Il Derby ridicolo

scritto da Cinzia Fresia

Ci sono partite, dove il risultato sembra scontato che si potrebbe evitare di giocarle, ci sono partite, che dopo un’interminabile bolla al naso, accade la zampata del campione, che quando meno te lo aspetti, confeziona un gol improbabile e impossibile se non per l’unica persona che può segnarlo: Cristiano Ronaldo, l’uomo che non vuole perdere.

Gli ingredienti c’erano tutti, i 70 anni dalla sciagura del grande Torino, lo striscione dei tifosi della Juve che onorava tali caduti e la voglia di essere buoni, dava a presagire che probabilmente, la vittoria ai granata fosse quasi un dovere … ma si, con lo scudetto vinto, qualche punto al Toro, poteva essere un segno distensivo, giusto il tempo di chiudere la partita, effettuare le celebrazioni, chiudere tutto, salutare, poteva andare così.. e invece no, perche’ a Cristiano, a cui nessuno.. dico nessuno ha mai passato una palla decente, in tutta la partita, il gol se lo e’ cercato da solo.

E cosi’ che finisce il Derby della mole in cui nessuno è contento: la Juve, rimonta, ma tribola per tutta la partita commettendo errori futili, passaggi sbagliati. I bianconeri non entrano in partita mai, infatti il Toro segna, ma sara’ il genio di quel solo giocatore, che evitera’ la sconfitta, e il Torino, quello deluso, che avrebbe voluto fare un bel regalo ai suoi tifosi, offrendo una gioia collettiva.
Invece no .. cambiano gli allenatori, ma si ripetono gli stessi errori. Per il Toro sembra una maledizione, che proprio la Juventus, lo recuperi nei pochi minuti rimasti.

Si continua a vedere Ronaldo e il resto della Juventus, giocare due sport diversi, da una parte c’è lui, che corre lotta, cerca di creare la condizione per fare gol, dall’altra parte c’è la Juventus, che si trascina i piedi, che non si impegna.
Confidiamo in una bella vacanza ristoratrice, ma soprattutto un progetto nuovo, se non vogliamo,che Cristiano ci saluti.

  1. Cinzia,
    Condivido il tuo pezzo.
    Quasi calcio d’agosto stasera. Un toro mediocre ed una Juve esattamente come hai detto tu.
    Solo Ronaldo si innalza, e rimane su per un bel po’, rispetto al livello generale.
    Il risultato sarebbe inutile ma è pur sempre il derby e magari ci sta di giocare per il gusto di vincere e far divertire i tifosi. Ma a me pare che i primi a non divertirsi siano proprio i giocatori.
    Partita che continua ad evidenziare, tra le altre cose, la lentezza ed il carattere approssimativo della manovra d’attacco.
    Si dirà che non c’erano le motivazioni. Quindi per una parte di campionato giochiamo così perché bisogna accumulare punti e “sono solo da vincere” e poi quando li abbiamo accumulati giochiamo pure così perché ormai non ci sono gli stimoli.
    Insomma, du palle!
    Speriamo, come dici tu, nelle vacanze…
    Ciao

  2. Riflessione condivisibile, Cinzia.
    Un solo giocatore si è elevato veramente in campo, ed è rimasto su su, in alto, ad aspettare il pallone di Spinazzola, per poi impattarlo con la fronte: un colpo da bigliardo, un colpo da fuoriclasse.
    Sono partite su partite che il n.1, ci dimostra che lui è l’unico che può segnare nella Juve. E questo è un bel dramma, perché io l’impegno del resto della truppa l’ho visto, ma come diceva quel tale “nu ja fanno proprio” a fare tre passaggi consecutivi precisi. Al massimo arrivano a due, al terzo il pallone viene consegnato all’avversario.
    Dire -ad esempio- che un Matuidi non si sia impegnato non è possibile: era in ogni zona del campo, in avanti a sbagliare palloni, in difesa a recuperarli; anche le sgroppate di Bernardeschi si sono viste: col solito passaggio ritardato, o il tiro oltre i pali della porta.
    E che dire di Spinazzola ? La solita gioia di giocare nella Juve; e quando nel secondo tempo si è reso conto che poteva sfondare, la Juve si è affidata a lui, e quella fetta di Stadio che aveva vicino è stata trascinata all’entusiasmo, fino alla pennellata perfetta sulla testa di Cr7.

    Ma come dice qui sopra Chris, è tutta la manovra d’attacco che è stata come al solito approssimativa; ogni altro tentativo oltre al cross in area era abortito in partenza. Ed è questa ripetitività che sconcerta, questo endemico “vorrei ma non posso” che non è assolutamente divertente, proprio perché si sa già come andrà a finire.
    La faccia di Ronaldo quando hanno segnato loro era quella di tutti noi, lo sconcerto di errori grossolani che si ripetono senza soluzione di continuità.
    Il suo impegno per tutta la partita, la nostra unica speranza.
    Il suo gol, la pace col calcio per un attimo immenso, lassù, in alto, ad aspettare l’impatto …

    Buongiorno.

  3. Ps Quando ho visto Ronaldo che invece di andare a fare il suo solito salto in giravolta sotto la curva dopo il gol, ma ha recuperato in fretta il pallone in fondo alla rete per portarlo a centrocampo, ho immaginato -per un attimo- tutta la sofferenza che ha dovuto provare questo fuoriclasse nel giocare quest’anno nella Juve … tutti i passaggi sbagliati che ha dovuto vedere nell’arco di questa stagione … Grazie Cristiano, per tutto 🤗.

  4. Cinzia
    scusa se mi permetto. Ronaldo ha fatto l’ennesimo goal molto bello perché è rimasto in cielo come se avesse le ali, però ha sbagliato due/tre palloni che hanno permesso pericolose ripartenze del torino, che non sono state finalizzate al meglio perché obiettivamente sono scarsi.
    Questo per dire che decontestualizzare ronaldo dalla squadra mi sembra ingeneroso anche perché ha segnato su cross di spinazzola non si è autocrossato. Poi che il clima era gioioso e da prevacanze su questo concordo pienamente con te.
    Un saluto.

    • Luigi’s, giocare da soli è dura, o,al massimo con Spinazzola o Cancelo, no comment su Pianic.
      Può essere come dici tu che abbia sbagliato ..ma hai visto cosa hanno sbagliato gli altri?Cuadrado? Io non ho visto un pallone decente passato a Ronaldo tranne quella dov’è ha segnato.

