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Una giustizia senza alcun senso.

di Alessandro Magno.

Faccio fatica a dover commentare le sentenze di secondo grado nel processo di appello ad Antonio Conte , Pepe, Bonucci e altri. Intanto incassiamo il nuovo proscioglimento dei due giocatori e incrociamo le dita sperando in un non rinnovato ricorso del procuratore Palazzi che ormai ci ha abituato a sorprenderci, ovviamente in negativo. Fra l’altro nei ricorsi spende i soldi pubblici mica i suoi e di conseguenza si crea pure del lavoro (a pensar male si fa peccato ma con questa crisi c’è da comprenderlo).

Tornando alla sentenza su Conte quello che lascia interdetti è il fatto che risulta confermata la condanna nonostante uno dei capi d’imputazione su cui era stata emessa quella di primo grado sia stata stralciata. Ovvero Conte aveva ottenuto 10 mesi di squalifica in base a due omesse denunce, quella di Albinoleffe-Siena e quella di Novara – Siena. Ora in appello almeno su quest’ultima partita Conte è stato assolto , tuttavia la condanna a 10 mesi è rimasta tale. Ora se la matematica non è un opinione, 2 meno 1 dovrebbe dare 1. Quindi Conte in appello avrebbe dovuto avere assolutamente uno sconto di pena; invece scopriamo che per la corte di Giustizia Federale 2 – 1 = 2. Difficile da credere ma tant’è. Ora al festival dell’assurdo dobbiamo per dovere di cronaca almeno aggiungere un paio di cavolate che abbiamo sentito o constatato in questo processo di appello. La prima è sulla credibilità del pentito Carobbio fatto a pezzi dall’avvocato di Conte Giulia Bongiorno. Da questa sentenza viene fuori che Carobbio o non è credibile su Novara – Siena, oppure quello che ha detto non è riscontrabile. In entrambi i casi Palazzi si dovrebbe vergognare di portare avanti un processo contro una persona con questi elementi ripeto non credibili o non riscontrabili. L’altra cavolata (e questa le batte tutti) è che alla domanda della Bongiorno per cui in relazione alla combine di Novara – Siena in cui Carobbio accusa Conte di aver annunciato l’accordo sul risultato della partita davanti a tutta la squadra, non viene appunto chiesta l’omessa denuncia per tutti i giocatori del Siena, il procuratore ha risposto che Conte era accertabile in quanto parlava mentre i giocatori potevano essersi alzati e usciti dalla stanza. Ora io non sono la Bongiorno però le ”cazzate” (scusate il francesismo) son ”cazzate” a tutti i livelli, e non c’è bisogno di esser avvocati o aver studiato giurisprudenza.
Le prime considerazioni che mi vengono in mente su queste… ”cose” sono le seguenti:

1 – Sfido qualsiasi giocatore ad alzarsi e ad uscire da una stanza durante una riunione tecnica, senza chiedere il permesso al proprio mister, e a maggior ragione, conoscendo Conte, sfido qualsiasi giocatore ad uscire senza permesso mentre Conte sta parlando. Se come è lecito pensare un giocatore per andare in bagno chiede il permesso di uscire, Carobbio in quel caso lo avrebbe visto e ricordato. O no?

2 – Amesso e non concesso che ci potesse esser un epidemia di dissenteria, Carobbio avrebbe potuto fare i nomi almeno di chi gli sedeva accanto o nemmeno quelli ricorda?

3 – Palazzi ha interrogato i giocatori del Siena su questa vicenda che hanno TUTTI smentito Carobbio. Ora se TUTTI hanno smentito Carobbio vuol dire che NESSUNO è USCITO e tutti erano li a sentire, quindi Palazzi non li ha deferiti perchè sapeva che non avevano sentito nulla e allora perchè Conte si? E allora perchè Palazzi dichiara che non liha deferiti in quanto potevano non sentire?

4 – Se come sostiene Palazzi tutti potevano uscire perchè allora ha deferito Alessio per questa vicenda? Anche lui poteva uscire mentre Conte parlava o no? O al bagno ci vanno solo i giocatori mentre i collaboratori del mister vanno al prato?

Questa è quanto su Novara – Siena e su Palazzi, la partita per cui Conte è stato assolto, ma ho voluto ricordare comunque queste vere e proprie nefandezze perchè di tali si tratta. Qui non è più la credibilità o meno di Carobbio, qui si tratta della credibilità di Palazzi che è veramente cosa sconcia. E anche quella di tutta la giustizia sportiva e della corte di giustizia federale che confermando la pena nonostante cada un capo d’imputazione e nonostante tali sciocchezze sentite dal procuratore federale dimostra quanto questa giustizia sportiva sia pilatesca.
Ci voglion far credere che Palazzi sbaglia; che Carobbio non è credibile o non ha riscontri; ma comunque Conte dieci mesi se li merita lo stesso.

Perchè non si sa, questo è.

