noi non siamo napoletani” ma non se urli “noi non siamo come i tifosi del Napoli”?!
      Togliamo quella norma ed eliminiamo anche, automaticamente, le storture che ne derivano.

    • andrea (the original)

      Anche “lavali col fuoco” era un coro con cui anni fa si rideva.
      E così “li laverà il Vesuvio” e così “senti che puzza scappano i cani” a cui loro rispondevano con quello “juventini ciuccia gli ucc.lli di tutta quanta la famiglia Agnelli”.
      Non si scandalizzava nessuno.

  9. C’è da dire anche che nessun dirigente bianconero s’è mai lamentato sui media per i due pesi e le due misure nei confronti della Juve, solo la richiesta -ufficiale- di Andrea Agnelli al Consiglio di Stato per 581 milioni di danni alla Figc in cui la società bianconera rivendica la -disparità di trattamento- relativamente alle vicende del 2006 e la mancata revoca dello scudetto di quell’anno assegnato all’inter e chissà che non ne siano in cantiere altre di questo tipo.

    • Alessandro Magno

      Coao gioele forse perche per la juve non è un danno. In fondo in sud sono tutti abbonati per cui che ci siano o no i soldi li hanno incassati gia

      • Alessandro vero quel che dici, infatti a gennaio 2018 è apparso un comunicato con cui sulla pagina facebook il gruppo “Tradizione Antichi Valori” parla anche di questo, ecco il testo:
        “Ancora una volta a “pagare” sono gli abbonati alla Sud dello Stadium, che quando sottoscrivono l’abbonamento ad inizio stagione, lo fanno pagando “profumatamente” per assistere a 19 gare. Puntualmente per un motivo o per un altro negli ultimi anni ci si ritrova a dover assistere sempre ad una gara in meno, senza che nessuno si preoccupi di risarcire gli stessi.
        Adesso la decisione che la Corte d’Appello della FIGC ha preso, nello stabilire che la Curva Sud dello Stadium debba restare chiusa per la partita Juventus – Genoa (per i presunti rapporti illeciti della Società con i gruppi organizzati), va ancora una volta a penalizzare tutti gli abbonati dei due livelli del nostro settore, privandoci oltre che della partita, anche del sostegno alla squadra in un periodo della stagione fondamentale!”

        C’è fra l’altro un particolare curioso che accomuna le 2 squalifiche della curva di quest’anno, entrambe sono arrivate prima della partita contro il Genoa.

  10. VADO VIA, NO TORNO

    Quante volte lo ha detto, poi invece torna indietro.
    Lui che “soldatino” non è…ma un bel vaffanculo nessuno glielo da’.
    Speriamo sia la volta buona.
    Buona serata.

  11. Intanto un saluto e bentrovato.

    Sinceramente gli attacchi alla Juve in Italia ed un certo clima di contro, unito alla presenza di personaggi, vedi Pistocchi, che hanno fatto dell’anti Juve un mestiere, è tangibile.

    Poi ci sono i napolisti, che tifano in maniera animale, gente che lancia urina, che sfascia tutto che pesta e deruba i tifosi ospiti, insomma stiamo parlando di una “civiltà partenopea” che ha poco del civile.
    C’è ancora oggi il divieto per gli juventini di andare a napoli a vedere la partita, cosa ritenuta civile.
    Per contro un coro da noi è ritenuto incivile.
    Ma sempre napoletani sono ed il chiagni e fotti sembra il loro credo.

    Per il resto il pensiero italico sulla juve segue più o meno lo stesso schema.
    Oggi è il toro domani l’inter poi roma quindi mapoli, insomma se avessero espulso Pjanic molto probabilmente il mondo sarebbe diverso.
    Non dico la pace nel mondo, ma a quanto pare un italia ai mondiali ed uno scudetto a napoli almeno si.

    In europa la musica cambia e tocca non la juve ed i risultati, ma Cristiano.

    Ha lasciato il Real ed il Real …. be insomma….

    Per quanto riguarda il giornale tedesco, siamo a livello bassissimo, a Berlino non ci crede nessuno o quasi.

    Non è l’Erald Tribune, non siamo al Sun ma più o meno.

    Comunque Modric il più forte, Cristiano se ne va ed il Real è a mollo.

    C’è da goderne altro che.

    Ciao.

    • Beh Paul,

      non cerco il consenso, per farlo mi basterebbe scrivere bene di Matuidi definendolo un Campione.

      Ma così non è.

      Potrei anche dire che Allegri è un grande e che conta vincere, ma così non è stato.

      Insomma puoi concordare o meno, portare esempi contrari, ma dirmi che cerco facili consensi questo no.

      Sul sentimento di accerchiamento invece è reale e diffuso, tra bianconeri.
      Sentimento supportato dai fatti.

      Basta fare il parallelo tra la Juve ed il Milan di Berlusconi.

      A quel milan sempre e solo elogi, per noi, insomma, non è proprio la stessa cosa.

  12. Il problema e’ che la denominazione che identifica I tifosi del napoli e’ napoletani, cioe’, diciamo,una popolazione. Questo si ripete per I tifosi della fiorentina, del parma, ecc ecc. Non la troviamo per gli interisti, milanisti, torinisti ecc ecc.che si potrebbero allora, insultare tranquillamente senza scomodare il razzismo.

