Top Planet ore 15 con Cinzia e Ben

Alle 15 saremo in collegamento da casa per provare a fare lo stesso Top Planet

  1. “Ieri le Forze di polizia – indica il Viminale – hanno controllato 223.633 persone e 9.888 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 91.129, denunciati 104 esercenti e sospesa l’attività di 19 esercizi commerciali. I 10mila denunciati in un giorno sono un record dall’avvio dei controlli, l’11 marzo. Salgono così a 1.650.644 le persone controllate dall’11 al 20 marzo: 70.973 quelle denunciate per mancato rispetto degli ordini dell’autorità, 1.600 per attestazioni false; 834.661 gli esercizi commerciali controllati e 1.977 i titolari denunciati.”

    Oltre 70.000 denunciati per la tragressione agli ordini delle autorità? Una cifra drammaticamente impressionante che sta a dimostrare come sia forse questo il vero virus da combattere ed estirpare da decine di migliaia di persone che non hanno alcun rispetto per la vita altrui oltre che per la propria.

  2. Elenco positivi serie A

    Daniele Rugani (Juventus)
    Blaise Matuidi (Juventus)
    Paulo Dybala (Juventus
    ( Cazzo)
    Dusan Vlahovic (Fiorentina)
    Patrick Cutrone (Fiorentina)
    German Pezzella (Fiorentina)
    Manolo Gabbiadini (Sampdoria)
    Albin Ekdal (Sampdoria)
    Antonio La Gumina (Sampdoria)
    Morten Thorsby (Sampdoria)
    Fabio Depaoli (Sampdoria)
    Bartosz Bereszynski (Sampdoria)
    Mattia Zaccagni (Verona)

    • Emblematico
      La liguria non e’ fra regioni piu’ colpite (mi tocco) ma la Samp e’ la squadra piu’ colpita. Nessuna lombarda emiliana.
      Fra le big Juve e basta.
      Col casino che c’e’ non sono molti.

      • andrea (the original)

        Se sono concentrati in poche squadre forse si può pensare che alcune Società siano state meno rigide nel far applicare le regole?
        Nel caso della Juve, viste anche le fughe di alcuni, il sospetto è importante.

  3. Mauro the Original

    Guardate un video che è stato trasmesso dal programma Piazza Pulita alcuni giorni fa.

    Digitare Piazza Pulita video Korea coronavirus. Insomma il link non ce l’ho ma digitando si riesce a vederlo.

    La Korea ha risolto tutto in poco tempo.

    Va detta una cosa importante: lo stesso sistema è stato in parte applicato anche nel comune Veneto di Vo’ Euganeo con risultati eccezionali, il tutto condotto da un esperto del quale non ricordo il nome.

    Vogliamo attendere ancora?

  4. Non un bello esempio quello dei giocatori della juventus…quello che dà fastidio non è la ricchezza ma la loro arroganza che è supportata dalla munificenza.

    • andrea (the original)

      Scrivevo a Tino, se ci aggiungi i 3 positivi (all’Inter e alla Lazio fin qui zero) ho il dubbio che il gruppo sia poco incline alle regole e che la Società pesi poco.

      • O che questi della Juve ad esempio siano stati controllati con tampone e siano monitorizzati mentre altre società così come noialtri, si stanno attenendo al protocollo di rimanere in casa senza sapere chi è asintomatico. Io ho idea che il 90% della popolazione italiana sia stata contagiata ma che per ragioni di sicurezza pubblica e per non allarmarci ( visto che il virus si scatena su una percentuale dello 0,8% degli infetti) anche i tamponi si facciano solo a chi ne è contagiato con sintomi più allarmanti. È accertato che si tratti di una pandemia, ormai non si possono dare colpe a nessuno.

        • Mauro the Original

          Io invece ho un’altra teoria.

          Mi spieghi a che serve fare il tampone a chi ha sintomi evidenti?

          • Mauro,
            I sintomi possono essere confusi con qualsiasi altra infezione delle vie respiratorie. Fare i tamponi è necessario per confermare ed isolare i positivi.
            Il risultato di non fare tamponi lo vediamo ogni giorno nel bollettino della protezione civile.

        • Antony il protocollo dice che devi aspettare 15gg se sei stato a contatto con un positivo. Ora è sicuro che abbiano fatto il tampone e sono risultati negativi, ma i 15 giorni non sono stati rispettati: è triste dirlo ma sa tanto di figli e figliastri.

        • andrea (the original)

          Non credo, se aggiungi ai positivi anche le fughe in barba a tutte le regole, che creeranno un problema anche qualora si dovesse riprendere, la sensazione è che la Juve sia fuori controllo e i giocatori siano ingestibili.

