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Domenica 5 gennaio 2014 Juventus-Roma ore 20.45 Juventus Stadium Torino.

index                                                                                                                                                                              Di Cinzia Fresia  

 

Rieccoci qua, e che bello cominciare l’anno con una bella iniezione di adrenalina allo Juventus Stadium, il match più atteso del girone di andata, lo scontro tra le due aspiranti al campionato, chiudono la pausa natalizia, chissà se i nostri avranno passato la prova costume? O la risposta della bilancia avrà fatto arrabbiare Antonio Conte? ” se ingrassi non giochi ..” atleti avvisati mezzi salvati ..così si dice.
Proprio per questo incontro, il tecnico della Juventus ha voluto i suoi a Vinovo prima del Capodanno, anche Tevez, nonostante i problemi famigliari è volato a Torino festeggiando in aereo l’arrivo del nuovo Anno.
Partita tesissima con tensione alle stelle, la Juventus a 5 punti dalla seconda desidera mantenere il primato ma Francesco Totti ha lanciato un anatema ..”Juve ti batterò”, ma Conte non ci sta, il rientro di Pirlo e la presenza di Tevez lo rassicurano, ma altresì preoccupa l’assenza di Barzagli, grande regista della difesa bianconera.
Intanto, a far compagnia alla Juve un portafortuna come David Trezeguet, presente in questi giorni a Torino,  amatissimo e ammirato bomber che noi  tifosi non abbiamo  dimenticato.
Incrociamo le dita ragazzi! I rientri post festività non sono mai iniziati alla grande, ma siamo ottimisti che le motivazioni inducano i ragazzi a dare il 100 per cento!

Juventus: Ragione e sentimento

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Scritto da Cinzia Fresia

Stiamo vivendo un momento interlocutorio, si parla, si dice, si mormora, si promette, si ritrae, i risultati tardano ad arrivare, i giornali hanno parlato per molte settimane di Higuain con un piede nella Juve, ma niente da fare l’ex del Real Madrid non troverà casa a Torino.

E’ vero,  è materia che fa vendere i giornali ora che il campionato è andato a “dormire”, la  carta stampata si  scatena  farneticando una sequenza di nomi che resteranno nel mondo delle idee giornalistiche e forse nei desideri dei tifosi. Ma d’altronde la Juve non ha mai detto niente di ufficiale, fino ad   oggi ed ecco un annuncio:  la trattativa con Tevez è riuscita, l’ex bomber del Manchester city è arrivato a Torino per sostenere le visite e ufficializzare la sua investitura.

La Confederation cup sta finendo, e Antonio Conte fresco di matrimonio si troverà a fare i “conti” con gli Juventini ammaccati e affaticati, reduci da questo torneo estivo,  un titolo curioso di alcuni “tutto sport” fa, parlava di Pavel Nedved al posto di Marotta, in effetti il Ds non si può dire brilli di luce propria in fatto di calcio mercato, scarsi gli affari e pochi soprattutto gli uomini necessari alla Juventus, è vero che Antonio Conte è un prestigiatore in fatto di allenamento, sappiamo quanto sia abile  ai tirare fuori linfa da una rapa,  ma come tutte le brave persone non bisogna approfittarne,  da professionista quale è, molto  ambizioso,  non disdegnerebbe  una volta nella sua vita Juventina breve o lunga che sarà, partorire un progetto con un campione vero, vorrà quella soddisfazione che va cercando da quando fa  l’allenatore, Pavel Nedved: un nome, una garanzia, legatissimo in una profonda e leale amicizia nei confronti della famiglia di Umberto Agnelli, sarebbe probabilmente l’uomo giusto al momento giusto. Da anni si è messo in “aspettativa” per arrivare al posto ambito non solo da lui ma da tutti i tifosi, un uomo dai trascorsi calcistici leggendari che ha voluto la Juventus per realizzarsi da  calciatore e forse un giorno da dirigente, ma come tutte le persone di valore sanno aspettare, Nedved non è fuggito quando la Juventus è ingiustamente scivolata in B, quando è stata infangata dall’indecente inchiesta di calciopoli,  Nedved nonostante i richiami delle “sirene” è rimasto qui, a Torino, ad aspettare  tempi migliori quelli  attuali, però ..  sarà stato il Tuttosport o il fiato sul collo di Nedved che improvvisamente e come per magia et voila …ecco uscire dal cilindro Carlito Tevez, siamo tutti senza parole .. e chi se lo aspettava? Chi ..sotto il “solleone” (si fa per dire) di giugno non avrà commentato negativamente i “rumors” circa il nostro calciomercato?

