Archivi Tag: Calcio - Pagina 3

Prendiamo il buono.

 

 

Articolo di Alessandro Magno

 

 

Inutile nasconderci la partita con il Ferencvaros è stata a tratti veramente brutta. Soprattutto l’abbiamo messa male da noi facendo segnare gli ungheresi al primo contropiede utile. Non comprendo perchè tanti giovani, che devono dimostrare tantissimo, non riescano a trovare la fame giusta per affrontare una squadra così debole. Questo mi sorprende. Già il fatto di indossare la maglia della Juventus e meritarsi una riconferma dovrebbe far scendere sempre con la giusta concentrazione. La Juventus è stata molto lenta e compassata. Poche idee e ha continuato con un giro palla noioso e inconcludente che in parte mi ha riportato alla mente ricordi poco piacevoli. E’ un periodo dove non riusciamo a mettere insieme due partite di fila giocate bene e questo non è buona cosa. Detto cio’ non tutto quello che si è visto è stato tutto da buttare e alcune critiche le ho trovate eccessive e ingenerose.

Di buono c’è stato sicuramente il risultato e anche il fatto di averlo acciuffato in extremis. Questo significa che la squadra ha cercato di vincere fino alla fine, non accontentandosi di un pari, che poi con la Dinamo Kiev da affrontare in casa alla prossima e a un solo punto in classifica, di fatto avrebbe solo rimandato la qualificazione (con il pareggio sarebbe bastato con la Dinamo Kiev un punto). Di buono c’è stato anche l’impiego di Dybala per una buona ora, Dybala che è stato criticato in modo eccessivo. Chiariamo un punto: non è che abbia fatto una prova trascendentale ma non è stato neppure fra i peggiori in campo. Un bel tiro di destro di controbalzo nel primo tempo su cross dell’ ”egoista” Ronaldo, che per poco non si tramutava in un gran gol, è stato uno dei pochi tiri della Juventus nella prima mezz’ora. Dybala che poi ha ricambiato il favore a Ronaldo mandandolo in gol, gol che è stato poi annullato per un giusto fuorigioco. Di buono c’è stata anche la prova di De Ligt anche lui criticato ingiustamente per una palla non presa di testa a metà campo. Non è un errore e non può esser definito tale se due saltano e la prende l’avversario e il fatto che De Ligt abbia detto che ”forse ho sbagliato” , in un eccesso di modestia, non significa che quello sia un errore che ti fa prendere un gol e che dobbiamo credergli.

Per concludere ho letto dei nuovi fans di Morata quelli del ”Morata deve giocare sempre” o del  ”con Morata dall’inizio l’avremmo vinta” eccetera, che in buona parte scommetto sono fra quelli che Morata non lo volevano ed era l’ultima scelta dopo Suarez, Dzeko, Benzema, Giurud e cazzimperio. Un allenatore intelligente punta a recuperare i suoi giocatori anche perchè un domani quelli che oggi sono titolari potrebbero avere qualche defezione e allora dovrà puntare sugli altri, e se non li ha portati nel frattempo nelle condizioni ottimali poi non se li trova. Un allenatore intelligente a fronte di un giocatore che ha giocato 10 partite in 30 giorni (Morata) non rischia di romperlo contro il Ferencvaros, ma lo fa appunto rifiatare. Sono propenso anche a credere che se la partita si fosse messa subito bene Dybala avrebbe fatto probabilmente tutti i 90 minuti e magari Pirlo avrebbe fatto rifiatare Ronaldo o provato chissà a giocare con tutti e 3, ma il fatto di rimanere per 90 minuti sull’1-1 ha cambiato i piani. Infine un allenatore bravo deve coinvolgere tutti nel suo un progetto quindi mi aspetto che Pirlo punti a recuperare Dybala, poi è chiaro che ora la coppia più funzionale è Morata Ronaldo ma la stagione è lunga e noi abbiamo solo 4 punte di cui la quarta è il giovane Portanova che è un 2000. Altrochè se ci sarà bisogno di Dybala.

 

Ps. Mentre rileggevo questo articolo prima di pubblicarlo è arrivata la notizia della morte di Maradona. Umanamente mi dispiace. Riposa in Pace.

Juve Night Show come ogni Lunedi alle 22 su youtube

 

 

 

Con Ben, Antonio Corsa, Francesco Musina, Frank , Arco Lubrano e Paco Marino

Pirlo la modernità e la tradizione.