  5. Mauro the Original

    Per me la soluzione presa ora dal governo è quella giusta. Non credo che i contagiati siano superiori a 5 volte quelli conclamati.

    Chiaro che prima di riaprire le porte non appena il picco sarà passato, dovranno mettere tutto in sicurezza.

    Ed allora in quel momento si dovrà rintracciare chi è asintomatico, altrimenti la quarantena non serve a nulla.

    Il metodo Korea prima o dopo devi applicarlo.

    Mia considerazione personale chiaramente.

  6. In merito ai positivi leggete qui:scusate la lenzuolata

    Giuseppe Gariffo Juventibus

    Sono odontoiatra, mi occupo principalmente di chirurgia orale. Secondo uno studio effettuato dal Dipartimento del Lavoro dello Stato di Washington, pubblicato poi sul New York Times, appartengo alla categoria a più alto rischio di trasmissione e contagio del Coronavirus. Perchè lavoriamo nella bocca del paziente, che non può certo essere ostruita da mascherine, e per via delle ridotte protezioni a nostra disposizione. Questa evidenza mi ha costretto a documentarmi da subito sulle modalità di prevenzione possibili, sulle misure da apportare al ciclo di lavoro mio e del mio staff, fino alla chiusura dello studio avvenuta mercoledì 11 Marzo.

    Sono inoltre un cittadino siciliano. Ho vissuto lo sdegno della mia popolazione per la moltitudine di corregionali che, in barba alle raccomandazioni per le vecchie “zone rosse”, ha raggiunto il Sud nella notte mettendo a rischio la salute propria e di tanta altra gente.

    Per queste due ragioni, nonostante un temperamento ironico e spesso tendente al “cazzeggio cinico” anche di fronte alle vicende più serie, ieri non sono riuscito a trattenermi, sui social, di fronte alle tante inesattezze lette in merito alle partenze per la patria di tre giocatori della Juventus: Higuain, Pjanic e Khedira.

    Non è mia intenzione distribuire pillole di saggezza o, peggio, di morale. Nè ai calciatori in questione (non sono nessuno per giudicarli), nè alla Juventus (certamente non sprovveduta), nè alle autorità che hanno permesso le partenze (avranno agito in punta di diritto).

    Ma alcune cose vanno precisate.

    Sin dall’inizio la Organizzazione Mondiale della Sanità ha creato nel suo sito, una sezione FAQs sul Coronavirus disease. Alla domanda su quanto possa durare l’incubazione, la risposta è: “la maggior parte delle stime del periodo di incubazione per Covid-19 vanno da 1 a 14 giorni, più comunemente intorno a 5 giorni”.

    Dopo la comparsa del primo caso in Italia, il “paziente uno” di Codogno, il Ministero della Salute ha subito recepito le indicazioni della WHO, emanando una direttiva, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 21 Febbraio. Essa recita, all’articolo 1, testualmente così: “È fatto obbligo alle Autorità sanitarie territorialmente competenti di applicare la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per giorni quattordici, agli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19“.

    Proprio ieri 19 Marzo, infine, la WHO ha pubblicato un testo guida, scaricabile qui, per indirizzare gli Stati membri sulle misure di quarantena. Esso afferma, in modo non interpretabile: “L’OMS raccomanda che i contatti dei pazienti con COVID-19 confermato in laboratorio siano messi in quarantena per 14 giorni dall’ultima volta in cui sono stati esposti al paziente (…). Un contatto è una persona che è coinvolta in una delle seguenti condizioni da 2 giorni prima e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi nel paziente: aver avuto un contatto a meno di un metro per oltre 15′ con un paziente Covid+; aver offerto assistenza sanitaria a un paziente Covid+ senza protezioni individuali adeguate; aver sostato nello stesso ambiente di un paziente Covid+ (cioè condiviso l’ambiente di lavoro, la classe, la casa o un evento) per qualsiasi periodo di tempo; aver viaggiato a meno di un metro da un paziente Covid+ con qualunque mezzo di trasporto”. Tutte fattispecie, specialmente la terza, plausibili all’interno della Juventus, tra Rugani (il primo Covid+ del gruppo, accertato giovedì 11 Marzo) ed i compagni.

    I calciatori della Juventus sarebbero partiti per le rispettive patrie il 19 Marzo, prima dunque dei 14 giorni stabiliti. Questo è un dato. Qualcuno ieri mi obiettava che la quarantena dei calciatori della Juventus fosse volontaria e non obbligatoria, e che i calciatori sarebbero partiti legittimamente dopo un tampone negativo.

