Archivio Mensile: Ottobre 2012
Juve-Bologna solo a parole.
Scritto da eldavidinho94
il 30 Ottobre 2012
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di eldavidinho
Di Catania-Juve c’è poco da raccontare sotto l’aspetto tecnico tattico. Solita Juve, sprecona, vincente e bella a metà e soliti avversari schierati a specchio. Ne è uscita una partita in cui finalmente si è potuto vedere di che pasta è fatto Bendtner e a che livelli potesse esprimersi Pogba: entrambi non hanno demeritato, anzi. Il primo ha dimostrato di saperci stare in questa Juve e negli schemi di Conte, arrivando spesso in anticipo sul pallone a differenza del diretto avversario di reparto, Matri. Ha forza fisica e discreti margini di miglioramento per poter fare da spalla a Vucinic. Il secondo, analogamente, seppur da mezzala adattata ha dato un’impronta importante al centrocampo bianconero grazie alle sue lunghe leve sia in fase d’attacco che in fase di non possesso. I pesi massimi sono promossi e aspettano di potersi riconfermare ancora. Unico dato statistico della partita che mi sento di citare è quello dei tiri delle due squadre: 9 per il Catania di cui 0 nello specchio della porta, 19 quelli della Juve di cui 9 nello specchio ed altrettanti fuori, a suggellare e confermare l’ormai noto dominio territoriale, mai sfruttato adeguatamente. Non è stata una bella partita quella giocata dalla Juve che, proprio come nelle sue ultime uscite, non è riuscita ad affondare il colpo finale. Eppure, proprio il dominio territoriale attesta che, anche se non ne abbiamo la certezza matematica, al di là dei discutibili errori arbitrali, la partita l’avremmo portata in porto, con tutto ciò che si possa dire a questa Juve. Però, a causa de #IlGolDiBergessio ora saremo costretti a vincere il campionato con almeno 4 punti di vantaggio sulla seconda. Comunque la si metta, la Juve dovrà espiare per sempre i suoi peccati. Un episodio che ci ha favorito ma che ci penalizzerà per tutto il campionato. Come il sistema calcistico italiano vuole. è malafede sostenere o solamente insinuare che la vittoria sia frutto degli aiuti di Gervasoni. Queste meschine considerazioni lasciamole ai nostri avversari. Quelli tipo Pulvirenti che, a capo dell’ennesima odissea mediatica perpetrata ai danni della Juve, ritiene che sia stata la panchina della Juve a decidere di annullare il gol, continuando su questa assurda linea in conferenza stampa e alzando i toni con parolacce e accuse ai tesserati. Sarebbe da querela. Non solo da diffida. L’espulsione di Vucinic in Bologna-Juve dello scorso anno non la ricorda nessuno? Quello sì che è un caso in cui fu la panchina di casa ad espellere il giocatore.
Restando in tema di conferenza, quella di Alessio è stata un cazzotto nell’occhio della legalità. Difficile stabilire se ci fossero giornalisti, tifosi, curvaioli o semplicemente dei maleducati in tribuna stampa per la violenza verbale con cui hanno inveito nei confronti di Alessio. Impossibile non rendersi conto della gravità. Si è trattato di una scandalosa aggressione, una manifestazione di palese maleducazione, ignoranza e assenza di professionalità. Forse è il caso che la società cominci a prendere posizione anche in questi casi. È stato più che oculato l’annullamento della conferenza pre-Bologna, parlare è inutile quando non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Alessio hanno interrotto sempre e aggredito ripetutamente e volontariamente, come se nulla fosse. In sala stampa c’erano dei tifosi travestiti da giornalisti che assediavano Alessio con domande tendenziose, a dir poco provocatorie. Tanto per rendervi l’idea, ecco una delle domande poste: “Oltre a preparare i calci da fermo, come fate con la panchina a bloccare il segnalinee? Preparate durante la settimana?”. Qualcosa di allucinante. Se ci fosse stato Conte in conferenza stampa o sarebbero volati i microfoni o sarebbe andato via il mister. Per non parlare dell’atteggiamento mafioso, minaccioso, spavaldo, irrisorio e beffardo tenuto da Pulvirenti nella sua conferenza stampa e dell’ormai amica “sudditanza psicologica” che viene in soccorso di tutti coloro che si sentono derubati ma che non sanno motivare le loro sensazioni. L’unica sudditanza vera c’è stata nel non dare lo stesso peso mediatico e risalto agli altri episodi del match condizionati dalla conduzione arbitrale, a mio parere.
