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⚽ Roberto Bettega | da il pallone racconta di Stefano Bedeschi

Lettera del Presidente Agnelli al Comitato Heysel di Reggio Emilia

10 anni di Presidenza Andrea Agnelli: Auguri Presidente.

 

 

 

 

 

 

 

 

Andrea Agnelli e Cristiano Ronaldo, Juventus Credit Foto Getty Images

Articolo di Alessandro Magno

 

Buon compleanno presidente. Buon anniversario di questi primi 10 anni. Personalmente li ritengo estremamente positivi. Ho 48 anni quindi nel 2006 ne avevo 34 mi ricordo bene cosa è successo. La Juve ha ”semplicemente” rischiato di esser cancellata dal panorama calcistico. Non è poco. Non è mia intenzione in questo giorno di festa rinvangare fatti e misfatti, dove la famiglia e il presidente, in realtà a quell’epoca lui si molto giovane, ebbero delle mancanze o delle responsabilità. Mi piace ricordare invece che per arrivare ad oggi, dove siamo, la strada è partita proprio da li. Estremamente dal basso. Furono anni difficili dove giocatori appena un poco più che normali rifiutavano la Juventus preferendogli altre squadre per nulla blasonate: Di Natale l’Udinese, Berbatov il Fulham per ricordarne qualcuno. Erano anche anni dove , e lo ricordo molto bene, una buona parte dei tifosi si accontentava di battere l’inter, come traguardo massimo… come culmine a cui aspirare. Erano anni in cui Blanc , Sacco , Cobolli Gigli, insomma una dirigenza che più scalcinata e più inutile nel calcio non poteva esserci, occupavano i posti di comando e gestione della nostra amata società pur non capendoci un acca. Da quel punto siamo arrivati fino ad oggi ad avere Cristiano Ronaldo in squadra, uno dei due giocatori più forti del mondo grazie a una presidenza illuminata e lungimirante. Siamo arrivati a vincere 8 scudetti di fila (quasi 9) cosa che non era mai successa Più un altrettante coppe nazionali assortite. Abbiamo gioito molto in questi 10 anni e ci siamo riportati nuovamente davanti a tutti in Italia, nonostante ci avessero messo d’ufficio dietro. E’ mancata la ciliegina sulla torta di un affermazione europea anche se ci siamo andati vicini per ben due volte e dopo il 2006 era assolutamente impensabile pensare anche solo di arrivare nei primi 10. Non siamo stati fortunati in questo. Non è una fortuna quando il tuo periodo di maggiore debacle e di ricostruzione coincide con l’apoteosi del calcio spagnolo, Spagna che con le sue squadre e la sua nazionale ha dominato in lungo e in largo il calcio mondiale ed europeo. Ma non siamo rimasti a bocca asciutta 16 trofei in 10 anni di presidenza non sono pochi oltretutto poi sono stati vinti in 8 visto che i primi due non si vinse nulla. So per certo che è nei pensieri del nostro presidente mettere una x a questa casella quanto prima e infatti l’acquisto di cr7 va proprio in questa direzione. Quando Andrea Agnelli assunse la presidenza la Juventus occupava la 43esima posizione nel racking Uefa. E’ riuscito a portare la squadra fino alla quinta posizione e stabilmente ormai da anni nella top ten. Direi che la squadra è in buone mani.

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di enzo ricchiuti

 

Parlami della finale di Champions cosa è stata e se potevamo fare di piu

Si, potevamo fare di più ma fossimo un’altra squadra. Con Pirlo e Pogba difficile non farli giocare assieme.

Ritieni come il presidente Agnelli che questa finale sia un punto di partenza?

No, un momento di vertice come tanti nella storia del club. I presidenti amano far iniziare la storia con il loro avvento ma è come il sedicenne che pensa di aver inventato l’amore. Ce n’è stato, ce ne sarà.

Sono rilevanti i caroselli e i festeggiamenti degli antijuventini?

Quando ci fu Atene, poi scoprii che avevano consegnato la targa Magath. Sono fermo a quella.

Juventus: Ragione e sentimento

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Scritto da Cinzia Fresia

Stiamo vivendo un momento interlocutorio, si parla, si dice, si mormora, si promette, si ritrae, i risultati tardano ad arrivare, i giornali hanno parlato per molte settimane di Higuain con un piede nella Juve, ma niente da fare l’ex del Real Madrid non troverà casa a Torino.