 

 

Articolo di Alessandro Magno

 

Le cose procedono bene. C’è stata qualche difficoltà come era normale prevedere. Progetto nuovo, mister pure, giocatori anche. C’è da lavorare ed era ampiamente previsto e per questo mi ha fatto strano sentire critiche a Pirlo col pretesto di non aver fatto nessuna gavetta. Pirlo che da giocatore ha giocato a livelli decisamente importanti (finali di coppa del Mondo, di Champions e di intercontinentali), dove il 90% dei mister con la gavetta non ci sono mai arrivati e non ci arriveranno mai. E’ questa è esperienza di alto livello. Fra l’altro la capacità di insegnare agli altri è quasi sempre innata e non si impara con la gavetta che è sicuramente importante in quanto a pratica. Tuttavia resto abbastanza basito su certe critiche che sono arrivate in questo inizio di stagione dove Pirlo è stato spesso accostato a un deficiente capitato alla Juve per caso. Fra l’altro i partiti delle critiche più feroci sono quello pro-Sarri che poi chiedeva di dare a Sarri un anno ancora di ”ambientamento” quindi 2anni, mentre a Pirlo rimproverano di tutto già dopo 10 partite, l’altro partito è di quelli che io chiamo ”le mamme e i papà di Dybala” che non accettano che Dybala non possa star fuori. Ora va da se, come vado ripetendo da tempo, che o si hanno delle notizie in merito migliori di quelle che abbiamo noi , o se Pirlo dice che Dybala non è apposto fisicamente e si dovrà rimettere in carreggiata con l’allenamento, è decisamente più credibile il suo allenatore rispetto a chi dà fiato alla lingua sui social senza mai esser stato alla Continassa. Ma d’altronde c’è anche la frangia dei tifosi juventini che odia Ronaldo, uno che ha fatto 73 gol in 95 partite alla Juve; praticamente un giocatore che segna sempre. Fra l’altro Pirlo in poche partite ha già rigenerato Danilo e Rabiot e sta rimettendo in funzione un Bernardeschi che sembrava perso. Quindi perchè non dovrebbe avere la voglia e la pazienza di rimetter apposto Dybala che, sia in coppia con Ronaldo e Morata, sia alternativamente a uno di questi, potrà esser una freccia importante al suo arco?

La cosa che mi piace è che nel gruppo della Juventus si respira serenità, Pirlo appare sicuro di se e tranquillo e credo che alcune difficoltà erano ben preventivate da lui e tutta la dirigenza. Ci sono stati un numero di pareggi superiore alla nostra media ma c’è stata anche solo una sconfitta (con i Barcellona in coppa). Con il Cagliari io ho visto tante tante buone cose. Una Juventus sicura di se che per un tempo ha schiacciato gli avversari nella loro metà campo. Con il famoso pressing alto tanto caro a Pirlo. Ho visto una Juve con la difesa alta con un De Ligt monumentale e un Arthur che sta iniziando a capire il nostro calcio e i suoi compagni di squadra. Nel secondo tempo la Juve ha amministrato la situazione in maniera molto concreta e intelligente, non concedendo nulla e avendo tantissime ripartenze per chiuderla definitivamente. Per quanto mi riguarda è un atteggiamento che apprezzo molto e vado controcorrente e contro le mode. Martedì c’è una partita di Champions e non c’era nemmeno il pubblico a Torino. Avevamo alcuni come Del Ligt al rientro da tanto. Forzare la mano sarebbe stato sciocco. Tanto più che il 3-0 lo abbiamo sfiorato più e più volte mancando quasi sempre l’ultimo passaggio o avendo sfortuna come con la traversa di Demiral (un altro gol lo avevamo fatto sullo 0-0 con Bernardeschi). Una squadra di calcio seria non va a mille all’ora tutti i 90 minuti e in tutte le partite, è qualcosa di veramente stupido. Come nelle corse se sei in testa con largo margine sul secondo, non spingi il mezzo a mille col pericolo di una rottura, lo spingi quel tanto che ti basta per tenerlo lontano. L’unico appunto che posso fare alla squadra è non esser riusciti a concretizzare tutte le occasioni. Su questo bisogna aggiustare la mira o saper scegliere la soluzione migliore quando bisogna concludere. Questa Juve di Pirlo fra modernità e tradizione mi piace e sta iniziando a prender forma.

Pagelle Juventus Cagliari 2-0

 

 

 

 

 

 

 

 

Pagelle di Alessandro Magno

 

Buffon 6 Partita giocata principalmente con i piedi in assoluta tranquillità. L’unica preoccupazione gliela da Ronaldo con un tacco scellerato della serie gli attaccanti in area sugli angol fanno danni. Ma è fuorigioco. E se vogliamo dirla tutta non c’era nessun angolo perchè la palla era uscita tutta.

Cuadrado 7 Leader con la fascia di capitano meritata. Nel primo tempo sbaglia una serie di passaggi tuttavia intercetta molti palloni ed è sempre propositivo nelle ripartenze.