    Entrambe sono inesattezze. Anzitutto la quarantena “volontaria” dei 121 tesserati, comunicata ufficialmente dalla Juventus, può essere stata tale solo per parte di essi: maestranze, dirigenti, dipendenti vari. Non per i membri dello spogliatoio che, da linee guida WHO “hanno sostato nello stesso ambiente di lavoro di un paziente Covid+”. Per la squadra, come recita la Gazzetta Ufficiale del 21 Febbraio, le Autorità sanitaria avrebbe dunque dovuto applicare la misura della quarantena con sorveglianza attiva per 14 giorni. Inoltre, il tanto citato tampone negativo non dirime alcun dubbio sulla possibilità di contrarre l’infezione entro i 14 giorni dal contatto. Il tampone è uno strumento utile alla diagnosi di Covid+ in presenza di sintomi. Un soggetto asintomatico, entro i 14 giorni dal contatto, può invece avere tampone negativo adesso e positivo due ore dopo. Per questo, sui soggetti in quarantena, possono essere effettuati tamponi ripetuti a distanza di pochi giorni. Infine, è vero che i dati attualmente in nostro possesso ci indicano una caduta della probabilità dell’infezione dopo i 10 giorni dal contatto. Probabilità ridotta, tuttavia, non significa azzerata. Altrimenti la WHO avrebbe indicato una quarantena di 11 giorni e non di 14.

    Come è possibile, dunque, che i giocatori siano stati fatti partire? Non lo so e non era comunque la Juventus il soggetto tenuto a vigilare al riguardo, ma le “Autorità sanitarie competenti”. Al di là delle motivazioni relative ai viaggi in oggetto (serie, sembra, soprattutto quelle di Higuain), deve certamente essere stata trovata una motivazione che costituisse eccezione alle linee guida WHO e alle direttive Min Salute. Non è certamente il tampone negativo, non sappiamo quale sia stata e magari lo scopriremo presto. Non è pensabile che Ufficiali Sanitari e PolAria non abbiano agito in punta di diritto.

    Certo è che il rispetto di regole chiare, per il periodo buio che stiamo attraversando, è l’unico strumento per uscire al più presto da questa fase dolorosa. Sarebbe bello aspettarselo da tutti. Anche dagli eroi del calcio che abbiamo amato, amiamo e ameremo. Per questo, al di là dei permessi formali, avrei preferito che Higuain, Pjanic e Khedira agissero diversamente.

    • Ecco appunto come ho postato sopra: figli e figliastri. Dovrei quindi indignarmi se alcuni escono a correre da soli? Se sono le istituzioni a fare deroghe in base alla ricchezza, alla notorietà perché dovrei essere penalizzato nel non fare attività fisica? Perché non sono costa o pjanic?

  7. Alcuni giocatori della Juve sono diventati argomento e bersaglio d’accusa di tutti i media sportivi e no senza conoscere tutti i dettagli e i motivi del loro espatrio?.. e di quelli degli oltre 70.000 denunciati per il mancato rispetto degli ordini dell’autorità che potrebbero aver potenzialmente contaminato intere zone dell’Italia non ne parla nessuno?..

    • Mauro the Original

      Condivido in pieno.

      Ma subiranno i procedimenti penali dovuti, e quindi non solo quelli derivanti dall’art 650 cp?

      Perché se hanno infettato altri le pene dovrebbero essere molto diverse

  8. L’INFORMAZIONE NON È MAI TROPPA

    Post del Professor Guido Silvestri – 43
    Senigallia Italia
    Professore ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center.

    “Scrivo questo post alla fine di una giornata di 14 ore tra ospedale e laboratorio (e domani sarà ancora peggio). Sono stanchissimo, ho mal di testa, ma lo faccio volentieri perché credo fermamente che fare BUONA INFORMAZIONE sia utilissimo in un momento difficile come questo.”

    1. ORIGINE DEL VIRUS.
    E’ uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, ed in particolare pipistrelli e pangolini). Per cui la storia del virus “creato” in laboratorio si conferma una bufala colossale.

    2. COVID-19 NEI BAMBINI.
    Lo studio comprensivo della infezione COVID-19 nei bambini cinesi dimostra che su 2145 casi totali oltre il 90% erano asintomatici, lievi o moderati, con un solo decesso riscontrato, per una letalità dell’infezione – definita come numero di morti diviso per il totale dei casi – che è, per gli infettati sotto i 18 anni, pari a <0.05% (Dong Y et al. Pediatrics 2020).

