Adesso basta ..gesti sessisti.

Il calcio e’ arrivato ad un livello di permissivismo tale che sta toccando l’apice del pessimo gusto.
Mi riferisco all’orribile gesto effettuato da Diego Simeone, durante la partita di Champions, a Madrid contro la Juventus.
Anche se il tecnico e’ convinto che la gente sia stupida e creda all’abile tattica mediatica, costruita dai suoi abili avvocati, un mea culpa obiettivamente penoso, e poco credibile, nessun adulto crede alla versione che “la sua squadra ha le palle”.

Fossi stata nella commissione Uefa, avrei eliminato l’Atletico dalla competizione, perche’ un allenatore di quel livello e con certi emolumenti, non può permettersi di comportarsi così, ci sono bambini che si identificano in queste figure e che potrebbero sentirsi legittimati nell’imitare determinati atteggiamenti, un allenatore e’ anche un educatore, quindi non c’e’ sanzione che tenga per una modalità’ sciagurata che squalifica il genere umano, soprattutto gli uomini, i quali dovrebbero essere più offesi, per l’immagine maschile che ne viene fuori.
In ultimo vorrei sottolineare, la feroce ingiustizia nei confronti del nostro di tecnico reo di aver ritardato di pochi minuti, la ripresa di gioco del secondo tempo.
Non mi sovviene che gli allenatori di casa nostra si siano prodotti in simili modalita’, Allegri al massimo ha sbattuto il cappotto a terra, o ha preso a calci una lattina , e mi chiedo per quale motivo l’Uefa abbia considerato il ritardo del tecnico della Juventus pari al gestaccio di Simeone, e mi continuo a chiedere che genere di giustizia sportiva sia questa.
Le sanzioni di 20.000 o 30.000 euro, non cambiano nulla, ci vogliono punizioni eccellenti se si vuole cambiare veramente le cose.
Tolleranza 0, verso chi trasgredisce.
Comunque adesso basta repliche e imitazioni, ritengo non fosse necessario che Ronaldo imitasse un gesto cosi poco edificante.. dopo gli “schiaffi” che ha dato poteva anche accontentarsi.

