Non ci guarisce neanche Ronaldo

Articolo di Alessandro Magno

Non so più che cosa dire non so più che cosa pensare, non so più a che santo votarmi. Solito copione già visto e rivisto tante altre volte in questa competizione. Una Juve che entra in campo gioca bene o almeno gioca la sua partita, rimane concentrata per buona parte dell’incontro, salvo poi crollare nel finale. L’ho già visto a Monaco di Baviera quando perdemmo 4-2, l’ho rivisto a Cardiff, l’ho rivisto l’anno scorso a Madrid quando vincevamo 3-0 e anche lì siamo crollati negli ultimi minuti. Oggi verrà processato Allegri e probabilmente sarà lui il capro espiatorio. Se evidentemente la squadra continua a non avere una mentalità europea è anche perché lui non gliel’ha data. O non gliel’ha data del tutto. 

Il problema è che a questa Juve questa mentalità europea manca da sempre non gliela diedero Capello e Ancelotti, non gliela diedero neanche Trapattoni e Lippi  spesso autori di ottimi percorsi salvo perdersi miseramente in finale. Speravo con tutto me stesso che Ronaldo ci desse quel pizzico di volontà in più, quella voglia di vincere questa competizione, senza paura,  cosa che lui ha sempre avuto e che a noi è sempre mancata. Mi sembra di vedere piuttosto che noi abbiamo guastato lui e non viceversa. Mi aspettavo di vedere una Juve come quella che ha giocato nei gironi contro il Manchester invece è stata una Juve che per un’ora ha controllato l’avversario e si è fatta controllare, ma quando l’Atletico Madrid ha avuto un cambio di marcia importante, si è persa miseramente nella confusione. È mancata al solito la fortuna, due gol su mischia presi dai loro difensori centrali è un Oblak sugli scudi anche nei minuti finali, ma anche questa non è una novità per quanto riguarda la Champions League almeno le nostre. 

La società ha sicuramente la sua parte di responsabilità, il centrocampo della nostra squadra ha gli uomini contati e non sembra avere la qualità necessaria per giocare a grandi livelli in questa competizione, è stato preso Ramsey che sembra un ottimo elemento ma il suo arrivo è stato posticipato a Giugno quando evidentemente serviva subito. Non voglio dire che Ramsey sia la panacea di tutti i mali , abbiamo visto Emre Can  quanto è stato inseguito e quanto in realtà poco utile si stia rivelando. Servirebbe un poco Pogba, servirebbe un Pirlo qualora esistesse da andare a prendere. Certo l’investimento CR7 è stato importante ma si doveva fare ancora uno sforzo a Gennaio. Ora per non spendere alcuni milioni per avere subito il gallese si rischiano di perdere tantissimi milioni da un uscita precoce in CL. Con un danno assai maggiore.

Oggi è molto difficile essere fiduciosi, mi verrebbe voglia di scrivere che c’è ancora un ritorno da giocare con la grinta, la rabbia e con la bava alla bocca, tuttavia anche questo è un copione già visto, trito e ritrito. Probabilmente giocheremo al ritorno una gara in cui metteremo sotto l’Atletico Madrid per poi uscire magari miseramente per un gol preso nel finale o magari per un gol preso subito alla prima occasione loro o magari nell’unica occasione loro. Mi sarei anche stufato di tutto questo. Mi chiedo perché non si riesca ad affrontare gli avversari stranieri con la stessa grinta la stessa rabbia, la stessa voglia di vincere con cui si affrontano quelli italiani? Mi chiedo come mai in coppa siamo sempre noi quelli impauriti e siano sempre puntualmente gli altri quelli con gli attributi? Sono arrabbiato, sono deluso, non so neanche con chi prendermela. Mi piacerebbe scrivere che passeremo lo stesso il turno ma questa mattina sinceramente non mi sembra il caso di fare previsioni.

  1. andrea (the original)

    Caro Benedetto,
    l’immagine che resta tristemente impressa non è il risultato ma l’imbarazzante sensazione di non saper cosa fare con la palla tra i piedi e la paura negli occhi tipica di chi si è illuso.
    Allora, se vogliamo dire qualcosa (perchè qualcosa da dire c’è) è:
    1-Quando alla Juve smetteranno (tifosi compresi) di fare a pallate social con napoletani e interisti.
    2-Quando si smetterà di pensare che all’estero siano solo corridori o palleggiatori stupidi perchè privi di senso tattico
    3-Quando si finirà di pensare che gli italiani sono più bravi, furbi, intelligenti nonostante 10 anni di schiaffi presi dal calcio italiano in tutti gli ambiti competitivi.
    4-Quando si uscirà dalla logica per cui il risultato certifichi grandezza, nonostante da 2 anni in Europa la Juve delle due finali in 3 anni tremi spaurita ovunque e non si comporti da grande squadra.

    Beh forse allora cresceremo.
    Di chi la colpa? Penso di tutti a questo punto ma ritengo anche che una deflagrazione non sia un male se imporrà una riflessione serena su se stessi. Basta guardare gli avversari, cercare i puntini neri sul foglio bianco in tutti quelli che, nei fatti sono migliori di noi e rifugiandosi nel bullismo verso quelli che sono peggiori di noi.
    Abbiamo provato a far partita sporca con quelli che la possono insegnare al mondo la partita sporca. Noi italiani non siamo più intelligenti neanche in questo, troviamo chi ci dà lezioni nel gioco, nel non gioco, nel ritmo e, purtroppo, quando usciamo dalla campana di vetro del campionato italiano lo vediamo.
    Perchè non riusciamo a esprimerci come in campionato? Perchè là fuori c’è un mondo che neanche lo considera il nostro campionato, lo sfotte definendolo difficile mentre noi definiamo facili i loro campionati. Ci fanno credere di essere qualcuno e ci fottono.
    Ribadisco, massima serenità, questo fallimento non è un male. Avessimo fatto 0-0 ci sarebbe stata la solita boria con cui si commentano partite della Juve incommentabili: parliamoci chiaro, abbiamo sperato tutti finisse 0-0, preso il gol abbiamo sperato finisse 1-0..ecco, io credo che la riflessione interna a tutto l’ambiente debba focalizzarsi su questo tipo di mentalità.

    Sono convinto anche io che al ritorno, senza nulla da perdere, faremo una grande partita, che probabilmente non basterà ma che dimostrerà proprio quanto il limite del nostro calcio sia quello di inibire le potenzialità in nome della tattica e di liberarle quando si è disperati.
    Personalmente non festeggerò la vittoria del campionato italiano per la prima volta in vita mia, non perchè si tratta dell’ottavo e quindi per senso di sazietà ma perchè il campionato italiano è diventato per noi il motivo della mancata crescita e io preferisco crescere che vincere un Cuneo-Pro Piacenza.

    Sono triste, molto, ma in assoluto non sorpreso. Speravo davvero che la Juve avesse bluffato sin qui e tenesse gli assi nella manica per il momento giusto ma mi rendo conto che, anche questo mio pensiero, è tanto italiano, perchè le grandi squadre le vedi dall’inizio e gli assi li hanno sempre in mano.

    Servono forse nuovi innesti ma la pochezza di ieri, rispetto a un Atletico che è una grande squadra non certo nelle individualità, ci dice che nuovi innesti non garantiscono una crescita.

    Aiutiamo la Juve, chiediamo un cambiamento.

    • Amico mio
      Il problema della Juve è racchiuso tutto in queste tue poche parole:
      …”l’imbarazzante sensazione di non saper cosa fare con la palla tra i piedi”…
      Ma non perché non si sa a chi passare la palla, ma proprio perché non si sa come fare per passare un pallone.
      E quando tu in squadra hai tre o quattro elementi del genere (uno in difesa, uno a centrocampo e qualche altro che non ha voglia di giocare e un altro con la serata storta) la frittata è bella che servita.
      Fuori dell’Italia hanno le basi per giocare il pallone…saperlo stoppare addomesticare e colpire…

      Quello che si può rimproverare ad Allegri è il fatto che, sentiti i mugugni della metà dei tifosi avversi, non doveva rinnovare.

      Dici e come dice anche Benedetto che ci sono i 90 di ritorno.
      Si, grande partita della Juve, 3-0 fino all’ottantottesimo minuto e poi il goal di Morata per il definitivo 3-1.
      Un film visto e rivisto decine su decine di volte.

      Perché ? Perché loro con la cazzimma un goal lo fanno.

      Deluso e amareggiato mi metto in un angolo a meditare…il campionato, a questo punto, non mi interessa nemmeno più.
      Ciao.

      • andrea (the original)

        Sai Max, sto leggendo in giro critiche ad Allegri o al singolo giocatore che definire feroci è un eufemismo e trovo che anche questo sia perfettamente in linea con una mentalità italianista ormai decotta, presa a schiaffi da anni.
        Allegri è lì perchè scelto dalla Juventus e ne incarna in credo.
        Dunque, se vogliamo crescere penso sia da mettere in discussione un credo, una filosofia che seppur contornata da risultati e da modelli societari sicuramente validi (non direi innovativi perchè se si è avanti in Italia non è innovazione) ma di fondo ancorata a dogmi del passato. Mettersi in discussione è sano, guardare ciò che si può imparare ancor di più e non ha importanza se corrisponde a chi vince e chi non vince.
        La Juve deve cambiare dentro, deve staccarsi dalla mentalità italiana.

        Quante volte abbiamo sentito dire: “vedi Ronaldo in Italia non fa 50 gol come in Spagna? Lì le piccole squadre ne prendono 8/9 perchè non sanno difendersi; qui il Frosinone quelle imbarcate non le prenderebbe”, dando a questa affermazione la valenza di competitività.
        La realtà amico mio è che Ronaldo non fa 50 gol in Italia perchè in Italia non si gioca per fare gol e la realtà è che se il Frosinone va in Spagna non ne prende 8 ma 15.

