Il punto sul calcio mercato Juve – seconda parte.

Articolo di Alessandro Magno

Portieri

Al momento sono 4. Sicuri al 100% Buffon e Pinsoglio. Per quanto riguarda Szczesny c’è stato un vociferare su un possibile suo approdo al Manchester United al posto di De Gea che non rinnova, questo per generare una plusvalenza importante e prendere Donnarumma. Per fortuna la cosa pare superata con il milanista in direzione PSG e il polacco ancora a difendere i nostri pali. Per Perin c’è un interessamento del Benfica oltre che quello della Roma ma la Juve ha chiesto 25 milioni e i portoghesi sono rimasti un poco di sasso.

Difensori

Si è parecchio irrobustito il reparto difensivo. Al momento sono stati messi sotto contratto Romero, Demiral, Tourè e Pellegrini. Potrebbe non restare nessuno visto che sono tutti giovani e hanno molte richieste e bisogno di crescere. Tourè è già stato dato in prestito a Sassuolo mentre Romero pare sicuro tornerà al Genoa. Per gli altri due si valuta. Per Demiral l’ago della bilancia potrebbe essere se resta o meno Bonucci (richiesto del City). Per Pellegrini le eventuali partenze di Cancelo e o Cuadrado. Finalmente pare sia arrivato il momento di De Ligt che non è stato convocato dall’Ajax per la tourneè austriaca. Potrebbe arrivare a Torino in questo fine settimana ed esser annunciato a borse chiuse. Cancelo non si trova l’accordo economico con il Manchester City a questo punto se non dovesse generare un importante plusvalenza potrebbe pure restare.

Centrocampisti

Il reparto di centrocampo con Rabiot e Ramsey sembra a posto. Emre Can e Bentancur confermatissimi. Bisogna cedere. Per Khedira si è aperto un discorso con il Fenerbahce. Matuidi dovrebbe anche esser messo fra i partenti ma al momento si attende di parlare con il giocatore anche perchè ha un contratto in scadenza nel 2020 quindi o parte ora o rinnova. Pogba al momento è un utopia. Si è parlato a lungo di un giro con Milincovic Savic al Manchester, Pogba al Real e Isco alla Juve. Al momento sono chiacchiere. Se dovesse arrivare un centrocampista importante (Pogba o Isco) potrebbe esser sacrificato Pjanic. Questioni economiche.

Attaccanti

Anche qui molti nodi da sciogliere. Si sono uniti al gruppo fra gli altri Higuain e Pjaca. Entrambi verranno ceduti. Per il primo che non voleva giocare in Italia c’è l’interesse solo di Roma e Fiorentina. All’esterno non ha mercato. I viola non vogliono cedere Chiesa per cui è difficile gli si giri il pipita. Potrebbe verificarsi un circolo con Higuain a Roma, Dzeko all’Inter e Icardi alla Juve. Icardi ha avuto un abboccamento con il Napoli ma pare sia desideroso si vestire il bianconero. Alla Juve piace ma la scoietà gioca sul fatto che è fuori dal progetto Inter per cui aspetta di prenderlo in saldo. Pjaca verrà girato in prestito a qualche società amica ( Sassuolo Genoa?). Per Mandzukic anche lui in lista di partenza, alcune proposte tedesche. Borussia ma anche Bayern, anche se qui gli si è chiesto di fare la riserva, cosa a lui molto poco gradita. Il sicuro al ”mil por siento” è Ronaldo. Dybala anche se piace all’Inter dovrebbe restare, in quanto la Juve non vuol cederlo ai nerazzurri e neanche Paulo è desideroso di andare a giocare da loro. Per ora anche Douglas Costa sembra confermato.

  1. AUTOSTRADE

    Bisogna essere anche coerenti…ricordo la seconda partita tra Ajax e Real a Madrid, ma già dei ragazzottibolandesi se ne parlava un gran bene prima e nella partita di andata con il Real.

    Insomma, qui sul blog se ne parlava bene…hanno rifilato un sonoro 4-1 al Real estromettendolo dalla Champions.

    Poi hanno buttato fuori noi…è colpa di quel coglione in panchina.

    Più o meno si leggeva questo durante e dopo la partita dei lancieri:
    “Cose incredibili stanno accadendo al Bernabeu:
    l’Ajax nonostante in vantaggio di due gol, ha continuato ad attaccare.
    Ora, al 73^, siamo 1-4 …
    Boh … Questi ragazzi dell’Ajax giocano a calcio …”

    e subito sotto:
    “E non si stancano neanche dopo 60′!😱
    Forse perché si trovano a memoria e non corrono a casaccio 🤔
    Comunque sto olandesi ci hanno rubato la partita, era quella che sognavo io per martedì prossimo😤”

    Buona serata.

    • Ricordo!
      Dopo l’eliminazione del Real i giornali scrissero che ormai era finito l’effetto sorpresa degli olandesi.
      Nessuno immaginava che ai nostri sarebbero venuti i piedi a banana ed avrebbero fatto i passaggi storti nei quarti😢
      Maledette ripartenze!😤
      Ciao Barone!

    • Non te ncazzà Baró. È andata e bisogna guardare avanti. Non credo che l’abbiamo presa sotto gamba, ma come spesso accade e proprio in quei giorni, la nostra squadra si dimezzava negli uomini migliori un giorno sì e l’altro pure. Poi , e qui non ci metto solo la sfortuna e a bocce ferme,possiamo pure dirla tutta, quel gran Cuor di Leone di Innominabile non è che abbia fatto granché per far tirare fuori gli attributi a chi aveva a disposizione. Il suo posto lo aveva già per metà perso nella partita di andata contro l’Atletico, ma dopo la debacle contro i lanceri non c’era nessuno di noi che lo avrebbe ancora più vedere sedere sulla panchina di questa Juve. Onori ai suoi meriti, perché non si vince per caso, e quel tecnico non è uno sprovveduto, anzi, ma oggi la Juve ha svoltato pagina e so bene che tu come me sei ancora più sul pezzo per tifare e per augurare che vada sempre meglio.

    • Andrea (the original)

      Se ne parlava benissimo anche dopo, anzi si sottolineava la differenza tra 11 carneadi con un gioco e 11 campioni senza un gioco.
      Ma carneadi restavano, bisogna vedere se fuori dal quel contesto e da quella annata valgono sul serio.
      La cifra spesa giustificherebbe un giocatore già fatto e confermato.
      Speriamo bene, per me resta un difensore quindi benvenuto De Ligt ma non riesco a entusiasmarsi.

    • La campana a morto era già suonata a Madrid contro l’Atletico…
      La successiva partita di Torino è stato lo strepito del moribondo …

      L’Ajax si è limitato a fare le esequie di una Juve incapace di giocare a calcio. Quello vero.

      Una prece.

