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Di Enzo Ricchiuti

Da una mezza crisi alla vittoria di Manchester come mai e perché?

Perché la squadra è discreta. Ha molti solisti in grado di risolverla. Buffon compreso.

Cuadrado.

Buon giocatore. Ce ne sono di migliori ma ne sono pochi. Lui rispetto la media è più furbo e intelligente.

Gossip Calvo, Andrea Agnelli .

Non conosco nessuno dei due. Mi sembra a occhio che abbian vinto i cornuti. Calvo ci ha guadagnato ilBarcellona, la moglie di Agnelli di non fare più sesso col marito.

Good morning Gobbi!

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Articolo di Alessandro Magno

 

Devo dire che il bello del gioco del calcio è che è sempre in grado di stupire. Può sempre accadere tutto e il contrario di tutto. Ed è così che è accade che la Juventus si ritrova proprio nella partita più difficile. Accade che si va sotto immeritatamente e clamorosamente irregolarmente e si trova la forza di pareggiare e di vincere. Accade , ad esempio, che un inguardabile (parzialmente giustificato dal giocare in un ruolo non suo) Morata , firmi il gol vittoria con un colpo da cineteca e oggi prenda tutti 8 in pagella quando ha giocato onestamente una partita da 5, 5,5. Ok va benissimo l’impegno, ma perdere tutti ma proprio tutti i palloni toccati è quasi un record e oltretutto riesce fra l’altro nella non facile impresa di mettersi “nanz o cax” e far annullare un gol buono a Pogba, partecipando a un azione in cui parte in clamoroso fuorigioco. Ma questo è il bello del calcio dicevo, dove la componente fortuna e la componente classe del singolo, possono sempre fare la differenza e Morata di essere provvisto di classe lo ha fatto vedere ampiamente l’anno scorso.

Così in questa partita bella e stramba senza un copione e senza una logica, succede pure che Mandzukic alla stregua di un Trezeguet caracolla per un ora per il campo con poco costrutto e poi piazza la zampata giusta con quel tocco alla ” quel tanto che basta” che non fai in tempo a dire “ma non puoi lisciare una palla così?” che ti accorgi che quella palla l’ha toccata ed è entrata e nemmeno Hart ha capito come è accaduto. Succede che uno definito un mezzo brocco uno scarto dell’Inter si mette a tagliare e cucire davanti alla difesa con una sagacia tattica degna dei migliori e mi fan scassare gli interisti che godono per avercelo dato e aver preso Melo. Hernanes-Melo uno scambio che io non farei nemmeno nei miei peggiori incubi e se ne accorgeranno presto. E poi succede ancora che Allegri prova finalmente il 433 e funziona alla grande, ma lo prova giusto nella partita dove non si dovrebbero fare prove; dove bisognerebbe andare collaudati. E mette dentro Evra escludendo Alex Sando (il migliore col Chievo) dando a noi e al City quel segnale che sa tanto di caghetta ma poi vinci e da difensivista passi per grande stratega. Ma chi vince ha ragione e i fatti danno ragione a lui.

E poi succede ancora che questo 433 funzioni alla grandissima perché Cuadrado e il migliore in campo con Buffon. A proposito clonate Buffon. Da ancora pastina al 95% dei portieri del mondo. Dicevo Cuadrado che fa il diavolo a quattro (o se volete al quadrato), che si conquista innumerevoli punizioni che è capace di mettere dei cross precisi e tesi come i capezzoli delle giovani donne. O mamma mia mi sembra di rinascere dopo tanto Lichtsteiner vedere uno finalmente che sa crossare come si deve. Era dai tempi di Camoranesi che non vedevo un ala cosi vivace e abile tecnicamente. Che poi oltre questo te lo trovi a difendere come un Tevez “qualunque”. Faccio ammenda me lo ricordavo piu anarchico e non ci sbavavo dietro. Invece Cuadrado ha gia cambiato fisionomia a questa Juve.

Che sia lui l’erede dell’Apache per carisma e incisività? Lo scopriremo solo vivendo. Intanto ve lo rammento. Fa proprio godere tifare la Juve.

 

Pagelle Manchester City – Juventus

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Di Silvio Mia

BUFFON 8 Grazie a Gigi la Juventus conquista una vittoria che potrebbe essere lo spartiacque della stagione . Al primo minuto una sua parata salva subito la Juventus da una marcatura che avrebbe indirizzato la partita in ben altro modo. Si ripete altre due volte per confermare la sua leadership , il suo carisma , la sua forza nel non mollare mai, la sua determinazione a far capire ai compagni vecchi e nuovi che la maglia della Juventus è prestigiosa e va onorata , al di la dei risultati, con prestazioni degne dei suoi colori.

LICHSTEINER 5,5 Nel finale rimedia ad una prestazione sottotono , in cui non è propositivo e in cui anche nella fase difensiva latita. La seconda parte dell’incontro vede Lichtsteiner chiudere bene un paio diagonali e ritrovare serenità e precisione nelle giocate.

BONUCCI 5,5 Leonardo non è in un gran momento. Probabilmente sente il ruolo di leader difensivo ed incorre in errori che ormai sembravano solo un ricordo delle sue prime apparizioni in bianconero. In alcune circostanze rischia un dribbling di troppo o è impreciso nei disimpegni. Anche lui si riprende nella fase finale in cui spazza l’area con ritrovata sicurezza.