Purtroppo, il fatto che, ad esempio, alcuni bookmakers inglesi abbiano restituito i soldi a chi aveva scommesso sulla partita Catania-Juve(proprio loro che hanno assistito ad un orribile, sotto il punto di vista arbitrale, Chelsea-ManchesterUTD) oppure abbiano pagato e premiato chi aveva giocato l’1 del Catania, dimostra che concezione ci sia all’estero del nostro calcio. Ma dov’è la legittimità in tutto ciò che è accaduto dopo la partita? Secondo la dinamica dei fatti, il signor Gervasonisi è fidato della segnalazione del guardalinee Maggiani che ha chiesto conferma a Rizzoli del tocco di coscia di Lodi. Il motivo del fuorigioco fischiato dal fischietto, dunque, sarebbe proprio il tocco di Lodi. Di cui nessuno ha parlato. Così come accaduto per i rigori non fischiati su Chiellini trattenuto e Pogba schiaffeggiato, appunto. Perché si affrontano e si trattano in maniera differente casi analoghi di sviste arbitrali? Smentiamo prontamente una versione “aggiornata del regolamento” che ha girato per il web secondo cui “il palo rimette in gioco il pallone come se fosse un giocatore avversario e dunque, al momento del tocco, Bergessio sia da considerare in posizione irregolare”. Con onestà e lealtà si ammette la regolarità del gol di Bergessio ma si contesta la poca imparzialità nel giudicare gli altri episodi. Imparzialità dimostrata anche nelle scorse settimane nei “favori” dati a Milan, Inter e Napoli. Al massimo, il palo crea una nuova azione da gioco solo su calcio di rigore come è successo in Fiorentina-Lazio, per completezza.
Detto ciò, Gervasoni ha chiesto scusa a Pulvirenti. Braschi pure, dando tutta la colpa al povero guardalinee Maggiani. Questa, per me, è l’altra vera sudditanza, caro Pulvirenti, perché dei rigori su Pogba e Chiellini non interessa a nessuno e non si è scusato nessuno. Scuse che non sono giunte neanche per il rigore regalato all’ Udinese, per quello negato al Chievo, per il gol regolare annullato a Mauri. Episodi diversi in una stessa giornata?
Dopo lo sfogo di Pulvirenti mi verrebbe solo da chiedere, al presidente, dove fosse e dove si trovasse domenica scorsa, quando è stato negato al suo Catania un rigore solare di Guarin su trattenuta di Gomez. Non vorrei che, mentre gli antijuventini cominciassero a parlare di un “ritorno al passato”, “ritorno ai vecchi tempi”, noi tornassimo ad essere i soliti capri espiatori. Fuori luogo sono sembrate le parole di Massimo Moratti che di presentazioni non ha bisogno: “Fino al 2006 abbiamo avuto una terrificante esperienza, con tanti risvolti, che è rimasta dentro tutti. Qualcuno lo dimentica ma è bene ricordarselo, perché una macchia spaventosa e non credo che nessuno sia disposto a tornare a quel clima, né che l’attuale società della Juventus stia seguendo certe modalità”. Tant’è che ad invitarlo al silenzio è stato niente di meno che il giornalista Mario Sconcerti: “Moratti è meglio che eviti di parlare del 2006. Quando Facchetti chiamava Bergamo e lui pedinava De Santis…”. Chiacchiere. Benzina sul fuoco. Perché dispiace per chi lo tema, ma chi si sta prendendo qualche rivincita o soddisfazione se di ciò si può parlare, è proprio il Direttore Luciano Moggi che con una frase ad effetto come questa: “Pulvirenti doveva chiudere Rizzoli nello spogliatoio” dimostra come sia cambiato poco o nulla da oggi al 2006, anzi. La storiella di Paparesta chiuso nello spogliatoio oramai la sappiamo tutti ma, in questo caso, manca un capro espiatorio vero e proprio su cui scaricare tutti i presunti errori degli arbitri “non in buona fede”.