  2. Ragazzi,
    se avessi dovuto scegliere tra de ligt e hazard o griezmann avrei scelto il primo. Sono convinto che le case vadano costruite dalle fondamenta e cioè dalla difesa. Il barcellona ha un attacco fantsmagorico, ma la squadra non mi sembra equilibrata, il real al contrario mi sembra che venga costruita con più raziocinio.
    Sulla nostra juve ho qualche perplessità ancora sul centrocampo nonostante sia stato qualitativamente migliorato; però, sentivo oggi, ramsey in 5 stagioni ha avuto sempre infortuni importanti che non lo hanno mai portato a disputare più di 22 gare all’anno. Infortuni che hanno riguardato sempre la coscia, tranne il primo anno che ha visto il gallese infortunarsi sia alla coscia che al polpaccio.
    Lo stesso rabiot è da vedere e testare, insomma al centrocampo manca ancora un top player.
    E logicamente c’è anche l’incognita allenatore.

    • Mauro the Original

      Io conto molto su un giocatore che purtroppo lo scorso anno è stato molto sfortunato e cioè Can.

      Sicuramente lui farà la differenza in quanto quando è in forma diventa irresistibile.

      Su de Ligt non trovi analogie con Vierchowod?
      Secondo me si somigliano molto come caratteristiche.

      • Ciao mauro,
        de ligt ha i piedi educati, esce palla al piede, imposta l’azione, è forte di testa, riesce a marcare mantenendo la posizione; insomma vierchowod era un marcatore puro, aveva bisogno che contatto fisico con l’avversario, rude, veloce sul breve ma aveva i piedi alla chiellini forse peggio.

        • Concordo al 100%. Forse Vierchowod era anche più forte di Chiellini, ma questo armadio è tutto un altro tipo di pasta

    • Andrea (the original)

      Le squadre che hanno fatto la storia negli ultimi anni avevano grandi attacchi però.

  3. De Ligt è a Torino e nonostante qualche remora pure scaramantica da parte dell’amico Andrea io oggi sono più entusiasta di quando arrivò Cr7. Questo ragazzotto ha le stimmate del fuoriclasse e non credo passerà molto per farci innamorare ( calcisticamente ovviamente) di lui.

    • Andrea (the original)

      No Antonio, non è scaramanzia, semplice realismo su un 19enne che arriva da una squadra ingannevole come lo è l’Atalanta.
      La prova decisiva è ora, in una squadra diversa, trattato da star, ne’ più ne’ meno che le riserve che tutti hanno quando un giocatore passa da una piccola a una grande.
      Detto questo, anche se come spero sarà forte, il giorno in cui mi emoziono per un difensore sarò alla frutta, forse il pallone non mi interesserà più.
      Le figurine che ci giocavamo a battimano come se non ci fosse un domani non erano mai di difensori, quelle dei difensori si aggiungevano al pacchetto per fare mucchio.

      • Andrea se fossi come dici tu zeman doveva aver vinto 10 coppe campioni. E’ assodato che chi ha la difesa forte o fa una buona fase difensiva vince il 90% delle volte.

        • andrea (the original)

          Mi aspetto di meglio da te che paragoni impropri con Zeman.
          Gli allenatori che attaccano, per l’Italia, sono gli Zeman e invece noi vediamo che là fuori, la mentalità offensiva non produce difese colabrodo.
          Chi ha difesa forte o fase difensiva (come la chiamano in Italia) vince in Italia, cioè contro squadre che si difendono magari con difese inferiori.

  4. TROVA LE DIFFERENZE

    La Juve è sempre la Juve e non si discute.

    Pjanic, Matuidi, Khedira Vs Ramsei, Rabbiot, Ramsey.

    E non è ancora finito il mercato…intanto de Ligt è arrivato domani visite mediche e primo allenamento agli ordini del comandante.
    Ora posso dire che la Juve è veramente superiore alle altre.

    Sarri, vedi quello che devi da fa.

  5. CINQUE ANNI ALLEGRI

    16 Luglio 2014, tra disperazione, insulti e sputi la Juve presenta il nuovo allenatore dopo la fuga di Antonio Conte: Massimiliano Allegri.
    5 anni di Allegri, 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 2 SuperCoppe (2 finali Champions, che non fanno palmares né portano trofei ma disperazione, però hanno molto aumentato appeal, fatturato e ranking europeo).
    271 gare 191 vittorie (70,5% record Juve), e 5 anni di un vocabolario allegriano, tecnico-tattico, con tic e frasi celeberrime, mantra e temi allegristi, fan e detrattori, pregi e difetti, il suo aplomb sui temi arbitrali e il suo infervorarsi su chi gli chiedeva conto del “belgioco”.

    Breve vocabolario dell’Allegrismo, 5 anni della nostra vita e passione, nel bene (tantissimo) e nel male.

    Adani: L’icona del calcio iper-complessificato contro l’icona del calcio semplice.
    A tratti esaltanti, spesso stucchevoli, i tre battibecchi tra i due, due nel periodo dell’allegrismo ormai decadente. “Max, stai dicendo cose non serie e non sensate”, “Siete tutti teorici, Adani sei il primo che legge i libri e di calcio non sai niente.
    Ora stai zitto, parlo io che sono l’allenatore che ha vinto sei scudetti”. “Fermo, fermo. Stai zitto lo dici a tuo fratello”. The end.
    Eppure in 5 anni sono solo questi 3 gli scivoloni allegriani, impeccabili anche in pagine nere della comunicazione Juve come la triste serata di Madrid.

    Cavalli: “Te ne intendi di havalli?”,”Benatia l’ho mandato al prato, come i cavalli stanchi”, “Barzagli è come i cavalli vecchi, sarà subito pronto”, “Horto muso”, “Da ragazzo giocavo ai cavalli, c’è un cavallo che non vinceva mai, si chiamava Minnesota”, “Del primo giorno alla Juve ricordo il prato e il fatto che pensai subito al mio cavallo, si chiamava Midsummer’s Night Dream”…Spettacolare.

    Dybala: Croce e delizia. Preso dal Palermo dove giocava punta unica alla Juve, Allegri lo schiera fin da subito o quasi, il primo anno è tra le ancore di salvataggio in un inizio flop, il secondo anno è la consacrazione europa con la doppietta contro Messi, il terzo anno di “Paulino” è l’inizio boom con 12 gol in 10 gare e l’insistere vano su un modulo disegnato per lui, il 4231.
    Poi la parabola discendente, sostituzioni, frecciatine, “non può fare il centravanti di una grande squadra“, “può fare anche la mazzala“, e finisce davvero per farla, quasi il mediano.

    Finali: Tattica, bel gioco, emozioni, empatia, ma alla fine la carriera in bianconero negli anni meravigliosi di questo ciclo dominante si riducono, nel bene e nel male alle due finali.
    Il mister dei record con i 5 scudetti (8 di fila), con le 4 Coppe Italia (che non si vincevano da 20 anni) è stato e sarà sempre giudicato, in un verso per l’altro, per il cammino europeo: strabiliante fino a Berlino, illusorio sia a Monaco che a Madrid, eccellente e poi tragico nell’ultimo atto a Cardiff, emozionante e poi deludente tra Atletico ed Ajax nell’ultimo anno.
    Berlino e Cardiff segnano il destino e il ricordo di quello che, dati alla mano, è il mister con la più alta % di vittorie alla Juve in un periodo in cui vincere in Italia non è mai stato così poco difficile.
    Bastava vincerne una e Allegri sarebbe stato ricordato come il migliore, o quasi.
    Ma le finali sono contro il Barcellona di Piqué, Xavi, Iniesta, Rakitic, Messi, Suarez, Neymar, o il Real di Cristiano, delle 4 Champions e dei 7-8 madridisti nella top 11 Fifa.
    “Perché le finali non le giochi mica contro il Collesalvetti, con tutto il rispetto per il Collesalvetti, chiaro“.