  1. LA SQUADRA DI ALLEGRI COME L’ITALIA DI BEARZOT

    Prima di parlare dei sorteggi dei quarti di Champions, riteniamo doveroso illustrare il modo con cui la Juve c’è arrivata: contro il pessimismo generale, attraverso una rimonta contro l’Atletico e tante critiche subìte da mister Allegri, considerato già in partenza da Torino dopo il 2-0 di Madrid.
    Per tutti sarebbe stato un flop l’eventuale eliminazione dopo l’acquisto di Ronaldo e su Allegri, secondo i delatori, pesava il fatto che non sia riuscito a dare un gioco a questa squadra, quasi dando per scontato un’impossibile rimonta contro Simeone.
    Una pioggia di critiche, insomma, che hanno avuto però il potere di cementare lo spogliatoio juventino, voglioso di dimostrare al mondo quanto queste accuse fossero ingiustificate.
    Era già successo in Spagna nel 1982, quando l’Italia allenata da Bearzot vinse il Mondiale superando lo scetticismo generale dei media, che costrinse tra l’altro il ct a chiudere le porte dello spogliatoio alle interviste. La stessa cosa è successa all’Allianz di Torino e i gufi sono stati serviti.
    Adesso, anche per loro, Allegri è il migliore allenatore del mondo, la Juve la più forte, e benedicono addirittura l’acquisto di Ronaldo, autore dei tre gol che hanno steso gli spagnoli. È il bello del calcio.
    Resta il fatto che anche quest’anno sarà la Juve a rappresentare l’Italia in Champions.
    Dalle urne di Nyon ha avuto in sorte l’Ajax come avversario nei quarti.
    Noi, evitando i soliti banali commenti, ricordiamo l’eccezionale rimonta degli olandesi contro il Real al Bernabeu: tra loro ci sono dei giovani interessantissimi come il centrocampista De Jong (già acquistato dal Barcellona), de Ligt, Blind e il più anziano Tadic che, con le sue piroette, ha messo in crisi più volte la difesa madrilena.
    La squadra è seconda in classifica (due punti dietro il PSV) e ha l’attacco migliore del campionato (88 reti): delle 25 partite sin qui disputate ne ha vinte 20, pareggiate 2, perse 3. L’avversaria della Juve è certamente da non sottovalutare per forza fisica e qualità di giocate e anche per la spensieratezza dei giovani che la compongono.
    In campionato, intanto, la squadra bianconera si recherà a Marassi per incontrare il Genoa in un contesto senza più storia per quanto riguarda il primo posto in classifica. Nella circostanza potrebbe pesare l’impegno atletico e mentale profuso dai bianconeri contro gli spagnoli, non ultimo il fatto che il campionato sia già deciso.
    Il Napoli, sconfitto dal Salisburgo (3-1) ma comunque qualificato ai quarti di E-League, non è stato particolarmente fortunato nel sorteggio: gli toccherà l’Arsenal, reduce da una serie di risultati positivi come il pareggio esterno in casa del Tottenham e la vittoria casalinga con il Manchester United, che l’hanno portato al quarto posto in Premier. Sarà un impegno difficile per la squadra di Ancelotti, certamente non impossibile.
    A differenza della Juve, il Napoli dovrà puntare a vincere la Coppa europea, ma deve anche guardarsi dietro, perché in campionato il Milan lo segue a soli 6 punti. Per cui è d’obbligo per i napoletani battere l’Udinese al San Paolo per non perdere ulteriore terreno dalle milanesi, che si incontreranno tra loro nel derby della Madunina. Vista l’inter, eliminata dalla E-League dall’Eintracht e mai in partita, e considerando il momento positivo dei rossoneri, i favori del pronostico non possono che andare al Milan, anche se la pazza Inter potrebbe sorprendere.
    L’Atalanta in casa col Chievo, la Lazio all’Olimpico col Parma, il Toro in casa col Bologna godono il favore del pronostico nella corsa per l’Europa.

    Libero Quotidiano 16 marzo 2019

    Buon pomeriggio.

  2. PRO SPINAZZOLA

    A costo di essere ripetitivo, ma davanti a certe chiusure a riccio, è bene tentare di stabilire dei punti fermi ogni tanto.
    Dunque. Ora staremo a vedere quante partite gioca Spinazzola, questo Spinazzola !, da qui a fine stagione.
    Finora ne ha giocate tre. Direi solo tre, purtroppo. Bene, ora è stato chiamato pure in nazionale, ora le scuse stanno a zero.
    Per fortuna hanno visto tutti in mondovisione chi è e come gioca Spinazzola.
    Il ragazzo ha tecnica, coraggio e facilità di corsa, ed bisogno di giocare per acquisire fondo.
    Ora le scuse per farlo marcire in panchina sono finite !
    Buon pomeriggio agli evangelisti.

    Ps Mica si è capito che Spina è un mio cugggino ?🤣

    • Leonardo di nome e Spinazzola di cognome

      Ha giocato 90 minuti contro il Parma a Torino 3-3 (con qualche mugugno da parte di suo cugggino), poi altri 90 minuti, dopo quasi un mese (perche ?) Contro l’Udinese, 4-1, sempre a Torino.
      Infine l’apoteosi contro l’Atletico…ad un certo punto si è avvicinato alla panchina a parlottare con l’allenatore, qualcuno ha mugugnato per la sostituzione…senza sapere che il ragazzo, dopo un’ora non ne aveva più.

      Domanda: ha avuto ragione, visti i risultati, chi gli ha ritagliato i tempi o chi scrive giusto per il gusto di saper anche scrivere molto bene ?

      Tra poco è l’ora del rosario…appena finita Sassuolo-Samp (1-4 per ora) vado.

      Amen !