CHIELLINI 6,5 Subisce un evidente fallo in occasione del goal del Manchester City per opera di Kompany che si appoggia sulle sue spalle impedendogli di saltare . Mette lui la palla alle spalle di Buffon incolpevolmente. La sua prestazione è degna delle sue serate migliori, anche se nell’occasione del goal avrebbe dovuto prendere lui posizione e non lasciarsi sovrastare dal difensore inglese.

EVRA 6 Buono in fase difensiva, come sempre molto incerto ed impreciso quando deve proporsi oltre la metà campo. La sua esperienza è utilissima sia quando la Juventus subisce , specialmente nel primo tempo, la supremazia del City , sia quando i bianconeri rimontano e ribaltano il risultato .

POGBA 5,5 Il ragazzo è frastornato , cerca giochetti improbabili che lo portano a perdere palloni che invece dovrebbe gestire con più acume . Nel secondo tempo , come tutta la squadra , cresce un po’ e limita la sue “cazzate da ventiduenne “ , come detto da Allegri nei giorni scorsi. Suo il traversone che coglie Mandzukic in mezzo all’area che permette all’attaccante di segnare il goal del pareggio.

HERNANES 6,5 Messo davanti alla difesa, per l’assenza di Marchisio ,ma meglio ancora di un regista vero, il Profeta non delude le aspettative , denotando però una scarsa attitudine al ruolo . Hernanes non è un regista e lo si evince dal fatto che non va mai a prendere la palla per impostare l’azione come faceva Pirlo, ma chiede la palla quando questa è già avanti e l’azione si sta già costruendo. Comunque in mancanza si un Pirlo o di un suo surrogato, l’ex giocatore di Lazio e Inter , può servire a dare geometria alla squadra .

STURARO 7 Parte male, falloso e disordinato. Con il passare dei minuti trova la posizione in campo ed è il primo a creare un serio pericolo alla porta degli inglesi. Nel finale sicuro di se diventa un incontrista e ferma più volte gli attacchi avversari.

CUADRADO 7,5 E’ senz’altro la spina nel fianco nella difesa del Manchester City. Con la sua vivacità e la sua padronanza nel controllo del pallone, tranne quando vuole fare il giocoliere, mette in difficoltà gli inglesi sia quando attacca , ma anche in fase difensiva dove va a rincorrere un po’ tutti quelli che si presentano dalle sue parti. Potrebbe essere lui l’uomo della svolta tecnico-tattica , una freccia in più nell’arco del Mister.

MANDZUKIC 6,5 Corre e lotta finchè i crampi non lo costringono ad uscire. Palloni giocabili ne vede pochi ed è protagonista in negativo della rete annullata, nella fase iniziale ,a Pogba per un fuorigioco in cui cercando di intervenire diventa da passivo ad attivo. Sfrutta da grande bomber l’unica occasione giocabile girando in rete una palla che Pogba telecomanda in area e su cui con tempismo il nostro attaccante si avventa .

MORATA 6,5 Anche Morata esce stravolto dal campo , dopo aver corso e rincorso per tutta la partita. A differenza di Mandzukic arretrando maggiormente , dispone di un maggior numero di palloni giocabili , che sovente spreca per troppa frenesia . Segna un gran goal che ricorda quello segnato a Palermo lo scorso campionato.

DYBALA n.g. Entra nella fase finale in cui importante è tenere la palla lontano dalla nostra area .

BARZAGLI n.g. Allegri lo butta nella mischia nei minuti finali in concomitanza dell’ingresso in campo del Kun Aguero , per aumentare la forza difensiva della Juventus.

ALLEGRI 7,5 Io stesso avevo definito demenziale , nel senso di troppo rischioso, lo schieramento della Juventus scelto dal Mister per questa partita. Avevo sottolineato , in questa mia esternazione, che se le punte non avessero fatto i primi difensori con un centrocampo senza veri interdittori la difesa avrebbe sofferto molto. Invece ricordando la Juventus di Lippi, in cui Ravanelli e Vialli erano due difensori aggiunti, chiedendo a Mandzukic e Morata un lavoro di contrasto davanti alla difesa avversaria, il Manchester City è stato molto meno efficace di come lo si poteva immaginare. Come già lo scorso anno , se un mio pensiero è sbagliato lo correggo e chiedo venia, ribadendo ancora una volta che soltanto i cretini non cambiano mai opinione. Ora non bisogna pensare che con ieri sera tutto sia andato a posto , il gioco ha latitato perché specialmente nel primo tempo si è vista una squadra brutta che si difendeva con i denti, salvata dalle parate di Buffon a testimonianza di come gli episodi indirizzino una partita. Nel secondo tempo , la Juventus ha preso fiducia e si è distesa maggiormente nella metà campo avversaria . La goccia che ha dato la scossa è stata la segnatura degli inglesi, a quel punto cuore e orgoglio sono emersi prepotentemente sui giocatori che in pochi minuti hanno ribaltato il risultato , poi difeso senza difficoltà. Credo che per il Mister le prossime tre gare di campionato potranno essere decisive . A Genova contro i rossoblu, in casa contro il Frosinone e a Napoli la domenica successiva si potrà capire se la Juventus avrà ritrovato la consapevolezza della sua forza, per rincorrere il quinto scudetto e per essere competitiva in campo Europeo.

