Juventus, l’assenza di Sarri tra realtà e mistificazione

Scritto da Cinzia Fresia

Che la Juventus fosse una squadra invisa è cosa ormai risaputa: dopo essere risorta superando Calciopoli, forse ancora di più.
Attualmente l’antipatia sta andando oltre, diventando da parte dei detrattori e dalla carta stampata un vero e proprio accanimento.

Vi sono in circolo notizie – che hanno la veste di fake – riguardo lo stato di salute di Maurizio Sarri e del rapporto con la Società. Secondo queste voci, ci sarebbe un’ incompatibilità con lo spogliatoio: nella fattispecie con Cristiano Ronaldo, con il quale sarebbe accaduta una lite furibonda a causa del risultato contro il Tottenham, in presenza di Giorgio Chiellini. Che – guarda caso – non era presente in tournée.

È evidente che si sta facendo di tutto per destabilizzare l’ambiente facendo molta confusione, mescolando eccessivamente finzione con la realtà. Però va ammesso che la società per prima non si sta comportando in modo chiaro se non con una laconica conferenza stampa di pre partita tenuta da Pavel Nedved.

Come un copione recitato più o meno bene, tanto per togliersi l’impegno.

Altre voci coinvolgono la ‘misteriosa’ polmonite di Sarri, secondo cui potrebbe essere una patologia più seria e definitiva: ipotesi terribile che assolutamente vogliamo escludere e pensare invece che sia qualche forma dalla guarigione certa ma dalla tempistica imprevedibile. Anche se – pare – il tecnico abbia chiesto di essere presente per Juventus-Napoli.

Consideriamo che la Società sta alimentando questi dubbi anche con azioni incomprensibili: giocatori che andavano venduti, come Matuidi – il più inutile nel gioco di Sarri – Mario Mandzukic, Daniele Rugani, Gonzalo Higuain,ancora tutti in rosa. Oppure la sorte di Dybala, collocato in stand by non si sa bene perché.

Tutto questo, in attesa di infausti scambi o cessioni che, a dirla tutta, il tecnico non vorrebbe.

Inoltre, la formazione messa in piedi da Martusciello ha fatto discutere e non poco: ci si è chiesti per quale motivo Dybala, De Ligt e Ramsey non fossero in campo, ma sappiamo bene che le risposte plausibili sono sempre pronte.

Nell’ipotesi che il fake sull’esonero di Sarri fosse vero, il ritorno di Allegri sarebbe un errore strategico di proporzioni gigantesche perché vorrebbe dire valigie pronte sicuramente per Dybala, Ronaldo e Douglas Costa. E come potrebbero riprendere i rapporti con la Società che ne aveva favorito l’esclusione? Insomma un vero incubo per gli Juventini, che attendevano con ansia questo ricambio.

In ultimo resta una dirigenza dall’atteggiamento stranissimo, che in pubblico definisce il proprio lavoro “eccellente”, ma a porte chiuse il clima non sembra poi così familiare: si fa fatica a nascondere défaillances gestionali che potrebbero non essere gradite al Consiglio di Amministrazione dell’azienda.

La speranza è che dopo la guarigione Sarri ritorni e imponga le sue idee alla squadra. Il tecnico è non solo pagato ma anche preparato a non litigare con nessuno: e semmai ricucire invece di dividere.

Cinzia Fresia
(tratto da “gol di tacco a spillo”)

  1. IL CALCIO SINFONICO

    Se ai musicisti consegni uno spartito, ed ad ognuno uno strumento, con ogni probabilità sentirai suonare un’orchestra… E magari una sinfonia.

    Se agli stessi musicisti non dai uno spartito, ma solo la scala musicale, ognuno di loro suonerà singolarmente secondo le sue capacità, ma l’armonia dell’orchestra non la sentirai mai…

    Sarri e Martusciello stanno stanno gettando ettolitri di sudore sui campi della Continassa in settimana, per far capire coi gesti e con l’esempio come sul campo ci si muove da “squadra”…

    Secondo Allegri queste cose non era necessario insegnarle perché il calcio è “una cosa semplice”, e il talento supplisce e risolve tutto. Suo metodo, sua opinione, con i quali ha ottenuto anche dei risultati.

    Una sera però trovi dei ragazzotti olandesi abituati a giocare e a palleggiare di squadra, che per larghi tratti ti nascondono il pallone, perdi pure la partita… e l’impalcatura del tuo metodo ti cade in testa…
    Cosicché sei costretto in tv a balbettare di “quattro ripartenze”, offendendo l’intelligenza degli spettatori.

    Il calcio si gioca in 11, riuscire a organizzare al meglio questi 11 per cercare di segnare dei gol nella porta avversaria e contemporaneamente non incassarne, non è una cosa facile.
    Perciò i tecnici che ci riescono (ognuno col suo metodo e col suo carattere) sono pochi e sono pagati fior di quattrini.

    Buona serata.

    • La precisazione di Can … a mente fredda… è ‘farina fredda’ dell’agente procuratore…. per la ‘precisazione della precisazione’…
      Le sinfonie… se non hai l’acuto al momento giusto… non ricevi NEANCHE gli applausi… che comunque non ti fanno vincere…
      Mi fa piacere che Allegri abbia ottenuto ‘ANCHE’ dei risultati… sarebbe da analizzare questa frase…
      Vedremo invece quando la Juve ‘palleggerà’ per ricevere applausi… ed un bel acuto da parte avversaria… magari su palla da fermo… chiuderà la scena…
      Come se il calcio fosse ‘SOLO’ organizzare 11 in mutande che devono scendere su un campo di calcio… magari è ‘ANCHE’ saper comunicare ad un giocatore l’esclusione da una lista c.l….
      Se l’orchestra non segue il Direttore… può essere il più bravo e pagato anche ‘mioni di mioni’, ma la sinfonia ne risente… e le ‘stecche’ arriveranno…
      Infine Allegri spiegava che il calcio è una cosa semplice, e si riferiva al campo, ma il complesso, da non confondere con ‘l’orchestra’… è il resto che ruota attorno… e bisogna essere bravi in quello… altrimenti tutti i ‘guru’ di tattica dei vari blog potrebbero allenare la Juve…
      Comunque dal tuo scritto si capisce che ‘l’impalcatura’ di Sarri è una cosa DIFFICILE da ottenere, quindi se l’impalcatura cede, anche se non era quella di Sarri… bisognerebbe capirne il motivo… magari la ‘colpa’ del cedimento non è di chi l’ha progettata, ma potrebbe darsi di chi doveva fissare alcuni tasselli fondamentali… ergo la sostituzione del progettista, non sempre risolve i problemi di montaggio… se mancavano alcuni dei montatori più abili che avevi…

      • Dopo aver letto questo tuo contorto rimembrar di fronde allegre, spero che anche tu sia con noi… E tiferai perché l’impalcatura di Sarri sia costruita come l’architrave della Porta dei Leoni a Micene. E che quindi resista al turbinio dei venti polemici di squallidi scribacchini.
        Vorrebbe dire che la Juve riesca a musicare calcio nel suo prosieguo vittorioso !

