Juve fra le prime quattro d’Europa.

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Articolo di Aessandro Magno

Monaco-Juve 0-0. È stata una partita di una grande sofferenza, ho perso 10 anni di vita. Giocata molto bene in fase difensiva ed esageratamente male in fase propositiva. Non ho nulla contro il gioco ‘difesa e contropiede’ ma ieri il contropiede non è mai esistito. Ieri il nostro gioco era difesa e difesa. Onestamente non credo nemmeno tanto agli attacchi influenzali di cui s è parlato a fine partita credo più agli attacchi di fifa tipici di un atteggiamento sbagliato ormai atavico della Juventus in questa competizione. Fortunatamente dietro soprattutto Bonucci e Barzagli hanno eretto un muro invalicabile credo che una fetta grossa di qualificazione sia merito loro e di Buffon che nell’unica sbavatura di Leo ha fatto una gran uscita a terra.

Ad ogni modo siamo in semifinale ed è quello che conta. Intanto la società incassa un mucchio di soldi che potrà reinvestire come meglio crede. Poi la Juve mostra a tutti i giocatori appetibili che è tornata a livelli importanti e che qualora venissero da noi giocherebbero per palcoscenici importanti e non è cosa da sottovalutare. La Juve difficilmente vincerà la Coppa sono rimaste tre corazzate nettamente superiori a noi e va riconosciuto ma intanto ci siamo seduti a quel famoso tavolo da 100 euro con soli 10 e oltre tutto abbiamo messo dietro squadre con budget importanti come Paris Saint Germain e i due Manchester e scusate se è poco. Alla fine dei conti noi alzeremo qualche trofeo anche quest’anno e ci godiamo questa bella avventura in Champions, il resto degli Italiani a fine anno col loro fegato ci faranno il foie gras.

Monaco – Juventus 0-0. Sintesi.

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Stanchi, stravolti e acciaccati comunque qualificati!

il pugno di buffonscritto da Cinzia Fresia

Che ansia! Che paura di non farcela .. 4 minuti interminabili di recupero, dopo tutto questo la Juventus si qualifica alle semifinali di Champions League, insieme a Real Madrid, Barcellona  e Bayern di Monaco. La Juventus insieme alle quattro squadre migliori d’Europa .. e chi lo avrebbe detto? Io no di certo.

La partita è stata brutta, bruttissima .. i giocatori forse per tensione ma più probabilmente per  fuori forma fisica e acciaccati da più parti, sono venuti a mancare nella fase più delicata della stagione. Una squadra fisicamente e psicologicamente irriconoscibile quella che stasera ha sfidato il Monaco, la quale avesse avuto maggiore convinzione e lucidità ci batteva  10 a 0 tante sono state le dèfaillances di gioco.

A fine partita Allegri parlerà del  malessere  di Tevez e di altri giocatori e di una strategia rovesciata per poter completare il percorso che lo ha portato alla semifinale.

Si inizia non bene, il Monaco aggredisce alla grande e confina la Juventus nella sua metà campo dove non riesce ad uscire, è bloccata, non ragiona si difende commettendo molti errori. Il numero di passaggi sbagliati è elevato, le incomprensioni sotto porta altrettanto, insomma uno spavento dopo l’altro.

Fortunatamente, sebbene un Chiellini pasticcione che si riavrà nel secondo tempo, la difesa e il solito Buffon salveranno la squadra  da una comprensibile ma sempre spiacevole sconfitta.

Centrocampo slegato ed attacco assente, per la prima volta Tevez che poi scopriremo che era stato male, non è mai entrato in partita, stessa cosa per Morata che uscito dal campo si sentirà male pure lui, insomma un’infermeria questa Juve che si è battuta raggiungendo l’obiettivo  con la forza della disperazione.

Adesso si dovrà aspettare il sorteggio per sapere con chi sarà la prossima sfida, intanto per la Juve non finisce qui, domenica ci sarà il derby della mole e attenzione alle gambe .. che quelli del Toro non scherzano.