    Vorrei sapere a quale logica faccia mai riferimento la regola della figc.
    Incompetenza e approssimazione sono la genesi di tali disposizioni, che sembrano studiate grottescamente ad hoc per creare disagio e fastidio. Se una disposizione e’ assimilabile a 180 gradi va bene, altrimenti la classifico mirata e specista.

  13. GIOELE

    Forse non lo sapevi che l’esonero di Ballardini dal Genoa è colpa della Juve ?

    Si dice che la Juve abbia chiamato Preziosi ( pensa te )per far cacciare il suo allenatore della squadra che la Juve va ad affrontare subito dopo la sosta della Nazionale.

    Nello stesso tempo, sempre la Juve, gli ordina di ri-assumere Juric che con altri tre o quattro allenatori sono stati capaci di battere la Juve negli ultimi otto anni e l’unico di far goal contro almeno tre volte in trenta minuti.

    Allo scansopoli non c’è mai fine.

    Ciao.

    • mado’ Ma non dirmele neanche ste cose, ho la crisi di rigetto.

    • Barone

      Così ha detto Preziosi dopo l’esonero di Ballardini:
      “…I 12 punti? Cosa c’entrano? Ora è venuto il momento di farli…”
      In effetti, con la squalifica della curva e Juric al posto di Ballardini, quale occasione migliore per tornare a far punti proprio a Torino contro la Juve?

      • Aspetta e spera…il povero Preziosi.
        Ricordo Perin a chi voleva darlo…era una squadra più a Sud di Roma.

        Sono italiano, quindi perdono…e domani spero in una vittoria per non far retrocedere il nostro calcio in serie B…ma non dimentico.

        Buonanotte.

  14. MARCELLO CHIRICO

    L’ho sempre detto e lo ribadisco pure stavolta: non credo ai complotti, quelli pianificati nelle segrete stanze di fantomatici PALAZZI, da parte di poteri occulti.
    Credo invece agli accanimenti mediatici che vanno a vellicare i “sentimenti popolari”, cavalcati poi strumentalmente da chi cerca pretesti per poter arrecare danno ad un avversario.

    Politico o sportivo che sia.

    Un esempio per tutti: Calciopoli.
    intercettazioni di poco valore scartate dalla Procura di Torino, acquisite poi dalla FIGC, girate ai giornali (ricordiamoci i 2 volumi pubblicati da L’Espresso) il casino che venne montato sopra, l’indignazione popolare, il processo-lampo, le condanne.
    Tutto in tre mesi.
    Perché ritiro fuori Calciopoli? Perché ho come l’impressione che si stia provando a ricreare lo stesso clima di quell’estate 2006 attorno alla Juventus, l’avversaria da battere.

    E se non ci si riesce in campo, si prova utilizzando altri metodi.

    Osservate con attenzione cosa sta capitando da circa una ventina di giorni a questa parte: prima viene dato fuoco alle polveri sul presunto sexygate di Cristiano Ronaldo, poi arriva la trasmissione Report e rispolvera la questione della N’drangheta infiltrata nella curva Juve con nuovi particolari sul caso e il coinvolgimento diretto di Marotta, infine ecco il Corrierone di proprietà di Urbano Cairo tirare fuori un’indagine giudiziaria su tasse non pagate nel 2012 ma sulla cui ipotetica evasione non e’ stato finora celebrato alcun processo.

    Uno, due, tre.

    Sara’ finita qui? Ah, volendo, c’e’ pure la curva squalificata per i cori razzisti e di discriminazione territoriale contro i soliti napoletani. Tutto accidentalmente casuale?

    A mio parere, no.
    Anzi, ho come l’impressione che la Juventus sia nuovamente finita sotto attacco.
    Non puo’ essere un caso che una vicenda come quella di Ronaldo venga insabbiata per nove anni, l’intero periodo in cui il giocatore ha indossato la maglia del Real Madrid, e venga ritirata fuori , con una virulenza fuori dal comune, non appena CR7 si e’ accasato da un’altra parte.

    Caso vuole, alla Juventus.

    Prima Ronaldo era il top
    player assoluto, adesso e’ uno stupratore seriale.
    A Milano, Napoli, Roma sono tutti con la bava alla bocca sperando in un arresto e una maxisqualifica, oltre ad un danno di immagine di tale portata da far saltare tutti i possibili introiti che la Juventus avrebbe potuto incassare col marketing e le sponsorizzazioni.

    Ronaldo non finira’ in carcere perché la Mayorga sta solo sfruttando l’onda lunga del movimento femminista e antisessista #metodo, nato negli States col caso Kavanaugh, e cercando di incassare altri soldi, dopo i 375mila dollari già spillati a Ronaldo nel 2009.
    La Juventus continuerà a vendere decine di migliaia di magliette di CR7 e gli sponsor continueranno ad arrivare.

    Non puo’ essere un caso che, alla Rai, tirino fuori filmati e intercettazioni su un’inchiesta – Alto Piemonte – che non ha mai visto nessun dirigente della Juventus alla sbarra e, soprattutto, nella quale il club bianconero e’ stato chiamato semplicemente a testimoniare sui rapporti intercorsi tra frange ultra’ legate alla malavita organizzata e la società, per quanto attinente alla vendita di biglietti.
    Agnelli e’ stato prosciolto da ogni addebito di collusione pure dal tribunale federale, di solito poco tenero con tutto cio’ che riguarda la Juve.

