Articolo di Alessandro Magno
Juventus-Fiorentina 3-2. La partita con la Fiorentina non è stata una passeggiata. Loro pur venendo da un periodo non felice hanno sempre stimoli giusti contro la Juve. Noi un po’ di braccino, la testa non può che essere da un’altra parte chiaramente. Allegri è molto teso sa che la squadra è un po’ molle che qualcuno non è in piena forma. Sa che se vuol arrivare al meglio alla fine è necessario dosare le energie. Fare turn over. Il calendario non aiuta. Eccetto Cagliari e Verona all’ultima andremo ad affrontare tutte squadre in lotta per l’Europa. Tutte formazioni agguerrite. Fortunatamente il fieno messo in cascina prima è parecchio. 14 punti di vantaggio consentono anche qualche passo falso come avvenuto nel derby.
Ad ogni modo la Fiorentina passa in vantaggio e dopo la reazione della Juventus ha anche la palla del pareggio. Due rigori contro alla faccia di quelli che sostengono che la Juventus viene aiutata. Ci sono almeno un paio di episodi dubbi in area viola soprattutto per un mani che le tv si guardano bene dal far rivedere. Va bene così. C’è un po’ di sciopero del tifo. Ci sono le 300 presenze di quell’immenso uomo e giocatore che è Claudio Marchisio. Ci sono Pereyra ed Evra a tutto pepe. Ad ogni modo nonostante la prova poco brillante di Pirlo la Juve ha molte frecce al proprio arco. La più velenosa risulterà Tevez come ormai consueto. Dio ci salvi Carlitos perché è un vero portento. Nonostante sembri spento sembri mezzo infortunato, al momento opportuno tira fuori due conigli dal cilindro con due colpi di gran classe. Alla fine siamo a un solo punto dal titolo. Ecco perché dopo il derby ero rimasto sereno. La differenza fra noi e tutti gli altri è tutta qui. Noi viviamo di continuo. Abbiamo un impegno ogni tre giorni. Domani è già un altro giorno. Gli altri vivono due volte l’anno. Grazie a Dio sono Juventino. Ci vediamo presto in centro a Torino.
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