La notizia di oggi cambia tutto, come volevasi dimostrare è bastato il titolo di un giornale ed una figura minacciosa già con le mani sulla scrivania che si è materializzato in pochi giorni quel top player o presunto tale,   che ci  si aspettava,  o comunque ciò che Conte stava inseguendo. Con questo non significa che abbiamo finito, mancano ancora tanti nomi all’appello e il prossimo probabile  potrebbe essere  Ogbonna, difensore attivo al Torino a cui Conte dà la caccia da tempo immemore.

Questa volta i giornali hanno fatto un buon servizio a noi della Juve, la minaccia di Nedved ha fatto “pedalare” il ds Marotta concludendo la trattativa che interessava Conte e soprattutto i tifosi.

Ora vedremo cosa succederà, a questo punto il mercato diventa rovente! Incrociamo le dita ragazzi perchè il Tevez con tutto il rispetto funzioni, che non si metta ” in pensione” come hanno fatto i precedenti , e ci regali tanti gol ma soprattutto ci faccia brillare in Champions. Tanto in Juventus ci stanno già  tenendo molto a questo signore, assegnandogli  la “mitica maglia numero 10”, sì proprio quella ..di Alex Del Piero.

Si conclude perciò il dilemma 10 o non 10, nessun italiano ma nessun’altro giocatore della Juve, nemmeno Pirlo che poteva portarla non tanto per i trascorsi  precedenti, ma per quella parità di carriera che poteva consentirgli di indossarla senza sentirsi usurpatore, invece no. E’ stata data o forse meglio dire accettata da uno che è appena arrivato e di cui sappiamo solo le speranze.  E’ stato giusto? Forse sì o forse no. Questo clima intorno al nostro capitano ancora nel cuore, fa male .. perchè continuiamo a non capire il motivo di così tanto odio per lui .. e vorremo sapere. Ma l’acquisizione del numero 10 a Tevez mette tutti a tacere e i paragoni saranno evitati e poi 10 oggi, è diventato solo un numero, quindi non più importante.

Allora complimenti al nostro Ds e soprattutto Benvenuto a Carlito Tevez e che ci stupisca con i suoi gol ..

 

 

Prepartita Juve-Siena, ennesima prova.

26a Giornata Juventus Siena

Articolo a firma di Eldavidinho.

Dopo Roma bisogna ripartire. In settimana il mister ha avuto il tempo per ricaricare le pile mentali e fisiche dei propri giocatori con test atletici, riunioni mattutine ed accorgimenti tattici. Col Siena è d’obbligo riprendere la marcia.

Juventus-Siena è una sfida che ha una tradizione recente, fatta di incontri disputati tutti nel nuovo millennio, quando i toscani sono approdati per la prima volta in serie A. Il bilancio parla a favore dei padroni di casa con 5 successi, 2 pareggi e nessuna sconfitta. Non mancano gli spunti degni di nota. L’unico punteggio ripetutosi due volte è il 2-0: si è registrato nel campionato 2004-05 (con gol di Cannavaro e Trezeguet) e nel 2007-08 (stesso copione, con una rete per tempo: prima Salihamidzic, poi il solito David). Grande protagonista è stato Alessandro Del Piero: firma una tripletta nel primo Juventus-Siena del 2003-04 (giocato sotto la neve e in campo c’era anche Antonio Conte, una sua incursione determinò il rigore che sbloccò il risultato). Apre la sfida dell’anno successivo con uno splendido colpo di tacco e la chiude dal dischetto (in mezzo, nel 3-0, c’è il gol di Emerson). E’ lui a decidere la partita del gennaio 2009 con un calcio di punizione. Infine, realizza i suoi gol numero 300 e 301 nel rocambolesco 3-3 della gesatione Zaccheroni, quando la Juve si vede vsfilare la vittoria nonostante conduca per 3-0 dopo appena dieci minuti. L’ultimo Juventus-Siena è terminato 0-0: i toscani erano allenati da Sannino.