        Dunque Allegri non doveva mollare perchè aveva metà della tifoseria contro. Allegri e tanti singoli dovevano restare perchè la Juve vuole quel modello.
        Vincere è l’unica che conta è un motto di Boniperti, bello ma datato, troppo. Oggi devi fare gioco per pensare di vincere ma soprattutto per metterti alla pari dei migliori, giocartela a testa alta e pacco (quello mostrato da Simeone) in fuori.
        Noi abbiamo fatto due finali in 3 anni ma siamo rimasti gli stessi, a Lisbona, a Wembley, giochiamo per distruggere il gioco avversario, ci sentiamo più intelligenti se questa cosa riesce ma questa cosa riesce se proponi qualcosa. L’Atletico, da sempre etichettato come simbolo del non gioco, in realtà qualcosa propone sempre, specie in casa. A noi piace ricordare sempre e solo il pullmann che mettono davanti alla porta del Camp Nou o all’Allianz Arena ma attenzione, loro lo mettono dopo aver fatto qualcosa e comunque contro squadre nettamente più forti.

        Comprare giocatori aumenta la qualità ma è il contesto che fa la differenza. Sai quante volte ho visto risorse valide entrare in aziende obsolete e adeguarsi all’ambiente? Noi abbiamo limiti a centrocampo, lo sappiamo ma parliamoci chiaro: l’Atletico in mezzo aveva Rodri e Thomas, mica Modric e Kroos.
        Quindi il problema non può essere un singolo acquisto o l’allenatore in sè.
        Oggi mi trovo a essere più sereno io che molti altri sai? Perchè se ci si ancora al risultato, nel momento in cui viene meno crolla il terreno sotto i piedi e invece non è così, non deve essere così.
        Leggo che perderemo CR7 ma è isteria da risultatismo questa: CR7 è al primo anno di Juve, non è che al Real abbia vinto al primo anno e comunque non è che trova tante squadre in grado di dargli 30 milioni a 34 anni.

        Non perderemo nulla, miglioreremo la squadra ma ciò che va cambiata è la filosofia

  2. Esatto Ben,
    questa è una partita già abbondantemente vista, già abbondantemente giocata.
    I cali nei finali delle partite europee sono endemici, mica episodici (ultime tre partite perse).
    Ecco perché alcuni di noi erano pessimisti sull’attesa dei supplementari in quel Real-Juve.

    Per finire: se -come riconosci anche tu- gli attributi europei a questa Juve non è riuscito a darli neanche Cristiano Ronaldo, pensare che li possa dare Ramsey, è da eterna speranza illusa.

    Buongiorno.

  3. Pensare che Ronaldo risolvesse tutti I problemi sarebbe infantile.
    Io non penso che un giocatore possa rappresentare una sicurezza da solo.
    A questo punto credo che, al netto del marketing affidarsi ed illudersi su Cr7 sarebbe come pensare ad un pilota di F 1 alla guida di una due cavalli. Anzi solo pensarlo sarebbe proprio da provinciali.
    Non so, le spese ci sono state, forse bisognava impegnarsi un po’ di piu per fare squadra, guardare ad un centrocampo esperto e solido.

    C’e modo e modo di perdere, ieri ho detto che non siamo una corazzata, al massimo lo siamo a prua e a poppa, fra molte parentesi. Al centro siamo una piroga.
    Sono deluso ma forse nemmeno stupito. Le scelte sbagliate si pagano.

  4. Il ritorno e’ una missione impossibile.
    Per il futuro che facciano I conti della serva,vendano e rinnovino,non si vince in Europa come siamo messi.
    Che alla Juve valutino e che non si sentano legittimati a considerare un punto di ripartenza I Matuidi, I Pjanic e vari ed eventuali.La ripartenza richiede fiducia e non possiamo concederla ancora.
    Emblematico il gesto osceno di simeone, da squalifica.

    Non so piu’ che dire. Credo che da oggi si debba parlare di mercato e rinnovamento,il resto e’ pleonastico.
    Per non essere ripetitivo,mi limitero’anche a commentare le poesie di Luigi……ha ha ha

    Minchia come sono incaZZato.

  5. matteo cianchetti

    Le chiacchiere stanno a 0 allegri è arrivato sulle vittorie di conte per 2 anni non ha proprio messo mano poi con grandi acquisti ha vinto campionati che ognuno di noi poteva vincere. Non ha uno stile di gioco non ha un idea per non parlare del carattere. Atletico nettamente inferiore facile anche da ribaltare a Torino ma ieri non abbiamo fatto un tiro in porta su azione manovrata. Gioca tra le linee usa la qualita alza dybala ai 16mt inserisci bernardeschi e cancelo. Sorprendi noi e soprattutto l avversario. Serve conte. Guardiola. Klopp.

  6. Buongiorno Ben,
    Esatto, oggi non é giornata per parlare di remuntadas. La delusione é troppa. In molti speravamo di rimanere sorpresi col ritorno della champions, invece la partita non ha fatto altro che evidenziare a colori i difetti che gia da 4 mesi si percepivano in campionato.
    Credo sia fuori luogo parlare di sfortuna, perché noi la sorte non l’aiutiamo, al contrario la sfidiamo.
    Oggi chi puó recriminare sul risultato é l’Atletico, non certo noi.
    Non é neanche questione di uomini, perché puoi anche avere Ramsey o Messi ma se non sei organizzato e non hai idee non serve a niente.
    La differenza in coppa la fanno ancora i Ronaldo ed i Messi, ma perché la facciano devi prima metterti al pari delle altre.
    Ti chiedi perché non affrontiamo le europee come le italiane, ma in realtá lo facciamo. Solo che una cosa é sfondare con un pugno un muro di cartone ed un’altra sfondare con lo stesso pugno un muro di cemento armato. Noi in campionato abbiamo a che fare con la carta pesta. Se non usi gli strumenti adeguati contro il cemento non hai speranze. Infatti le paure vengono quando ti rendi conto che non sai che fare.
    I numeri non sono tutto ma qualcosa dicono, zero sconfitte in campionato, il 50% in coppa.
    La settimana scorsa criticavo un articolo di Tuttosport che parlava di Atletico in crisi, ma ormai sono convinto che le partite non le guardino nemmeno i giornalisti, si limitano al televideo. Perché chiunque abbia visto le ultime partite dell’atletico si é reso conto di una squadra in salute.
    Anche le pietre sapevano come avrebbero giocato i colchoneros e noi che facciamo? Nessuna idea, nessuna contromisura, niente. Li affrontiamo come un frosinone qualsiasi e diamo una bella capocciata.
    Finché non capiremo che in Europa si gioca a velocitá differente e si gioca per fare gol non andremo da nessuna parte. Loro di partite come questa ne affrontano continuamente, per noi era la prima della stagione, anzi la seconda dopo l’atalanta (ma lí ci siamo giustificati coi carichi di lavoro).
    Facciamo gli splendidi in campionato contro squadrette delle quali in europa si parla solo per le pagliacciate delle procuratrici. Ieri abbiamo avuto anche noi la nostra Wanda.
    Ha ragione Luca quando dice che il nostro gioco é una melina, aggiungo io, fatta di prevedibili passaggi di 20-30 metri che vengono intercettati con estrema facilitá dagli avversari che ci attendono schierati con le mani sui fianchi. E se altri anni siamo andati avanti grazie alla fase difensiva, quest’anno neanche quello.
    Scusate il pessimismo, ma avremo tempo piú avanti per illuderci con una nuova remuntada europea che, probabilmente, terminerá con la solita eliminazione a testa alta che come sempre verrá imputata alla sfortuna.

    • Non per essere pedante ma di “melina” ne ho parlato per primo ieri … se non sbaglio ☺️
      “Il possesso palla della Juve in realtà è una melina …”

      • Scusa Luigi, andavo a memoria dei post letti ieri. Ho trovato cosi adeguata la definizione che ho perso di vista l’autore 😉

  7. Mauro the Original

    Credo che sperare in una qualificazione della Juve sia irreale. A Torino molto probabilmente perderemo nuovamente.
    Ciò che più mi ha colpito è che i giocatori bianconeri hanno corso esattamente quanto spagnoli, ma per chi ha visto la partita sembra che gli spagnoli abbiano corso il doppio. E questo è molto grave poiché significa non avere idee.

    Se non si vuole perdere tempo sarebbe opportuno già cominciare a rinnovare la squadra e darla in mano a Conte.
    Abbiamo giocatori ormai a fine carriera ed altri non idonei al suo gioco.
    Ma abbiamo anche giocatori che sul mercato valgono un botto e con la cui vendita di potrebbero acquistare i giocatori idonei a interpretare il gioco preteso da Conte.
    Credo che senza spendere un euro Conte saprebbe plasmare la squadra dando una identità e personalità che oggi mancano. I giocatori oggi corrono male senza sapere cosa fare, non hanno schemi e mancano di grinta che è necessaria soprattutto in campo europeo.
    Solo Conte secondo me saprebbe resuscitare questa squadra che altrimenti si disgrega malamente finendo il ciclo Juve.

  8. Sarà che la vedo con l’occhio del tifoso beota, ma la partita l’ho vista pari pari, come l’hai descritta tu Ben.
    Non so cosa dire oltre, so soltanto che la notte non mi ha ancora portato consiglio e al pari di Tino sono inc.zato nero.
    Siamo entrati nella spirale del gioco ( non dico “non gioco” sennò Andrea scrive un altro lenzuolo) del cafone argentino e non siamo riusciti a venirne fuori. Non sono ottimista, credo che anche a Torino non riusciremo a venirne fuori, avevo paura di questa avversaria e lo avevo pure motivato. Così come sono sempre sono stato accondiscendente quando si vinceva, divento critico se le cose non dovessero andare bene, pertanto se non riusciremo ad andare avanti in champion’s credo sia il caso che la società si organizzi per capire quale sia il tecnico giusto per farci cambiare ( come dice sempre Andrea) mentalità. La filosofia di Boniperti che l’unica cosa che conta è la vittoria, la ritengo sempre valida, non staremmo qui a parlare se ieri avessimo vinto. Io su sull’1 a 0 speravo che la squadra reagisse per riuscire a pareggiare e magari pure vincere, non che ci facessimo ancora mettere sotto, e questo è un altro motivo per cui non mi capacito.

