Il conto da pagare

Scritto da Cinzia Fresia
Che in casa Juventus, l’aria sia cambiata ce ne siamo accorti già da un bel pezzo.
Tanti cambiamenti, troppi ..

All’arrivo di Cristiano Ronaldo, una svolta epocale per una società come la Juventus non proprio predisposta ad effettuare spese pazze, alla “cacciata” di Giuseppe Marotta, un fulmine a ciel sereno, che ha lasciato tutti praticamente senza parole.
Un dirigente come Marotta più o meno protagonista della rinascita della Juventus, del dopo calciopoli, in presenza di Umberto o Gianni Agnelli, si sarebbe fermato anche oltre la legittima pensione, nessuno lo avrebbe mai allontanato.
E’ evidente che, tra il Presidente Andrea Agnelli e Giuseppe Marotta, ricordiamoci un uomo di John Ellkann, si sia rotto qualcosa, visioni, approcci differenti, e prese di posizione inconciliabili, hanno portato il gruppo in apparenza molto affiatato a spaccarsi forse in più pezzi.
La famiglia Agnelli non ha mai sopportato chi le rema contro, nessuna tolleranza, a causa di questo si è arrivati ad una rottura imprevista e netta, ma oggi Andrea Agnelli, pare determinato a fare ciò che vuole, anche a costo, di rompere gli antichi schemi della sua famiglia.
Il Presidente non ha dubbi su come si vuole procedere, e chi non è d’accordo, si accomodi fuori.
Oggi il parterre dirigenziale è formato da quarantenni di larghe vedute, il cui obiettivo è di far uscire la Juventus dall’oblio europeo e renderla veramente capitale d’Europa.

Quindi Si può immaginare che un dirigente come Marotta, avanzato dalla gestione precedente, possa non sentirsi così affine ad una politica potenzialmente rischiosa e dannosa all’immagine della Juventus stessa, facente parte di Exor.
Si dice di posizioni lontane sulla questione Ronaldo, ma si dice anche qualcosa di più grave, riferito alle vicende della delicata faccenda tra la Juventus ed ipotetici rapporti con l’organizzazione di crimine organizzato Andrangheta.
Mentre il nostro calcio si congratulava (a denti stretti) con la Juve ed i suoi dirigenti per l’operazione Ronaldo, ecco succedere qualcosa di veramente strano: il giocatore viene accusato da una “intrattenitrice” americana, di violenza sessuale, un “crimine” accaduto anni prima ed in apparenza concluso con un accordo, davvero strano che questa storia non sia uscita fuori mentre l’atleta prestava servizio presso il Real Madrid, guarda caso, appena Ronaldo ha finito di appendere in casa gli ultimi quadri, ecco spuntare come un fungo una storia che ovviamente non fa bene a lui e di riflesso alla Juventus.

Anche il fatto di cui ho parlato sopra, del coinvolgimento Juventus e crimine organizzato, per storie di bagarinaggio, speculazioni e frequentazioni poco chiare con esponenti di mafia, minano l’immagine della società, che si difende comunque provando il contrario, tutte accuse poco chiare e prive di fondamento, vicende dove non emerge mai l’autentica verità, proprio perchè sembra sempre la Juventus chiamata a render conto di ciò che fa, quindi spesso processata e altresì spesso assolta.

L’agguerrita e aggressiva politica di Andrea Agnelli, non piace a tutti, i giovin signori Agnelli, che tanto “giovin” non sono più, dopo anni trascorsi ad ingoiare rospi, hanno detto basta, questa volta imponendosi con un “si fa così”.

Bisogna però, aspettarsi un conto da pagare, che non è finito con la faziosa calciopoli, inventata non si sa bene per chi e perchè, la realtà indica comunque un cambiamento nel modo di concepire alcune operazioni un tempo dei veri e propri Tabù, oggi la dirigenza non si cura della presenza della Fiat, sulla quale, orfana di Marchionne è calato un curioso silenzio.

Giuseppe Marotta, dopo una cospicua e profondamente gratificante liquidazione e buona uscita, approderà all’Inter, questo ci fa capire che la storia, almeno questa, si chiuderà senza strascichi e sgradevoli conseguenze, in fondo al manager non cambia niente, se non il rammarico di essere stati licenziati dalla Juve.

  1. IL CONTO ALLA ROVESCIA

    Finalmente ho capito perché Del Piero non poteva stare in seno alla Juve…troppo forti gli altri dirigenti rispetto a lui.