  5. andrea (the original)

    Nel dopo gara va in onda la correzione del match Adani-Allegri.
    Il mister stavolta non è arrogante, d’altronde gli stendono un tappeto rosso, quasi impediscono agli altri di parlare e comunque, al metto dei modi (a me delle beghe tra loro interessa zero) emerge che:
    1-Allegri invita a guardare il calcio del passato, i vecchi allenatori.
    2-Giudicando Barcellona-Liverpool afferma che la differenza è nel grande campione del Barcellona, perchè come lui dice sempre nel calcio vincono i grandi giocatori, se hai un marziano come Messi puoi fare quello che vuoi ma lui la decide, per giocate e testa, il livello del Barcellona era superiore..ma a questo punto una osservazione gliela fanno dicendogli “in Juve-Ajax però l’altro marziano lo avevi tu, ha fatto il suo come quell’altro e la Juve aveva giocatori superiori al Liverpool, quindi forse c’è anche altro” e ops..forse Allegri si è dato una martellata da solo? Il dubbio diventa certezza perchè non sapendo rispondere parte con una supercazzola da cui l’unica cosa che si può evincdere è che la Juve dopo il pari dell’Ajax si è impaurita..ma se hai il migliore anche nella mentalità perchè paura? Niente, non si sa.
    3-La Juve ha fatto la miglior partita contro lo United e non contro l’Atletico perchè contro gli inglesi ha costruito di più e fatto belle giocate. Ecco, il primo a far confusione su bel gioco e gioco è proprio lui..non si chiede bel gioco ma gioco, contro lo Utd siamo stati belli, bellissimi, contro l’Atletico abbiamo giocato una grande partita sotto tutti i punti di vista.

    Insomma, se si sgonfia la polemica e si resta sulla sostanza, la visione di Allegri è ancor più sconfortante.

    • Purtroppo Allegri e’ giunto al capolinea.

      Nei fatti.

      Ho visto un ambiente stanco, e’ stanco e privo di argomenti l’allenatore, sono stanchi i giocatori, sono stanchi i tifosi e dalle voci pare che in società siano divisi, sul da farsi.

      In tutto questo arriva un derby che interessa veramente poco, nella conferenza stampa piu’ moscia di sempre i giornalisti chiedevano del futuro del tecnico. Allegri voleva parlare del derby. Niente, silenzi, leggero imbarazzo e domande un po’ cosi, se non sull’incontro e sul rinnovo e sulle richieste e le idee per il futuro.

      Stiamo in fondo aspettando la fine della stagione per vedere chi siedera’ sulla panchina bianconera il prossimo anno.

      Ad oggi si parla di rivoluzione, non resta che aspettare ma non parliamo di calcio o di partite a questo punto bisogna solo capire se restera` Allegri e quindi potremo metterci il cuore in pace e pensare ad altro, o se arrivera` un altro tecnico ed allora potremo nuovamente interessarci e discutere di teorie e calciatori, insomma ritrovare l’interesse.

      Ciao.

      • andrea (the original)

        Peccato perchè si poteva evitare, due anni fa si poteva innovare senza traumi e non arrivare al punto più nero della storia recente della Juventus dopo la totale distruzione di questa stagione.

        • Capisco il contesto da dove vuoi partire, ma sarebbe stato un fallimento se fossimo arrivati settimi o anche secondi o terzo in campionato e fossimo usciti ai gironi iniziali dalla champions.
          Cerchiamo di essere realisti anche se abbiamo pure Cr7 che dovrebbe dare un peso specifico ulteriore della squadra di cui parliamo, Andrea. Le rivoluzioni si fanno quando le cose non funzionano non quando tutti hanno la pancia piena.
          Qui discutiamo ormai di “ particolari” per essere ancora più performanti e più belli non ripartiamo da 0.
          Sinceramente il futuro mi fa sempre paura quando c’è un cambio all’oscuro.
          Non so a fine campionato quale sarà la decisione della Società, ma qui, proprio perché parliamo di dettagli da migliorare serve qualche altro Cr7 della panchina per migliorare, non vedo altre soluzioni.

  6. Mauro the Original

    Quando ho visto lo stacco di Ronaldo ho pensato ad un fermo immagine poiché è rimasto in aria tipo Superman😁😁😁
    Gente, il calciatore ha quasi 35 anni, ma ci rendiamo conto?
    Non sto lì a contare quante partite ci ha risolto e quanti punti ha portato a casa, ma senza di lui lo scudetto non si prendeva.

    E allora mi chiedo: se con una rosa giocatori del genere abbiamo bisogno di Ronaldo per vincere lo scudetto, qualcuno ha sbagliato alla grande.

  7. IL VECCHIO E IL NUOVO

    Ho appena ascoltato anch’io il
    monologo di Allegri a Sky … e nel suo italiano abbastanza masticato qualcosa è venuto fuori. Perché poi quando lo fanno parlare a lungo va a finire che alcuni suoi concetti confliggono, come appunto sul commento Barcellona-Liverpool… perché è vero che lì ha deciso il fuoriclasse. Lo stesso fuoriclasse che avevamo noi contro l’Ajax, solo che il nostro fuoriclasse non ha potuto fare molto perché quelli ci hanno ammazzato col gioco, e lui di palloni ne ha visti pochissimi… quindi anche ad un fuoriclasse bisogna dare una squadra perché poi il calcio si gioca in 11. E nelle ultime partite, a cominciare dalle due con l’Ajax, il povero Ronaldo ha giocato quasi da solo …
    Poi è cominciata la litania degli infortuni, senza darsi una domanda sul “tipo” di preparazione che almeno da due anni sta dando risultati catastrofici …
    Insomma si vede che è vecchio … vecchio nei concetti … vecchio negli atteggiamenti… vecchio nella mentalità … figlio di un retaggio praticone che quando impatta col nuovo che cresce in Europa ne esce con le ossa rotte.

    In breve. Ascoltandolo si capisce perfettamente perché la Juve esce “scientificamente” dalla Champions quando incontra il calcio giovane propositivo e organizzato che avanza … Perché il nostro calcio è perenne gestione, perenne attesa del colpo giusto, perenne rinculo difensivo. Mentre Ronaldo è lì davanti che si sbraccia, e fa le facce …

    • Mauro the Original

      Luigi, siccome il mentore di Allegri è Galeone, direi che bisogna preoccuparsi poiché sta facendo acqua da tutte le parti.

      O si cambia nave o in alternativa bisogna essere pronti al naufragio.

    • E infatti Mauro, ascoltandolo le preoccupazioni crescono ancora di più … perché viene fuori un calcio di posizione, di attesa, di colpi del campione, mai che si parli di gioco, della sua coralità e della sua velocità di esecuzione, che sono l’essenza del calcio moderno.