  2. Bene, Luigi
    L’importante e’ sempre lo stesso,alla fine.
    E che vuoi fare, sono fissato…
    E guarda di musica sono un grande appassionato.

    • Ps
      Le serate storte ne ha trovate Sarri e di tutte le salse. Magari non olandesi, ma sai noblesse oblige!
      Bella l’immagine dell’orchestra poetica e sdolcinatamente aderente all’ormai pluriosannato.
      E’ vero ci vuole sincronia,per usare un termine meno sofisticato.
      Ma scusami luigi,(e ne intendi qb. Anche di piu’, ma hai mai giocato a calcio?
      L’orchestra suona come hai detto, adserente ad uno spartito, ma nel calcio di fronte ne esiste un’altra che 4uona a sua volta: mazzate.
      No perche’ nella bella descrizionegia’ vedevo codice fiscale polacco che girava le pagine del leggio…
      Ciao

  3. Mauro the Original

    Di tutto quello che è stato scritto e detto, bisticci vari, addirittura Sarri in procinto di essere cacciato e cazzate varie non c’è riscontro alcuno.

    Certo si scrive di tutto ed il contrario di tutto non certo per mettere zizzania fra dirigenza giocatori e allenatore, ma per gettare dubbi e scontento fra i tifosi che sono la prima risorsa di ogni club.
    Invece la Juve sta viaggiando alla grande, progressivamente migliora e l’allenatore è in via di guarigione.

    A breve quei fatidici 30 minuti finali saranno eliminati e poi non ce ne sarà per nessuno.

    Can non gioca la Champions? Se l’allenatore ha deciso così significa che non serve.
    Finora ha avuto ragione su tutto e non capisco perché preoccuparsi. Credo faranno lo scambio con Rakitic a gennaio, con un conguaglio a favore della Juve.

    La squadra non è ottima ma eccezionale. Higuain è tornato quello di una volta, Dybala è molto motivato e darà il suo contributo come tutti.

    Un giornalista famoso ha scritto che lo scudetto lo vince il Napoli poi Inter e poi Juve. Arrivasse la Champions mi andrebbe pure bene.
    Ma credo abbia più possibilità l’Atalanta di vincere la Champions piuttosto che il Napoli di vincere lo scudetto.

  4. Cinzia.

    Niente di tutto ciò.

    A ben guardare, quando intorno c’è rumore, dobbiamo affidarci ai numeri, ai fatti ed alle parole dei protagonisti.

    Numeri.
    La Juve chiude la campagna trasferimenti con un buon attivo. +13mln.
    Quindi:
    Ramsey, Rabbiot, Demiral, Higuain, DeLigt e Danilo + 13mln
    Paratici sprovveduto? Non credo proprio.
    Alla voce cessioni ci sono Cancelo, Spinazzola e Kean.

    Se guardo il mago dell’inter, il maestro leggo:
    Lukaku, Sancez, Politano Barella Lazzaro e -98mln nonostante le cessioni di
    Naingollan Peresic e Icardi!

    Marotta meglio di Paratici?

    Continuo,
    Nedved ha detto esattamente le cose come stanno, come del resto Paratici.
    I nostri giocatori costano, se arriva una richiesta che soddisfa entrambi bene al contrario ben contenti di ternerci i nostri campioni.
    Cioè, vuoi Dybala, ok per 80mln ma Dybala ne vuole 10 annui al contrario resta e la Juve non ha problemi di soldi.
    E neanche di fair play.
    Tutti a casa quindi a giocarsi il posto, che poi gli esclusi sono solo 2, e quelli ai margini andranno via a condizioni più favorevoli.

    Sul bilancio. Siamo talmente messi male da permetterci un opa, cioè ci facciamo un prestito senza passare dalle banche! Naturalmente risparmiando un botto sugli interessi.
    Lasciamo perdere va.

    Su Sarri.
    Fake su fake, vedo gli allenamenti su jtv si passa dai sorrisi all’impegno. Alla faccia della polveriera. Ed alla faccia del ritorno di allegri che è rimasto a casa…..

    Tutte bufale per minare la fiducia dei supporter.

    Ciao. Un abbraccio. Luca

    • andrea (the original)

      Su Sarri confermo da persone che alla Juve e che non avevano in grazia Sarri: si stanno vedendo tante belle cose nuove.

  5. Mauro the Original

    Tanto per chiarire la posizione di Emre Can.

    Il giocatore ha una clausola rescissoria di 50 milioni.

    Se un club lo vuole, non serve nemmeno che parli con la Juve, lo paga e lo prende.
    Il giocatore ha poco da protestare, la Juve non regala i giocatori, anche se deve sistemare i conti.

    Chi li vuole deve pagare altrimenti rimangono in panchina o in tribuna.

    Ritengo questo atteggiamento giusto che fa capire una cosa:

    Cari signori, ho dei giocatori in esubero ma ciò non significa che li regalo. Chi li vuole deve aprire portafoglio.

    Pareva che la Juve fosse obbligata a prendere Icardi cedendo Dybala per sistemare i conti. Dybala è rimasto alla Juve.

    Proprio oggi Corsera comunica che il gruppo Exor ha aumentato i propri profitti. Gliene può fregare qualcosa di 10 milioni in più o in meno?

    Volendo Elkann potrebbe prendere l’aereo andare a Madrid e comprare il Real Madrid.
    Vero che i cinesi hanno una grande forza economica ma la Exor non è mica l’ultima arrivata. Con un fatturato di quasi 150 miliardi di euro è fra i più grandi gruppi mondiali e ciò da fastidio a molti.

    • Mauro, la clausola di Emre Can di 50 milioni vale dopo il terzo anno; quindi a partire dalla stagione 2021-2022.

  6. 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣😭😭😭😭😭😁😁😁😁

    https://youtu.be/AhNCzjN11tY

  7. Mauro the Original

    Germano

    Si infatti hai ragione, un sito bianconero non riportata questo dettaglio.

    In ogni caso pare che la Juve abbia preso questa decisione dopo che il giocatore ha detto no al Psg.