E’ vero,  è materia che fa vendere i giornali ora che il campionato è andato a “dormire”, la  carta stampata si  scatena  farneticando una sequenza di nomi che resteranno nel mondo delle idee giornalistiche e forse nei desideri dei tifosi. Ma d’altronde la Juve non ha mai detto niente di ufficiale, fino ad   oggi ed ecco un annuncio:  la trattativa con Tevez è riuscita, l’ex bomber del Manchester city è arrivato a Torino per sostenere le visite e ufficializzare la sua investitura.

La Confederation cup sta finendo, e Antonio Conte fresco di matrimonio si troverà a fare i “conti” con gli Juventini ammaccati e affaticati, reduci da questo torneo estivo,  un titolo curioso di alcuni “tutto sport” fa, parlava di Pavel Nedved al posto di Marotta, in effetti il Ds non si può dire brilli di luce propria in fatto di calcio mercato, scarsi gli affari e pochi soprattutto gli uomini necessari alla Juventus, è vero che Antonio Conte è un prestigiatore in fatto di allenamento, sappiamo quanto sia abile  ai tirare fuori linfa da una rapa,  ma come tutte le brave persone non bisogna approfittarne,  da professionista quale è, molto  ambizioso,  non disdegnerebbe  una volta nella sua vita Juventina breve o lunga che sarà, partorire un progetto con un campione vero, vorrà quella soddisfazione che va cercando da quando fa  l’allenatore, Pavel Nedved: un nome, una garanzia, legatissimo in una profonda e leale amicizia nei confronti della famiglia di Umberto Agnelli, sarebbe probabilmente l’uomo giusto al momento giusto. Da anni si è messo in “aspettativa” per arrivare al posto ambito non solo da lui ma da tutti i tifosi, un uomo dai trascorsi calcistici leggendari che ha voluto la Juventus per realizzarsi da  calciatore e forse un giorno da dirigente, ma come tutte le persone di valore sanno aspettare, Nedved non è fuggito quando la Juventus è ingiustamente scivolata in B, quando è stata infangata dall’indecente inchiesta di calciopoli,  Nedved nonostante i richiami delle “sirene” è rimasto qui, a Torino, ad aspettare  tempi migliori quelli  attuali, però ..  sarà stato il Tuttosport o il fiato sul collo di Nedved che improvvisamente e come per magia et voila …ecco uscire dal cilindro Carlito Tevez, siamo tutti senza parole .. e chi se lo aspettava? Chi ..sotto il “solleone” (si fa per dire) di giugno non avrà commentato negativamente i “rumors” circa il nostro calciomercato?

La notizia di oggi cambia tutto, come volevasi dimostrare è bastato il titolo di un giornale ed una figura minacciosa già con le mani sulla scrivania che si è materializzato in pochi giorni quel top player o presunto tale,   che ci  si aspettava,  o comunque ciò che Conte stava inseguendo. Con questo non significa che abbiamo finito, mancano ancora tanti nomi all’appello e il prossimo probabile  potrebbe essere  Ogbonna, difensore attivo al Torino a cui Conte dà la caccia da tempo immemore.

Questa volta i giornali hanno fatto un buon servizio a noi della Juve, la minaccia di Nedved ha fatto “pedalare” il ds Marotta concludendo la trattativa che interessava Conte e soprattutto i tifosi.

Ora vedremo cosa succederà, a questo punto il mercato diventa rovente! Incrociamo le dita ragazzi perchè il Tevez con tutto il rispetto funzioni, che non si metta ” in pensione” come hanno fatto i precedenti , e ci regali tanti gol ma soprattutto ci faccia brillare in Champions. Tanto in Juventus ci stanno già  tenendo molto a questo signore, assegnandogli  la “mitica maglia numero 10”, sì proprio quella ..di Alex Del Piero.

Si conclude perciò il dilemma 10 o non 10, nessun italiano ma nessun’altro giocatore della Juve, nemmeno Pirlo che poteva portarla non tanto per i trascorsi  precedenti, ma per quella parità di carriera che poteva consentirgli di indossarla senza sentirsi usurpatore, invece no. E’ stata data o forse meglio dire accettata da uno che è appena arrivato e di cui sappiamo solo le speranze.  E’ stato giusto? Forse sì o forse no. Questo clima intorno al nostro capitano ancora nel cuore, fa male .. perchè continuiamo a non capire il motivo di così tanto odio per lui .. e vorremo sapere. Ma l’acquisizione del numero 10 a Tevez mette tutti a tacere e i paragoni saranno evitati e poi 10 oggi, è diventato solo un numero, quindi non più importante.

