scritto da Cinzia Fresia
I calciatori sono sempre stati e continuano essere personaggi ammirati e odiati al tempo stesso, l’invidia scaturita dai soldi facili guadagnati in giovane età e senza una particolare ed intensa scolarizzazione li hanno resi personaggi controversi, discussi ma comunque sempre seguiti e stranamente molto amati. la trasformazione e il cambiamento dai calciatori da ieri a oggi è immane, un altro mondo.
Ecco che la carriera da calciatore diventa un sogno per l’uomo medio, una carriera apparentemente facile fatta di poche ore di lavoro la settimana e retribuita molto al di sopra della media con introiti da favola anche ieri. Come tutte le professioni privilegiate arrivarci è sempre stata dura, chi c’è riuscito per merito personale, chi per fortuna, era comunque sempre meglio di un lavoro convenzionale, fatto di orari e fatica. Gli obiettivi sono sempre gli stessi oggi come allora, e chi se lo poteva permettere puntava alla grande squadra che avrebbe migliorato ulteriormente la vita, accrescendo il prestigio personale prima e dopo la carriera, era comunque una vita per pochi.
Oggi è tutto più amplificato, i guadagni per i campioni sono diventati stratosferici, irraggiungibili, e gli altri possono avvalersi di cifre che un tempo se le sognavano. Insomma è cambiato tutto, il calciatore è diventato un uomo ricco, la cui ricchezza se saggiamente amministrata può durare per sempre. Se il calciatore medio italiano poteva finire di giocare in Italia magari nelle serie minori, oggi lo stesso punta ad un altro mercato, Russia, Asia, India e l’Australia fanno offerte principesche per avere uno dei nostri calciatori che siano campioni o meno.
Ma come tutte le belle fiabe non sempre c’è il lieto fine, perchè tutto questo “ben di Dio” calcistico è duro da mantenere, non va bene sempre a tutti, e forse ora più che mai restare in auge ha un prezzo abbastanza alto.
I procuratori sono le nuove star del calcio e sono quelli che dirigono il “commercio” di questi uomini guadagnando l’inverosimile sui clienti, tutto un giro di denaro così immenso che appena qualcosa non funziona più, .. una bella pedata e via, certo il mercato estero corre ai ripari ma non è più come prima.
Così ecco che il calciatore è diventato un mestiere “usa e getta”, anche le squadre strutturate che consideravano i calciatori non solo come “polli di allevamento” ma come atleti sul quale contare fedeli ad una maglia e ad una azienda, oggi si adeguano ai tempi: tutto e subito e se non va .. fuori .. Nessuna fedeltà: non è più importante, non è più necessario, non è più richiesto.
Infatti, avrete notato che la Juve, esilio al nostro ex capitano Alessandro Del Piero, a parte, più che una squadra sembra un albergo. Per avere un attaccante che cerchi di fare gol e sostituire Giovinco in partenza per il Canada coperto d’oro, ha richiamato l’ex Alessandro Matri, uno dei preferiti di Conte che non prendendo più una mazza, è stato ovviamente mandato altrove, dopo aver cambiato un paio di maglie, rieccolo … con indosso quello della Juve. “Che bello ritrovare tanti amici, e la Juve è la più forte”, e prima di lui si è parlato di Borriello (!!!!) e di Osvaldo che a tutti i costi vuole tornare alla Juve perchè si sta bene. Il calcio è questo o mangi la minestra o “salti dalla finestra” tutti questi “togli e metti la maglia” è quasi diventato obbligatorio per restare in auge conformandosi alle regole di questo ricco, anzi, ricchissimo mondo.
Ma parliamo di calciatori di media carriera con qualche comparsata in nazionale, se ci riferiamo ai grandi campioni cambia tutto perchè il rischio è molto più alto. E penso a Pogba, l’atleta più ambito del mondo, un ragazzone che oggi ha 21 anni, me lo ricordo che sembrava un bambinone scanzonato dalla faccia foruncolosa e che quando correva sembrava un cavallo al galoppo, Pogba è entrato immediatamente nel cuore della Juventus e dei tifosi che a ragione lo adorano, e come si fa a non volergli bene? E’ simpatico, è buffo .. balla .. e gioca divinamente bene, però attenzione ..Pogba è sicuramente un fuori classe e le sue quotazioni sono, non alle stelle di più, ma teniamo in considerazione la realtà di Pogba che emerge in un campionato di scarsi, e sebbene la sua grandezza non è sicuro che sia pronto per squadre di altissimo livello con tutti campioni già star consolidate, indubbiamente a lui interessa il denaro, quindi la probabilità che andrà via è alta, ma se non dovesse funzionare? Il parallelismo con Zidane non regge, perchè Zidane andò al Real Madrid a 28 anni, protagonista di campionati italiani diversi e con alle spalle già diversi trofei, potrei azzardare a pensare ad un acquisto più che garantito, vedremo quest’anno come la Juventus di Tevez e Pogba cosa combinerà nel proseguo di Champions League, dove i giochi si fanno seri.
Comunque, voglio sperare che Paul sarà sicuramente campione dove sceglierà di andare e vincerà tutto quello che c’è da vincere compreso il pallone d’oro e se non dovesse essere così, potrà sempre tornare alla Juventus ..noi tifosi, ora che non è ancora partito, lo aspetteremo a braccia aperte.
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