  8. Luna

    Credo che l’equivoco sta nel pensare che l’arrivo di Ronaldo potesse risolvere i problemi di costruzione del gioco della Juve, problemi che nascono dalla mancanza di elementi idonei per farlo, non per niente nel Real Madrid che ha vinto 4 Champions, Ronaldo ha avuto Modric, Kroos e Isco, così come Messi nel Barca ha Rakitic, Busquets, Sergi Roberto e lo stesso Vidal visto l’altra sera, prova ne sia che con una nazionale come quella argentina lo stesso Messi non ha mai vinto niente. Nella Juve credo che il problema sia essenzialmente questo, un cc che gioca di rimessa e la manovra che trova sbocco sulle linee laterali con gli strappi e gli allunghi degli esterni per poter arrivare la cross, con i troppi errori in palleggio visti ieri sera che sono il sintomo e non la causa di un problema legato ad un modo “vecchio” di vedere il calcio, perchè tutto si può criticare di un allenatore tranne la sua presunta incapacità di “migliorare” il gioco e i giocatori che non hanno nel loro dna caratteristiche e qualità adatte per riuscire a conquistare metri di campo con gli uno-due in velocità e gli scambi nel breve palla a terra, possibilmente col pallone incollato al piede.

    • Gioele

      Ho prima scritto il post e poi sono venuto a leggerti.
      Condivido…errori di massa in tutti i passaggi corti o cross che siano.

      Ribadisco, eppure, in area ci si è arrivati da tutti i lati…gli errori nei passaggi hanno inciso molto sulle non avvenute conclusioni.

      Ciao.

    • Ciao Gioele,con lucidità hai spiegato quali sono i problemi della Juve, per cui anch’io condivido quanto da te detto.

      Un saluto.

  9. RESIGNATION

    Vorrei capire un attimo: ieri abbiamo attaccato, ieri abbiamo fatto cross in tutti i modi, sbagliati ma li abbiamo fatti…rasoterra invece che alti e viceversa, comunque sbagliati.

    Quindi il gioco c’è stato o no ?

    Se tu organizzi la trama di gioco partendo dal portiere…palla a Bonucci(sottolineo che appena iniziato di errori nei passaggi ne ha fatti tre su 4 palloni) che imposta, a volte e raramente lo fa anche bene, palla a dx per Cancelo che la porta e poi appoggia male o se arriva sul fondo se tutto va bene rimediamo un calcio d’angolo altrimenti si innesca una ripartenza avversaria con i relativi pericoli(contro l’Ajax un suo errore di stop palla c’è costato il pari olandese), ieri Spinazzola, che dopo si è dimostrato il migliore, anche lui cross sbagliati, Matuidi messo in modo da non poter più incidere da un cartellino un po’ così, Pjanic meglio non parlarne, oltre al goal regalato non ha avuto nemmeno le palle di reagire, Bernardeschi un po’ meglio di Cuadrado proprio inguardabile…eppure si arrivava comunque con gli sviluppi del gioco fino ai vertici e anche dentro l’area avversaria…poi succedevano malintesi, passaggi sbagliati, tira tu no lasciala a me.

    Come si può andare avanti così ?
    Allora: via Pjanic accompagnato da Mandzukic, Sandro insieme a qualche preparatore atletico e qualche giocatore ancora da studiare il loro deficit muscolare e mentale…Allegri in primis…credo dopo 5 anni il suo ciclo è arrivato al capolinea con questi giocatori.

    Saluti

    • andrea (the original)

      Ieri Max c’è stata la volontà di attaccare, contro una delle pochissime squadre che fa un calcio più vecchio del nostro.
      E proprio questa volontà evidenza ancor più i nostri limiti di gioco, chiariti poi da Allegri nel post partita quando afferma di guardare i vecchi allenatori.
      È in atto un accenno di conflitto culturale tra i giovani innovativi e gli oppositori al cambiamento, in Italia purtroppo sarà difficile vincano questo conflitto i giovani perché le forze resistenti sono più potenti di loro e vivono in un contesto ostile.
      Siamo in Italia, il paese in cui il Torino lotta per il quarto posto e si tifa per questo.
      Ma la speranza non deve spegnersi, i nuovi non devono mollare.

      • Non e` del tutto vero,
        Seguendo Top calcio o Top planet, qualche commento on line. Oppure accorgendomi del diverso entusiasmo dei commentatori sky durante la CL o il campionato inglese, direi che l’effetto palla di neve su allenatori come Allegri o Mazzarri e lo stesso Ancelotti, sia gia’ cominciato.

      • No Andrea, non difendo Allegri e spero che vada via(una cosa quando l’ho detta una volta due sono troppe…e non lo ripeto più…i motivi per cui deve andare via li ho elencati), ma proprio tu in risposta a Ben e poi anche a Luna, hai detto che la Juve ha giocato…bene e siccome so che anche tu hai giocato a pallone…secondo te se gli asini, perché asini sono senza girarci intorno, arrivano 100 volte al cross o al passaggio filtrante e lo sbagliano, Ronaldo gli fa segno alto e loro passano basso e viceversa…che colpa può averci uno, qualunque esso sia, in panchina ?

        I numeri di Adani restano numeri…prendo il caso dei tiri: ieri quante volte si è arrivati davanti o addirittura dentro l’area e non abbiamo tirato ?
        I numeri, appunto.
        I numeri sono pure le ammonizioni e i falli contro o a favore…se un arbitro valuta male e non fischia o fischia questi vanno inseriti ai numeri. O no ?

        Ciao.

  10. Kean non fa movimenti utili per CR7.
    Ultimamente ‘regaliamo’ troppi goal.
    Con centrocampo a due, il trequartista, ieri Berna, ogni tanto deve giocare da mezz’ala, o tuttocampista, come ha giocato Dybala, quando c’erano Mario e CR7.
    Allegri ieri ha spiegato bene …. il Bayern gioca da Bayern… scimmiottare altri non serve a vincere… deve proseguire, con miglioramento rosa.

  11. IL DECRETO “RISPARMIATASSE”

    Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, non ha dubbi: Massimiliano Allegri rimarrà sulla panchina dei campioni d’Italia anche l’anno prossimo. L’ex pallone d’oro si è infatti così espresso a pochi minuti dal calcio d’inizio di Juve-Torino. “Ha un contratto, perciò deve continuare. Ho seguito la squadra tutta la settimana, ho visto Allegri molto sereno, ho visto anche il presidente che è venuto quasi ogni giorno. È tutto ok. L’incontro tra allenatore e il presidente? Quando sarà il momento”, ha aggiunto a Sky Sport.
    Insomma, la versione ufficiale non cambia da settimane: il club bianconero vuole andare avanti con Allegri, anche se ci sono da discutere alcuni aspetti. In primis il prolungamento di contratto, perché il presidente Agnelli non vuole iniziare una stagione con l’allenatore in scadenza.

