L’unica Pasqua che possiamo vivere

scritto da Cinzia Fresia

Avete presente .. certi film, che avremo visto chissà quante volte dove la trama è la stessa: una pandemia causata da un virus terribile che sterminava l’umanità riducendola ad una minima percentuale.
Ma poi era solo un film e finiva, oggi per uno strano e crudele gioco del destino, il film non finisce, anzi continua .. e non sappiamo fino a quando.
Ecco che per un Corona virus, la nostra vita si e’ improvvisamente fermata, ci hanno intimato di stare a casa, concesse le uscite per occuparsi del cane e per fare la spesa, e nient’altro, per il resto tutto chiuso.

Improvvisamente si viene privati di tutto, del lavoro, dei contatti sociali, della mancanza della libertà, ma non solo .. ci rendiamo conto che il Sistema sanitario, non fornendo gli strumenti necessari ai medici di famiglia e delle case protette, ha permesso che il Coronavirus si facesse la sua bella casetta, e che non è in grado di fronteggiare quella che in pochi mesi è diventata una pandemia.

I farmaci esistono ma sono pesanti e devastano gli organi interni, serve un vaccino, ma sarà pronto entro quanto 6 mesi? Un anno?
E nel frattempo, che si fa? La gente come farà a lavorare? A sopravvivere? A pagare i mutui?
L’unica alternativa e’ la convivenza armati di mascherina e guanti, ma niente mezzi pubblici ne’ treni e ne’ aerei, insomma niente più vacanze, un crollo dell’industria del turismo, settore peraltro che ha coperto in parte la disoccupazione creata dall’industria.

Com’è logico, il Coronavirus ha fermato tutti gli sport di cui il calcio con conseguenti e numerose polemiche in atto su come gestire le fasi in corso.

Insomma una “cattiva Pasqua” ma non tanto per la reclusione forzata, ma per il futuro incerto verso quelle persone, oggi vittime, che forse non potranno più riprendere il lavoro, è che l’unico conforto da parte dello stato e’ quello di farsi concedere un prestito.
Come per dire, chi è ricco bene .. chi non lo è si arrangi ..
Detto questo, non ci resta che aspettare senza farsi troppe aspettative, semmai riuscissimo ad uscirne indenni, psicologicamente sarà difficile ricominciare a vivere come prima.

  1. Si Cinzia
    Non puo’ essere una buona Pasqua.
    Teniamo duro e quello che auguro a tutti voi e’ la viva speranza che non si deve abbandonare e la forza di superare questo momento insieme a tutte le persone a voi care e vicine.
    E’ vero questa cosa ci cambiera’, niente potra’ essere esattamente come prima, ma abbiamo il dovere preciso di continuare con forza, per noi e per gli altri, e per quelli che verranno.
    Teniamo duro. Mai vivere un solo secondo come se non ci fosse un domani.

  2. Certo: solo che il dopo mi spaventa, in quanto la consapevolezza di avere il mondo in Mano a degli asini, a chi era stato detto dal 2015 doveva arrivare una pandemia, mi fa paura. Io non ho figli, ma se li avessi non saprei come spiegarglielo.

    • Buona Pasqua anche se irreale , a tutti. Oggi sto riscoprendo la tecnologia che ci viene incontro con tutte le videochiamate per cercare di essere vicini.
      Teniamo duro, questa è un esperienza storica nuova che ci sta mettendo a dura prova. Forza Cinzia il mio augurio è che forse ne usciremo migliori, chissà.

  3. michelleroi

    Anzitutto, e nonostante tutto, l’augurio di una buona Pasqua per voi amici bianconeri.

    Torno brevemente sull’argomento dibattuto nel topic precedente.
    Solo un idiota può misconoscere il fatto che la Germania sia un Paese più efficiente ed organizzato del nostro. Il modo in cui stanno gestendo l’emergenza Covid (unici in Europa, va detto), ne è conferma.
    Però. Però. Nel secolo scorso i danni perpetrati dalla stessa Germania nei confronti dell’Europa e del mondo intero sono stati pesantissimi.
    E se, al termine delle due guerre, il resto del mondo avesse tenuto verso i tedeschi lo stesso rigore e la stessa inflessibilità che loro dimostrano oggi nei confronti di chi, pur senza colpa alcuna, è stato massacrato dalla pandemia, verosimilmente oggi la Germania sarebbe il terzo mondo dell’Europa.
    E invece no. Hanno ricevuto aiuti, loro, persino dopo la caduta del muro di Berlino, per agevolare la loro “riunificazione”. Poverini.

    Certo, gli italiani sono meno ligi, hanno un senso dello Stato e del bene comune assai inferiore.
    In compenso, però, sanno cos’è la pietas.
    Riconoscono il bello. Hanno ironia. E sono accoglienti. Pur restando meno ricchi.

    P.S. – per quelli che “gli italiani non sanno stare alle regole”: andate a verificare i dati del Viminale sugli esiti dei controlli effettuati in questi 30 giorni di chiusura. Forse, qualcosa vi sorprenderà.

    Ancora Buona Pasqua.