Allora complimenti al nostro Ds e soprattutto Benvenuto a Carlito Tevez e che ci stupisca con i suoi gol ..

 

 

Pulvirenti attacca Andrea Agnelli: «Parla come una zitella isterica» ” Cosa c’entra Andrea Agnelli con tutto questo?”

 

 Scritto da Luna23
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ROMA – «Le parole di Andrea Agnelli sulla mia nomina? Sono state più che altro una provocazione. Ha agito come una zitella isterica, e in astinenza». Così Antonino Pulvirenti, presidente del Catania,
ha risposto alle critiche del presidente della Juve dopo la rielezione di Mario Beretta alla guida della Lega di A, e la sua nomina a consigliere federale. «Agnelli dice che in Lega non mi si vedeva da dieci anni? Una provocazione» la risposta di Pulvirenti. «Piuttosto – ha aggiunto Pulvirenti – è stato il suo atteggiamento durante l’assemblea a risultare strano. Andrea Agnelli si è comportato come una zitella isterica e in astinenza. Dice che non è rappresentata in Lega la maggioranza del calcio? Quattordici società su 20 mi sembrano una bella maggioranza»Questa uscita del sig. Pulvirenti, per’altro mai smentita ci fa intendere che tipo di ambiente si trova nella lega calcio, il nostro Presidente, il dott. Andrea Agnelli, viene apostrofato e considerato pari ad una “zitella isterica in crisi di astinenza”. Mi meraviglio come la risposta di Agnelli sia stata quella di farsi una “grassa risata”, e mi meraviglio altresì di come i nostri terribili ed efferati avversari non siano all’altezza di una risposta seria,  e non di una scadente sottoculturata e sottoscolarizzata risposta. Entra il presidente del Catania persino nella vita sessuale del Presidente della Juve, supponendolo “in crisi di astinenza” inviterei il sig. Pulvirenti ad occuparsi della sua di vita sessuale, che è meglio, al nostro Presidente non  manca assolutamente niente.

Detto ciò, ho voluto riportare la dichiarazione prelevata dal web, per ragionare un momento insieme a voi, su questi “membri della lega”, se tale  è il livello delle persone che fanno parte di questo palazzo “aiuto si salvi chi può!” dico ma cosa c’entra Andrea Agnelli con questa gente?  ma avete visto che tipo è? Una persona che sa stare al mondo che ha ricevuto addestramento ed educazione decisamente superiore alla media. Basta,  ormai tutto è perduto e tutto è lecito, un’uscita simile andava come minimo sanzionata, e che siamo al bar sport? Dove tutti possono dire qualunque cosa.

Io spero che il presidente, il cui percorso di lavoro e di studio, il Pulvirenti lo vede con il binocolo, non gliel’abbia fatta passare liscia, purtroppo visti gli ultimi accadimenti temo che la cosa sia finita  lì. Ormai il calcio è diventanto parte di un inferno sociale la cui tirannide si manifesta in tutte le partite di campionato, avrete visto cosa è successo sabato sera, e com’è stata trattata la Juve dagli organi competenti  e legali del calcio. Oltre ad attaccare sempre la figura di Conte, sono stati coinvolti, Chiellini e Bonucci, Nedved e Marotta, che non ha neanche commentato, se non detto la verità: che l’arbitro sig. Guida veniva da Napoli o limitrofi .. ma questa è la verità ..cari giudici sportivi, e se un arbitro “non se la sente” stia a casa, non guadagni così tanti i soldi che non dimentichiamo arrivano dal Coni, e il Coni sono le nostre tasse, se non è in grado di arbitrare, altra irregolarità, visti i rigori non applicati, la partita andava rigiocata. Ma se il Guida non se la sente di dare rigori, figuriamoci rigiocare la partita. Prorpio per questo ambiente degradato, il Napoli troneggia: Abbiamo un nuovo nemico, una volta vedevamo solo l’Inter, oggi no, c’è il Napoli nemico di tutti. Questi signori, per far vincere lo scudetto al Napoli stanno facendo scendere  in campo tutte le forze possibili immaginabili, inventando, millantando, il Napoli è così potente da non presentarsi neanche alla premiazione della super coppa Italiana a Pechino. Grazie, bella figura .. perchè il Napoli oggi può tutto: insultare, millantare, fare esattamente quello che gli pare, e tutti a dire bravi! e mentre il Napoli  troneggia, la Juventus, viene condannata per molto meno rispetto alle malefatte del Napoli, subendo torti arbitrali di continuo.