    Un assist per rendere meno costoso il cambio di allenatore, però, può arrivare direttamente dal governo. Il nuovo “decreto crescita”, ovvero il DL n.34 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile, prevede che dal 1° maggio in poi chi si trasferisce in Italia non avendo risieduto nel Bel Paese nei precedenti due anni, può essere tassato solo sul 30% del compenso per un periodo massimo di 5 anni, purché vi rimanga per almeno 24 mesi.

    Il “decreto crescita” avvicina Guardiola alla Juventus?

    La legge si applica anche a giocatori e allenatori stranieri, ragion per cui ora sarà più semplice per i club nostrani – avendo le capacità di investimento – portare in Italia campioni e top manager. Pep Guardiola rimane solo un sogno oppure ora sarà più facile fargli una proposta concreta senza costringerlo a rinunciare a parte dell’ingaggio mostruoso (20 milioni) che gli elargisce il Manchester City?
    (da Jmania.it)

    Ps In parole povere, esempio su Conte: il costo complessivo del suo stipendio sarebbe “solo” di 13 milioni di euro (10+3), una bella agevolazione per le squadre italiane che stanno corteggiando il tecnico leccese in uscita dalla Premier.

  12. Gioele condivido.
    Io spero solo che alla Juve abbiano individuato queste cause e cerchino di ovviare.
    Non dimentichiamoci nemmeno del problema preparatori che,se continua cosi, rende vano quialunque tentativo di soluzione.
    Ronaldo,
    Ha ragione Cinzia che questi,prima o poi si rompe. Da incoscenti,comunque,pensare che un giocatore faccia la squadra.

  13. Mauro the Original

    La Juve in questi 2 prossimi anni deve cambiare ben 7 titolari ormai arrivati alla pensione.
    Al netto di altre compravendite di altri giocatori più giovani ma non funzionali o comunque che non hanno rispettato le aspettative.

    Ci si aspetta quindi una rivoluzione non opzionale ma assolutamente necessaria. E chiaramente gli investimenti saranno di centinaia di milioni di euro.

    Credo quindi nel fare questo si debba programmare un progetto sul lungo, anzi lunghissimo periodo.

    Quindi mi chiedo: ha senso tenere Allegri ancora 1/2 anni? Certo che si può, ma allora si avrà un periodo di transizione ove gli obiettivi non potranno essere la Champions, ma al massimo rimanere fra prime 8 in Europa.

    A questo punto tenere e strapagare Ronaldo non ha senso, meglio restituirlo al Real limitando le uscite economiche.

    Riprendiamoci Higuain e accontentiamoci di ciò che passa il convento.

    Io sarò anche troppo pratico, forse condizionato dal lavoro che svolgo, ma per me i conti devono pur tornare. E ribadisco, non credo la Juve voglia chiudere i prossimi anni con i bilanci in perdita.

  14. Un periodo difficile di transizione ci aspetta in ogni caso.
    Adesso bisogna fare quello che si doveva fare normalmente ed al momento giusto.
    E si deve fare onorando al massimo le competizioni che ci aspettano.

  15. Ronaldo in campo.
    Riguardo alla sua permanenza sotto la Mole, da Madrid non aiutano:
    TUTTO JUVE
    L’edizione odierna del quotidiano sportivo spagnolo “Marca” si sofferma sul futuro professionale di Cristiano Ronaldo, fuoriclasse classe 1985 della Juventus e della nazionale portoghese. I colleghi, infatti, titolano con un “A Madrid mi dicono: Cris, torna a casa”, che lascerebbe intendere un divorzio tra CR7 e i bianconeri a fine stagione, con il campione lusitano pronto a tornare alla corte di Zidane.

    Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane, anche se Ronaldo ha già ribadito più volte la volontà di proseguire la carriera alla Juventus,almeno per quanto riguarda la prossima stagione.

    • andrea (the original)

      Speriamo non sia vero ma in effetti, con la conferma di Allegri, nei panni di Ronaldo il dubbio può pure nascere perché uno come lui vuol giocare in una squadra con mentalità europea e non italianista.
      Già siamo al punto più basso degli ultimi anni, se non si interviene rischiamo davvero di morire sportivamente.
      E qui le colpe non sarebbero di Allegri ma di chi lo avalla.

    • Visto che hai postato questo argomento ti faccio una domanda bislacca Tino.
      Fossi nei panni di Ronaldo, tu cosa faresti ?
      Ora che anche Zidane è tornato, e con grossi investimenti alle porte, torneresti al Real per dare ancora l’assalto alla Champions, o riterresti più conveniente (anche per non farsi sorpassare da Messi nel computo dei gol) restare alla Juve ?

      Grazie.

      • Io per carattere non torno indietro. Se e’ venuto alla Juve un motivo c’e’ e se e’ andato via dal Real anche.
        La gara con Messi? Mah…

        Guarda che chi comanda ha la resposabilita’ totale di quello che succede.
        Mi richiedo se la dirigenza vede le cose,scudetto a parte.
        Ciao

  16. Barone50 e Frank52

    Negli ultimi 10 anni le squadre più forti d’Europa sono state senza dubbio Real e Barcellona, ma nessuno dice che entrambe lo sono diventate con allenatori dalla differente filosofia di gioco, dal Barca di Guardiola prima e quello di Luis Enrique poi, dal Real Madrid di Ancelotti a quello di Zidane. Un particolare questo che dovrebbe portare alla logica conclusione che sono i giocatori e non le idee dei rispettivi allenatori, nuove o vecchie che siano a far grandi le squadre. Guardiola fra l’altro non ha inventato nulla, il c.d. tiki-taka è stato introdotto da Aragones allenatore della nazionale spagnola campione d’Europa nel 2008, Guardiola lo ha solo riprodotto nel Barca quando la sua cantera nel 2008 sfornava talenti cristallini come Xavi, Iniesta e Busquets, nel Real Madrid invece, digiuno di vittorie in Champions da 10 anni, arrivavano Modric (nel 2012) per 42 mln, Isco (nel 2013) per 30 mln e Kroos (nel 2014) per 25 mln.
    Tutto questo negli anni in cui alla Juve -smile- disintegrata da calciopoli arrivavano Cristiano Zanetti a parametro 0, Tiago Mendes per 14 mln, Diego Ribas da Cunha per 23 mln e Melo per 25 mln, Juve che dopo la storica finale di Berlino ha fatto a mio modesto parere una scelta di progetto incomprensibile, quella di depotenziare il cc, scelta che ha finora prodotto il duplice risultato di veder diminuire il livello di qualità del gioco e aumentare il gap tecnico nei confronti delle maggiori concorrenti europee.