    • … Cioè a uno che fin qui ha giocato 3 partite, sono stati ritagliati i tempi ?
      Gli sono stati “tagliuzzati” talmente bene i tempi che il poveretto, a marzo, a MARZO, non ha ancora i 90 minuti nelle gambe.
      Se il giovanotto continua a (non) giocare con questa continuità, sicuramente a Giugno sarà pronto per una partita intera … sulla spiaggia !

      Prima della messa vespertina c’è la confessione. Con relativo atto di dolore per aver offeso la logica. 🤣

      • Certo, avrebbero dovuto fare come al Napoli con Milik, 4 mesi di stop per i legamenti rotti e di nuovo in campo. Risultato: rotti anche i legamenti dell’altro ginocchio.

      • Ripeto: non stava ancora bene, dopo la partita con il Parma aveva avuto un altro piccolo inconveniente muscolare…il Mister (bisognerebbe baciare la terra dove passa)’lo ha portato comunque in panchina.

        Giusto per la precisione.

  3. Lui’
    Guarda che Allegri legge il blog.
    Ha deciso di giocare senza difensori quindi mo’ tu vuoi sfruculiare.

    • Se Allegri avesse letto il blog, a quest’ora Leonardo Spinazzola avrebbe i 90 minuti nelle gambe.
      Ma ognuno ha le sue fisse:
      lui sta aspettando il rientro del prodig(i)o figliuol De Sciglio.
      Dopo averci consegnato -a pranzo e a cena- un Alex Sandro che in molte partite avrebbe meritato di essere preso a schiaffi.

      Ciao Tino 😅

  4. Le novità con l’atletico possono costituire un assetto definitivo?

    “Questione di caratteristiche di giocatori. A Madrid avevamo fatto lo stesso, la differenza è che a destra avevamo De Sciglio che è meno offensivo di Cancelo, poi avevamo Dybala che ha caratteristiche diverse da Berna, mentre il terzo centrale era Bentancur. Sono stati cambiato solo gli interpreti, ma il modo di giocare doveva essere lo stesso. A Madrid ci siamo riusciti un filino peggio.”

    Il mister spiega in conferenza che non ci sono state chicche tattiche martedì scorso rispetto all’andata. Semplicemente il terzo di difesa lo faceva benta, il terzino de Sciglio ecc.
    Ma nell’abulica confusione del Wanda nessuno aveva notato niente.La roboante prova del ritorno ha invece portato agli occhi di tutti, tra le altre cose, la “genialità” del terzo centrale.
    Quindi si tratta solo di differenti interpreti?
    Probabilmente i motivi dei due diversi esiti tra andata e ritorno sono molteplici.
    In mia modesta opinione la principale differenza al ritorno sta nel fatto che la squadra avesse le idee chiare su cosa fare. Segnare, perché non c’era più nulla da gestire.
    Il futuro ci dirà se sapremo avere lo stesso atteggiamento quando ripartiremo da 0-0 o dovremo nuovamente attendere la situazione disperata per fare arrivare qualche pallone in area avversaria.

    • Kris

      Sulle ragioni per cui quel tipo di gioco non è stato fatto anche all’andata ho provato a dare una mia spiegazione, che può essere condivisa o meno, ed è questo che intendo dire quando parlo di lamenti interminabili di chi critica sempre e solo il presunto “non gioco” (come si legge qui) di un allenatore che fin dal suo primo anno alla Juve ha saputo costruire squadre equilibrate e vincenti adattando i moduli ai tanti giocatori che nel corso degli anni la società gli ha messo a disposizione e questo in qualsiasi occasione e momento della stagione compresi quelli negativi o meno fortunati che ciclicamente si ripresentano, non solo in casa Juve.

      • Infatti, Gioele, ho letto come sottolineavi il fatto che all’andata hanno sfruttato il nostro”imbarazzo” quando venivamo pressati alti.
        Al ritorno loro non l’hanno fatto, o non ne sono stati capaci perché siamo stati più efficaci ad alzarci. Per questo dico che di base serve un’atteggiamento propositivo. l’Ajax probabilmente ci verrà addosso, un po’ come fatto dall’Atalanta.