    Gabbione: Il bar, il mare, i cavalli e gli amici delle partitelle al Gabbione d’estate.
    Tutto riconduce al “cazzeggio” elevato a forma mentis: “Se vuoi innalzare i picchi di prestazione, usa il cazzeggio creativo”. “A scuola andavo male: volevo fare il preside, non lo studente.
    Da giovane mi piaceva molto cazzeggiare, e mi piace ancora: non si può vivere solo di lavoro.
    Quando sento gente che dice che bisognerebbe lavorare 24 ore al giorno penso: poi ti si fonde il cervello, ti scoppia la testa e non hai ottenuto un bel niente.”
    Emblematico che Sarri, nella conferenza d’esordio, abbia anche detto “No ma quando ci becchiamo con amici io e lui non è che si parla di calcio, più che altri si cazzeggia”.

    Halma: No comment. Allegri e HALMA sono sinonimi. Soprattutto sull’1-0 in casa, ma anche quando si è sotto, c’è tutto il tempo di recuperare, o ancora quando la rimonta è stata compiuta ma mancherebbe l’ultimo affondo con l’avversario alle corde. A volte riesce, a volte no.

    Innanzitutto c’è da fare i homplimenti ai ragazzi: Allegri non si batteva il petto, non lanciava baci alla curva, non festeggiava con i ragazzi, non correva in mezzo al loro al fischio finale.
    Non si prendeva direttamente meriti “sto qui per evitare di fare danni”, ma indirettamente se li prendeva eccome, bacchettando ironicamente i suoi.
    Però, immancabile a fine gara, anche dopo una vittoria striminzita, la frase iniziale alla prima domanda era: “Innanzitutto….”
    JuveDiMarzo: A settembre si vince, in modo brutto, ma si vince, ad ottobre si sperimenta blandamente e si continua a vincere, a novembre si tirano i remi in barca già sull’1-0 e barricate, a dicembre c’è da stringere i denti e vincere le partite serie, a gennaio c’è la sosta e poi il ritorno in campo “attenzione!”, a febbraio non si sperimenta più perché forse si è trovata la quadra, ma vedrete, vedrete la #JuveDiMarzo!.
    Altro mantra allegriano, a volte meravigliosamente compiuto (negli anni delle cavalcate Champions), altre volte evoluzione attesa ma mai arrivata.
    Livorno: La sua particolarissima toscanità, livornese, opposta a quella di Spalletti, Mazzarri e Sarri, ma diversa anche da quella di Lippi.
    Quella del cazzeggio, dell’ippiha, del basket, le cene d’estate sugli stabilimenti balneari.
    Ed è la sua forza e difetto, girare il mondo ma ritornare a Livorno, anche col frasario, con le idee e le convinzioni.

    Mezzala: Pogba, Khedira, Matuidi, Emre Can, Vidal mezzala classica e ci sta. Ok anche Pjanic e Marchisio tolti da mezzala e messi davanti alla difesa.
    Ci può stare anche Bernardeschi e perfino Cuadrado mezzala.
    Ma la mezzala allegriana è un concetto enorme che ingloba tutti i calciatori.
    Anche Spinazzola, De Sciglio possono fare la mezzala, ma anche Mandzukic, e lo ha fatto, e infine certo, Paulo Dybala mezzala. Tutti con Allegri fanno la mezzala, possibilmente di inserimento, che scappa avanti.
    E anche Ronaldo in qualche partita….

    Nedved: “No ma con Pavel assolutamente siamo amici….”. Amici amici e poi ti rubano le bici.
    E’ la nemesi, perché come si dice “I discorsi li porta via il vento, le bici i livornesi…”.

    Out: #AllegriOut, nella fase acuta della fazione anti-allegrista, della rivoluzione desiderata, in barba ai risultati e al conta solo la vittoria.
    5 anni alla Juve sono troppi. 8 Scudetti di fila e 7 finali di Champions di fila perse sono insostenibili.
    E così di Allegri si guarda, giustamente, solo l’incapacità di tenere altissimo il livello, adeguata alla rosa, agli obiettivi e alla voglia di un nuovo calcio.
    E lui esce davvero, prima dai social e poi dalla Juve.

    Paul: Tutto bene PAAAAAUUUUUL? Resta la sua performance tipica del cazzeggio in allenamento con i suoi, le sfide a basket, quelle con i tiri da lunga distanza. L’Allegri che o ami o odi.

    Quattro-due-tre-uno: La stagione della grande bellezza e audacia allegriana, cominciata dopo un Fiorentina-Juve atroce, iniziata in modo impattante contro la Lazio: 4231, tutti i migliori in campo e ora sono cazzi vostri, se volete giocare tutti, alzate il culo e sacrificatevi.
    Due esterni offensivi: Sandro e Alves, Pjanic davanti alla difesa con Khedira (alla Juve più centravanti che interno) e 4 punte, Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain.
    Da Gennaio fino al Monaco, con in mezzo il Barcellona.
    Poi contro Mbappé e soci decide di alzare Alves, togliere Cuadrado e mettere Barzagli.
    Il giochino contro i monegaschi riesce alla perfezione ma a Cardiff risulta impotente…

    Semplice: Ci ha scritto anche un libro con quel concetto, ecco alcuni stralci: “Il calcio è semplice: devi fare l’opposto di quello che fanno i tuoi avversari”. “La semplicità è la cosa più difficile. Nel calcio o fai gol, o fai assist, o corri”

    Tehninhamente: “Bisogna migliorare tehnihamente”. Il mantra ripetuto dopo ogni gara vinta, pareggiata o persa, soprattutto post-Champions. La frase che cela l’equivoco e la prigionia duale dell’allenatore: amante della qualità e della tecnica (e della velocità in esecuzione) ma pragmaticamente attaccato alla quantità, allo speculare sul risultato, al tutti dietro dopo il vantaggio e alla vittoria prima di tutto, anche sacrificando uomini e manovra di qualità.

    Vittorie: 191 vittorie. La percentuale più alta alla Juve. Più di Lippi, di Conte, del Trap, più anche di Deschamps in B.
    Un dominio pazzesco e non si saprà mai se è merito straordinario di Allegri o della forza della Juve rispetto alle altre.
    Certo anche in UCL la Juve di Allegri è andata come nessun altra, Lippi a parte.
    E probabilmente anche la Champions è più competitiva di quelle in cui beccavi Nantes o Olympiacos in semifinale.

    Zidane: L’uomo che doveva sostituirlo. L’uomo che ha riscritto la storia del calcio sulla panchina del Real subentrando tra lo scetticismo a Benitez in un anno che sembrava ricalcare quello di Lopetegui e Solari. 4 Champions e soprattutto le due batoste più amare impartite a Max, la finale in Galles e l’incredibile rimonta al Bernabeu strozzata sul finale.