De Ligt 6,5 Partita semplice ma lui è monumentale. Non perde un corpo a corpo ed è molto bravo nel palleggio e con il pallone fra i piedi. Era fuori da molto tempo ma non si è visto.

Demiral 6,5 Essenziale negli interventi difensivi. Duro questa sera ma praticamente sempre pulito. Per poco segna con bello stacco su un angolo e sempre su angolo serve più o meno volontariamente la palla a Ronaldo per il secondo gol.

Danilo 6 Una prova senza acuti e senza errori quasi da guarda spalle dei due giovani. I ragazzi non deludono e a lui non resta che assecondarli. A volte ci vuole anche l’intelligenza di non andare a cercarsi rogne se non ce ne sono.

Kulusevski 6,5 Con Berna e lui questa Juventus ha cercato di spingere moltissimo sulle fasce. Kulu ha avuto anche delle opportunità per segnare ma non è stato fortunatissimo o abbastanza preciso. I suoi strappi sulla fascia comunque sono serviti a fiaccare il Cagliari e nel secondo tempo a limitare Sottil fra i più vivaci.

Arthur 7 A me piace moltissimo. Consente alla squadra di uscire sempre palla al piede in goni situazione. Non ho capito se gigioneggia per gusto suo personale oppure perchè i suoi compagni non sono abbastanza veloci a muoversi. Comunque non sbaglia un passaggio. Io punterei molto su di lui.

Rabiot 6,5 Si trova molto bene con Arthur questa sera. Lascia al brasiliano la regia e lui si adopera principalmente da mezzala. Con la corsa e il fisico cosa a lui congeniale. Devo dire anche più attento del solito in fase difensiva.

Bernardeschi 7 Rigenerato. Finalmente. Pronti via segna anche un bel gol che viene annullato per il solito fuorigioco millimetrico di Morata. Poi tante buone cose ma la cosa positiva è vederlo provare più e più volte la via della porta.

Morata 6,5 Altra gran bella prova al servizio della squadra. Sempre mobile su tutto il fronte dell’attacco sempre facendo le scelte giuste. Non timbra il cartellino ma serve vari assist ai compagni.

Ronaldo 7 Ancora due gol per un giocatore che segna quasi un gol a partita e per qualche juventino rappresenta un problema. Fra l’altro il primo gol è l specialità della casa. Di gol in questo modo ne ha fatti a frotte. Il secondo gol è qualcosa di eccellente. Coordinazione, movimento, forza nella coscia. Se si guarda il raplay è tipo un gancio ma fatto col piede. Una cosa a vederla molto semplice. A farla tutt’altro.

Dybala 6 Si vede nella corsa che non ha ancora gamba, però entra davvero bene si crea un occasione più o meno da solo e viene a giocare molti palloni in mezzo al campo con i compagni. In crescita.

McKennie 6 Anche lui entra bene e la squadra continua a giocare un buon calcio con i suoi inserimenti. Non per colpa loro ma con Dybala entrano che la partita si può dire finita. I cagliaritani non ne hanno più e i nostri amministrano.

Alex Sandro SV
Bentancur Sv
Chiesa Sv

Juventus 7 Una squadra come si dice ben messa in campo che non consente al Cagliari praticamente nulla. Due gol uno annullato una traversa e varie occasioni mancate per un pelo. Direi che alla Juve è mancato solo il terzo gol.

Pirlo. 7 La squadra ha giocato un buon calcio creando molto e rischiando 0. Anche prima del 1-0 la squadra mi era piaciuta molto in quanto aveva saldamente la partita in mano e schiacciato il Cagliari nella propria metà campo. Anche nel secondo tempo quando si è deciso di giocare di rimessa le occasioni sono fioccate. Pirlo ha recuperato Danilo e sta recuperando Bernardeschi. Aspettiamo anche Dybala e poi ci divertiremo ancora di più.

Arbitro 5 Credo sia veramente un impresa arbitrare male una partita così semplice tuttavia tre errori gravi. Non ci sono nè l’ammonizione di Danilo e neppure quella di Arthur riesce a comminare in un minuto praticamente un record. Il gol annullato per fuorigioco dal Var al Caglairi nasce da un calcio d’angolo che non c’è. Mi chiedo se non ci fosse stato il fuorigioco di Marin del Cagliari , il VAR sarebbe intervenuto o la cosa andava in cavalleria?

Uno Contro Tutti 18-11-2020 Top Planet

Silvia Vada, il giornalismo è anche donna. Intervista a una pioniera delle giornaliste sportive Silvia Vada è stata tra le prime giornaliste ad occuparsi di calcio, una vera pioniera mossa dalla passione per questo sport e dall’amore per il Torino

Scritto da Cinzia Fresia

 

Silvia Vada è stata tra le prime giornaliste ad occuparsi di sport ma soprattutto di calcio maschile: una vera pioniera del giornalismo sportivo che con gli anni è diventata un volto storico di Italia 1.