Sono solo 6 i punti guadagnati dal Siena in trasferta (esattamente come quelli di penalizzazione che hanno zavorrato il suo mandamento: senza il gap da scontare a inizio campionato, i bianconeri di Toscana sarebbero attualmente salvi). 1 vittoria, 3 pareggi e 8 sconfitte, con 12 gol fatti (15 in casa) e 21 subite (13 all’Artemio Franchi): il bilancio parla di una chiara difficoltà che finora il Siena ha accusato lontano dal suo stadio. L’unico successo risale al 2 settembre 2012 ed è un’impresa importante oltre che meritata: la squadra – all’epoca affidata a Serse Cosmi – ottiene 3 punti a San Siro, battendo l’Inter 0-2, con le reti Vergassola e di Valiani nella ripresa.

C’è un giocatore che ha disputato tutti i 25 incontri di campionato: è il portiere Gianluca Pegolo, spesso protagonista di prestazioni salutate da buonissimi voti in pagella. Dietro di lui, con una presenza in meno, vi è Simone Vergassola, veterano del centrocampo. Il Siena è una squadra corretta: 2 le espulsioni ricevute (Paci e Felipe i colpevoli). Il difensore brasiliano è anche il giocatore più ammonito con 8 cartellini gialli. Il cannoniere della squadra è lo svizzero-nigeriano Innocent Emeghara, autore di 4 reti nelle ultime 3 gare del Siena. Insieme a lui vi è Calaiò (passato però al Napoli al mercato di gennaio). La lista dei marcatori prosegue con Reginaldo con 3 gol; Vergassola, Valiani, Paci, Bogdani e Paolucci con 2; Ze Eduardo, Neto e Sestu con 1.

Non ci sono giocatori squalificati per Juventus-Siena di domenica prossima. I tre bianconeri ammoniti durante la gara contro i giallorossi non erano infatti in diffida. Ci entrano ora Pirlo, alla settima sanzione, e Matri, alla terza, mentre Lichtsteiner ha rimediato all’Olimpico il sesto cartellino giallo. Tornano a disposizione, dopo aver scontato sabato il turno di squalifica, Peluso e Marchisio. Nessuno squalificato anche tra i toscani.

Tornano a disposizione Peluso e Marchisio, quest’ultimo prenderà il posto di Pogba nel ruolo di mezz’ala sinistra. In attacco probabile il rilancio di Giovinco al posto di Vucinic o del diffidato Matri, da non escludere inoltre qualche variazione in difesa ed a centrocampo dal momento che anche Barzagli, Pirlo e Vidal sono a rischio squalifica in vista del match contro il Napoli. Vicino al rientro Chiellini, stagione terminata invece per Pepe. Allenamenti a porte chiuse per i bianconeri, ma per domenica allo Juventus Stadium saranno tutti a disposizione di Iachini eccetto il brasiliano Angelo. Il tecnico potrebbe confermare la formazione scesa in campo contro la Lazio, panchina per Pozzi.

Per Juventus-Siena di domenica pomeriggio è stato designato l’arbitro Domenico Celi di Bari. Il direttore di gara pugliese (ma che in passato era sotto la sezione di Campobasso), torna allo Juventus Stadium dopo che era stato protagonista della prima storica gara ufficiale di un anno e mezzo fa, quella con il Parma, vinta 4-1. Dopo quella sfida, Celi ha diretto la squadra di Conte anche nelle vittorie di Bergamo con l’Atalanta (0-2) e di Novara (0-4). È invece alla prima stagionale. In totale sono sette i precedenti, con sei vittorie e un pareggio. Tra questi non ci sono confronti diretti con il Siena. Per il match di domenica, i guardalinee saranno Francesco Altomare e Andea Crispo. Il quarto uomo sarà Giancarlo Rubino, gli assistenti d’area Carmine Russo e Maurizio Ciampi.

