Archivio Mensile: Marzo 2013
Inter-juventus – Sabato 30 marzo 2013 – Stadio Meazza S. Siro – Milano ” e l”Inter non ci sta”
scritto da Luna23
Infatti il sig. Cambiasso a fine partita, pochi secondi prima della fine, ha deciso di “assassinare” la caviglia dell’immobile Giovinco, il quale ha rischiato di farsi molto male. L’intenzione e’ stata chiara sfogare una vendetta, non contro il collega ma contro la Juve, sicuramente troveremo la giustificazione a tutto, ma l’accaduto e’ talmente grave che la punizione dovrebbe (sottolineo dovrebbe) essere esemplare.
Comunque, una partita dura e vissuta con lo spirito di due acerrime nemiche, l’Inter e la Juve, a parte una piccola pace apparente delle due proprieta’, le due fazioni oltre all’agonismo mettono tanta emotivita’. Alla Juve bruciano ancora i 3 gol presi da un’Inter i cui buoni giocatori non hanno fatto una grande squadra, un’occasione per regalare una vittoria ai tifosi della Juve ancora sofferenti della sconfitta precedente. Felice questa vigilia di Pasqua per noi juventini, gia’ con la testa a Monaco, e non e’ da tutti i giorni sbloccare il risultato dopo tre minuti contro l’Inter, il nostro Fabio Quagliarella ha disputato una partita eccezionale, questo gol ha sottomesso psicologicamente un avversario rimasto disorientato tutto il primo tempo dove la superiorita’ Juventina non ha lasciato dubbi, ma nel secondo tempo succede qualcosa.
La Juventus sente la vittoria in tasca, l’Inter la conosciamo, avrebbe fatto la partita della vita, e’ bastato un errore di Pirlo e una disattenzione della difesa che Palacio ha pareggiato, purtroppo quando ” ce la tiriamo” veniamo puniti, e servirebbe che Conte glielo spieghi che una partita e’ fatta di due tempi da 45 minuti. La reazione della Juve non si e’ fatta attendere, ed ecco arrivare uno splendido gol di Alessandro Matri, sono felicissima per loro, soprattutto per Matri, rivedere gli attaccanti segnare e’ solo un piacere. Dopo di che una battaglia fino all’ultimo minuto, fatta di calci e strattoni, degna di una finale, con l’apoteosi che ha messo fuori gioco il povero Giovinco, che molto probabilmente salterà la partita di champions. Durante questo incontro i commentatori si sono meravigliati di quanto fair play. Mi chiedo quale? Se prendersi a botte e chiedersi scusa un secondo dopo e’ fair play, io sono Napoleone, accanirsi con un giocatore fermo di appena 1,60 e’ fair play?. Che Cambiasso avesse i nervi a fior di pelle si capiva dal suo ingresso, strillava come un’aquila, prima di entrare in campo, quando ha capito che era tutto finito, ha presentato il suo uovo di Pasqua alla Juve, un bel calcione e la finiamo li.
Mi dispiace una per una cosa, delle dichiarazioni avventate del nostro allenatore sul suo futuro, probabilmente la sua proprieta’ di linguaggio non e’ sempre chiara e da’ adito a malintesi o strumentalizzazioni, proprio per questo se lo poteva risparmiare. Capisco che i giornali siano andati a nozze e non vedevano l’ora, e’ anche vero che l’occasione crea l’uomo ladro, gia’ e’ abbastanza preso di mira e per piacere alla gente non ha utilizzato il modo giusto, forse stare zitti non sarebbe stata una cattiva idea.
Mangiamoci la colomba e anche l’uovo, sperando in un po’ di sole iniziamo il conto alla rovescia, buona Pasqua a tutti.
Prepartita Inter-Juve, per noi è una partita come le altre.
Articolo a firma di eldavidinho
Dopo la pausa per le nazionali, si torna in campo. Quella contro l’Inter, a San Siro, nel Sabato di Pasqua, è la prima di un mese lungo, intenso e decisivo. Martedì infatti c’è l’attesissimo match di Champions a Monaco contro il Bayern.