    C’era stata prima una trattativa con il Barcellona dove il giocatore avrebbe dato il suo assenso. Il Barcellona però voleva fare uno scambio alla pari dando Rakitic senza aggiungere una lira. Chiaro la Juve ha detto di no.

    Poi invece con il PSG la Juve aveva trovato l’accordo economico soddisfacente ma è stato Can a dire di no. A questo punto la società ha preso provvedimenti.

    Di sicuro il giocatore sarà venduto alle condizioni che vuole la Juve e mmm certo a quelle che vuole il giocatore.

    Altrimenti si farà qualche anno di panchina rimettendoci una montagna di soldi.

  8. Devo confessarvi che il mondo social-giornalistoco mi ha letteralmente disgustato.
    Leggo che la Juve sarebbe sull’orlo del baratro per neanche 40 mln di debiti dovuti all’affare Ronaldo naturalmente.

    Di contro l’Inter invece è in gran spolvero!

    Certo così dicono tutti.

    C’è ovviamente un però, il passivo dell’Inter è a 638mln!!!!

    Di cosa stiamo parlando?

    Io capisco che mediaticamente, il campionato di serie A non vale la Juve.

    Capisco anche che le notizie negative hanno maggior presa rispetto a quelle positive.

    Andando avanti così però, la libertà di stampa cederà il passo alla cialtroneria e da qui al “tanto non è vero gnente”, il passo è breve.

    Cioè a furia di fare il funerale alla Juve che poi alla fine vince e compra tutti, ci si lasciano le penne e non si è più crediti.

    La verità per conto mio è estremamente semplice, Juve, Real, Barça, City ed altri 10 club in europa hanno raggiunto un’altra dimensione.

    Dimensione che Napoli nonostante il buon governo ed Inter nonostante Suning fanno fatica a guardare da lontano.

    Quindi ben venga sta benedetta super lega!

    Liberiamoci dei guitti delle ballerine e dei nani e cominciamo finalmente a parlar di calcio tra pari.
    Eh si ma li è difficile vincere, direbbe tale… Non ci interessa, rispondo io, l’importante è liberarsi della monnezza!

    • Buongiorno a tutti.
      Luca
      Mi trovi d’accordo.
      Capisco i tifosi avversari ma chi si spaccia giornalista dovrebbe attenersi un tantino alla realtà.
      Però “giustamente” un like in più conta più dalla serietà.
      Saluti.

    • Ciao Luca
      I giornalisti devono inventarsi cazzate per farsi leggere, soprattutto quelli di mezza tacca.Non e’ una novita’.

      Qualcosa da mettere a posto c’e’,secondo il FPF ma niente di che.

      Non c’e’ da meravigliarsi,sulla Juve si fa colpo,con o senza fatti.
      Con calciopoli abbiamo risollevato economicamente dei quotidiani, la serie B e qualche pennivendolo da strapazzo.
      Oltre allo scudetto regalato ai biechi di Milano.

      E’ il destino degli imprescindibili.

  9. IL CORRIERE DI TORINO

    Sul Corriere di Torino interessante focus sulle zone di Torino abitate dai calciatori della Juventus.
    Si parte dall’elegante Crocetta, dove hanno casa i vari Higuain, Cuadrado, Alex Sandro, Bentancur, Perin e Pjaca.
    Lì si è sistemato anche Maurizio Sarri, proprio nella casa che fu di Cristiano Ronaldo nei suoi primi giorni in Italia.

    Ora il fenomeno portoghese vive in collina, proprio come Pjanic, Buffon, Bernardeschi, Ramsey e Rabiot.

    Più spostato verso Moncalieri Mario Mandzukic.
    In zona Piazza Bodoni si possono facilmente incontrare i vari Szczesny, Douglas Costa, Danilo e De Ligt, poco più in là – vicino piazza CLN – ecco Dybala, Matuidi e Khedira.

    Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci hanno invece sceltro il centro storico.

    Azz, ecco perché hanno litigato Sarri e Ronaldo…il portoghese tardava a lasciare libera la casa…😜

  10. Mauro the Original

    Luca

    Benedetta sia la Superlega. Sto contando i giorni, poiché sarà una immensa soddisfazione.

    Ricordo anni fa quando se ne parlava e sembrava pura utopia. Ora invece è una solida realtà.

    La Juve nel 2024 si presenterà pronta con una struttura e formazione adeguata alla pari se non superiore a Real e Barcellona.

    Ha già dato forti segnali in tal senso andandosi a prendere il giocatore più forte e famoso del mondo con un ingaggio che nemmeno il Real poteva offrire.

    La Juve sta facendo paura a tutti. Non si sta stabilizzando in alto ma sta crescendo ogni anno di più.

    Credo che questo sarà il colpo più duro inflitto alla FIGC che subirà dei danni enormi. Il campionato italiano verrà relegato a poche squadre di basso livello.

    Alla fine A Agnelli la sua bella soddisfazione se la toglierà. Non per niente si è fatto eleggere presidente dell’ECA.

    Diceva Nedved: chi vivrà vedrà.

    Mai una frase è stata più appropriata.

  11. Ma queste sono le nuove regole del fallo di mano? Ma chi fa queste regole ha mai giocato a pallone? Assurdo !!!

  12. L’Olanda di Matthijs de Ligt distrugge la Germania a casa loro : 2-4. Questo è il calcio d’Europa !

  13. CORRIERE dello SPORT

    A 60 anni non può cambiare, la Juve lo sa. Se proprio fosse possibile, neanche ne avrebbe voglia: Maurizio Sarri si piace così.
    Per lui non è difficile essere Sarri, sono gli altri che rendono complicato il teorema fatto di pane e pallone, schemi anche in famiglia, sigarette malgrado la polmonite. Il resto è un optional, eppure gli pesa maledettamente essere considerato il risolutore di problemi che non dovrebbero essere suoi.

    Sarri e Juve, tensione alle stelle

    Cosa chiede Sarri alla Juve
    La scelta di Agnelli e Paratici è stata così convinta che ha tenuto conto delle spigolature di Maurizio.
    Sarri chiede alla Juve almeno quattro cose.
    La più importante: autonomia nelle scelte, quelle che dovrebbe avere qualsiasi allenatore e su questo non ci piove.
    La più logica: comprensione nell’innesto di un progetto tattico completamente diverso rispetto a quello del suo predecessore (Allegri) che ha vinto tutto.
    La più delicata: evitargli la gestione delle situazioni più scabrose che prescindano dal campo, non è la specialità della casa.
    La più complicata: arrivare a gennaio con la necessità di dare uno zuccherino a Emre Can e Mandzukic semplicemente perché non sono stati inseriti nella lista Champions.
    Lo zuccherino non lo avranno, dal punto di vista di Sarri sarebbe come darsi una martellata sui santissimi.
    I due tagli giocheranno soltanto se sarà strettamente necessario, non per risarcimento morale.