    • Beh, non é che non volessimo reagire, semplicemente non ce l’hanno permesso. Sono stati superiori in tutto. Difesa solidissima, centrocampo grintoso e con qualitá di palleggio ed attacchi fulminei e pericolosi. Idee chiare e semplici in ogni fase. Noi molli perfino sulle palle inattive. Simeone ha usato le sue armi, noi?

    • andrea (the original)

      Vedi Antonio,
      la questione è che la Juventus (e il calcio italiano) entra sempre nella spirale altrui, lascia sempre decidere all’altro cosa fare. Quindi non fai partita pari se subisci sempre decisioni e scelte dell’avversario
      Per quanto mi riguarda sì, mi troveresti a parlare se avessimo vinto giocando così male e per questo dico che il cambio di mentalità è necessario.
      Il cafone (come lo chiami tu..io ricordo lo stesso gesto fatto da Buffon a Cagliari una volta) in realtà ha creato una mentalità e un gioco. Noi ricordiamo solo ciò che fa comodo ma loro non sono solo difensivisti e, di certo, con il pallone in possesso hanno un gioco organizzato, veloce e sanno cosa fare. Non saranno spettacolari (ma questa storia dello spettacolo è un altro falso storico che ha fregato la Juve perchè lo spettacolo non è stato mai chiesto) ma giocano.
      La partita di ieri non è diversa da altre, cambia solo il risultato..noi dobbiamo cambiare le partite, i risultati si prendono cura di loro stessi

      • Non ricordo e non sapevo di un gesto così volgare da parte di Buffon. Ma l’Ilaria lo sa che anche Gigi fece qualcosa di così schifoso?
        Non credo se lo sarebbe preso😂😂😂 se avesse saputo.
        A parte gli scherzi, ho capito bene che quel gesto era indirizzato alla sua tifoseria ma non credevo ci fossero dei professionisti in grado di arrivare a tanto. Non sono un bacchettone nè un moralista nè tantomeno un frustrato per un goal che mi poteva far sentire momentaneamente inadeguato, ma mi ha dato visivamente un fastidio che poche volte ho provato. Non riesco a rendere l’idea, descrivendolo.

        • Antonio

          Anche Buffon fece quel gesto in un Juventus-Cagliari, quando contestavamo Allegri per il periodo nero.
          Buffon, dopo vinto contro il Cagliari, si rivolse alla curva dicendo di avere, tutta la squadra, due coglioni così.

          Ciao.

  9. LA METTO QUI PER RICORDO E PER:
    Antonello Angelini

    Adesso davvero basta!!! NON SE NE PUO’ PIU! Lo sfogo di un tifoso deluso, amareggiato, arrabbiato…. scoraggiato.

    La maggior parte dei tifosi della Juventus non ne può più di vedere partite del genere. Nel calcio si può vincere o perdere, come pareggiare. Ma non in questo modo, con una squadra che ha speso quel che ha speso per Cristiano Ronaldo.

    – Non se ne può più di vedere De Sciglio preferito a Cancelo.

    – Non se ne può più di vedere solo passaggi orizzontali e aspettare il colpo del singolo o quello di “culo”.

    – Non se ne può più di vedere Dybala lontano dalla porta.

    – Non se ne può più di vedere Dybala uscire sullo 0-1 per far entrare Bernardeschi, dei cambi ruolo su ruolo.

    – Non se ne può più di doversi ritrovare sull’orlo del baratro per vedere questa squadra giocare a calcio (Madrid 1-3 e Monaco 4-2 ).

    – Non se ne può più di non vedere mai in campo giovani come Kean e Spinazzola nemmeno contro il Frosinone in casa. Quando cresceranno?

    – Non se ne può più di vedere partite come l’ultima del girone. Quelle sono le partite a ritmo Champions e bisogna giocarle sempre.

    – Non se ne può più di quell’approccio alle partite come se bastasse stare in campo che poi il golletto verrà da solo.

    – Non se ne può più di avere tanti infortuni e giocatori mancanti nelle partite decisive della stagione.

    – Non se ne può più di vedere CR7 da solo contro 3 avversari. E lui deve farsi sentire.

    – Non se ne può più di vedere i nostri perdere tutti i contrasti e sembrare per lunghe fasi in apnea e in 9 contro 11.

    Ma c’è il ritorno…

    Dici bene, Antonello, c’è il ritorno.
    Ho già scritto 3-1.
    I commenti giustamente saranno: la qualificazione l’abbiamo persa a Madrid.
    Io dico che le partite senza centrocampo si vincono a fatica…e questo è il vero non se ne può più.

  10. Il vituperato Var ci ha salvato due volte ieri sera …
    Altrimenti nella partita “sul campo” avremmo rischiato l’imbarcata.
    Come molti tifosi che lo hanno già scritto io sull’1-0 speravo finisse al più presto la partita, perché Simeone aveva fatto tre cambi, noi nessuno …
    Tanto per dire che il coltello tra i denti lo avevano loro, non certo noi. Che sembravamo seduti comodamente a tavola in attesa ci portassero l’antipasto …

    A questo punto bisogna ammettere che l’errore è stato commesso innanzitutto da Agnelli, dopo Cardiff.
    Era finito un ciclo, il rinnovamento doveva cominciare lì…
    Ora siamo alle pappine dei decotti … una squadra che non sa più a che santo votarsi quando scende in campo …
    Ho nella retina un’immagine del primo quarto d’ora:
    L’Atletico aveva cominciato pancia a terra, ma su un rinvio di mano del nostro portiere la palla è arrivata a Pjanic, Pjanic, che sta 3-4 secondi con la palla tra i piedi… tutti fermi … compresi i giocatori spagnoli che hanno guardato l’arbitro credendo fosse successo qualcosa !
    Ecco, questa modalità moviola del calcio, in Europa viene ridicolizzata anche dai carneadi giovanotti svizzeri. È ovvio che quando incontriamo una squadra vera succeda il patatrac.

    Buona giornata.

    • No, ma il bello é che lo avevano anche detto cosa avrebbero fatto e come avrebbero giocato. Io non so come cazzo le prepariamo noi le partite. Altro che tempi di gioco, noi pretendiamo di ucciderlo di noia l’avversario. Solo che gli altri vogliono divertirsi e far divertire il loro pubblico. Perché anche un calcio scarno ed essenziale come il loro risulta gradevole quando viene proposto con la giusta guarnizione di grinta, velocitá e precisione.

  11. Mah. Io inc..zato non sono xchè inc..zarsi x una partita di calcio ho capito che non ne vale la pena (parlo x me ovviamente). Mi dispiace solo aver visto la squadra (da incompetente, quindi posso sbagliare…), disunirsi subito dopo aver subito la ripartenza che poi ha portato al clamoroso errore di Diego Costa. Ecco, da lì è come se fosse iniziata un’altra partita piena di paure. Avevamo cominciato la ripresa costringendo l’Atletico nella loro metà campo.

    • No, non sbagli Germano. Prima eravamo piú uniti, ma evidentemente con la sputazza perché é bastata quella ripartenza per sfasciare tutto ed abbiamo perso la bussola copletamente.

      • Sì ma non capisco xchè. È una semplice domanda quella che mi faccio. Di che cosa devi avere paura? Non capisco. Poi vabbè, x quanto riguarda il discorso sul campionato italiano che ti devo dire. Sarò arretrato, contro innovazione, patriota e chi + ne ha + ne metta ma continua a piacermi e continuo a seguirlo x quel che posso ovviamente. Se riusciremo a vincerlo lo festeggerò come gli altri xchè vincere non è mai scontato x nessuno, nemmeno x la Juve in Italia.

        • Sinceramente me lo chiedo anch’io il perché. Allegri aveva favorito una crescita mentale nei suoi primi anni che poi peró si é interrotta.
          Al campionato ci sono affezionato anch’io ma purtroppo non ci allena per poi affrontare il resto. Al contrario, ci illude. Ieri la squadra si é trovata in imbarazzo di fronte a certi ritmi. Se al ritorno non ci adeguiamo non abbiamo speranze.

    • andrea (the original)

      Non credo Germano.
      In realtà tutto lo sviluppo lo hanno deciso loro: hanno deciso di far partita pari a centrocampo nel primo tempo per poi provare qualche sortita, hanno deciso di abbassarsi per fregarci in contropiede a inizio ripresa, hanno deciso di aggredirci e attaccarci in seguito. Semplicemente avevano un gioco che sanno sviluppare in più modi e un piano partita.
      La Juventus si è adeguata come spesso al gioco avversario e il livello di paura si è elevato in base all’innalzamento del loro livello di gioco.
      Allegri ha detto che la squadra cercava di far passare minuti e questo spiega molto perchè è il contrario del gioco del calcio.

  12. Mauro the Original

    Dopo 3 partite consecutive di Champions perse malamente io darei subito il benservito ad Allegri. Se un minimo filo di speranza di deve essere a Torino lo vorrei rischiare con un altro allenatore. Con Allegri speranze zero.

    Ancelotti è stato allontanato dal Real dopo aver vinto una Champions mica il torneo di Viareggio. Eppure non era convincente. Mi aspetto che la società decida subito senza attendere il diluvio universale.

  13. Mauro the Original

    Ieri il corpo estraneo della partita era Manzo ma Allegri non lo toglie per nessun motivo. Avevamo il centrocampo a pezzi. Metti un altro centrocampista e passa al 422 praticamente a specchio.
    Ci hanno fatto dei contropiedi terrificanti e solo per estrema fortuna non abbiamo perso 5 a 0 e nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare.

