24 Gennaio 2003 ci lasciava “L’avvocato”.

#AccaddeOggi 24-01-2003 veniva a mancare “L’avvocato” #GianniAgnelli imprenditore di successo icona di #stile amante dell’arte e dello #sport legó il suo nome al mondo dell’ #automobile con la #Fiat a #Torino e alla #Juventus di cui era sinceramente innamorato http://www.megliodiniente.com/24-geannaio-2003-muore-lavvocato-gianni-agnelli/

  1. “Per essere italiani nel mondo, dobbiamo essere europei in Italia”

    (Gianni Agnelli. Precursore, sempre)

  2. Eh,si.
    Il tempo passa. Cambiano anche i tempi ma la grandezza di Gianni Agnelli manca sempre. Ma non solo a noi tifosi normali, manca tantissimo al mondo dell’imprenditoria,alla diplomazia e in genere a tutti i settori che contano.
    Alla Juve si ha nostalgia della sua grande ironia e della competenza inarrivabile.
    Una figura insostituibile per tutti anche nel calcio.
    Ciao Giovanni, grazie di tutto.

  3. Nel comunicato Juve:

    Anche chi legge, sente o pensa al nome di Giovanni Agnelli ha subito in mente la Juve. Un’associazione che rivela un legame profondo e indissolubile, che resterà immutato per sempre”.

    Che roba, 17 anni e ogni 24 gennaio una tristezza.

    • Tino
      Mi auguro che questa dirigenza facesse o almeno, prendesse esempio dall’Avvocato.
      Ti serve e ti piace quel giocatore ?
      Cazzo vai e concludi…altrimenti poi lo paghi il doppio.
      Scusami…ma ste pippe mi fanno incazzare.
      Belin !

      • Si sono dei normali.
        La differenza si vede.adesso dicono che L’offerta dei tedeschi per Can non va bene.
        Potevano tenerlo ancora un po’ in frigo senza giocare…..

      • Mi augurerei…
        Chiedo venia.

        Prima che Luigi mi mette i sassolini sotto ai ginocchi 😜

  4. SEMPRE NEL MIO CUORE

    L’Avvocato. La erre moscia e l’orologio sul polsino. L’imprenditore e il mecenate.

    Le telefonate all’alba e le visite pastorali a Villar Perosa.

    Erede al trono dopo la prematura scomparsa del padre, Gianni Agnelli è in tutto e per tutto la Juve.

    La dirige direttamente per 7 anni: dal 22 luglio 1947 al 18 settembre 1954.

    È stato il sedicesimo presidente della storia bianconera.
    Prende le redini in mano della società nel nome del padre, seguendo la stessa traiettoria, nonostante la presenza del Grsbde Torino.
    L’Avvocato è un inbamorato del calcio e del bello stile.
    Lega subito con Giampiero Boniperti, giovanissimo centravanti che segna goal a grappoli…e che come premio si sceglie e prende le mucche gravide.
    Stima Parola, ama Sentimenti IV.

    Gli impegni extrasportivi si fanno sempre più pressanti per Agnelli l’Avvocato e così giunge il tempo delle dimissioni, appunto , che arrivano nel ’54.

    Il testimone passa, anche se non subito, al fratello Umberto, il Dottore Umberto…per una staffetta che terminerà solo con la morte di entrambi.

    Nel 1962 l’Avvocato torna “padrone” della Juventus…e lo sarà anche se non direttamente per altri 30 anni e più.

    Prima attraverso l’ingegnere Vittore Catella, pluridecorato eroe dell’aria della Seconda Guerra Mondiale, che pilota la Juve durante gli anni Sessanta.
    Quindi, dal ’71, affidando il giocattolo al geometra Giampiero Boniperti, nel frattempo già nei quadri amministratore delegato.
    Agnelli e Boniperti: la juventinità assoluta alla base di un matrimonio imprenditorial-sportivo tra i più riusciti nella storia del pallone.

    L’Avvocato spesso indica la via, non sempre a buon mercato.
    D’altronde lui è incline al bello che, spesso e volentieri, costa caro.
    E poi desidera la vittoria, e per raggiungerla, vuole il meglio che c’è.

    Talvolta con uscite perentorie che colgono tutti di sorpresa.

    La sera dei festeggiamenti per lo scudetto appena vinto dopo 5 stagioni di digiuno (1972 14° scudetto), l’Avvocato brinda al successo e, pensando alla Coppa Campioni da conquistare, annuncia l’arrivo di Dino Zoff, portiere del Napoli e della Nazionale.

    Boniperti per poco non sviene, essendo all’oscuro di tutto e, soprattutto sapendo che l’affare non è neanche stato abbozzato.

    Ci sono, poi, le soffiate d’autore. Michel Platini.
    È l’Avvocato che una mattina telefona al suobpresidente mettendogli la Pulce nell’orecchio.
    “Ho letto su l’Equipe che Platini è in vendita”.
    Mancano pochi giorni alla chiusura del mercato. Boniperti spinta e va.
    E il divino Michel diventa bianconero in meno di una settimana, per pochi soldi, o meglio, un tozzo di pane.

    Non mancano le infestazioni pericolose. Lajos D’etàri. Agnelli lo va a vedere di nascosto in Germania dove gioca con l’Entracht Francoforte.
    A metà del secondo tempo va via, l’ungherese ha deluso. Il matrimonio salta.

    Un intenditore di pallone, l’Avvocato.
    A chi gli chiede se gli piaccia Laudrup, risponde: “Mi piace Platini”.
    Frecciate a getto continuo.
    Roberto Baggio e il coniglio bagnato una delle più celebri, insieme a Boniek “bello di notte” e Zidane “più bello che utile”.

    Le ultime le ha dedicate a Alessandro Del Piero “Pinturicchio”.

    L’ultimo Artista Bianconero che lo ha omaggiato con un magnifico goal il 26 gennaio 2003 (era contro il Piacenza, il secondo goal lo segnò Nedved), due giorni dopo la sua morte.

    R.I.P.