    E questo è un passaggio decisivo per una stagione che la Juve pretende memorabile. Da oggi a gennaio sono quattro mesi abbondanti.
    Pochi? Troppi quando urge gestire gente che si sente titolare: è il passaggio che indirizzerà la stagione.

    Cosa Sarri non darà alla Juve

    Il compromesso non esiste nel suo vocabolario.
    Per Sarri non c’è il grigio, colore insignificante: bianco o nero, la Juve spera che sia bianconero tutto d’un fiato, l’estasi. Conoscendolo sarà rimasto basito per le parole di Emre Can («la telefonata con l’allenatore è durata un minuto, il club mi aveva dato garanzie…») semplicemente perché lui aveva chiesto al club di risolvere il problema già alla fine del mercato inglese.
    E quella richiesta aveva più importanza di un eventuale altro acquisto: per Sarri mangiar bene non significa accomodarsi a tavola a trangugiare tre primi, ne basta uno ben cucinato, digeribile e che soprattutto faccia bene alla salute.
    Fuori metafora, il confronto ricco di pepe e di sale con Paratici aveva questo significato: non mettermi nelle condizioni di fare ciò che non mi appartiene perché non sono capace, provvedi agli esuberi per tempo e lasciamene 22 o 23, sarei contento così.
    Non era una critica al club o un assalto alla diligenza, ma più semplicemente il riconoscimento di alcuni suoi limiti.
    Se vuoi Sarri diplomatico, psicologo oppure chissà cosa, impieghi male i tuoi giorni e corri il rischio di aspettare in eterno.
    Il tempo non ha consentito di smaltire i posti su un autobus troppo affollato e lui passa per il tagliatore di teste che non è.
    Emre Can e Mandzukic non appartengono al suo dna per una questione di passo (il tedesco-turco) e di specificità nel ruolo (Mario mai potrà essere il centravanti preferito e neanche il suo esterno perché non va negli spazi e non sgomma, infatti il titolare è Douglas Costa).
    Le sue decisioni mai saranno vendicative, piuttosto nel rispetto della miglior Juve possibile.

    Buongiorno bella gente

    • Buongiorno a te Barone,
      La tensione alle stelle in casa Juve la stanno sognando in tanti…
      Speriamo che Sarri e Paratici non si facciano molto male mentre si picchiano per gli esuberi😅

      • Ciao Kris
        Come fai a star sereno se ogni giorno mettono in risalto pure se a Sarri è scappata una scorreggia ?

        L’atteggiamento provocatorio di Douglas Costa

        Dalle immagini si vede l’attaccante brasiliano che, dopo l’autogol di Koulibaly, si avvicina alla curva dei tifosi napoletani evidenziando l’errore del difensore avversario. Poi, tornando verso la propria metà campo, Douglas Costa ha iniziato a baciare più volte la maglia della Juventus fissando i supporters azzurri, con atteggiamento apparentemente provocatorio. Alla fine delle immagini si scorge anche un calciatore del Napoli (probabilmente Callejon) che, accortosi del comportamento del brasiliano, lo invita a smettere. Il video amatoriale di Douglas Costa è finito in rete, scatenando un vespaio di polemiche tra i tifosi.

        • PS
          E secondo loro Costa si doveva battere le mani sul petto in segno di colpa andando dall’arbitro a dirgli di annullare il goal ?

        • Azzz, addirittura ha baciato la maglia sotto gli occhi dei napoletani! Genny ‘a carogna non stará prendendo sonno da una settimana per il trauma!
          Comunque l’hanno scorso di questi tempi Costa sputava agli avversari, direi che ci sono miglioramenti 😉 😎
          Ciao

          • Mauro the Original

            Scommetto che se sputava addosso a Koulibaly dopo l’autorete, i napoletani lo avrebbero applaudito😁😁😁

  14. I TOP 11 DI MAURIZIO SARRI

    Il ‘caso’ che ha animato gli ultimi giorni senza campionato ha certamente riguardato l’esclusione di Emre Can dalla lista Champions della Juventus con tanto di polemiche annesse e doverosi ripensamenti. Il tedesco però non è di certo l’unico calciatore ‘escluso’ da Maurizio Sarri nella sua carriera.
    Dal Napoli alla Juventus passando anche per il Chelsea sono diversi i giocatori, anche di alto profilo, finiti ai margini sotto la guida dell’attuale allenatore bianconero.
    Si tratta di un numero così importante da poterne addirittura trarne una top 11 con relative esclusioni da questo undici ‘titolare’. In porta spazio al mai troppo apprezzato Luigi Sepe, portiere scuola Napoli che alle spalle di Reina ha raccolto però solamente le briciole lasciate dagli acciacchi fisici dell’esperto spagnolo, vero e proprio perno degli azzurri targati Sarri. In quel Napoli spazio al lumicino anche per Maksimovic nonostante l’oneroso investimento, tanto da costringerlo al prestito allo Spartak prima della nuova vita con Ancelotti, e Ivan Strinic.
    Il croato chiuso da Ghoulam è stato alla fine rimpiazzato da Mario Rui.
    A completare la difesa due calciatori del Chelsea, Gary Cahill e Davide Zappacosta. Polemiche, litigi e tanto astio con il primo al quale Sarri non ha concesso minuti neanche nelle battute finali della sua carriera in ‘Blues’. Il terzino italiano è stato invece relegato alla panchina da Azpilicueta, elemento imprescindibile per l’ex napoletano.

    Tanta qualità nella mediana a tre composta da Fabregas, costretto praticamente all’addio a gennaio verso il Monaco, Rog ed Emre Can. Per quanto riguarda il croato la concorrenza era spietata con Zielinski ed Allan difficile da scavalcare in gerarchia.
    Più recente il caso del tedesco della Juventus escluso a sorpresa dalla lista Champions e di fatto rimpiazzato nel progetto da Khedira, dato per partente tutta l’estate.
    Chiude il quadro infine il tridente pesante composto da Gabbiadini, Pavoletti e Mandzukic.
    Il croato non sembra proprio rientrare nelle corde del calcio sarriano e potrebbe pagare con tante esclusioni.
    Discorso simile per Pavoletti apparso un pesce fuor d’acqua nei sei mesi napoletani. Gabbiadini infine anche dal punto di vista caratteriale non ha mai troppo convinto Sarri che preferi inventare Mertens falso nove.