Al di là del sorteggio, Allegri dovrà un po’ capire come fare per affrontare la semifinale, fare i conti con le risorse disponibili e sperare di recuperare qualcuno, soprattutto Pogba che sarebbe davvero utile. Giocatori di livello ne abbiamo pochi e giocando da tutta la stagione sono usurati,  purtroppo sebbene Morata non stesse bene, le sue capacità non sono ancora completamente radicate e se Tevez non funziona si blocca tutto. Senza Pirlo al top, bisognerà inventarsi qualcosa almeno per contrastare l’avversario della prossima prova.

Nonostante la pessima prestazione non posso che complimentarmi con i ragazzi, perchè davvero hanno voluto questa qualificazione con i  denti, e ci fa ben sperare in un confronto combattuto dove la voglia di vincere farà la differenza.

Forse la cosa migliore è quella di apropinguarsi verso il match che precede la finale senza grosse aspettative, ma è difficile non averne perchè una volta arrivati, si vorrebbe vincere, però è giusto guardare in faccia la realtà ed accontentarsi qualora non vada bene, perchè comunque la Juventus sarà  la migliore di tutte le italiane.

 

 

 

Mercoledì 22 aprile 2015 Monaco-Juventus ore 20.45 Stade Louis II – Principato di Monaco

monaco-Juventusscritto da Cinzia Fresia

E’ in questo  stadio minuscolo, nemmeno 20.000 posti di  un principato il cui allure è sul viale del tramonto, tenuto in vita da  una famiglia regnante che ha perso di fascino e seduzione, che la Juventus si gioca l’accesso in semifinale.

Da un principato decandente, una squadra dalla forma smagliante che ha impegnato e preoccupato non poco la Juventus arrivata alla vittoria grazie ad un calcio di rigore messo a segno da Arturo Vidal, domani sera sarà durissima e di rigori potrebbero nono esserci, dovrà esserci forza e determinazione per poter concretizzare quello che è un obiettivo possibile.

Forza ragazzi ..siamo tutti con voi.

 

 

Lo scudetto oltre la siepe

imageNon dire gatto se non cè l’hai nel sacco! Così recita un proverbio che suggerisce cautela in vista di importanti conquiste, eppure questa Juventus comincia a vedere qualcosa, la materializzazione dello scudetto è imminente. Battuta la Lazio, squadra in forma e aspirante al secondo posto se la Roma continua così.

Una partita durissima per i nostri che hanno attaccato ma a tratti subito il pressing di un avversario tosto e di un allenatore che se non ricordo male molto inferocito. Ma d’altronde come fermare Tevez, in grado di saltare non 2 marcatori, di più!

Però un gran merito va anche a Gigi Buffon, che ha effettuato delle parate provvidenziali e di supporto alla squadra.

il primo tempo e’ stato dominato dalla Juve, sebbene il primo quarto d’ora non sia stato eccellentissimo a causa dei numerosi passaggi sbagliati, ma dopo il gol di Tevez la Juventus si è’ organizzata meglio e ha reagito immediatamente difendendosi dai terribili attacchi dei laziali.

Tecnicamente la Lazio ha un po’ peccato di presunzione. Vista la sconfitta contro il Parma poveraccio, il pensiero è’ stato di vincere facile e la difesa si è’ seduta. Ne è’ la prova il gol segnato da Bonucci lasciato libero con la palla al piede. Comunque bel match, giocato a ritmi altissimi e complicato da improvvise pessime condizioni atmosferiche finali. Da una partita apparentemente corretta, sprofondata in uno scontro di singolar tenzone che generato ammonizioni e persino una corretta espulsione. E ahimè’ non riusciamo proprio ad evitare di finire a botte, la vittima continua e’ sempre il nostro campione, Tevez.

Bene, mercoledì ci sarà il big match e la Juventus è super motivata! Ragazzi siamo tutti con voi.