  5. Mi sento di condividere in toto.

    Alberto Polverosi
    ha parlato di Sarri e del suo cambiamento alla Juventus: “La differenza sostanziale fra l’ultima Juve di Allegri e la prima Juve di Sarri è racchiusa in due partite: Allegri vinse la Supercoppa Italia mentre Sarri l’ha persa; Sarri è arrivato in semifinale di Coppa Italia mentre Allegri era uscito ai quarti. Sonora sconfitta per il figlinese in Supercoppa, sonora sconfitta per il livornese in Coppa Italia. Ma tutto il resto, dai risultati al gioco all’importanza e all’incidenza dei campioni sui risultati e sul gioco, è cambiato ben poco. La Juve di Sarri ha alternato partite ben giocate ad altre assai meno convincenti, proprio come la Juve di Allegri, anche se una parte della tifoseria bianconera tende a disconoscere e peggio ancora a dimenticare alcune belle prestazioni negli anni di Max. Gli iscritti al sarrismo tendono invece a vedere a tutti i costi una Juve per forza sarrizzata, bastano 10 minuti giocati bene e se ne cantano le lodi. In realtà, è assai più evidente il cambiamento di Sarri, cambiamento rispetto a Empoli e a Napoli, ma già al Chelsea non era più lo stesso. La Juve, al contrario, è piena di Frank Sinatra, la voce è unica. La filosofia bonipertiana che non ammette sconfitte lo ha aiutato a modificarsi definitivamente, ma è stato lui a favorire la propria trasformazione. Mentre tutti noi continuiamo a cercare nella Juve una traccia del suo antico pensiero, Sarri sta felicemente cavalcando un’onda nuova, soddisfatto di aver allargato e allungato i propri orizzonti”.

    • Ah certo, senza il motto le avrebbe perse tutte😅
      A me pare che abbia cambiato in ogni squadra in cui sia stato, non solo alla Juve, quindi dipende da ciò che hai in mano.
      Comunque dicevano anche che la prima Juve di Allegri era di Conte…
      Non so fino a che punto si possa parlare di cambiamento definitivo di un allenatore paragonando una squadra al quinto anno con una al quinto mese di guida tecnica.

      • andrea (the original)

        Che poi questa storia del motto sta diventando comica.
        Premesso che non conosco una sola squadra che gioca per perdere (tranne quelle che si vendono la partita), le squadre che hanno fatto la storia del calcio per il loro gioco, avevano come motto “perdere è l’unica cosa che non conta”?
        Immagino il Real, il Barcellona, l’Ajax, il Bayern, il Milan e via dicendo raccontarsi “ma sì dai, la Juve gioca per vincere, purtroppo a noi restano le briciole, siamo piccoli e neri”
        😁

    • Albe’, abbi pazienza, alla conta da prima elementare con le dita sul naso (vittorie/sconfitte) ci arriviamo tutti.
      Poi ci sono le partite giocate.
      E lì bisogna guardarle le partite …

      Ma è perfino ovvio che una squadra reduce da una guida tecnica diversa, in molte fasi (dopo cinque mesi) somigli al “quinquennio”.

      Così come, guardando il Napoli, in alcune partite si intravede eccome il sarriano, visto che i giocatori sono quasi gli stessi.

    • andrea (the original)

      Che cambiasse (ma magari proprio l’autore dell’articolo propinava la leggenda dell’integralismo..certo cosi si ha sempre ragione) non ce lo doveva dire lui e comunque non equivale ad appiattirsi sino ad Allegri.
      Sappiamo che il gap di mentalità italiana non riguarda solo gli allenatori ma un po’ tutti, giornalisti compresi.
      Purtroppo questo non aiuta a crescere ma chissenefrega, l’importante è che la Juve ci stia provando..gli italioti restassero con le loro certezze

  6. Adesso bella partita a calciotto poi commento.

    • Mah
      Non ci vedo stranezze nel discorso di Polveroisi, anzi se la Juve di sarri assomiglia a quella di allegri vorra’ dire qualcosa.
      In primis che Allegri non ha lasciato queste macerie (lo testimoniano i trofei) che qui sui si piangono, la seconda e’ che Sarri e’ riuscito a limitare, per culo o per forza,, un pochino il suo integralismo ed ha capito che certe cose si fanno oculatamente. D’ altra parte non possiamo nemmeno dire che le sue squadre fossero perfette (almeno a me pare,soprattutto sulla conduzione).
      Quindi non so se vedremo una juve tanto diversa da questa. L’importante e’ vincere,risolvere questi infortuni che sono una iattura totale, e usare sempre duttilita’ alle situazioni. Duttilita’ adattamento sono le key richieste.
      Non si puo’ fare molto diversamente,ma non e’ detto che sia una tragedia, tranne per i belgiochisti. L’importante e’…..? poi…vabbe’ inutile ripetersi…..maro’…

      • andrea (the original)

        1-Allegri ha lasciato trofei, macerie e una squadra che deve imparare a giocare un calcio moderno
        2-Sarri non è mai stato integralista, sono etichette tipiche degli italianisti. Sarri vuole un calcio propositivo e non passivo, tutto qua. Dunque che si adatti è la normalità, mica è dovuto alla Juve. Certo la speranza è che sia più la Juve a “sarrizzarsi” che lui a juventinizzarsi ma questo è un altro discorso.
        3-la Juve di Sarri ha giocato a volte benissimo, a volte bene, a volte male. Ma malissimo come la Juve di Allegri solo una volta, all’Olimpico contro la Roma, due settimane fa; quella sera sì, somigliava alla precedente..un po’ poco per dire che son simili
        4-puo’piacere a qualcuno, non piacere ad altri, ma trovare affinità è davvero esilarante. Lo dicono i numeri nel gioco, il modo di giocare, le novità: Dybala tornato centrale nel progetto e non appendice di Mandzukic, il croato impacchettato, la palla quasi mai per aria, Cuadrado terzino titolare sempre, un primo esperimento di centrocampo senza mediani, il possesso fatto di passaggi corti, la pressione alta.
        Non c’è un solo aspetto che assomiglia alla vecchia Juve.
        Ripeto, dire “mi piace/non mi piace” è legittimo, son gusti ma millantare similitudini è malafede.
        D’altronde la mentalità italiana è questa, si fonda sull’aggiornamento dei fatti a uso e consumo.

  7. COME UNA MACCHINA TRUCCATA

    Fine anni ’60 e alla metà dei ’70, a tempo perso, trasformavo la carrozzeria delle 500 per poter metterci il motore della Porche 911.

    Ero un bravo carrozziere e capace saldatore a ossigeno e acetilene.

    Per poter tenere con le ruote a terra quella 500 trasformata mi ero inventato di appesantirla con il piombo fuso…una parte nei due cosciali sotto le portiere e un’altra parte nel portaruota di scorta.

    Finito il lavoro tutto era bello …una bestia di macchina…i proprietari, perché era più di uno che la gestivano, il sabato sera andavano a correre nei lunghi visioni dove il traffico era quasi nullo…addirittura di notte in Viale Marconi…

    Bella macchina, lo dicevo per l’estetica, ma quante volte partiva a razzo e quante volte arrivava al traguardo ?

    Ecco, così mi pare questa Juve, parte di sparata a ogni partita e poi va in panne.

    Il Carrozziere era stato capace di trasformare quella macchina come chi è stato capace di trasformare oggi questa Juve (se non ci fossero gli infortuni sarebbe una bestia di macchina), al contrario il meccanico non è stato all’altezza, fino a oggi, di far andare quel motore, inteso come gioco, di questa splendida macchina.