    Di Marotta ancora manca un tassello per sapere il vero motivo della sua cacciata.
    Un giorno ce lo dirà il procuratore di Khedira.
    Ma come dice Cinzia se ci fossero stati i “vecchi” Agnelli, Marotta, sarebbe rimasto fino al pensionamento (ma allora sarebbe rimasto pure Alex).

    Buona giornata

  2. andrea (the original)

    Cinzia,

    io non credo vi sia un sottobosco di episodi anzi, a me così risulta da info di fonti più che vicine alla Juventus.
    A me sembra invece (e su questo concordo) che la Juve abbia intrapreso un percorso di modernità e la modernità prevede ritmi di turnover molto più rapidi e continui (un manager dopo 5/6 anni in un’Azienda va cambiato), uno svecchiamento (idee fresche arrivano da menti fresche), una attenzione alle dinamiche di team diversa dalle obsolete. concezioni patriarcali e una struttura legata a talento, competenze e processi invece che a storicità ed esperienza o, come nello specifico di una Azienda nel settore calcio, a bandiere, bandierine, banderuole ecc.
    Non voglio allargare troppo il campo ma se le Aziende italiane, quando non hanno più avuto le facilitazioni del nero o dei contributi a fondo perduto, sono andate in default, è a causa della staticità di prodotto, servizio, processo e team sbandierata come solidità.
    A maggior ragione nel calcio, perchè il mercato italiano non è cresciuto in cultura ed è rimasto legato al “presidente compraci questo”, “la bandiera non si tocca, uno di noi” e altre amenità simili, toccanti nelle emozioni ma poco funzionali alla competitività.
    In questo senso, così come auspico per il gioco, viva l’innovazione e “al rogo” la staticità. Tanto la tradizione è garantita e tutelata dalla storia, dalla maglia.

    Chiaro che questo comporta la dismissione anche di professionalità valide come Marotta, sulla cui dismissione io stesso ho espresso rammarico e timore. Ma la modernità contempla anche la propensione a rischiare qualcosa, se alla base la struttura è comunque valida, quindi va bene così.

    Ciao

  3. Mauro the Original

    Nonostante sia stato un buon dirigente, che comunque all’inizio ha commesso parecchi errori (non dimentichiamoci il primo anno disastroso per il quale meritava di essere cacciato) Marotta l’ho sempre visto come un ragioniere piuttosto che un manager.
    Nei primi anni era Mister 15 milioni in quanto tutti i giocatori acquistati costavano all’incirca quella cifra.
    Se la Juve è arrivata a questi livelli non è stato certo per merito suo, ma sicuramente grazie ad Agnelli che ci capisce molto di calcio ed ha un amore viscerale per la Juve.

    Marotta andato all’Inter??
    Non potevo augurarmi niente di meglio, così ora vedremo le sue vere capacità e si capirà veramente di che pasta è fatto.

    In ogni caso io non lo rimpiangerò mai ed anzi, appena saputa la notizia mi sono stappato una bella bottiglia di Amarone (vino pregiato veronese).

    • Mauro the Original

      Ps

      Se prima l’Inter aveva qualche possibilità di tornare ad alti livelli, ora credo che questa possibilità sia praticamente impossibile😂😂😂

    • Per me è stata una vera e propria “rimozione”, un segno di carattere, che indica una svolta epocale, di una società ora azienda, che intende essere autonoma nel pensiero e nella gestione, slegandosi da vecchi retaggi.

  4. ALLE PECORE SI POTRÀ GRIDARE ?

    Pecoraro ci dice cosa si potrà gridare all’Allianz Stadium.

    “Il punto d’arrivo deve essere non chiudere la curva, ma identificare e sospendere l’abbonamento di chi scandisce cori vergognosi”.
    E ancora…
    “Non c’è prevenzione nei confronti dello Juventus Stadium: i miei inviati vanno su tutti i campi con gli stessi criteri di valutazione”.

    Ho trovato una lista degli stadi con multe fatte per i cori negli ultimi tre anni:
    Juventus 192 mila Euro

    Verona 180 mila Euro

    Lazio 175 mila Euro

    inter 135 mila Euro

    roma 135 mila Euro

    Samp 75 mila Euro

    Milan 40 mila Euro

    Bologna 25 mila Euro

    Fiorentina 25 Mila Euro

    Udinese 20 mila Euro

    Atalanta 15 mila Euro

    Cesena 15 mila Euro

    Torino 10 mila Euro
    (dati a cura di Maurizio Romeo)

    Pecoraro, non vedo nella lista il suo Napoli…
    Ah dimenticavo, i suoi sono inviati da Napoli…e a Napoli è lei che veglia.