  17. andrea (the original)

    “Ho allenato Milan e Juve e i DNA sono differenti..noi possiamo essere altri”.

    Ragazzi questo a livello mentale riporta la Juve ai settimi posti.
    Va fermato perché è in gioco un futuro.

    • andrea (the original)

      “Noi non possiamo”

      • Al difuori delle parole che escono a volte senza costrutto,io mi sto facendo domande sulla dirigenza. Ma tutti si sono resi conto della preparazione ma non fanno una parola.

        Sento fare nomi di giocatori diversi, sento che ora la Roma va su Mou,forse si allontana da Conte, sento di un rinnovo di almeno due anni, inconcepibile per Allegri che forse non ha nemmeno scelto I giocatori che abbiamo ma che dopo 5 anni giustamente ha fatto largamente il suo tempo,oltre ai trofei vinti.

        Insomma sto cominciando a pensare che anche la societa’ abbia sottovalutato dei segnali. Tipo anche lo svuotamento del cc e altre scelte. Ronaldo e’ stato sicuramente un colpo magistrale, ma quest’anno dovrebbe portare almeno un accenno di cambiamento della rosa per renderla all’altezza. Oltre a chi la guida.. Fino ad oggi niente di pratico.
        Eppure per l’estero le trattative sono aperte.
        Non so, tutte le partite le vedono anche loro, ma non esce niente, ed e’ incontestabile che non possiamo pensare di fare un’altra Cl cosi’.

        Per non impestare il blog di cazzate me ne vado a prendere un aperitivo anzi 3 e non voglio pensarci. Ma guarda se dopo uno scudo vinto un mese prima, devo trovarmi in questo stato d’animo.

        • Ti capisco in pieno Tino. Questo è un periodo di “trans mentale” dove non si capisce quali potrebbero essere le strategie del futuro. Se vogliamo di riflessione e le parole sono spesso più stupidaggini che reali convinzioni.
          Sono convinto che alla Juve invece abbiano già programmato il prossimo futuro e le parole di circostanza ( dei vari Nedved ) servono più per depistare e mettere in crisi i tifosi come Luigi che ha tanta paura di ripartire con Allegri😂😂😂
          Buon weekend cari amici

        • andrea (the original)

          La Società ha sottovalutato tante cose, in primis che i cambiamenti vanno fatti quando si vince e ai primi segnali deboli di divisione interna.
          Si chiama delirio di onnipotenza, ha travolto e distrutto tante aziende gloriose nella storia.

    • Sì Andrea, purtroppo ho ascoltato anch’io questa dichiarazione. Perciò è stato importante farlo parlare, per cercare di capire da dove nasce questo malessere che -ormai è evidente- investe tutta la squadra …
      Cioè noi non è che non possiamo giocare come l’Ajax che magari è una squadra nordica …
      Secondo questo signore noi non possiamo giocare come il Milan (7 Champions), una squadra italiana, perché non è nel nostro DNA.

      Dopo una dichiarazione del genere -che non ha bisogno di commenti- fossi stato in Agnelli avrei chiamato prima il 118 e poi lo avrei licenziato in tronco !

  18. Un ma in piu’ tanto sono fermo in coda da 1/2 ora.

  19. Il CELTIC campione per la 50^ volta. OTTAVA CONSECUTIVA.

    Un’altra squadra dopo la Juve raggiunge il traguardo di otto scudetti consecutivi. Lo ha appena fatto il Celtic nel campionato scozzese. Vincendo oggi 3-0 sul campo dell’Aberdeen terzo in classifica gli uomini di Lennon hanno uguagliato la Juve.

    Questa notizia mi fa tornare alla mente una curiosità : la formazione del CELTIC che conquistò la Coppa dei Campioni contro l’Inter il 25 maggio 1967 a Lisbona (2-1), io la ricordo -per uno strano scherzo del destino- ancora adesso a memoria :
    Simpson, Craig, Gemmell, Murdoch, McNeill, Clark, Johnston, Wallace, Chalmers, Auld, Lennox.

    Che strano, sono questi nomi a radice inglese, che mi trasportano di peso all’infanzia 😊.

    • E da quando segui così attentamente il campionato scozzese?😂😂
      Da quando hai saputo che non siamo i soli ad averne vinti 8 consecutivi?
      Siamo ancora all’inizio e ne vinceremo più di quelli vinti dal dittatore Ciaucescu in Romania😉

    • Azzzzz Anto’ … non sapevo che pure Ceausescu giocasse a calcio !
      Ihihihihihihih

  20. Ho ascoltato pure io il monologo di Allegri nel dopo partita di ieri a sky. Vorrei essere quanto più obbiettivo possibile sentendomi libero da preconcetti nei suoi riguardi.
    È stato una sorta di comizio per giustificare il suo lavoro. Molti spunti erano pure condivisibili e pieni di buon senso.
    Alla fine però ho dovuto dare atto che Adani ( che poco prima mi aveva fatto arrabbiare per quanto avesse elogiato la pochezza del Torino) avesse ragione quando ha concluso dicendo che Allegri è quello così come si era presentato.
    Mi spiego meglio, da Allegri non potrai mai chiedere di dare un gioco più che spettacolare moderno, visto che lui stesso crede, anche giustamente, che bisogna saper gestire i momenti piuttosto che cercare di schiacciare l’avversario con le proprie forze tecnico tattiche.
    Sinceramente la miglior partita giocata in champions quest’anno è stata quella persa contro il Manchester. Ricordo che io quella sconfitta non la presi bene perché pur avendo cercato di sottomettere l’odioso Mourinho ci ritrovammo con la sua vittoria. Aspettavo proprio quel montato che haimè aveva un palmares di vincitore per asfaltarlo, ed invece? Dovetti sorbirmi pure la scenetta da Charlot che mostra l’orecchio.
    Purtroppo in Italia l’innovazione se non arriva subito con la vittoria ( vedi il Milan di Sacchi di ormai qualche trentennio addietro) non è considerata la strada giusta.
    A vincere non è sempre la più piacevole e spesso la più bella ( vedi Liverpool-Barcellona) piglia pure l’imbarcata e le prende di brutto. Questo è un mondo dove quello che conta è solo il risultato finale.
    Godiamoci la storia di questa Juve, tra qualche anno non ricorderemo neppure delle nostre attuali polemiche, o magari ci metteremo a ridere. Del futuro non c’è certezza ma non sono pessimista anche se dovesse rimanere Allegri, la Juve sta cavalcando ancora l’onda giusta.