Mi accoglie nella sua bellissima casa nel cuore di Torino; Silvia sembra un’adolescente, in jeans attillati, scalza e con una “cucchiarella” di legno in mano: la sorprendo a cucinare un ragù e scopro che la sera ha ospiti a cena, ma i nomi sono rigorosamente Top Secret.

Silvia è una cascata di riccioli e ha un sorriso incantevole; mi racconta che per uno strano scherzo del destino è diventata un volto noto del giornalismo italiano.

Bellissima e preparata, ha da tempo ha lasciato il giornalismo sportivo ed attualmente si occupa di cronaca come corrispondente per il Piemonte e Val d’Aosta, ma oggi è con me per raccontarci di sé, del suo lavoro ma soprattutto della sua grande passione: il calcio.

Silvia Vada, nonostante i 30 anni di carriera, sembra una ragazzina, ama gli animali, e noto con piacere che vive un con un bellissimo cucciolone che dorme a zampe all’aria sul tappeto del salotto.

Tra una girata al ragu’ e l’altra iniziamo l’intervista con una domanda che forse non avrei dovuto fare: “Ma come mai sei tifosa del Torino? “

Lei mi guarda, sorride e non risponde …

Ok, cambiamo argomento…

Silvia, tu sei stata una delle prime giornaliste ad occuparsi di calcio, come sono stati gli inizi, come sei riuscita a vincere i pregiudizi maschili di questo ambiente?

I pregiudizi non li ho mai vinti. I colleghi maschi non mi ritenevano brava come loro, e in fondo avevano ragione.I maschi tirano calci al pallone appena cominciano a camminare, quindi assimilano meglio il significato di una marcatura laterale o la differenza tra un 4-4-2 o un 3-5-2 rispetto ad una donna. Però il calcio, per fortuna, non è fatto di soli numeri e tecnicismi: il calcio è energia, emozione, riscatto, dove un uomo e una donna raccontando il calcio con punti di vista diversi si compensano a vicenda.

Ci racconti gli inizi della tua carriera?

Avevo 17 anni e tornavo dal Brasile dove ho vissuto l’infanzia. I miei si trasferirono lì per motivi di lavoro e quando tornai parlavo il portoghese quasi come una madre lingua; accadde che in quel periodo era arrivato a Torino, nelle fila del Toro, Leo Junior con la famiglia, parlando portoghese mi chiamarono per essere di supporto e aiuto.

Poi successe che Gianni Vasino, l’allora direttore di Raisport mi chiese se volevo condurre una trasmissione radiofonica insieme ad Antonella Clerici “Oggi sport”: erano tempi in cui si intervistavano i grandi Campioni a casa, ogni giocatore si faceva intervistare dal giornalista che più preferiva c’era un rapporto diretto che si trasformava spesso anche in un’amicizia. Attualmente avvicinare i giocatori è più’ complicato, mediano le Società.

Ad un certo punto della mia carriera in Rai incontrai Silvio Berlusconi, cioè Mediaset, che mi offrì di occuparmi del Torino (a quel tempo reduce da Martin Vazquez e sotto la presidenza di Goveani) che è anche la mia squadra del cuore, ed io, da grande tifosa granata e molto appassionata, accettai immediatamente.

Purtroppo però, la poca attenzione e i bassi ascolti sul Torino, non giustificavano una presenza dedicata, così la rete mi propose di passare alla cronaca come corrispondente su Piemonte e Valle D’Aosta: smisi quando il Toro era allenato da Nedo Sonetti.

Ma continuai a parlare di calcio, partecipavo come opinionista fissa in tutte i format delle emittenti private, anche se la mia modalità schietta e diretta nel dire ciò che pensavo mi faceva guadagnare sgridate e “bacchettate sulle dita” da parte dei conduttori e delle società non sempre in sintonia con i miei punti di vista.

Ritieni che ai nostri giorni, le donne che si occupano di calcio siano accettate o tollerate e supponi che siano messe in risalto per le doti professionali o per altre peculiarità?

A me le donne giornaliste e conduttrici di calcio attuali piacciono moltissimo, magari non saranno tutte “esperte” come Diletta Leotta, per esempio che resta comunque una bellissima presenza in DAZN, ma ci sono colleghe bravissime e competenti come Ilaria D’Amico e Paola Ferrari in auge da anni, che stimo particolarmente. Ma mi piacciono altresì le giovani visibili nelle emittenti private le quali fanno veramente di tutto come le cronache, che sono difficilissime, sono talmente brave che potrebbero darmi lezioni.