In definitiva, il problema che ci si pone, ogni volta che assistiamo a questo tipo di errori, è un altro: a che servono centinaia di telecamere se un episodio che falsa una partita non si può segnalare in diretta? È tutta colpa di un sistema inadeguato che nell’era della tecnologia non supporta la moviola in campo. Ci vogliono i sensori: non ci possono essere tre, quattro, cinque persone che decidono e che sono tutte limitate dall’occhio umano. A casa noi abbiamo i televisori, gli arbitri no: forniamo anche a loro questo strumento evitando il solito massacro mediatico a senso unico.
E scusatemi se questa è la mia presentazione di Juve-Bologna. Siamo in Italia dove si parla più di arbitri che di calcio. C’è Juve-Bologna ma alcune doverose precisazioni andavano fatte. Forza Juve.
“Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94
ricchiuti14
Scritto da ricchiuti
il 30 Ottobre 2012
6 commenti
Considerazioni su Juventus Catania?
È stata la partita ideale per le polemiche. essendosi svolta alle 12 e 30, s’è avuto più tempo per scrivere sciocchezze. la juve ha dominato in modo sin troppo tranquillo come spesso le sta succedendo. tranquillo nel bene e nel male. si domina ma non si chiude. vidal migliore in campo: in una squadra un po’ macchinosa e intimidita da se stessa e dalle recriminazioni locali, è stato l’unico a fregarsene. come sempre in queste occasioni. Delle polemiche penso solo sia giusto fare pressione sugli arbitri per ottenere decisioni favorevoli e che alla fine nonostante la buona volontà di tanti l’unico scandalo vero sia stato l’agguato ad alessio in sala stampa, madornale errore del ns.addetto stampa.
Napoli,Cannavaro e Grava cosa ti aspetti?
Mi aspetto la responsabilità oggettiva com’è accaduto a tutti i club che non erano coinvolti nei magheggi presunti dei calciatori ma puniti ugualmente. di cannavaro e grava non credo importi nulla a nessuno: a napoli invocano rispetto delle regole ostentando pulizia nel voler non difendere i propri tesserati coinvolti. questo succede solo perché i due calciatori non sono considerati bene. è facile fare gli onesti con gli stracci. è difficile farlo coi vestiti di marca.
Bendtner?
Può migliorare solo giocando. Ho condiviso l’analisi di ziliani sulla sua prestazione. un po’ lento, sempre in offside. ci aggiungo incerto e imballato. però ha potenzialità che possono venir fuori solo se diventa titolare. con la penuria attuale davanti non dovrebbe faticare troppo.
Arbitri in giornata nera ma lo scandalo è solo a Catania
Scritto da Alessandro Magno
il 29 Ottobre 2012
8 commenti
Di Alessandro Magno
Faccio davvero difficoltà a trovare l’entusiasmo e le parole giuste per scrivere. Questo non perché non ritenga che ieri a Catania l’arbitro sia esente da qualche pasticcio. Sono abbastanza onesto per dire con molta chiarezza che il gol del Catania era buono e per dire che quello della Juventus è viziato da un leggero fuorigioco di Bendtner (una gamba). Tuttavia francamente quando capita qualcosa a favore della Juve (e a Catania ci sono anche degli episodi a sfavore su cui scriverò più avanti) al solito si scatenano i giornali, le televisioni, gli opinionisti i presidenti. Tutto questo non mi diverte più e lo scrivo da tempo. Ho amici che godono di queste cose, io francamente non ci riesco, il tutto mi lascia solo una grande amarezza. Un grande senso di ingiustizia. Il mio pensiero lo conoscete e lo rimarco qui per chi invece mi leggesse per la prima volta: ”Andiamocene in un campionato estero e lasciamo il calcio italiano ai suoi mali”.