Mentre succedono queste “belle cose”, la Juventus non si pronuncia ..incassa, buttando acqua sul fuoco, d’altronde, la Exor in un momento delicato come questo, ha altre priorità e preferisce stare a guardare senza commentare ufficialmente, mantenendo un self control invidiabile durante il galà del calcio di domenica scorsa e accettando ugualmente i prestigiosi premi destinati agli uomini della Juve, mentre l’aghiacciante giustizia sportiva preparava un cimitero tra espulsioni e multe.

Sapete che vi dico, che è una vergogna e  comincio a pensare che iscriversi ad un altro campionato, magari quello spagnolo,   così ci divertiamo, sia un’ottima soluzione.   D’altronde ..che ci facciamo qui? Non voglio assumere il ruolo della cattiva mai contenta, non è così .. ma posso dire di averne abbastanza di diseguaglianze di trattamento soprattutto verso di noi. Come al solito la sofferenza è tutta dei tifosi che sopportano tutti i pretesti per farci del male.

Che fare?

Fare fagotto e andarsene altrove, iscriversi ad un campionato che non è quello italiano, potremmo disputare, dove c’è gente che gioca a pallone sul serio,  Germania,Francia o Spagna,  insomma chi ci vuole .. per noi andrebbe bene, importante chiudere con questa vergogna casalinga chiamato campionato italiano.A proposito dei fatti di sabato scorso, sottolineo che io sto con Conte, anche se pesantemente criticato,per la richiesta di spiegazioni nei confronti di un arbitro inadeguato, mi dispiace ha ragione lui, che sta subendo ingiustizie e “schifezze” di tutti i tipi. Basta con le ipocrisie, le serate, i premi fasulli, le scemenze televisive, i falsi complimenti, facciamo come gli altri, non andiamoci più ..smettiamo di alimentare un atteggiamento falso e ipocrita, anche noi un giorno dovremo dire NO! Noi non ci stiamo più!

Sabato 19 gennaio 2013 Juventus – Udinese 4-0 Juventus stadium – Torino

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Scritto da Luna23

 

Ci voleva l’Udinese per dimostrare al mondo intero che sappiamo fare gol, e che gol! Al termine del primo tempo non immaginavo che il match finisse cosi, vi confesso che ho temuto la rimonta, , d’altronde i friulani formano una delle squadre piu’ forti del nostro campionato, organizzata e ben allenata. E’ stata travolta dalla Juventus, desiderosa di dimenticare le punizioni delle partite precedenti.

Adesso sappiamo che anche senza Pirlo, Marchisio e Asamoha, si può .. basta sapersi organizzare e soprattutto tirare in porta. Vi dirò’ che alla fine del primo tempo ero scettica, fino a quel momento avevamo sprecato come al solito le occasioni a porta semi vuota, la prima rete di Pogba, splendida ha sicuramente dato una scossa. Così bisogna tirare, forte .. dritta al cuore dell’avversario.
Ci voleva la grinta e forza di un ragazzo di 19 anni per tirare fuori l’orgoglio e recuperare la fiducia.

Ecco, al rientro ho visto una Juventus che diversa non ha perso la testa, mettendosi a ragionare ne sono usciti altri tre gol, persino Matri, che aveva sbagliato moltissimo ha realizzato una spledida rete, e mi ha fatto molto piacere rivederlo in quello che è sempre stato il suo ruolo. A partita finita, si era davvero tutti molto felici, a casa e allo stadio. A me la formazione di ieri è piaciuta moltissimo, anche senza alcuni titolari ha brillato di luce propria, e l’assenza della  “chioccia” Pirlo qualche volta fa bene, i ragazzi ritrovano il controllo della propria creatività e si ricordano di avere un cervello.