    5 anni di Allegrismo. Si volta pagina. Grazie di tutto e andiamo avanti!”
    Sandro Scarpa

    Buona giornata bella gente.

    • Il 5-4-2 iniziale parrebbe introdurre l’ennesima celebrazione ma, in realtà, l’articolo, scritto tra lacrime e singhiozzi, non si capisce dove voglia andare a parare.
      Probabilmente Scarpa non ha ancora raggiunto la fase della rassegnazione e scrive sotto consiglio del suo terapeuta.
      Scrivi Sandro scrivi!😊

    • L’AJAX … CHE NON C’E’

      Scarpa che “commemora” Allegri, su Juventibus è diventato -tra frizzi e lazzi- ormai un must.
      Per tarare la sua ennesima apologia, basta un dato: in tutta la poderosa articolessa non è citata la parola AJAX; dobbiamo interpellare uno psicologo per capire perché ? :mrgreen:

      Ormai i bloggher si lanciano scommesse per indovinare quanti articoli scriverà ancora Scarpa sul Vate livornese.
      I “meriti straordinari” del buon Massimiliano sono il piedistallo ideologico di ogni suo articolo e procurano grattate nei posti più vari.

      Il “Si volta pagina” nel finale, è inconsciamente impersonale, perché lui, Scarpa, con tutta evidenza, a voltare pagina non ci pensa proprio ! ahahahahahah

    • Andrea (the original)

      Se Scarpa cambia squadra forse supera il dolore per la dipartita, altrimenti gli toccherà lo psicologo perché ormai la Juve ha cambiato strada.
      😉

  6. Il presidente della Fifa ha parlato a Sky Sport a margine dei festeggiamenti per i 60 anni della Lega Pro a Firenze.

    Infantino, noto tifoso interista, ha ammesso: “La Juve vince e lavora bene, gli altri rosicano. Spero che gli ‘juventini’ Conte e Marotta salvino l’inter…”

    Deligtioso !

  7. Nooooooo dai. Il coro a mr.Giumbolo no. Ecchecaxxo.

    • Germano,
      come lo chiami tu giumbolo mi è diversamente simpatico, ma di giocatori ci capisce e ci sta dando (dietro lauto compenso) una grossa mano per fare una juventus stratosferica.

  8. Mauro the Original

    Andrea

    Capisco le tue perplessità relativamente a de Ligt. Però considera che questo giocatore non ancora ventenne era già capitano dell’Ajax.

    Credo che nemmeno Ronaldo o Messi siano stati pagati così tanto, chiaramente con le dovute proporzioni, quando avevano l’età dell’olandese.

    Se la Juve ha fatto questo investimento credo si sia resa conto delle potenzialità enormi del giocatore.

    Secondo me con de Ligt in campo è come giocare con un giocatore in più. Semplicemente mostruoso.

    Ebbene, se non vinciamo la Champions quest’anno non la vinciamo più.

    Bisogna riconoscere che la società ha fatto tutto il possibile a livello tecnico ed economico per allestire una squadra super vincente.
    Più di così sinceramente non poteva fare.

    Ora speriamo che anche la fortuna ci dia una mano.

    • andrea (the original)

      Io lo spero, aldilà della cifra spropositata tornare a investire su un giovane è un ulteriore segnale di cambiamento importante, da abbinare a quello sulla idea di gioco.
      Ma servirà equilibrio perchè questo ragazzo per me va lasciato anche sbagliare visto che per ora è solo un prospetto, mentre temo che la cifra determinerà l’attesa di un giocatore fatto e perfetto.

  9. Su de ligt hai perfettamente ragione: non c’è un addetto ai lavori, opinionista, giornalista o ex calciatore che non lo descriva come un fenomeno: non può essere un abbaglio generale.
    Per fare di più un centrocampista di livello assoluto, un top player alla modric, rakitic, kroos insomma qualcuno di questo calibro. Però se non dovesse arrivare mi accontento anche così. 😆

    • Andrea (the original)

      Non ho detto che è un abbaglio ma che deve dimostrare e diciamo che ha anche un bel marketing alle spalle.
      Per ora è un giovane promettente ma dell’Ajax, non del Real.

      E quelle cifre invece creeranno l’aspettativa di un giocatore già fatto.
      Speriamo si utilizzi buonsenso nel valutarlo alla prima esperienza importante ma ne dubito.

  10. A me pare che l’articolo di Scarpa sia imparziale. Comprende i pregi ed i difetti di un allenatore che ha infranto diversi record ed ha le sue difficolta’ a dare un gioco sfavillante ma sicuramente concreto.

    Non mi pare si faccia l’apologia del livornese. Si evidenziano anche i grossi difetti.

    Se si vuole come al solito trasfigurare i concetti tanto per fare raccolto, oppure non si sappia leggere proprio non lo so. Quello che so e’ che in questo caso l’unico ad non avere problemi psicologici e’ Scarpa.
    E’ arrivato Sarri no? Per me va bene,bel gioco e vittorie, sicuramente saro’ onesto nelle valutazioni, ma so’ cazzi suoi…e un po’ pure vostri.

    • Anche a me mi sembra un articolo imparziale.

    • Scusate raga, ma nessuno ha tracciato l’articolo di parzialità. Solo che…non eravate voi a dire che si era voltata pagina, che ormai non c’era più, che il tema era scocciante ecc…?

    • Su Juventibus è stato spernacchiato di brutto il povero Scarpa.
      Ce l’hanno tutti cin lui perché ha rubato loro le caramelle hahshahahah

  11. De light e’ una profusione di caratteristiche. Il sampdoriano grande difensore e basta, non aveva i piedi del ragazzo e lui invece ha la classe per difendere e impostare.Anche di attaccare.

    Ha 19 anni, sta a Sarri non rovinarlo.
    Sicuramente imparera’ come prima cosa della nostra lingua, le parolacce, ma anche quelle possono servire.
    Pochi filmati non bastano e puo’ anche essere che non assomigli a nessuno.
    La Juve di adesso e’ una potenza, solo certi errori possono neutralizzarla.
    Sono fiducioso su CL e scudetto.

    • Idem con patate , Tino. Se Sarri non riuscirà a trovare la quadra con il materiale che ha a disposizione ti vengo a prendere ed andiamo a fare un sit in sotto la sede della Juve 😀 😎 😎

      • Anto’
        Speriamo di incontrarci in un contesto diverso.
        Oggi al bar ho visto Raiola a torino, vestito come Fantozzi al mare sul piazzale della continassa.ha detto che tutto e’ possibile,anche Pogba alla Juve.
        Calzoni corti di quelli con la corda a girovita,, maglia a girocollo e scarpe da Tennis.
        Beato lui.

