Antonio Conte all’Inter: è giusto gli venga tolta la stella?

scritto da Cinzia Fresia

Nel calcio nulla è impossibile e spesso accade tutto e il contrario di tutto…

Puo’ succedere, ad esempio, che un ex giocatore juventino, ma juventino sul serio, “fino al midollo” diventi allenatore della squadra acerrima nemica proprio della stessa Juventus.
Come puo’ altresì capitare che un altro allenatore che ha odiato in modo efferato la Juventus, ne potrebbe diventare la guida tecnica.

In queste battute finali, che vedono terminare i giri di valzer dei tecnici con la panchina vacante, un fatto diventa realtà: Antonio Conte torna in Italia, ma non in bianconero come si perdeva, bensì all’Inter.

Un duro colpo per quella frangia di tifosi che vivevano la speranza di un ritorno del tecnico salentino, nonostante il pregresso dell’ex capitano con la Società.

Conte sì, torna in Italia: ma a Milano e non a Torino e allenerà l’Inter, l’acerrima nemica della Juventus.

Il dispiacere nel vedere uno degli ex capitani bianconeri allenare la squadra che scatenò Calciopoli, è comprensibile. Sembra impossibile: lui che aveva giurato amore eterno per la maglia bianconera indosserà i colori di chi odia il bianconero da sempre.

antonio conte giocatore

La maggioranza della piazza juventina sta vivendo queste ore come un vero e proprio tradimento tanto che un gruppo di tifosi ha organizzato una raccolta firme affinchè venga tolta la stella all’ex centrocampista.

Come giocatore e Capitano della Juventus a Conte non si può dire nulla: come allenatore nemmeno, se pensiamo a dove eravamo quando lui arrivò, perciò è ingiusto che venga depauperato del riconoscimento che si è guadagnato onestamente sul campo.

Lui non è più l’allenatore della Juventus e, come tale, è libero di fare ciò che vuole.
Certo la scelta di accettare di andare a Milano sara’ stata effettuata conscio delle conseguenze. D’altronde come professionista, allenare l’Inter è lavoro.

Ha giurato eterno amore alla Juventus, è vero anche questo, ma un grande amore può finire. E’ inutile rinnegare in passato.

Gli allenatori di oggi devono essere cauti nei rapporti con i tifosi, evitando di schierarsi o fare promesse sapendo già in partenza di non poterle mantenere.

Non ci rimane che accettare la situazione.
Le Società scelgono il tecnico valutando prima di tutto il bene della squadra e così Giuseppe Marotta non ha avuto dubbi e ha scelto di sostituire Spalletti con uno che ha dimostrato di saper vincere in Italia. L’Inter così punta su Antonio Conte, accantonato dalla Juve.

Tratto da “gol di tacco a spillo”

  1. X me assolutamente no. La stella se l’è guadagnata sia da calciatore che da allenatore.

  2. Dopo i tre anni da allenatore ,avrebbero dovuto metterne un altra di stella!io gli sarò sempre grato per il lavoro che ha fatto.Poi vada dove vuole, io tifo Juve,non inter

    ps. e chi risarcirebbe quei tifosi che hanno pagato per avere il loro nome proprio sotto la stella di Conte se dovessero eliminarla??

  3. IL BARONE NON DIMENTICA

    Vero, non dimentico nulla, non dimentico calciopoli e non dimentico il Capitano Antonio Conte…forse lui ha dimenticato.

    Con le merde potrai vincere tre Champions e tre scudetti, pure 10…m’importa una sega, direbbe un mio Amico toscano di Lucca.
    Per me sarai sempre e sicuramente non per loro quello della doppietta al derby del ’93,del goal decisivo al derby del ’94, della rovesciata con il Brescia, del goal al 90esimo con il Venezia e quello che soffriva dopo Perugia.

    Il presente seppur visto con indifferenza non cancella i ricordi del passato.

    Saluti.

  4. andrea (the original)

    Sarebbe una napoletana.
    La stella gli è stata data per meriti sportivi con la Juve, al limite si poteva discutere a quel tempo se quei meriti sportivi li avesse maturati (un mediano non lo vedo così importante) ma non a posteriori per la scelta, da professionista, di andare in altra Società e dopo peraltro aver atteso una nuova chiamata dalla Juventus.

    Hai ragione, gli allenatori e in generale i tesserati dovrebbero essere cauti con le dichiarazioni ma è anche vero che la gente questo vuole: sentire ciò che le piace in quel momento, anche se non è vero, è l’ennesima forma di stupefacente a cui ricorre in questa era.