Rubrica “Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve 

 

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Motivazioni di una sconfitta evitabile a Roma.

La bravura dell’avversario. Noi eravamo un po’ sotto tono ma non abbiamo fatto malissimo. Come a Milano col Milan o in casa con la Samp. Non ci siamo suicidati e avremmo pareggiato se non avessimo trovato una Roma in serata.

Totti gran gol e gran fallo su Pirlo e non è nuovo nè alle prime nè alle seconde.

Totti è un gran giocatore e i grandi giocatori oggi vengono protetti dagli arbitri. Ai miei tempi, quando ero giovane, non lo erano. È giusto che ora recuperino con gli interessi.

Barcellona Milan infondo se quella che fà più paura è il Barca non sarebbe utile tifare Milan?

Ho guardato pochino la gara. Complimenti al Milan che s’è difeso all’italiana e ad Allegri che complessivamente ha fatto meglio di tanti altri in 3 anni. Detto questo, non ho tifato Milan. Non tifo più le italiane in Coppa da anche prima di Calciopoli. Sarà simpatico buttarli fuori ai quarti.

Juventus non tirare troppo la corda…

 

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Articolo scritto da Alessandro Magno.

Non mi piace mai perdere, da buon Juventino ci metto sempre un po’ di ore a digerire le sconfitte. Men che meno mi piace perdere contro squadrette alla nostra portata. La Roma di quest’anno è una squadretta. D’altronde se ha subito 45 gol (seconda peggior difesa del campionato) ci sarà un perché. Abbiamo sbagliato tutto Sabato. Dalla formazione ai cambi, all’approccio. Conte è bravo ma deve imparare ancora molto. Innanzitutto imparare a fare turn-over. Non si può mettere in campo la stessa formazione per tre partite di fila in sette giorni ed è evidente che non puoi chiedere ai ragazzi se si sentono bene (come lui ha dichiarato). Se ogni partita dopo la coppa la perdiamo evidentemente c’è un problema che va risolto.

I cambi poi son stati veramente pessimi eccetto Padoin che comunque il suo l’ha fatto. Anelka come si sapeva è un buon ex-giocatore e si vede, fa il suo compitino anche benino ma incidere mi pare non incida proprio, il cambio Giovinco con Vucinic poi, è togliere il giocatore più inutile al mondo (quando non ha voglia) per metterne uno fra i più inutili a prescindere. Cioè, cosi si vuol cambiare il corso di una partita, inserendo Anelka e Giovinco? Mi chiedo se Quagliarella e Giaccherini per caso gli han rigato la macchina a Conte. Ci abbiamo messo mesi a capire che Matri deve giocare vuoi vedere che se mettiamo dentro magari pure Fabio veniamo a capo che forse i due son più incisivi dei presunti inventori di giocate? Eccetto Vucinic (qualche volta e quando ha voglia come detto) io giocate alla Messi o alla Ronaldo da Vucinic e Giovinco, ne ho viste poco e niente. Mi butto in una previsione di mercato. Sento parlare di cessione di Vidal. Di Arturo in giro ce ne son davvero pochi forse nessuno, se è vero che il Manchester è disposto a pagarci tanto Vucinic forse sarebbe meglio iniziare a valutare questa cosa. Vucinic quando ha voglia è fortissimo, peccato che mi pare di constatare che spesso e volentieri di voglia non ne ha. Di conseguenza una squadra che si chiama Juve non credo possa prescindere da un giocatore così. Nonostante io gli riconosca di essere oggi alla Juve quello sicuramente con maggiore talento, credo che in giro di suoi sostituti ce ne siano molti e validi.

Tornando alla partita la Roma ci ha bastonato con un vecchietto terribile (e scorretto) che è Totti, noi il nostro vecchietto terribile, uno che si ti cambiava le partite quando entrava, lo abbiamo mandato a Sidney. Per prendere poi Anelka! L’unico vero Top Player che avevamo in attacco: Del Piero. E questo non è il solito discorso da amarcord che fanno alcuni quando perdiamo una partita. Sono fatti. La Juve ha un gran gioco e quando riesce ad esprimerlo è una squadra eccellente. Purtroppo quando magari per stanchezza non riesce a farlo manca il giocatore che ti risolve le partite con una giocata. Manca il campione in attacco. La Roma senza gioco ci ha battuto con la giocata del singolo e noi non siamo riusciti neppure a pareggiare. Il Campione in attacco ci va e finché Marotta non ce lo porta saremo sempre come una bella donna con un grande difetto.