Curiosamente, le ultime cinque vittorie della Juventus a Milano hanno avuto tutte lo stesso punteggio: 1-2. È una serie che parte dal 1996 e arriva fino allo scorso campionato, in linea con una tradizione che vuole questo punteggio come la vittoria tipica della squadra bianconera, verificatosi in otto gare (a grande distanza vi è lo 0-2, capitato tre volte). Il primo 1-2 è datato 12 dicembre 1954: la Juve a San Siro si porta sullo 0-2 con Bronèe e Boniperti, prima che Brighenti accorci le distanze sul finale. Identico copione si ha nel 1969, con uno scatenato Pietro Anastasi autore di una doppietta nei primi dieci minuti. A siglare il punto della bandiera è un ex bianconero, il roccioso terzino Tarcisio Burgnich. Nel 1984 si conferma la regola: uno-due della Juve firmato da Cabrini e Platini, rete inutile dei padroni di casa ad opera di Altobelli. Si arriva al 1996. E anche questa volta la formazione guidata da Lippi si porta su un rassicurante 0-2 grazie a Lombardo e Conte, mentre Ganz cerca di riaprire i giochi a dieci minuti dal fischio finale. Quinto 1-2 nel 2000, quinto andamento della gara identico: doppietta di Kovacevic e gol nerazzurro di Seedorf. Davvero straordinario è il sigillo di Darko su prodezza aerea, saltando più in alto di Peruzzi. Il quadro cambia nel 2006: Ibrahimovic porta in vantaggio la Juve su assist di Camoranesi e l’Inter risponde con Samuel. A fare la differenza è Del Piero con una magia su punizione che lascia annichilito Julio Cesar spedendo il pallone all’incrocio dei pali. Nel 2008 si torna alla vecchia regola: Juve in doppio vantaggio con Camoranesi e Trezeguet e gol dell’1-2 di Maniche. È questo il primo Inter-Juventus giocato a San Siro dopo il ritorno in A: nonostante i nerazzurri si avviino a conquistare lo Scudetto, la lezione di gioco è netta. Infine, l’ultimo Inter-Juventus. La squadra di Conte passa in vantaggio con Vucinic, che raccoglie un pallone calciato da Matri e respinto da Castellazzi. Dopo il pareggio di Maicon, è Marchisio con un tiro dal limite a garantire la conquista dei tre punti.
Non c’è molta differenza di rendimento tra casa e trasferta per l’Inter 2012/13. A San Siro i nerazzurri hanno ottenuto tre punti in più (25-22), segnando lo stesso numero di gol (22) e incassandone tre di meno (17-20). Il bilancio complessivo è di sette vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. L’andamento è stato tutt’altro che lineare. All’inizio ci sono stati molti problemi. L’uscita dalla crisi è avvenuta con tre successi di fila ma l’altalena di prestazioni è proseguita. Varato il giro di boa, l’Inter ha continuato il suo cammino accidentato tanto che il terzo scivolone interno è avvenuto proprio con il Bologna, vittorioso grazie a una deviazione in profondità di Gilardino, due settimane fa.
Su 28 incontri disputati in campionato (ai nerazzurri manca la gara dell’ultima giornata con la Sampdoria, rinviata al tre aprile), il giocatore più presente è il capitano Zanetti con 27 presenze. Con una in meno c’è il connazionale Cambiasso, seguito da Handanovic e Gargano a quota 25. L’Inter ha finora maturato tre cartellini rossi con Chivu, Nagatomo e Juan Jesus, giocatore che con 10 gialli è il più ammonito della rosa. I goleador dell’Inter sono Milito e Palacio, entrambi con nove reti. Seguono Cassano con sette, Guarin con quattro, Cambiasso con tre, Ranocchia con due e una schiera di uomini con una realizzazione a testa: Chivu, Pereira, Alvarez, Samuel e Schelotto. Alla lista vanno aggiunti Sneijder e Coutinho, trasferitisi all’estero, anch’essi con un gol a testa. Mentre prezioso è risultato il contributo di tre autogol a proprio favore.