    Non so se il paragone c’azzecca…
    Buona serata

    • C’azzecca Baro’.

      Ma continuando il paragone. Se una macchina usata, l’avesse guidata per cinque anni un pensionato, che poi -pace all’anima sua e compianto da tutti noi- fosse giunto alla fine dei suoi giorni terreni.
      E questa macchina l’avesse presa in consegna il nipote del morto: credi tu che il nipotino possa, anche affondando il piede sull’acceleratore, superare i 100 km orari ?

      Se la risposta fosse negativa, cosa dovrebbe fare il giovanotto ?
      Deve rifare il motore o basterebbe una smerigliata delle valvole ?

  8. Non e’ che dobbiamo incaricare i posteri per l’ardua sentenza.basta aspettare il mese di giugno.

    Nei giorni scorsi ho visto una mia cara e vecchia cliente,torinese,ha una ditta a Marsiglia da 30 anni.
    Una mia passione,perche’ molto bella e abile. Juventina nel sangue e una classe infinita e molto sottile nel pensiero.

    Mi ha detto: ” Sarri c’e’ e deve fare quello che compete all’allenatore della Juventus.
    Io ci conto,che potrei fare di altro?
    Ma per pieta’ bloccategli le mani durante le conferenze stampa.!!”

    Purtroppo i mister si giudicano dai risultati.non possiamo fare altro.
    E nemmeno anticipare gli eventi. I pareri si hanno anche adesso.,per le sentenze, a giugno.

  9. Io però ho l’impressione che quando si vince Sarri si è adattato, ha corretto il suo integralismo, ha compreso il motto ecc.
    Poi si perde una partita e Sarri è di nuovo integralista e non ha capito dov’è arrivato. Mah…

    • Kris
      E’ proprio cosi’.
      Se ancora non e’ quella di Sarri bisogna vedere se si puo’ fare,quella di Sarri.
      Se non si puo’ che facciamo in campo, recitiamo il cantico dei canti?
      Ho fatto un complimento a Sarri,se ti riferivi a me.

      • No Tino, non era riferito a te, era una considerazione generale in base a quanto si legge sui media o, a volte, sullo stesso blog.
        Sarri é arrivato accompagnato dal pregiudizio dell’integralismo, poi ha cominciato a fare risultati in campionato e coppa e pareva ci si fosse ricreduti, peró solo fino alla doppia sconfitta con la Lazio che ha fatto passare al mister un Natale da integralista. Ora siccome é arrivata una serie di vittorie si legge (come nell’articolo postato da Luigis, ma non é l’unico) che Sarri si é adattato ed ha dimostrato di non essere un integralista. Se si confermerá tale dopo la partita di Napoli lo sapremo solo vivendo (o solo vincendo…).
        Sarri sta giocando con le sue idee, applicate secondo il suo criterio alla squadra che ha in mano. Squadra che peraltro é quasi la stessa dell’anno scorso quindi é inevitabile trovare delle similitudini. Pe ora siamo questi.
        Invece, siccome non si vede il gioco del Napoli ed i punti stanno comunque arrivando, sembra che Sarri abbia cambiato le sue idee pensando solo alla vittoria che é l’unica cosa che conta. E secondo me non é cosi perché nelle partite si vede su cosa si sta lavorando, indipendentemente dai frutti che volta per volta si ottengono.
        Altrimenti si continua a voler far passare il messaggio che gioco e risultati non possono coesisteree e se stai alla Juve devi necessariamente fare un passo indietro nel primo aspetto.
        PS. Sono sotto a te ma, tranne all’inizio, parlo sempre in generale 😉

    • Kris

      Ci sono giocatori che lamentano uno scarso utilizzo, lo stesso Douglas Costa secondo quanto scrive Build – quotidiano tedesco – non si aspettava di giocare così poco (al netto degli infortuni) e per questo motivo sarebbe disponibile ad un ritorno al Bayern Monaco, un gradimento che nelle ultime ore si sarebbe trasformato in una proposta da parte del club tedesco, prestito fino a giugno, con la possibilità di discutere in estate di un eventuale trasferimento definitivo. L’uso del condizionale in questi casi ovviamente è d’obbligo, ma sta di fatto che 120 minuti giocati nelle ultime 7 partite sono davvero pochi nonostante Sarri lo consideri una risorsa importante ma che nello stesso tempo ha dichiarato di non volerlo impiegare troppo per evitare di sovraccaricarlo essendo un giocatore a forte rischio di infortunio. Con Bernardeschi scomparso dai radar, Ramsey ancora da decifrare come trequartista e Costa a mezzo servizio, anche per i prossimi mesi il rischio è di vedere un’onda sinusoidale di gioco con picchi più verso il basso che l’alto, giudizio parziale ma credo di poter dire oggettivamente condiviso, per quello conclusivo invece come afferma giustamente Tranfaglia non resta che aspettare giugno, con la speranza e l’augurio che i risultati finali siano quelli attesi da società e tifosi.

      • Gioele,
        Non contesto la veridicità di quanto dica Bild, tuttavia mi risulta molto strano che Costa possa dare responsabilità a Sarri del poco minutaggio vista la sua situazione fisica. E lo penserei anche se ci fosse Allegri in questo momento.
        Su Bernardeschi penso che il mister lo stia facendo ricaricare un po’ togliendolo dalla spirale di prestazioni negative in cui era finito.
        Ramsey, indipendentemente dal ruolo, lo vedo indietro fisicamente ed anche a livello di affiatamento coi compagni. Speriamo migliori. Rabiot una graduale crescita la sta mostrando.
        Io sono comunque fiducioso ma il vero valore di questa squadra lo potremo vedere quando incontreremo una big europea (una di quelle che normalmente si portano la coppa), personalmente è quello che più mi incuriosisce, e forse un po’ temo…

        • Kris,
          Sulla notizia della Bild come detto ho usato il condizionale, qualche post fa invece ho parlato di integralismo di Sarri riferito non alla sua idea di gioco ma alla mancanza di flessibilità nel cambiare modulo contro squadre che si chiudono. L’esempio recente è l’ultima di campionato, quando contro il Parma ha schierato il 4-3-1-2 con Ramsey trequartista apparso in evidente difficoltà fin dall’inizio contro il muro degli emiliani, con Costa tenuto in panchina e fatto entrare da Sarri a 10 minuti dalla fine al posto di Dybala e non quando, dopo il raddoppio di Ronaldo, sarebbe stato forse più opportuno passare al 4-3-3 sostituendo Ramsey non con Higuain ma con Costa, per tornare a giocare in 11 e provare con i suoi dribbling e la sua velocità a chiudere la partita rimasta invece in bilico fino all’ultimo secondo.