    Anche se casca il mondo, se arrivano gli alieni a conquistare la terra o se entra in campo Trump a morsicare l’arbitro, il buon Allegri farà sempre i cambi dopo il 70esimo.

    L’Atletico ha fatto 3 cambi nello stesso momento inserendo forze fresche contro i nostri già stanchi prima di cominciare.
    Stessa cosa vista sempre sempre sempre sempre.
    Noi perdiamo le partite di Champions sempre nel secondo tempo. Come mai?

  14. Mauro the Original

    Centrocampo

    Avevamo il giocatore ideale per il centrocampo, quel mediano che davanti alla difesa ti risolve ogni guaio sia nel fermare i giocatori sia nelle palle alte in area. La Juve non lo ha preso per soli 4 milioni di differenza. Con lui il centrocampo sarebbe stato perfetto mettendo Pjanic e Matuidi nei loro ruoli naturali di mezz’ala.
    Si chiama N’Zonzi e stranamente con lui la Roma ti va in semifinale Champions e quest’anno molto probabilmente supera gli ottavi.

    La Roma ai quarti di Champions con dei giocatori che da noi non farebbero nemmeno le riserve. Meditate gente

  15. IO, UNO DEI MEDI O QUASI

    Scrivo a nome di tutti gli juventini medi, che non sono né pro né contro Allegri, che tifano Juve sempre, che sono contenti se la Juve vince indipendentemente dal gioco espresso e quelli a cui se si giocasse un po’ meglio schifo non farebbe.

    Che sono grati a Max per i titoli ottenuti e al tempo stesso non pienamente soddisfatti perché, in quanto Juventini medi, tendenti al perfezionismo/narcisismo, nè allegristi, nè antiallegristi.

    A nome di tutti questi vorrei fare delle domande al Mister:

    1) Perché se il calcio “l’è una hosa semplice” le lezioni le capiamo solo dopo una batosta?

    Nella vita le cose semplici le apprendi senza bisogno di colpi bassi, sono le cose difficili da accettare e che ti fanno la scorza dura, quelle che puoi apprendere solo tramite un po’ di sofferenza.

    Sono d’accordo col Mister, il calcio è semplice, se chiediamo a un bambino di 8 anni “qual è la caratteristica principale dell’Atletico Madrid?” questo ti risponde “L’Intensità“.

    Perché abbiamo pensato di presentarci a casa loro passeggiando come turisti che fanno shopping?

    2) Perché dire sempre che sbagliamo tanto “tecnicamente” e i giocatori più tecnici li tieni in panchina?

    Le due frasi più celebri del mister sono “innanzitutto bisogna fare i complimenti ai ragazzi” in caso di vittoria e in caso di prestazioni scialbe “abbiamo sbagliato tanto tecnicamente“.

    Io che ho giocato a calcio in categorie inferiori, ho imparato che la tecnica è come la bellezza fisica, ce l’hai o non ce l’hai, puoi leggermente migliorarla, ma Rosy Bindi non sarà mai Claudia Schiffer , Giuliano Ferrara non sarà mai Brad Pitt, come De Sciglio non sarà mai Cancelo, Matuidi non sarà mai Bernardeschi, Mandzukic non sarà mai Douglas Costa ecc..
    I primi sono buoni giocatori, dotati atleticamente, capaci gare importanti, ma la tecnica è un’altra cosa.

    3) Perché dici “non abbiamo le caratteristiche per giocare bene“?

    Badiamo al sodo, a tutti noi piace vincere, ma queste parole che ogni tanto il nostro mister dice mi lasciano basito, non posso credere che una squadra con Alex Sandro, Bonucci, Cancelo, Pjanic, Douglas Costa, Bernardeschi, Dybala e CR7 non abbia possibilità di esprimere un’idea di gioco complessiva che vada oltre l’avere “una buona base difensiva e poi là davanti qualcosa inventano“

    4) Perché dici “i titoli si vincono sempre con la miglior difesa“?

    Quest’affermazione è parzialmente corretta, il campionato italiano si vince con la migliori difesa, la Champions no, vince sempre chi fa un gol in più dei rivali, e mette i propri attaccanti nelle condizioni di farlo, non a caso alla Juve e allo stesso Atletico, una volta arrivate in fondo, manca sempre il centesimo per fare una lira.

    Sono certo che sotto a quest’articolo si aggiungeranno tanti altri juventini come me, senza troppe pretese ma con tanta voglia di capire e soprattutto domandare

    “Learn from yesterday, live for today, hope for tomorrow. The important is not to stop questioning.”
    (Impara da ieri, vivi per oggi, spera per domani. L’importante è non smettere di farsi domande.)
    Albert Einstein

    di D.D.D. “uno juventino medio“

    Buon pomeriggio

    • Odio la definizione di juventino medio ma mi riconosco abbastanza nel profilo descritto e ne avrei anch’io tante di domande da fare.
      Vorrei sapere:
      – Perché abbiamo perso l’umiltá?
      – Guardiamo l’avversario prima di giocarci? E, nel caso quali contromisure avevamo adottato ieri?
      – Perché dopo 4 mesi di gestione in campionato dobbiamo sorbirci sta chiavica pure in coppa?
      – Perché, essendoci bisogno di tennica, attacchiamo con matuidi?
      – Perché, se si vince con la miglior difesa, non abbiamo piú neanche quella?
      – Perché giochiamo cosi lentamente e mai di prima?
      – Perché non c’é mai un compagno vicino ma scappano via tutti dal portatore di palla?

      E potrei continuare cosi per ore…ma non ne ho neanche voglia per l’incazzatura.
      Gia sapevo, e l’avevo detto ieri, che non saremmo stati brillanti. Solo desideravo che non si compromettesse il ritorno, invece dobbiamo ringraziare il VAR perché altrimenti oggi commenteremmo un’umiliazione storica.
      Abbiamo margine per recuperare al ritorno ma, mi raccomando, dopo l’eventuale 2-0 portiamola ai supplementari per vedere l’effetto che fa.

      • Ah, ancora e soprattutto:
        Perche i nostri (Allegri in primis) all’inizio ridevano tutti mentre loro (Simeone in primis) sembravano il buono, il brutto e il cattivo?

      • Kris
        Le risposte ai tuoi e anche miei quesiti (tanto sono gli stessi, più o meno) stanno tutte racchiuse nel fatto che 4-5 dei nostri litigano con la palla e sono, purtoppo, quelli che hanno più cattiveria e spirito di corpo…pensa, uno è perfino campione del mondo.

        Dove vogliamo andare se non riescono mai a fare 3 passaggi tre di fila ?

        Basta così…Luigi scrive poesie io racconterò le Juventus passate.

        Un abbraccio.

    • andrea (the original)

      Credo che la risposta sia: perchè siamo ancora italiani e gli italiani vivono di quei luoghi comuni proposti da Allegri (non è il solo è, per questo parlo di problema calcio italiano)

      1-L’italiano non cambia, lo fa solo se costretto e infatti i cambiamenti italiani sono modesti perchè quelli veri si fanno quando le cose vanno bene.
      2-Gli italiani vivono di formule, studiano la tattica, non il modo di giocare.
      3/4 – Gli italiani vivono di slogan, anche se questi slogan sono smentiti e soppiantati da anni.

      Capire è importante ma non basta se non si vince la prima battaglia che davvero conta vincere (questa sì andrebbe nel motto di Boniperti) e che Julio Velasco definisce “contro noi stessi, i nostri limiti, quello che non ci viene bene, che non sappiamo fare”.
      L’italiano pensa di sfangarla sempre per poter allontanare il lavoro su se stesso.

  16. Oggi leggo, leggo, leggo …
    E scopro che tutti, ma proprio tutti, hanno scoperto che “il re è nudo” …
    Il problemino è che il re era nudo da un po’ …
    Ma giustamente un bel gruppetto di tifosi dello schieramento corporativo sosteneva era vestito.

    Perciò noialtri siamo certamente delusi come tutti, ma non sorpresi.

    Un abbraccio fraterno agli uni e agli altri 🤗

  17. Lui
    Certo che sostenere il concetto che Allegri non attacchi e’ un dogma.
    I
    n una squadra come la Juve infarcita di ali mezzale alettine e alette parasole di terzini/ala dove non esiste filtro a cc e dove sono state curate tutte le zone attacco cc avanzato ecc ecc col risultato ottenuto di fare un pasticcio,sembrerebbe che l’attacco sia la preoccupazione principale se guardiamo le scelte. Il fatto e’ che si gioca da schifo in mezzo.

    Allora nel casino messo su scopriamo che nessuno sa attaccare o a chi dare la palla come dice Barone.

    Cose fatte male, diciamocelo.

    Al di la di tutto il ciclo e’ finito. Non parliamo sempre delle stesse cose. Corporazioni, Allegriani ecc ecc tutto obsoleto. Allegri lo danno al Real ed e’ giusto che I cicli abbiano una fine.
    Errori ne fanno tutti. La Juve ha ceffato le scelte in ottica CL.

    Siamo fuori dalla CL, e questo riguarda tutti: Juve, Allegriani e antiallegriani.
    Ho due pa…che oggi non passo dalle porte.

    • Boh, vedo che certi luoghi comuni sono duri a morire … Se avessi la pazienza di andarti a rileggere i miei post di ieri sera, amico mio (scritti ovviamente a caldo e dove magari sarebbe stato facile essere feroci), vedresti che ho sparato molto più in alto. Allegri non l’ho proprio citato.
      Certe puerili contrapposizioni le lascio ai bambini mai cresciuti.

      Ciao.

    • Ps … Siccome però certe contrapposizioni di vedute esistono eccome … Come avrai notato, oggi pomeriggio ho abbracciato entrambe le cosiddette “fazioni”, perché mi è evidente che lo scorforto è di tutti !