Spero che Conte abbia capito che Vucinic gioca meglio senza Giovinco, e vice versa, come abbiamo scritto in precedenza fino all’esasperazione.  Non vanno d’accordo. In campo e sono io personalmente convinta, avendo avuto diversi rimandi, anche fuori. C’è abbastanza per capirlo ed evitare che i due si auto annullino mettendo a rischio la partita. Quando Giovinco è uscito, Vucinic si è svegliato , ricamando alcuni assist importanti tra cui quello a Matri e andando persino in gol.  Ma la star di questo incontro è stata Pogba, protagonista assoluto ha il  merito di aver sbloccato il risultato con una rete formidabile .. che si è ripetuta poco dopo. Grandissimo ..

Due parole vorrei spenderle per l’allenatore Guidolin, sinceramente rammaricato e triste per una sconfitta a suo dire evitabile. Mi ha colpito, perchè non ha tirato in ballo nessuno se non se stesso e le sue responsabilità, non ha coinvolto l’arbitro o altre perturbazioni occulte. Stava quasi piangendo, per lui era un giorno speciale era arrivato alla sua 500ma panchina e voleva fare bella figura con il suo pubblico, seppur consapevole che la Juve ha risorse e che sarebbe stato non semplice batterla, ma forse non si aspettava di prendere 4 gol, e mi ha fatto tenerezza. E’ la prima volta che mi capita di vedere un uomo deluso dai suoi uomini, che si preoccupava del pubblico e della brutta figura rimediata a Torino, gli avrei dato una “pacca” sulla spalla dicendogli ..”provaci ancora …”

Mettiamo in cassaforte un pezzettino in più, il calvario di Gennaio è a metà, ci aspettano ancora molti incontri e come sempre non possiamo sbagliare ..

Abbonamenti troppo cari, Presidente così non va.

Sono stato molto critico negli ultimi tempi nei confronti di Andrea Agnelli. Ci tengo a precisare che non è stato sempre così. Ho fatto di recente un riassunto che ho pubblicato su Facebook, delle principali azioni fatte dal Presidente in questo suo breve mandato e ne è uscito un bilancio più positivo che negativo. Tuttavia ultimamente alcune decisioni a livello dirigenziale non le riesco proprio a digerire. Sulle stelle mancanti abbiamo ampiamente discusso ma ci tengo ad aggiungere due cose: 1 – non è stata una provocazione e se lo è stata non ha colpito nel segno, tanto è vero che abbiamo avuto non solo l’avvallo dal ”palazzo” ma addrittura i complimenti per la scelta di non metterle; 2 – Se qualcuno ci ha visto una qualche trattativa per alleggerire la posizione di Buffon , Conte e Bonucci a riguardo delle inchieste in corso, anche questa mi pare un’ ipotesi campata in aria, in quanto continuano ad uscire in maniere molto insistente notizie sulla posizione ”grave” del nostro mister. Ma mettiamo da parte questo discorso e parliamo di ciò che veramente mi ha mandato su tutte le furie, e questo è l’esagerato rincaro dei prezzi degli abbonamenti per la stagione a venire, nonostante il periodo di grave crisi che attanaglia l’Italia. Tanto per capirci , parliamo subito di prezzi. Le curve sono passate da 275 euro a 350 per i rinnovi e a 390 euro per i nuovi abbonati, con un aumento del 27% nel primo caso e addirittura del 42% nel secondo. I ridotti under 16 (quindi i bambini per intenderci), sono passati da 140 a 175 -195 euro. La tribuna family da 400 a 535 (575 per i nuovi), anche qui con aumenti intorno al 40% e oltre. Non so in questo caso cosa s’intenda per ”family”, forse sarà per intendere le ”family” della collina torinese, non certo le famiglie popolari. Di questo passo una famiglia media composta da due adulti e due bambini sotto i 16 anni, se non saranno previsti ulteriori pacchetti sconto, in curva può arrivare a pagare 1170 euro. Praticamente uno stipendio medio di questi tempi. Questo per 19 partite (ma forse verrà escluso il Derby e saranno 18), per la Champions e la coppa Italia, bisognerà tirare fuori altri soldi. Visto il rincaro, che è in media fra il 30% e il 40% non oso pensare cosa costerà il biglietto per un singolo evento. Preparatevi. Si era detto in fase di presentazione del nuovo stadio che il pubblico era il dodicesimo uomo in campo e così è stato, si era detto che questo doveva esser lo stadio delle famiglie e così è stato. Quest’anno. Peccato che per l’anno prossimo, la società ha mostrato di non aver a cuore nè le famiglie e nè tantomeno il dodicesimo uomo in campo. L’idea che passa dalla Juve è questa: ” Abbiamo un prodotto appetibile e che funziona e lo vendiamo al prezzo più caro possibile, se vi sta bene è così altrimenti niente stadio”. Mi spiace Presidente avrei voluto tanto abbonarmi ma siamo in 4 in famiglia e dato i tempi, preferisco fare la spesa.