        • Kris

          Mentalità e atteggiamento non giocano al calcio, in campo servono le qualità individuali, l’abilità di palleggio e la velocità di esecuzione, queste sono “doti” che la Juve ha prevalentemente sugli esterni, meno in mezzo. Va da se che per contrastare la freschezza atletica e il dinamismo dei giovani dell’Ajax, servirà tutta la qualità e l’esperienza di cui potrà disporre la Juve fra meno di un mese.

        • Kris, ma quando ci pressavano alti che fino occasione di Costa su errore di Chiellini e con la squadra tutta sbilanciata in avanti (infatti uno contro uno di Costa con Bonucci…), l’Atletico nulla di nulla o quasi? Eddai su. Noi non è che avevamo fatto chissà che, ma almeno una punizione di Ronaldo e un’occasione su angolo con Bonucci l’avevamo avuta.

          • Nel primo tempo sono stati calmi, ma quando hanno annusato la nostra insicurezza ci hanno sbranati. Poteva finire con un’imbarcata. Non è che perché adesso abbiamo vinto dobbiamo dimenticare l’andata.

            • Kris, nessuno dimentica l’andata e che poteva finire con una imbarcata e infatti nonostante la sconfitta parlai di san c.lino a nostro favore ma dal 60′ in poi e con una occasione avuta xchè stavamo costantemente nella loro metà campo. Infatti dopo un buon primo tempo da parte nostra, abbiamo iniziato la ripresa ancora meglio fino a…Costa. Questo non lo si può negare. Loro erano stati calmi xchè li avevamo costretti noi nonostante non una partita trascendentale.

    • andrea (the original)

      Lui (legittimo dal suo punto di vista) cerca di valorizzare il suo lavoro e depistarne le criticità.
      Ma sappiamo bene non c’era stato nulla a Madrid come nulla c’era stato in quasi tutte le partite, tanto che nelle settimane tra andata e ritorno lo si vedeva quasi farfugliare in preda alla paura che gli crollasse tutto addosso
      Come hanno confermato con l’outing i giocatori, c’è stato un cambiamento nel modo di intendere il calcio, che va oltre la tattica (nella quale Allegri è indubbiamente molto preparato) e abbraccia il modo di applicarla.
      Certo, come dici tu bisognerà vedere se ciò si ripeterà partendo da 0-0 ma ho speranza, perché credo che per i giocatori sentirsi all’altezza di Cristiano e vivere una serata da Real Madrid o Barcellona o Bayern Monaco (per parlare di quelle che hanno fatto storia per la mentalità) e non da italianetta che raccatta un risultato, sia troppo gratificante per tornare indietro.
      Vediamo, sarebbe bello iniziare a seppellire di reti gli avversari in campionato ma capisco che ormai il focus sarà tutto sulla Champions.
      L’Ajax sarà squadra diversa dai cholisti ma non deve cambiare la Juve: basta parlare degli avversari, deve essere questo il mantra.

  5. Gioele,
    Io invece credo che mentalità ed atteggiamento siano determinanti.
    Le qualità tecniche alla Juve, a parte Matuidi, ce le hanno tutti. Altrimenti non si spiegherebbe tanta differenza di rendimento da una partita all’altra. Da lì l’esplicito invito di Ronaldo martedì sera. Come anche le parole di Bonucci rispetto ad una “Juve nuova”.

    • Kris,
      Infatti non ho scritto che in mezzo non ne ha, ma che ne ha meno. Qaunto all’approccio alle partite non credo che la Juve abbia perso le finali di Champions perchè sono mancate mentalità e atteggiamento, ma semplicemente perchè in campo ha incontrato 2 squadre qualitativamente e tecnicamente più forti.