Cosa spinge vari commentatori Mediaset ad esempio a dire la sera prima che il fuorigioco di Abate sul gol che poi permetterà al Milan di vincere contro il Genoa, è impercettibile mentre quello di Bendtner nel gol della Juve è evidentissimo? Cosa spinge i commentatori Sky a dire che la manata che rifila Spolli a Pogba in area è involontaria, quando il movimento del braccio è francamente innaturale? E i commentatori Rai a giustificare un paio di settimane fa l’episodio con cui il Napoli si conquista rigore e vittoria contro la Sampdoria? E il presidente del Catania Pulvirenti a dire che il gol lo annulla la panchina della Juve perché la panchina della Juve protesta? Ma perché qualcuno s’è mai lamentato di quanto protesta Galliani o dello show che fa ogni santa Domenica Mazzarri? Ma che adesso solo a noi è inibito di protestare? E Pulvirenti perché questo casino non lo ha fatto Domenica scorsa contro l’Inter quando gli hanno negato un rigore solare? E Preziosi perché non si sente oggi dopo Milan-Genoa, che si sente solo defraudato del risultato quando gioca contro la Juve?
Io francamente ne ho le scatole piene, ieri oltre agli episodi già citati del gol del Milan e del rigore ed espulsione mancanti su Pogba, c’è un rigore evidentissimo negato al Chievo a Napoli e un rigore inventato e regalato all’Udinese a Roma oltre che un evidente rigore di Legrottaglie su Chiellini. Tutti episodi assolutamente determinati ai fini del risultato. Tutti episodi decisivi. Ma lo scandalo è solo “a Catania”.
Se tutti, ma tutti facessero un passo indietro, giornalisti-giornalai, televisioni ed opinionisti, presidenti e allenatori, forse questo calcio sarebbe recuperabile. Abbiamo messo 5 arbitri per capire che sbagliano lo stesso come ne sbagliavano 3. Possiamo metterne pure dieci di arbitri o anche la moviola in campo, finché mancherà l’onestà per giudicare gli episodi, l’onestà per scrivere la verità o si cercherà di scrivere titoli che vendono bene, questo calcio non si recupererà più. Agnelli dice che vuol riformare questo calcio. Io personalmente non ci credo più e preferirei abbandonarlo, ma se lui ci crede e ci tiene ancora, avanzasse delle proposte concrete in tal senso. Si iniziasse col dire che nessuno, ma proprio nessuno, deve contestare le decisioni arbitrali e chi lo fa viene espulso e vale per tutti giocatori della Juve e non. Applichiamo anche questa regola ai presidenti e agli allenatori. Proponesse che i giornali o le tv che omettono di far vedere episodi poi debbano obbligatoriamente rettificare e far vedere il tutto. Magari usiamo le stesse misure per i titoli, non come fatto per scommessopoli dove i titoli su Conte sono a 7 colonne e per Cannavaro e Grava sono minuscoli e magari di spalla. Si cominciasse ad avere in tutti i salotti dove si commentano le partite, opinionisti che provengano da squadre diverse magari con qualche Juventino in più e non come capita molto spesso a Mediaset o in Rai con una ”squadra” di antijuventini fissa. Ma si può commentare Catania-Juventus con Paparesta, Pistocchi, Ferri e Galli che il più Juventino risulta esser Galli che ha giocato tutta la vita in Fiorentina, Milan, Napoli e Torino? E pensate un poco gli altri allora!
Io non credo che questo calcio sia ancora salvabile ma se Agnelli ancora ci crede bisogna iniziare a riformarlo veramente prima che qualcuno si faccia male.
Alessandro Magno
Articolo pubblicato anche su Juvemania.it e laDivinajuventus.it
Catania-Juventus domenica 28.10.12 -Stadio Massimino-Un Santo in paradiso
Scritto da Luna23
il 28 Ottobre 2012
1 commento
di Luna23
E chi ha segnato oggi? Vidal.. che come un gatto ha rimediato all’ennesimo errore di Bendtner e gli attaccanti? Boh!
Il Catania come del resto tutte le altre squadre quando ci incontrano disputano la partita della vita, e oggi avevano il portiere che le ha parate tutte perchè gliele hanno tirate praticamente addosso, ma oggi c’è stato un fatto, un gol regolare almeno a dire di tutti stampa ed esperti, inspiegabilmente annullato ai catanesi, per noi è andata bene così sia ben’inteso, e non voglio dire nulla a proposito, ma le chiacchiere sono già in atto parlando di favoritismi ecc. ecc, ma non paghiamo 5 arbitri perchè ogni dubbio venga dissolto e si interpreti il meno possibile?