Rientrati i Nazionali Kovacic, Ranocchia, Palacio, Guarin, Gargano e Alvaro Pereira, Stramaccioni contro la Juve non potrà contare sullo squalificato Juan Jesus, intanto migliorano le condizioni di Stankovic, Silvestre, Alvarez e Samuel quest’ultimo già rientrato fra i convocati nella gara, poi rinviata, contro la Samp. Infine da verificare le condizioni di Kuzmanovic che ha accusato un fastidio muscolare in ritiro con la sua Serbia.
A Vinovo allenamento di scarico per tutti i Nazionali rientrati dai rispettivi impegni, invece il resto della squadra ha vinto 1a0 (gol di Quagliarella) in amichevole contro il Mantova. Intanto per la gara di sabato Conte dovrà rinunciare certamente a Caceres, Pepe e Bendtner, mentre restano da valutare le condizioni di Chiellini ancora dolorante alla caviglia. Il tecnico potrebbe non rischiarlo in vista della gara di Champions League contro il Bayern Monaco, così come potrebbe concedere un turno di riposo a qualche titolarissimo.
Per il secondo anno consecutivo, sarà Nicola Rizzoli l’arbitro di Inter-Juventus. Il fischietto bolognese aveva già diretto la gara giocata a San Siro nello scorso campionato, il 29 ottobre 2011 e vinta 2-1 dai bianconeri, con le reti di Vucinic e Marchisio, inframmezzate dal momentaneo pareggio di Maicon. Per Rizzoli sarà la 23° direzione di gara con la Juventus e i precedenti parlano di otto vittorie bianconere, nove pareggi e cinque sconfitte. In questa stagione ha già diretto la squadra di Conte in due occasioni, entrambe nel 2012: il 29 settembre, ne l successo casalingo per 4-1 contro la Roma, e il 25 novembre, nella partita contro il Milan giocata a San Siro e vinta 1-0 dai rossoneri. Sabato pomeriggio Rizzoli sarà coadiuvato dagli assistenti Niccolai e Giordano e dagli arbitri d’area Bergonzi e Valeri. Quarto ufficiale sarà il signor Padovan. Forza Juve.
Rubrica “Attimi Di Juve” – Profilo Twitter: @eldavidinho94 / Profilo Facebook: Eldavidinho Juve
ricchiuti38
Bologna è o non è un crocievia decisivo?
No. Ai crocevia vendevano l’anima al diavolo. Per avere successo. Noi quest’anno non abbiamo bisogno neanche di lui.
Cosa mi dici del sorteggio Champions e di questo Bayern Monaco?
Francamente sono ottimista. Che io ricordi, Italia-Germania è sempre finita in un modo solo.
Alla luce dello sfogo di Conte che ha detto fra le altre cose che il calcio qui è una guerra e che non si puo’ più vivere cosa ne pensi della mia vecchia (e mai abbandonata) idea di andare a giocare all’estero lasciando questo campionato farlocco a queste squadre-società pessime italiane?
L’idea è buona. Non fossimo la Juve. È un bel passatempo per i tifosi, poi la realtà sarà sempre un’altra cosa.
Conte non andare via!
Scritto da Luna23
Siamo ancora tutti sconvolti dai fatti di Napoli e Bologna accaduti ai nostri giocatori e soprattutto ad Antonio Conte , nostro allenatore. L’accanimento contro la Juve e’ talmente efferato che le aggressioni subite sono diventate interventi tollerati e legalizzati. Il nostro allenatore e la sua squadra vengono malmenati con bastonate, sputi e tiri di uova marce per non aver fatto nulla. La situazione e’ diventata insostenibile e bisognerebbe fare qualcosa ma vogliamo appellarci a Conte direttamente chiedendogli di non mollare, di non andarsene. Di non dare soddisfazione ad un’Italia mal abitata e mal governata ed ingovernabile, di stare con i suoi tifosi e di non curarsi dello schifo che ha intorno perché è lo stesso che viviamo noi. Ti chiediamo di restare e di non lasciarci in balia di questo “mostro” che è la gestione del calcio italiano, diciamo basta alle trasferte, chiediamo di disputare le partite in campo neutro a porte chiuse, e chiediamo alla società di andarcene da qui, di lasciare il campionato italiano senza mai farvi più ritorno. La Juventus non c’entra niente con tutto questo, il calcio non ha nulla a che vedere con tifoserie cialtrone e violente prive di morale, istigate dalle rispettive società a farci del male, chiediamo che Mediaset e Sky siano inibite dal commentare e riprendere le nostre partite e qualunque cosa riguardi la Juve, non sopportiamo più di ascoltare pseudo conduttori, pseudo giornalisti esprimere sconcezze su cose che non conoscono.