    • “Sta a Sarri non rovinarlo” …
      Eggia’, perché Sarri è famoso per rovinare i giocatori…
      Mica come il livornese che ha fatto raddoppiare il valore della rosa della Juventus …
      Quando andrete a protestare sotto la sede chiamatemi, vi vengo a prendere a casa con la mia macchina.
      E porto pure i pennarelli per fare i cartelloni : VIA SARRI DALLA JUVE !
      Raga’ siete una forza Ahahahahahah

  12. Qualche giorno fa avevo detto a mio figlio che Neymar ultimamente tra uno spot e l’altro stava passando troppo tempo con Ronaldo. Ora si vocifera (probabilmente non è vero ma non si può mai dire…) che il padre dovrebbe incontrare (tra le tante ovviamente…) anche Paratici. E Messi?🤔🤔🤔

  13. De Ligt non è un prospetto, Andrea, è una realtà di 19 anni. Vorrei ricordarti che i Pelè ed i Rivera già a 16 e 17 anni avevano già esordito in Nazionale ed erano già considerati dei predestinati perchè baciati da quello che si chiama talento superiore alla media.
    È già da due anni che De Ligt sta facendo vedere ( anche se solo in un campionato olandese) quanto sia bravo ed è da un pezzo che Paratici che gli sta dietro. Poi in Champions credo che ne abbiamo oltre che subirlo , potuto ammirare le sue qualità in più di qualche partita estemporanea e non credo proprio che non ti abbia impressionato per le sue capacità tecniche oltre che fisiche.
    Io ero un ammiratore di Franco Causio da piccolo che non era il finalizzatore della Juve, ma quello che vinceva una strana classifica degli anni ’70, quella degli assist. Ho imparato ad apprezzare il lavoro e la classe di Scirea e ritengo tuttora Cabrini, il più grande difensore di fascia di tutti i tempi, ( e su quest’ultimo potrei anche essere contestato,) ma nel suo periodo migliore lo vedevo giocare spesso dal vero e mi entusiasmava quasi alla stessa stregua di Platini).
    Quando giocavo a figurine, mi piaceva pure avere quella di Giggi Riva , ma non disdegnavo neppure quella di Pizzaballa ( che non mi faceva mai finire l’album)😄😄
    Se Cr7 ci farà vincere gli sarò grato, ma so bene che se non avrà accanto una grande squadra, da solo potrà fare poco. Ergo…… Forza De Ligt e grazie Juve per averlo fatto arrivare nella nostra squadra.

    • Anto’
      Un po’ di ottimismo non guasta.
      In fondo ne abbiamo anche se qui se hai una piccola perplessita’ passi per la vedova di allegri.
      Ramsey mi piace,spero abbia risolto il problema alla coscia (mi pare) che lo ha tormentato lo scorso anno.

      La squadra c’e’, abbiamo accolto Sarri come allenatore della Juve e ha in mano una corazzata. Qualche giustificatissimo dubbio sullo standing, qualche altro ancora di piu’ giustificato sui due esoneri che qualche domanda te la fanno pure porre, ma ora c’e’.
      Credo che al di la degli scherzi, siamo ottimisti e soprattutto pratici.
      Ma questa Juve deve vincere.

      • Non sono pessimista Tino, mai stato neanche nei periodi peggiori, ma questa Juve mi piace e mi attizza parecchio volerla vedere all’opera. Manca ancora un tassello e, nonostante potrei vedere già la coperta lunghissima quest’anno, a centrocampo ( anche se penso che almeno kedira e Matoudì dovrebbero essere in uscita) , mi piacerebbe quella ciliegina che ha in mano quel Pizzaiolo che oggi vorrebbe ritornare a casa. Non farò il nome x scaramanzia ovviamente, ma dopo il colpo dello scorso anno con Cr7 non mi meraviglio più se qualsiasi sogno diventa realtà.
        Come sono lontani i tempi in cui anche una mezzo giocatore come Witsel o quell’altro tedescotto di cui non ricordo neppure il nome preferivano altri club invece di venire alla Juve.

    • Andrea (the original)

      Ecco, ora mancavano paragoni con Pelé o Rivera..
      Questa gente e lo dici tu a 17 anni era già affermata in contesti importanti (uno aveva già vinto un Mondiale), non nell’Ajax.
      Dunque sarà importante che la gente lo accolga come un giovane promettente e che lui abbia la testa per gestire il salto da una piccola a una grande.
      Quelli che menzioni tra i difensori, guarda caso erano due che spingevano e testimoniano che anche tra i difensori quelli che trasmettono emotivamente di più sono i giocatori votati a costruire.
      Pizzaballa si ricorda solo perché non si trovava la figurina, anche qui guarda caso.

      • Ti dovevo rispondere in toto, Andrea , avevi lasciato diverse pillole qua e là 😆 😆
        Comunque è a parte gli scherzi, l’Olanda anzi l’Ajax è una fucina di campioni da sempre. Se proprio vuoi denigrare qualche campionato per le poche eccellenze come calciatori autoctoni, scrutati quello inglese, quello più seguito. Il Pitbull fu l’ultimo piccolo grande uomo olandese che ancora ho negli occhi, nella nostra Juve ma poi senza andare indietro ai tempi di Cruyff Neschens Resembrick e ti potrei elencare un intera formazione, sai bene che fior di calciatori hanno tirato su.

        • Ricordo una giovane promessa che solo gli idioti dicevano che era inferiore a Gullit altro acquisto del Milan di Sacchi. Ebbi la fortuna di vederlo dal vero in una partita di coppa uefa che il Milan ( credo che avesse il campo squalificato) giocò a Lecce. Beh era uno spettacolo solo vedergli trattare la palla e mi dissi subito, ma tutti questi grandi giornalai ( allora i media erano loro) capiscono niente di pallone? Dai Andrea lo hai visto almeno 6 volte ( real- Ajax poi Juve Ajax ed infine contro il Liverpool) ti è sembrato per caso un calciatore medio questo De Ligt?

        • Andrea (the original)

          Ok mi rassegno tanto so già che i prossimi mesi si dirà “tu Andrea lo ritenevi scarso” nonostante non lo abbia mai detto.
          L’Ajax ha sfornato campioni ma anche molti più pacchi e come detto, a parte non averlo notato se non per il gol contro di noi, ritengo che tutti quelli dell’ultimo Ajax son sembrati fenomeni, pure uno che si chiama Tagliafico. Ma gli stessi fino all’anno prima non li conosceva nessuno e son partiti dai preliminari con le squadre della Norvegia; dunque, per sapere chi è forte davvero e chi no, bisogna attendere la conferma in questa stagione, specie per chi è passato a un grande club.
          Facciamo che questo De Ligt compia il suo percorso di crescita che deve ancora fare, poi se viene fuori bene e da prospetto diventa giocatore tanto di guadagnato, tra 3 anni con Rajola dietro le quinte magari ci recuperiamo la spesa e qualche spicciolo in più.

  14. NIENTE DI PIÙ FACILE

    Ci facciamo buttare fuori dal Barça nella prossima Champions e il prossimo anno prendiamo Messi.

    Buona serata.

  15. Sembrerebbe che l’idea de ligt non sia nata quest’anno, ma già lo scorso quando ha ricevuto il golden boy. Paratici lo ha portato a visitare tutti i centri sportivi juventini oltre che il centro città. De ligt sarebbe rimasto impressionato positivamente a tal punto d’ anticipare il suo arrivo ma fu convinto da overmars a rimanere un altro anno, con la promessa che sarebbe potuto partire dietro cifra equa.