ARBITRO 5 Direzione di gara macchiata dal grave errore sul goal del Manchester City. Per il resto arbitra bene , lasciando giocare una partita nel complesso corretta.

La forza di volonta’

imageScritto da Cinzia Fresia

Cos’ e’ il bello dello sport?  E’ l’imprevedibilita’ del risultato, che nonostante le previsioni, non si sa mai come andra’ a finire.  Succede che una tennista bravissima ma minuscola, si trova a vincere contro un colosso imbattibile che il solo nome fa tremare la piu’ accreditata  delle avversarie, ecco che una squadra di provincia abbatte la piu’ importante e blasonate delle squadre, che cosa fa accadere  questo?  si chiama forza di volonta’, ed e’ questa  che si e’ abbattuta stasera sulla Juventus che per volonta’, orgoglio e un pizzico di disperazione ha detto no, al Manchester city.

La prospettiva di vedersi appesa in camera la Champions non e’ piaciuta ne’ ai ragazzi e ne’ al tecnico, il quale sollecitato dalla societa’ ha,capito che non si poteva permettere di perdere l’opportunita’ europea.

Abbiamo finalmente  assistito ad un approccio alla partita completamente diverso, il Manchester city, ha imposto un ritmo molto veloce e i nostri hanno contrastato e a tratti attaccato in entrambi due tempi senza mollare mai.

E questa e’ stata la chiave vincente oltre all’inserimento di  un modulo piu’ confacente al gruppo. Mi ha fatto piacere rivedere Pogba un po’ piu’ in forma a   servire l’assist del pareggio, sebbene  perda ancora molti palloni, a fasi ho rivisto il suo potenziale, molto bene Quadrado ed Hernanes nella funzione di regista, e grande Morata, l’artefice della vittoria, nel complesso sono stati tutti molto bravi, piu’ uniti e collaborativi, come deve essere una vera squadra.  E’ importante menzionare il lavoro di Buffon non solo come portiere, grandissimo e insostituibile supporto al risultato, ma come allenatore in campo e dietro le quinte,. Di prendersi la squadra sulle spalle e’ toccato a Gigi, attento non solo alla porta ma a cio’ che succede in campo, sempre pronto a calmare gli animi quando  c’e’ bisogno.

Che cos’ ha in comune la Juventus di Champions con quella in Campionato? Assolutamente niente, non sono nemmeno parenti,  la Juve deve recuperare le forze per essere battagliera e ottimista sempre, in grado di rimontare persino un gol che era da annullare, parola di allenatore avversario, vogliamo rivederla sui nostri campi con quella forza e determinazione che la contraddistingue, ma soprattutto senza paura.

la Juventus con i suoi tifosi e’ finalmente tornata a sorridere, siamo ancora lontani dall’ottimale, ma i ragazzi ci sono e ce la possono fare.

 

 

Presentazione Manchester City – Juventus

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Articolo di Silvio Mia

 

Comincia martedì l’avventura bianconera in Champions League. La Juventus è stata inserita in un girone molto duro e dovrà sfidare per ottenere la qualificazione agli ottavi di finale il Manchester City , il Siviglia detentore dell’Europa League e il Borussia Monchengladbach. Visto il momento la preoccupazione per un esordio così difficile è tanta, perché andare a sfidare la corazzata Manchester City capolista a punteggio pieno della Premier League fa venire i brividi. Non mi pare il caso di ricordare , per ovvii motivi, che la Juventus è vice campione d’Europa in carica, perché quella squadra , da quanto si è visto in questo inizio di stagione è solo più un bel ricordo da custodire nel cassetto. Leggo ora che probabilmente Marchisio non sarà della partita per un altro infortunio muscolare la cui gravità si sta valutando in queste ore , ma il Principino visto ieri sera è la pallida controfigura di quel giocatore che con i suoi inserimenti, le sue verticalizzazioni e la sua sagacia tattica dava alla squadra quel di più a centrocampo . Allegri , secondo il mio parere, tornerà sul 3-5-2 , un modulo più difensivo per arginare la forza degli inglesi , a cui forse mancherà il Kun Aguero anche lui infortunato per un colpo a un ginocchio , oltre a qualche altra assenza difensiva paventata nei giorni scorsi . Io penso che anche un Manchester City un po’ rimaneggiato possa mettere in difficoltà una Juventus che sembra il fantasma di se stessa. Speriamo , magari potrà bastare un risultato, una prestazione convincente per ridare ai giocatori quella voglia , quella fame che in questo misero inizio di stagione sembrano avere dimenticato. Un ‘annata che è partita come peggio non si potesse pensare , un inizio di stagione in cui sbandierando la rivoluzione necessaria per ringiovanire la squadra , ha fatto perdere alla stessa un’identità ben precisa che si era costruita negli anni precedenti che le ha permesso di vincere tutto ciò che sappiamo. Altro da dire non ho perché anche io sono, come tifoso, in stato confusionale e quindi oltre alla fiducia che in questi casi bisogna saper scovare negli angoli più nascosti , la speranza che questi ragazzi e questo allenatore riescano ad uscire da un tunnel che per ora non li ha ancora inghiottiti.