    P.s. Io vorrei, e lo ripeto fino alla fine, solo Guardiola o Conte il prossimo anno😉

    • Mauro The Original

      Antony

      Verrò criticato aspramente per quanto scrivo, ma Mourinho lo vorrei alla Juve.
      Sarà antipatico con milioni di difetti, però ti porta a casa le coppe europee.
      Dove è andato ha sempre vinto qualcosa in Europa.
      E’ un professionista e sarà odioso perchè era all’Inter, ma allora perchè abbiamo preso Boninsegna Hernanes o altri?

      Io guardo i risultati, e lui te li porta nonostante le squadre non siano super eccezionali.

    • Mourinho è calcisticamente più vecchio di Allegri, Mauro.
      L’Inter non c’entra niente …

      • Ti ha risposto Luigi per me Mauro. Se reputiamo “antico” Allegri, Mourinho fa parte della preistoria del calcio. Meglio Ancellotti se proprio devi vedere a chi ce l’ha più lungo😉
        Non è solo una questione di antipatia a prescindere, così come sono pro Conte e lo sai bene anche se non si comportó da Juve ( traduco: da oersona seria) quando taglió la corda

  21. Per cortesia, capisco chi ci vuole male ( tutti coloro che non tifano Juve indistintamente) ma far circolare voci tra di noi che Ronaldo potrebbe ritornare a Madrid, mi sembra un assurdità che è meglio evitare di propagare.
    1- Cristiano Ronaldo con ancora Zidane ( visto che qualcuno faceva questo nome) ancora in panchina manifestò in conferenza stampa e subito dopo la conquista dell’ultima Champions che il suo tempo a Madrid si era esaurito.
    2- Ronaldo ha un contratto in essere tra i più remunerativi per un calciatore ( prende quanto Vettel alla Ferrari) ed è un tesserato con un cartellino in mano alla Juventus che potrebbe a sua volta vendere a terzi il calciatore.
    3- Non mi sembra che ci siano ( aldilà delle ipotetiche farneticazioni ) che ci sia mai stato alcun mal di pancia o insofferenza nei riguardi dei colleghi e della società in cui gioca.
    4 – Ha manifestato in più riprese a proposito del punto precedente che a Torino lui è la sua famiglia si trova bene e che gli piace tutto della Città e dell’ambiente in cui sta vivendo.
    5- Aldilà delle intemperanze giovanili in cui si ritrova con una signorina americana che vorrebbe spillargli dei soldi, si è sempre comportato da professionista serio.
    A fronte di tutto ciò perché farsi venire dei dubbi sul suo futuro prossimo?
    Pensiamo a quanto gli accadrà attorno con i nuovi compagni di squadra piuttosto

    • Forse non ci siamo spiegati Anto’ …
      Qualcuno, conoscendo la fame di primeggiare del fuoriclasse portoghese, si è chiesto -al di là delle dichiarazioni di facciata- se lui è felice di lottare per la classifica cannonieri con Quagliarella, e magari perdere.
      Il discorso è plausibile se per un attimo ti spogli dei panni del tifoso, e ti metti nei suoi …
      ma mi rendo conto che a te queste sottigliezze psicologiche non interessano. Anzi scusami se ti ho chiosato …

      • Hai ragione Luigi, io non sono un provinciale e la Juve la reputo una tra le società migliori al mondo.😉

  22. VERGOGNIAMOCI

    Loro ricordano la loro squadra con i suoi Eroi e noi sputiamo sopra a otto scudetti consecutivi…
    Saluti

  23. RESIGNATION

    DI CORSA

    La mia riflessione dopo aver osservato l’evoluzione dell’Allegri “mediatico” degli ultimi due anni è che, ad un certo punto, dopo aver conquistato 3 Scudetti di fila ed aver raggiunto due finali di Champions da underdog, abbia iniziato a soffrire – è umano – la mancanza di riconoscimenti da parte della “critica”.
    Ogni grande allenatore ha un grande ego, i riconoscimenti fanno piacere a tutti e, non riceverne a sufficienza (o alcuni), avrebbe fatto incazzare anche altri suoi colleghi top.

    Si aspettava probabilmente non dico di creare un movimento simile al “Cholismo”, o al “Guardiolismo“, nè di poter guardare dall’alto al basso lo Zidane fresco vincitore della sua prima Coppa. Ma Sarri sì. Ma gli altri allenatori italiani sì.

    Si è ritrovato invece a lottare contro un Napoli irreale, da 90+ punti, un unicum nella storia e per di più con l’alfiere del belgiuochismo new age che – dopo aver vinto a Torino – era arrivato ad un gol di Higuain all’89° dal tirargli uno scherzo epocale.
    Il tutto mentre comunque la Juve usciva col Real Madrid dopo aver a mio avviso meritato più degli spagnoli nei 180′ e si apprestava a vincere un’altra Coppa Italia, la quarta di fila.

    Umanamente, lo capisco.
    Lo capisco anche calcisticamente.
    L’ho difeso per tutto l’anno scorso, non a caso. Quella che non capisco è invece la posizione che da allora ha iniziato ad assumere sempre di più, in un crescendo rossiniano, trasformandosi – probabilmente per contrasto – in un “talebano” a sua volta.

    Non è vero che il belgiuochismo sia l’unico modo per vincere, o che conti di più portare a casa 3 punti in un modo piuttosto che in un altro. Non è vero però nemmeno il suo contrario.
    Non è vero che in Italia alla Juve si possa vincere solo cambiando la mentalità del club (il “dna del club”, cit.) o con una filosofia calcistica più offensiva: non è vero però nemmeno che lo si possa fare solo con una difesa posizionale forte e con gli 1-0. Stessa cosa in Europa. Non ha alcun senso citare le finali europee degli ultimi 6 anni di Guardiola, nè citare il fatto che in semifinale siano arrivate squadre propositive come Tottenham, Ajax e Barcellona.
    Non serve nemmeno fare patetiche riflessioni sul Barca “attendista”.
    Non c’è alcuna lezione da cogliere.
    Non c’è alcun trend, nè alcuna verità da rivelare. Nel calcio tutto è giusto, finchè/se funziona. Qualsiasi approccio è buono, se ti porta a giocare bene e a sfruttare bene la rosa. E ai risultati prefissati.

    L’Allegri di questa stagione si è trasformato sempre di più da un “difensore” del proprio lavoro ad “attaccante” del lavoro (o del pensiero) altrui.
    Si è irrigidito anche dialetticamente su un modo di comunicare il calcio “semplice”, ci ha scritto un libro.
    E nel libro c’è una pagina dove commenta Parma-Juve 3-3 usando queste parole: “Ci facemmo infilzare due volte proprio per un’eccessiva ricerca del bel gioco”.