Ieri è andata bene che il Napoli ha pareggiato, loro han il difetto contrario, non hanno gioco ma hanno il Campione. Se non gli gira Cavani sono fermi al palo. Mi domando cosa sarebbe la Juve con un Cavani. Anche ieri gli arbitri hanno cercato di dargli l’aiutino. Purtroppo per loro avendo già dato molto a Roma con il mancato rosso a Totti e gli arancioni per De Rossi e Lamela hanno potuto quello che hanno potuto a Napoli. Certo che fa strano come a noi si fischi la fine della partita sette secondi prima e cioè al 93mo e 53 secondi (su 4 di recupero) senza farci battere un angolo e al Napoli vengono dati 5 minuti di recupero e viene fatta battere una punizione dal limite al 95mo e 36 secondi. La Juve tace, Conte in sala stampa sorride. Io non sono molto felice di questo nuovo atteggiamento del Mister, lo preferivo più guerriero e arrabbiato e sanguigno come era prima. Ci vogliono fregare e la fregatura è sempre dietro l’angolo e preferisco denunciarle queste sconcezze (e bassezze) piuttosto che sorridere. Mi dicono ad esempio che la punizione da dove nasce il secondo gol del Milan sia una simulazione di Balotelli, nessuno ne ha parlato. Come mai? Quanti punti in più ha il Milan con favori arbitrali quest’anno 26? E come mai quando capita a noi ne parlano per mesi e magari ci squalificano pure il giocatore?

Altra cosa che non mi è piaciuta per niente, la storia di Raisport che ha mandato in onda un servizio sul doping mettendoci dentro a paragone Armstrong e la Juve e poi scusandosi dopo, inviando una lettera al nostro Presidente in cui si dice che l’autore del servizio sarà redarguito. Intanto è bene ricordare che la Juve sul doping è stata assolta con formula piena e non come si racconta che è stata prescritta. La prescrizione è arrivata dopo su un altro filone di indagine riguardo all’abuso di farmaci LECITI. Sul doping la Juve è stata ASSOLTA, punto. Ficcatevelo in testa antijuventini. Sulla lettera e sul giornalista mi chiedo due cose: 1- Quanti han visto il servizio e quanti hanno letto la lettera di scuse? 2 – Io pago il canone è giusto che uno pseudo-giornalista usi a suo uso e consumo la rete pubblica per pubblicare le sue frustrazioni?

A me del fatto che lo richiamate a questo qui non frega proprio nulla, un errore grave come questo che rientra assolutamente nella diffamazione, va punito severamente. Ora se la lettera di scuse è stata fatta per evitare una querela da parte della Juve io questo lo posso anche capire, ma il giornalista va assolutamente sospeso dal servizio per qualche tempo e gli va pure comminata una sanzione, così impara a fare il giornalista-tifoso-frustrato. E se dovesse continuare è chiaro che non va data a questo tipo di persone la libertà di preparare servizi per la tv pubblica.

Gli articoli di Alessandro Magno escono su:

ilblgodialessandromagno.it ,  Juvamania.it ,  ladivinajuventus.it , ilbianconeronews.blogspot.it

Roma – Juventus 1-0 Sintesi

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Roma-Juventus sabato 16 febbraio 2013 – Stadio Olimpico – Roma “Cronaca di una sconfitta annunciata”

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Scritto da Luna23

Se lo sentiva Antonio Conte e obiettivamente anche noi che la partitissima finisse così, l’obiettivo della lega, quello di farci perdere il campionato si sta concretizzando. Una sconfitta pesante, domani  il Napoli contro la Sampdoria vincerà   quasi di sicuro, se non riuscisse ci penseranno gli arbitri, e saremo a  meno 2, e viste le condizioni attuali sarà dura ..