    Il collega di Report che ha curato il servizio ha detto di voler fare chiarezza sulla misteriosa scomparsa dell’ultra’ Raffaello Bucci, che fece da intermediario tra i servizi di sicurezza della Juve e gli ultra’.
    “Lo si deve alla moglie e ai figli” e’ stata la sua filantropica spiegazione.

    Buona domenica blog.

  15. Intanto un saluto e bentrovato.

    Sinceramente gli attacchi alla Juve in Italia ed un certo clima di contro, unito alla presenza di personaggi, vedi Pistocchi, che hanno fatto dell’anti Juve un mestiere, è qualcosa di reale.

    Poi ci sono i napolisti, che tifano in maniera animale, gente che lancia urina, che sfascia tutto che pesta e deruba i tifosi ospiti (vedi partita col Liverpool), insomma stiamo parlando di una “civiltà partenopea” che ha poco del civile.
    C’è ancora oggi il divieto per gli juventini di andare a napoli a vedere la partita, cosa ritenuta civile.
    Per contro un coro da noi è ritenuto incivile.
    Ma sempre napoletani sono ed il chiagni e fotti sembra il loro credo.

    Sulla disparità di trattamento è palese nello sputo tra Totti Rikaard e Douglas Costa. Tempi diversi? Sarà.

    Per il resto il pensiero italico sulla juve segue più o meno lo stesso schema.
    Oggi è il toro domani l’inter poi roma quindi mapoli, insomma se avessero espulso Pjanic molto probabilmente il mondo sarebbe diverso.
    Non dico la pace nel mondo, ma a quanto pare un italia ai mondiali ed uno scudetto a napoli almeno si.

    In europa la musica cambia e tocca non la juve ed i risultati, ma Cristiano.

    Ha lasciato il Real ed il Real …. be insomma….

    Per quanto riguarda il giornale tedesco, siamo a livello bassissimo, a Berlino non ci crede nessuno o quasi.

    Non è l’Erald Tribune, non siamo al Sun ma più o meno.

    Comunque Modric il più forte, Cristiano se ne va ed il Real è a mollo.

    A proposito sono passati 9 anni, era successo anche con Cannavaro, beccato appena arrivato alla Juve per flebo di qualche anno prima al Parma, ma ripeto puntuale lo scandalo appena arrivato alla Juve.

    Ciao.

  16. In Cagliari-Juve del gennaio scorso nessun provvedimento di natura disciplinare nè economico è stato preso nei confronti del Cagliari. Questo è quanto ha scritto il Giudice Sportivo a giustificazione dei mancati provvedimenti nel comunicato ufficiale: “…deprecabili espressioni razziste di cui il calciatore Matuidi della Soc. Juventus riferisce di essere stato oggetto, in quanto le medesime espressioni non risultano essere state percepite né dal Direttore di gara né dai collaboratori della Procura federale né dal GOS…”
    Tutto questo solo per significare che in un impianto la cui ampiezza è circa 1/3 di quella dello Stadium, nessuno, dico nessuno di quelli nominati dal GS, avrebbe sentito i cori razzisti contro Matuidi e nonostante “il calciatore riferisce di essere stato oggetto”?…
    Sarà stata sicuramente l’altra faccia della medaglia ad occludere in contemporanea i timpani di direttore di gara, collaboratori della procura e GOS tutti insieme.

    Dopo un supplemento di indagine, in collaborazione con la Questura di Torino, il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha così deciso a proposito di Juventus-Fiorentina sullo “striscione di cattivo gusto”, come era stato definito da un quotidiano, esposto da un tifoso della Fiorentina ed insultante la memoria dell’Heysel (�-39�):”Gli accertamenti effettuati dalla Questura di Torino provano che in realtà si è trattato di un foglio, formato A3, affisso mediante nastro adesivo ad un separatore trasparente posto tra il Settore ospiti e quello juventino.
    Ma “la minimale visibilità del foglio non esclude la sua rilevanza disciplinare… con consequenziale responsabilità della società viola”. Rilevanza disciplinare consistita in 5000 € di multa alla Fiorentina e 25.000 € alla Juventus per i cori antisemiti della sud nella stessa partita.
    In questo caso sarà stata di certo la versione b di qualcun altro a confondere le idee del giudice sportivo.

    Non si hanno invece notizie di quali provvedimenti abbia preso la GS per la vergogna di adesivi e scritte sulle vittime dell’Heysel fuori e dentro lo stadio Franchi di Firenze e gli infamanti cori dalla curva Fiesole alla memoria di Scirea e contro Pessotto.
    Evidentemente qui l’altra faccia della medaglia e la versione b devono aver bloccato insieme e contemporaneamente gli ingranaggi della solerte macchina della giustizia sportiva.

    E che dire delle accuse a Cristiano Ronaldo che rispuntano dopo 9 anni, del report-age sulla presunta contiguità fra società Juventus e gruppi della mala organizzata, della denuncia fiscale del CorSera di Cairo su una presunta evasione fiscale nel 2012, tutto in meno di un mese?

    Per il momento non ho più medaglie e frittate da rigirare, quanto a certe “versioni” non è poi così difficile intuirne il “verso”, quello di un prevedibile ritorno. Al passato.

  17. Buona donenica Max. È veramente tutto un caso, dici? Mah. Strano non sia ancora venuta fuori qualche bella notizia fake dei Pistocchi di circostanza per metterci qualche atro carico da 11 aggratis. Giusto, quello ormai lo hanno cacciato pure da Mediaset che proprio filojuventina non è mai stata.
    Eppoi saremmo pure dei piagioni? Firse qualcuno non ha capito che chi si brucia con l’acqua tiepida dopo sta sempre attento a chi cerca di mettere fuoco sotto il calderone.