      Buona serata.

  18. Max e kris
    Concordo.
    Se si attacca bisogna farlo bene, noi lo facciamo passeggiando,come dice Max o mai di prima come dice kris.
    Lo facciamo male, la squadra paradossalmente, al netto delle assenze, e’ fatta per attaccare e’monotipo. Manca qualita’ in mezzo.

  19. Ciao Ben, e ciao a tutti gli amici.

    Mi spiace, ma stavolta non condivido troppo l’impostazione del tuo commento.
    Cerco di spiegarmi.
    Spesso qui, agli occhi di qualcuno, passo per “aziendalista” o “filoallegriano”. Non è così. Mi sforzo di essere quanto più possibile obiettivo.
    Ed è proprio in nome di questa obiettività che oggi mi dichiaro fortemente deluso da Allegri.
    Non è affatto una questione di “risultatismo”. Sbaglia chi sostiene che “il calcio di Allegri è sempre stato questa roba qui, non si può contestarlo solo quando perde”. Sbaglia, perché questa visione è assai banalizzante.
    Allegri (a differenza di molti allenatori) non ha UN suo calcio. Ha un’idea di calcio assai meno rigida di altri e questo gli permette di
    adattarsi al tipo di rosa a disposizione ed altresì di adattare il suo gioco a quello degli avversari, sfruttando le loro debolezze.
    C’è chi legge in questo un carattere speculativo. Io non sono d’accordo.
    In ogni caso, a mio modo di vedere ieri Allegri ha completamente sbagliato l’impostazione della gara.
    Abbiamo fatto lo stesso tipo di partita disputata all’allora Vicente Calderon nell’ottobre 2014. Tentando di controllare il ritmo, senza creare quasi nulla in termini offensivi. Perdemmo 1-0 allora, ieri è finita ancora peggio.
    Parlo di impostazione sbagliata perché:
    1- all’epoca eravamo nell’andata fase a gironi, quindi anche una sconfitta era rimediabile (infatti ci qualificammo per secondi), mentre qui lo scontro è ad eliminazione diretta.
    2- quel match doveva essere di monito per Allegri: contro l’Atletico un ritmo così compassato non paga. Perché gol alla loro difesa schierata non ne fai, mentre tu puoi anche concedere zero occasioni pulite, ma sui calci da fermo sono sempre un pericolo e rischi di andare sotto senza nemmeno capire come.
    3- noi non siamo più la stessa squadra di 5 anni fa. Siamo più forti, abbiamo più armi da sfruttare e con noi gioca il miglior attaccante al mondo.
    Una partita come quella di ieri ha concettualmente senso farla a Parigi, contro il City, a Liverpool. Con avversarie che amano giocare a viso aperto e concedono spazi.
    Se invece giochi così in casa dell’Atletico Madrid, 90 volte su 100 perdi. Le altre 9 fai 0-0. Magari una, se ti gira giusto, la porti a casa.
    E, con la Juve di quest’anno, che per qualità della rosa è davvero una legittima pretendente alla Champions, tu, Allegri, commetti un errore gravissimo consegnandoti così agli avversari e rischiando seriamente di essere sbattuto fuori agli ottavi.

    Quindi, no, Ben. Ieri la Juve non ha “controllato la partita”. Né tanto meno ha “giocato bene” per un tempo. Abbiamo concesso all’Atletico il modo migliore per cuocerci a fuoco lento, sul loro terreno. Perché io sono convinto che Simeone non avrebbe sputato neppure sullo 0-0, nella consapevolezza che poi un loro gol a Torino li avrebbe comunque messi in posizione di vantaggio. Mentre per noi era fondamentale segnare una rete ieri.
    Lo aveva anche detto Allegri, nella conferenza stampa pre-partita. Peccato che poi di quella lodevole intenzione non si sia avuto riscontro in campo.

    Un delusissimo saluto.

    • “In ogni caso, a mio modo di vedere ieri Allegri ha completamente sbagliato l’impostazione della gara.”

      Se fosse come tu dici, caro Pier, noi avremmo ancora il 50% di possibilità di andare ai quarti.
      Essi’, perché essendo Allegri un uomo intelligente (e lo è), non commetterà il medesimo errore nel partita di ritorno.
      E siccome la rosa della Juve -a detta di tutti gli addetti ai lavori- è più forte di quella dell’Atletico, le possibilità resterebbero intatte.

      Spero tu abbia ragione ovviamente. Anche se non sono affatto convinto si sia trattato di un singolo errore di impostazione in una singola partita.

      Ciao.

      • No, Luigi, non funziona così.
        La gara di ritorno è palesemente condizionata dal risultato che è maturato all’andata.
        E purtroppo per noi quello è un pessimo risultato.
        Lo 0-0 sarebbe stato molto rischioso. Lo 0-1 già complicato da rimontare. 0-2 contro l’Atletico è quasi una sentenza.
        Anche giocando a Torino una partita completamente diversa per ritmo, qualità ed intensità, non abbiamo più del 10-15% di chances.

      • Secondo me,Luigi, ci sono entrambe le cose. Ai problemi, che presenti già da tempo ma nascosti a molti dai risultati, si è aggiunta un’impostazione sballata della partita. Sia dal punto di vista tattico che mentale.

    • Mi piace molto la tua analisi Michel. Hai la grande capacità di centrare alcuni aspetti della partita di ieri in maniera obiettiva e opportunamente pacata, nonostante l’evidente delusione.
      Complimenti.
      Sì, Simeone avrebbe firmato per lo 0-0. Ma non più nel secondo tempo, come evidenziato anche nell’esultanza. Per come si era messa, e l’impressione che davamo noi, per loro il pareggio sarebbe stato una beffa.
      Noi, da parte nostra, abbiamo permesso all’Atletico di difendersi praticamente sempre a linee schierate, senza saper che fare della palla che rimaneva tra i piedi un eternità.
      La mollezza mentale e fisica ha fatto il resto.

      • La responsabilità di Allegri è sicuramente nell’aver ingaggiato battaglia a cc, terreno sul quale la squadra di Simeone ha messo allo scoperto i limiti tecnici e dinamici del cc della Juve, che infatti non ha mai dato l’impressione di voler attaccare. Di contro il sistematico pressing degli spagnoli su Bonucci e Pjanic ha praticamente disinnescato gli unici 2 giocatori di qualità in grado di costruire gioco da dietro, lasciando libertà a Chiellini (sopratutto di sbagliare com’è successo in un paio di contropiedi e altrettanti gol falliti dall’Atleti). Il resto, come già detto sopra, l’hanno fatto le verticalizzazioni dei loro cc ed esterni, con i nostri presi in velocità e “toreati”, ad arrancare da una parte l’altra del campo.

        • Gioele, ieri scrivevo dell’intenzione degli spagnoli di neutralizzare Bonucci e Pjanic per obbligare ad impostare con Chiellini. Ma non lo dicevo perché sono esperto, semplicemente perché era di dominio pubblico. E purtroppo non ho visto contromisure da parte nostra. Perfino Cancelo in panchina quando poteva essere utile con la sua qualità in uscita. Anche se non è dipesa certo da de Sciglio la sconfitta. È stata generale.

      • Caro Kris,
        quando una delle due squadre sul risultato di 0-0 ha già effettuato i tre cambi, e l’altra nessuno, chiediti chi è che sta tentando di vincere la partita, e chi aspetta blandamente la fine.
        Perciò, cosa c’è da “impostare” in una situazione del genere, il piffero ?
        Mi ripeto. Questa è una squadra giunta alle “pappine molli”, ai passai di verdure, allo yogurt…
        Il pane duro della Champions ormai non fa più per lei.
        Ed è questo un piano inclinato cominciato da oltre un anno.
        Certi mali sono endemici ora.
        C’è poco o nulla da “impostare” in una situazione del genere.
        Magari si possa cambiare registro, ma temo non sia così …
        la pedalata di tutta la squadra è lenta e monocorde, sembriamo pedalare su una bici con un solo rapporto, come i ciclisti a fine carriera, ogni cambio di ritmo degli avversari ci procura apnea, andiamo sott’acqua di brutto …
        La Champions è questa, è noi su questo ring prendiamo mazzate.
        Ieri sera è sembrato rivedere il mach Benvenuti/Monzon a Milano.
        La rabbia, la potenza e la fame, contro il blasone.
        Ci hanno menati Kris. Di brutto.

        • Sono d’accordo Luigi sulle situazione che ci trasciniamo da tempo, ma voglio credere che allenatore e giocatori non abbiano dato il loro meglio ieri. Per me é stata preparata male e gestita peggio. Vediamo se gli schiaffi ci svegliano, almeno per allungare il piú possibile questa stagione. Poi a giugno le scelte da fare saranno tante.

    • andrea (the original)

      Pier,

      no, non sei filoallegriano, solo che spesso ti sei identificato nel motto juventino e non è un problema se ci schieriamo noi.
      Il problema però è la Juventus e in questo senso ti confermo che il calcio di Allegri è progressivamente, negli anni, diventato questo, specie negli ultimi due ed è così perchè questo vuole la Società fuorviata dalle inutili vittorie in campionato.
      Non ha un SUO calcio, lo dici tu ed è vero e credo che non avere un proprio calcio oggi non sia più possibile ad alti livelli.