Alessandro Magno

Piuttosto che una terza stella così, piuttosto!


E’ di oggi la notizia secondo il quale la nuova maglia della Juventus non recherà la tanto agognata (e sognata) terza stella ma una non meglio precisata scritta sotto il logo (o sotto lo scudetto) del tipo ”trenta” oppure ”trenta sul campo”. La prima cosa che mi viene in mente così a umore è che se questa è la sorpresa del Presidente Agnelli è una sorpresa assai amara. Della serie come quando ti regalano una cravatta che fa schifo e che non ti metterai mai. Se è questa la sorpresa direi che era meglio non averla. Mi spiego: da tifoso nè io e nè tanto meno tutti gli altri crediamo di non saper contare, di conseguenza sappiamo, e lo sapevamo pure prima, che i nostri scudetti vinti sul campo sono 30. Il che significa: non avevamo bisogno di alcun promemoria. Fra l’altro non si capisce perchè oggi dovremmo mettere ”trenta” quando ieri non abbiamo messo ”ventinove”, che si , sarebbe stato qualcosa con un significato davvero importante. Se poi questo ”trenta” come leggo da qualche parte sarebbe un monito, un vanto nei confronti dei nostri avversari la cosa a mio parere, è pure peggio. Sarebbe un poco come uno che si è fatto la galera da innocente ed esce. Se non c’è una revisione del processo, se non viene unanimamente riconosciuto come innocente, è e sarà sempre colpevole. Per tutti. Hai voglia a dire che non lo sei, hai voglia a scriverlo sui muri a lettere cubitali o a scrivertelo in fronte. Sei e sarai sempre colpevole e non c’è nessuna legge che dirà il contrario. Sarai sempre trattato come un colpevole. E se vai in giro con la scritta in fronte ”innocente” fai pure la figura dello stupido. Ecco perchè fra l’altro son belle da vedere le scritte 30 sullo Stadium con le tre stelle sullo scudetto, ma pur sempre lasciano il tempo che trovano. Puoi scriverle anche sulla tazza del cesso (cit.) non è li che servono ma sulle maglie e nella bacheca (quella ufficiale).

A scanso di equivoci voglio subito diradare i sospetti di qualcuno che magari adesso pensa che stia facendo un attacco alla persona di Agnelli. Andrea Agnelli è un ottimo Presidente e un ottima persona che fino ad ora ha fatto tanto. In questo frangente però a parere mio, e se così fosse, ha sbagliato perchè non è prudente promettere cose che poi non si possono mantenere. Attenzione, chi mi legge sa benissimo che io lo dico fin dal primo giorno che le stelle non ce le facevano mettere, per cui lo dicevo prima e lo dico ora. Per me è una semplice constatazione. Non andavo scrivendo prima ”questo è il mio Presidente” come non scriverò ora che non lo è. Io mi sforzo di restare come sempre il più possibile razionale, non lo scrivevo neppure di Gianni o Umberto Angelli: ”Questo è il mio Presidente”, mica vuol dire che non fossero dei grandi o non abbia stima di loro. Anzi mi spingo più in la, a quelli diciamo più umorali che ad esempio han fatto una questione di lana caprina attaccando Del Piero per aver detto in sostanza che: ”gli scudetti ne abbiamo vinti 30 ma ce ne han assegnati 28” dico adesso di non fare uguale con Agnelli ammesso che ne avessero il coraggio. Lo dico agli ”umorali” ma pure …diciamo gli altri. A parere mio, il Presidente a volte è troppo tifoso e commette errori di questo genere a parlare da tifoso. Sulle stelle era tutto abbastanza chiaro fin dall’inizio, mi sarei aspettato che provasse a fare una forzatura , mettendole sulla maglia così come mi aspettavo che la Federazione non le approvasse. Allora si in quel caso lo avrei applaudito e sarebbe stato chiaro che la Juve voleva metterle ma non gliele hanno fatte mettere. Piegarsi prima non è mai bello. Se poi sei Juventino e quindi sei abituato a non piegarti mai la cosa è pure peggio. Ripeto a questo punto era meglio non prometterle. Ero contrario a stelle stilizzate o nel logo figuriamoci a scritte. Da quando le scritte hanno qualcosa di ufficiale nel simbolisimo delle vittorie? Suvvia! Occorre avere rispetto della maglia. La maglia è una divisa , è un armatura. Con la maglia si va nella battaglia. La maglia è una questione di stile ma non è una questione di moda. La maglia è una cosa seria. ”Trenta” o terze stelle fittizie non ne voglio. Addirittura avevamo tre stelle ora neanche una. Era meglio due stelle come prima, continuando le nostre battaglie nei tribunali di dovere. Quando ci sarebbero stati restituiti gli scudetti avremmo messo la terza stella come andava messa. E’ come se per punire la moglie ci fossimo tagliati…… le stelle.