    Buon pomeriggio.

    • Mi sembra alquanto strano che nel regno dei Genny la carogna non ci sia stata negli ultimi anni neanche una multa. Sono delle coincidenze strane

  5. Marotta fu scelto dalla proprietà exor nel 2010 per rimettere a posto i conti dopo le stagioni degli “smiles”. Con un Agnelli alla presidenza la crescita economica e sportiva ha raggiunto in pochi anni livelli di eccellenza sia in Italia che in Europa, passando per l’azzeramento del deficit e l’aumento esponenziale dei fatturati, una serie interminabile di successi sportivi e 2 finali di Champions, fino a Cristiano Ronaldo, che ha cambiato la storia della Juve da grande realtà “regionale” a quella di livello mondiale. I tempi dunque sono cambiati e la Juve non è più quella del Marotta “factotum”, ricondurla alle posizioni di vertice mondiali sarà compito di Andrea Agnelli e di una nuova generazione di manager, con un occhio alla sostenibilità del nuovo progetto di crescita ai livelli di realtà europee attualmente più potenti della Juve.

  6. Mauro

    Quando e’ arrivato Marotta non ho fatto I salti mortali ma mi sono ricreduto in breve tempo.
    Mister 15 milioni?
    Non ci ricordiamo da dove arrivavamo.
    La Juventus e’ una delle poche con I conti in ordine, la proprieta’ e’ la stessa e non cinese e l’ fp e’ specchiato.

    Non parlo dei risultati sportivi e nemmeno di quelli che hanno capitalizzato in maniera ferrea la situazione economica con investimenti produttivi, producenti e unici in questo panorama economico di perdizione. Sarebbe come sparare sulla croce rossa rispetto alle altre societa’. Che doveva fare di piu’ camminare sull’acqua e moltiplicare I pani ed I pesci? Quindi non ho stappato nessuna bottiglia anzi, la tengo in serbo se in futuro ci saranno occasioni per stappare (spero). Certo Marotta ha 65 anni quindi rincoglionito, Marchionne ne aveva 66 e per fortuna non ha fatto ulteriori danni vista la mente che a questa eta’ non funziona tanto bene.

    Io la penso diversamente, largo all’ innovazione, soprattutto se ci sono divergenze, ma con attenzione. Questo non vuoldire che Andrea Agnelli sia uno sprovveduto, ma occhio perche’ gli errori sono possibili e devastanti, a volte.

    Andrea
    D’accordo sulla mente fresca bisogna vedere cosa partorisce.
    Vedi io ritengo che I giovani, quelli magari usciti dalla Louiss non rappresentano necessariamente una soluzione, ma potrebbero, se si fanno crescere sotto manager di esperienza pratica, non di teorie a tavolino, che li supportino nell’inserimento.Cosi’ si favorisce il ricambio, sul terreno.

    La mente fresca,come dici, puo’ partorire cazzate, soprattutto quella di chi crede che ci siano dei diritti acquisiti.
    Le idee di cambiamento sono vitali, le cazzate no. Non parlo della Juve ma in genere. No perche’ qui sembra che in societa’ siamo fermi all’eta’ della pietra.
    Calmi ragazzi..
    Volevo aggiungere che le aziende in Italia non tutte hanno chiuso per errori
    O staticita’ ma per la crisi ed un sistema dove fino a settembre lavori per lo stato. Non tutte si sono mangiate contributi e vantaggi.
    Molte non potendosi permettere un management valido fanno fai da te e risparmiano con quelli che escono dall’universita’ sottopagandoli e gettandoli allo sbaraglio senza I canonici periodi di inserimento, sotto qualcuno con le palle.oppure gli iprenditori fanno loro I manager creando guai epocali. Allora la crisi. L’euro non controllato nei prezzi ed il calo dei consumi sono fantasie?
    C’e’ chi e’ riuscito, altri sono andati in difficolta’ ma la chiusura di 100.000 partite iva non e’ una causa delle mancate sovvenzioni ma di 6000000 milioni di nuovi poveri e di altri a rischio che non spendono.
    Ogni eta’ ha la sua stagione, e uno a trentanni di oggi, non ha la struttura proprio a causa dei dati anagrafici, oppure non e’ mestiere suo o, ancora ha solo teoria.
    Quindi quando sento arrapate esultazioni per un rinnovamento, invito a contare fino a 10 e poi operare per rinnovare, cosa che si deve fare necessariamente.
    Saluti