Va beh, si ricomincia ..abbiamo vinto, e sappiamo che la sola cosa che conta è il risultato, ma la tristezza è stata vedere un grande, grandissimo Pirlo con un attacco scarso e non all’altezza della sua abilità, forse Conte non crede negli attaccanti, o forse li strema di fatica tanto da fargli perdere quella lucidità che serve per non tirare come viene e viene. Ma se il gol avversario non fosse stato annullato come finiva? Non so più contare gli errori e i gol falliti a porta vuota, ce la farà il nostro centrocampo a reggere per tutto il campionato e Champions, ora che si sta facendo sempre più difficile?
Al posto dell’allenatore
Cambi in ritardissimo come al solito e anche discutibili, avrei sostituito i due attaccanti, già dall’inizio del secondo tempo, e per tenere uno dei due in campo, avrei scelto il meno peggio Vucinic per me, per il resto Bendtner, sinceramente se gioca così, può tornare in Danimarca, meglio puntare sui nostri Matri e Quagliarella, se anche ultimamente scarsi, sono collaudati e sanno trupire al momento giusto. Stasera la formazione non ha funzionato come doveva, non è riuscita ad essere schiacciante e superlativa, certo il Catania si è difeso e ha tentato di vincerla ma tutto sommato non era imbattibile, e anche se i nostri hanno faticato a capire “come funzionavano” , di riff e di raff hanno vinto, impegnandosi un po’ di più potevano stravincere.
Mettiamo in cassaforte i punticini ed andiamo avanti, sperando di migliorare, certo l’anno scorso avevamo i gol di Del Piero, oggi non ci sono e ce ne stiamo accorgendo.
Mi pongo però una riflessione. non capisco perchè i nostri attaccanti non segnano più, temo un errore da dietro le quinte, non vorrei che il problema sia proprio le strategie dello staff che non valorizzano il potenziale dei giocatori in questo ruolo.
Luna23
Catania-Juve per l’immediato riscatto.
Scritto da eldavidinho94
il 27 Ottobre 2012
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di eldavidinho
La Juve si catapulta nel campionato. Non si sa per quale motivo ma da sempre soffre la sindrome da Champions e il senso d’impotenza di Coppa e, puntualmente, torniamo a parlarne, quasi fosse qualcosa di stregato. Terzo pareggio su tre partite e sicuramente qualche riflessione costruttiva da fare per il futuro. Tipo l’ormai consueto e solito primo tempo d‘attesa e sotto tono con la manovra ceduta nelle mani degli avversari a far possesso, movimenti negli spazi e palleggio corto. Giovinco sì attivo e ancora una volta in palla ma inconcludente, Vidal fuori dal gioco. Quando si spreca un tempo, però, può capitare, prima o poi, che si metta subito in salita il secondo se non si comincia ad imporre il proprio gioco. Detto fatto. Questa volta a passare in vantaggio sono stati gli avversari a causa di uno stupido fallo di Chiellini e una malmessa barriera. Il vizio di aspettare gli avversari ci ha punito e in Champions, competizione in cui nessuno ha timore reverenziale di nessuno, se giochi col freno a mano tirato prima o poi ti va male. Senza gli inserimenti di Marchisio e gli spunti di Vucinic(prima del suo ingresso), si è tornato a sviluppare un gioco monotematico e troppo rinunciatario, semplicistico per la Champions e che ti porta ad essere poco aggressivi e poco pressanti. Se poi effettui tanti cross(molti dei quali non proficui) e 17 corner ma nessuno riesce a segnare di testa, il problema di fondo è anche strutturale. Qui devo spezzare una lancia non a favore di Conte che se avesse cominciato ad inserire prima, in gruppo, giocatori come Bendtner e Isla, forse oggi avremmo gente già nuova e fresca da far giocare, soprattutto il danese meriterebbe più spazio dato che è allo stesso livello degli altri attaccanti in rosa e qualche cross in più rispetto Matri lo raccoglierebbe. È vero che la squadra, in fin dei conti, ha creato una gran mole di gioco, tantissime occasioni specie nella ripresa e che avrebbe meritato la vittoria (abbiamo tirato 30 volte verso la porta danese, una volta ogni tre minuti, di