Io son andato a vedere in questi giorni dove è nato Palazzi cosi per curiosità visto che di recente ho letto che il Colonello Auricchio (altro mostro di questa giustizia) è tifoso del Napoli, e ho scoperto che pure Palazzi è nato a Napoli. Vista la percentuale dei tifosi del Napoli nati a Napoli e visto come si sono comportati nella Supercoppa e di quanto ci odiano arrivando ad omettere qualsiasi ragione mi giunge più di qualche sospetto. Credo veramente che il Presidente Agnelli debba lavorare fortemente per destituire tutta questa gente che mi pare adoperi il proprio potere per fini personali.

”Voglio trovare un senso a tante cose…..
anche se tante cose un senso non ce l’ha …..ah” ( Vasco Rossi).

Alessandro Magno.

Dichiarazione di Andrea Agnelli. 22 agosto 2012

da www.Juventus.com

L’odierna sentenza della Corte di Giustizia Federale conferma i peggiori sospetti sulla vicenda che ha coinvolto Antonio Conte, per fatti asseritamente avvenuti quando egli era tesserato per altra società. Per molti mesi ho osservato questa situazione con incredulità, accompagnata da un crescente sconcerto, per una giustizia sportiva che somiglia sempre di più ad una caccia alle streghe. Oggi la misura è colma: in presenza di una vittoria giuridica lampante, cioè il proscioglimento per l’omessa denuncia di Novara-Siena che ha fatto emergere le contraddizioni e le ritrattazioni ad orologeria di un “pentito” interessato solamente a sgravare la sua posizione personale, si è deciso di uccidere la logica e di applicare in modo arbitrario una sanzione addirittura raddoppiata.

In sostanza dopo mesi e mesi in cui abbiamo sentito tale Filippo Carobbio raccontare che il suo allenatore avrebbe addirittura invitato a pareggiare una partita nel corso di una riunione tecnica, oggi si scopre la totale innocenza di Antonio Conte su quell’episodio, ma ci si rifugia nella seconda contestazione (Albinoleffe – Siena) per applicare la stessa pena del primo grado, con buona pace della verità, dell’aritmetica e della giustizia. Quella vera.

Per mesi ho dovuto sentire le lezioni, provenienti da membri delle istituzioni e illustri opinionisti, che invitavano alla fiducia in un sistema di giustizia sportiva che, in assenza di prove riscontrate, si accontenta di celebrare processi sommari con tempi asimmetrici, caso per caso, filone per filone, forse persona per persona o peggio società per società, e con modalità barbare che non trovano cittadinanza in democrazia. Non solo: questo sistema brandisce dapprima il patteggiamento come facile via d’uscita in spregio al sentimento di giustizia del singolo, salvo poi rifiutarlo immotivatamente.

Ribadisco il mio pieno sostegno personale e quello della Juventus ad Antonio Conte e ad Angelo Alessio, che si trovano a lottare contro tale sistema, che deve essere riformato dalle sue fondamenta. Confido che gli organi di giustizia del C.O.N.I. , cui con urgenza si farà ricorso, sappiano porre rimedio a questa profonda ingiustizia, che tra l’altro ha creato e crea un danno anche alla società, che dovrà fare in questo senso le sue opportune valutazioni e quantificazioni.

Antonio Conte, come già più volte ribadito è e sarà l’allenatore della Juventus, che dopo aver vinto la Supercoppa Italiana meritatamente, suscitando nuove invidie e risvegliando vecchi “anti-juventini” militanti, si appresta ad affrontare compatta una stagione impegnativa in Campionato, in Champions League e in Coppa Italia.

Chi pensa che le vicende giudiziarie di questa estate possano condizionare la nostra stagione, ha fatto male i suoi conti.

Ora però guerra

di Alessandro Magno

Non bisogna essere degli esperti in materie giudiziarie per capire che l’attacco alla Juve, attraverso la vicenda Conte – calcio scommesse, è pretestuoso. Lo hanno capito anche molti non juventini che per la prima volta, hanno difeso la Juventus su giornali e siti: Xavier Jacobelli, Michele Criscitiello, Enrico Mentana ad esempio. C’è una macchina giudiziaria che va a due velocità, una per la Juventus e una per il resto. Di tutto il filone calcio scommesse e di tutti gli indagati non  interessa niente, colpire la Juve e gli juventini pare l’unica cosa che conta. Si patteggia per tutti eccetto che per i tesserati della Juve. Non si spiega altrimenti la mano cosi esageratamente pesante, solo e soltanto contro il mister Antonio Conte, Pepe e Bonucci. Conte che ricordiamo, al massimo è colpevole di un omessa denuncia e non di frode sportiva, né tantomeno di aver combinato qualche partita o intascato soldi indebitamente. Non starò qui a parlarvi di diritto né tanto meno di giustizia perché non è il mio campo, altri più bravi di me lo hanno fatto in questa sede e anche in altri siti. Certo che 24 mesi dati a Carobbio (in due trance) reo di aver combinato di tutto e di più, dall’aver intascato soldi, all’aver avuto rapporti con personaggi della malavita, dall’aver combinato lui si partite in prima persona, contro i 15 chiesti a Conte per un omessa denuncia, fanno capire che c’è più di qualche cosa che non quadra. La differenza poi fra la richiesta nel patteggiamento accettata da Palazzi e respinta dalla corte federale di 3 mesi più un ammenda, e i 15 mesi chiesti ora, non trovano davvero né capo e né coda in nessun ordinamento.