  5. LO AVEVO GIÀ POSTATO MA VISTO IL TEMA DELLA SIGNORA CINZIA…

    BATMAN BEGINS
    di Vittorio Aversano

    Antonio Conte all’inter: la notizia, nell’aria da tempo, ci ha sorpresi tutti questa mattina al risveglio, per quanto ci fossimo abituati all’idea, anche in forza della prospettiva di approdo di un tecnico di spessore decisamente maggiore sulla nostra sponda.

    Antonio Conte all’inter è un ossimoro, in quanto Antonio Conte è stato associato ai nostri colori per tutta la parte rilevante della sua carriera; perché, da allenatore, ha incarnato meglio di chiunque altro quel senso di rivalsa, poi sfociato nei primi tre scudetti consecutivi della corrente gestione, risvegliando nei nostri senatori, infiacchiti nell’animo dagli anni dei settimi posti – e alcuni dei quali ex campioni del mondo 2006 – e in nuovi giocatori dalla caratura normalissima per quei tempi, una fame di dominio e di vittoria spaventosa, che li ha portati a divorare campo e avversari, in quello che, insieme al 5 maggio 2002, resta il nostro exploit emotivo più memorabile.

    Antonio Conte all’inter è un abominio per il tifoso bianconero, che ricorda la sua grinta in campo, le sue instancabili e spesso decisive incursioni nelle aree avversarie, la sua fascia da capitano, le sue espressioni genuinamente polemiche verso gli avversari, il suo 5 maggio, e tutte le volte che l’ha difeso quanto i granata lo chiamavano “shampoo”.

    Antonio Conte all’inter è uno spauracchio per chi crede che sia sufficiente lui, e magari l’accoppiata con Marotta, per infondere linfa e vigore in una squadra di ottimi giocatori, ma molto interista nei risultati, vale a dire povera di successi che non derivino da pronunce pseudo-giudiziarie di natura inquisitoria ai nostri danni.

    Se l’inter con lui dovesse vincere anche soltanto la Coppa Italia (che lui con noi comunque non ha mai vinto da allenatore), sarebbe un sicuro upgrade, perché sarebbe il primo trofeo “pulito” dopo quelli inanellati da nesso causale post Calciopoli.

    Antonio Conte all’inter metterà in difficoltà noi juventini nel poterlo valutare, nel poterlo invidiare, magari chi – come me – in fondo sperava che sarebbe tornato a rianimare qualche nostro giocatore, a fargli tornare quegli occhi da zebra infuocati della nostra campagna abbonamenti 2012/2013, a fornire alla squadra un gioco martellante e avvolgente.

    Antonio Conte all’inter ha già portato, come primo effetto, un’assurda petizione da parte di chi si sente tradito al punto dal volergli “revocare” la “stella” allo Stadium, non rendendosi conto che quella stella l’ha guadagnata per quanto fatto fino al momento in cui gliel’anno apposta, non per il seguito e neppure per il futuro. Quella stella è stra-meritata e lì deve restare.

    Antonio Conte all’inter dirà e farà cose da interista, come lui stesso, in modo un po’ paraculo, ha sempre affermato anche nelle conferenze stampa in casa Juventus, definendosi un professionista e, d’altro canto, non avrebbe potuto dire altro, stanti i suoi trascorsi da leccese allenatore del Bari. Qualcuno forse dimentica che Antonio Conte fu antijuventino anche da allenatore dell’Arezzo, in Serie B.

    Antonio Conte all’inter segue la tradizione di quei nostri tecnici particolarmente vincenti e, proprio per questo, desiderati come la volpe e l’uva che, dopo aver vinto tutto o quasi con i nostri colori, sono passati a loro: Trap, che fece back and forth, e Marcello Lippi.
    Non ricordo particolari proteste in quelle occasioni, ma forse perché ancora non c’erano i social media.
    Ad ogni buon conto, Antonio Conte non può essere considerato come i suoi predecessori, per una semplice ragione: il modo in cui se n’è andato dalla Juve nel 2014; e questo nulla potrà mai cancellarlo.

    Antonio Conte all’inter è un peccato, è un piccolo dolore nel cuore di ognuno di noi: perché “Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica” (Batman Begins, 2005).

    Buon pomeriggio

  6. LE TUTE NON SERVONO…SOLO CASUALS

    La prossima panchina della Juventus ospiterà le terga di Pep Guardiola.