La Juventus è entata in campo penalizzata  da un calendario che avrebbe steso  anche Superman, i reduci da Glasgow  avevano ancora le fatiche da smaltire e questo concetto è stato più volte sottolineato da Conte, ma stasera la Roma è davvero andata giù di brutto, la sua bandiera, Francesco Totti,  ha distrutto  il nostro Andrea Pirlo rischiando di mandarlo all’ospedale, facendolo ovviamente apposta, probabilmente Totti crede che siamo tutti scemi e ciechi, da lì che si è  capito che la “cara” Roma,  sentiva di avere la vittoria in mano,  tirando   pugni e calci a tutti, e i nostri,  poverini se li sono presi. Ma d’altronde se ne approfitterebbero tutti, essendo la Juventus una squadra nel mirino della Lega, chiunque si tufferebbe a pesce  per fare male, vero Totti? Comunque .. non posso però esimermi da criticare un po’ il nostro operato, si era stanchi è vero, ma qualcuno non lo era, come Giovinco, Padoin, Anelka .. non avremmo vinto stasera, mancava il gioco, e poi non era la Juve che abbiamo visto a Glasgow, veloce e lucida, e la Roma non faceva il pressing del Celtic, due modi di giocare completamente diversi, abbiamo sofferto un avversario mediocre ..in ultimo l’attacco ha fatto pena.

E questa è la nostra verità, d’altra parte la Rometta ha avuto dall’arbitro tutto e di più, persino la brusca interruzione del tempo di recupero. L’arbitro Rocchi, ha avuto così paura di un’eventuale pareggio, che non “se l’è sentita”di far finire il recupero, lamentando un’inventata “perdita di tempo” da parte della Juve per fischiare la chiusura anzi tempo.   La Roma festeggerà almeno per un mese questa vittoria, li capisco perchè non gli succede molto spesso.

Al posto dell’allenatore Questa volta Conte ha sbagliato molto, giusta la sostituzione di Vucinic, ma al posto di Giovinco avrei tentato la carta Quagliarella, anche l’ingresso di Anelka, troppo in ritardo. In definitiva le sostituzioni non hanno cambiato la partita, talvolta la Juventus sembra il “gioco dell’oca” torna indietro di tre caselle, da strepitosa a mediocre nel giro di una settimana, questa incognita penso che tormenti il mondo Juventino da tempo, non si riesce a capire il perchè di questi alti e bassi repentini dei giocatori, che sia mancata la squadra ..forse, torno a dire che non era la Juve di martedì, che ha contenuto una mandria di assatanati, rifilandogli 3 gol, quasi uno dopo l’altro, mentre oggi ..con una squadra di livello inferiore  del celtic è colata a picco. Misteri ..

Il gol della Roma è arrivato per un errore di difesa, lasciato libero Totti e tenendo aperto un varco dove poteva passare anche un carro armato, è bastato solo  un tiro che sembrava uno sparo .. gol! C’è niente da fare .. se non chiedere ai difensori se stavano prendendo un the con i pasticcini, in realtà, Buffon ha salvato la porta molte volte, ma d’altronde dai che ti ridai prima o poi ..entra .. ed è accaduto. Ciò che mi è dispiaciuto è stato l’accanimento feroce su Andrea Pirlo il quale  picchiato tutta la partita, ci ha rimesso quasi un ginocchio oltre a calci, schiaffi e pugni, e comunque è stato molto bravo nonostante la marcatura, ha  cercato di fare qualcosa.

Non so perchè, sarà un’mpressione e spero vivamente di sbagliarmi ma temo che il campionato sia perso, il sogno nel cassetto della lega si sta realizzando .. ci vorrebbe un miracolo!

 

Prepartita Roma-Juve, non sarà come a Glasgow.

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Articolo a firma di Eldavidinho.

Con la Roma non sarà come a Glasgow. Affrontare una trasferta nella Capitale non porta mai ad un risultato scontato, c’è sempre da faticare. Col Celtic è stato più facile del previsto ma a Roma troveremo una squadra che, dopo l’esonero del boemo, vorrà riscattarsi proprio contro di noi dalla pesante sconfitta subita a Genova dalla Sampdoria.