  18. Piangioni.

  19. Non avevo ancora letto te Giorgio, scrivevamo” in stereo”. Ti saluto e condivido

    • Antony contraccambio il saluto e ti ringrazio per la condivisione dei contenuti. Anche oggi però non avrò molto tempo per rispondere ad eventuali repliche a quanto scritto sopra, stavolta l’invito ad un altro pranzo di pesce è presso un’ottima location della provincia fermana.

  20. Non voglio riaprire vecchie pagine e polemiche. Ho solo letto questo pezzo di un ex arbitro, oggi apprezzato opinionista, e mi sembra giusto condividerlo. A proposito di giustizia/giustizialismo..
    https://t.co/9b2wdPToSR?amp=1

    • Grazie Pier,
      avevo letto un altro articolo sul altro argomento, di Luca Marelli.
      Persona molto ponderata.

      Purtroppo alcuni/molti non hanno ancora compreso tutto l’ingiusto dolore che in molti subirono in quella tragica estate del 2006.

      Buona domenica.

  21. Max
    Spiacente, io non perdono e non dimentico. Il rigetto e’ un modo per dire la mia mante le respinge.
    Non significa che non vadano combattute.
    Ciao

  22. Spero ricominci presto il campionato perche’ tra poco finiro’ per leggere di spectre e complotti intra- galattici

  23. QUANDO IL MOSTRO SI MISE IN AZIONE

    LA MIA CAN E CALCIOPOLI
    E’ l’11 maggio 2006, alle 14 mi metto in macchina per partire alla volta di Firenze. Il tempo è bello, il sole splende, la strada è lunga e sono felice dopo aver diretto la seconda gara di A a conclusione del mio primo anno di CAN A/B.
    Gara diretta ad Ascoli dove, 18 mesi dopo, uscirò con una gamba fratturata a causa di uno scontro fortuito con il calciatore Job. Corsi e ricorsi.
    Arrivo a Coverciano dove è in programma l’ultimo raduno della stagione.
    Sembrerà paradossale ma, partendo da casa, non avevo idea che mi stessi recando nel centro del tornado per vivere uno dei weekend più assurdi e dolorosi della mia vita sportiva.
    No, non ci saranno immagini riempitive per descrivere quelle tre giornate vissute in clima irreale, tanto inatteso (da me) quanto annunciato (da altri).
    Arrivato a Coverciano incrocio sguardi stralunati e strani sorrisi. Non riesco a spiegarmi che cosa stia accadendo ma si respira un’aria molto pesante.
    Entro nella hall e saluto l’adorata Giulia (adorata da tutti, non solo da me, per il suo contagioso sorriso), salgo nella mia stanza e comincio la mia solita routine: un libro, qualche sigaretta, la telefonata alla fidanzata del tempo (sì, mi ricordo perfettamente chi fosse, è e rimane la più importante della mia vita), alla mamma, ad un paio di amici selezionati.
    Alle 18 scendo nuovamente nella hall ed incontro tanti colleghi che, diversamente dal solito, non sono tutti assieme a chiacchierare ed a ridere di stupidate assortite. I raduni bisettimanali non sono stati, non sono e non saranno mai simposi accademici ma incontri per socializzare, analizzare, confrontarsi.
    Quella sera, invece, c’è qualcosa che non va.
    Andiamo a cena.
    Di solito eravamo tenuti ad arrivare, col generale Mattei, prima di cena per consumare il pasto tutti assieme. Quella sera regnava la totale anarchia: colleghi che non erano ancora arrivati, altri che non si siedono, alcuni che si alzano al suono del cellulare, il tutto in un silenzio irreale là dove, solitamente, la sala si distingue per una cagnara indistinta in cui si mescolano dialetti di mille regioni d’Italia.
    Dopo cena usciamo velocemente dalla sala. Ci si riunisce in gruppetti sparsi, mi siedo un po’ spaesato sui gradini di fronte alla hall. Accendo l’ennesima sigaretta (ai tempi era la normalità, per me) ed ascolto i discorsi dei colleghi che discutono di certe voci che si rincorrono da settimane e che sono state anticipate il giorno prima da “L’Espresso”: ci sarebbero degli arbitri indagati per quella vicenda già battezzata con il nomignolo di “Calciopoli”, nomignolo che riporta sinistramente a “tangentopoli”.
    Ascolto senza capire un granché. Il motivo può sembrare strano ma, nella realtà, vivevo in un mondo tutto mio in quei giorni: la fidanzata più o meno nuova, la seconda gara in serie A in una stagione che migliore non avrebbe potuto essere, il giorno 300 circa di un sogno chiamato CAN.
    Verso le 21.30, mentre fumavo la sigaretta numero “ennesima” della serata, mi avvicina un arbitro molto noto di quel tempo che, senza lasciarmi nemmeno il tempo di salutare mi dice: “Mare’, tu sei uno di quelli che pensano che sono fottuto? Da qui non mi mandano via nemmeno con le cannonate, questa è casa mia e non mi faccio fregare in questo modo“.
    No, il nome non lo dirò mai ma queste parole non le ho ascoltate da solo ma assieme ad altri arbitri che si trovavano con me lì ed in quel momento.
    E’ stato, forse, l’istante in cui ho cominciato a comprendere la gravità di quanto stesse accadendo.
    E no, non ho intenzione di nascondere il fatto che alcuni colleghi fossero felici delle indiscrezioni di stampa, che ridessero a battutacce sulle manette in arrivo.
    A mezzanotte, dopo aver passato ore ad ascoltare storie incredibili su quanto emerso nei giorni precedenti, vado a dormire pensando solo a preparare sulla sedia il materiale per il solito allenamento delle 9.30 sul campo in erba di Coverciano.
    Alle 7, invece, siamo già tutti svegli.
    Pochi minuti prima sono arrivate le volanti della Polizia, lampeggianti accesi, passando per il cancello di ingresso di Coverciano già pieno di giornalisti in cerca di notizie. Come possano aver saputo dell’arrivo delle forze dell’ordine all’alba è un mistero (buffo) tutto italiano.