    “Il fumo nuoce gravemente alla salute”.

    Fate un profondo respiro e rilassatevi…tra poco bussa…nel frattempo bevetevi una Pep-si !

  7. Buongiorno,
    Per me Conte strabene dove sta, così come sta bene dove sta la sua stella. L’iniziativa per toglierla mi sembra, con tutto il rispetto, ridicola.

    Noto, anche nel topic precedente, che l’altro argomento di grande interesse è l’abbigliamento di Sarri. Quindi, allacciandomi a quanto detto da Andrea, vorrei lanciare l’iniziativa “Una tuta per Maurizio” alla quale possono partecipare tutti i tifosi così da evitare che i disegnatori dell’adidas peggiorino la loro già discussa reputazione.
    Potrete disegnare il vostro modello ed inviarlo alla Continassa per il sorteggio che si terrà il 14 giugno nel caso saltasse la presentazione di Guardiola, di Pogba o di qualsiasi altro…
    Quando darete forma alle vostre idee non dimenticate di dotare la tuta che avete in mente per Sarri degli opportuni taschini per sigarette, accendino, liquerizia e fazzoletti.
    Il vincitore, oltre a vedere indossato il proprio modello dal nuovo allenatore della Juve, avrà in premio il celebre cardigan grigio gentilmente ceduto da Pep Guardiola.
    Buona fortuna!

  8. È Conte che ha accantonato la Juve il 15 luglio…
    Andarsene il quel modo non lascia molte possibilità di ritorno…
    La stella deve rimanere.

  9. DA BONIEK A CONTE

    Agnelli a proposito della Stella di Boniek, segui’ l’indicazione dei tifosi e decise di non metterla nello Stadium.
    Successivamente fu assegnata a Davids, con una antipatica coda polemica da parte dello stesso Boniek.
    Ma questa è un’altra storia …
    La Stella di Conte sta bene dov’è, perché lui credo si sia pentito amaramente di quella fuga dal ritiro.
    Certo procura un certo imbarazzo vederlo all’Inter, in un ambientino mica male. Ma un ritorno alla Juve oggi come oggi era impossibile.
    Spero per lui non sia costretto ad una seconda di fuga. Perché sono sicuro che i bauscia non gli perdoneranno assolutamente nulla.

    • Alessandro Magno

      ciao luigi non fu la stessa cosa pero’. lo so perchè a suo tempo me neoccupai. boniek fu messo abusivamente. era un concorso e dovevano votare i tifosi. la sceta era fra chi aveva almeno 100 presenze 100 gol e 50 volte la fascia di capitano. scoprimmo che boniek non aveva nessuno di questi requisiti e fu fatto notare. fu data a davids perchè aveva piu di 100 presene

  10. Alessandro Magno

    assolutMente no le stelle vengono date per qaunto fatto e quanto fatto non si puo cancellare. sono convinto che conte da ora farà l interista e si farà odiare lui è fatto cosi si alimenta dell odio degli altri per farsi forte e si alimenterà dell odio nostro. fondamentalmente è un gran paraculo anche se è un bravo allenatore. ma la stella resta.

  11. Mii ancora con sta stella?
    Ma a chi e’ venuto in mente !
    La. Stella di Conte, mediano o no, rimane dove si trova. Non facciamo ridere il mondo.
    Conte non era un medianaccio e I campioni possono essere anche difensori, al limite. Ma che si gioca solo con attaccanti? Provateci, beccerete sempre un goal in piu’. Antonio ci ha deliziato con la sua bravura, la sua forza, la sua volonta’. La stella e’ sua.
    Prendiamo forse un allenatore che contro la Juve aveva esaurito il repertorio, poco rappresentativo anche nelle conferenze. Sara’ rispettato fino a quando ce la faremo, ma parlare della stella di Conte e’ infantile e ingrato.

    • Andrea (the original)

      Tino perché ti arrabbi? È stato proposto un tema di attualità da Cinzia perché di questa cosa si discute in giro.
      E poi, visto che dei mediani ho parlato io, ho solo detto che togliere la Stella a posteriori è roba da napoletani (che si affannano a parlare di tradimento e gastriti se Sarri arriva da noi), semmai si poteva discutere se dargliela allora perché come giocatore è stato come tanti altri.
      E d’altronde se è vero che non si gioca con i soli attaccanti (ma ne dovrebbero giocare quanti più possibile) è anche vero che si vince e si fa la storia con gli attaccanti..non lo dico ma i Palloni d’Oro, le cifre che girano sul mercato, il merchandising: sono gli attaccanti le stelle e le icone, di mediani non si vede quasi ombra.