    • Aggiungo una cosa per evitare incomprensioni:
      I manager, ha ragione Andrea, si cambiano per rinnovare e fare in modo che nuove idee arrivino e quelli che escono apportino nuove esperienze altrove. Funziona cosi’. Ma quello che non concordo e’ giudicare vecchio e dannoso un manager che ha fatto bene. Affrandomi alla capacita’ di fare cambiamenti ok, ma appropiati. Non tutti ci indovinano.

    • andrea (the original)

      Tino,
      la tua risposta sulle dinamiche dei cambiamenti ci potrebbe stare qualora io fondato il commento su aspetti anagrafici.
      Ma io ho parlato di innovazione, modernità e freschezza da privilegiare rispetto a staticità ed esperienza.
      Dunque non è questione di età (ovviamente nei giusti limiti perchè sappiamo che un Manager il meglio lo esprime fino ai 50 anni salvo eccezioni) ma di storicità. Le Aziende che hanno le stesse persone, i Manager che vivono per 30 anni nella stessa Azienda, la chiusura a iniezioni di freschezza che possono arrivare da persone di altri settori, la resistenza ai cambiamenti,il sempre uguale..oppure gli Imprenditori che non delegano perchè a loro avviso non possono fidarsi quando la delega si fonda sull’anticipo di fiducia.

      Insomma, non è che i 50enni vadano sbattuti fuori o non si possano prendere, ciò che penalizza è la mentalità da posto fisso e intoccabile, la presenza legata a storicità in Azienda e non a competenza e percorsi di crescita o visione ampia. Se sei sempre nello stesso posto lavori solo di esperienza e l’esperienza se non abbinata all’expertise, è un profondo limite. Una ragazzina che viene stuprata al primo rapporto porterà una esperienza del rapporto con l’altro sesso negativa e viceversa una che il primo rapporto lo vive bene. Ma in generale non è vera nè l’una nè altra, perchè non tutti sono stupratori e non tutti bravi ragazzi.
      Dunque per questo ho parlato di rotazioni. Che poi non è detto che i giovani arrivi dalla LUISS siano fenomeni ma neanche è detto il contrario, perchè lo studio conta e spesso invece lo si ritiene una perdita di tempo: te lo dice uno che ha studiato e studia continuamente da testo e da contesto: senza una base di testo, il contesto (cioè la strada) lo si coglie men).

      Per quanto riguarda le motivazioni della crisi beh, lo Stato non aiuta ma lo Stato ha dilapidato risorse per sovvenzionare contributi a fondo perduto, per lasciar libero spazio al nero. Lo Stato è sempre lo stesso, cambia solo che prima faceva comodo a tutti e ora che le risorse sono calate fa comodo solo a pochi e i molti si incaxxano. Oggi è il risultato di ieri e ieri è ciò che hanno voluto le persone. Oggi le persone sono tutte puritane a parole e indignate ma solo perchè non arriva più assistenzialismo. Ci fossero ancora le risorse ho seri dubbi.
      In fondo l’Italiano per sua natura guarda il proprio orticello e quello che accade nell’altro beh, chi se ne frega.

      Ciao

      • Sulle dinamiche dei cambiamenti, posso portare l’esempio del mondo dell’informatica nell’ambito aziendale, passato dalle enormi strutture centralizzate (i c.d. C.E.D.), veri e propri gangli di potere in mano agli specialisti del settore, all’informatica distribuita che ha rivoluzionato il modo di utilizzare le tecnologie informatiche, non più prerogativa esclusiva di pochi ma aperte e disponibili ai significativi cambiamenti nel modo di operare quotidiano. Una nuova filosofia di lavoro che con l’avvento della rete ha agevolato e semplificato il lavoro delle varie componenti aziendali attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative corredate dalle relative applicazioni, direttamente a disposizione dei manager, dei responsabili e addetti agli uffici commerciali e di quelli della gestione automatizzata del magazzino e della logistica. In tutto questo e parlo ovviamente per esperienza diretta nel settore, il know-how degli ultra-cinquantenni credo sia per tutte le aziende una prerogativa indispensabile al cambiamento e all’innovazione, un supporto necessario alla crescita di tutti quei giovani che mostrano attitudine per il lavoro scelto, oltre alla volontà di perfezionare e aumentare il proprio bagaglio di conoscenze.