          • Si, capisco l’esempio che fai, ma questo può capitare un po’ a tutti gli allenatori. Sono questioni di valutazioni.
            Io mi riferisco all’integralismo come radicalizzazione delle idee.
            Già in partenza un allenatore che cerca, come sta facendo Sarri, di adattare il più possibile le sue idee ai giocatori che ha in squadra, non può considerarsi integralista.
            Poi il modo in cui lo faccia può piacere o meno, essere giusto o sbagliato.
            Sta facendo tante prove, sta ruotando molti giocatori e schierando anche spesso le tre punte.
            C’è da tenere anche in conto che lo stato di forma di alcuni giocatori chiave, come il proprio Costa, spesso hanno condizionato le scelte.

            • Kris
              Secondo te Sarri con Ronaldo ha fatto come Zidane ?
              Grazie

              • In che senso?

                • Nel senso che affermavi tu quando Ronaldo era al Real…
                  Dicevi dell’età, dicevi dello spostamento in area anziché correre per il campo…insomma facevi un certo confronto …riferito allo scorso anno.
                  In che senso…si fa finta di non capire ?

            • Kris, le valutazioni non si fanno sulle idee ma su quel che si vede in campo partita per partita. Lo stato di forma di Costa può aver condizionato la scelta della formazione iniziale, non il suo impiego a 10 minuti dalla fine piuttosto che un quarto d’ora prima.

              • Appunto Gioele, per me che Costa giochi 30′ invece di 10′ puó essere un errore o meno,. ma non é integralismo. Altrimenti che dovremmo dire di Allegri che non “vedeva” Ronaldo Dybala insieme o della fissa per Marione!

                • Kris di Allegri è inutile parlare , capitolo chiuso, ora c’è Sarri e la questione riguarda lui, forse non sono riuscito a spiegarmi, il problema non è il minutaggio di tizio o caio ma il difetto della squadra di non chiudere incontri ampiamente alla sua portata per la scarsa propensione di Sarri a leggere le partite anche a gara in corso.

    • andrea (the original)

      😁 I TALIANI..come un vecchio programma con i 3 napoletani.

    • andrea (the original)

      😁

  10. L’ALLEGORICO MICHELE FUSCO

    MICHELE FUSCO

    Ci siamo, domenica 3 marzo, la Juve tenterà la disperata impresa di spezzare l’egemonia del Napoli.

    E’ stata durissima, in questi 16 anni di digiuno, aver continuato a tifare Juve, dopo una serie di cocenti delusioni. Chi pensava che Calciopoli e la B fossero il peggiore abisso, non avrebbe mai immaginato le umiliazioni di una Juve ridotta a comprimaria mentre le altre si spartivano il bottino.

    Le effimere speranze di rinascita con Ranieri, che dalla B riuscì a raggiungere due 2° posti furono spente dal trasferimento del mister al ManUnited, che con lui avrebbe vinto la Champions 3 anni dopo.

    Da lì il caos: sulla panchina Juve una serie di allenatori pavidi, scommesse, esordienti e vecchie glorie che non sono riusciti a trascinare fuori dal tunnel dell’agonia sportiva la nostra Vecchia Signora.

    Dopo i settimi posti di Ferrara/Zac/Del Neri pareva impossibile far peggio, perché nel 2011 si inaugurò la nostra -fredda e spenta- casa: il Conad Stadium, grazie all’accordo con lo sponsor.

    La rinascita venne affidata da Agnelli e Marotta ad un giovane allenatore: Marco Giampaolo.

    Si sperava in nuovo ciclo vincente grazie ai nuovi Pirlo e Vidal e le bandiere Buffon e Del Piero.

    Invece i troppi pareggi, la mancanza di carattere ed il KO a Milano grazie al gol decisivo di Muntari consegnarono di nuovo lo scudetto al Milan di Allegri, costringendo la Juve ad un buon 2° posto.

    I colpi dell’estate 2012 furono il ritorno di Giovinco, con la “10” di Del Piero, al fianco di Vucinic. A trionfare però fu la Roma di Zeman. La Juve soffrì terribilmente il doppio impegno con un misero girone di CL -4 punti contro il Nordsjaelland– ed un’Europa League delirante con l’eliminazione contro il Beer Sheva. Il campionato sarà sconfortante: 8° posto e fuori da tutto.

    Dopo la delusione dello Scudetto di Muntari, vedere Zeman, il nemico di sempre, in trionfo al Circo Massimo nell’anno dell’umiliazione col Beer Sheva fu un’agonia terribile, peggiore della Serie B.

    Nel 2013/14 squadra in mano ad una bandiera vincente: l’ex-capitano Gianluca Vialli.

    Non riuscimmo a riemergere dal fango nonostante Vialli predicasse calma: 6° posto e ritorno in EL.

    Nel contempo, dopo 3 anni, l’inter di Antonio Conte vide finalmente la vittoria dopo un duello col nuovo Napoli di Benitez, che si spinse in semifinale UCL. Ripensare a Conte sul bus dei festeggiamenti in maglia inter che solleva un cartello “MAI STATI IN B” è ancora una pugnalata al petto.

    L’ estate del 2014 vide il Milan piazzare il colpo Tevez

    Con l’argentino il Milan di un confermatissimo Allegri rivinse lo Scudetto e arrivò in finale di UCL. Noi prendemmo Pato, super-colpo, assieme alla stella Iturbe dal Verona. Il brasiliano giocò solo 6 gare per i continui infortuni e Iturbe si dimostrò un flop. Vialli, al suo secondo anno, fu esonerato dopo lo 0-3 in in EL contro il Viktoria Plzen e la clamorosa eliminazione in Coppa Italia contro il Novara.

    Altre umiliazioni brucianti, altre ironie sulla Juve: “senza Moggi non vincete nulla!“

    Nelle ultime gare stagionali, per evitare ulteriori contestazioni, Agnelli chiama Alessandro del Piero.

    IL 2015/16 inizia il triennio del Sarrismo, beatificato dal popolo partenopeo per i 3 scudetti di fila ed il bel gioco che lo porterà in finale di Champions, vinta dal Real di Allegri, Mandzukic e Ronaldo.

    La Juve cerca di contrastare il Grande Napoli con poveri mezzi: Agnelli (scaricato da John Elkann) si lamenta della differenza di fatturato e dello strapotere politico del Napoli con De Laurentiis a capo dell’ECA, che organizzare la Superlega con l’espansione sportiva del suo Napoli dei miracoli. I gadget con la “N” napoleonica sono indossati da star del cinema e dello sport USA. Anche Agnelli prova a riparare con un nuovo bizzarro logo, ma il merchandising di una Juve ormai decaduta crolla. Il titolo in borsa precipita e la Juve è costretta ad affidarsi a dubbi capitali Cinesi (il famoso Yohong Li) con peripezie per aggirare il fair play finanziario, svendendo tutti i giocatori di valore.