    E ancora: “Penso che accontentammo inconsciamente tutti quelli che volevano vedere il bel gioco, che però alla fine non paga”.

    Questo non è più un difendere il proprio lavoro, ma far passare un concetto “tossico” per cui col bel gioco si perda a prescindere, punto.
    Per cui col bel gioco ne prendi 2, mentre giocando un gioco brutto no.
    Non è vero: ne prendi 2 se sbagli qualcosa; vinci se fai bene qualcosa.
    Quel “cosa”, è a discrezione dell’allenatore, che può avere idee anche diverse dalle tue ed essere ugualmente efficace.

    Quando Allegri dice: “Se voglio giocar bene non c’è problema: metto i terzini che fanno le ali, i centrocampisti tutti di qualità, però poi dopo quando si traccia la riga come sei arrivato? Secondo? Terzo?” anche in quel caso fa passare un concetto che per me è scorretto, ovvero che sia impossibile vincere proponendo un calcio diverso (o anche solo che il secondo posto di Sarri non sia un’impresa sportiva altrettanto meritevole di elogi, per tornare a due anni fa).
    C’è una linea sottile tra il difendere le proprie scelte e il denigrare le altre.

    È a causa di questa escalation, culminata poi con la guerra ai “teorici” del calcio contrapposti ai “pratici” e continuata ieri con i discorsi sul “dna” dei club e le continue critiche ai colleghi italiani (ma quali?) che “scimmiottano il Barcellona” o che vogliono fare gli stranieri a tutti i costi che non lo seguo più.
    Perchè ha iniziato una crociata personale inutile, eccessiva e a volte irrispettosa, nei contenuti, esattamente come irrispettose erano le critiche che riceve lui da un paio di anni (a dire il vero, ultimamente anche nella forma).
    È andato oltre: ha iniziato a volerla spiegare e questo è un sentiero pericoloso da intraprendere.

    Allegri ha il suo modo di intendere il calcio, lo rispetto per questo, andrebbe rispettato se non altro per il suo palmares, ma non c’è controprova in questi discorsi astratti nè da una parte nè dall’altra perchè solo lui allena la Juventus.
    Ci sono i risultati, quelli sì, e spesso analizzarli è il modo migliore per provare a tracciare una sintesi.
    Non credo al presidente Agnelli importi dello scimmiottamento dei suoi colleghi o di queste dispute ideologiche: gli importerà capire bene le ragioni di un’annata non esaltante, gli errori commessi e le eventuali responsabilità. E, francamente, anche a me.

    Buona serata

    • Ti quoto in toto Baró. Belle considerazioni e non solo di chi ama la propria squadra del cuore, ma soprattutto di chi sa come considerare chi ha fatto un buon lavoro .

    • Bell’articolo.
      Ciao!

    • Un applauso ad Antonio Corsa, grande tifoso juventino…
      E un applauso al Barone che ha postato l’articolo di Corsa che in effetti mette un po’ di miele su un quadro allegriano comunque abbastanza desolante.

    • Hai rioortato dei bei concetti.

      Li condivido in toto.

      Sul recepimento di questi da parte del tifoso bianconero però, non possiamo dimenticarci di quanto successo quando salutato il Trap, uno di noi, da sempre e per sempre, ci siamo innamorati di Lippi.

      Si perchè se Allegri fosse arrivato prima, certi suoi concetti forse, sarebbero stati accettati o perlomeno capiti.

      Purtroppo per lui, per Ancelotti e per Capello, mai amati, c’è stato Lippi.
      Oggi è lui l’allenatore al quale tutti noi guardiamo, è lui che ha fatto cadere tutti, e sottolineo tutti i luoghi comuni ai quali si attaccano i mediocri.

      Quella Juve, fece dire a Ferguson uno che ha la statua fuori dall’Old Trafford, lo stadio del club più ricco e conosciuto del mondo, “noi dobbiamo giocare come loro!”

      Si perchè quella Juve correva più di tutti, faceva girare la palla meglio di chiunque, verticalizzava e raddoppiava insomma “il miglior calcio che io abbia mai visto”
      Dopo aver eliminato il Real, dopo averli dominati e bastonati, un tifoso in curva salito dal sud esclamò “ma cummè se fà a non esse da Juve!”

      È questo il problema profondo.

      Siamo scesi agli inferi e ci siamo risaliti, grazie a Didier ed ai 5 Samurai, poi però siamo cresciuti e ci siamo riappropriati di ciò che eravamo, e non eravamo ne la Juve di Conte, ne quella di Allegri.
      Due ottimi condottieri che hanno dato, ma la nostra dimensione è la Juve di Lippi, il cuore, il ricordo dell’essere grandi e di guardare gli altri dritti negli occhi prima di sconfiggerli nella corsa, nel gioco, nel tutto.
      A questo in fondo aspiriamo, ed esserci riusciti con Marcello, fa risultare vecchi, stantii, inutili tutti i discorsi che si sentono, che ci dicono e che ci dice il nostro attuale allenatore.

      Si amici miei, la Juve di Lippi avrebbe fatto un sol boccone dell’Ajax, L’avrebbe battuto nella corsa, nel gioco, non ci avrebbero capito niente loro, non noi.
      l’avrebbe usato da allenamento per la finale con il Barça preparando la sfida tra Ronaldo e Messi.

      E prendendo le parole del Barone in prestito….

      Ma che ve lo dico a fà….

      • A proposito dell’Ajax, la Juve di Lippi lo avrebbe battutto nel corridoio prima di entrare in campo, sarebbero bastati gli occhi dei giocatori caputanati da Cristiano.

        • No amico mio, sarebbe bastata la presenza di Chiellini che avrebbe raddoppiato la prestazione di Bonucci e spronato gli altri senza Ronaldo e pire Allegri.

      • Capitanati naturalmente

    • andrea (the original)

      Come scritto anche al bravissimo Antonio, in pratica alla fine proprio Allegri ha finito per “scimmiottare” qualcuno, nello specifico Josè Mourinho che si creò il personaggio dell’uomo solo al comando contro tutto e tutti.
      Ecco, Mourinho però maneggiando molto meglio certe forzature, saggiamente a fine stagione se ne andò perchè aldilà della chiusura del cerchio di vittorie con la Champions League, restare in quella situazione che lui stesso aveva creato sarebbe stato impossibile, sono scenari che hanno una tenuta temporale breve e che se prolungati portano detonazione certa.