 

Juventus-Chievo: poche idee e confuse

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Articolo di Alessandro Magno

Juventus-Chievo. Difficile commentare una partenza di Campionato così disastrosa. Io nella mia vita non l’avevo mai vista. Neppure con Marchesi o Maifredi, neppure con Del Neri. Ora ciò che ha dell’incredibile a parere mio è come in poco tempo una macchina quasi perfetta abbia dimostrato così grandi lacune. Fermo restando che a detta di tutti, me compreso, le prestazioni di Pirlo e di Vidal dell’ultimo anno non è che fossero state tutto questo granché, può dipendere tutto questo sfacelo dalla mancanza di Tevez? Vuoi vedere che a tanti detrattori tocca di rivalutare Nando Llorente uno che per non saper né leggere né scrivere la sua parte la faceva sempre di sportellate e di sponde, di pala e di piccone.

Come è possibile che una difesa che era il fiore all’occhiello di questa squadra oggi venga perforata in così malo modo da ogni attaccante alla prima occasione? Abbiamo fatto segnare improbabili giocatori di Chievo e Udinese. Abbiamo fatto fare bella figura a quel palo della luce di Dzeko che l’anno scorso ha segnato meno reti di Zaza che noi fra l’altro teniamo in panchina.

C’è poco da analizzare in Juventus – Chievo. Se prendi gol in casa al primo tiro in porta contro il Chievo Verona meriti solo calci in culo. E lo dico con rispetto del Chievo Verona. Non si può pensare che queste squadre di media-bassa classifica vengano a Torino a sperare di fare risultato. Questo non deve essere. Non è mai stato così. Lo Stadium deve esser un fortino inespugnabile dove già le formazioni di rango devono trovare duro a strappare dei punti. Le squadre costruite per salvarsi devono venire qui in gita turistica.

Si parla spesso di mentalità vincente ma io i ”vecchi” li ho trovati quasi tutti deplorevoli a parte Buffon e Barzagli che ha l’età di mio nonno. E Caceres che ho sempre sponsorizzato al posto di Lichtsteiner, ieri nella fase difensiva è stato più distratto di quanto non lo sia normalmente lo svizzero. E tutti gli altri: Morata, Sturaro, Bonucci, Marchisio, Pogba? Non ci siamo proprio. Sabato se non fosse stata per la vivacità dei nuovi rischiavamo seriamente di perdere. E Allegri per mettere dentro Cuadrado a momenti gli deve far fare un corso d’inserimento. Il colombiano ha cambiato l’inerzia della partita con la sua vivacità magari avesse giocato dall’inizio chissà?

Leggo di un Allegri che vuol tornare al 3-5-2. Non amo molto questo schema anche per il fatto che da noi si è sempre fatto con due terzini a fare i quinti di centrocampo rendendolo di fatto un 5-3-2 con caratteristiche difensive. Credo però che con Alex Sandro e Cuadrado il 3-5-2 possa esser un modulo propositivo e abbastanza offensivo. Non so se questo funzionerà altrimenti se lo sapevo allenavo io. Non ho idea neppure se Allegri sappia bene quello che fa. Il sospetto che abbia abbastanza le idee confuse c’è, lo confesso (vedi Pogba in panchina e Sturaro titolare o esperimenti padoinani). Io la soluzione non ce l’ho. Posso dire solo fate qualcosa e fatelo subito prima che ci preoccupiamo davvero, perché la Juventus penultima a 1 punto dopo tre partite, non si può proprio vedere.

Juventus – Chievo Verona. Pagelle.

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Articolo di Silvio Mia

 

BUFFON 7 Salva la Juventus dalla sconfitta con una parata degna della sua classe. A un certo punto si volta verso gli spalti che cominciavano a rumoreggiare e fischiare i bianconeri chiedendo sostegno come aiuto a una squadra in grande difficoltà che i fischi avrebbero definitivamente affossato . Il Capitano è purtroppo l’unico in questo momento difficile, ad avere quel carattere e quella personalità che si dovranno ritrovare al più presto per non affondare nella mediocrità di un’annata che sembra destinata a un fallimento . Il fatto che anche Gigi non sia tranquillo lo dimostra quando nel primo tempo accompagna un pallone oltre la linea di fondo non accorgendosi che lo stesso era stato deviato e regalando un calcio d’angolo ai veronesi.

CACERES 5,5 Schierato a sorpresa al posto di Lichtsteiner , come al solito non lesina impegno . Cerca con improbabili discese sul fondo e con tentativi di traversoni di rendersi pericoloso, ma così facendo lascia sguarnita la sua fascia di competenza mettendo in difficoltà la squadra nelle ripartenze dei Clivensi.

BARZAGLI 6 Fa il suo cercando di andare a tamponare i giocatori in maglia gialloblu che si presentano nella sua zona . Non è certo Andrea che ,come spesso è successo, deve far ripartire l’azione , non ne ha la capacità e neppure i mezzi tecnici per riuscirci.

BONUCCI 5,5 In un momento di difficoltà deve dimostrare il suo ruolo di leader e deve giocare pulito e semplice senza troppi preziosismi. Forse perché sotto pressione si lascia andare a qualche giochetto e perde palla un paio di volte pericolosamente.

ALEX SANDRO 6,5 Buono l’esordio in un contesto difficile. Comincia con personalità chiedendo il pallone e cercando il fondo con continuità. Nel corso della partita cala , ma dimostra che il suo acquisto è sicuramente in prospettiva un ottimo affare.