    Poi il fuggi-fuggi: Marotta corona il sogno di approdare all’inter, Paratici al Barca, Nedved diventa socio di Raiola con la squadra a Fabio Grosso. Zeppa di primavera precipitiamo al 12° posto.

    A Luglio 2017 decidiamo di ripartire con mercato low profile in stile Moneyball e la squadra va all’unico sognatore bianconero rimasto: Gian Piero Gasperini.

    E’ stata la svolta: a 18 mesi dall’inizio dell’era Gasp e dopo un campionato tra vittorie sontuose e debacle inattese, i nostri GasperBoys conquistano un 2° posto ingiusto dietro un Napoli di Sarri che vince il suo terzo scudetto di fila col famoso furto di inter-Napoli: 2-3 e la mancata espulsione di Allan. Gasp dirà perdendo a Firenze il giorno dopo: “abbiamo perso lo scudetto in albergo”.

    Domenica la Juve di Gasp va a Napoli contro la dominatrice del campionato a +13, con gli azzurri di Ancelotti focalizzati sul sogno Champions, dopo l’ingaggio di Benzema, Di Maria e naturalmente CRISTIANO RONALDO.

    I tifosi Napoli, dopo 3 titoli e col 4° in cassaforte sono stanchi degli scudettini: vogliono la Champions.

    Oggi la Juve è invece la squadra simpatia, i simpatici perdenti, con gli opinionisti che fanno a gare per tifare Juve contro il tiranno Napoli. Questi anni ci hanno ridotto male, qualche juventino arriva a proporre la formula dei play-off per arginare lo strapotere Napoli, lo stesso Gasp si lancia in sceneggiate per i torti arbitrali in siparietti con Caressa. Dopo il 2006 i tifosi Juve si aggrappano ad un vittimismo patetico per celare l’incapacità di programmazione e accettazione della realtà.

    Una realtà talmente assurda per la Juve da non sembrare tale.

    Molti tifosi Juventini la notte si svegliano sudati dopo aver fatto sogni irreali come Del Piero che dà l’addio vincendo il 30° scudetto (e non un triste addio piagnucoloso dopo un 2° posto); Buffon che lascia vincendo il suo 7° Scudetto di fila (suo 11°) e non scappa via al PSG dopo una figuraccia in EL. Il sogno di rivincere finalmente qualcosa, anche una Coppa Italia qualsiasi, e non solo una Champions Cup estiva. Il sogno di vedere campioni in bianconero e non assistere a Tevez vincere col Milan, Dybala con l’inter e Higuain alzarci due scudetti in faccia.

    Siamo costretti ad esultare se Milan, inter e Roma perdono finali di UCL mentre noi usciamo col Beer Sheva o perdiamo 7-1 con Bayern e Fiorentina, esultiamo per golletti inutili del nostro storico numero 9, Zaza e sogniamo di vedere con noi fenomeni come Ronaldo che ci ritroveremo di fronte domenica.

    L’assenza di vittorie genera mostri e dopo aver fatto questi sogni, torniamo alla triste realtà: Stadium silenzioso e spento, tifoseria disintegrata ostaggio della malavita, feroci contestazioni social all’allenatore, l’incapacità di farci gonfiare il petto e sentirci orgogliosi di tifare Juventus.

    Ma forse, ormai, la Realtà Alternativa che avrebbe preso la Storia in una direzione opposta in questi 8 anni, diverge talmente tanto da collimare paradossalmente con la Realtà Effettiva.

    Buongiorno ☕buon sabato belli

  11. NAPOLI-JUVENTUS

    Credo che il nostro Sarri abbia abbandonato l’idea di creare a Torino un Napoli bis.

    All’inizio era partito così…vedi Parma-Juve e subito dopo Juve-Napoli.

    Causa polmonite, nella sua panchina, c’era il suo vice Martusciello e forse poteva essere una o la scusante se non doveva finire bene.

    Alla Juventus devi gestire tanti campioni e portare i risultati, lui si è adeguato man mano sempre di più ed ora perfino bene.

    Forse, il nostro Sarri, stia seguendo le consegne Allegriane
    che sono quelle che in una grande squadra non puoi avere velleità di bel gioco, devi solo gestire e vincere.

    Faccio un esempio, in un piccolo dettaglio della partita, sembrava che nell’ultima disputata mercoledì contro la Roma in Coppa Italia i capitolini, a un certo punto, potessero comandare la gara, sembrava che la Juve stesse subendo la Roma.

    A un certo punto, forse suggerito dall’allenatore, è bastata una palla a Cristiano Ronaldo…

    E così sarà sempre.

  12. VECCHIO SCARPONE

    Maurizio Sarri ritorna a Napoli ed è giusto che sia la sua ULTIMA partita da allenatore Juventus.

    La Juve non licenzia mai l’allenatore, ma va data soddisfazione alla marea di tifosi che non sopportano Sarri, come mister, uomo, fumatore e indossatore di polo.

    Il tifo juve prima era madridista (“vinciamo ma giochiamo male!”) ora è barcellonista (vinciamo, giochiamo bene, ma non per 9o’!”).

    Ecco 10 motivi per cui Sarri dovrebbe essere cacciato subito, come un allenatore del Genoa qualsiasi:

    1. CON QUELLA ROSA DOVREBBE ESSERE A +10 DALL’inter

    Sarri ha 51 punti. Solo 4 in più di un’inter che ha battuto il suo record (e sulla carta 3 in più di una Lazio che, vincendo il recupero, batterebbe il suo). E’ il 5° miglior risultato di sempre. Meglio solo:

    – Allegri al suo 5° e ultimo anno, non a caso licenziato!
    – Capello (2005-6) non a caso anno cancellato dagli albi!
    – Conte (2013-2014) non a caso ultimo anno di Conte!
    – Mancini (2006-07, post-cartone) con 51 punti (vabbè…)

    PS: nessuno al primo anno, Allegri, Capello e Conte erano all’ultimo. Come dovrebbe esserlo per Sarri: #SarriOut

    2. PRENDIAMO SEMPRE GOL DAI CORNER

    Ogni corner o calcio piazzato è un gol preso, colpa della maledetta difesa a zona. Ricordate Di Lorenzo in Juve-Napoli? Ricordate i 2 presi dall’Atletico? Ricordate Cornelius? Ecco! Ricordate altri gol presi da corner/piazzati a causa della difesa a zona? No, in 4 mesi non ne abbiamo presi. Prendiamo gol in modi più raffinati (più rigori per falli di mano in 5 mesi che in 5 anni) ma erano 10 anni che non giocavamo senza un certo Chiellini, rotto ovviamente da Sarri Macellaio: #SarriOut