Anche nella giustizia ordinaria se un imputato patteggia ha diritto allo sconto di un terzo della pena. Ora se la matematica non è un opinione 3 terzi di 3 mesi con lo sconto di un terzo, fanno 4 mesi e mezzo; viceversa un terzo di sconto sui 15 mesi chiesti ora, avrebbe dovuto far si che Palazzi chiedesse in sede di patteggiamento 10 mesi invece dei 3. C’è un evidente discrepanza in questo e non c’è bisogno di aver studiato legge per capirlo. Cosi come c’è un evidente discrepanza fra il fatto che a Conte vengano contestate due omesse denuncie e conteggiate come due pene mentre ad altri viene contestato un singolo reato cioè quello di frode sportiva. Voglio dire che se ogni singola partita truccata venisse conteggiata come una frode sportiva, quanti anni dovrebbero dare a Masiello e Carobbio? Minimo 30. Per non parlare della follia allo stato puro per Pepe (un anno per omessa denuncia) e Bonucci (addirittura 3 anni e mezzo) che hanno tutti e due nei rispettivi casi la richiesta di pena più dura. Più dura persino degli organizzatori di quelle combine che ora fanno i pentiti a buon mercato. Questa non è giustizia questa è mafia. Ora tutto questo e assai evidente, finalmente se ne è accorto pure il Presidente Andrea Agnelli che ha usato parole molto dure nei confronti della Figc che ha accusato il colpo. Ha sbagliato la Juventus in passato a mantenere un basso profilo e a cercare di avere un rapporto accondiscendente o al minimo collaborativo con la Figc, come ha ricordato lo stesso Presidente nel comunicato del giorno 2 agosto. Tutto questo non è servito a nulla e qualcuno come me, scusate, lo aveva detto prima. Non si può patteggiare la propria pelle con i propri carnefici. Nessuno lo farebbe mai. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: attirati in una trappola. Ora il comunicato di Andrea Agnelli è stato molto pesante e ha sortito l’effetto voluto. In Federazione hanno incassato malamente e risposto con un altro comunicato che altresì dimostra ancora una volta la loro arroganza. Vogliono fare come credono e non vogliono neppure essere criticati per questo. Ancora una volta noi si dovrebbe accettare quella famosa disparità di giudizio, che già abbiamo subito in passato, a testa china.

No ora basta, la misura è colma. Ora è arrivato il momento di far seguire alle parole i fatti. Non aria fritta o scritte al posto delle stelle, non provocazioni sterili che di fatto non hanno adirato nessuno anzi hanno riscosso pure consensi. Ora è arrivato il momento veramente di combattere in tutte le sedi e agire. Arrivare fino in fondo. Bisogna fare in modo che Palazzi e la corte disciplinare della Figc e magari la Figc tutta, vengano destituiti una volta per sempre a causa del modo arbitrario e parziale con il quale  amministrano la giustizia sportiva. Ora è arrivato il momento di scelte drastiche e magari eclatanti. C’è chi incoraggia la squadra a lasciare il campionato italiano e a iscriversi a un campionato straniero oppure a giocare solo amichevoli di lusso come gli Harlem Globetrotters del basket, oppure ancora, chi non vorrebbe dare più i giocatori alla nazionale. Io non so quale sia la strada percorribile ma so che così non si può più andare avanti.  Il popolo juventino è pronto a scendere in battaglia, compatto, abbracciando le scelte che vorrà fare la società. Stiamo boicottando da tempo alcuni giornali famosi senza esser stati organizzati da nessuno, solo con il passaparola. Giornali che stanno accusando pesantemente il colpo in termini di perdita di vendite. Questo per ricordare quanto possiamo essere forti quando siamo uniti. Questo per ricordare al Presidente Andrea Agnelli che potremmo esser ancora più forti se guidati da qualcuno. Io non ho suggerimenti per il Presidente, faccia lui. Ora non è più il tempo di dimostrare a Conte, Pepe e Bonucci che gli siamo vicini a parole. Ora è arrivato il tempo di combattere per loro. Noi siamo pronti a tutto per il bene della verità e della Juventus. Pronti anche a perdere se necessario, ma sapendo di aver combattuto per una giusta causa, la nostra.

Perché solo combattendo si cade ma non si cede.

 

Per me voi siete sangue del mio sangue

Per me voi siete carne della mia carne

Per me voi siete pelle della mia pelle

I miei fratelli e le mie sorelle. ( Brusco)

 

Alessandro Magno

 

leggibile anche su Juvemania. it http://juvemania.it/ora-pero-guerra/

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