    Esclusi Sarri (4-3-3): Sepe; Zappacosta, Cahill, Maksimovic, Strinic; Fabregas, Rog, Emre Can; Mandzukic, Pavoletti, Gabbiadini.

    Buona serata

  15. CAMBIARE SI PUÒ. LA JUVE NON È IL NAPOLI

    Sarà l’aria da Gran Premio, ma la Juventus è al cambio gomme.
    Sarri ad agosto ha ripetuto la filastrocca: Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Higuain, Ronaldo.
    Contro il Napoli ha giocato De Ligt al posto di Chiellini, ma il principio base è stato chiaro: si va con le sicurezze.
    Allergia passata da settembre, si cambia. Sarri ha un’etichetta da allenatore allergico al turnover perché a Napoli due stagioni fa usava undici giocatori più Zielinski e quella formazione — da Reina a Insigne — è stata ripetuta per mesi. La Juventus però è differente, ha Bernardeschi, Dybala e Mandzukic, Bentancur, Rabiot, Ramsey ed Emre Can, Demiral, Rugani e Danilo.

    Impossibile non vederli presto, quasi tutti. Il Chelsea 2018-19 in fondo ha detto che Sarri, anche ad alto livello, sa fidarsi delle seconde linee.
    A Londra ha usato 13 giocatori per più di 1.000 minuti, con Loftus-Cheek, Morata e Giroud non lontani da quel livello: una rotazione piuttosto ampia. È logico: a Napoli le alternative non erano all’altezza dei titolari (Chiriches non valeva Albiol, Diawara non valeva Jorginho, Rog non valeva Allan), al Chelsea la differenza di qualità tra i preferiti e le riserve era molto inferiore.
    Alla Juve, quasi scompare.
    Qualche dato per capire, premettendo che gli infortuni e la classifica – se una squadra è tranquilla, può variare a cuor leggero – incidono parecchio.
    Ancelotti, tra i tre rivali scudetto, è il templare del turnover.
    Al Napoli, un anno fa, il ventesimo giocatore più usato totalizzò 699 minuti, anche a causa del largo vantaggio sulla terza.
    Quel numero è indicativo: nell’ultima Juve di Allegri, che non ha avuto due formazioni uguali in 38 partite, il ventesimo ha avuto 616 minuti.
    Nei due Chelsea allenati da Conte solo 159 e 279.
    Nel Napoli di Sarri 2017-18, il ventesimo ha avuto solo 95 minuti.
    Morale: Ancelotti varia molto, Conte molto meno, Sarri al Napoli è stato molto prudente in passato e, con il crescere del livello della sua rosa, si è lasciato un po’ andare ipo tizzare ora una formazione per Fiorentina-Juve ha poco senso.
    Ci saranno ancora Douglas e Higuain, rimasti a Torino a lavorare? Sì, possibile.

    Qualche duello però è all’orizzonte, se non per Firenze, per Madrid.
    Su tutti, Dybala e Bernardeschi.
    Fonte GdS

    Buongiorno bella gente buona domenica

    • Bella questa disamina . Pure io credo che ci sarà un normale turnover nella Juve quest’anno. Ci sarà molto da sperimentare e credo che Sarri non lascerà perdere l’occasione di avere tanti ben di Dio a disposizione. Buona domenica ed incrociamo le dita x il gp di Monza

  16. Mauro the Original

    Non seguivo più il GP da tempo.

    Oggi invece me lo sono gustato tutto.

    Lo spettacolo delle Frecce Tricolori è stato fantastico, il preludio di una gara stupenda ed entusiasmante.

    Grandissimo Leclerc, questo diventerà una campione assoluto.

    🥇🌍

  17. Sponsor

    Gli accordi con la JEEP passeranno dai 16 mil piu Bonus a 50 mil.
    La casa automobilistica ha rilevato un incremento sostanziale delle vendite cha hanno portato a reciproca soddisfazione.

    • Una voce in fondo alla sala :
      “Dovevano già essere 50 testoni annui !” 😅

      • Mauro the Original

        Nonostante lo sponsor versi poco in confronto a ciò che sarebbe giusto versare, i conti sono praticamente in ordine. Meno 40 milioni sono facilmente sistemabili con un paio di operazioni il prossimo anno, forse anche nel mercato di gennaio.

        Per me Paratici lavora molto bene, meglio di Marotta che mi ha fatto brindare quando se ne è andato.

        Io sono molto fiducioso, la dirigenza formata da Nedved Paratici e Agnelli, con Sarri in cabina di regia, mi convince tantissimo.
        E oltretutto il gioco sviluppato contro il Napoli mi ha finalmente soddisfatto.

  18. Oggi gran giornata per gli appassionati di formula 1. Grande Ferrari che ha mostrato i cavalli del suo motore, grande strategia di gara del team e grande pilota quel ragazzino monegasco che si è ripetuto dopo la sua prima vittoria in Belgio.
    Sarà dura nel prosequio di questo campionato, ma oggi l’orgoglio italiano è venuto fuori, mi godo il momento.

  19. MITICO 10

    Roberto Baggio è l’unico per cui avrei fatto follie.
    Dopo una sfida di Champions fra il Manchester e la Juventus in cui aveva fatto ammattire mezza difesa, Ryan Giggs e Gary Neville vennero da me e mi chiesero di acquistarlo a tutti i costi, perché uno così ci avrebbe fatto vincere tutto per decenni.
    Così contattai la dirigenza bianconera e l’agente del ragazzo.
    Rifiutò ancor prima di ascoltare la mia proposta dicendomi che la Juventus era il miglior posto in cui stare e che anche se rispettava il Manchester United non avrebbe mai potuto tradire i colori bianconeri. Peccato, perché non ho mai più visto uno come lui.
    Campione dentro e fuori dal campo, l’ho corteggiato anche nei giorni successivi alla vittoria dell’Italia al Mondiale. In quel periodo su di lui c’era anche il Real Madrid e date le vicende che coinvolgevano la Juventus immaginai che fra noi dello United e i galacticos ci sarebbe stata un’asta per aggiudicarselo.
    Così lo chiamai direttamente evitando di parlare con la Juventus: “Roberto, vorrei averti allo United” gli dissi.
    “Sarai la stella della squadra e insieme vinceremo tutto.
    Non ascoltare il Real Madrid e vieni qui”.
    Lui rise e rispose: “Mister, lei lo sa che non è cambiato niente da tanti anni fa.
    La Juventus è in difficoltà e ho il dovere di aiutarla.
    Non posso essere vigliacco”.
    Pensai sarebbe stato inutile continuare, lo salutai e non lo risentii più.
    Nel 2008, in occasione di una amichevole, lo rividi e lui mi salutó con un abbraccio.
    Non parlava bene inglese, ma si scusó per aver rifiutato l’offerta spiegando il perché lo aveva fatto.
    Gli misi una mano sulla spalla e lo rassicurai: “Volevi salvare la Juventus e ce l’hai fatta. Conta solo questo”.
    Quando qualcuno mi chiederà di menzionare il calciatore che ho sempre voluto e che non ho mai potuto allenare io risponderò:
    Roberto Baggio “.