MARCHISIO 4,5 In un simile caos , il Principino si perde e scompare dall’azione. Cerca di inventare qualche lancio che però taglia sempre il campo in maniera orizzontale e mai in verticale e non crea difficoltà alla difesa ospite. Si presenta al tiro in maniera inguardabile e viene giustamente sostituito all’inizio della ripresa.

STURARO 4 Il giocatore dopo aver fatto vedere le sue qualità nella passata stagione , ora sta affondando con tutta la nave in una mediocrità che si manifesta quando si deve prendere la palla e diventare propositivi. Gira e vaga in mezzo al campo , non incide e perde pericolosamente un paio di palloni che danno il via alle ripartenze del Chievo. A questo punto tanto vale provare Lemina per valutare se la grinta messa in campo nell’amichevole di luglio contro la Juventus potrebbe servire a dare un po’ di cattiveria ad una squadra che di cattiveria non ne ha più.

PEREYRA 5 Il voto è la media dei due tempi. Inguardabile il primo in cui non trova la posizione e si intestardisce in inutili azioni personali e un secondo tempo in cui trovando la posizione riesce a essere più concreto nel gioco . Per me Pereyra è un giocatore che dovrebbe giocare alla Vidal perché ne ha la qualità e lo scorso anno in più di un’ occasione lo ha dimostrato .

HERNANES 6,5 Dimostra in una partita così complicata di avere personalità e classe per poter giocare nella Juventus . Non è un fuoriclasse , ma penso che abbia le qualità per poter dare al gioco quelle geometrie che ora non si vedono. Allegri deve solo trovare al giocatore una posizione definita o davanti alla difesa o dietro le punte e non fargli fare , come ieri, le due fasi nei due tempi di gioco. Si rende protagonista anche al tiro sia in corsa che su punizione dando alla squadra un’arma in più al suo arco , misero in questo inizio di stagione.

MORATA 4 Prestazione gravemente insufficiente. Alvaro privato della collaborazione di Tevez si perde in azioni personali che lo portano a sbattere contro il muro avversario . Si innervosisce e perde ulteriore forza d’urto . Finchè non imparerà ad alzare la testa e non guardarsi le scarpe non riuscirà a vedere un compagno per poter scambiare ed andare in porta. La sua crescita passa anche da dover giocare come punto di riferimento e non da comprimario. Vedremo se ne sarà capace.

DYBALA 6,5 Ci mette un po’ ad entrare in partita , poi comincia a cercare palla anche sulla trequarti e si inserisce in una parvenza di gioco . E’ giovane, ma è determinato, probabilmente è stato pagato oltre quelle che sono le sue capacità , ma ha la personalità giusta per poter dare alla squadra quel contributo che servirà quando si saranno ritrovati vecchi equilibri . Non ha paura di presentarsi sul dischetto per trasformare il calcio di rigore che dà alla Juventus il pareggio. Quel pallone pesava come un macigno.

POGBA 5 La sua esclusione in questo momento , secondo il mio parere gli fa più male che bene, perché aumenta e non diminuisce in lui il peso di dover essere quello che deve prendere la squadra sulle spalle. Inoltre sentire Allegri che continua a ripetere che a 22 anni non puoi comportarti come a 30 , gli dà una sorta di autogiustificazione alle cazzate, copyright Acciughina, che magari in campo fa come tutti. Pogba è un giocatore che non vale il valore che gli hanno dato procuratori e giornali, e questa valutazione sta rovinando la sua crescita. Probabilmente se come procuratore non avesse un avvoltoio che pensa solo al proprio conto in banca , avrebbe meno pressione e potrebbe giocare come sa.

CUADRADO 6,5 Buon esordio in un momento in cui la partita era in un momento di grande caos. Lui ha il merito di dare la scossa e riesce in una percussione in area a procurarsi il calcio di rigore che darà il pareggio ai bianconeri. Deve solo ricordarsi che non deve fare un numero in un Circo, ma che sta giocando su un campo da pallone per evitare inutili preziosismi fini a se stessi e dare concretezza alla sua velocità che è in grado di spaccare le difese avversarie.

MANDZUKIC n.g. Non riesce a toccare la palla , gioca i confusi minuti finali senza poter essere pericoloso.

ALLEGRI 4 Al di la delle frasi di circostanza dette in TV , è un allenatore in stato confusionale. Finito il Bonus Conte ora deve mettere legna per alimentare il suo fuoco . Non credo possa essere l’allenatore giusto per ridare determinazione, cattiveria e credibilità ad un gruppo che si è sgonfiato ed al quale manca la fame. Tutta questa disorganizzazione in campo è figlia di una mancanza di voglia mentale di arrivare attraverso la fatica al risultato . Allegri lo scorso anno ha vissuto sulla voglia dei giocatori di far vedere che se avevano vinto non era solo per merito di Conte, ma anche delle loro qualità, dimostrato questo fatto , ora mentalmente hanno abdicato e aver perso tre giocatori come Tevez, Pirlo e Vidal che per la loro personalità riuscivano a tirare i compagni in campo, è stata la gocciolina che ha fatto traboccare il vaso. Auguri Mister .

ARBITRO 4 Un arbitro mediocre che non azzecca una decisione se non fosse aiutato dai suoi collaboratori. Nelle due azioni più discusse devono intervenire gli assistenti di porta per vedere il fallo su Bonucci e per vedere il fallo da rigore su Cuadrado. Inoltre più di una volta devono intervenire gli assistenti di linea per segnalare scorrettezze non sanzionate.