    3. LETALITA’ DI COVID-19.
    Mentre i morti aumentano drammaticamente sia in Italia che in altri paesi, è importante ricordare che sulla base dei dati complessivi a disposizione la letalità è stimata inferiore al 2%, il che significa che il 98% delle persone infettate guariscono (Fauci AS, comunicazione personale). Il numero alto di morti che osserviamo in questi giorni è pertanto da relazionare al numero alto di persone infettate, spesso con sintomi lievi o addirittura senza sintomi. Ricordo anche che tutti i dati disponibili confermano che la stragrande maggioranza dei decessi ha più di 60 anni e presenta co-patologie importanti (diabete, ipertensione, COPD, cardiopatia ischemica, etc).

    4. VIRUS SULLE SUPERFICI.
    Uno studio recente indica che SARS-CoV-2 vive fino a tre giorni in certe superfici come plastica ed acciaio, e solo per poche ore in superfici come cartone e rame. Il virus sembra sopravvivere per tempi brevi, alcune ore al massimo, come aerosol (Van Doremalen et al., N Engl J Med 2020). Evitiamo paranoie del tipo "il virus sopravvive nell'asfalto per mesi", che sono basate sul nulla.

    5. IMMUNITA’ NATURALE.
    I dati sull’immunità naturale verso SARS-CoV-2 che è acquisita da persone infettate e guarite non sono al momento tali da permettere affermazioni perentorie, ma per quanto sappiamo sugli altri coronavirus una immunità naturale almeno temporanea dovrebbe svilupparsi per un periodo di almeno 6-12 mesi (Ralph Baric, intervista sul "The Week in Virology podcast" – ricordo che Baric sta ai coronavirus come Maradona sta al calcio).

    6. TERAPIE.
    Al momento la cosa più importante nei casi severi o critici di COVID-19 – che sono una minoranza – é il supporto respiratorio, mentre non ci sono “farmaci magici” che fanno guarire dalla malattia, né in Russia né altrove. Però ragionevoli speranze vengono da antivirali come il Remdesivir, e immunomodulatori come Tocilizumab, Baraticinib, ed altri. Ricordo che queste ultime sono terapie da riservare a casi severi o critici, mentre quelli lievi e moderati guariscono da soli o con terapia sintomatica.

    7. VACCINO.
    Si sta lavorando alacremente soprattutto qui negli USA su diverse piattaforme vaccinali, in particolare vaccini a RNA e vaccini a base della proteina spike (S) ricombinante. Questi vaccini potrebbero essere pronti per gli studi clinici iniziali (safety + immunogenicity) entro il prossimo autunno, anche se per studi di efficacia clinica vera e propria ci vorranno probabilmente 12-18 mesi.

    8. EFFETTO TEMPERATURA. Continuano ad esserci indizi – non prove, ma certamente indizi – che i danni della pandemia di COVID-19 possano almeno in parte attenuarsi con l’arrivo della primavera. In questo senso sarà importante seguire l’andamento dell’epidemia in Africa, America Latina e Sud-Est Asiatico, in particolare Malaysia, Indonesia, Philippines, India e Bangladesh (e forse anche nell’Italia del Sud).

    9. EFFETTO CIARLATANI.
    Per favore smettiamo una volta per tutte di ascoltarli. Mi riferisco sia ai ciarlatani in malafede — che sono solo degli sciacalli, cialtroni ed accattoni — che a quelli, ahimé, in buonafede, cioè persone credulone ed impaurite che spargono disinformazione perché, molto semplicemente, non sanno di cosa stanno parlando. La disinformazione non serve mai a nulla, in generale e tanto meno in una situazione come questa.

    10. OTTIMISMO, SEMPRE E COMUNQUE.
    Io rimango nonostante tutto fermamente ottimista, e sono convinto che tra qualche mese torneremo a vivere come prima – anzi, che vivremo meglio di prima, se da questa grande paura avremo imparato le giuste lezioni, come scienziati, come cittadini (sia in Italia che in USA) e come umanità in generale. Perché questa è la vera, grande sfida che dobbiamo vincere tutti insieme – anche per onorare nel modo migliore possible le vittime di questa malattia.

    • Luigi condivido appieno i 9 punti non l’ultimo perché i danni economici secondo me saranno di gran lunga maggiori di quelli alla salute.

      • Beh, luigis, lui è un medico, non un economista, e deve infondere ottimismo.