Alessandro Magno

Tavolo politico, anzi no ..tavolo della pace.

Premessa. In tv, nei programmi e siti sportivi si legge di questo famoso tavolo della pace del 14 dicembre, chiesto da Agnelli e apparecchiato dal presidente del C.O.N.I. Petrucci con invitati illustri tra cui il signor Moratti. C’è un errore però, questo nome del Tavolo della Pace l’hanno inventato i media. Andrea Agnelli non ha mai parlato di pace ma di un tavolo politico per discutere del futuro del calcio italiano, della LEGA ma anche del passato riguardante lo scudetto 2005-2006 assegnato all’Inter e a prescindere da chi non vorrà si parlerà anche di quello scudetto.
In quel tavolo Politico si discuterà anche dei 445 milioni di danni chiesti dalla Juventus nel ricorso al TAR, si parlerà della revoca dello scudetto all’inter, ci saranno tanti argomenti per soddisfare anche i più curiosi e magari far tacere altri illustri non invitati.

Durante la partita di coppa Italia contro il Bologna sono usciti fuori per qualche minuto due striscioni dalla curva Sud del nuovo Juventus Stadium con scritto:
“ANDREA, SE TI SIEDI AL TAVOLO ATTENTO AL PORTAFOGLIO”
“SOLO GLI SCONFITTI CHIEDONO LA PACE: NO AL TAVOLO!”.
Ma chi ha chiesto la pace? Dalla bocca di Agnelli non sono mai uscite queste parole, dai media italiani si. Quindi bisognerebbe fare un po’ di chiarezza su questi striscioni, capire a chi erano rivolti e perché. I tifosi in generale, non solo quelli in curva, dovrebbero stare un po’ più attenti ad alcune parole, non bisogna abboccare a tutto quello che dicono i media. Dalla bocca di Moratti, di Petrucci, di Abete è uscita la parola PACE ma non dal nostro Presidente Andrea Agnelli. Loro vogliono metterci una pietra sopra al passato ma non il nostro Presidente.
Se era rivolto ad Agnelli, come immaginiamo,  in tanti vorrebbero capirne il motivo. Andrea sta mantenendo piano piano le promesse fatte con azioni legali e parole per riportare a casa gli scudetti revocati nel 2005 e 2006. Se la sentenza di primo grado di giudizio di Napoli riguardane Moggi del 8 novembre è andata come è andata lui non può farci niente però è anche vero che la Juventus ne è uscita pulita. Lo striscione ha citato la parola PACE ma come già detto Agnelli nella conferenza stampa in risposta a Petrucci non ha mai nominato PACE. Quindi a che servono questi striscioni? C’è qualcuno che non sta con il presidente? C’è qualcuno che ha capito male? Sono solo una piccola frangia di tifosi? O tutti la pensano così? Cosa vorrebbero questi tifosi? Se era rivolto ad Agnelli potrebbe significare che qualcuno non ha capito molte cose, che c’è un po’ di confusione, che qualcuno rema contro e la cosa dispiace. Bisogna informarsi e capire meglio alcuni fatti senza far volare parole a vanvera.

Dovremmo rimanere tutti uniti per riportare a casa gli scudetti perché tutti li rivogliamo, almeno spero, e dovremmo remare nella stessa direzione del nostro Presidente. Ci sono già troppe chiacchiere e chiacchieroni in giro soprattutto tra i “nemici” e ne sono molti, quindi perché creare polemiche anche in casa nostra?
Quando i media italiani, che non sono proprio nostri amici, lanciano un amo con una forma diversa da quella reale non bisogna abboccare. Quell’amo storto lasciamolo ai chiacchieroni.

 

Silvio Raponi

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