Noi tifosi della Juve diciamo “basta cosi”.
Staff del Blog Di Alessandro Magno
Intervista a Franco Leonetti
Franco Leonetti: Giornalista, conduttore televisivo e scrittore, vice-direttore della trasmissione Forza Juve di Rete7 e People Tv.
Ciao Franco e ben ritrovato parliamo subito della nostra grande passione comune la Juventus.
1-Cosa ne pensi del sorteggio Champions e dove può arrivare questa Juve?
Anzitutto grazie per avermi contattato, è un piacere esser qui a rispondere ai tuoi quesiti. Personalmente mi ero pronunciato anche in diretta tv e avrei voluto evitare le due tedesche, squadre diverse tra loro come gioco ed impostazione tattica, ma ostiche e complicate da affrontare. L’urna ci ha riservato lo squadrone di Monaco, una vera corazzata con spiccate individualità a livello internazionale: detto questo, però, io sono sicuro che la Juventus affronterà i bavaresi senza timore alcuno e saprà essere all’altezza di questo prestigioso quarto di Champions. A dire il vero il più in bilico ed equilibrato del lotto di quattro match della fase finale.
2-C’è stato un momento che qualcosa s’ è incrinato fra Conte e la Juventus ora pare tornato il sereno. Cosa è successo in verità: solo voci di mercato, c’è un problema come qualcuno sostiene di programmi futuri o sono tutte invenzioni giornalistiche per vendere i giornali e alla fine è solo fumo?
Conte non lascerà la Juve e non si muoverà da Torino. E’ normale che possa esserci qualche diversità di vedute in un ambiente lavorativo, ma non si è mai creata una disgregazione di intenti come qualche fonte mediatica ha voluto far credere. Rimarrà sulla panca bianconera ancora per lungo tempo, io personalmente per lui, auspico che diventi il nostro Alex Ferguson. Non lo cambierei mai con nessun allenatore del mondo!
3-Quindi Conte resta al 100%?
Assolutamente si, non ci sono dubbi a riguardo.
4-Si fa un gran parlare di un ritorno di Ibrahimovic tu in passato ci hai raccontato anche di una trattativa tentata e purtroppo non decollata per Cavani. In entrambi i casi è fantacalcio o c’è qualcosa di vero?
Per Cavani i tentativi fatti per portarlo in bianconero sono stati numerosi e organizzati, poi sappiamo come è andata a finire: non tutti gli abboccamenti si tramutano in trattative e non tutte le trattative si trasformano in contratti siglati. Mentre per Ibra la situazione è molto diversa. Lo svedese percepisce 12 milioni di euro netti l’anno più bonus, al Psg, cifre iperboliche che il calcio italiano non si può permettere, e la Juventus men che meno. Il discorso termina qui. Il fantacalcio lo lascio ad altri, semplicemente Ibra non tornerà alla Juve e la cosa non mi crea certo disperazione.
5-Sempre a proposito di calciomercato ti devo dare atto che avevi ampiamente previsto l’arrivo di Llorente già questa estate. Mi fai una descrizione tecnica e possibilmente caratteriale di questo giocatore che comunque non è proprio conosciutissimo in Italia?
Fisico da corazziere, agile, forte di testa, con i piedi ci sa indubbiamente fare, vista la valanga di gol siglati in Spagna, pur giocando nel Bilbao e non nelle due società galattiche di Barca e Real. Carattere volitivo, deciso, ragazzo intelligente, quando ha puntato i piedi per venire alla Juve ha sposato la causa bianconera, non cedendo alle lusinghe di altri club europei titolati. A priori, un tipo da Juve, senza alcun dubbio. Poi starà a lui adattarsi ai moduli di Conte e dimostrare di meritare una maglia da titolare.