    Ma non certo una novità.
    Alle 7.30 un vice commissario della CAN passa di stanza in stanza avvertendoci di vestirsi in fretta, di scendere nella sala riunioni principale del Centro Tecnico con la propria carta d’identità per il riconoscimento personale e per il ritiro di atti giudiziari.
    Probabilmente è solo un caso che l’infarto sia arrivato nove anni dopo e non quella mattina alle 7.30.
    Ci guardiamo negli occhi, che adesso sono tutti stralunati. Si legge stupore, dolore.
    E paura.
    Ho paura anche io.
    Non ho la minima idea di cosa stia succedendo ma ho una paura fottuta di finire in mezzo ad indagini penali, in mezzo a nomi che, fino a quel momento, avevo solo visto sui giornali, in televisione o, per caso, durante gli incontri arbitri/dirigenti.
    Prendo la mia carta d’identità, mi avvio verso la sala riunioni da solo, incontro un agente in divisa che mi ferma e mi chiede a bruciapelo: “lei chi è?”.
    Mi si gela, letteralmente, il sangue.
    “Buongiorno, sono Luca Marelli di Como”.
    “Un attimo”.
    Prende una specie di blocchetto per gli appunti, scorre una lista.
    Mi guarda.
    “No, lei può rimanere in stanza, non è nella lista degli indagati”
    La mia reazione è stata… nessuna reazione. Sono rimasto imbambolato, fermo in mezzo al corridoio mentre l’uomo in divisa si allontanava e fermava un collega. Stessa procedura, stessa domanda, stessa attesa ma finale diverso: “vada in sala riunione, la stanno attendendo”.
    Lo guardo. Piange. Chiede all’agente “perchè? Cosa ho fatto?”.
    L’agente gli appoggia una mano sulla spalla: “vada in aula, le spiegheranno tutto”. Pochi minuti dopo gli consegneranno un avviso di garanzia, iscritto nel registro degli indagati per una gara che i magistrati ritengono “aggiustata”. Verrà sospeso la settimana successiva. Verrà processato, spenderà decine di migliaia di euro, non scenderà mai più in campo.
    Verrà assolto in via definitiva 8 anni dopo.
    Vago tra i corridoi, ho lo stomaco completamente chiuso ma decido di andare in sala pranzo per la colazione.
    Incontro una sola persona, seduta con lo sguardo perso nel vuoto.
    E’ Maurizio Mattei. Ha gli occhi gonfi.
    Abbiamo da anni un rapporto di amicizia che va oltre l’aspetto tecnico. Non si contano le cazziate che mi ha tirato, l’ultima pochi giorni prima perchè, negli ultimi 10 minuti ad Ascoli, ero cotto come una birolla.
    Non tenta nemmeno di nascondere l’amarezza, il dolore, la pena umana che prova in quel momento. Non dice una parola, mi fa solo segno di sedermi accanto a lui. Dopo due minuti, senza aver detto una sillaba, si alza.
    Si ferma, mi guarda e mi dice: “Figliolo, cazzo fai ancora qui? Inizia l’allenamento!“. Scoppia a piangere. Non sarà l’ultima volta in quegli irreali tre giorni di Coverciano.
    Andiamo al campo. Iniziamo l’allenamento più assurdo che possa ricordare. Arbitri che corrono con il cellulare in tasca, non so esattamente per quale motivo, non mi interessava allora e non mi interessa oggi.
    Attaccati alle reti di recinzione ci sono decine di persone che ci urlano di tutto, ci insultano con ogni epiteto immaginabile. Sommergono di letame madri, mogli, figli, parenti fino al quarto grado collaterale, senza distinzione. Ci sputano addosso ed è veramente difficile non reagire. Dopo il primo giro decidiamo di trasferirci ad un campo interno, lontano dagli occhi e, soprattutto, lontani dalle bocche di quelle persone che, oggi, dovrebbero chiedere scusa per aver infamato arbitri che sono stati giudicati non colpevoli.
    Finiamo l’allenamento: doccia e telefonata veloce a casa per rassicurare mamma, papà ed affetti.
    Andiamo in aula. Le forze dell’ordine sono ancora in giro ma hanno finito di distribuire gli avvisi di garanzia.
    Mattei annuncia le designazioni per l’ultima giornata di campionato. Designazioni stravolte, gli arbitri destinatari delle informative di garanzia vengono tenuti a riposo, per loro il campionato si conclude con un paio di giorni di anticipo. Per alcuni si conclude in quel preciso istante la carriera ma non lo sanno ancora…
    Finite le comunicazioni relative alle gare della domenica, Mattei scoppia a piangere. Si accascia letteralmente sulla scrivania e non dirà più nulla. La riunione tecnica si conclude nel giro di venti minuti.
    Pranziamo ma nessuno ha fame, non si capisce più nulla. Usciamo e ci raduniamo in gruppi sparsi.
    Vedo un mio coetaneo che piange come un bambino, giura su sua figlia che non c’entra nulla. Pochi mesi dopo verrà scagionato da ogni accusa, sia sportiva che penale.
    Un altro reagisce in modo differente: “siamo alla follia, non ho idea di cosa stiano parlando”.
    Nel primo processo penale verrà assolto, sentenza confermata in appello ed in Cassazione. Non ha commesso il fatto.
    Troppo spesso ho letto ricostruzioni fantasiose di arbitri corrotti, prezzolati.
    Mai, in questi anni, ho sentito o letto anche solo una riga di scuse per questi ragazzi che, allora, vennero sommersi di merda mediatica, messi alla gogna, insultati ovunque e da chiunque.
    Alcuni di loro sono stati, di fatto, buttati fuori dall’AIA prima ancora delle sentenze definitive. Ed anche a loro nessuno ha mai chiesto scusa.
    Alcuni di loro sono tutt’oggi miei amici.
    Lo erano prima dei processi, durante i processi, dopo i processi.