Cosa ne pensi del calcio di oggi?

Una volta il calcio era campanilista. I bambini tifavano le squadre della loro regione oggi tifano per i grandi campioni. Il sistema era interessato a crescere campioni che restavano in questo ambito e contribuivano a far crescere di qualità il nostro calcio, oggi non è più così, è uno sport sdoganato che si occupa più di plusvalenze che di atleti.

Hai condiviso l’arrivo di Cristiano Ronaldo in Italia?

Assolutamente sì e riconosco che la Juventus sia stata geniale in questa operazione. Personalmente non condivido chi non è d’accordo e vorrei l’arrivo di un “Ronaldo” ogni anno,  infatti sono indignata per il mancato arrivo di Luis Suarez.
Ronaldo è un grande calciatore e non si può assolutamente criticare, un professionista serio che valorizza e diffonde il calcio italiano.

Tu avrai conosciuto sicuramente molti tra giocatori e tecnici, chi ti ha colpita maggiormente in positivo?

Ho trascorso momenti unici e serate indimenticabili con tanti campioni; ho partecipato a feste meravigliose come quella del Napoli in occasione della conquista dello scudetto: ho condiviso eventi fantastici con Maradona, Careca, Juniorma anche Ciro Ferrara, Platini la lista è lunghissima, ma nel mio cuore restano tre persone che per me mantengono un posto speciale, e sono Claudio Sala, Franco Lerda e Moreno Longo.

Quale figura del mondo del giornalismo ti ha ispirata e formata in questa brillante carriera?

Mario Giordano: un giornalista geniale, un talent scout, nonché una persona meravigliosa, un uomo molto corretto anche in famiglia. I suoi insegnamenti mi hanno dato molto.

silvia vada mediaset
fonte immagine: profilo Fb della giornalista

In questo momento storico quale Società ritieni sia la più forte tecnicamente?

Indubbiamente non si può prescindere dalla classifica però non stimo quelle squadre che effettuano campagne acquisti, con fondi non di proprietà.

Oggi ritengo Atalanta, Sassuolo e Fiorentina, le società che hanno fatto qualcosa di bello per il nostro calcio.

Attualmente abbiamo visto come in Italia approdano i fuoriclasse come Ronaldo, Ibrahimovic, Ribery e per un vizio di forma non è arrivato Luis Suarez: sono giocatori a fine carriera, validi ma costosissimi, con ingaggi stellari.

Invece di investire su star a fine carriera bisognerebbe investire per far crescere i giovani.

Ma, far crescere i giovani costa e non vende e come abbiamo detto in precedenza, il calcio italiano fa più finanza che altro, questo anche per gli eccessivi costi che oggi ha il calcio.

Il Torino, l’Atalanta, l’Ascoli avevano prestigiose scuole calcio dove i ragazzi venivano selezionati e preparati per carriere importanti, questo non succede più quindi non si dà modo al calcio italiano di crescere, e ciò si riflette anche sugli allenatori i quali sono carenti di trofei in Europa.

Mancano i Gattuso, i Cassano e i Totti: ragazzi a cui è stato insegnato a competere.

Lo stesso concetto riguarda gli allenatori italiani, i quali sono carenti di trofei europei, perché troppo fedeli alla loro etichetta: non adattano la mentalità alla loro squadra ma pretendono il contrario.

Silvia, hai vissuto tante partite, tante avventure, incontri che ti hanno dato tanto,  ma c’è un episodio che vorresti rivivere?

Si, non so cosa darei per tornare al 15 di Aprile 1992 quando il Torino di Emiliano Mondonico trionfò al Delle Alpi per 2-0 battendo il Real Madrid e conquistando l’accesso alla finale di Coppa UEFA: una data memorabile, una notte piena di magia che vide le piazze e le vie di Torino riempirsi di bandiere granata.

Che consigli daresti oggi alle ragazze che voglio intraprendere questo mestiere?

Direi loro di provarci,  di seguire il sogno!!!

Intervista di Cinzia Fresia a Silvia Vada, liberamente tratto da “gol di tacco a spillo”