6-Al di la del risultato finale che la Juventus otterà in Champions vedi il progetto Juventus duraturo? Può la Juventus aspirare a diventare ”grande del momento” come Barcellona, Real e Bayern o dati i parametri economici diversi, possiamo aspirare al massimo ad essere un outsider?
Il progetto Juventus nelle mani del Presidente Andrea Agnelli è stato immaginato per tornare a dominare in ogni ambito. Una pianificazione chiara, una passione impossibile da arginare guida un Presidente che, oltre ad essere il primo tifoso juventino, è un dirigente moderno, capace e avanti anni luce rispetto alla media dei suoi omologhi nel movimento calcistico italiano. La Juventus sta dimostrando anche quest’anno di essere tornata la vera Juve, quella dal blasone inossidabile, abile ad accaparrarsi trofei e a costruire un ciclo vincente. Fatti veri, vittorie sul campo, non parole e chiacchiere come fanno altri.
7-Jovetic si farà?
Jovetic è un calciatore che piace molto alla dirigenza e all’allenatore, che crede fortemente nel montenegrino. Ci sono i margini per poterlo portare a Torino pagando la clausola alla Fiorentina. E’ certamente uno degli obiettivi prestigiosi da concretizzare per il prossimo mercato estivo.
8-Parliamo un poco di te. So che il tuo ultimo libro ”Sei note di pentagramma” sta riscuotendo un grande successo con ottime recensioni. Mi pare di capire che è andato anche meglio dell’altro tuo lavoro ”Linea d’ossigeno” che già mi pare fosse andato più che bene. E’ quello che ti aspettavi e quanto sei soddisfatto di questo tuo ultimo lavoro?
Diciamo che sul breve, considerato che Sei Note di Pentagramma è uscito alle soglie del passato Natale, sta andando molto bene, e ha conquistato critiche e recensioni bellissime, unitamente ad un grande interesse da parte del pubblico e dei lettori. Sono soddisfatto di questo abbrivio, ora partiranno tutte le presentazioni di questo nuovo volume, e la cosa mi rende orgoglioso e felice: incontrare le persone dal vivo è sempre un momento di grande positività e soddisfazione.
9- Ci dici brevemente di cosa parla? Così dal titolo mi pare di capire che parla della tua altra grande passione, ovvero la musica (siamo entrambi cultori della musica 60-70 in particolare Hard-rock).
Beh anzitutto va detto che Sei Note di Pentagramma è composto da 18 racconti indipendenti, accomunati da sensazioni, concezioni e analisi, riguardanti la società odierna: il tutto permeato da musica, solitamente energica, rock e hard rock degli anni 70-80 e 90. Una lettura profonda dei flussi esistenziali con personaggi che giungono a realizzarsi grazie a percorsi alternativi, individui feriti a morte che sbarcano il lunario senza fiatare, caratteri che stentano in esistenze borderline, rispetto alla centrifuga di conformismo che costituisce l’incandescente altoforno in cui si dibatte la società dei nostri tempi. La musica e l’amore per essa, lega ogni vicenda. In alcuni racconti le note di pentagramma sono elemento trainante e risolutivo della narrazione, in altre le si percepisce in modo più soffuso, in altre ancora fungono da colonna sonora, distaccata, ma presente. Il titolo vuole mettere in evidenza, cosiccome la copertina, la mancanza di perfezione di questo mondo, le note sul rigo musicale sono per antonomasia 7….qui sono solo sei. A questa società manca sempre una nota per essere realizzata e compiuta come qualcuno vorrebbe, come i grandi media ci propinano. Il mondo perfettino, dei sogni azzurri, spacciato dalla pubblicità, non esiste. Questa è la vita. E in questo libro si parla di vita vissuta, come tessuto connettivo del presente in cui ci concentriamo tutti, ognuno con i propri progetti, sogni, delusioni, vittorie, amarezze, speranze.
10- Programmi futuri e altri libri in uscita e a quando un libro sulla Juve?