    3. IN EUROPA CI ASFALTANO

    51 punti, vittorie fuori con inter, Atalanta e Roma, semifinali di Coppa Italia. Ma in Europa è altra musica. Basta un modesto (…) Atletico a fermarci. 16 punti, una miseria. Certo, è record (con Lippi e Capello, in 20 anni di UCL), solo il Bayern ne ha fatti 18, solo il PSG ha preso meno gol, abbiamo segnato 1 gol meno del Liverpool, ma si sa, Sarri in Europa è pessimo, vedi Chelsea, dove infatti l’hanno cacciato: #SarriOut

    4. GLI ATTACCANTI NON RENDONO

    L’Atalanta segna 11 gol più di noi (ma lì abbiamo vinto 1-3), Lukaku-Lautaro segnano a raffica (tranne contro di noi, chiaro), Higuain non segna più: 8 gol e 6 assist, più di Milan/Chelsea in un terzo del minutaggio. Due anni fa era a 11 (1 rigore), ma col doppio dei minuti. Dybala 11 gol in stagione, l’anno scorso 10. Poi CR7, Sarri lo umilia e mortifica. Cristiano l’anno scorso fu capocannoniere d’andata con 14 reti. Come quest’anno ma dietro un caprone come Immobile. 13 gol in 10 gare, 19 gol stagionali. Eppure Sarri sostituisce sia Cristiano, sia Dybala, quindi: #SarriOut

    5. IN CONFERENZA STAMPA TIRA FUORI SEMPRE ALIBI

    Dopo Firenze parlò del caldo, a Lecce -si vocifera- della brezza marina, dopo il Sassuolo -sembra- ha accusato la penombra, dopo i 2 KO con la Lazio è stato muto, ma toccandosi il naso, pare che in codice Morse abbia detto: : “PALLONE INVERNALE“! #SarriOut

    6. NON E’ ELEGANTE

    Quando il must era la giacca e cravatta o il cardigan di Pep, Sarri vestiva con tutacce grossolane, ora che invece il top è la tuta dell’idolo Klopp, Sarri indossa polo ibride, gilet, giubbottoni…#SarriOut

    7. FA GIOCARE SEMPRE GLI STESSI

    Sarri è talebano, fa giocare sempre gli stessi. La Juve è l’unica di A con 24 elementi con almeno 90′, unica ad aver disputato solo 2 gare con gli stessi 11 (le ultime). L’inter ne ha 20, come il Liverpool. Questo perché Sarri non ha ancora trovato l’assetto ideale: #SarriOut

    8. NON HA CORAGGIO, NON E’ DUTTILE

    Per allenare campioni ci vuole coraggio, ve lo immaginate Sarri, dal Figline, togliere dal campo Ronaldo o Dybala e vincere le gare o panchinare un acquisto da 85 milioni? Non sa cambiare moduli (2 in 5 mesi, poca roba), non cambia ruoli a parte Matuidi e Cuadrado terzini, Berna, Douglas e Ramsey trequarti. Poi ha i suoi cocchi, Higuain, Rugani, e mette sempre loro! #SarriOut

    9. HA GIA’ PERSO LA SUPERCOPPA

    Un mister che perde il primo titolo, perde le finali, perde la Supercoppa. Quante ne abbiamo vinte di Supercoppe? 8, in 15 finali. E il predecessore ne aveva perse 3 su 5. Vabbè, ma le Supercoppe contano poco, la Juve le finali deve comunque vincerle…lo insegna la storia: #SarriOut

    10. SI SCACCOLA E SI GRATTA LE PALLE SE PARLI DI SCUDETTO

    Oh beh, qui forse avete ragione dai, ma solo qui…
    Sandro Scarpa

  13. Visto che le altre volte sembravano parole di circostanza stavolta Dybala spiega anche perché si trova meglio in questo sistema di gioco:

    “Mi rimangono due anni di contratto. Non è un periodo breve, ma non è nemmeno lungo. Vedremo quali sono i piani della Juventus, se pensano che potrei partire nel prossimo mercato o se vogliono che io rimanga. Questa è una decisione che la Società deve prendere. È difficile saperlo perché le cose cambiano in un secondo.

    “Ma io sono qui, in una società che mi ha trattato bene, sono felice, a mio agio. L’arrivo di Sarri ha aiutato. Ha voluto che restassi, il che mi ha dato forza quando non sapevamo cosa sarebbe successo. Sapevo che poteva insegnarmi, aiutarmi a tirare fuori il meglio di me”.
    Dybala ha fornito sette assist e ne ha segnati 11, più di tutta la scorsa stagione, la cosa che ama di più: la palla. “Senza di essa, mi annoio”, ammette. “Se passa tanto senza un tocco, è come se mi perdessi, perdo il conto della partita”. Sono fortunato ad essere in una squadra che vuole il possesso, dove tutti sono tecnicamente bravi, con tanti giocatori in alto sul campo, tante possibilità di giocare la palla”.

    “L’idea di Sarri aiuta molto i giocatori – tutti i giocatori. Uno, due tocchi. Combinare. Muovere la palla velocemente. In difesa è meccanizzata, non c’è libertà. Ma con il pallone hai un millesimo di secondo per pensare, nulla è improvvisato – anche se conosco i miei compagni, i loro movimenti, i movimenti su cui abbiamo lavorato durante la settimana.

    “Quando ho iniziato all’Instituto di Córdoba, il mio allenatore aveva le stesse idee, così sono arrivato con questi meccanismi”

  14. Barone, ti rispondo qui,
    In qualche partita l’ha fatto, col Napoli all’andata per esempio Ronaldo si è scambiato spesso la posizione con Higuain.
    Nella maggior parte non l’ha fatto ma alzando il baricentro ed aumentando il numero di palloni giocato in attacco l’ha comunque favorito. E tempo fa l’ha detto lo stesso Ronaldo.
    Questi giocatori più toccano la palla più hanno la possibilità di fare bene.

    • Kris
      Lo scorso anno non la pensavi così…tu hai scritto che Zidane aveva capito che con l’età (azz era più giovane di due anni) Ronaldo non poteva giocare più nel suo ruolo naturale e per questo lo aveva messo più vicino alla porta…appunto, al centro dell’area.
      Ti chiedo: sei rimasto della stessa idea ?
      Ciao

      • Esatto,
        Ma non l’aveva messo al centro dell’area a fare la boa, l’ha messo a inserirsi negli spazi che creava Benzema.
        Noi però spesso giochiamo senza centravanti. Rimango convinto che più che portare palla Ronaldo deve essere terminale andando in area.
        Ora è in forma e gli riesce tutto, ma quante volte rallenta l’azione tenendo troppo la palla?

        • Allora Kris…quanto ci metti a dirmi che Sarri sta sbagliando ?
          Orsù…dai non ti dico mica gnente !

          • Ma perché devo dire che sta sbagliando se non sono in grado di stabilirlo?
            Ho detto l’altro giorno che per il momento osservo con curiosità, poi verrà casomai il momento di dare dei giudizi. Con l’altro c’ho messo 4 anni, a questo almeno uno glielo vogliamo dare!?