  20. Il 67% di possesso palla e il doppio dei passaggi rispetto all’Atleti, è un dato che fa riflettere in una partita in cui il gioco di possesso della Juve è stato distrutto da quello di posizione degli spagnoli fatto di scambi rapidi, sempre alla ricerca del compagno smarcato che ha spazio e tempo per la successiva giocata. La differenza sta dunque proprio nella difficoltà della Juve di trovare l’uomo libero davanti alla linea della palla, alle spalle degli avversari o anche sugli esterni, per occupare il campo sia in ampiezza che in profondità. Il fatto però è che in questa Juve il giocatore “libero” non è quasi mai alle spalle ma di fronte agli avversari, costretto perciò il più delle volte ad appoggiare al compagno libero più vicino o a saltare il cc con lanci in verticale alla “sperindio” verso uno degli attaccanti. Ma ed è qui che a mio modesto avviso s’è vista la differenza sostanziale fra le 2 squadre, quello dell’Atleti è uno “stile” di gioco che si adatta perfettamente alla capacità dei suoi cc di far viaggiare velocemente il pallone, buona tecnica di base e rapidità di esecuzione, qualità apparse nel complesso superiori a quelle degli omologhi della Juve.

  21. Benedetto,
    c’è una frase che racchiude la Juve. L’ha pronunciata Allegri.
    “ci siamo lasciati scivolare nella partita dell’Atletico” più o meno, vado a braccio.
    Ecco, qui è racchiusa la mentalità di ciò che non funziona nel calcio italiano, del quale Allegri ne è uno dei massimi esponenti.
    Il nostro modo di pensare calcio non funziona.
    Allegri modella la squadra di volta in volta sull’avversario. Poi in stagione capita la serata no e butti via la stagione.
    Cioè se tu crei una squadra autoportante che gioca per se stessa, crei degli automatismi che aiutano proprio nei momenti di difficoltà.
    La juve non ha questa capacità, non ce l’ha perchè il tecnico non gliel’ha data.
    Teso al limitare l’avversario più che ad esaltare i suoi, la nostra juve è oggi un lungo elenco di uomini che stanno rendendo molto meno di quanto promesso.
    La disfatta di ieri ci ha permesso di vedere una Juve che non ha niente a che fare con quello che immaginavamo.
    CR7 reso un giocatore normale.
    Dybala disperso tra le linee, in un tuttocampo, non lo sa nemmeno più Allegri attonito ed incapace di fronte ad un Atletico che ha fatto quello che ha voluto, quando ha voluto.

    Attenzione stiamo parlando di Atletico, immagina cosa sarebbe potuto essere contro il Barça od il City od il PSG….

    Insomma la disfatta è totale ed è solo nostra. Di Allegri che pare non avere più idee, se mai le ha avute.

    Dice Andrea e dice bene

    “l’imbarazzante sensazione di non saper cosa fare con la palla tra i piedi”

    Fosse per me, Zidane già da questa sera per cercare di raddrizzare una stagione che pare finita tra 20 gg.

    • @Luca
      “Attenzione stiamo parlando di Atletico, immagina cosa sarebbe potuto essere contro il Barça od il City od il PSG”…
      Qui secondo me sbagli. Avremmo avuto molte più chances di ottenere un buon risultato giocando una partita così proprio contro avversari del tipo Barca-City-PSG.
      L’errore, grave, è stato invece impostare quel tipo di match proprio contro una squadra sostanzialmente speculare, in termini di caratteristiche ed atteggiamento in campo, come l’Atletico di Simeone.

  22. Gioele, ieri scrivevo dell’intenzione degli spagnoli di neutralizzare Bonucci e Pjanic per obbligare ad impostare con Chiellini. Ma non lo dicevo perché sono esperto, semplicemente perché era di dominio pubblico. E purtroppo non ho visto contromisure da parte nostra. Perfino Cancelo in panchina quando poteva essere utile con la sua qualità in uscita. Anche se non è dipesa certo da de Sciglio la sconfitta. È stata generale.

    • Ops, scusate, un doppione…

    • Si Kris l’avevo letto, previsione azzaeccata, quanto a Cancelo avrebbe forse dato una spinta maggiore ma quello visto nelle ultime partite non è sembrato lo stesso giocatore della prima parte di stagione, probabilmente ha bisogno di tempo per tornare in forma dopo l’infortunio.

  23. Mauro The Original

    Leggo che potrebbe arrivare Zidane, io sinceramente preferirei Conte e spiego il perchè:

    La Juve non è una squadra da modificare leggermente ma da riplasmare partendo dalla base.
    Tanti giocatori ormai a fine carriera, giovani che sono validi ma non ancora affermati. Questa è tutta roba per Conte che saprebbe trovare un’anima al gruppo, motivare i giocatori ed imprimere un gioco automatico dove tutti renderebbero meglio e molto di più.

    Ricordo la Juve di Conte che dominava in campionato con ritmi pazzeschi. In coppa è vero rendeva un pò meno ma che giocatori aveva? Mica i Costa Bernardeschi Cancelo Cuadrado Dybala in panchina eh?
    In panca avevamo Anelka già pensionato, Isla proveniente da lunghissimo infortunio, Romulo idem ecc ecc…
    Ah dimentico Estigarribia, capirai che top player, Allegri non dorme la notte poichè non gioca alla Juve…

    Cioè diciamocelo chiaro, Conte con quella rosa faceva i miracoli.

    Vero che appena subentrato Allegri è finito in finale di Champions, ma la squadra viaggiava con il pilota automatico utilizzando i meccanismi di Conte.
    E appena Allegri ci ha messo le mani, cioè in finale, si è beccato del “Cagon” da Tevez, le maledizioni di Vidal che messo trequartista doveva retrocedere continuamente a coprire i vuoti di Pirlo. Si perchè Pirlo, lasciato in panca per diverse partite visto che Marchisio giocava divinamente, viene rispolverato proprio in finale Champions….

    Insomma diamo a Cesare quel che è di Cesare, Conte è stato fantastico nei 3 anni Juve. Conte sa prendere una squadra costruirla rifondarla e darle un’anima. Allegri no.
    Zidane non lo so, ma non credo abbia il carisma di Conte.

    • Oddio dire che Zidane non ha il carisma di Conte, lo trovo un tantinello esagerato.
      Stiamo perlando di un pallone d’Oro che ha vinto le tre ultime CL e che in 2 anni e mezzo al Real ha vinto 12 o 13 trofei su 19 disponibili.
      Ah si Zidane ha una gigantografia dedicata in un quartiere di Marsiglia. Non è una statua però ……

      Conte non ha raggiunto tutto ciò.

      L’ultimo anno di coppa, Conte schierava Tevez e Llorente in attacco. Il resto era identico alla formazione che ereditò Allegri.
      Il capitano uscì nel girone contro il Galatasay, e rinunciò alla finale a Torino di EL, Allegri con Morata in più arrivò in finale.
      Insomma per dire che Allegri è meio di Conte.
      Purtroppo non è Zidane. Non è Guardiola. Non ha nelle corde il calcio del Gasp o di Klopp.
      È un italiano italianista, un modo di fare calcio drammaticamente superato.

      Sulla squadra non credo sia da rifondare, anzi.
      Cambierei il solo allenatore e prenderei due centrali difensivi.
      Il resto secondo me c’è.

      Ciao. Luca

      • Luca
        9 (nove) vinti su 16-17 trofei disputati ( il 50% della robbba in palio) nun esagggerà e dei tre barattoli due in società.
        Tutti barattoli di latta con un solo scudetto.

        L’amichetto del polipo verace livornese 11 vinti su 16 (di cui due finali Champions) e la stagione in corso non conteggiata.
        Ciao.

  24. Scusate, io invece sono stato sorpreso dalla prestazione di ieri xchè le precedenti nel girone di Champions, al di là de risultati erano state tutte giocare molto bene e con molta personalità.

  25. Ieri sera ho visto una squadra rinunciatsria lenta priva di idee
    Credo che Allegri abbia sbagliato la formazione e con 20 titolari sinceramente lo trovo gravissimo
    Bisogna attaccare no difendere lo 0 a 0

  26. LUCA967

    Quel 967 mi dice qualcosa: la coetaneità con l’acciughino.

    La cosa che mi ha sorpreso che tu hai scritto: “Sulla squadra non credo sia da rifondare, anzi.
    Cambierei il solo allenatore e prenderei due centrali difensivi.
    Il resto secondo me c’è”.

    Azz, datemi una leva e ti faccio rotolare il mondo, non sollevare chè ci vuole un po’ più di forza, hai detto cotiche.
    Io ti dico: in questa squadra cambi due centrali di “difesa” e un centrale di centrocampo non serve nemmeno l’allenatore.

    A trovarli prima e a prenderli poi viene tutto dopo.
    Ciao.

  27. KRIS E GIOELE

    La tattica di Simeone, mi pare siate d’accordo entrambi, di bloccare Pjanic e Bonucci e fare impostare a Chiellini che tanta volontà anche troppa ce ne mette ma i piedi sono quello che sono e a volte anche la testa (vedi palla sbagliata e innesco mina-Costa).
    Sono d’accordo con voi, anche perché come in Italia hanno capito questo lato debole della Juve anche Simeone ne ha “approfittato”.
    Mettiamoci, come dice anche Gioele, il fatto degli infortuni subiti dal due centrale difensivo la frittata è bella che pronta.

    Non so se avete letto un mio post dove preventivavo un centrocampo a due con Bernardeschi come terzo.

    Non sapevo ancora di Khedira e la febbre poi di Pjanic.
    L’errore di Allegri è stato quello di schierare Pjanic in quelle condizioni e non avere il coraggio di mettere Matuidi e Can, o Can e Bentancur…e insieme ai due inserire Bernardeschi.
    Doveva, Allegri, capire che non c’era nessun centrocampo da saltare, semmai c’era un muro difensivo da sfondare.
    I difensori dell’Atletico si muovevano in avanti solo nei calci piazzati…infatti i due goal subiti.

    Anzi, avevo anche scritto che vedevo la fascia dx con De Sciglio e Cancelo…chissà, forse…boh.

    Buon giorno e buona giornata.

    • Barone

      Credo che per qualsiasi allenatore la scelta della formazione sia la cosa più difficile da fare, tanti i fattori da valutare, la condizione fisica, lo stato di forma, quello mentale, non ultimo il tipo di avversari che vai ad incontrare e Allegri l’altra sera tutto avrebbe dovuto fare tranne che mettere in campo un centrocampo impresentabile.

