E così è arrivato quel giorno, il giorno del saluto.

Se ripenso al 1995, quando avevo 9 anni, quando ho iniziato a seguire la Juventus e vedevo il calcio con gli occhi di un bambino, mi sono calcisticamente innamorato di un piede che faceva magie e che disegnava arcobaleni che finivano dritti sotto l’incrocio.

Il piede di Alessandro Del Piero, stava nascendo un mito, una leggenda. Ti ho visto nascere Alex. Dopo aver vinto la Champions nel 1996 la prima cosa che ho fatto è stata andare a comprare con Papà la maglia di DEL PIERO, con quel numero 10 stampato su una maglia blu con due stelle sulle spalle, nasceva il mito, nasceva il nome.

Col passare degli anni sei diventato il mio idolo, il gol al River Plate, vederti segnare negli stadi maggiori europei, quel gol dopo 20 secondi a Manchester, quelle sgroppate contro napoli e inter, quei continui tiri alla Del Piero, punizioni, rigori, dribbling, esultanze e vittorie, la migliore stagione nel 1998 ed un pallone d’oro sfiorato, ingiustametne non vinto. Quel bimbo contento che ammirava il suo idolo, anche perchè era nato a novembre come lui, era dello scorpione come quel bimbo. Guai a chi mi toccava Del Piero, neanche dopo quel grave infortunio che ha fatto crollare la Juventus. Gli anni successivi tutti aspettavano Del Piero, tutti a criticarti ma io ho sempre creduto in te Alex, non ho mai smesso, sempre difeso. E quel gol nel 2001 al Bari…

Vederti nel 2001 con la fascia di Capitano è stato un grande orgoglio, una grande rivincita la tua, conclusasi con lo scudetto del 5 maggio 2002 e poi lo scudetto 2003, altra grandissima stagione, il gol per l’avvocato, il tacco nel derby e il gol al Real Madrid in semifinale.

Tra dolori e gioie sportive non ho mai smesso di vederti con occhi particolari, sempre con gli occhi di quel bambino del 1995. Soffrivo vederti in panchina ma sapevo che la partita l’avresti risolta o sbloccata o anche fatto un solo gol ininfluente per il risultato. Solamente leggere il tuo nome mi faceva sorridere. Gli scudetti 28 e 29, vinti sul campo.

Quel gol ai mondiali 2006, perchè un tuo gol in nazionale per me valeva di più… E poi la serie B, sentire il boato della gente perchè ti eri solamente affacciato dalla finestra dell’hotel, non scorderò mai quel momento, vederti ed emozionarmi. Vederti per la prima volta su un campo, un campetto, di B ed emozionarmi. Il 200° gol al “mio” Frosinone, il 300° e 301° gol in carriera con me presente allo stadio la prima volta a Torino.

Il ritorno in A, la doppietta al Real a Madrid, la standing ovation del Bernabeu che solo ai grandi va fatta, la standing ovation a Manchester per un’amichevole. Altre punizioni, rigori, dribbling, gol…la sofferenza insieme a te di questi 6 anni.

In quest’ultimo anno non aspettavo altro che il tuo primo gol ed è arrivato contro la Roma in coppa italia, uno dei tuoi sotto l’incrocio come solo tu sai fare, gioia, urlo e lacrime. L’emozione di un tuo gol per me è particolare, soprattutto quest’ultimo anno. La punizione alla Lazio, importante per il nostro campionato, per la vittoria finale. L’ottavo scudetto per te…

Il gol all’atalanta il 13 maggio 2012, lo meritavi, lo cercavi, la standing ovation dello Juventus Stadium, il tuo popolo, l’inchino a noi, il tuo grazie e il nostro grazie. Il momento più emozionante da quando sono Juventino.

Con te si chiude la mia prima epoca bianconera durata ben 19 anni (anche se i primi due anni non li ricordo bene), grazie per gli 8 scudetti vinti sul campo, grazie per la Champions e l’Intercontinentale, per il Mondiale, grazie per le gioie e sofferenze, per fortuna più gioie. Ci hai fatto gioire per 19 anni e piangere in un giorno… Adesso, quando sarò “grande” e mi chiederanno ‘chi era Del Piero?’, posso rispondere e raccontarti.

Sarai sempre il mio mito, per le tante emozioni che solo tu riesci a dare. Perchè mi hanno sempre chiamato “Del Piero” per una vaga somiglianza e ne ero contento. Perchè quando vedevo le tue interviste mi dicevano “eccolo che ora piange, eccolo con il suo amore” e gli occhi si illuminavano, perchè ti ho sempre visto e ti vedo sempre con quegli occhi di quel bambino del 1995.
Grazie Capitano, Grazie Alex.

Silvio Raponi

  1. Grazie Magno! 😉

  2. Allora ditelo che volete farmi piangere ogni giorno!!?? 😥
    Bellissimo pezzo, complimenti!! Leggendolo ho ripercorso con la mente questi 19 anni….il primo ricordo di Alex è legata al mio primo nipote, nato nello stesso anno in cui lui ha fatto l’esordio in bianconero, a cui a 2 anni ho regalato la prima maglietta di DelPiero…dopo pochi anni lui pensava che Alex fosse il mio fidanzato, perchè parlavo sempre di lui…la sua prima partita vista dal vivo fu Bari-Juventus 0-5, prima di partire da casa disse che si andava a veder il mio fidanzato, fu veramente tenero!!

  3. Alessandro Magno

    non dai abbiamo finito (per ora) con questo amarcord 🙂

  4. 🙂

    Grazie Sallyfra! Far commuovere era anche un mio obiettivo 🙂

    L’ho fatto io mentre scrivevo, quindi ci ho messo cuore e lacrime…

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