  7. Raga, dobbiamo dimenticarci la Juventus old – style, “la grande famiglia”, dove a Natale i giocatori ricevevano i “patt-patt” dall’avvocato, è finito tutto, oggi se funzioni stai, se non funzioni ti danno una bella pedata, se non sei d’accordo ti liquidano in 5 minuti.
    Le “donne e uomini” che lavorano alla Juventus sono avvisati.

    • Mauro the Original

      Luna

      Hai perfettamente ragione però rimpiango i tempi dell’Avvocato, a me quei tempi piacevano di più in quanto più amore per la maglia e meno business. Anche se chiaramente i miliardi di lire viaggiavano come caramelle.

      Però rimpiango immensamente il periodo di Platini

  8. Andre
    Infatti ho detto che I cambi servono anche al manager per arricchire le esperienze e portarle altrove quando le ha gia’ date dove lavora.
    Il meglio si da fino a 50anni? Avevo un direttore commerciale di 60 e mi diede tantissimo, ne avevo 40, e non ero proprio di primo pelo in quel lavoro.
    Comunque penso che sono I risultati che contano, se si deve giustamente rinnovare, occhio.
    Si nelle multinazionali oltre I 50 se non sei un pezzo grosso conviene muoversi. A 50 trovi anzi trovavi ancora in aziende di medie dimensioni o start up. Anche perche’ a 50 non puoi pensare di appendere I guantoni al chiodo. Io sono uno che senza lavorare non ci sta.

    • Andrea (the original)

      Tino ho dato una indicazione media non inventata da me sul periodo in cui uno dà il meglio.
      Non è che oltre quella soglia si deve smettere.

      Io tra un po’ arrivo ai 50 e senza lavoro non ci starei ma so che oltre difficilmente sarò sul livello attuale di rendimento.

      Il discorso sui risultati è un po’ come quello su Allegri: dicono ma non spiegano e anzi, miglior momento per cambiare qualcosa di quando stanno andando bene le cose non esiste.
      Se per cambiare si aspetta che vadano male può esser tardi o comunque si può agire in condizioni di scarsa lucidità.

  9. PATETICI

    Giuseppe Cruciani, nel corso della sua trasmissione su Radio 24, La Zanzara, ha criticato il convegno su Var e arbitri pro Juve promosso all’interno dell’Università di Napoli: “Giuro che è tutto vero, sembra incredibile ma è vero. In una Università italiana dei professori di varie materie, soprattutto di diritto amministrativo e non solo, terranno una specie di convegno, organizzato pare con soldi dell’università, dunque forse indirettamente anche con soldi nostri, su arbitri e Var pro Juve. Posso assicurare che è così. Il promotore, un tale Guido Clemente di San Luca dice che quello che è successo l’anno scorso, che lui considera illegittimo – uno Scudetto sostanzialmente rubato -, è un “negativo esempio, così gli studenti perdono la fiducia nelle istituzioni’. Un’iniziativa che io considero vergognosa”.

    Buona serata.

  10. CANTA NAPOLI

    Carlo Ancelotti è tornato a parlare della corsa scudetto: «Se il Napoli punta allo scudetto? Inutile fare calcoli adesso, è troppo presto. Un primo bilancio si potrà fare alla fine dell’anno. Ora non ha senso.
    Nel calcio serve anche il culo e io per fortuna ce l’ho sempre avuto.
    Qui ci sono tutte le condizioni per fare grandi cose. Scudetto? Se vinciamo qualcosa di sicuro canto qualcosa».

    Buon venerdì

  11. GIOVANI E VECCHI

    Di cose manageriali capisco niente e quindi porto un esempio di cosa veramente accaduta e che si può anche controllare.

    Il MOF (mercato ortofrutticolo Fondi) si trova a Fondi cittadina in provincia di Latina…un tempo era il mercato, nella sua materia, più grande d’Europa per capacità e per le tonnellate di derrate mosse giornalmente.

    Gli anni passano e i padri invecchiano, subentrano i figli…non mi dilungo più di tanto…controllate come è ridotto, oggi, il MOF.