        Purtroppo sono d’accordo con te: l’Italia era una barca che già faceva acqua, questo virus è il nubifragio che rischia di affondarla 😓

      • C’e’ la speranza che il picco si sia gia’ raggiunto o che sia vicino.Ma non abbiamo dati per stabilirlo.

        Rendiamoci conto che si parla di una situazione gravissima e che sicuramente al danno umano si unira’ quello economico.spero che si risolva ma spero anche che non si ripeta piu’. Mai piu’.

        Stento quasi a crederci che oggi si possano verificare storie cosi’ drammatiche e senza soluzione.che significa? Cosa dovremo aspettarci nel prossimo futuro? Siamo cosi’ esposti e in balia ormai di queste situazioni?

  9. Medici e infermieri cubani

    esperti in malattie infettive arrivano domani (oggi) all’aeroporto milanese di Malpensa e domani andranno ad aiutare i nostri medici in una delle zone più colpite d’Italia, a Crema.l’efficienza del sistema sanitario cubano si conferma proverbiale nonostante gli embarghi e gli interventi all’estero sono frequentissimi.

    Arriva anche la notizia che il governo inglese ringrazia Cuba per aver concesso l’attracco di una nave da crociera inglese con a borso dei positivi.
    Tutto questo quando a Crotone si sono messi in malattia la maggior parte dei medici e infermieri.
    Grazie Cuba

    • C’è pure una altra faccia della medaglia. Di fronte a qualche “coniglio” facilmente rintracciabile, ieri hanno risposto più di 8000 medici da tutta Italia “presente ”per andare sul fronte Lombardo, dove avevano richiesto solo 300 unità. Sono fiero di essere Italiano

  10. X Luigis
    Si, hai ragione nel discorso dei figli e figliastri, io mi ero soffermato a specificare solo che i calciatori della Juve erano stati monitorizzati con i tamponi come dati di fatto, al contrario di quelli di altre società cui non si conoscono dati certi.

  11. “L’inutile e pericolosa fuga verso il Sud

    Quando,sabato sera,hanno cominciato a diffondersi indiscrezioni sul decreto che ha poi temporaneamente isolato il Nord Italia, molti sono corsi nelle stazioni (o sono saliti sulla loro auto) per tornare nei loro paesi di origine, spesso al Sud. Un comportamento che andava nel senso opposto a quello delle direttive contenute nel decreto,finalizzate a limitare la diffusione del virus.Eppure,tra le persone che stavano salendo sui treni in partenza da Milano la sera di sabato 7 marzo, il sentimento dominante era la non curanza delle conseguenze della fuga.Una ragazza ci ha raccontato: «Non ho pensato all’eventualità dicontagiare i miei parenti o i miei amici. Semplicemente,ho deciso di tornare a casa prima che Milano venisse blindata», Un’altra, Paola,minimizzava: «Epidemia?Dai… lo credo che si stia esagerando. li Coronavirus è ovunque, ma l’Italia è l’unico Paese ad avere adottato misure così severe», Un altro aggiungeva: «Il virus colpisce gli anziani, io ho 23 anni, che male faccio se torno a casa a Lecce?». Gli risponderà dopo poco,indirettamente, ilgovernatore della Puglia Michele Emiliano, che si è affidato a un video appello su Facebook per ammonire í “fuggiaschi”:«Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: fermatevi e tornate indietro. Non portate nella vostra terra l’epidemia lombarda». E anche se questo appello ha avuto qualche effetto (10mila persone solo in Puglia hanno comunicato di essere rientrate dal Nord),è difficile pensare che la fuga dei “furbetti del Coronavirus” non avrà conseguenze, Proprio per questo a Emiliano si sono uniti i governatori di Calabria, Sicilia e Campania, pregando chi è al Nord di restare dov’è eseguire le indicazioni delle autorità. Mentre nel Nord in tanti cominciano a prendere atto della gravità della situazione, al Centro-Sud del Paese, la chiusura delle scuole, complice il bel tempo, è stata accolta come un anticipo di vacanza estiva, da passare in compagnia degli amici (eforse del Coronavirus). Le nuove misure, però, hanno cambiato il panorama.Speriamo in meglio.”

    C’è che si chiede perchè non si vede la fine di una storia così drammatica e sopratutto che cosa aspettarsi nel prossimo futuro da chi vive il presente in un’altra dimensione.

    • 20.000 e passa in Puglia e sono stati pure censiti, Gioele. Di questi ragazzetti ne conosco qualcuno figli di parenti ed amici, ma so che sono rigorosamente a casa, nessuno di loro sta facendo bisboccia. Speriamo bene periodo non esodo dei lavoratori cui hanno chiuso le aziende, ma credo che il senso civico sia diverso oggi, rispetto a quel 7 marzo.