      Ciao

      • Premesso che non mi arrabbio, Andrea, voglio ricordare che le stelle certificano juventinita’, meriti di gioco e bravura, non rispecchiano il ruolo in cui giocava il personaggio.
        Sono felice che attribuire questi valori con un simbolo, e poi toglierlo, la trovi una cazzata immatura esattamente come me.
        Ma io penso che tutti I ruoli in squadra esistano perche’ servono al calcio che e’ fatto in questo modo. Io facevo lo stopper perche’ non solo non avevo piedi eccelsi ma perche’ ancora adesso mi piace vedere una bella diagonale o una parata esattamente come un gol. Mi piaceva giocare in difesa, e credo che non basti aumentare il numero di attaccanti per vincere una gara. Equilibrio, e volonta’ di attaccare sono le carte.certo che I palloni d’oro li danno agli attaccanti. Non so quanti ne darebbero ad un attaccante che segna 50 goal ma la sua squadra non vince niente, per vincere ci sono tre ruoli piu’ un portiere.
        Ciao!

        • Andrea (the original)

          Davide ha la stella pur non incarnando la juventinita’..ha giocato in più squadre, per due anni cercò di farsi cedere.

          Non è solo questione di Palloni d’Oro: sul mercato gli attaccanti vengono sempre pagati di più e questo vuol dire che loro sono quelli più ambiti perché ti fanno vincere molto più di un difensore. Poi certo che serve una squadra con altri ruoli ma nessuno ti consente ciò che ti consente un attaccante.

  12. Alessandro Magno

    COMUNICAZIONE DI SERVIZIO PER

    MAURO THE ORIGINAL

    avevi due commenti in attesa perchè o hai cambiato mail e il sistema non ti riconosceva oppure hai sbagliato a scriverla. basta anche virgola invece che punto e il sistema la legge come nuova mail per cui da validare

    • Mauro the Original

      Grazie Ben

      Scrivo i messaggi in velocità mentre attendo di essere ricevuto da un cliente e qualcosa lo sbaglio.

      Per quanto riguarda la stella a Conte direi di non toccarla in quanto l’ha meritata.
      Poi si sa la vita gira, sicuramente Conte sarebbe tornato alla Juve ma la dirigenza ha preferito altro. La vita è questa.

      Per Sarri va benissimo che indossi la tuta. Anzi sarebbe doveroso. È un allenatore mica un dirigente, forse ci sbagliamo nell’attribuire titoli.

      Se gli forniscono tute brutte non è colpa sua, mi auguro la Juve provveda senza obbligarlo a giacca e cravatta.

  13. Sono delusa da questa dirigenza, e dalla pessima figura che si sta facendo.
    Per avere Sarri, sempre sia lui, tanto valeva recuperare Conte. Queste ripicche da asilo infantile, sono insopportabili,

    • Mauro the Original

      Concordo in pieno.

      Leggo che la Juve ha il nuovo allenatore da un pezzo, che Guardiola ormai è preso, che arrivano tutti i top player ecc ecc

      Tutte balle

      La Juve voleva continuare con Allegri ma è stata costretta ad esonerarlo. In questo momento sono in alto mare poiché per prendere Sarri devono prima ottenere l’ok del Chelsea e se tutto va bene pagare la penale.

      Nessuno ci pensa ma il Chelsea volendo potrebbe bloccare Sarri per due anni impedendogli di lavorare.

      Non sarà facile risolvere la situazione

    • Buongiorno Cinzia,
      Secondo me non si tratta di ripicche infantili.
      Un comportamento come quello di Conte può essere altamentente lesivo nell’ambito di un’azienda delle dimensioni della Juve, va molto al di là della sfera dei rapporti personali.
      Al di là delle critiche sul gioco, Allegri in questi anni ha dimostrato come si sta alla Juve, ed Agnelli non ha mai perso occasione per sottolinearlo.
      Non conta solo la bravura dell’allenatore leccese, ci sono molti altri aspetti da tenere in conto. E se non c’è sintonia con la dirigenza non si può portare avanti in progetto.
      Conte ai cinesi deve solo rappresentare un ulteriore stimolo per noi.
      Il comportamento del club lo potremo valutare meglio quando ne sapremo di più sui programmi per il prossimo futuro.
      Ciao!

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