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Nun c’è trippa pe’ gatti nè becchime pe’ uccelli

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Articolo di Alessandro Magno

 

E l’aquila Olimpia tornò a Roma tutta spennacchiata. Mi viene in mente quel coro da stadio: ”Volevano vincere ma l ‘hanno presa nel…” . Alla fine nessuno ha nulla da eccepire, la Juve ha fatto una partita perfetta. Anche Pioli ne ha ammesso la superiorità. Per i rosiconi e i moviolisti neppure la gioia di avere magari un Tevez in fuorigioco di un unghia sul primo gol. Tutto regolare. Qualcuno per dare argomenti alla Lazio ha parlato di traversa di Candreva su punizione. Manco pe gnente, è una parata di Buffon in angolo non c’è alcuna traversa della Lazio. Così dopo aver ampiamento ridimensionato a squadra mejo der monno de’ a Roma abbiamo bastonato pure la squadra più forte del momento de’ a Lazio. Vediamo che s’inventeranno la prossima volta per vivacizzare un Campionato che è praticamente un nostro monologo.

La partita: primo tempo sontuoso e Lazio messa alle corde. Secondo tempo in amministrazione tranquilla che tanto la testa era già a Monaco. Sotto il diluvio universale, belli tosti, senza rischiare quasi nulla. E dire che in settimana avevo visto tabelle per cui da Juve – Lazio in avanti avremmo dovuto avere un crollo vertiginoso fino a portare la Lazio allo scudetto. Idem avevo sentito discorsi da bar per il quale: ”Ah che poi la Lazio vince sicuro e vedi alla Juve che paura gli viene, no che poi la Lazio in questo momento è inarrestabile e hai visto ‘sto Felipe Anderson? Altro che Pogba” .Lazio Arrestata. Anderson fatto la figura che ha fatto Dybala contro la Juve: inesistente. Barzagli, Evra, Buffon un muro invalicabile per tutti. Bonucci migliore in campo sia dietro che avanti con un gol da trequartista rodato. A centrocampo un Marchisio mundial e un ritrovato Vidal hanno permesso a Pirlo di fare la sua tranquilla sgambata in attesa della ritrovata forma. Forma che invece è tornata subito a Tevez. Accompagnata dalla solita fame. Che poi a questi geni non è che passava per la testa minimamente che la Juve allo Stadium è quasi imbattibile. Che se non erro non perde da circa due anni in Campionato e in questo ha fatto solo due pareggi. Tutto dimenticato a fronte di una sconfitta col Parma discutibile e inaspettata ma anche fisiologica per una squadra concentrata ancora su tre competizioni o della sconfitta in casa contro la Fiorentina in Coppa Italia con una squadra francamente imbottita di riserve.

Ho aspettato anche questa volta come l’ultima a fare l’articolo. Anche questa volta ho aspettato la Roma. La squadra più forte del mondo e dell’universo ci ha dato un ulteriore soddisfazione andando a pareggiare in casa contro l’Atalanta. Adesso se non erro lo scudetto è a soli 6 punti avendo tutti gli scontri diretti sia con la Lazio che con la Roma a nostro favore. Devo dire che se me lo avessero detto a inizio anno non ci avrei scommesso un euro. Né sul quarto scudetto e neppure che ad Aprile saremmo stati competitivi su tutti i fronti. La squadra pare tonica e in salute Anche quest’anno qualacosa la festeggiamo. A questo punto ne sono quasi sicuro.

 

Juventus – Lazio. Sintesi.

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Sabato 18 Aprile 2015 Juventus-Lazio ore 20.45 Juventus Stadium Torino

imageDi Alessandro Magno.

 

Una partita difficile che arriva nel momento piu’ caldo della stagione. La Juventus se vincerà potrà mettere una seria ipoteca sullo scudetto e anche un pari potrebbe essere utiel. Se dovesse prevalere la Lazio si potrebbero aprire scenari impensati prima.

E’ una partita da vivere e giocare. Bene così viviamo per giocarci queste sfide.

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Di Enzo Ricchiuti

Parma – Juve e Juve – Monaco le partite.

Col Parma francamente eviterei di commentare. I romani tolleravano d’impazzire una volta l’anno. Penso sia fisiologico concedere a una squadra di vertice libertà di sbaraccare un paio di episodi, pure se i giocatori ci devono mangiare. Non puoi tenere tutto e tutti sempre sotto controllo o in galera: è come negli affari di cuore e soldi, se vuoi che ti restino sostanzialmente fedeli un paio di corna gliele devi concedere.

La dichiarazione forte di Allegri per cui conta il risultato e chi vuole lo spettacolo va al circo?