Roberto Baggio | Dario legge Il pallone racconta di Stefano Bedeschi

Roberto Baggio Dario legge Il pallone racconta di Stefano Bedeschi #Baggio #juventus #megliodiniente #robertobaggio #ilpalloneracconta #stefanobedeschi megliodiniente.com Giovane talento nato in provincia di Vicenza – scrive Renato Tavella nel suo libro “Il romanzo della grande Juventus” – e passato a deliziare il palato, sempre esigente, dei tifosi della Fiorentina. La vicenda che lo conduce alla Juventus trattiene tutti gli ingredienti dei “gialli” d’autore. La piazza fiorentina che scende in protesta per conservare il suo “gioiello”. Quella bianconera che vede nell’astro emergente la possibilità di rimettere sul gradino più alto la squadra del cuore. Le schermaglie fra le due dirigenze; le voci continuamente smentite, messe in circolazione dai giornali, che vanno a nozze quando si creano situazioni tanto viscerali. Poi il personaggio, il protagonista. Baggio è un ragazzo sensibile, dice che il cuore conta e anche davanti al danaro sa far valere le sue ragioni. Firenze è una città che ama, la squadra gli piace, l’ambiente lo carica. Alla Juventus, che sarà? La vicenda avvince, si scrivono fiumi di parole. In verità, la bravura del giocatore giustifica tanto trambusto. Ha talento. Gioca con fantasia, è ambidestro, segna e fa segnare i compagni. Il carattere è un po’ ombroso, ma l’uomo deve ancora crescere e farsi. Con queste premesse comincia l’avventura juventina di Baggio, che durerà cinque anni. Con i colori bianconeri vince uno scudetto, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Sarà inoltre premiato con il Pallone d’Oro nel 1993 e col premio FIFA World Player nel 1994. Ma non riuscirà mai a entrare nel cuore dei dirigenti bianconeri (celebre è rimasto l’appellativo di Coniglio Bagnato, coniato dall’Avvocato) e nemmeno in quello dei tifosi, che non gli perdonano il togliersi la sciarpa bianconera durante la sua presentazione alla stampa. «Mi ricordo ancora la scena – racconta Antonio Caliendo – quando Baggio passò dalla Fiorentina alla Juventus, in conferenza stampa, davanti ai giornalisti gli misero al collo la sciarpa bianconera e lui la gettò via. Fu un gesto imbarazzante. Io dissi che il ragazzo andava compreso: era come se avessero strappato un figlio alla madre. Ammetto che, quella volta, rimasi molto colpito anch’io». «Non avevo nulla contro i bianconeri – dirà anni dopo Baggio – è che volevo restare a Firenze. E poi la società fece un gioco non bello. Mi vendette senza dirlo. Io dicevo ai tifosi che non sarei andato via e un bel giorno scoprii che, tenendomi all’oscuro di tutto, mi avevano ceduto. Si faceva così, allora. Poi si dava la colpa ai giocatori che volevano andar via per soldi. Balle, almeno nel mio caso. Io volevo restare per gratitudine per la gente di Firenze. Per i primi due anni non ho giocato. Mi hanno aspettato e voluto bene. Come fai a dimenticarli?» La goccia che fa traboccare il vaso avviene il 6 aprile 1991, quando ritorna per la prima volta a Firenze con la maglia della Juventus. Baggio gioca male e si rifiuta di tirare il rigore che potrebbe dare il pareggio alla squadra bianconera; sostituito dopo un’ora, uscendo dal campo raccoglie una sciarpa viola lanciata da una ragazza dei distinti. Il boato di gioia della gente di Firenze è pari soltanto all’uragano di fischi dei tifosi bianconeri. Qualità tecniche superlative, nessuno può metterlo in dubbio, da fuoriclasse assoluto ma che, onestamente, non lo è stato per limiti fisici e caratteriali. La vittoria al Mondiale americano gli avrebbe insegnato a vincere, invece, quel rigore sbagliato lo consacrò definitivamente come Coniglio Bagnato. L’infortunio dell’anno dopo, che gli fa saltare praticamente tutto il girone d’andata, e l’esplosione di Del Piero, lo relegano di nuovo al ruolo di ciliegina sulla torta, come accadrà in seguito al Milan. Il palmarès è troppo esiguo per includerlo nell’Olimpo e, a ben vedere, in nessuno dei due scudetti fu veramente decisivo, anche se non solo per colpa sua. Pochi, infatti, ricordano che, per lunghi anni, è stato l’oggetto delle polemiche di chi lo considerava un raccomandato, sull’altare del quale veniva sacrificato Zola. Poi, piano piano, è diventato l’idolo del circo televisivo, per assurgere a vittima di Del Piero; la bellezza del nostro sistema giornalistico. Con la Juventus, oggettivamente, ha fatto il massimo; aveva contro un Milan inavvicinabile e, quel poco che ha vinto (tranne lo scudetto), lo ha fatto da protagonista quasi assoluto (la Coppa Uefa la vinse da solo, finale a parte). Unico lo è stato sicuramente per la capacità di dividere l’opinione pubblica. Gli ultimi anni era diventato insopportabile per l’aura di santità che circondava qualsiasi cosa dicesse o facesse. A suo favore, il fatto che lasciato il calcio sia sparito, senza lucrare sulla sua popolarità immensa. Davvero un personaggio controverso che, però, ci ha lasciato almeno una trentina di goal indimenticabili.