      Buona giornata a te.

    • La tattica di Simeone era nota a tutti, loro stessi confermarono alla vigilia che avrebbero tentato di annullare le notsre fonti di gioco e cercato di provocare con l’aggressivitá il nostro errore, niente dell’altro mondo, tutto previsibile, cosi come quando li incontrammo nel 2015.
      Io non saprei dire come avremmo potuto aggirarli, ma mi aspettavo che i nostri lo sapessero o che almeno proponessero qualcosa in merito, al di lá di quel lento e sterile giro palla. Invece mi hanno dato l’impressione di essere sorpresi e non saper come reagire.
      Abbiamo giocato con presunzione all’inizio e con paura dopo. non puoi andare ad affrontare una gara del genere con tanta sufficienza, certi risultati se li vuoi li devi andare a prendere, come hanno fatto loro che ci hanno superati non solo tatticamente ma anche dal punto di vista fisico e mentale.
      Vedremo al ritorno, ma se anche lí non sapremo fare di meglio allora sará giusto uscire dalla competizione.
      Tre partite decisive nel 2019, Milan, Atalanta e Atletico. Abbiamo battuto senza brillare il milan (pre Piatek) e subito due sonore lezioni nelle altre due.

  28. @Andrea

    Scusami, ma non vedo cosa ci sia di male nell’identificarsi con il motto juventino…
    Se tu credi che per me, come per altri tifosi bianconeri, “vincere è l’unica cosa che conta” significhi “in nome del risultato vincente mi sta bene che la squadra giochi sempre di merda”, mi sa che distorci il senso tanto quanto quei tifosi avversari per i quali “vincere è l’unica cosa che conta, quindi anche rubare la vittoria, magari pure disonestamente, per voi è legittimo”.

    Per parte mia:
    a- nello sport non considero mai la vittoria una doverosa ed imprescindibile conseguenza dell’essere più forti. Conosco la fatica e le difficoltà che si incontrano per “rispettare il pronostico”, come si diceva una volta, vincendo da primi della classe. Per cui tengo in massimo rispetto e considerazione TUTTI i successi di questi ultimi anni. Comprese le finali europee nelle quali, tra l’altro, siamo arrivati da underdog.
    b- ritengo che non ci sia una sola “strada maestra” da percorrere per esprimere sul campo la tua superiorità. Tu sei stato illuminato dal “Sarri football” e credi che quell’espressione di calcio sia la migliore per coniugare prestazioni e risultati… io penso invece che allo stesso fine si possa giungere anche attraverso un gioco meno dogmatico e schematizzato, capace anche di adattarsi alle fasi della partita e degli avversari. Che non si traduce, dispregiativamente e necessariamente, in calcio di pura “speculazione”.
    c- ho scritto che Allegri non ha un “suo calcio”, ma ha una “sua idea di calcio”. Che a te, anche legittimamente, può non piacere. Ma ricorda che stai esprimendo un personale giudizio estetico. Nulla di obiettivo, quindi. E disconoscere che Allegri non abbia una propria idea di calcio (al pari dei vari Mourinho, Ancelotti, Zidane per citare tre grandi tecnici lontani come Allegri dal dogmatismo) mi sembra affermazione troppo banale per uscire dalla tua testa.

    Detto questo, sono libero da preconcetti e, se devo esprimere critiche ad Allegri, lo faccio senza problemi. Ieri avrei scritto le stesse cose anche se la partita fosse terminata 0-0, lasciando intatte le nostre speranze di passare il turno.

    Buona giornata…

    • Mauro the Original

      L’arrivo di Ronaldo Bernardeschi Costa Cancelo e Bonucci doveva calmierare quella differenza di forze in campo che potevano giustificare il mancato raggiungimento di obiettivi europei da parte di Allegri.
      Fatto sta che invece si è notata la differenza ma in peggio.
      Anche se la Juve dovesse spendere due miliardi e portare a Torino tutti i migliori Top Player non si vincerebbe mai la Champions.
      Il problema sta nel manico. Giocatori favolosi alla Juve si ridimensionano diventando dei normal player. Vero siamo arrivati due volte in finale ma nella partita secca le prendiamo anche dalla Reggina.

    • andrea (the original)

      Pier,
      non parlavo di male, scherzavo un pò su questa cosa e sono convinto che avresti parlato allo stesso modo qualora avessimo fatto 0-0.
      Parlando seriamente lo trovo solo un pò limitativo nell’accezione che io gli dò e cioè il risultato come certificatore unico.
      La vedo diversamente sulla conferma del pronostico perchè è difficile se esiste un minimo di equilibrio ma oggi francamente equilibrio in Italia e devo dire che la cosa ci sta facendo del male, perchè non ci consente di migliorare. Le due finali sono state diverse nel cammino, quella del 2015 fu davvero un capolavoro, quella del 2017 ci vide protagonisti in una partita e per il resto favoriti da una calendario piuttosto morbido per una volta.
      Io non sono illuminato dal calcio di Sarri; per questioni di gusto il mio gioco preferito è quello di Klopp. Ho più volte menzionato Sarri perchè rispetto al panorama sconfortante del nostro campionato la sua idea calcistica è in controtendenza e ha consentito (anche grazie all’arretratezza italiana visto poi che in Inghilterra sta faticando di più) di trasformare il Napoli da squadra modesta a squadra quasi da scudetto.

      Se dici che Allegri non ha una sua idea di calcio io leggo che non ha un calcio (o non ce l’ha più), perchè è di idea che si parla.
      Ancelotti che a me non piace la sua idea ce l’ha e la mette in pratica, Zidane idem, Mourinho era un contropiedista…in Allegri negli ultimi due anni non vedo nulla di questo: non palleggiamo, non verticalizziamo, non abbiamo ritmo, non siamo veloci. Ma come detto in questo topic, neanche lo vedo come unico responsabile del possibile fallimento perchè lui incarna quello che vuole la Società e trovo limitativo il pensiero della Società.
      Non ricordo chi qui o altrove ha scritto che senza una idea di gioco, nella migliore delle ipotesi vinciamo una Champions come l’hanno vinta l’Inter e il Chelsea..dopo quel successo per loro è stato buio, perchè non avevano costruito una identità di gioco.
      Insomma il problema non è uscire con l’Atletico, che per me era superiore a noi e abbiamo la sfortuna di beccare agli ottavi, ma il modo.
      Questo è forse il più indecoroso, ancor più se al ritorno, come penso, faremo una grande partita.

      Ciao

      • @Andrea

        1- forse è più facile partire da un presupposto semplice da condividere: non esiste un modo “perfetto” per giocare a calcio. I sistemi possono essere tanti, e tutti hanno aspetti positivi e negativi. Anche io, per certi aspetti, ammiro le idee di Klopp. Ma non si può negare che a volte la sua filosofia abbia controindicazioni.
        2- Non mi hai letto bene, a proposito di Allegri: ho scritto che Allegri non ha un “suo calcio” nel senso che lo spettatore faticherebbe ad individuare “la squadra di Allegri”, vedendola giocare. Ho detto però che Allegri ha comunque una “sua idea di calcio”. Più elastica rispetto a molti suoi colleghi. Il suo resta comunque un calcio “femmina”, capace di plasmarsi sulle esigenze della partita e degli avversari. A te non piace, si capisce. Io riconosco che non sia esaltante, sul piano spettacolare, ma è innegabile che che abbia una sua funzionalità.

  29. Mauro the Original

    Barone e altri

    Sono stato stupito anche io della formazione messa in campo da Allegri e stupito ancora di più dal fatto che non abbia effettuato modifiche in tempi brevi, provvedendo ai cambi sempre dopo i consueti 70 minuti e mai prima. Ciò mi fa pensare che non sia di mentalità elastica ma tarato in un suo credo calcistico non modificabile.

    Detto questo, l’Atletico per vie centrali aveva posto un muro invalicabile dove mai è riuscito a passare nessuno.

    Mi chiedo e mi sono chiesto durante la partita perché Allegri non abbia cambiato modulo e giocatori.

    Abbiamo Bernardeschi mancino puro che ha fatto le migliori partite come ala sinistra. Certo come ala destra ha segnato di più ma a sinistra ha sempre giocato meglio. Parlo dei tempi con la Fiorentina.
    Passa al 442 e fai giocare centrocampista di sinistra Bernardeschi e a destra Cancelo che è un terzino di spinta ottimo ma ancora meglio un centrocampista di destra sulla falsariga di Cuadrado.
    La linea dei 4 di difesa non la modifichi ma togli un attaccante che può essere Manzo o Dybala.
    In questo modo produci un forte gioco sulle ali e vai ai cross in area oppure salti l’uomo producendo superiorità numerica e questo è l’unico modo per segnare all’Atletico evitando i contropiedi in quanto i nostri centrocampisti centrali più la difesa a 4 schierata chiudono bene. Difficile segnare in contropiede se devi superare 6 uomini. Attenzione che l’Atletico ci ha messo più volte in grossa difficoltà con i suoi contropiedi fulminei.
    Nei calci d’angolo fai salire Chiellini e Bonucci.

    Cioè avevano due frecce velocissime e super abili in questo gioco e le abbiamo tenute in panca.

    Chiaro non sono un allenatore e quindi le mie possono essere delle stupidità, ma guarda caso anche alcuni esperti avevano ipotizzato questo gioco

    • Ciao Mauro

      In effetti, a parte le critiche acerrime e più dolci per Allegri, la partita l’abbiamo un po’ tutti vista quasi allo stesso modo.
      Di Berna dall’inizio lo avevo già scritto ancor prima che iniziasse la partita…poi Pjanic con la febbre non lo avrei proprio messo…non c’era nessun ostacolo da superare con i lanci a scavalcare appunto quell’ostacolo…ma c’era un muro da sfondare…la resistenza degli uomini di difesa che da lì non si schiodano se non nei calci piazzati come per i calci d’angolo.