Me l’ero persa. Non mi stupisce, io e lui siamo in sintonia. Allegri ha il cinismo di Trapattoni pur venendo dalla scuola dei carpe diem di Galeone. Ha sviluppato dunque un pragmatismo non straccione o bisognoso di consenso come quello del Trap bensì una concretezza laconica, da vista dall’alto sulla città e gusto dell’attimo che non si lascia giudicare.

Benitez De Laurentiis Garcia Pallotta.

Il primo è un paragnosta: molto più vendi trucchi lui di uno zingaro doc. De La mi è indifferente, ha più fascino Lotito. Garcia è un bravo allenatore, il che non significa un genio della panca. Pallotta ? S’è messo in testa di cambiare il calcio e Roma ma quelle, calcio e Roma, sono cose che piacciono così.

 

Primo Round Juve meritatamente

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Articolo di Alessandro Magno

 

Juve-Monaco 1-0. È stata una partita dura. Come ci aspettavamo. Il Monaco è buona squadra con corsa e fisicità. Veloce e con una fase difensiva importante. Siamo partiti al solito con il freno a mano tirato. Caratteristica ormai storica per noi in Coppa dove puntualmente sbagliamo approccio. Poi dopo un intervento non facile di Buffon ci siamo dati una svegliata prendendo le redini della partita fino al nostro gol e concedendo loro solo un paio di ripartenze. Fra la loro prima azione e il nostro gol ci sono state per lo meno tre opportunità limpide con Tevez, Evra e Vidal. Penso che con meno precipitazione questa partita si sarebbe potuta chiudere con un 2-0.

E veniamo al nostro gol. Va detto che a velocità normale che è quella con la quale poi giudica l’arbitro, questo non solo è rigore tutta la vita ma è clamorosamente rosso per Carvalho che è senza ombra di dubbio ultimo uomo e ferma un giocatore lanciato a rete. Questo avrebbe non solo consentito alla Juventus di terminare la gara in superiorità numerica ma avrebbe estromesso il portoghese dalla partita di ritorno. Va detto che dopo alla moviola il fallo pare iniziare fuori area ma concretizzarsi dentro. Per quel che mi riguarda questi sono argomenti da moviolisti e gufi che spesso in Italia è come dire lo stesso. Se fosse capitato a parti invertite non me la sarei presa con l’arbitro ma col mio difensore che va a franare così da fesso su un attaccante avversario. Con uno dell’esperienza di Carvalho me la sarei presa due volte.

La cosa invece da sottolineare è la personalità di Vidal che dopo aver sbagliato quello nella fase a gironi non pareva morisse dalla voglia di tirare questo. È stato un rigore al cardiopalma con tutto il brusio dello stadio preoccupato che lo potesse sbagliare. Ho avuto l’impressione che né Pirlo né Tevez se la sentissero. Quindi onore a Re Artù che si è preso tutto un mondo sulle spalle e che se avesse sbagliato poteva tranquillamente candidarsi a fare la fine di Salas, odiato da tutti. Questo ragazzo avrà un po’ la testa matta ma non difetta certo di coraggio. È proprio vero quando il gioco si fa duro Arturo c’è.

Mi sono piaciuti Buffon, pochi interventi ma tutti al top, Marchisio, di un intelligenza tattica oltre la media e instancabile, Bonucci, sempre attento, Pereyra del primo tempo ed Evra del secondo. Mi è piaciuto Vidal per il rigore e per la lotta, anche se si è mangiato un gol grosso come una casa e a volte ha fatto un poco di casino. Sono mancati purtroppo Tevez e Pirlo che probabilmente giocavano ancora acciaccati e Morata che ancora non è attaccante per tutte le partite e soffre tremendamente in quelle dove non ci sono spazi. Promosso Allegri. Il Monaco è più forte del Borussia con una fase difensiva che i tedeschi nemmeno si sognano. Il primo tempo è andato. Vediamo se alla fine saremo in semifinale. Non ci arriviamo da un mucchio di tempo. Non ci arrivò neppure la Juve di Capello e Ibra. Non sarebbe affatto malaccio.

 

 

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