cui la metà dei tiri, 15, indirizzati verso la porta del portiere Jesper Hansen, non a caso eletto migliore in campo dalla Uefa per le sue grandi parate che, di fatto, hanno negato alla Juventus una vittoria che sarebbe stata meritata), ma è stata evidente l’assenza di cattiveria agonistica, di mentalità, d’incisività. Sbagliati sono stati atteggiamento e approccio. Questi fattori vanno al di là del modulo e del modo di giocare dato che una squadra più coperta dello scorso anno equivale a dire che si vogliono risparmiare e ponderare le energie. Ma la squadra ha ancora tanto da imparare per diventare più maliziosa, sportivamente parlando. Non so se sia ancora il caso di continuare a parlare di volontarietà nello scendere in campo con una leggerezza tale da potersi permettere di giocherellare per un tempo in modo così pacato e accondiscendente. La testa credo che coincida con l’interpretazione attuale che abbiamo del modulo. Testimoni dell’atteggiamento mostrato sino ad oggi in Champions ci sono proprio le prime tre gare in cui siamo sempre passati in svantaggio. Sempre. E non è accettabile nonostante la squadra sia sempre stata in grado di rimontare e di non perdere. È altesì vero che, a favore della tesi che il problema non è di testa ma puramente tattico, c’è il fatto che i pareggi ottenuti sino ad oggi sono stati raggiunti con squadre di svariato blasone e con qualità differenti (Fiorentina, Nordsjaelland, Chelsea e Shakhtar) ma con l’unica componente comune: il paziente e lento possesso palla a scombinare(per metà) i nostri piani di 3-5-2.
Riguardo la tribuna di Quagliarella: credo sia stata per una scelta tecnica, non altro. Tanto meno per le dichiarazioni su Zeman. Spero. Col Napoli ha giocato male. Magari la società ha voluto punirlo visto che in panchina gli hanno preferito un Vucinic non al meglio e un Bendtner sino ad oggi oggetto misterioso. Chissà. Da parte sua è già arrivata una correzione ufficiale delle precedenti dichiarazioni.
Ma non facciamone un dramma. Non torniamo a parlare del passato, di pessimisti antijuventini, di Del Piero. Rimaniamo terzi nel girone, a un punto dal Chelsea, sconfitto a Donetsk dallo Shakhtar. Ora , davvero, per passare il turno, non si potrà fare altro che vincere. Con qualche critica costruttiva per il futuro prossimo.
E il futuro prossimo si chiama Catania che affronteremo al Massimino, alle 12:30, domenica 28. Non ci sono squalificati. Juve e Catania si ritrovano in campionato per la 29esima volta nella storia. Il bilancio dei precedenti 28 scontri diretti è a favore dei bianconeri che si sono imposti in 14 occasioni contro le 5 degli etnei. Il risultato di parità si è registrato in 9 circostanze. Il Catania ci ospita per la 15° volta nella storia. Il bilancio delle precedenti 14 sfide è di 6 successi ospiti a fronte di 3 sconfitte e 5 pareggi, l’ultimo ottenuto lo scorso anno con gol di Krasic. L’ultima partita vinta al Massimino dai bianconeri è stata giocata il 5 dicembre 2011 quando, guidati da Luigi DelNeri, ci si impose per 3-1 con doppietta di Quagliarella e rete di Pepe. Per gli etnei a segno Morimoto. Il Catania, dunque, non ci batte in casa da 47 anni: l’ultimo successo è datato 27 settembre 1964, gli etnei s’imposero 3-1 con reti di Danova, Calvanese e Rambaldelli, per i bianconeri gol di DaCosta.
Il Catania è una squadra che fonda molti dei suoi principi sul possesso palla, una manovra d’attacco ma paziente e volta a divertire il pubblico, figlia dell’esperienza dello scorso anno con in panchina Montella(i cui principi di gioco sono rimasti quasi inalterati). La folta colonia di argentini che da anni caratterizza la squadra siciliana dà l’idea di che clima ci si trovi ad affrontare ogni volta che si “scende” al Massimino. Con una media del 46% di possesso palla e un 78% di possesso “vincente”, il Catania si dimostra squadra moto pericolosa. Per il 45% attacca per vie centrali, sfruttando le fasce solo per allargare le difese avversarie. Ha una media di 4 tiri in porta a partita.