    • Un atteggiamento irrazionale ed irresponsabile che comunque non si è prodotto solo nelle fughe verso il Sud Italia. La grande presenza di meridionali al nord evidentemente fa risaltare il fenomeno ma ci sono stati spostamenti in massa anche verso Toscana, zona adriatica o Veneto da parte dei lombardi. Così come ci sono state fughe da Parigi o si sono formate code dalla Germania alla Polonia. In Spagna i medrileni si sono diretti verso la costa dove hanno le residenze estive o nei paesi d’origine, mentre i barcellonesi hanno preso d’assalto i Pirenei.
      Insomma, una situazione generale di scarsa implicazione e responsabilità da parte di molti cittadini europei che contrasta con la disciplina dimostrata dei popoli orientali, non solo nel caso di stati autoritari come la Cina ma anche in realtà più simili alle occidentali come Taiwan che pare abbia contenuto molto bene l’epidemia.

  12. Bollettino odierno

    Devo essere sincero, ieri ero seriamente preoccupato e pensavo che il peggio non era ancora arrivato, questa sera un pó meno anche sentendo sto dottor. Locatelli che mi è sembrato oltre che più rassicurante decisamente più incisivo nel raccontarci di non farci prendere da sirene di farmaci giapponesi che risolvono ogni problema. Dovremmo essere nella fase discendente della curva, speriamo in bene. Un abbraccio virtuale a tutti

  13. Mauro the Original

    Medici in pensione, riscrivo PENSIONE che anziché guardarsi la tv in una comoda poltrona e con ottimo conto in banca, che tornano in ospedale rischiando la vita pur di aiutare la nostra gente.

    Applauso da 10 minuti

    Ho letto ieri che addirittura uno di questi è morto poiché contagiato dopo essere tornato al lavoro.

    Questo mi rende orgoglioso di essere ITALIANO

  14. Mauro the Original

    Quando sarà passata questa tragedia la prima cosa che Mattarella dovrà fare è la Medaglia d’Onore a tutti i medici e personale sanitario indistintamente che hanno dato il massimo da inizio emergenza.

    A chi ha fatto il furbo basta una parola VERGOGNATEVI

  15. Mauro the Original

    Ogni volta che passo a Redipuglia, cinque minuti da casa mia, penso ai nostri soldati morti per difenderci e consegnarci uno stato LIBERO.

    Mio bisnonno è morto in questa guerra, mia bisnonna ha dovuto tirar su la famiglia da sola lavorando giorno e notte.

    I furbi dovrebbero passare di qua e vergognarsi.

  16. MICHELE CRISCITIELLO

    Parlare di calcio dopo questa strage quotidiana di innocenti ci fa, quasi, sembrare ridicoli. Togliete anche il quasi siete autorizzati.
    Purtroppo, però, siamo costretti a rispettare il ruolo.
    Il giornalista politico fa politica, il giornalista di cronaca nera fa cronaca nera e il giornalista sportivo fa il giornalista sportivo.
    Anche se ognuno di noi ha un pensiero di ciò che sta accadendo.
    E di cosa accadrà. Perché la tragedia sanitaria, non sappiamo quando, lascerà la scena alla tragedia economica del nostro Paese che era già messo molto male ma ha la sfortuna di essersi ritrovato a gestire l’emergenza più grande dal dopo guerra in una situazione politica anomala e confusa, senza esperienza. Un appello ai balconi di Italia. State in casa per seguire le istruzioni che ci vengono date ma al balcone affacciatevi solo per respirare aria fresca, senza la pagliacciata delle canzonette e delle musichette.
    Rispettiamo le centinaia di morti al giorno che abbiamo in Italia e rispettiamo le famiglie che non possono piangere neanche al fianco della persona amata.
    Non è un circo, è una tragedia. Lasciamo alle presentatrici le idee delle canzoncine sui balconi.
    Dispiace anche per quel bellissimo ritratto “andrà tutto bene” che in molti fanno girare sul web. Ormai è passato. Comunque finirà, speriamo presto, non sarà andata affatto bene.
    E’ andata come peggio non poteva. Il mondo del calcio si sta muovendo con dignità e, quando qualcuno esce con la testa fuori dal guscio, viene preso a bastonate.
    La Lazio ha annullato l’allenamento per oggi (cosa c’era da allenarsi?), il Napoli resterà a casa e alcune dichiarazioni ad personam di Cellino non andrebbero neanche riportate e lette.

    Dare un megafono a Cellino, in questo momento, è pericolo.