    E c’è gente che, ancora oggi, racconta balle inverosimili su quelle giornate…
    —/-

    Queste non sono chiacchiere, non sono fobie di tifosi. Questi sono fatti, eventi sommamente ingiusti, che hanno distrutto la vita di molte persone.
    Perché l’ingiustizia non si accompagni all’oblio !

    • Per inciso la Cassazione nel 2015 ha assolto nel merito, perché il fatto non sussiste, tutti gli arbitri coinvolti nella vicenda calciopoli, unico condannato De Santis per fatti non legati alle partite della Juve.
      Le 5 partite che hanno prodotto verdetti di “non assoluzione” con reati estinti per prescrizione sono Juventus–Lazio (capo f), Bologna–Juventus (capo i), Cagliari –Juventus (capo o), Juventus–Udinese (capo q), Roma–Juventus (capo z). Tuttavia per Juventus–Lazio, Bologna–Juventus e Juventus–Udinese l’arbitro co-imputato è stato assolto (si trattava rispettivamente di Dondarini, Pieri e Rodomonti).
      Per le due partite rimanenti l’arbitro era Racalbuto, la cui posizione è stata ritenuta prescritta nel corso del processo d’appello, accusato di un errore fatto dall’assistente in Roma-Juventus, assistente poi assolto, e per aver “garantito” alla Juve il pareggio a Cagliari…
      quella Juve di Capello che nel 2005 corrompe un arbitro per pareggiare a Cagliari e come riportato in una cronaca di quella partita “in vantaggio con un gol di Emerson viziato da un fuorigioco di Trezeguet (ndr – erroneamente non segnalato da un guardalinee non indagato) forse avrebbe meritato i tre punti per come ha gestito la ripresa, ma negli ultimi minuti si è addormentata ed è stata giustamente punita da Zola che di testa ha battuto l’enorme Zebina, un ex che nel finale ha sbagliato tutti i movimenti che c’erano da sbagliare”(La Repubblica.it 16.1.2005).

      “Il fatto non costituisce reato”, questa la motivazione della sentenza del giudice Oscar Magi del tribunale di Milano che qualche mese dopo la sentenza di Cassazione sugli arbitri ha assolto l’ex direttore sportivo della Juventus Luciano Moggi dall’accusa di diffamazione, per aver fatto riferimento alle telefonate che chiamavano in causa l’ex Presidente dell’inter Giacinto Facchetti sulla composizione delle griglie arbitrali e la richiesta ad un arbitro di indirizzare l’esito della semifinale di Coppa Italia contro il Cagliari.

  24. L’ITALIA S’È DESTA

    Bella vittoria della Nazionale, bravo Mancini.
    Ero fiducioso e alla fine la mia fiducia mi ha ripagato.
    Scongiurata la B…ora bisogna continuare su questa linea…cambierà la figc, bisogna cambiare le vecchie figure delle nazionali passate…è stato cambiato il CT, cambiamo pure chi siede in panchina, insieme al Mancio, con la cravatta.

    Buonanotte.

  25. Finalmente una bella Italia. Vittoria meritatissima. Bravi tutti.

  26. A fine settimana ritorna il campionato, sabato allo Stadium c’è il Genoa e vedremo se la forza della squadra di casa riuscirà a piegare anche il tempo, con la 9a vittoria consecutiva come nelle prime 9 giornate del campionato 2005-06, quello dello scudetto revocato alla Juve ed assegnato non per caso all’inter. Oggi è comunque tutta un’altra storia e anche gli agnostici ex tifosi juventini possono stare tranquilli, non ci saranno altri complotti inter-galattici e il fantasma del passato non tornerà. Allora non si riuscì ad evitare quello che è lapalissiano per tutti, salvo chi, non per caso ma per scelta, non si è accorto della forza esercitata fuori dal campo da “un atto di violenza nobilitato da un rito formale”(Piero Ostellino).