    -Sir Alex Ferguson –

    Buona serata bella gente 🤔😎

  20. IL TOURNOVER

    Sette partite per capire la Juventus, sette partite per capire Maurizio Sarri.
    Da una pausa della Nazionale all’altra, si parte con la trasferta di Firenze sabato prossimo e, soprattutto, si chiude con il match a San Siro contro l’inter il 6 ottobre, prima dello stop per gli impegni nelle qualificazioni europee degli azzurri.
    Avvio intenso, tra la Fiorentina in campionato e, quattro giorni, dopo il debutto in Champions League a Madrid contro l’Atletico di Diego Simeone.
    Poi tre impegni in una settimana, contro squadre di fascia medio-bassa del campionato ma complicati per il poco spazio tra l’uno e l’altro, visto il turno infrasettimanale di Brescia a inframmezzare le gare in casa con Verona e Spal.
    Quindi l’adrenalina risale con il Bayer Leverkusen in Champions League e con il già ricordato big-match contro i nerazzurri, secondo passaggio chiave in Serie A dopo quello vittorioso contro il Napoli: per il valore dell’avversario, indicato come la più seria antagonista per lo scudetto, e per quell’Antonio Conte che siede in panchina, al primo incrocio con la sua ex squadra dopo averla polemicamente lasciata nel 2014.

    Saranno ventitré giorni ad alta intensità, il primo vero banco di prova per Sarri da quando gli è stata affidata la guida della Juventus. Innanzitutto perché il tecnico potrà finalmente sedersi in panchina, dopo averla finora obbligatoriamente evitata a causa della polmonite di cui è rimasto vittima. Poi perché si capirà quale sarà la filosofia con cui l’allenatore affronterà gli impegni ravvicinati. Sette partite a breve distanza una dall’altra richiedono alternanza di uomini, quella cui Massimiliano Allegri abitualmente ricorreva, a volte anche in maniera eccessiva (ricordate le polemiche per la trasferta contro la Spal?).

    E nell’esperienza napoletana Sarri non derogava invece all’uso dell’undici base, in Italia come in Europa, con rarissime variazioni sul tema.
    Un refrain che si è riproposto anche nell’esperienza torinese, viste le formazioni scese in campo al debutto a Parma e in casa contro il Napoli, con la seconda che sarebbe stata identica alla prima se non ci fosse stato il cambio obbligato al centro della difesa, dove Matthijs de Ligt ha preso il posto dell’infortunato Giorgio Chiellini.
    Eppure quelli vicini all’ambiente sarriano sostengono che non ci sia più l’integralismo visto a Napoli, che l’esperienza vissuta con il Chelsea sia servita anche a smussare la determinazione di insistere su un undici di base fisso, affidandosi unicamente a esso. Logica vuole che, in questo breve lasso di tempo, ci possa essere spazio per tutti, soprattutto a centrocampo dove Emre Can e Adrien Rabiot hanno avuto pochi minuti a disposizione, dove Rodrigo Bentancur non è stato finora preso in considerazione, o dove Aaron Ramsey conta di debuttare, dopo essersi ripreso anche dal mal di schiena che lo aveva frenato nei giorni scorsi.

    Vale, comunque, quanto detto sabato da Federico Bernardeschi, passato dalla semititolarità dalla passata stagione a una breve apparizione nella partita di Parma: «Quando un allenatore fa delle scelte, sono anche indipendenti dalla valutazione del singolo e riguardano più aspetti: il lavoro della settimana, l’avversario, l’impegno personale ».

    Occorrerà tenere conto anche di questo per giudicare le scelte di Sarri

    Fonte: Tuttosport
    Buongiorno bella gente

    • Buongiorno Barone,
      Vero, finalmente si entra nel vivo della stagione con un ciclo di partite molto interessante. In particolar modo per l’approccio alla champions e la sfida con l’Inter.
      Credo si stia dando eccessiva importanza alla storia del turn over. Inutile fare paragoni con l’esperienza napoletana di Sarri dove la rosa era completamente diversa per qualitá e quantitá.
      Secondo me é importante che si lavori alla costruzione di un undici (13 o 14) base e poi le rotazioni o i cambi verranno in maniera fisiologica. Fare 150 formazioni diverse non é che mi ispiri tanto.
      Molto dipenderá anche dai giocatori, sono loro soprattutto che devono convincere l’allenatore, non é che bisogna farli giocare necessariamente per tenerli contenti. L’interesse deve essere sempre quello di squadra e mai individuale.
      Al momento non si possono fare valutazioni su quest’aspetto, in due partite impossibile far giocare tutti. Ce ne vorranno un bel po’ per capire fino a che punto si sta sfruttando la rosa a disposizione.

      • Ciao Kris
        Rosa scarna quando era al Napoli.
        Vero.
        Ma ha perso uno scudetto facendo giocare sempre gli stessi anche con il Chievo…ma pure con la Solbiatese…giusto per far capire l’idea.
        Ma ne ricordo un altro che mandò alle ortiche una EL con una finale in casa.

        • Si, ma quelli erano a Napoli e quella era la realtá napoletana. Nel senso che lí puoi dichiarare di giocarti tutto sullo scudetto lasciando le coppe.
          Invece il leccese sí che fece una gran cagata, quell’EL grida vendetta.
          Comunque ci vorrá almeno mezza stagione per giudicare sull’utilizzo della rosa, per il momento mi interessa che migliori la condizione fisica e che si trovi un undici che dia garanzie perché il campionato aspetta, la champions no.

  21. Mauro the Original

    Si comincia davvero

    Fra pochi giorni ospiti della Fiorentina che è un osso molto duro soprattutto contro di noi. Quando giocano contro la Juve ci mettono tutto, si giocano la partita della vita.

    Poi arriverà il vero incontro durissimo in casa dell’Atletico dove solo poche squadre sono passate senza danni.

    Lo scorso anno abbiamo subito un 2 a 0 che poi siamo riusciti a ribaltare a Torino.

    Partita durissima dove bisogna cercare di passare indenni.