      Aspettiamo la primavera di Luigi e il Galeone di Kris.
      Il suo 4-1 m’attizza molto.

  30. Mauro the Original

    Domanda

    Perché Simeone guadagna esattamente 3 volte Allegri e riesce a far rendere a così alti livelli una squadra che costa molto meno, addirittura 4 volte di meno della Juve?

    Non credo la dirigenza spagnola sia ubriaca nell’elargire a Simeone un compenso così alto.

    Comunque per me il ciclo di Allegri doveva finire dopo la bruttissima sconfitta di Cardiff dove sono emersi tutti i limiti dell’allenatore. L’ho scritto più volte, dai ad Allegri qualsiasi giocatore ma la Champions non la vinci.

    La dirigenza che voleva fare il salto di qualità doveva necessariamente cambiare allenatore.

  31. Nonostante non sia ben chiaro dove inizino i loro meriti o i nostri demeriti credo sia giusto fare un grande applauso all’Atletico per la prova dell’altra sera.
    Un squadra che sotto la guida del Cholo é cresciuta tantissimo. Un tipo di calcio criticato e sottovalutato ma che spesso risulta anche gradevole perché condito da grande grinta, corsa e precisione.
    Hanno saputo costruire un gruppo privo di grandi stelle, con eccezione di Griezmann, ma molto coeso e funzionale al progetto tecnico. Una squadra che oltre alle due finali di champions, ha portato a casa due coppe uefa e supercoppe europee, riuscendo perfino a strappare uno scudetto alle solite Barça e Real e che nonostante tutto mantiene un profilo basso continuando a puntare su pochi semplici ingredienti con i quali hanno rischiato di darci un umiliazione storica.
    Ancora non mi capacito di come siamo stati capaci di presentarci con quell’atteggiamento in uno stadio come il Metropolitano.
    Spero che l’ennesima lezione che ci hanno impartito possa finalmente servire a qualcosa.

    • Mauro the Original

      Kris

      Sono in malattia per cui scrivo di più😁😁😁

      Dici cose giuste nella tua analisi.

      Partita da dimenticare quella contro il Milan e non parliamo dei disastri contro Atalanta e Atletico.
      Ti dimentichi però che nelle ultime 3 partite di Champions abbiamo sempre perso, derisi dallo Young Boys e dallo United.

      Possibile che ciò non sia servito a cambiare qualcosa e far reagire la squadra a livello di mentalità e di motivazioni?

      Potrei ipotizzare che Allegri ha perso il controllo dei giocatori ed il polso della situazione.
      Ecco perché auspico fortemente un cambio allenatore prima della partita di Torino. La squadra è spenta.

      • Ciao Mauro, spero che la malattia non sia dovuta alla sconfitta :mrgreen:
        No, purtroppo non dimentico che abbiamo perso quasi la metá delle partite giocate in coppa. Il problema é che non si é acceso il campanello d’allarme perché l’ambiente é inebriato dal risultato (qualificazione in pugno). Ma senza le palle é impossibile primeggiare in qualsiasi sport o competizione.
        Io sono contrario ai cambi in corsa quindi ormai, vada come vada, continuerei cosi. la partita di Torino dovrebbe stimolare i giocatori al di lá dell’allenatore, se non dovesse essere cosí magari a giugno bisognerá fare alcune valutazioni sulla rosa oltre che sul tecnico.
        Buona guarigione!
        Ciao

        • PS. Non so se il problema sia che la squadra non segua l’allenatore, a me pare invece che lo seguano pure troppo 😀

      • Cari amici,
        bisogna cercare di essere sereni, e riconoscere che dopo la brusco abbandono di Conte, Allegri è stato per almeno fino a Cardiff l’allenatore ideale per questa Juve (ne parlavo stamane con Tino).
        Quel gruppo martellato giornalieramente da Conte aveva bisogno di una briglia leggera per continuare a correre ..
        Ma ora no, ora il mare è in bonaccia, e la nave è in avaria … si campa di presunzione mal riposta, basandosi su vittorie in campionato che vengono d’inerzia.
        Mentre in Europa le squadre giocano un calcio che va a doppia velocità di quello che fa un paio d’anni propone la Juve.
        La sveglia era già suonata in altre occasioni, ma erano stati giudicati falsi allarmi, invece erano prodromi del naufragio. E non è certo una questione di uomini, ma un problema di filosofia di gioco.
        Allegri ha fatto il suo tempo. Il suo calcio vecchio e flemmatico viene maltrattato in Europa anche da giovinastri svizzeri …
        Il campo sta dicendo questo … accettarlo non è una tragedia.
        Facciamocene una ragione.

        Ciao.

        • … perdonate qualche refuso, l’ho riscritto in fretta sul cell … si era cancellato 😱

        • Condivido in pieno il ragionamento sull’avvicendamento Conte/Allegri. E come ben dici c’é un prima ed un dopo Cardiff.
          Da tifoso spero vivamente di essere smentito e che questa squadra con quest’allenatore possa avere un ultimo sussulto che le permetta di ripresentarsi nuovamente al Wanda per riabilitare la propia immagine.

  32. Qualche altra considerazione sulla partita di Madrid può nascere da quanto pubblicato nel sito ufficiale della Juventus, con l’analisi dei numeri che indica in quasi 30 metri (lunghezza) e poco più di 40 (larghezza) le dimensioni di occupazione del campo da parte della Juve contro i rispettivi (quasi) 42 metri e oltre 46 dell’Atleti. La Juventus, sempre secondo quanto scritto nel sito, ha giocato molti più palloni dell’Atletico, un dato confermato dal numero totale di passaggi 543 vs 312, quasi il doppio rispetto a quello degli avversari. A conclusione dei talking points si legge che l’Atletico è stato però più “incisivo”, un giudizio finale che trova riscontro nella tabella in cui sono rapportati il numero dei duelli complessivi vinti dall’Atleti (una media del 53% contro il 46% della Juve), degli intercetti in numero superiore di circa il 30% quelli degli spagnoli nettamente più precisi anche nei cross e nelle conclusioni verso la porta, e non ultimo nel numero delle giocate “utili” in area bianconera, come confermano purtroppo anche i 2 gol subiti su palle da fermo, rispetto alla scarsissima “incisività” (tranne la punizione iniziale di Ronaldo) in situazioni analoghe di quelle juventine in area avversaria.

  33. Oggi, dopo due giorni, inizio a smaltire rabbia e delusione. E da tifoso ottimista vedo le nubi diradarsi ed un raggio di sole che ci illumina il cammino per la rimonta. É un 2-0, niente di impossibile, non posso non crederci dopo aver assistito dal vivo al 6-1 del Barça contro il PSG.
    Ok noi non siamo il Barça, ne loro il PSG, ma l’Atletico non é neanche la squadra che abbiamo fatto sembrare ingiocabile l’altra sera.
    Mentre mi godo una pausa di lavoro con una birretta davanti al mare, faccio un giro sul web e mi imbatto in un’intervista a Giovanni Galeone dal titolo “Allegri riuscirá a ribaltarla”. Gia rincuorato nel morale dal bel sole primaverile di oggi decido di leggerla per convincermi definitivamente che ce la faremo, dopotutto Galeone lo conosce bene Allegri.
    Ma, ahimé, scopro che il Galeone-pensiero suggerisce di puntare al 2-0 e poi ai rigori. Augura, tra l’altro l’ex mister, che il secondo gol arrivi al 91′, perché prima sarebbe troppo presto!
    Ora, premesso che firmo col sangue per andare sul 2-0 e tenendo in conto che tra il 91′ ed i rigori c’é un’altra mezzora di supplementari, ma che cavolo vuol dire puntare ai rigori!?!
    I rigori per me non si puntano, ma ci si arriva quando non c’é altro da fare, quando sei inferiore e non hai possibilitá di giocartela, come puó la Juve puntare ai rigori gia dai tempi regolamentari!
    Di colpo penso nuovamente che Galeone conosce molto bene Allegri, ripenso all’ultima mezzora al Bernabeu e mi incupisco.
    Ma il sole continua a scaldarmi mentre brilla forte nell’azzurro del mare e non mi rassegno, non posso disperdere la sensazione di benessere dalla quale mi sentivo pervaso. Che ne saprá Galeone, c’ha ottant’anni, e non ha mai allenato Ronaldo!
    M’incanto sull’orizzonte e visualizzo il gol del 91′, un missile sotto la traversa, é il 4-1 definitivo ed il portoghese corre sotto la curva per celebrarlo ma non é la sua tipica esultanza, e neanche la mask, questa volta Cristiano con un urlo alla Wiliam Wallace divarica le gambe e stringe forte con entrambe le mani i suoi attributi mostrandoli al mondo!
    Chiedo un’altra birra e brindo al passaggio del turno. 😎
    Ce la faremo.

    • Kris
      Quoque tu…che tu sia “maledetto”.
      Mo me dovevi da mette drento er capoccione che jaafamo a superà er turno ?
      N’antra sofferenza che te possino…
      😎

    • Complimenti, Kris… davvero godibile!

    • Sulle tue orme, Kris, i gabbiani troveranno briciole d’emozioni, e del refolo di Galeone, solo il pennone rimane sull’orizzonte marino …
      Vero, i rigori non sono certo un traguardo, piuttosto una speranza se proprio non ci fosse più tempo di fare altro …

      Ma ora non è tempo di pensare ad allora, abbiamo un appuntamento con la primavera giovinetta …
      Ecco, ci conviene aspettare sereni, perché le andremo incontro su quell’ultima spiaggia di Marzo, ove potrebbe fiorire inaspettato il biancore dei ciliegi …

    • Mauro The Original

      FA VO LO SA

      Sto ancora ridendo 😆 😆 😆

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