  27. Se la nazionale gioca bene è sempre un piacere poter dire sì. Non ricordavo una partita con questa intensità dal 1982. Sarò antico e romantico, ma quando vedo che oltre all’impegno c’è anche un minimo di qualità sono sempre contento, anche perchè sono convinto che se si lavora bene sui giovani, qui in Italia non abbiamo niente da invidiare a nessuno. Il problema è il gran numero di stranieri nell’80% scarsi o di media statura che tolgono il posto in squadra a molti giovanotti nostrani che certamente non sono da meno. Barella o Chiesa o ancora il nostro Bernardeschi sono dei patrimoni da preservare e da coltivare bene. Poi rivedere un talento come Verratti che ancora gioca in Francia dove (anche se nel Psg) può solo involvere, mi dà qualche fastidio.

    • andrea (the original)

      A me pare che la qualità degli interpreti sia frutto della scelta di puntare sul gioco e, da questo punto di vista, non avendo mai avuto stima per Mancini, gli riconosco di aver avuto coraggio e di aver individuato forse l’unica strada per riabilitarci, anche in assenza dei grandi talenti del passato.
      Gli stranieri ci sono anche altrove, in campionati di nazionali che vanno per la maggiore. Quello che gli altri hanno e che da noi spesso è stato rifiutato è la mentalità di gioco, fare la partita, attaccare costantemente. I nostri giocatori hanno fatto tante brutte figure perchè gli altri non facevano veder loro la palla..ma gli altri non facevano veder loro la palla perchè i nostri erano ancorati alla difesa, alla tattica, alla speculazione.
      E permettimelo, erano ancorati anche a un pò di supponenza per cui gli altri campionati hanno solo da imparare dal nostro: Verratti è più probabile si involva in una squadra italiana o almeno, in una squadra italiana di 2 o 3 anni fa.
      Ho visto anch’io una bellissima partita ma spero sia davvero solo la prima di una rinascita culturale.

      • Concordo Andrea, ma un Verratti nella Juve accanto a Pianjc come ieri vicina a Giorginho, sarebbe grasso che cola per la nostra Juve, mentre in una squadra di figurine che giocano solo per alimentare il portafoglio è sprecato. Ieri avevamo una nazionale molto più tecnica che “fisica” ed i risultati si sono visti.I piedi buoni talentuosi ci sono, bisogna che si sappiano pure muovere sul terreno di gioco. Non credevo nel Mancio devo essere sincero, mi ricrederò se riuscirà a dare un seguito a quanto visto ieri.

        • andrea (the original)

          Ma sai, intanto dipende dal gioco che vogliamo fare noi, perchè nella Juve versione micragnosa vista spesso non so quanto migliori.
          E poi insomma, non sarei così drastico verso le altre squadre: noi paghiamo 30 e passa milioni un solo calciatore, ne paghiamo altri 6/7/8 milioni, magari un tifoso del PSG potrebbe dire la stessa cosa di noi.

          Sì Mancini ha per una volta sorpreso anche me.

          • In un preliminare di 6 partite, al di là dei meriti di Mancini credo sia presto per parlare di precisa identità di gioco di questa nazionale, senza dimenticare che in 2 partite su 3 quello visto è stato orrendo. Credo dunque che il confronto con la Juve sia
            improponibile se rapportato al corso di una stagione calcistica che dura 9 mesi, in cui non si possono giocare oltre 50 partite con gli stessi ritmi e la stessa intensità viste ieri sera e nelle quali la gestione delle risorse fisiche e nervose e l’equilibrio nelle 2 fasi di gioco sono prerogative fondamentali per raggiungere traguardi di ben altro livello che quello di non finire nel baratro della serie b europea.

            • ops..4 partite

            • andrea (the original)

              Ho parlato di speranza di una rinascita culturale che inizia con la scelte viste ieri; è chiaro che poi questa strada sia tutta da confermare.

              Per quanto riguarda il paragone con la Juve beh, direi che i club, volendo scegliere la strada del gioco, rispetto alla Nazionale hanno il vantaggio di poter allenare quotidianamente i giocatori e di poter programmare anche le varie fasi di condizione fisica e mentale dei calciatori.
              L’intensità si allena, ci sono club che giocano a livelli notevoli per tutto l’anno, ovviamente con picchi in alto e in basso ma mediamente superiori a quelli della Juve.
              E’ sempre questione di scelte. L’equilibrio resta un concetto soggettivo, vi sono vari modi di essere equilibrati ed è azzardato pensare che chi sceglie di giocare intenso e veloce sia sprovveduto.
              Anche perchè se il parametro è la Juve direi che, al netto di tifo e corporativismo relativo, calcisticamente non rappresentiamo a oggi un modello di riferimento..o almeno spero che non ci sentiamo modello per il mondo anche sul calcio, va bene l’ego ma un limite dovrà pur esserci.

              La Nations League è sempre Europa, le squadre schierano quasi tutti i migliori, quindi non la ridurrei a competizione secondaria.

  28. UN CAPELLO PER COLLINA

    Così parlò Capello: “Il Napoli può fare qualcosa di importante in campionato e in Champions perché Ancelotti ha avuto il merito di aver rivoluzionato la testa dei giocatori, ha allargato la loro mentalità, il loro modo di giocare”.