            • Perché lo scorso anno affermavi che come sta giocando Ronaldo ora con Sarri quell’altro sbagliava a farlo giocare così.

              Ciao

              • Non fare come Polverosi, questa Juve non gioca come l’anno scorso. Come ti ho detto prima alzando il baricentro li favorisci comunque questo giocatori. L’ha spiegato bene Dybala.

  15. PARLIAMONE

    Bentancur, lo stiamo vedendo tutti, lo avevo esaltato lo scorso anno…sono stato deriso.
    De Ligt manco a parlarne, specialmente per gli infortuni sui calci di rigori fatti prendere…
    Demiral, addirittura, additato e scomodando Turchi e Curdi.

    Rebic, meglio Re-bis, ieri si è ripetuto, poteva servirci…invece altre risate sopra…
    Haaland, una bestia lì davsntibutile alla causabjuventina e soprattutto a quella di Ronaldo…invece altre risate a crepapelle non appena sbarcato sul campo del Borussia Dortmund…un po’ così all’esordio…ieri si è ripetuto e addirittura con una doppietta.

    Chi siete, cosa volete, recitavano a “non ci resta che piangere”,…due fiorini.

    Buon pranzo

  16. PER NON DIMENTICARE: JUVE-NAPOLI 4-3

    Una partita, la prima allo Stadium di questo campionato 2019-20.
    Difficile dimenticarla, sia da parte nostra che dai tifosi napoletani che avendo raggiunto il tanto sospirato pari all’ultimo minuto di recupero, il povero Koulibaly segna un goal stupendo nella propria porta.

    Una partita memorabile, storica. Una montagna russa, come ha detto Higuain al triplice fischio. Con un finale amarissimo per il Napoli segnato dall’autorete di uno dei suoi giocatori simbolo. Koulibaly, l’uomo che a Torino segnò una rete decisiva qualche anno fa, questa volta sbaglia porta al penultimo minuto di recupero vanificando una clamorosa rimonta da 0-3 a 3-3 del Napoli.

    È super Juve in avvio, agli ordini di Martusciello dalla panchina ma seguita molto da vicino anche dall’ex Sarri, presente allo Stadium.

    Higuain parte dal 1′ con Dybala in panchina (ma blindato da Paratici nel pre partita: “Resta con noi”), mentre Ancelotti conferma i suoi fedelissimi.
    Al 16′ il primo colpo di scena porta il nome di Danilo, dentro 29 secondi prima per l’infortunato De Sciglio, e in gol sull’assist di Douglas Costa in contropiede.
    Napoli colpito a freddo che subisce subito il secondo gol, una perla di Higuain che salta Koulibaly in area (inizia qui la sua serataccia) e segna sotto l’incrocio con l’esterno destro. Una magia. Khedira sfiora due volte il tris (tra cui una traversa colpita), e solo l’intervallo salva il Napoli.

    Insomma, mi è sembrato un 2-0 bugiardo, potevamo benissimo stare sul 5-0 alla fine del primo tempo…tra me e me dico: se questo è il buongiorno la notte non arriverà mai.

    Nella ripresa, dunque, la storia non sembra cambiare.
    Entra Lozano (per Insigne fermato da una noia muscolare) ma a segnare è CR7, che pare chiudere definitivamente un match fin lì dominato da quelli in bianco e nero.

    Tutto facile fino al novantesimo? Affatto.
    Manolas, uomo da rimonte storiche, riapre la sfida di testa; mentre tre minuti dopo Lozano si conferma cecchino nei suoi debutti con una nuova maglia.
    A quel punto la paura bianconera sale, nonostante la seconda traversa di giornata colpita da Douglas Costa, preludio al pari di Di Lorenzo, che punisce i bianconeri trovando il pazzesco 3-3 all’81’.
    Poi il clamoroso epilogo. Novantaduesimo minuto. Una punizione per la Juve, Koulibaly è solo. Svirgolata pazzesca e palla in rete.

    Triplice fischio. Una partita incredibile.

    Vorrei vedere una Juve come quella contro il Napoli e fino al 3-0.
    Le altre Juve venute dopo e fin qui non mi sono piaciute.

    Buon pomeriggio

  17. Mauro the Original

    Barone

    Su tutti i giocatori hai ragione ma non su Haaland.
    Sarà anche un bravo giocatore ma non adatto alla Juve.
    Quando avremo sistemato il centrocampo il giocatore chiave sarà Dybala.
    Gli attaccanti troppo alti non vanno bene nel gioco di Sarri ma nemmeno in quello delle squadre più titolate.

    Come vedi lo ha preso il Dortmund mica il Barcellona Real City o Bayern.

    • Mauro, Haaland è una miniera: è andato al Dortmund solo perché il pizzaiolo deve scavarci una montagna d’ora al prossimo trasferimento in una delle squadre che tu citi !

  18. “Forse, il nostro Sarri, sta seguendo le consegne Allegriane
    che sono quelle che in una grande squadra non puoi avere velleità di bel gioco, devi solo gestire e vincere.”

    Questa la mandiamo alla società, per farla scolpire su una lapide all’entrata della Continassa, affinché Sarri possa leggerla ogni giorno prima di andare agli allenamenti.🙄😄😅

    • E così finalmente anche il Barone50 potrà avere la sua stella allo Stadium.

      Grazie Luigi

    • Non lo diré troppo forte che non vorrei ci copiassero l’idea al Camp noi, al Bernabei o ad Anfield😅

      • andrea (the original)

        Ma no dai, quelli son club che pettinano le bambole, giocano al circo senza animali, bighellonano, mica hanno il motto, eh..non scherziamo, non dirmi che a Barcellona vogliono vincere perché mi cade un mito. Tu sei da quelle parti, non deludermi, ci resto male se vengo a sapere che quei perditempo di Cruyff, Van Gaal, Rijkaard, Guardiola si son preoccupati in carriera di vincere.
        Io li ho sempre stimati per il loro caxxeggio.
        😉

  19. Layvin Kurzawa
    Pare fatta per lo scambio con De sciglio.
    Sarri dice che non lo conosce.
    Io dico: qualcuno mi dice chi e’ e soprattutto com’e’?

  20. Tino
    Il nostro Kurzawa, tanto ormai lo possiamo dire, è un krik …
    Pare che abbia la tecnica di Matuidi ( per alzare gli avversari ), la velocità di Ramsey (quando gira la manovella) e la costanza di Douglas Costa…quella di stare nella custodia a riposo …nel cofano.