  16. Spesso fermarsi alle caratteristiche tecniche di un calciatore può essere riduttivo.
    Nei 75 milioni per De Ligt, non c’è solo il prezzo del calciatore, ma anche la personalità e il carattere dell’uomo.

    Quel carattere e quella personalità indiscutibili, che ne faranno a breve un pilastro della Juve.

    Buongiorno

  17. L’ADRENALINA DI PAVEL

    “Matthijs de Ligt rompe una serie interminabile di tabù e di record: difensore più pagato della storia della Juve, giovane più pagato della storia della Juve.
    Ci si affida, in un ruolo così delicato, ad un olandese (de Ligt è indicato per diventare l’erede del capitano Chiellini); e sono stati davvero pochi gli olandesi a incidere in bianconero (in realtà, potremmo fermarci al solo Edgar Davids).
    Insomma, l’affare de Ligt ha molto di epocale, è un qualcosa che segna un punto di non ritorno, un cambio di rotta irreversibile, ancora più dell’affare Ronaldo.

    E per scelte così coraggiose, c’è sempre necessità di manager coraggiosi, di gente senza paura di provare, di rischiare.
    E se in campo non si è mai tirato indietro in tutta la sua carriera, non avrebbe mai potuto farlo dietro la scrivania; il soggetto in questione fa Pavel di nome e Nedved di cognome.
    Consigliere del presidente, membro del CDA e, da questa stagione, elemento operativo dell’area tecnica, assieme al CFO Fabio Paratici Pavel è uno che ama l’adrenalina. Dopo il ritiro era solito correre per i campi.
    Non ha mai veramente amato i consigli di amministrazione; “mi annoio” era solito dire, ma non ha mai pensato di lasciare il club che gli è entrato nella pelle. Nonostante offerte provenienti dalla UEFA o dalla Federcalcio della sua Repubblica Ceca.
    Ha lavorato Pavel, è stata l’ombra di Andrea Agnelli, ha aperto canali (grazie al suo lavoro e ai suoi contatti, la Juve è griffata Adidas), ha fatto da collante tra società e squadra (spesso ha fatto capolino, ora a Vinovo, ora alla Continassa, per sedare situazioni potenzialmente esplosive e garantire l’unità di intenti del gruppo squadra).

    Che sia stato uno dei fautori del cambio di guida tecnica è il segreto di Pulcinella, e da questa scelta è scaturita la sua nuova vita juventina.
    Nuove responsabilità, nuove sfide. Quella scarica di adrenalina che gli era necessaria per coltivare le sue motivazioni.

    Così, il 13 giugno del 2019, Nedved vola a Montecarlo, dal suo amico Raiola (la sua amicizia con Mino ci permette di giocare con lui sempre a carte scoperte), e sbaraglia la concorrenza per il suo assistito de Ligt, una concorrenza di una certa rilevanza (Barcellona e Paris Saint Germain).
    Nedved è stato abile a infilarsi tra l’empasse tra il procuratore italo-olandese e il Barcellona, e le incertezze dei francesi dopo l’avvicendamento tra Henrique Antero e Leonardo.

    Di lì in poi una trattativa con connotati più mediatici che reali, con un finale che non è mai stato messo in discussione. E ora è tempo di sognare.
    Con Fabio Paratici che, come Marotta ai tempi, si prende tutta la gloria, anche se la firma indelebile sull’operazione è quella di Pavel, che così marchia la prima Juve del nuovo ciclo.
    Si spera il primo di tanti altri marchi. Chi vivrà, vedrà.”

    Michael Crisci

    Buongiorno bella gente

    • Mauro the Original

      Un difensore fortissimo in più, fa la differenza fra vincere una Champions o tornare a casa a mani vuote.

      Sicuramente prenderemo meno goal, soprattutto di testa su calci piazzati. E sono quei goal subiti che ci hanno fatto perdere molte partite importanti.

      Senza contare quanti goal in più potremo segnare di testa in area avversaria su nostri calci piazzati.

      Perché se è vero che quando Ronaldo salta sembra non debba più scendere, De Ligt ha una elevazione tale da non poter essere fermato da nessun difensore.

  18. IL PROCURAODORE CARMINE RAIOLA

    “Nessuno mi ha dato tanto come Nedved.
    Se non l’hai conosciuto o lavorato con Pavel, non puoi avere la mia fortuna.
    Adesso è un grandissimo dirigente della Juve, una società più organizzata del Real e del Barça”.
    Musica e parole del procuratore più forte del mondo(dicono).

    Dico la mia: credo che Sarri possa mettersi tutte le tute che vuole, credo che ogni giocatore potrà presentarsi in conferenza come meglio gli aggrada…dopo aver visto Carmine ieri, alla presentazione di de Ligt ai tifosi juventini ammassati sotto il sole dello J-Medical, si è presentato come l’ultimo Barone50 oggi in pantaloncini attaccati alla vita con uno spago, una maglietta sudaticcia e con infradito.
    Insomma più che il Procuratore di de Ligt sembrava fosse un lavavetri alle auto al semaforo.
    Eppure è il più potente.
    E se gli venisse in mente di fare il procuratore ai nostri politici guadagnerebbe molto ma molto di più che con il calcio…con tutti quelli che cambiano partito ad ogni alito di vento…pensaci Carmine.
    Saluti profumati.

    • Oltre un certo livello, il “monaco” non ha bisogno di abito !
      . Ciaoooo

      • Risposta risicata, la tua, e solo per dire il contrario di quel che scrive il Barone.
        Ciao Giggino

      • Leggi meglio Baro’… il mio commento è confermativo della tua cronaca. Anche se – piu in generale- comnenta il vecchio proverbio “L’abito non fa il Monaco”

  19. Mauro the Original

    Dopo il soprannome di Allegri chiamato Acciuga, oggi ho letto quello di Sarri.

    Sarri Potter 🤣🤣🤣

  20. Senti senti questo de ligt:
    “Sono sempre stato affascinato da come difendono gli italiani. Ci sono tanti calciatori che seguo come esempio: Maldini, Baresi, Nesta, Cannavaro, Scirea. E potrei andare avanti. Mi sono innamorato di come difendono gli italiani.” Insomma la scuola italiana, magari non quella del catenaccio puro, intriga sempre…

    • andrea (the original)

      Un difensore non può che rifarsi a difensori.
      Il problema è che non porta più da nessuna parte da anni, perchè la scuola italiana più che catenacciara è diventata del non gioco.
      Speriamo che da qualche segnale che sembra cogliersi grazie alle campagne mediatiche e a qualche presa di coscienza, la scuola italiana torni a essere in qualche modo scuola, aggiornando i programmi.

      P.s. come si può notare, tra quelli menzionati da De Ligt, il più giovane ha 43 anni e non gioca più da 7 anni. L’Italia è ancora convinta che il mondo non si evolva, addirittura menzionando come biglietto da visita i mondiali del 34 e del 38, peraltro anche truccati come quello vinto dall’Argentina nel 78.