Al momento girerò parecchio per promozionare questo mio nuovo libro, poi, in cantiere, ci sono altri progetti, sia editoriali che come giornalista, insomma sono sempre assai indaffarato e la cosa mi aggrada. Un libro sulla Juve? Credo che qualcosa si stia muovendo all’orizzonte, c’è un progetto molto interessante che, mi auguro, possa venir definito a breve. Incrocio le dita.
Grazie Franco per la tua gentilezza e disponibilità al solito sei un gran signore (Juventino eh eh). E’ un piacere annoverarti fra i miei amici. A presto allora e Forza Juve Sempre!
Grazie a te, è sempre bello venir interpellato e poter rispondere a domande poste con professionalità e cognizione di causa. Un caro saluto e a presto…e sempre Forza Juve!!
Per tutti gli amici che volessero partecipare: Presentazione – Sei Note di Pentagramma di Franco Leonetti VENERDì 22 marzo alle 19.00 C.so Stati Uniti 27 Palazzo Ceriana Mayneri a Torino
Juventus e Conte via dall’Italia: due popoli due campionati.
Scritto da Alessandro Magno.
La vittoria contro il Bologna è stata pesante. Pesantissima. Si affrontava una delle squadre più in forma del momento. Una squadra che nelle ultime 5 partite aveva fatto gli stessi punti della Juventus e uno solo meno del Milan ma senza gli stessi aiuti arbitrali. E’ stata una vittoria netta senza se e senza ma. Mi sono persino piaciuti Giovinco e Vucinic che in coppia li ho sempre detestati. Ci sarebbe solo da applaudire una squadra e un mister che hanno mostrato una siffatta prova di forza sportiva. Il Bologna sarebbe dovuto rimanere anche in 10 (forse 9) per falli da espulsione di loro giocatori ma Bergonzi ha sorvolato, non se l’è sentita, e anche le moviole hanno omesso, al solito, il fallo a gioco fermo di Diamanti mostrando solo quelli di Perez. Qualcuno addirittura ha fatto passare Diamanti per martoriato e noi per Killer. Ma va bene tutto ormai alla sagra delle porcate Tv.
Così una partita dominata e vinta strameritatamente passa in secondo piano rispetto all’esultanza ”eccessiva” di Antonio Conte a fine partita. Come sono diventati tutti pudici. Ora si esulta ma in modo garbato ai visto mai. E perché, non mi risulta che Conte sia un ex del Bologna. Il primo a dare di testa è stato Pioli con un: ”Cosi non si fa” ripetuto più e più volte all’indirizzo del nostro mister. Credo che già Conte abbia spiegato bene che ”il così non si fa” andrebbe rivolto ai tifosi del Bologna. Anche qui omissioni a go go. Non mostrato lo striscione pro Heysel, cori contro gli Agnelli, non mostrati tutti gli insulti rivolti a Conte dalla tribuna del Dall’Ara che si sentivano chiaramente dall’audio di Zuliani. Ripeto insulti dall’inizio alla fine della partita fin da subito dallo 0-0. Ci sta quindi che Conte si sia arrabbiato e abbia esultato di gioia con i suoi. Non solo ci sta ma direi che è fisiologico. Pioli il ”così non si fa” lo rivolgesse ai suoi.