      • Sulle finali non si può negare che le avversarie fossero superiori. A Berlino partimmo timidi, ma è comprensibile, mentre nel secondo tempo ci furono una ventina di minuti in cui i tifosi catalani erano ammutoliti.
        A Cardiff invece, a parte la superiorità dell’avversario, soffrimmo un contraccolpo psicologico importante nel secondo tempo.
        Ma il mio discorso è più generale, perché di singole partite da grande squadra la Juve ne ha comunque fatte in questi anni. Ci manca continuità, speriamo di averla in questo finale di stagione.

        • Su quest’ultima tua affermazione concordo pienamente, la Juve nei prossimi mesi dovrà dimostrare con continuità di essere sul campo fra le squadre più forti al mondo.

  6. Luigi, scherzi a parte,
    Allegri non e’ uno che si mette a raccontare minuziosamente gli inconvenienti e le contromisure forzate a cui deve ricorrere per ottemperare agli infortuni e alle impossibilita’ dei giocatori.
    Si limita ad annunciarle e stop, a differenza di Spalletti e vai dicendo che ne fa motivo di conferenza autogiustificante.
    A me pare che l’allenatore conosca bene I suoi polli e,errori cosi’ marchiani, faccio fatica a pensarli. Solo lui sa se puo’ impiegare un giocatore. Minimo eh….per uno con il suo escursus. Sta abbottonato come Capello o Lippi…
    Ciao Lui’

    • Bando agli scherzi … certo che per stare lì Allegri le qualità le ha, Tino.
      Gli addebito solo il difetto di voler rischiare poco in molte circostanze.

      Ma in Europa soprattutto, il rischio bisogna accettarlo, certo non scriteriato. Ma quando bisogna battere i pugni sul tavolo bisogna farlo, e annichilire l’avversario come è stato fatto (solo) martedì.

      Ciao.

  7. Il ritorno del football

    Alle quattro squadre inglesi già in Champions, si sono aggiunte Arsenal e Chelsea in Europa League (serie pretendenti alla vittoria finale).
    Hai detto cotica !
    Il football è tornato : e batte i pugni sul tavolo europeo.

  8. IL CALCIO DI CASA NOSTRA

    Spal-Roma 2-1

    Cari lupacchiotti vi sta bene, date sempre la colpa alla Juve…tre punti davanti a voi non è la Juventus.
    E domani c’è il derby.
    Saluti

  9. LA JUVENTUS E LE OLANDESI

    La storia di coppe tra la Juventus e le squadre olandesi inizia nel lontano 1971.
    Coppa delle Fiere quarti di finale Juventus-Twente 2-0
    Teente-Juventus 2-2.
    La Juventus perderà la coppa senza aver perso una partita comprese le due della finale andata e ritorno con il Leeds.

    1973 finale Coppa Campioni l’avversaria è l’Ajax, a Belgrado vince l’Ajax 1-0.

    Coppa Uefa 1974 ottavi di finale Juve-Ajax 1-0 goal di Flipper Damiani( era il 27 novembre e con me al vecchio Comunale c’era anche Mariolino Corso, eravamo proprio di fianco e sotto alla cabina rai), partita di ritorno 2-1 per l’Ajax, in semifinale ci eliminò il Twente 3-1 in Olanda e 1-0 a Torino sempre per loro.

    Coppa Campioni 1978, quarti di finale 1-1 in Olanda e stesso risultato a Torino, passa la Juve ai calci di rigori.
    Eliminati dal Bruges in semifinale.

    1996 Champions League finale vinta a Roma contro l’Ajax ai calci di rigori.

    1997 Champions League semifinale 9 aprile Ajax-Juventus 1-2, ritorno a Torino Juve-Ajax 4-1.
    Perdiamo la finale contro il Borussia Dortmund.

    Champions 1998 girone eliminatorio Juventus-Feyenord 5-1, ritorno Feyenord-Juventus 2-0.
    Perdiamo la finale con il Real Madrid.