    Il Var in Collina
    Il calcio faccia il calcio, senza prendere in prestito “sistemi” regolatori di altri sport. Tradotto: “Non si può pensare di dare la possibilità agli allenatori di calcio di chiamare la Var, come invece succede in altri sport come la pallavolo o il basket”.
    A bocciare la proposta di attribuire agli allenatori la possibilità di “chiamare” la moviola per una-due volte a tempo, è Pierluigi Collina, presidente della Commissione Arbitri della Fifa, intervenuto al ‘Var dello sport’, durante l’ultima giornata del Festival dello Sport, in corso a Trento, organizzato da Gazzetta e Trentino.
    “A differenza di pallavolo e basket, dove la grande maggioranza delle infrazioni è oggettiva – ha spiegato l’ex fischietto internazionale – nel calcio c’è una maggiore interpretazione da parte dell’arbitro.
    Nel momento in cui un pool di arbitri analizza le immagini a disposizione, potrà avere una visione più puntuale di quel che è successo in campo, rispetto a quello che un allenatore può vedere dalla sua visuale”.

    Augh ! Ho detto.

    • Ha detto pure che ormai è fuori dai giochi e che vedrebbe bene il Var già dagli ottavi in champions, ma che sono in ritardo anche per quest’anno. Chissà chi avrà procurato questo ritardo. Non vorrei si ripetesse quello accaduto lo scorso anno.

  29. E dove l’hai letta questa sentenza? Non ne parla neppure l’ultimo de media. Moggi =Belzebù, meglio evitare di dire che non lo sia, si rischia pure di farsi male 💡 😆 😆 😆

  30. @PK
    Perdonami, ma, in linea di massima, su calciopoli e dintorni ho già dato abbondantemente. So anche che un confronto in materia con un tifoso interista (pur se entrambe le parti sono animate da buona fede) rischia sempre di finire a carte quarantotto, per cui, anche seguendo i desiderata del nostro padrone di casa, preferisco astenermi.
    Mi limito a dirti due rapide cose.
    1-2: non ho letto quella sentenza.
    3- le motivazioni di un qualunque atto giudiziario possono essere soggette a critica. Ovviamente, conta la qualità di quella critica.

  31. Andrea

    La gestione delle risorse e la ricerca degli equilibri di gioco sono prerogative che tutte le squadre di club (parlo di quelle di un certo rango calcistico) devono avere in relazione alla densità di impegni da affrontare nell’arco di un’intera stagione, molto più impegnativa e dispendiosa in termini di energie psico-fisiche rispetto a quelle richieste in un mini torneo di 4 partite in cui l’unico obiettivo è l’accesso alla fase finale del Campionato Europeo in programma credo nel 2020. Penso anche che qualsiasi tipo di gioco non possa prescindere dalle capacità aerobiche ed anaerobiche oltre che tecniche dei singoli a disposizione, proprio per questo non mi pare d’aver mai scritto che un modo più intenso e veloce significa essere “sprovveduti”, ma di una scelta attuabile per qualsiasi squadra senza tener conto di tutte le “variabili” di cui sopra.
    Per finire non trovo neppure riscontri agli addebiti di carattere personale che fai a chi manifesta qui idee sul tema diverse dalla tua, per quanto mi riguarda non mi ricordo fra l’altro di aver mai posto come parametro di riferimento la Juve e tantomeno il suo modello di gioco, semplicemente perchè, per i motivi di cui sopra, ogni squadra ha propri parametri di riferimento e modelli di gioco da seguire per poter sfruttare tutte le caratteristiche dei componenti della rosa, possibilmente di tutti e non solo di un numero definito della stessa, con l’unico obiettivo per tutte di ottenere il massimo dei risultati possibili sul campo.

  32. Alessandro Magno

    Paul Kersey perdonami ma sapevo che arrivavate qui.

    devo dire che anche gli altri ti stanno provocando non poco. lo ammetto
    tuttavia ti devo stoppare.

    Qui non posso fare proprio parlare un interista di calciopoli.

    e’ un argomento su cui non saremo mai d’accordo quindi MI FATE E MI FAI LA GENTILEZZA DI NON RIAPRIRLO.

    tanto ripeto non saremo mai d’accordo su questo con gli interisti per cui il mondo è bello perchè è vario ma ciascuno resti delle proprie idee e STOP.

    Non posso e non sarebbe giusto stoppare gli juventini anche perchè questo blog nacque proprio sull’onda di calciopoli e per anni abbiamo avuto una sezione e degli autori che si occupavano solo di questo ma non posso proprio consentire a un interista di parlarne in casa mia secondo le sue opinioni. scusami se ti sembro drastico ma non posso e non voglio. D’altronde tu sei entrato ed hai accettato le regole vigenti. Non è democratico questo lo sa ma io qui dentro non ci volevo e non ci voglio utenti di altre squadre. te l’ho consentito perchè sei educato e sei amico di altri nostri utenti gobbi altrimenti non te lo avrei consentito.

    Agli altri sottolineo di non chiamare in causa Paul Kersey in questa discussione e non tirarla fuori ogni tre per due per il gusto di farlo rispondere che tanto non ne cavate niente. resteremo sempre oguno delle proprie opinioni.

    GRAZIE A TUTTI PER LA COLLABORAZIONE

    • Alessandro Magno

      Grazie PK scusami per la franchezza e la durezza ma se apro questa ferita mi si cappotta il blog. E chiaramente non voglio scatenare questo. Grazie.

    • Caro Ben,
      la mia risposta a PK andava proprio in questa direzione.

  33. 👌 e mo ? Di che parliamo?😂😂. Bravo Ben, volevo chiuderla in partenza e grazie Pier per aver saputo rispondere senza aprire nuovi contenziosi.
    Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, noi non ci scordiamo il passato ma tireremo avanti almeno fino al decimo consecutivo, ma poi anche oltre, finchè calcio non avrà fine😉😂😂

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