Alla sagra dello schifo visto in tv non ha voluto mancare Italo Cucci che ha voluto rimarcare quanto sia civile Bologna cosa che fra l’altro Conte aveva già affermato. Ma Cucci scusate ‘ndo stava? A me non risulta fosse a Bologna. E allora perché parla? Perché tutti parlano per sentito dire e stigmatizzano solo i fatti che vogliono e non tutto quello che accade? L’ha detto bene Conte in conferenza stampa: ”ogni partita insulti ai morti dell’Heysel, insulti a Pessotto, insulti a Scirea”. In ogni campo d’Italia. Nessuno viene squalificato e tutti fanno finta di non vedere. Se poi c’è un ”buuuuu” a Balotelli dei nostri tifosi allora apriti cielo: Juventini-razzisti. Abbiamo subito a Napoli di tutto di più e ieri Conte in conferenza stampa ha detto che ci mancavano solo i lanciafiamme, nessuno ha indagato, anzi si indignano per le dichiarazioni di Conte. Ieri Diretta Stadio di 7 Gold ha fatto tutta una puntata ad attaccare il mister per questa dichiarazione sui tifosi del Napoli. Adesso magari gli dobbiamo chiedere scusa in carta da bollo per non esserci fatti ammazzare. Allora lo dico e lo ribadisco poi fate che vi pare: I TIFOSI NAPOLISTI SONO DEGLI INCIVILI. Fra i peggiori del mondo. Lanciatori di piscio e accoltellatori di tifosi avversari. E badate bene che non sto dicendo che i nostri sono bravi. Sto dicendo che i nostri, e neppure tutti gli altri, arrivano allo schifo dei napolisti. Potrei aprire un capitolo su amici miei Juventini di Napoli che hanno dovuto abbandonare lo stadio insultati dai napolisti, sputati addosso dai napolisti, aggrediti. In tribuna e… non in curva. Ho un amica che è stata insultata per strada a Napoli solo perché ha un tatuaggio sul braccio con lo stemma della Juve. Tutto questo a Napoli è apoteosi ma purtroppo c’è in quasi tutti gli stadi d’Italia e anche in molte altre città tipo Firenze. Fomentati da tv e giornali, a volte dagli stessi allenatori e presidenti antijuventini. A Catania ad esempio è successo un casino con Pulvirenti. Lo stesso Catania che non ha avuto arbitraggi buoni né con Milan né con Inter ed è stata in silenzio. il Milan ha usufruito di una serie incredibili di favori arbitrali, ha almeno 5-6 punti in più fra rigori inventati (Juventus e Udinese) e espulsioni mancate (vedi anche ieri). Lo stesso Napoli ha vinto una partita con rigore fuori area contro la Sampdoria e anche ieri il rigore di Zuniga è stato liquidato in quattro e quattro otto che ancora non ho capito se era fallo e se era in area. Fosse capitato alla Juve ne staremmo a parlare per anni. Lo avrebbero fatto rivedere in ogni angolazione possibile e immaginabile. Ma guardatevi i titoli del Corriere dello Sport, roba da Pravda.
C’è una situazione di odio fra le parti che Conte ha denunciato ieri in conferenza stampa arrivando a dichiarare che viene voglia di andarsene all’estero. Ormai la situazione non è recuperabile perché gli addetti ai lavori ormai fanno parte delle due fazioni. Non ci sono più commentatori neutrali e questo fa si che la situazione è grave e non è risolvibile. Se non mi credete domandatevi fra di voi se è possibile parlare di calcio fra uno juventino e un altro, non finendo a parlare di Moggi, Farsopoli e magari finire ad arrabbiarsi e insultarsi. La soluzione c’è ed è percorribile. Bisogna prendere atto che ormai siamo due popoli che si odiano come Ebrei e Palestinesi. Quindi prendendo atto di questo dovremmo avere tutti la grande maturità di separarci civilmente. Hanno inventato il divorzio no? Ci sarà pure il divorzio calcistico? Ora abbiamo dimostrato a noi stessi (perché gli altri non lo ammetteranno mai fatevene una ragione) che farsopoli è stata una bufala. Ci son bastati 5-6 anni (e senza Cobolli Gigli e Blanc avremmo fatto anche prima) per esser ritornati ai nostri livelli. Siamo tornati vincenti e dominatori quindi andremmo via da vincenti. Non sarebbe quindi nessuna fuga. Gli altri credo che andando via noi stapperebbero champagne e ci farebbero ponti d’oro. Magari sarebbe la volta buona che il Napoli e la Roma vincono qualche scudetto (sempre ammesso che le milanesi gli lascino qualche briciola). E allora dov’è il problema? Vi piace stare in questo schifo? Siete masochisti? O magari vogliamo aspettare che qualche tifoso antjuventino sbrocchi di testa completamente e ammazzi qualcuno? Magari un nostro tifoso o magari anche un nostro giocatore o Conte in persona? C’è troppa violenza a buon mercato che è colpevolmente omessa. C’è un’educazione alla violenza che viene perpetrata da padre in figlio. Ricordatevi le parole di Conte: ”Genitori con bambini piccoli in braccio che vengono al nostro pullman a insultarci”. Stiamo giocando con il fuoco. Poi non dite che non ve l’avevo detto!