A margine di tutto questo scempio volevo dare un bel 10 in pagella alle nostre due meravigliose e splendide tenniste che battendo la numero 1 e la numero 2 del mondo sono riuscite a dare all’Italia la soddisfazione e l’orgoglio di vedere una finale tutta italiana a un Torneo del Grande Slam. Bella la scena finale dopo la vittoria di Flavia Pennetta , nell’abbraccio fra due amiche che hanno cominciato a sfidarsi all’età di nove anni e che avevano già vinto nella categoria Juniores in doppio ,uno Slam a Parigi . Un altro bel 10 nel ricordare la splendida vittoria del ciclista sardo Fabio Aru alla Vuelta di Spagna ottenuta con un gioco di squadra che ha demolito gli avversari. Un bravo al Cavaliere dei quattro Mori e alla sua squadra l’Astana .

Mancanza di gioco e fantasia

ROME, ITALY - AUGUST 30:  Paulo Dybala of Juventus FC looks on during the Serie A match between AS Roma and Juventus FC at Stadio Olimpico on August 30, 2015 in Rome, Italy.  (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Scritto da Cinzia Fresia

Poveretti!

E’ l’unica cosa che mi viene da dire dopo aver visto la prestazione della  Juventus contro un  modesto Chievo,  Juventus caduta in una dèbacle ormai evidente e che pareggia con un rigore,  lasciando  i tifosi sbigottiti e a ragione arrabbiati.

Diventa di  difficile commento  una partita di una squadra scesa con il freno a mano  i cui giocatori hanno lavorato molto al di sotto delle loro possibilità, prima di continuare a trovare le solite giustificazioni del manca Pirlo, Tevez, ecc. ecc, va sottolineato che  la difesa rimasta quella precedente, ha lasciato a desiderare, tant’è che da un loro errore è nato il gol del vantaggio.

Non è normale per una squadra come la Juventus prendere gol ad inizio primo tempo e non essere in grado di pareggiare, se non fosse arrivato il rigore molto probabilmente l’avremmo perduta, difesa che spesso si distrae, centro campo pasticcione  e attacco problematico ed impreciso. Il bilancio per Massimiliano Allegri è pesante, in vista della partita di Champions prossima, perchè non c’è un giocatore che faccia veramente la differenza e che trascini tutti gli  altri  ma soprattutto che  diriga il “gioco” del centro campo, tutte le azioni vengono intercettate e gli attaccanti tirano dove va va ..

Che il gruppo  subisse un calo prestazionale causato dalle partenze eccellenti era previsto, ma trovarsi di fronte ad una squadra totalmente disorientata e debole fisicamente  è stata la sopresa di inizio campionato per tutti noi, e non sembra che l’allenatore stia trovando la soluzione.

Purtroppo i nuovi arrivi tranne forse Dybala, stanno facendo fatica ad ambientarsi o forse non riescono ad entrare nel gioco di Allegri, posso dire che sia Hernanes che Alex Sandro e lo stesso Quadrado non siano andati malissimo ma ancora lontani da quelle che sono le necessità attuali.

Per evitare brutte figure e creare false aspettative, sarebbe meglio evitare di parlare a vanvera e fare gli spavaldi, con questa squadra qua, non pensiamo a scudetti, Champions, Coppe Italia, perchè potremo  fare compagnia al Frosinone e all’Empoli per un bel po’ e  senza voler insegnare il mestiere ad Allegri,  gli consiglierei di concentrarsi anche sulla preparazione atletica, alquanto carente, vista la fatica immane a difendere il misero risultato.

Detto questo, sentire i fischi dal pubblico è sempre spiacevole ed è  penoso per  chi in campo si rende conto e cerca di fare il possibile, lo scontento e le lamentazioni non erano dirette certamente  ai ragazzi,  ma il calcio è anche questo, lodevole l’intervento di Buffon a calmare gli animi per difendere i compagni.

 

Juventus – Chievo Verona. Presentazione .

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Articolo di Silvio Mia

Juventus 0 punti, Chievo Verona 6 punti , a punteggio pieno dopo due partite giocate . Arriva a Torino una squadra come quella veronese che nelle prime due gare di campionato ha saputo sbalordire con due vittorie con largo margine, la prima a Empoli per 1 a 3 e la seconda in casa propria contro una frastornata Lazio , reduce dall’eliminazione dai preliminari di Champions League con conseguente passaggio in Europa League, per opera del Bayer Leverkusen, addirittura per 4 a 0. Squadra da prendere con le molle perché arriverà carica e decisa a farsi valere , avendo dalla partita contro i bianconeri tutto da guadagnare e ben poco da perdere. Inizia invece sabato per la Juventus il campionato 2015-2016. Archiviate, ma non dimenticate le prime due giornate in cui i bianconeri, per la prima volta nella loro lunga storia sono stati sconfitti all’esordio sia in casa che in trasferta, ora si deve per forza fare sul serio.

Un altro passo falso, sia esso un pareggio o peggio ancora una sconfitta ,porterebbe all’interno del gruppo uno scoramento che più ancora dei punti di ritardo in classifica , renderebbe la rimonta problematica mentalmente in quanto crollerebbero in maniera significativa certezze che si sono costruite anno per anno in questi ultimi quattro , in cui momenti come questi erano di esclusivo appannaggio dei nostri avversari e sarebbe un problema che si ripercuoterebbe anche sul difficile esordio in Champions League a Manchester a metà della prossima settimana contro il temibile City di Aguero e compagni. Dunque Allegri è chiamato a dare la scossa ad una squadra che per fortuna avrà a disposizione quasi tutti i suoi effettivi .