5 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte per un totale di 18 punti su 34 che compongono attualmente la classifica della Roma. 26 le reti fatte (contro le 24 in trasferta), mentre è maggiore la solidità della squadra davanti al proprio pubblico (19 i gol incassati su 45 totali).

A causa del successo a tavolino con il Cagliari, la Roma ha disputato 23 incontri sul campo. L’unico giocatore sempre presente è il giovane Alessandro Florenzi, classe 1991, grande sorpresa della stagione. Una partita in meno è stata giocata dal capitano Francesco Totti, che rispetto al compagno di squadra ha però un minutaggio molto più corposo (1921 minuti contro 1561). Ben 6 i cartellini rossi già maturati da 6 interpreti diversi: Marquinhos, De Rossi, Pjanic, Destro, Osvaldo e Tachtsidis (leader delle ammonizioni con 8 cartellini gialli). I goleador della squadra sono Lamela e Osvaldo con 11 reti. Seguono Totti con 8, Destro con 4, Florenzi con 3, Marquinho e Pjanic con 2, Nico Lopes, Bradley, Perrotta, Castan, Burdisso e Tachtsidis

E’ un bilancio in grande equilibrio quello fra Roma e Juventus negli incontri disputati nella Capitale: 28 i successi dei padroni di casa, 26 i pareggi e 24 le vittorie bianconere. Il successo tipico della Juve è di 1-2, punteggio verificatosi in 6 circostanze. Nel 1935 è una doppietta di Borel a capovolgere lo svantaggio determinato da Scaramelli. Ed è proprio il giocatore soprannominato Farfallino, peraltro, il capocannoniere juventino degli incontri disputati a Roma con ben 7 centri. Nel 1942-43 l’andamento è diverso: la Juve va avanti di due reti grazie a Magni e Meazza, i giallorossi (campioni d’Italia in carica) accorciano le distanze con Cappellini solo a un minuto dalla fine. Il primo marzo del 1964 il grande protagonista è Stacchini, autore di una doppietta che trafigge il portiere Cudicini, destinato poi a brillante carriera con il Milan. La rete della bandiera della Roma è opera del brasiliano Sormani. L’1-2 più importante della storia è quello che chiude il campionato 1972-73. E’ un incontro epico, perché la Juve – staccata di un punto dal Milan – va all’intervallo sotto di un gol (marcatore Spadoni), proprio mentre i rossoneri stanno perdendo malamente a Verona. Nella ripresa tutto cambia: Altafini pareggia con un colpo di testa; Zoff salva il risultato con un intervento prodigioso; infine, Cuccureddu con una staffilata sotto la traversa determina il successo bianconero e la conseguente conquista del quindicesimo scudetto della Vecchia Signora. Dieci anni dopo, il copione si ripete. Stavolta è la Roma lanciata alla conquista del suo secondo scudetto. Ma la Juve non si fa piegare neanche stavolta e risponde al gol di Falcao con una splendida punizione di Platini e un colpo di testa vincente di Brio, sempre servito dal numero 10 francese. L’ultimo 1-2 si registra il 5 marzo 2005. Succede tutto nel primo tempo, con gol di Cannavaro, pareggio di Cassano e rete dagli undici metri ad opera di Del Piero.

Prove di 3-5-2 per la Roma. In difesa provati Piris, Burdisso e Marquinhos, con Torosidis e Balzaretti sugli esterni. Per quanto riguarda l’attacco Andreazzoli potrebbe optare per il tandem Lamela-Totti, con Osvaldo inizialmente in panchina. Out Destro, Dodò e Castan.

Conte ha nuovamente a disposizione Asamoah, di ritorno dalla Coppa d’Africa: il ghanese è pronto per riprendersi la maglia da titolare sulla fascia sinistra del centrocampo bianconero al posto dell’infortunato De Ceglie, con Pogba mezz’ala in sostituzione dello squalificato Marchisio. Turno di stop anche per Peluso, nel terzetto arretrato fa il suo rientro Bonucci.