Sabato 16 marzo 2013 Bologna-Juventus stadio Dall’Ara – Bologna ” non si fa così”
Scritto da Luna23
Questa volta inizio la mia disamina dalla fine, cioè’ dall’ultimo episodio che ha caratterizzato la fine della partita, la Juventus ha stravinto, e il sig. Pioli invece di stare zitto e rimuginare sui suoi errori, no! Ha espresso la sua delusione e disappunto, esprimendo un laconico ” non si fa cosi”. Ma cosa? Cos’ha fatto Conte questa volta? Avrebbe incitato i suoi tifosi ad esultare qualche minuto prima della fine e questo fatto e’ stato interpretato come una mancanza di rispetto.
Francamente trovo l’atteggiamento di Pioli fuori luogo, quasi volesse arrampicarsi sui vetri e giustificarsi per quei minuti in cui Conte si e’ lasciato andare, il Pioli abbaia dicendo che ci vuole rispetto, giusto, e a noi chi ci rispetta ? Allora di Conte non va mai bene niente. Se protesta non va bene, se esulta non va bene, se urla non va bene, se sorride neanche. Parlando della partita, e’ stata un’entusiasmante vittoria nel contesto di un incontro non eccezionale. Le botte si sono sprecate, troppe e spesso senza motivo, non se l’ e’ sentita nemmeno il nostro nemico storico l’arbitro Bergonzi di espellere il sig. Lopez che ha effettuato due falli da espulsione senza motivo solo per il gusto di fare male, e nemmeno i nostri sono stati teneri con Diamanti che ne ha prese “un sacco e una sporta”.
La Juventus nel primo tempo e’ stata un po ‘ confusionaria , non sono accaduti fatti degni di nota particolari,erano piuttosto concentrati a darsele di santa ragione che di costruire qualcosa, e quel poco non ha portato risultato, le nostre azioni erano quasi sempre intercettate e le poche giunte al termine sbagliate. L’atmosfera in campo era elettrica, lo stadio pieno e pare ci fosse uno striscione con scritto qualcosa di vergognoso che hanno deciso di non inquadrare, cosi detto dal commentatore sky di bordocampo, siamo abituati a questa calorosa accoglienza e sinceramente non me lo aspettavo a Bologna, una citta’ abbastanza pacioccona, ma evidentemente non la sua tifoseria.
Quindi dopo un primo tempo al limite della noia, si puo’ dire che il gioco, quello vero si e’ espresso l’ultimo quarto d’ora di partita, dove finalmente, si sono svegliati, cogliendo di sorpresa la difesa del Bologna i quali sono caduti come degli allocchi, devo dire su due splendide azioni e due gol davvero irresistibili, dopo di che basta .. la partita era chiusa tre punti in piu’ per noi e tripudio generale.
Al posto dell’allenatore
Ha vinto quindi non posso dire nulla, se voglio proprio trovare qualcosa, avrei tolto un po’ prima Giovinco,. Spesso mi chiedo se in questa juve serva ancora un top player, giunti in questa fase dell’anno meglio di no, i nostri attaccanti sbagliano spesso ma in qualche modo il centro campo sa intervenire al momento giusto, si sono organizzati in modo tale che tra le imprecisioni, riescono ad uscire fuori cogliendo di sorpresa, cosi facendo anche la coppia ormai diventata mitica Giovinco Vucinic che hanno niente da spartire può permettersi di restare in campo ugualmente, tanto c’e Pirlo, Marchisio o Vidal che mettono ” un taccone” risolvendo la partita.
La testa comunque e’ gia a Monaco e Antonio Conte non vede l’ora di cimentarsi con le piu grandi
d’Europa … il conto alla rovescia e gia iniziato ..il campionato non e’ ancora vinto ma lo vediamo vicino vicino ..lo possiamo solo perdere.
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