    Vuole annullare tutto, arrivederci a settembre con le stesse squadre.
    Unico modo per salvare la sua serie A.
    Andiamo per gradi.
    Lunedì scorso, in diretta su Sportitalia, abbiamo avuto ospite Gabriele Gravina, Presidente Figc, martedì Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro.
    Entrambi hanno dimostrato di avere le idee chiare.
    Su tutto. Ripresa campionati, allenamenti, tagli stipendi e così via.
    Questa settimana sarebbe interessante sentire anche il numero 1 della serie D, Cosimo Sibilia.
    Questa volta la politica del calcio può fare poco: programmare ma aspettare.
    Parlare con il Governo per ottenere maggiori vantaggi fiscali quando il campionato riprenderà.
    Maggio o settembre.
    La verità è che tutto il sistema, questa volta, dovrebbe sfruttare questa lunghissima pausa per ridarsi delle regole.
    Da cambiare, con lo Stato, la legge sui diritti tv ed abolire il decreto dignità.
    Consentire alla serie C il semiprofessionismo e tagliare, quanto prima, il numero dei club in A, in B e in C.

    Ne bastano 18 in A, 18 in B, 40 in C (2 gironi da 20) e 100 in D (5 gironi da 20).

    Una proposta a Gabriele Gravina, in caso di non ripresa del campionato di serie A. Rispettando le norme Noif, anche se non tutte le squadre in serie A hanno disputato lo stesso numero di partite.
    La classifica, se non si può riprendere, va congelata al momento del blocco.
    In Champions l’Italia può portare le prime 4: Juventus, Lazio, inter e Atalanta.
    In Europa League, Roma e Napoli. Più complicata la decisione per le retrocessioni.
    Su Brescia (16 punti) e Spal (18 punti) c’è poco da obiettare. Hanno fatto così male che la retrocessione è legittima e sacrosanta.
    Mancherebbe la terza. Stando alla classifica Lecce e Genoa hanno gli stessi punti: 25 in 26 giornate.
    Uno in meno della Sampdoria e due in meno del Torino ma sia Ferrero che Cairo hanno una partita in meno.
    A quel punto sarebbe giusto un play out tra Lecce e Genoa, con gara di andata e ritorno per decidere la terza retrocessa in B.

    La bufera riguarderebbe l’assegnazione dello scudetto 2019-2020.

    La FIGC deve evitare di non assegnarlo, come ha spiegato Gravina a Sportitalia farà di tutto che ciò accada.
    Bisogna avere qualcuno con il tricolore sul petto, il prossimo campionato.
    La polemica già impazza.

    Lo scudetto di cartone, prescritti o raccomandati.

    Al blocco della classifica il tricolore andrebbe alla Juventus (63 punti).
    Per il campionato che stava disputando lo meriterebbe la Lazio (62).
    L’inter ha una partita in meno ma, dopo il ko di Torino, sembrava fuori dai giochi da vertice.
    E allora cosa fai? Se lo dai alla Juve viene giù il mondo.
    Se lo dai a Lotito viene giù il palazzo e la Juventus giustamente non lo potrebbe mai consentire.

    All’inter non lo puoi dare ma ad una squadra FIGC e Lega lo dovrebbero assegnare…

    Atalanta Campione d’Italia.

    Questo scudetto lo meritano loro. Lo merita la squadra che ha segnato 70 gol in 25 partite (20 più della Juve).
    Questo scudetto lo meritano loro per il percorso che stavano facendo in Champions League e non finire quella cavalcata sarebbe la più grande ingiustizia del fato e della storia.
    Lo meritano loro che ce l’hanno già sul petto dei ragazzi Primavera.
    Lo meritano loro… lo merita la città di Bergamo perché, per una volta, quello scudetto non avrebbe solo la valenza calcistica ma anche sociale, solidale e umana.
    Bergamo e l’Atalanta Campioni di Italia.
    Nessuno avrebbe nulla da dire. Perché con il calcio hanno dimostrato che non sarebbe un regalo.
    E a Bergamo quel tricolore sul petto serve come segno di speranza per ripartire.
    Per non aver pianto le proprie vittime, troppe, per aver visto carrarmati sotto balconi tristi e chiusi e non urlanti con stupide canzonette.
    Bergamo, con la sua dignità, è l’unica a meritare questo triste, maledetto tricolore troppo rosso sangue e poco verde speranza e bianco innocenza.