Finita l’onda lunga , che acciughina ha saputo saggiamente sfruttare , del lavoro del suo predecessore Antonio Conte, ora il Mister dovrà far vedere le sue capacità nel motivare , sia mentalmente che con una gestione delle risorse oculata , un gruppo in un imprevisto momento di difficoltà . Con il rientro di Marchisio e l’esordio dei nuovi acquisti Alex Sandro , Hernanes e chissà magari dall’inizio anche di Lemina, la Juventus dovrebbe cominciare ad acquistare in campo quella personalità e quella solidità che sono state determinanti negli anni passati . Al di là di schemi e di uomini che scenderanno in campo l’obiettivo deve essere uno solo , la vittoria a tutti i costi ,meglio se confortata dal gioco, per non perdere ulteriore terreno nei confronti di chi ora è davanti e per far capire che la festa è finita e che la Juventus è tornata….

Prima del Buio.

Cattura

 

Articolo di Silvio Mia
Campionato 1985-1986. Termina con la vittoria del ventiduesimo scudetto della Storia Bianconera un ciclo di trionfi durato tre lustri. In questo periodo la Juventus ha vinto nove scudetti , due Coppe Italia , una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe ,una Coppa UEFA ,una Super Coppa Europea, una Coppa Intercontinentale a livello di club e quattro Palloni d’Oro suddivisi in uno a Paolo Rossi e tre a Michel Platini. Dopo questo scudetto la Juventus dovrà aspettare nove lunghi anni prima di poter cucire il tricolore sulle proprie maglie e riaprire un ciclo di vittorie che la porterà un’altra volta a conquistare tutti i trofei fino ad arrivare sul tetto del Mondo. Tale ciclo si interromperà con la vicenda di Calciopoli quando la squadra era al massimo splendore e pronta a continuare a vincere in Italia e in campo Internazionale.

La stagione 1985-1986 si apre con una Juventus scatenata che fa sue le prime otto giornate di campionato , vincendo tutte le partite in programma e mettendo un’ipoteca sulla vittoria finale , anche se poi le cose si complicheranno nel proseguimento della stagione. La Juventus ha in quell’annata dovuto rinunciare a giocatori importanti del calibro di Zibi Boniek , di Marco Tardelli e di Paolo Rossi , nonché di seconde linee che quando chiamate in causa non hanno fatto rimpiangere i titolari come Beniamino Vignola detto Vignolì perché era il naturale sostituto di Platini e di Cesare Prandelli jolly tuttofare che si alternava fra la sostituzione di compagni della difesa e del centrocampo con una duttilità difficile da ritrovare in altri giocatori. I loro sostituti però seppero non fare rimpiangere queste perdite . Vennero acquistati due esterni Massimo Mauro e Michael Laudrup . Il cartellino di quest’ultimo era già di proprietà della Juventus che lo aveva “parcheggiato” per due anni alla Lazio , Lionello Manfredonia ex stopper della Lazio ed ora convertito a centrocampista, ruolo in cui avrebbe dovuto svolgere i compiti di Tardelli del quale era sicuramente meno propositivo , ma più marcatore per i suoi trascorsi in mezzo alla difesa e due attaccanti Serena e Pacione.

La storia di Serena è quanto mai singolare, perché è stato forse l’unico o uno dei pochissimi giocatori che è riuscito a vestire le maglie di Juventus, Torino, Inter e Milan con un giro di scambi e di prestiti da far arrossire gli operatori dell’odierno calcio mercato. Pacione giovane e promettente attaccante si giocò tutta la sua carriera alla Juventus e non solo, in una serata di Coppa Campioni in cui i Bianconeri vennero eliminati a Torino dal Barcellona ed in cui Marco , questo era il suo nome di battesimo, si divorò una serie di goal praticamente fatti ,che permisero ai Catalani di passare il turno .

La Juventus era partita forte in virtù di una preparazione svolta in estate che avrebbe dovuto raggiungere il top l’otto dicembre a Tokio giorno della finale della Coppa Intercontinentale. Così in effetti fu , la Juventus vinse consecutivamente le prime otto partite ,capitolando alla nona a Napoli.

In merito a questa partita non dimenticherò mai la rete che decretò il successo dei Partenopei , una rete segnata da Maradona che solo il Pibe de Oro poteva realizzare. Uno spettacolo il tiro sferrato dal numero dieci argentino che non avendo spazio riuscì a dare al pallone una parabola incredibile che si spense nel sette alla sinistra di Tacconi invano proteso in tuffo. Ho rivisto non so quante volte quel goal, perché ho sempre ritenuto praticamente impossibile in quella condizione riuscire a tirare in quel modo. La punizione era un calcio a due in area , sanzione che raramente se non mai si vede sui campi , regola che secondo me , se applicata eviterebbe molte polemiche su falli non sanzionati perché non da rigore , ma che sarebbero da sanzionare con questa punizione. La barriera della Juventus non poteva essere a nove metri , come da regolamento , quindi diminuiva la possibilità di poter dare al pallone una traiettoria che la superasse. Oltretutto prima che Diego tirasse un paio di giocatori juventini fecero un’azione di ulteriore disturbo avvicinandosi alla palla . Quello che mi ha affascinato in quella domenica di novembre è stato vedere il movimento del fuoriclasse napoletano , che quasi avesse una stecca da biliardo al posto del piede , con un colpo sotto fece un movimento contrario per evitare che il pallone si alzasse troppo. Un fenomeno .