Sarà Gianluca Rocchi della sezione di Firenze l’arbitro di Roma-Juventus, anticipo della sesta giornata, in programma sabato sera all’Olimpico. Per il fischietto toscano sarà la 21° direzione con i bianconeri e il bilancio finora parla di 15 successi, tre pareggi e due sconfitte. Rocchi in questa stagione ha già arbitrato la Juventus in due partite, entrambe favorevoli alla squadra di Conte: la sfida contro il Genoa a Marassi dello scorso 16 settembre, vinta 3-1, e il derby del 1° dicembre, vinto 3-0. All’Olimpico Rocchi sarà coadiuvato dagli assistenti Di Liberatore e Manganelli e dagli arbitri d’area Orsato e Damato. Quarto ufficiale sarà il signor Tonolini. Forza Juve.

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Conferenza stampa Conte pre Roma – Juventus

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LA SCONFITTA DELLA JUVE, UN TOCCASANA

di Silvio Raponi

 
Non parlerò della partita dato che sul campo abbiamo meritato di perdere, perché il verdetto del campo, noi, lo accettiamo sempre.

Voglio parlare dell’unità d’Italia, si proprio dell’unità d’Italia! Dopo ieri sera metà nazione si è ritrovata unita, alleanze create dal nulla o riscoperte. E’ incredibile come una sconfitta bianconera, la prima in 50 partite e non 10 o 7 o 13 ma ben 50 partite, possa creare mini caroselli, musica a tutto volume, inno interista nelle macchine, sms da gente inaspettata dopo mesi e mesi, gente che non esce mai e ieri finalmente mettono piede fuori casa, festini, brindisi di spumante, prosecco e champagne, offerti a tutti nei vari locali, pub, ristoranti, case e non sto inventando nulla.

La gente finalmente si gode un sabato sera con un sorrisone a 32 denti, è andata a dormire con quel sorrisone e si è svegliata con quel sorrisone! Tutto grazie alla Juventus signori, sì, grazie alla Juventus. Oggi la gente è un più allegra, tenerezza.

Le varie tifoserie si sono unite, sappiamo tutti del gemellaggio di lazio e inter nato (casualmente) dopo il 5 maggio 2002, e ieri si sono riscoperti amiconi di vecchia data. I romanisti gioiscono, i napoletani? Neanche a dirlo, loro sono i più felici forse! I fiorentini, i catanesi nuovi eterni rivali, i milanisti. Già anche i milanisti, ieri ho letto un post di un milanista doc “forza milanO” e molti di loro hanno detto che gli interessava il record di 58 partite del milan di Capello però hanno gioito, ergo anche loro si sono uniti alla vittoria dei loro odiati cugini e tutto questo grazie alla Juventus! E gli interisti? Ah loro hanno tutto il diritto per esultare, sono gli unici a parer mio che dovrebbero gioire perché hanno vinto la partita della vita, la partita dell’anno, la partita più attesa a Torino per giunta. Ricordate negli ultimi 5 anni quando la Juve vinceva con l’inter perché era considerata la partitissima e poi la volta dopo perdere con il lecce? E noi li vedevamo vincere campionati alla fine. Le parti psicologicamente si sono invertite, come prima del 2006. Per noi una partita come tante, per loro quella dell’anno.

Volendo o non volendo tutti ci devono sempre ringraziare, nel bene e nel male, e mi scappa un sorriso. Ma noi sinceramente dei loro ringraziamenti poco ci importa. Noi abbiamo sempre guardato in casa nostra, sempre camminato a testa alta, mai siamo spariti quando la nostra squadra ha perso e siamo orgogliosi di 49 risultati consecutivi di imbattibilità, non l’abbiamo abbandonata nei momenti bui figuriamoci ora, perchè noi siamo il popolo della Juve.

Tutta questa gioia degli altri significa che siamo veramente odiati e noi siamo fieri di essere odiati così, non abbiamo amici o gemellaggi, amici di nessuno da sempre e sempre così sarà. Porta lo Scudetto sul petto per la 30^ volta, siate orgogliosi sempre della Juventus, della vostra Signora e sostenetela sempre!

FINO ALLA FINE !!!
Silvio Raponi

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