    Ovviamente ci sono le eccezioni, nel nostro caso, Andrea Agnelli.

    Buona giornata.

  12. Mauro the Original

    Tranfaglia

    Scusa ma non sono d’accordo.

    Forse dimentichi l’arrivo di Marotta portandosi dietro Delneri che ci faceva giocare da provinciale e le contestazioni dei tifosi che ci chiamavano Juvedoria.
    Primo anno da dimenticare e Marotta che voleva cambiare allenatore prendendo Mazzarri.

    Per fortuna interviene San Agnelli che ci porta Conte.

    Certo Marotta molte cose buone le ha fatte ma non lo considero un top dirigente ma solo un bravo ragioniere. A mio parere le scelte giuste dei giocatori sono state fatte da altri, ultimo caso Cristiano Ronaldo che sicuramente non è stato portato a Torino da Marotta, che non credo avrebbe mai avallato un’operazione del genere.

    Comunque la prova del nove lo aspetta all’Inter. Vedremo in questo caso chi ha ragione

    • Ok rispetto la tua opinione, ci mancherebbe. Ronaldo e’ arrivato adesso..
      Credo che questi anni di vittorie,pero’, siano anche merito suo come il bilancio. Una cosa non mi va, questo buttare via la gente come spazzatura.
      Sono particolari,ma lo stile nel fare le cose e’ stile, e quello che apparteneva al periodo che ricordi non c’e’ piu’. Questo e’ un peggioramento da coinsiderare e non da poco. Per la tendenza, manco per la persona in genere.
      Ciao

  13. Mauro the Original

    Andrea

    Secondo me l’età non c’entra.

    Io ad esempio vedrei bene ancora oggi Moggi alla Juve, eppure ha i suoi anni.

  14. UN ALTRO CONTO DA PAGARE

    Ambra Angiolini incinta?

    Nelle vie di Milano, a passeggio la Angiolini e Allegri si concedono un po’ di sano shopping.
    Lui, da galantuomo quale si dimostra, porta i sacchetti delle compere.
    Avvistati mentre escono da uno dei negozi Adidas della metropoli più in sintonia che mai.
    Ma si evidenzia qualcosa di ben nascosto sotto il cappotto di Ambra. Si vede che il girovita appaia “morbido, marcato dalla cintura del cappotto ben chiuso”.
    Potrebbe risultare essere un modo per proteggere la gravidanza da occhi indiscreti.

    Così dicheno !

    Buon pomeriggio.

  15. Secondo quanto rivelato dai tedeschi di Der Spiegel e dai francesi di Mediapart in base ai documenti e alle mail in loro possesso, il capitano del Madrid e della nazionale ha dato positivo nel test di Cardiff. La sostanza trovata nel corpo di Sergio Ramos è un glucocorticoide che si chiama desametasone e ha proprietà antinfiammatorie. Ed è sulla lista dei prodotti proibiti dalla Wada, l’agenzia antidoping internazionale. LA GIUSTIFICAZIONE — Avvisata del positivo del giocatore del Madrid la Uefa si è messa in contatto con Ramos che ha risposto con una mail di 5 righe allegando la giustificazione scritta da Mikel Aramberri, medico del club. Il dottore ha confermato di aver iniettato due dosi della medicina proibita nel ginocchio e nella spalla sinistra doloranti del giocatore alla vigilia della sfida con la Juve. La cosa è ammessa dalla Wada sempre che si faccia menzione del trattamento nella scheda che si compila al momento del test. Il dottor Aramberri nella notte di Cardiff ha scritto un altro prodotto contenente betametasone, il Celestone Cronodose e non quello iniettato: un errore tecnico dovuto all’euforia del momento e all’arrivo nella saletta antidoping dell’ex re Juan Carlos e del primo ministro spagnolo Mariano Rajoy secondo quanto raccontato dallo stesso dottore. La Uefa ha accolto le giustificazioni fornite dal medico e ha deciso di non aprire un’inchiesta.

  16. Alessandro Magno

    Le figure di merda epiche dei napolisti. Questi erano all università https://twitter.com/sessojuverocknr/status/1066079032154959874?s=21

  17. CI SARÒ

    Fai di tutto e trovami un biglietto.
    Questa sera, a cena, squilla il tel e mi viene data la bella notizia…biglietto e senza viaggia con noi.
    Freccia Rossa evvai…
    Birra per tutti al McDonald della Nord.
    7 dicembre Allianz Stadium.

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