Dopo quella partita la Juventus riprese a vincere battendo in casa la Roma la domenica successiva e pareggiò contro l’Inter al Meazza S.Siro prima della partenza per il Giappone.

La partita che la Juventus doveva giocare era contro gli argentini dell’Argentinos Junior, una squadra molto forte in cui spiccava il centroavanti Borghi , una promessa che svanì appena acquistato dal Milan che lo girò al Como in quanto i rossoneri avevano già due stranieri. L’hanno successivo con l’apertura delle frontiere al terzo straniero , però il Milan preferì accontentare Sacchi e acquistare Rijkaard , bocciando di fatto l’attaccante protagonista di una stagione deludente sulle rive del Lago di Como. Tornato in Sud America riuscì a dimostrare le sue doti giocando in Cile .

Ricordo che la trasmissione della partita era in visione nel cuore della notte italiana sulla neonata TV commerciale Canale 5. In quel tempo l’emittente di Berlusconi acquistava le partite salvo poi trasmetterle in differita perché non aveva ancora l’autorizzazione a trasmettere in diretta fuori dai confini della Lombardia. Le partite venivano trasmesse come si trasmette un film , intervallate da valanghe di pubblicità che toglievano l’interesse della visione , in quanto le interruzioni avvenivano quasi sempre in momenti topici dell’incontro. Quindi ci si metteva davanti alla televisione ed invece di un’ora e mezza la trasmissione dell’evento non aveva fine.

La partita comunque si poteva ascoltare per radio, ed io con la TV accesa nella speranza che Canale 5 ,vista l’importanza dell’evento ,potesse aver avuto in extremis il permesso di trasmettere l’incontro in diretta , mi misi all’ascolto. Inutile dire che la TV restò bianca e che la telecronaca risultò molto spezzettata per un collegamento telefonico difficile con il Giappone. Come finì lo sappiamo tutti e mi ricordo che , terminata l’esecuzione dei calci di rigore , quando ormai albeggiava ,nella mattinata con un’edizione straordinaria Tuttosport uscì con le prime notizie sulla vittoria dei Bianconeri .

Nel proseguimento della stagione la Juventus pagò quella preparazione estiva mirata alla conquista della Coppa e nello scorrere delle giornate una straordinaria Roma seppe rimontare uno svantaggio di 8 punti. Il recupero dei Giallorossi aveva del miracoloso in quanto allora le vittorie valevano due punti e non tre come adesso e le squadre partecipanti erano 16 per un totale di 30 partite . La rimonta della Roma si concluse dopo la 28^ giornata in cui la Juventus fu fermata dal pareggio a reti bianche a Genova sponda blucerchiata e i Capitolini passarono a Pisa vincendo 2 a 4 . La squadra Bianconera era stanca, ma decisa a non mollare . Il penultimo turno risultava essere favorevole ai Giallorossi che avrebbero dovuto ospitare il già retrocesso Lecce, mentre la Juventus era chiamata ad un incontro più difficile in quanto a Torino sarebbe arrivato un Milan che era fuori dai discorsi scudetto, ma era ancora in lotta per la qualificazione alla Coppa Uefa . Quello che successe lo ricordiamo tutti , la Roma perdendo clamorosamente in casa consegnò di fatto lo scudetto alla Juventus che con un goal di Laudrup aveva battuto il Milan. La domenica successiva i Bianconeri vincendo a Lecce e approfittando della sconfitta di una ormai spenta Roma trionfarono meritatamente assicurandosi il ventiduesimo scudetto.

Nei mesi successivi , durante lo svolgimento del campionato, una frase detta in un’intervista rilasciata dall’Avvocato Agnelli turbò un po’ i miei pensieri . Di fronte a una Juventus che era sicuramente a fine ciclo con Platini ormai prossimo al ritiro a fine stagione e senza più Trapattoni al timone, sostituito da Rino Marchesi, il tifoso numero uno della Società Bianconera affermò che per rivedere aprirsi un altro ciclo di vittorie si sarebbe dovuto aspettare almeno fino al 1990. Io non so su che basi disse una frase del genere, lui sicuramente lo sapeva, ma la Juventus fino al campionato 1994-1995 con l’avvento del fratello il Dottor Umberto, della Triade e di Marcello Lippi non vinse più il tricolore. Nel mezzo le due stagioni di Zoff , coadiuvato da Scirea che morirà in Polonia all’inizio della seconda stagione, coronato dalla vittoria di una Coppa Italia e di una Coppa UEFA nella stagione 1989-1990 , la disastrosa stagione del duo Maifredi-Montezemolo conclusa con l’esclusione dalle coppe Europee dopo 27 anni consecutivi e del ritorno di Boniperti e Trapattoni che in tre anni riuscirono a preparare a Lippi la squadra pronta a riprendere il ciclo di vittorie , come poi sarà e nel frattempo nella loro gestione di ricostruzione di vincere la terza Coppa UEFA della nostra storia.

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