Gli etnei sono vogliosi di riscatto dopo il K.O. di San Siro. Maran dovrebbe confermare l’11 sceso in campo contro l’Inter, anche se in difesa Alvarez non ha convinto. A centrocampo Biagianti scalpita per una maglia, ma Izco, Lodi ed Almiron danno al momento le giuste garanzie al tecnico. In avanti tridente tutto argentino Barrientos-Bergessio-Gomez, con poi Castro pronto a subentrare.
Conte, invece, recupera Asamoah, il ghanese ha ripreso ad allenarsi in gruppo e ha smaltito la contusione alla caviglia rimediata in un contrasto di gioco con Maggio nel match di sabato scorso. In attacco Quagliarella é leggermente favorito sui compagni di reparto per affiancare Mirko Vucinic, invece a centrocampo potrebbe esserci una chance dal 1′ minuto per Pogba.
Ad arbitrare sarà il signor Gervasoni. Bilancio positivo col fischietto della Sezione di Mantova: nei 9 precedenti un solo pareggio, 8 vittorie e nessuna sconfitta. Forza Juve.
“Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94
ricchiuti13
Scritto da ricchiuti
il 26 Ottobre 2012
4 commenti
1-Considerazioni sulle partite contro Napoli e Nordsjaelland.
del napoli ne parlo la prossima volta, non li reggo più. fatemi rifiatare. magari tuttonapoli o spazio azzurro lo interpreteranno come un segno di razzismo, buon per loro. ho visto che hanno cominciato la caccia alle minuscole: li capisco, dare la caccia agli imbecilli sarebbe stato più pericoloso. coi danesi siamo scesi in campo troppo rilassati e abbiamo fatto cilecca. come quei playboy troppo sicuri. si può parlare per mesi di quante occasioni sono state create, la sfortuna, il portiere loro. per fortuna il calcio è più ingiusto di così. ricordo che una volta i rolling stones decisero di registrare un disco nella patria del reggae. il risultato fu che il loro sound ne uscì appannato, ovattato dal troppo relax. il disco si chiamava in italiano zuppa di teste di caprone e potrebbe titolare anche nordjelland-juve. Brodino e capre.
2- Kutuzov e Corriere della Sera.
kutuzov è un carneade della provincia del calcio italiano, un altro dei tanti disoccupati lasciati in eredità al nostro sistema da zeman. è finito in un gioco più grande di lui fatto di grandi giornali, grandi avvocati, grandi bersagli da grande pagina. non è più un segreto per nessuno che nel gioco antijuve sui media sia entrato a far compagnia alle altre bestie un corvo. si sa anche chi sia ma il nome non può essere scritto. un corvo, cioè un suggeritore contro la juve proveniente dalla juve stessa. che fine farà ? quando penso a un corvo ricordo sempre la fine che fa il corvo pasolini in uccellacci e uccellini. può darsi che il nostro corvo finisca male nello stesso modo. il nome è talmente poco segreto che prima o poi uscirà dallo zoo con tutti gli onori. non so se coi piedi suoi.
3 – Giovinco.
È un mezzo uomo per le mezze stagioni. Però i vaffa se li prende per intero. Sia dai tifosi avversari che dai nostri. Fosse un ciclista non potrebbe gareggiare in europa perché non ha il passaporto biologico.
Nordsjaelland Juventus 1 – 1 Claudio Zuliani. Il gol della Juve
Scritto da Alessandro Magno
il 25 Ottobre 2012
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La solita pareggite di Coppa
Scritto da Alessandro Magno
il 24 Ottobre 2012
3 commenti
Di Alessandro Magno
Cosa succede alla Juve nelle notti di Champions francamente e’ un mistero. Anche ieri una partita che si mette dannatamente male dopo un primo tempo al solito sprecato a dormire, con un gol di questi danesi che nemmeno San Buffon riesce a evitare e un arrembaggio finale che numeri alla mano ha dell’incredibile. 16 angoli 22 tiri in porta! Con un portiere avversario che probabilmente per una sera nella sua vita e’ senza discussione il portiere piu’ forte del mondo. Se penso che il Milan nel turno precedente ha vinto grazie a due autoreti devo dire che le “palle”, come diceva Paolo Conte in una canzone, “ancora mi girano”. E il discorso sfortuna-Juve-Champions si puo’ liquidare qui.