    Sembra quasi siamo abbonati alle spagnole. Troviamo sempre nella nostra strada Atletico Real o Barcellona.

  22. Un approccio pessimo, a Fiorentina-Juventus. Lo racconta l’edizione odierna de La Stampa, che spiega di come due giorni fa, durante la festa degli ultrà della Curva Fiesole, è stato intonato, testimoniano le immagini, un coro contro i 39 tifosi morti all’Heysel. Una minoranza che avvelena il cima e che macchia l’immagine della città e della tifoseriea. Erano presenti il braccio destro di Commisso, Joe Barone, e il dirigente Dario Dainelli che non si saranno resi conto dell’accaduto. Tuttavia il club adesso dovrà prendere pubblicamente le distanze da certi cori beceri.

    COMINCIAMO BENE.
    Buona giornata a tutti.
    Fino alla fine forza Juventus

    • Melara
      Eppure la Juve si è presentata ai funerali di Astori con molto rispetto e camminando a testa alta…stai tranquillo, loro l’abbasseranno sempre la loro testa per la vergogna.

      Ma se appena arrivato, Rocco Commisso, ne ha dette di tutti i colori contro la Juve facendosi fotografare con uno striscione con scritto “Juve merda”, lasciamo stare che poi chiede scusa, ma se duno che sta in America si comporta così figuriamoci gli italiani.
      I tifosi Viola popolo di lugubri…per non parlare di Franco Zeffirelli pace all’anima sua.
      Ciao

      • In una sana rivalità sportiva gli sfottò sono sempre i benvenuti. Scherzare sui morti è semplicemente vergognoso. A Firenze è sempre così ma evidentemente al procuratore federale non interessa. È più concentrato sulla discriminazione territoriale verso i napoletani.
        Ciao Barone

      • Comunque Commisso non gradi’ la giocata della sciarpa e l’altro giorno ha fatto anche delle dichiarazioni intelligenti. Almeno per il momento non lo mischierei con certi farabutti (almeno per quanto riguarda l’immagine sportiva, poi negli affari e nel privato non so con chi si frequenti😅).

  23. GLI EROI DI UN TEMPO

    Oggi lo stesso giorno del 2006 la Juventus per la prima volta nella sua storia gioca nel Campionato Cadetto giocando a Rimini per la più grossa porcata mai perpetrata ai danni di una qualsiasi squadra italiana.

    L’allenatore era Deschamps e quel giorno mise in campo un bel 4-4-2.

    Buffon; Birindelli, Kovac, Busmong, Chiellini;

    Marchionni ( Camoranesi), Paro, Giannichedda (Bojnov), Nedved; Baggio (Palladino), Zalajeta.
    🤔😊😜
    Panchina: Mirante, Balzaretti, Marchisio, Guzman.
    1-1 con reti di Paro per la Juve e Ricchiuti per il Rimini.

    Il Barone non dimentica.

  24. Io poi, devo ancora capire le ragioni di questo odio cosi’ infame.
    Ma che ca@@..vogliono? Nella storia abbiamo sempre visto lunghezze siderali fra Juve e la viola (cosa che porta sfiga pure quel colore) .

    E il nuovo Patron? Cavalca l’onda,si vede che rende. Ma quelli che sono alla FIGC fanno ancora piu’ senso..
    Io. Per tutte le belle cose che avete elencato oggi, non tifo nazionale.

    • Veramente non lo capisce nessuno. Questi si alzano la mattina ed odiano la Juve a prescindere. Tutti sembrerebbe che una volta arrivati secondi in campionato alle spalle della Juve si sono fatti convinti che il primo posto era loro e che la Juve, arrivata prima di loro li avesse precluso là possibilità di farli vincere il loro scudetto. La frustrazione degli sconfitti rimane latente in eterno. I Viola i giallorossi gli azzurri la coppia delle milanesi e chi più ne ha più ne metta, sono tutte defraudate. E, parafrasando un certo Karl che scrisse il suo “manifesto ” squadrette di tutta Italia unitevi” nell’odio contro i padroni del calcio juventino

  25. La tifoseria fiorentina non pronuncia mai il nome Juventus, ma dicono semplicemente “innominabile”
    Per loro sabato si gioca la partita fiorentina-innominabile.
    Il loro odio nei confronti della Juve è indescrivibile

  26. UN GIORNO FORSE, CHISSÀ…E IO PER PRIMO

    E’ accaduto tutto al termine di una settimana che inquadra perfettamente l’incoerenza, l’ipocrisia e l’incapacità di agire, quando si tratta di sport e non solo, del nostro paese.
    Appena sette giorni fa gli insulti razzisti a Lukaku durante Cagliari-inter, e sebbene sia sembrato un piccolo passo avanti che stavolta nessuno abbia pensato di ascrivere al calciatore belga la responsabilità di “aver provocato i tifosi avversari” o di “aver sentito male” come indegnamente fu fatto in occasione degli episodi capitati a Kean e Matuidi, sempre in Sardegna, l’unica risposta degna di nota tra i tentennamenti del giudice sportivo e il silenzio imbarazzante del Procuratore federale Pecoraro, è stata quella della curva Nord interista.
    Un allucinante comunicato, a metà tra l’invito e la reprimenda, in cui si invita Lukaku a non parlare di razzismo perché il razzismo nelle curve italiane non esiste!

    Venerdì arriva la nazionale e un episodio con cui Bonucci “causa” con un po’ di furbizia l’espulsione di un avversario armeno, scatenando ira e ironia di chi fa notare che sia lui che il collega di club Chiellini sono soliti rendersi protagonisti di simulazioni, e quindi esempi negativi di sportività.
    Saranno tifosi da bar e “webeti” vari, direte voi.
    Risposta sbagliata: in molti casi si tratti di stampa nazionale e di giornalisti che scambiano le testate per cui lavorano per fanzine della loro squadra del cuore, come capitato a Lorenzo Vendemiale sulle colonne de “Il Fatto Quotidiano”contributo corredato tra l’altro da una foto dello stesso Bonucci che evidenzia i segni della gomitata presa da Koulibaly nell’ultimo Juve-Napoli ignorata da Var, giornali e commentatori vari.

    E siamo a ieri, alla “festa” (?) della curva Fiesole durante la quale partono cori squalificanti che inneggiano alla tragedia dell’Heysel, ripresi da alcuni presenti e che nel giro di poche ore si sono diffuse a macchia d’olio.