      Lo dico con estrema onestà e da tifoso che non ha partecipato al fuoco preventivo contro Allegri nei primi anni, anzi avendolo apprezzato e celebrato.

  24. RESIGNATION

    Chiedo scusa a Cinzia, alla Iuliana e qualche altra signora del blog per le parole scurrili che a volte adopero in questo onorevole blog…ma, e non voglio giustificarmi, a SJR&R se ne usano anche peggiori.

    Mi vorrei far capire meglio:
    Quagliarella capocannoniere della stagione in corso.
    Mi importa una sega se non dovesse vincerlo Ronaldo…inporta di più che lo vinca un italiano.

    Come dite ? Il campionato italiano è scarso ?
    Cazzate, dite delle cazzate e i vostri numeri non contano un cazxo…altrimenti vi sbatto sotto il muso i numeri degli otto scudetti vinti.

    Voleva vincere la classifica cannonieri ?
    Allora non doveva mangiarsi i goal che si è divorato …
    Nel 2002 un certo SCONOSCIUTO venuto per la prima volta in serie A, si chiamava Dario Hubner, vinse la classifica cannonieri e giocava nel Piacenza e non nella Juve di Lippi dove giocava anche Trezeguet.

    Buonanotte ai sonati.

    • Solo per la precisione: nella stagione 2001-2002, Trezeguet vinse il titolo di capocannoniere della serie A, ex aequo con Hubner, con 24 gol.

      Buongiorno 😃

      Ps Noi allora facevamo il tifo per Trezeguet: magari pensavamo che anche Hubner fosse straniero 🤣

      • Perché vuoi precisare ? Mica ho scritto il contrario e cioè che Trezeguet sia arrivato secondo ?

      • Infatti Max … hai citato Trezeguet senza dire che in poveretto aveva appaiato Hubner… mi pare di aver aggiunto qualcosa di più …
        E non ti incazzare, che non ci stiamo spartendo le masserie !😅

        • Vedi Luigi, forse per uno che si intende solo di politica lo dovevo specificare ma su un blog dove si parla di calcio e di Juventus credo era superfluo specificare che poi, Trezeguet è stato da me menzionato.
          Non sono e non mi arrabbio…tranquillo Luigi.

  25. RESIGNATION

    Che ne sapete di “CLAMOROSO AL CIBALI” detta dal mitico Sandro Ciotti in una famosissima Catania-inter ?

    “Ei fu” il 5’maggio di Manzoni così tanto lontano quanto più vicino ai giorni nostri.
    Auguri bella gente

  26. RESIGNATION

    DOPO LA FESTA…

    Sapendo quanto io tenga alla Champions sembrerebbe quasi una mancanza di rispetto verso il sottoscritto leggere sul blog che quest’anno c’era una autostrada davanti a noi, scritto da Andrea, lui che alla coppa ha sempre preferito lo scudetto.

    Giustamente, e lo condivido, diceva di un Barcellona meno forte del passato.
    È vero, e allora bisogna anche dire che a Berlino ci ha battuto la più forte e che la più forte la eliminammo pure, e con una percentuale bassissima di riuscirci.

    È anche vero che, oggi, ma nemmeno solo oggi le autostrade sono piene di buche e di ponti, a volte solo pericolanti, altre volte non li attraversi proprio. Morandi Cit.

    Poi, parlando sempre di coppa, ci sono il duo “il gatto e la volpe” (ogni allusione a persone e animali è prettamente casuale) che mi vorrebbero far sotterrare gli OTTO SCUDI e sfruttandone i diritti a loro piacimento.
    In questo caso, purtroppo per loro, non sono Pinocchio e spiattello in faccia a loro le verità e non le bugie.

    Infine il 967, data a me molto cara per uno scudo vinto all’ultima giornata sui nerobleau che il Caro Luca non può ricordare ma può fregiarsi di essere nato in quell’anno.

    Ovviamente, poco ricorderà della Juve del Trap che giocava per i 2 punti in palio per la vittoria
    e non per i tre come la Juve di Lippi.

    Marcello Lippi, il più grande anche per me, eppure…
    Anche lui ha vinto qualche scudetto all’ultima giornata (vedi anche Conte ma non Allegri), una Champions ai rigori e una coppa del mondo per club in Giappone.

    Ma quante Champions, anche avendo la squadra più forte, ha perso ?
    I suoi leader erano meno forti dei Furino e dei Buffon prima e Chiellini ora ?

    Rispettate anche chi a Roma pianse nonostante la combine del 5 maggio.

    Buona domenica.

    • andrea (the original)

      Max nel 2015 io l’ho detto, quindi non vedo la menzione.
      Il problema, sempre quello, è che per non accettare il fallimento si snocciolano i trofei degli anni precedenti ma, lo ribadisco per la millesima volta, ogni stagione è una stagione nuova e si parla di questa stagione, che era quella giusta per crescere come livello di gioco e che si era messa benissimo grazie all’inesistenza di rivali in campionato e a un bel tabellone di Champions.

  27. La Juve identifica quel cretino che mimava l’aeroplano nel derby e lo caccia. Si può fare, dunque. Basta volerlo. Seguano la stessa strada gli altri club e gli stadi diventeranno puliti.

    (Roberto Renga, Twitter)

  28. DIFFERENZE

    È bene ribadire telegraficamente un concetto che il tempo si sta incaricando di rendere evidente.
    L’errore è della società, e viene dallo scorso anno: non puoi prendere Ronaldo, il n.1 al mondo, il re della Champions, e tenere Allegri che punta innanzitutto allo scudetto col minimo sforzo.
    La differenza grossa è nell’orizzonte visivo, nonché nella filosofia di approccio. E, appunto, in filosofia questa diversità si chiama Alterità
    degli intenti.

    Troppo totalizzante l’uno, troppo minimalista l’altro (basta il muso del cavallo ecc ecc).
    Sbagliare è umano, perseverare è diabolico…
    Hai voglia a fare dichiarazioni di felicità che poi il campo contraddice quasi in ogni partita.
    Gli attuali aporemi di Allegri hanno una scaturigine: l’Ajax di Ten Hag.
    Sono state quelle due partite che hanno destabilizzato le sue certezze e il suo equilibrio interiore. E le due semifinali Champions giocate a ridosso del derby non hanno aiutato di certo.
    Come il Bayern di Monaco destabilizzò Conte, così l’Ajax ha demolito perfino gli equilibri dialettici di Allegri, oltre a scardinarne la filosofia minimalista.
    Ma almeno il primo -che non aveva certo Ronaldo e incontrò un Bayern semplicemente mostruoso-, ne ebbe coscienza. Il secondo parla di “ripartenze” 😫.

    Buona domenica.

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