  21. Di ANTONIO CORSA

    Vi racconto un aneddoto per capire perché il gruppo Juve sia “diverso”. Secondo me fa capire meglio di tante altre analisi perché noi si vinca Scudetti da 8 anni di fila. Primo giorno di ritiro. Sarri e staff ovviamente innamorati delle strutture, della logistica, del J-Hotel con colazione, pranzo, cena all-inclusive, camere per ogni giocatore e membro dello staff. Si sta talmente bene che pare Sarri continuerà per il momento ad alloggiare lì per non perdersi neanche un secondo e addirittura la casa definitiva la vorrebbe lì vicino. La Juve, da questo punto di vista, sta crescendo moltissimo, il progetto complessivo della Continassaè top e giocare nella Juve sarà sempre più marcatamente diverso che farlo in altre squadre d’Italia, anche come percezione: siamo un’altra cosa. Ma passiamo al campo.
    Sarri si presenta alla squadra, presenta lo staff, inizia a spiegare il suo programma, quello che intende fare, eccetera. Poi finisce la chiacchierata e iniziano gli esercizi. Due giocatori su tutti lo aiutano e guidano il gruppo: Rugani e Higuain. Lo conoscono, conoscono come lavora, lo spiegano ai compagni. Dal primo giorno, dal primo istante, 10-15 metri dietro Sarri e Martusciello, ci sono 8-9 persone che scrivono, misurano, riportano su computer, tablet. C’è proprio un gazebo “nerd” dedicated. Sono i membri dello staff che si occupano di raccogliere dati. Sarri introduce i palloni negli esercizi, e inizia a far fare qualche allenamento specifico con la palla. Anche qui: cose mai viste, così presto. Con Allegri era tutto più “tradizionale”: palestra e campo. Sarri invece no, usa la palla appena può, pure per gli esercizi atletici. E poi fa vedere cose strane: palle giganti (avrete visto le foto), elastici…insomma, allenamenti completamente diversi, ma ce li aspettavamo.

    Arriviamo al secondo giorno di allenamenti. Sarri e Martusciello provano un po’ di campo e iniziano a prendere appunti su tutte le cose sbagliate in fase di recupero, ripartenza, eccetera. Martusciello scrive gli errori della linea difensiva, sui piazzati, eccetera. Ed escono fuori diverse criticità, tanto è vero che alla sera, come fanno sempre, Sarri e i suoi si riuniscono in albergo e ne parlano, si confrontano, confrontano gli appunti, programmano gli aggiustamenti da fare. Ci sono retaggi duri a morire nei più anziani, che giustamente dopo anni in cui hanno giocato un certo tipo di calcio, continuano mentalmente ad essere ancorati a certe idee e movimenti. Gli esercizi sono eseguiti sì correttamente, ma non come vorrebbe lui. Insomma, Sarri è già bello incazzato. Ne discute con lo staff e inizia ad avere qualche dubbio sulla “full immersion” e sulle metodologie adottate, supportato anche dalle telemetrie e dalle visuali aeree degli allenamenti. Al che Martusciello gli dice “Calma, Maurizio, anche all’Inter ci hanno messo quasi un mese per capire e applicare le cose che dicevamo di fare, ci vuole tempo!”. Quel giovedì partecipa alla riunione tecnica anche Nedved. E pure Nedved rassicura Sarri: “Tranquillo, tu continua, vedrai che andrà sempre meglio”. Venerdì mattina, terzo giorno di ritiro. Sarri a inizio allenamento fa un discorsetto e si lamenta un po’, ma senza urlare o fare scenate. Dice “Dai, ragazzi, voglio che lavoriate un po’ meglio di ieri, più attenti, più concentrati”.

    Iniziano gli allenamenti e i giocatori eseguono gli esercizi alla perfezione. Proprio dal giorno alla notte: perfetti. Cambiano marcia, cambiano atteggiamento e fanno vedere a Sarri, come vi dicevo in premessa, perché alla Juve si vinca da 8 anni di fila. Al che Sarri, che non ci crede, si avvicina al gazebo degli analisti e dice “Oh, ma che ci stavano a prendere per il culo fino a ieri?”. Fino ad arrivare al video, che è diventato virale e l’avrete visto tutti, dove durante uno scambio Higuain-Ronaldo, che pareva giocassero il suo calcio da 15 anni, Sarri si esalta e dice “Ooooh, così mi piace!!!”.
    Capite allora che allenare la Juve è un grande privilegio. Perché la Juve è fatta da professionisti straordinari, e i migliori non sono tanto i De Sciglio o i Matuidi, che da loro te lo aspetteresti pure, ma sono proprio i Cristiano Ronaldo e i Buffon, che sono giocatori di un’umiltà e di una voglia pazzesca, i primi che chiedono, che si informano, che vogliono capire i dati, che vogliono capire bene ogni movimento, ogni esercizio.

    Per questo è più facile allenare la Juve che una squadra e una società allo sbando come il Chelsea, o una squadra “minore”, con giocatori meno professionisti e meno “forti” dei nostri. Non c’è paragone. Personalmente, non avevo dubbi che i GIOCATORI, i CAMPIONI della Juventus mettessero Sarri (loro a lui, non viceversa) nelle condizioni migliori di lavorare. Poi verrà il campo, verranno le partite, verranno i risultati e tutto il resto, e lì toccherà a Sarri invece mettere i giocatori nelle condizioni migliori di esprimersi gestendo gare, turn-over, umori e tutto il resto. Per ora sta succedendo il contrario ed è una cosa di cui andare orgogliosi e che, non so a voi, a me rende particolarmente orgoglioso.

    (da Juventibus)

    • Mah,
      con tutto il rispetto… se fosse l’articolo di qualsiasi altra società ci sarebbe da mettersi le mani trai capelli e ridere sommessamente.
      Mi sembra una sviolinata fuori luogo e provinciale.
      Intanto un aspetto logico
      Domanda: Ma Sarri è venuto a insegnare i suoi metodi o per prendere quelli della Juve?
      Immagino che metà di quello che viene descritto faccia parte nel suo crescendo professionale.

      Io non sono un pessimista ma ricordo i toni trionfali dell’anno scorso: ripeto non sono preoccupato ma non bisogna sottovalutare i rischi e i problemi della stagione.

      Pomparsi di presunzione è il primo errore da evitare, il secondo atteggiarsi a provinciali che non hanno mai visto una “squadra” di allenatori moderni al lavoro: non penso che con Allegri fosse radicalmente diverso, e tantomeno che lo sia a Barcellona, Madrid, Londra o Milano.

      • Si Furino,
        Un po’ di enfasi da narrazione, Certo che organizzazioni cosi’, (Parlo di strutture),ne vediamo poche. Certamente non eravamo sprovveduti prima, vediamo questi nuovi sistemi cosa porteranno.
        Non manca molto, i numeri parleranno.
        Sicuramente alla Juve fc abbiamo poco da recriminare al momento.

      • Andrea (the original)

        Antonio Corsa non è un integralista, non è un sarriano, è uno che ha sempre espresso un punto di vista senza renderlo certezza, anche su Allegri.
        Per questo è uno degli opinionisti più apprezzati sul web e quanto dice torna con quanto mi viene detto da dipendenti della Juve che non amano Sarri, trovano con dispiacere che il clima sia molto più agricolo, ma stanno vedendo cose interessanti.