Veniamo ai nostri demeriti. C’e’ un grosso problema di approccio mentale alle serate di Coppa. Anche ieri si e’ scesi in campo con la mentalita’ “calma che tanto si vince”, che funziona molto bene in campionato ma che evidentemente per la coppa non vale. In queste serate bisogna scendere in campo determinati fin dal primo minuto e giocare da subito per la vittoria. I calcoli non vanno bene e noi notoriamente ne facciamo troppi. La formazione francamente non l’ho capita. Mi aspettavo gli eroi di Juve-Napoli in campo, visto che almeno Pogba ha mostrato di esser in gran forma a differenza di Vidal che mi pare assai opaco, invece mi trovo Isla (invece di Caceres) e Lucio, mah. Mi aspettavo anche un impiego maggiore di Giaccherini, uno che aveva fatto cosi bene l’anno scorso tanto da meritarsi una chiamata in nazionale e che oggi mi pare alquanto dimenticato.
La coppia d’attacco poi ha francamente deluso e anche stancato. Se Matri e Giovinco non segnano contro 2 centrali danesi di 20 anni direi che han piu’ di qualche problema. Lasciando perdere Matri che mi pare definitivamente perso e ormai un caso cronico, vorrei spendere due parole su Giovinco.
A detta di molti e’ stato il migliore della Juve e dati alla mano puo’ esser sia così. Francamente pero’ inizia ad esser pesante il numero di gol “mangiati” da questo giocatore. Ha una frenesia che non capisco. Anche qui dati alla mano fino ad oggi non ha fatto un solo gol decisivo; tutti i suoi gol son stati realizzati quando la Juve aveva ampiamente chiuso le partite. La differenza fra l’esser un buon giocatore da Parma e un giocatore da Juve sta tutta qui. Non dimentichiamoci che si e’ mandato via uno che gli bastavano a volte 15 minuti e 3 palle giocate per far un gol o per mandare in gol qualcun’altro. Si diceva non corresse piu’. Ok mi sta bene il correre e far movimento ma quando e’ ora di buttarla dentro bisogna esser spietati. Aver una media di un gol ogni 20 tiri in porta e giocare di punta alla Juve puo’ esser un problema. Ovviamente, non fraintendetemi non si e’ perso per Giovinco e soprattutto meglio lui che almeno ci ha provato di altri che han proprio dormito vedi Chiellini-De Ceglie-Bonucci sul fallo da cui scatuirsce il gol loro. Solo se uno e’ un mangione di gol e’ meglio dirlo chissa’ che si applica e migliora.
Su questo spenderei due parole anche per Marotta che come si vince una partita (vedi Napoli) fa il figo cercando di giustificare il mancato acquisto di una punta di valore. Il famoso top player. Marotta non hai ragione, punto. A questa squadra serve un grande finalizzatore e se non lo hai ancora capito sei di coccio.
Ultima situazione dolente nostra a mio parere e’ il modulo che francamente ci ha stufato (per usare un eufemismo). Andare contro una squadra che equivale al nostro Bologna (se va bene) e giocare con questo 3-5-2 con 3 difensori a marcare la loro unica punta mi pare sprecato ed eccessivamente prudente. Qui voglio spezzare una lancia in favore di quelli che dicevano che questo 3-5-2 (che poi in difesa diventa 5-3-2) e’ un modulo troppo accorto e penalizza la nostra manovra offensiva.
Concludendo grazie alla vittoria del Donetsk sul Chelsea siamo a un solo punto da questi ultimi. Abbiamo perso due punti pesanti e anche discretamente facili ed e’ inutile negarlo, tuttavia il cammino ancora non e’ precluso. E’ ora di liberarsi una volta per tutte dei fantasmi della Champions e scendere in campo la prossima volta, solo esclusivamente per vincere. Dobbiamo necessariamente vincere la prossima e anche contro gli Inglesi in casa. Questo ci consentirebbe di scavalcare il Chelsea e di andarci a giocare la qualificazione all’ultima in Ucraina magari con questi ultimi gia’ qualificati.
Ah gia’… Ho detto che non dobbiamo fare piu’ calcoli. Bene, allora la prossima pensiamo solo a giocare per vincere e basta. Se poi sara’ ancora Champions o Europa League almeno non avremo avuto rimpianti.
Alessandro Magno
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