    Buongiorno

    #iostoacasa

    • Max
      Facciano come vogliono.
      Sicuramente in questi casi non mancheranno i sofismi interessati e i reclami, i veleni, la strumentalizzazione.
      Sono gia’ pronti i soliti noti.
      A me non frega una cippa, ci sono cose piu’ gravi.che si fottano,i soliti pezzenti del calcio. Delresto non mi aspettavo molto anche senza corona virus.

      • @Tino
        In questo momento non me ne frega un cazzo del campionato e delle coppe…lo voglio sottolineare a scanso di equivoci (mi pare che qui con la scusa di essere criptico non vengo capito) e riporto sotto le parole iniziali del suo pezzo… Criscitiello: “Parlare di calcio dopo questa strage quotidiana di innocenti ci fa, quasi, sembrare ridicoli. Togliete anche il quasi siete autorizzati”.

        Ciao
        #iostoacasa

  17. Oggi una flessione dei casi e delle vittime. Ma non e’ finita. Una valanga di auto si sta scaraventando verso lo stretto.vanno bloccati e messi in quarantena in carcere.

    Questo Papa,con il suo atteggiamento, mi piace sempre di piu’.vicino alla gente, per niente estremista,attento,mite,concreto anche nella gestione della sua missione.minimalista, normale, anche umile..l’ho sempre pensato e l’ho anche detto. Una svolta. Un cristiano. Lontano anni luce dai predecessori.
    Voto 8. Dato da me vale 10. E con piacere.

  18. QUELLI DELL’OTTANTADUE

    “Si scambiano ancora il buongiorno tutte le mattine, come quando stavano in ritiro a Vigo, Mondiali di Spagna 1982.
    Oggi come allora, il primo è Alessandro Altobelli, che è già in piedi alle quattro, l’ultimo è Marco Tardelli, che invece è un dormiglione.
    Lo fanno tramite una chat aperta da Altobelli: “i ragazzi dell’82”; l’unico assente è Dino Zoff che non sa usare wathsapp.
    Si mandano decine e decine di messaggi: “li leggo e mi commuovo cento volte al giorno”, dice Fulvio Collovati.
    Molti non si sono mai persi di vista. Antonio Cabrini rivela: “per noi, anche se non vedi uno per anni, lo reincontri ed è come se l’avessi lasciato un minuto prima.
    Leggi nei suoi occhi una gioia che solo noi possiamo capire”.
    Quei ragazzi erano una squadra senza paura.
    In pullman, cantavano e ballavano all’unisono ascoltando una canzone sola, Cuccurucucu Paloma di Franco Battiato e ognuno, oggi, sentendo quella canzone, si commuove un po’.

    “Eravamo figli della provincia italiana, di famiglie che avevano conosciuto la guerra, eravamo calciatori a misura d’uomo, in un calcio in cui l’argomento principale non erano ancora i soldi, i procuratori e i capricci”, sintetizza Cabrini.
    Ricordano spesso l’episodio di Bearzot che esce dal Bernabéu con la faccia triste.
    Collovati gli fa: “Mister, abbiamo vinto, che ha?”. E lui, con la pipa in mano: “I festeggiamenti mi fanno piacere, ma mi fanno più male le critiche ricevute prima”.
    C’erano tutti ai funerali del «Vecio», nel dicembre 2010.
    E tutti a quelli di Gaetano Scirea: “per me, era l’angelo che mi guardava le spalle in campo, è ancora lì, protettivo, anche se non lo vedo”, racconta Collovati.
    Le partite di oggi non le commentano: “sentiamo questo calcio lontano, si parla solo di soldi, non di valori.
    Siamo ancora così uniti che i politici dovrebbero prendere esempio da noi”, racconta Paolo Rossi.

    Una cosa è certa, se chiedi ad un italiano cosa ha fatto il giorno x dell’anno y, nessuno saprà risponderti con precisione.
    Ma se gli chiedi dov’era e cosa faceva nei giorni del Mundial di Spagna, tutti sapranno raccontarti nei dettagli la loro storia.
    È questo è solo merito dei ragazzi dell’82”.

    #iostoacasa

  19. Mauro the Original

    Centinaia di auto tutte in coda sullo stretto per andare in Sicilia, questo è il fenomeno che si nota di più perché devono prendere il traghetto. Sicuramente per le altre regioni del Sud sarà stessa cosa ma si nota di meno.

    Ma capiscono l’italiano? Si rendono conto che rischiano di contagiare i loro genitori con conseguenze gravissime.

    Se il fenomeno si sposta al Sud con la stessa gravità del Nord sarà un’ecatombe.

    Voglio proprio vedere quali provvedimenti penali saranno intrapresi, credo che il governo ci andrà con la mano pesante.

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