    Champions 2003 girone eliminatorio Feyenord-Juventus 1-1, ritorno a Torino 5-0 per la Juve.
    Perdiamo ai rigori la finale contro il Milan.

    Champions League 2004 girone eliminatorio Ajax-Juventus 0-1, ritorno a Torino 1-0 per la Juve.

    Europa League 2010 16esimi
    Ajax-Juventus 1-2, ritorno a Torino 0-0.

    L’Ajax di quest’anno è una squadra giovane e spregiudicata…giocano, giocano e giocano però commettono sciocchezze in difesa…se Benzema non scivola…

    Buona serata.

  10. Gioele e kris
    Se mi consentite l’intromissione, credo che le qualita’ diverse, da voi scelte come priorita’ per vincere e fare calcio, servano tutte insieme. Mentalita’, agonismo e qualita’ sono la commistione ideale. Le une sono incomplete senza le altre.
    Non e’ facile su 11 individui.

    • Se uno di quegli 11, per carisma, potenza e classe, inculca la mentalità, anche agli altri 10, insieme diventano una squadra che ha ben chiaro come raggiungere l’obiettivo.

    • Esatto Tranfaglia,
      Qualità ne abbiamo tanta, anche se come dice Gioele qualcosa in più a centrocampo ci può stare, ma si può compensare con l’agonismo. Poi c’è la mentalità, che come diceva Ronaldo, deve essere quella dell’altra sera perché ti migliora nel gioco e fa si che l’avversario ti tema. L’altra sera abbiamo fatto tremare una squadra che raramente lo fa.

  11. DA IL FATTO QUOTIDIANO
    16-03-2019

    “La Cupola non influì sui risultati”: i giudici civili reinterpretano Calciopoli.
    Così titola stamane Il Fatto Quotidiano.
    Il Bologna non retrocesse per colpa di Moggi: no risarcimento a Gazzoni Frascara

    Vincenzo Iurillo scrive: “Una sentenza della Corte di Appello civile di Napoli riapre Calciopoli.
    I giudici hanno negato il risarcimento a Victoria 2000 srl, socio unico del Bologna che retrocesse in B nel 2005, all’epoca della “Cupola” e delle designazioni arbitrali “truccate ”, come stabilito penalmente dal processo di Napoli.
    Victoria 2000 srl, la società che faceva capo al presidente dei rossoblu Giuseppe Gazzoni Frascara, aveva citato in giudizio Luciano Moggi, la Juventus, la Fiorentina, i fratelli Della Valle, i dirigenti Innocenzo Mazzini e Sandro Mencucci, gli ex arbitri Massimo De Santis e Pierluigi Pairetto, chiedendo un indennizzo per la retrocessione che aveva abbattuto il valore del pacchetto azionario iscritto a bilancio per circa 30 milioni.
    Ma quella retrocessione, sostengono i giudici, non dipese dalle designazioni arbitrali decise a tavolino da Moggi & C., e quindi dalle frodi sportive finite in prescrizione.
    L’ex patron del Bologna non è riuscito a dimostrare che i fischietti falsarono i risultati.
    I magistrati hanno sentenziato che molto probabilmente le partite delle squadre concorrenti nella lotta per la salvezza si sarebbero concluse con gli stessi punteggi.
    Ed il Bologna avrebbe comunque perso a Torino contro la Juventus, ininfluente il pessimo arbitraggio pro-bianconeri di Tiziano Pieri (…)”

    Buonanotte.

  12. Tranfaglia

    Al tuo “mentalità” aggiugo “vincente”, per dire che senza il peso specifico dei campioni (non solo uno) che la Juve ha, la prima resta solo un sostantivo e il secondo un aggettivo comuni a tante altre squadre.

  13. aggiungo

  14. In sostanza, per essere vincenti non basta uno solo degli undici che ha carisma classe e potenza, se in squadra non ci sono altri campioni come hanno e hanno avuto le plurivincenti Real e Barca. Spero con questo e concludo di essere stato chiaro.

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