    😎🦓

    • andrea (the original)

      Va beh, scarso e amorfo come De Sciglio non dovrebbe essere.
      Ok, questo non è confortante in effetti, non è difficile essere meno peggio di De Sciglio ma è anche vero che terzini sul mercato di Gennaio non è che ce ne siano.
      😉

      • Speriamo non scoprano il segreto dei nostri trionfi, non sia mi ci freghino Allegri prima che possa tornare da noi!🤐

  21. SOLO FIASCHI SENZA FISCHI

    Siccome io ero li quando la Juve pagò la clausola di Higuain dico che i fischi erano ingiusti.

    Ok Mister…iniziamo a ragionare.

  22. VALENCIA-BARCELONA 2-0

    Il Barcellona incassa un secco 2-0 a Valencia, e resta in testa alla classifica a pari punti col Real che però giocherà domani a Valladolid.

    Il cambio di panchina evidentemente non ha avuto gli effetti sperati sulla compagine blaugrana.

    • Il cambio in panchina non l’hanno fatto per i risultati ma per il bel gioco, fa niente poi se sono stati presi a pallate per larghi tratti dal Valencia e non hanno visto neanche quello.
      https://www.sportface.it/calcio/calcio-estero/highlights-e-gol-valencia-barcellona-2-0-liga-2019-2020-video/964070

      • P.S.: Il peso di Cruijff dopo Valverde ha schiacciato anche Setién 😀

      • Di solito, quando non si è vista la partita, sarebbe ragionevole non sparare sentenze.

        In realtà fino al secondo gol il Barca ha attaccato quasi sempre, mancando il gol per un nulla …

        E comunque Setién era incazzato perché ha detto che suoi non hanno capito come giocare … che hanno sbagliato i movimenti perché erano abituati a un altro calcio …
        Azzzzz, voleva giocassero in contropiede !?

        • Dunque nel link che ripropone i momenti salienti della partita secondo te sarebbero riproposte immagini diverse da quelle televisive e quindi per buona parte del 1°tempo non è Ter Stegen, portiere del Barca, a non saper dove mettere le mani per proteggersi dalle pallonate ma quello del Valencia.

  23. Intanto il treno accelerato dell’Atalanta riprende a corre a Torino : 0-3 alla fine del primo tempo !

  24. ARIDATECE CARLO SASSI

     

    Durante il servizio dei TG Rai sulla partita di Coppa Italia tra la Juventus e la Roma, è bellissima la frase usata per giustificare la conferma del terzo gol della Juventus, quello di Bonucci: “nemmeno il Var ha avuto il coraggio di riaprire la partita”, ma ci chiediamo: tale affermazione vorrebbe significare che il Var avrebbe dovuto sassianamente essere taroccato per dimostrare che il gol regolare di Bonucci fosse in fuorigioco? Una versione anni 2000 del tarocco sul fuorigioco di Turone?

    Allora ci chiediamo nuovamente: perché hanno condannato per decenni episodi a nostro favore, se il concetto è che un episodio alla bisogna si può o si deve artatamente sofisticare? E forse, interpretando questa frase, abbiamo la riprova che per certe “menti” l’istituzione del Var sia stata solo e soltanto la loro speranza che le storielle che raccontavano fossero vere, che il mezzo tecnologico desse finalmente prova provata che la Juve rubava e che con la tecnologia in campo questo stato di cose sarebbe cessato con tutto ciò che ne sarebbe conseguito, ovvero che la Juve avrebbe smesso di rubare e quindi di vincere.

    La realtà è che col Var vinciamo esattamente come prima, quindi la Juve non rubava, non ruba, mentre chi l’accusava, ammantandosi di un’aura di intonsa correttezza, oggi pretende il “furto” ai suoi danni.
    Un po’ come scriveva il PM Maddalena: “in conclusione, quindi, dalla oggettiva analisi della documentazione, non solo non si trae conferma alla iniziale ipotesi investigativa, ma al contrario si traggono elementi probatori di segno opposto, indicativi della assenza di irregolarità…” (La richiesta di archiviazione)
    Da giulemanidallajuve

    Buona serata

  25. L’INSODDISFATTO

    “Al momento non ci sono oggi gli ingredienti che ti consentano di non pigiare l’acceleratore per portare a casa il risultato. Dobbiamo sempre tenerlo pigiato.
    Finora abbiamo acquistato Young, 34 anni, e Moses in prestito dal Chelsea.
    Stiamo cercando di rinforzare reparti, non so se ci riusciremo con questa strategia di prendere giocatori molto esperti. Ma leggendo sembra che stiamo comprando metà Real Madrid” Voi parlate di acquisti ma ci sono anche le cessioni.

    #agghiaggiande

    • Eccerto !
      Conte lo preferisce tutto il Real, perché comprarne solo metà !?🤣

    • andrea (the original)

      Quest’uomo ha una vita interiore veramente triste, sempre incazzato col mondo..ora gli prendono giocatori pure a Gennaio e per mettere le mani avanti li sminuisce.
      Mah, uno peggio di Conte è difficile trovarlo e credo che dopo l’Inter farà fatica a trovare un’altra squadra.

  26. NAPOLI IN CRONACA VITUPERIO

    E’ cominciata ufficialmente la corsa verso Napoli-Juventus.
    In serata la squadra bianconera è atterrata all’areoporto di Capodichino e, scortata dalle forze dell’ordine, si è recata in pullman presso l’Hotel Parkers, in corso Vittorio Emanuele (pieno centro della città partenopea).
    Giocatori aspramente insultati (Munnezz, latrine, merde, lote… e francesismi vari) per Sarri invece mix di imprecazioni e qualche timido elogio. Il pullman della squadra sabauda ha avuto non poche difficoltà nella manovra di posteggio dinnanzi all’albergo (stretto tra marciapiede e transenne).

    (TuttoJuve.com)

  27. APPLAUSI
    (da chi ama il calcio)

    Credo che ormai su questa Atalanta 2019-2020 si debba aprire serenamente un fascicolo.
    Sette gol anche al Torino questa sera, annientato con un gioco verticale che non ammette repliche o interpretazioni
    Ed ha segnato 57 gol in 21 partite.
    Bergamo è provincia d’Europa cari signori.

    Credo che la prima pagina di quel fascicolo debba cominciare con gli applausi 👏👏👏

  28. SEVEN-UP TORO

    Più che toro stasera ha fatto la vacca.
    Vabbè la Dea è forte…però un toro così non me lo aspettavo proprio…e martedì c’è il Milan in Coppa Italia.

    Vuol dire che saltiamo un derby.

    Buonanotte ai munti…

  29. Mauro the Original

    Kursawa lo abbiamo ammirato nelle sfide Monaco Juventus.
    Correva come un missile nella fascia, un terzino di spinta notevole che la Juve ha valutato ma non si poteva comprare.

    Non ha subito infortuni importanti per cui potrebbe rivalutarsi alla Juve. La qualità non gli manca.

    Sono stati rimessi a posto giocatori come Pirlo e Barzagli, potrebbe essere una bella sorpresa.

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