    Il tutto a distanza di pochi giorni dalla coraggiosa e lodevole presa di posizione del neo presidente Rocco Commisso di cui ci aveva parlato anche il nostro Giulio Gori qui e a ridosso di Fiorentina-Juventus in programma sabato pomeriggio, scenario in cui a questo punto non è difficile immaginare per la Juventus e i suoi tifosi una calorosa accoglienza sullo stile di quella riservata loro lo scorso dicembre, con la comparsa di alcune mortificanti scritte sui mori che infamavano la memoria di Gaetano Scirea.

    Potremmo cogliere qualche aspetto positivo dall’episodio di ieri visto che non sono ancora pervenute le suggestive tesi con cui, in quella occasione, alcuni luminari del nostro giornalismo avevano caldeggiato l’ipotesi di un “lavoro fatto in casa” ad opera dei nostri stessi tifosiné alcun comunicato della curva Fiesole sulla falsa riga di quello degli ultras interisti

    E anche se in serata è giunta una nota della società viola caratterizzata però da una percepibile vaghezza con cui si condannano da un lato gli episodi beceri e offensivi ma si esclude che in presenza dei rappresentanti del club sia stato proferito alcunché (contrariamente a quanto riferito da “La Nazione”) quello che conta è che sarebbero auspicabili reazioni e prese di posizione forti da chi occupa le stanze dei bottoni del nostro calcio, a partire dall’ormai tragicomico procuratore Pecoraro che con molta probabilità, di inerente alla Fiorentina, starà ancora visionando i filmati della partita che al Franchi ha disputato la sua squadra del cuore due settimane fa alla ricerca di qualche altro coro discriminatorio, e che ignorando questi cori ci darà ulteriore dimostrazione della sua totale inadeguatezza a coprire un ruolo così delicato perché in Italia la giustizia funziona a targhe alterne, e i pareri cambiano come il vento, a convenienza.

    Conta infine che siamo stanchi di questo schifo, della tendenza a minimizzare episodi che arrivano uno dietro l’altro e spesso vengono ripresi e stigmatizzati rapidamente all’estero, persino oltreoceano, rappresentando per il nostro paese una pubblicità ignobile e degradante.

    L’edizione cartacea della Gazzetta dello Sport tratta l’argomento con questo trafiletto che sembra quasi essere una metaforica e bonaria pacca sulla spalla di un gruppo di ragazzi sì indisciplinati e turbolenti ma in fin dei conti buoni e di sani principi.

    Sono anche queste le cose che inducono a perdere ogni residua speranza di cambiamento presentandosi al contempo come dimostrazione del perché le cose non cambieranno mai.
    Nevio Capella

    Buongiorno bella gente 😎

  27. Mauro the Original

    Gli stessi che odiano la Juve a prescindere senza alcun motivo (da evidenziare che quando si arrivava settimi la Juve era simpatica a tutti) dicevo quella stessa gente che vorrebbe gli Agnelli al rogo poi viaggia orgogliosamente con Fiat o Alfa Romeo (vedi napoletani) ed hanno la camera tappezzata di foto o gadget Ferrari.
    Vanno a Monza a vedere il GP spendono in magliette e bandiere e perdono la voce a osannare la società.

    Insomma valli a capire.

  28. Nella società italiana, antimeritocratica e del “sei politico” in tutti gli ambiti, le eccellenze sono sempre guardate con sospetto quando non con odio.
    Una squadra che vince lo scudetto per otto anni consecutivi offende il consociativismo alla pasta e fagioli dello sport italiota…

    Ed ecco l’odio…

    • Il collega Peppe Iannicelli, intervistato da “Campania Oggi”, ha rilasciato alcune dichiarazioni, discutibili, sulla Juventus: “Ogni eccesso contiene in sé in germi dell’autodistruzione. Otto scudetti di fila danneggiano la stessa Juventus: quando vincono sempre gli stessi, ci si può stancare. Ricordo che dopo la sconfitta contro l’Atletico Madrid, a Torino, si aprì un progetto contro Allegri e la squadra”.

      • Secondo me a perdere sempre ci si stanca di più 😂

        • Kris
          Sarebbe bello se a rompere il dominio Juve,tra qualche anno ,fosse una sorpresa tipo Verona o Leicester.
          A quale Palazzo dovrebbero appigliarsi i nostri cari anti????????
          Già mi immagino il Potenza campione di Italia con Dela a sbraitare contro la Fiat di Melfi.

  29. Quello dei lugubri appartiene ormai da decenni all’unico credo trasversale che unisce tutte le tifoserie italiane, l’odio nei confronti della Juventus. Questo è il seme da cui è nato il sentimento popolare, rinchiuso per anni nei bar sport e nei sogni degli antijuventini, una visione cieca e priva di obiettività da spingere il sistema calcio a mettere in atto la triste farsa del 2006. La Juve che trionfa in Italia da 8 anni attira ancor più l’invidia e il rancore verso chi ha sempre incarnato l’immagine vincente del calcio italiano, un’avversione così viscerale da lasciarsi andare attraverso la cassa di risonanza dei media in beceri slogan che per anni hanno instillato risentimento nei confronti dell’intero ambiente juventino, fino ai video, agli striscioni e ai cori di vilipendio nei confronti dei 39 morti dell’Heysel e di Gaetano Scirea, una deriva di inaccettabili, tristi, diseducative e vergognose manifestazioni di odio indegne di una società civile, nei confronti delle quali nessuna autorità pubblica o istituzione sportiva ha finora mai posto un freno.

  30. Dal 2010 il calcio italiano sprofondava con la Juve che fra le enormi difficoltà economiche (causatele dal sistema calcio con la follia del 2006) era l’unica a proporre il modello inglese per la lotta alla violenza e all’intolleranza con uno stadio di proprietà gestito in maniera innovativa, i media esaltavano l’inter che viveva in perenne dissesto economico coperto per anni dalla munificenza di un magnate petrolifero ricco e incapace di vincere sul campo senza aiuti “giudiziari” e da acrobazie finanziarie mai chiarite del tutto. Una società che per quadrare un pò i conti aveva avuto bisogno dei regali di Ibrahimovic e Viera di una Juventus disintegrata da farsopoli e che da quel nefasto 2006 vive nel paradosso di essere insultata e vilipesa come l’esempio negativo da non seguire mai, un intero ambiente che si dovrebbe vergognare di essere stati incastrati e umiliati e magari anche chiedere scusa. Questo è il messaggio che professionisti dell’informazione e opinionisti lanciano dalle televisioni italiane, l’ultimo è la la caccia che dura da una settimana al capitano per la presunta simulazione contro l’Armenia, neppure una parola invece sulla gomitata del capitano del Napoli e della sua nazionale Koulibaly (neanche ammonito) che gli ha spaccato l’arcata sopraccigliare durante il recente Juve-Napoli.

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