Articolo di Silvio Mia
In questi giorni che, finita la stagione , inizia la sessione estiva di calcio mercato il cui termine si prolungherà fino all’inizio del campionato, voglio ricordare un doppio scambio di giocatori che rese infuocata l’estate 1976 . La Juventus aveva appena perso uno scudetto che a due terzi del campionato sembrava già cucito sulle proprie maglie. Senza troppi problemi i bianconeri veleggiavano in classifica con cinque punti di vantaggio , nulla lasciava presagire ciò che sarebbe successo . Pare che prima della trasferta di Cesena un paio di giocatori in rappresentanza della squadra , fossero andati dal Presidente Boniperti per trattare il premio scudetto. I giocatori in questione erano due che formavano il cosi detto zoccolo duro, Capello ed Anastasi. La trattativa finì male e non venne raggiunto un accordo . Non so se le cose andarono veramente in questo modo, ma quello che successe nelle successive tre partite portò al sospetto che qualcosa si fosse rotto tra lo spogliatoio e la dirigenza , tanto che la Juventus le perse tutte e tre. La prima partita si giocava a Cesena, e la Juve dopo essere andata in vantaggio , si fece rimontare dai romagnoli con il loro centroavanti Bertarelli , che siglando due reti chiuse l’incontro. A questo punto il vantaggio si ridusse a tre punti e la partita successiva era il derby . Si giocò contro il Torino secondo il classifica, che si presentò in campo con la bava alla bocca vincendo la stracittadina. La terza partita della serie , vide una Juventus ormai allo sbando , senza più il controllo dell’allenatore Parola . La Juventus si presentò a San Siro per giocare contro l’Inter con Scirea che indossava la maglia numero 10 , a conferma di quanta confusione e di quanta tensione aleggiasse nello spogliatoio. La Juventus perse ancora, era la terza sconfitta consecutiva, e venne sorpassata dal Torino , che ventisette anni dopo la tragedia di Superga si avviava a vincere il suo settimo scudetto. Questa la premessa per dire che in quell’ estate la squadra venne rivoltata e rimodellata per cancellare un’onta doppia , la perdita dello scudetto e la beffa che a vincerlo fosse stata proprio l’altra squadra di Torino che non fece altro che approfittare del momento negativo in casa bianconera. Boniperti cambiò la guida tecnica sorprendendo tutti e assumendo un tecnico giovane ed inesperto, cresciuto sotto la tutela del Paron Rocco al Milan . Alla guida della Juventus vincerà tutti i trofei nazionali ed internazionali nei suoi 13 anni , divisi in due momenti , il primo di 10 anni ed il secondo , post disastro Maifredi ,di 3 anni. Sto parlando di Giovanni Trapattoni ex mediano del Milan che dalla sua poteva vantarsi di aver marcato e fermato un certo Pelè . Il Presidentissimo non aveva finito di stupire e con un’intuizione che solo quelli come lui potevano avere, scambiò con il Milan Capello con Benetti , e con l’Inter Anastasi con Boninsegna. I tifosi li per li rimasero sconcertati , perché i due nuovi arrivi sembravano giocatori ormai a fine carriera ed avanti con l’età . Io stesso mi ricordo che scrissi a Tuttosport dicendo che probabilmente al posto di Capello si sarebbe dovuto non prendere Benetti che regista non era , ma Ciccio Cordova regista della Roma. Il prode Romeo, era un mediano molto rude che garantiva molta quantità , ma aveva nei piedi anche la qualità per giocate che lo portarono a segnare il goal dell’anno del campionato 1976-1977 , con un tiro al volo di sinistro scoccato dal limite dell’area di rigore a Firenze, contro i viola . Benetti aveva già giocato nella Juventus alla fine degli anni sessanta , ma troppo giovane non aveva convinto e di conseguenza fu ceduto alla Sampdoria . Boninsegna era un centroavanti d’area , molto prolifico che aveva superato i 30 anni . La caratteristica di quella Juventus fu quella di giocare senza regista , con un centrocampo muscolare formato oltre che da Benetti, da Furino e Tardelli che in quella stagione Trapattoni inventò centrocampista , dato che fino ad allora era stato impiegato come terzino. Completava il centrocampo un fuoriclasse della fascia , il Barone-Brazil Franco Causio che dava la fantasia necessaria per finalizzare le azioni d’attacco e mettere gli attaccanti nelle condizioni di segnare. In attacco il duo Boninsegna-Bettega si integrò alla perfezione ed entrambi furono protagonisti di una stagione che li vide segnare con continuità. La difesa granitica era formata da Zoff in porta , dai terzini Cuccureddu e Gentile , e dalla coppia centrale Morini e Scirea . La Juventus guidata del giovane Trapattoni detto Trap, vinse uno scudetto record conquistando 51 punti su 60 e la sua prima Coppa Europea, la Coppa UEFA ,con una squadra completamente italiana .
benvenutonello staff silvio e bel pezzo è uno dei primi ricordi che ho della juventus fra l’altro essendo nato nel 72. chiaramente è un ricordo un po vago ma anche negli anni a venire ne sentii parlare spesso di questo scambio capello – benetti e boninsegna – anastasi. ricordo anche di un cazzotto di benetti a capello giusto?
Ciao Silvio! Benvenuto tra noi ..
Sarà bello ricordare insieme a te la Juventus del passato.
Grazie. Spero di continuare con profitto a scrivere articoli sulla Juventus del passato, visto che hoi capelli grigi e qualche partita l’ho vista. Non ricordo del cazzotto fra Capello e Benetti . Credo che Romeo e Boninsegna abbiano avuto uno scambio di cortesie . Due caratteri molto sanguigni…
Grazie per avermi fatto ricordare quell’annata fantastica.
Mi ricordo ancora che io (all’epoca quindicenne) alla fine della finale di ritorno a Bilbao, mi ritrovai inginocchiato a terra davanti alla televisione a piangere di gioia!!!!!
Per chi come me ti conosce e ha letto i tuoi libri non rimane certo stupito dalla completezza dell’articolo. Sembra davvero di tornare indietro nel tempo e vivere ( visto che ancora non c’ero)ciò che accadde alla nostra Vecchia Signora. Complimenti Silvio! Continua a riportare con questa passione la storia che la nostra Juve continua a scrivere in modo che tutti possano conoscerla… Fino alla fine Forza Juventus
Grande Silvio… vedo che la dottoressa è riuscita ad affinare il tuo stile, mentre sui contenuti non avevi certo bisogno di maestri. Chapeau!