COSÌ LO RACCONTA CAMINITI, NEL 1991…

http://ilpalloneracconta.blogspot.com/2016/02/roberto-baggio.html

Uno contro tutti 11-11-2020

 

Pagella Lazio Juventus 1-1

 

 

Pagelle di Alessandro Magno

 

Szczesny 5,5 Non ha particolari colpe sul gol ma non mi è piaciuto sul colpo di testa di Milinkovic Savic dove un cross dalla trequarti arriva fin sulla testa del laziale praticamente nell’area piccola. Credo che in quell’occasione un portiere debba uscire sicuro in presa o per lo meno con i pugni. Ps. poi è bene aspettarsi ogni tanto un miracolo dal portiere della Juve oppure no?

Cuadrado 6,5 Onestamente è fra i migliori dei nostri se non che partecipa attivamente al patatrac finale quando si fa scappare Correa. Tuttavia forse non si è voluto prendere un rosso stendendolo visto che era già ammonito.

Demiral 6,5 Preciso e deciso. Fa anche molta attenzione a non commettere falli inutili e spesso va in anticipo sugli attaccanti avversari. Sicuramente una buona prestazione.

Bonucci 5,5 E’ forse il migliore dei centrali oggi con interventi sempre giusti e puntuali. Poco prima del gol ferma anche Correa lanciato a rete. Tuttavia le partite sono fatte di dettagli e lasciare girare Caicedo al 95mo purtroppo ci costa due punti. Forse li bisognava esser più tosti.

Danilo 6,5 Preciso puntuale come un orologio svizzero. Sempre attento. Non spinge mai perchè questo viene chiesto solo a Cuadrado ma come terzino e o terzo centrale è assolutamente una garanzia.

Kulusevski 6,5 Prova positiva anche la sua soprattutto nei momenti di difficoltà è uscito palla al piede con degli ottimi strappi cosi come ha fatto Rabiot , purtroppo la sua abnegazione in un ruolo non propriamente suo non è servita a portare i 3 punti. E’ un buon appoggio per le sortite di Cuadrado.

Bentancur 6,5 E’ l’unico che recupera dei palloni in contrasto con i laziali e rischia qualche fallo piuttosto che vedersi palleggiare in faccia. Bravissimo anche nell’occasione del gol.

Rabiot 6,5 Il suo recupero a contrasto è nullo e questo spesso è un difetto tuttavia riesce a intercettare diversi palloni sulla linea di passaggio e a ripartire con bello slancio. Peccato perchè come detto per Kulusevski i suoi strappi meriterebbero di esser sfruttati maggiormente dagli avanti Juventini. Impegna Reina con un bel tiro rasoterra.

Frabotta 5 Al momento non sembra starci in questa squadra. Diligente nel primo tempo la sua prestazione è prettamente difensiva tuttavia per avere un esterno così abulico in fase offensiva non sarebbe meglio giocare con un centrocampista in più?

Morata 6,5 Mi è piaciuto molto anche oggi dove non ha trovato mai il tiro in porta. Ha giocato moltissimo per la squadra. Tiene palla fa salire gli altri. Si prende i falli. Una buona prestazione anche oggi.

Ronaldo 6 Segna un gol dei suoi facendosi trovare al posto giusto al momento giusto e sfiora il raddoppio centrando l’incrocio e poi impegnando Reina su punizione tuttavia l’errore quando in 4 contro 2 non riusciamo ad andare a tiro perchè lui la stoppa male e si fa recuperare è un errore grave che ci costa il mancato raddoppio e i tre punti. Credo che debba giocare di più con la squadra visto che la squadra di Pirlo crea molto.

 

Dybala 5 L’errore di perdere la palla che comunque McKennie non gli da molto bene è un errore che lui con la sua tecnica poteva evitare. Da quel fallo laterale nasce l’1-1.

McKennie 5 Spiace perchè pare entri bene recuperando dei bei palloni tuttavia sbaglia l’appoggio a Dybala e ho l’impressione che possa dare una mano a Bonucci su Caicedo.

Bernardeschi SV

 

Juventus 5,5 La Juventus ha giocato una buona partita costruendo e tirando più della Lazio nonostante i biancocelesti abbiano avuto una supremazia territoriale più ampia. Peccato non aver sfruttato a dovere tutti i contropiedi perchè se non chiudi le partite poi è facile finiscano così. Nel finale ci si abbassa un poco troppo e questo non piace, però fino al gol ci si era difesi abbastanza bene. Al netto delle assenze della Lazio si doveva vincere.

