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Cosa resta di questo Europeo.

 

 

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Articolo di alessandro Magno
L’Europeo 2016 si è concluso con un incredibile sorpresa. La vittoria del Portogallo. La squadra lusitana così si va a riprendere con molta fortuna quello che la dea bendata gli aveva tolto qualche anno fa in casa contro la Grecia e che forse era anche piu’ meritato. Ma il calcio è questo piaccia o no. L’Europeo a differenza del Mondiale dove raramente non arrivano infondo le piu’ forti, si dimostra un torneo dove le sorprese capitano spesso e volentieri. Portogallo oggi ma anche Grecia e Danimarca in passato. Squadre partite senza i favori del pronostico e ritrovatesi vincenti a dispetto di tutti. Con la finale dell’altra sera poi non ci si è voluto far mancare veramente nulla, se il Portogallo già di per se avrebbe dovuto avere molto difficoltà a battere un ottima Francia che giocava pure in casa, senza il suo uomo piu’ rappresentativo e capitano Cristiano Ronaldo, abbattutto dopo poco da un fallo killer, l’impresa era al limite dell’impossibile. Invece senza il loro Capitano si sono scoperti anche piu’ squadra e infatti è successo.

Cosa ci lascia questo Europeo? A livello di squadra ha fatto una ottima figura l’Italia mentre Francia, Germania e Croazia hanno fatto vedere forse il calcio migliore. Il Belgio con l’Inghilterra sono state le grandi delusioni, la Spagna forse alla fine di un ciclo, belle sorprese con il Portogallo, l’Islanda e il Galles. A livello individuale hanno brillato non tantissimi giocatori, i portieri Buffon e Neuer la difesa dell’Italia con Barzagli, Chiellini e soprattutto Bonucci, Pogba e Griezmann della Francia , quest’ultimo anche capocannoniere, Renato Sanches del Portogallo e Rui Patricio (soprattutto per la finale). Come si puo’ vedere c’è tantissima Juventus nell’elite Europea.

A livello di allenatore detto già dei flop di Inghilterra e belgio e del buonissimo torneo di Islanda e Galles oltre che del Portogallo, due sono da annoverare su tutti, uno in positivo, l’altro in negativo, ed entrambi di scuola Juve: Conte e Deschamps.  Conte ha mostrato un ottimo calcio nonostante una selezione Italiana obiettivamente fra le piu’ deboli di ogni epoca. La sua ricetta tutto cuore e grinta ha fatto si che l’Italia a un certo punto da outsider sia diventata una squadra molto credibile. Ha battuto i Campioni d’Europa in carica della Spagna e ha pareggiato con i Campioni del mondo in carica della Germania, che non è assolutamente poca cosa. Con un tabelloNe piu’ semplice e fortunato forse sarebbe potuto arrivare fino in fondo. In ogni caso ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato ma si sa bisognerebbe evitare di arrivare ai calci di rigore, lotteria dove in passato campionissimi del calibro di Maradona, Platini e Baggio hanno sbagliato. A Conte posso solo rimproverare di migliorare nella gestione dei cambi. Il suo gioco, se anche molto redditizio è ancora monocorde. Le sue squadre sanno solo attaccare a testa bassa dall’inizio alla fine, e seppure anche io prediliga un calcio offensivo e propositivo, devo dire che il calcio è fatto anche di strategia e cambi di marcia. Conte è giovane e in questo puo’ ancora migliorare, il tempo è dalla sua. Ad oggi comunque, sul piano squisitamente motivazionale, resta il numero uno.

Deschamps ha portato la Francia in finale ed è arrivato a un passo dal traguardo. Purtroppo per tutto il torneo si è arenato su Pogba mediano che è una cosa che non si puo’ vedere. Pogba ha giocato un ottimo torneo anche in quella posizione sacrificandosi per la squadra. Ha anche interpretato bene il ruolo smistando un gran numero di palloni ed evitando cazzeggiamenti eccessivi in una posizione, davanti alla difesa, dove non sono consentiti. Purtroppo per Deschamps Pogba è la migliore mezzala offensiva attualmente in circolazione, oggetto del desiderio di tutti i maggiori club del mondo. E’ talmente bravo in zona assist che piu’ e piu’ volte io ne ho caldeggiato l’utilizzo da rifinitore, dove puo’ far valere il suo gran tiro da fuori, il suo enorme intuito, la sua incredibile fantasia. Non ne ho la controprova ma far giocare Pogba lontano dalla porta ha sicuramente agevolato la fase difensiva del Portogallo e questo per conto mio è stato un gravissimo errore che è costato forse il titolo. Errore veramente imperdonabile.

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