    • Mah, Furino, con tutto il rispetto, se – sottolineo il se- c’è enfasi in questa narrazione, è verso la Juve.

      Piuttosto io per primo invidio la capacità di lavoro di questo sessantenne, che dopo aver raggiunto l’apice della piramide partendo da zero, sembra voglia imparare anche a volare.

      Nono suono affatto nuovi metodi. Sembrano a noi nuovi, ma a certi livelli, in tutte le discipline sportive si cerca, di sfruttare al massimo la disciplina per minimizzare i tempi ed accrescere i risultati.

      Buona serata.

      • Ops Si cerca di sfruttare al massimo la TECNOLOGIA per minimizzare i tempi ed accrescere i risultati.

    • Una sviolinata d’altri tempi. Schiffo segue il ritiro della juventus e interviene quasi giornalmente a radio radio. Del primo giorno parla di un allenamento identico a quello di allegri, anche perché non puoi fare diversamente visto che i muscoli devono essere di nuovo messi in moto e non lo puoi fare né con le ripetute né con la forza: soluzione diversa dal pallone corsetta leggera di 15 minuti.
      Secondo e terzo giorno non so quali fonti abbia corsa ma gli elastici, i balzi e i birilli sono immagini che vengono trasmesse solo dalla juve e quindi penso che siano immagini accuratamente selezionate. Sul cambiamento tra il giorno e la notte insomma stenderei un velo pietoso.
      L’unica cosa che non sa di mistificazione è la struttura.

      • Luigis… Le chiacchiere stanno a zero.
        Confronta un attimo gli infortuni avuti dal Napoli nell’era Sarri, e mettili a confronto con la stesso periodo rispetto alla Juve.

        Fammi sapere.

        Ciao.

        Ps Non parliamo del polpaccio di Chiellini ovviamente 🙄

  22. La Juventus e’ gestita in maniera esemplare in tutti i settori. Capitalizzata molto bene e organizzata ancora meglio.
    Gli errori si possono fare ma dalle nostre parti sono sempre rimediabili.
    Stiamo annichilendo la concorrenza,vediamo di farlo anche in campo.
    Fatturato,patrimonio immobiliare fra continassa,stadio,vinovo,e vecchia sede in centro ecc veramente sostenuto.
    Un ciclo di vittorie epocali ed ora una squadra di campioni con accento professionistico invidiabile. Sarri potter ha trovato l’eden e se dovesse fare introspezione si accorgerebbe subito che le accuse fatte alla Juventus fc, corredate da strumentalizzazioni farlocche e offensive sono da rimangiarsele tutte.

    Sono contento perche’ alla fine e’ proprio vero, se conosci la Juve la ami e se arrivi dopo, impari ad amarla. Impossibile fare diversamente. C’e’ un impegno colossale alla continassa,un lavoro strutturato e organizzato che chiede solo di essere svolto bene.
    Possiamo vincere molto,buon lavoro a tutti, noi siamo qui e aspettiamo fiduciosi.

    • Io già sto là.

      Ciao Tino
      Secondo me Khedira e Matuidi non fanno parte più di questa Juve, di quella attuale, quindi ne manca uno lì a centrocampo.
      Tu sai già a chi sto pensando.
      Higuain e Ken sono in partenza Mariolone pure, quindi serve un centravanti.

      Icardi e la Wanda o quel ragazzo portoghese sponsorizzato da CR7 ?

      Io pure sono fiducioso.

      • Max
        Allo stato aattuale se non abbiamo tre squadre poco ci manca.
        Ci sara’ uno sfoltimento e concordo sul centrocampo.L’importante e’ che la rosa venga sfruttata integralmente.

        Su Icardi ho gia’ detto. Pochi in area come lui.ma, visto che sono gretto di mente trovo che sia un po’ fuori dalla mentalita’ della Juve,soprattutto fuori dal campo. Senza le dovute modifiche che mi sembrano difficili, risulterebbe con la wanda un disastro.poi eviterei di fare un assist ad una concorrente che sulla carta mi fa pensare che ci dara’ filo da torcere.
        Conte e’ una brutta bestia.
        Ken? Mi dispiacerebbe se lo cedono definitivamente.un errore. Pogba? Magari…
        Ciao

  23. SE TANTO MI DA TANTO

    Porterà sulla schiena il 4.
    Lo portava un certo Beppe Furino, quello che mandava tutti in avanti e che dietro rimaneva lui a protezione.

    Ragazzo cerca di onorare quel numero.
    #finoallafine

  24. PIÙ SARRI CHE RONALDO

    L’invito di Ronaldo a venire alla Juve mi ha fatto piacere ma chi mi ha convinto di più a venire qui è stata la telefonata con Sarri.

    Più o meno sono state le parole dette nella conferenza stampa di de Ligt.

    Poi ci sono lo Stadio e i tifosi.

  25. De ligt colpo costoso ma sembrerebbe pagabile in 4 esercizi.

  26. Luigi (sa)
    credo che gli infortuni devono essere distinti tra muscolari e di altro tipo. Voglio dire khedira, cuadrado, can, cancelo e mandzukic non possono rientrare nella categoria infortuni. Detto questo il bilancio è favorevole a sarri, ma è pur vero che ad un certo punto il napoli 1 competizione disputava: il campionato.
    Poi non credo che siano gli elastici, i birilli o le palle giganti a determinare se un giocatore si fa male o meno.
    Per evitare gli infortuni oggi si fanno dei test che permettono di vedere lo stato di forma dell’atleta e poi iniziare a distribuire i carichi di lavoro e l’intensità con cui devono essere svolti.
    Comunque spero che sarri riesca a eliminare gli infortuni muscolari anche se quelli della juve di allegri erano nella media.

    Ciao

    • Boh, a me sembra che quelli della Juve di Allegri non fossero affatto nella media del campionato.
      Il Napoli di Sarri invece, come risulta anche a te, era sotto la media.
      Speriamo che porti questa “sua” media anche alla Juve, coadiuvato dal nuovo staff tecnico e dalla tecnica applicata alla metodologia.

      Ciao.

  27. SOLDI FRESCHI PER LA SIGNORA

    La Juventus è pronta a prendere parte alla international Champions Cup 2019, già fissati gli appuntamenti: il 21 luglio contro il Tottenham a Singapore, il 24 contro l’inter a Nanchino e il 10 agosto a Stoccolma contro l’Atletico Madrid.

    La manifestazione che vede impegnato il meglio del calcio europeo distribuirà tra le partecipanti un tesoretto da 30 milioni di euro derivante dagli sponsor: 6 di questi saranno destinati alla Juventus.

    Lo riporta La Stampa.

  28. De ciglio: “La preparazione è cambiata molto rispetto allo scorso anno. È un metodo di lavoro tosto, intenso, che ci piace. Domani cercheremo di metterlo in pratica nella prima partita della stagione”
    Questo è bene. Curiosissimo di vedere la juventus domani.

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