Pirlo 5,5 Si è lamentato della mancanza di cazzima di qualcuno nei 15 minuti finali. Lui è il mister li cazzi lui. Sfortunato perchè toglie Ronaldo e Morata 10 minuti dopo chiede il cambio. Credo avrebbe preferito giocarla con uno dei due. Comunque certe partite si vincono anche con la bravura degli allenatori. Se era una prova di maturità per la squadra visto che la Lazio era piena di assenti, non è stata superata.

Arbitro 5 Sinceramente vergognoso. Ammonizioni unilaterali e falli unilaterali dal primo minuto. La chicca finale con il gol fuori tempo massimo visto che la Lazio segna al 95mo e minuti di recupero erano 4.

Il punto della situazione ad oggi

Articolo di Alessandro Magno

 

Faccio difficoltà a scrivere qualcosa del Ferencvaros e della Juventus. Dopo un primo tempo un poco di studio tutto è filato liscio e si può dire è mancato solo il gol di Ronaldo. Bene così, bene il secondo posto consolidato nel girone e buoni questi altri 4 gol dopo i 4 allo Spezia. Facile ma non scontato e abbiamo visto quante difficoltà sta trovando l’Inter. Oltretutto siamo gli unici che abbiamo vinto visto che Atalanta e Inter hanno perso e la Lazio ha pareggiato alla fine. A questo punto visto che della partita si è detto tutto e ho già detto alcune cose nel video del pomeriggio mi piacerebbe fare un piccolo elenco di promossi rimandati e bocciati di questo inizio di stagione, al netto di Barcellona Juventus dove onestamente sono stati tutti inguardabili.

Portieri abbastanza bene sia Szczesny che Buffon non pare nessuno dei due particolarmente colpevole di gol presi anche se io ho avuto l’impressione di un Buffon un poco indeciso.
Per quanto riguarda la difesa sicuramente l’uomo del momento è Danilo. Ha avuto un inizio di stagione da vero leader e pare che Pirlo gli abbia cucito addosso questo ruolo di terzo centrale difensivo in cui si trova davvero a suo agio. Per ora promosso anche a pieni voti Cuadrado sempre più padrone di tutta la fascia.In attesa di De Ligt e Alex Sandro chissà che si possa un giorno provare una difesa a 4 Cuadrado De Ligt Danilo Alex Sandro. Indubbiamente sarebbe una difesa dai piedi buoni e anche dalla corsa. Forse un poco troppo leggerina visto il solo De Ligt difensore vero ma chissà. Al momento rivedibile Frabotta e anche Demiral, rimandati Bonucci e Chiellini. Sembrano lontani i bei tempi della BBC Chiellini non convince anche se ha giocato poco Bonucci è sempre meno bravo nella fase difensiva anche se se la cava ancora abbastanza con i lanci.

Nel centrocampo devo dire promosso a pieni voti McKennie che da sempre la sensazione di poter fare qualcosa di positivo. A me piace moltissimo anche Arthur , testa alta e pensante passaggi sempre corretti e mai paura di perder la palla. Forse bisogna risolvere l’annoso equivoco su chi imposta perchè se continua a impostare Bonucci è chiaro che Arthur si deprime. Rivedibili Rabiot e Bentancur che fra alti e bassi sembrano in crescita. Bocciato Ramsey al momento non pare nè carne nè pesce e anche se si da un sacco da fare, un poco per fragilità un poco per sua natura, non pare proprio coeso con il reso del gruppo. Se non dimentico nessuno ci sono ancora Kulusevski e Chiesa che direi sono rimandati perchè fra alti e bassi anche loro han pagato lo scotto della giovane età e del passaggio a una maglia pesantissima anche se hanno già fatto vedere buone cose.

In attacco al netto di Barcellona penso di poter dire che sia Ronaldo e Dybala sono in crescita e non hanno bisogno di questo inizio di stagione per dover esser giudicati. A Dybala basta non fare il capriccioso a CR7 non esser troppo egoista poi le cose verranno da se. Super promosso e uomo del momento Alvaro Morata cui tutto cio’ che tocca diventa oro. Speriamo che sia sempre cosi ma già oggi non ha fatto rimpiangere nè Dzeko nè Suarez. Bocciatissimo al momento Bernardeschi cui davvero non riesce quasi niente se non quello di fare danni. E’ un giocatore involuto e palesemente in difficoltà. Al netto di questo non mi piace la caccia all’uomo che la tifoseria gli sta facendo. Questo bullismo da tastiera di tanti contro uno in difficoltà. E’ una cosa che ho sempre detestato. Non mi piaceva contro Krasic contro Giovinco, Hernanes, Sturaro, De Sciglio e non mi piace neanche contro Bernardeschi.

 

Plugin creado por AcIDc00L: key giveaway
Plugin Modo Mantenimiento patrocinado por: posicionamiento web