  4. BUONA PASQUA CINZIA E BUONA PASQUA A TUTTI

    L’unica certezza è l’incertezza …un giorno, ma quando, finirà.

    Tutto quanto non sarà più come prima… la statistica è l’unica cosa che in queste settimane di quarantena e dati, appunto, statistici mette d’accordo chiunque…dai politici ai sociologi, star dello spettacolo e studenti agli imprenditori e casalinghe…ma tutto non sarà come prima…

    Eppure è lo stesso concetto diffidente che si ripeteva a ogni storico evento…come il dopoguerra, il post 11 settembre o l’avvento dell’euro, ma che applicato al quotidiano ci costringe a modificare il futuro.

    Dovremo abituarci a scambiare tempo in cambio di sicurezza, anteporre il binomio diffidenza-distanza alle abitudini post-globalizzazione, convivere con mascherine e guanti…ma tutto non sarà come prima…è dura la pura realtà …

    #iostosempreacasa

  5. Sono sempre unitissimi e ligi.
    Inutile che ricordi certi dati della seconda guerra, sono uniti ligi e consapevoli tanto da esserlo anche nella piu’ grande nefandezza perpretata in epoca moderna.
    I robot non li vogliamo,soprattutto in certe occasioni. Io avrei diviso in 7\8 parti .sono bravi a produrre,ok ma non gli avrei dato la comodita’ di fare politica per 200 anni.
    Producete,lavorate,guadagnate,ma niente politica. Troppo comodo, imperdonabili.
    Hanno delle eccellenze culturalmente,almeno fino alla fine del 1800,ma poi sono un gregge che segue i primi della fila. Anche davanti ad un abisso.
    Serenita’ a tutti

  6. Buona Pasqua a tutti, un augurio pieno di speranza e energia per il futuro.

  7. Buona pasqua a tutti.
    Come sarà il futuro, non lo so e sinceramente non so se cambieremo i nostri comportamenti dopo questa pandemia. A me sembra che tutti aneliamo a ritornare a quella che era la vita prima di questa catastrofe, ma una cosa mi sembra chiara: questo mondo 7.5 miliardi di persone non se le può permettere. Non credo che questa pandemia sia una punizione biblica così come una ribellione di madre natura alle nostre nefandezza. Penso però che la colonizzazione di ogni ambiente, con il relativo sfruttamento delle sue risorse può portare a queste contaminazione. Non so se la cina permette queste pratiche crudeli sugli animali per tradizione o per dare una risposta al crescente fabbisogno di carne, ma so che l’uomo esaurisce le risorse del pianeta senza dargli tempo di rigenerarsi.
    I paesi ricchi e sviluppati vogliono continuare a vivere con lo stesso tenore di vita, così come, giustamente, quelli del terzo mondo anelano a raggiungere i nostri standard. Riuscire a soddisfare queste esigenze è impresa difficile e complicata e forse ci si potrà riuscire solo con la scienza: tecnologia e medicina in primis.
    Quello che è sicuro è che la natura trova sempre un suo equilibrio anche a discapito dei suoi abitanti.

  8. Luigis
    Hai scritto cose importanti,che vanno ben oltre le banalita’.
    Il pianeta,l’uomo.
    Facciamo pena.
    Una nota emblematica,forse un richiamo difficie da identificare.
    I bambini risultano essere resistenti al corona virus. Emblematico e meraviglioso, ricco di messaggi questo dato. Un segnale.
    Un dato piu’ terribie invece:
    I bambini che muoiono oggi nel mondo per mancanza di cibo o acqua sono circa 7000 al giorno, tutti i giorni del calendario.
    Questi esserini,che resistono al virus muoiono per inedia,fra stenti indicibili e lo strazio di quelle madri in certe zone del mondo. Sono piu’ delle vittime del corona virus. E questo vale per tutti i giorni dell’anno, da sempre. una domanda,quello non e’ un virus e’ il nostro sistema sociale? Solo che avviene lontano dal nostro roseo culetto.
    Manca ovunque quiella pietas citata da Michelleroi, quella romana che era un dovere, intesa come obbligo verso il prossimo e i genitori, non quella compassionevole, di pena improduttiva che intendiamo oggi.
    7000 al giorno…..

  9. Siamo in queste condizioni per la presunzione, supponenza e menefreghismo e improvvisazione a cui siamo arrivati. La qualità e l’esperienza costano, e il sistema ormai le eccellenze le paga poco. Tutti possiamo fare tutto, poi come non importa. E ciò che è terribile e che nessuno si ribella.

  10. Tanti auguri a tutti!
    E pazienza se quest’anno non potremo godercela come altre volte, l’importante è stare tutti bene, noi ed i rispettivi cari.
    Quando torneremo a fare certe cose ce le godremo ancora di più.
    Un abbraccio a tutto il blog!

  11. andrea (the original)

    Pure io vedo il dramma nel futuro, perché è arrivato il conto, il giudizio universale per questo squallido paese.
    Buona Pasqua comunque.

  12. Posso solo condividere il mio pensiero che mi deriva dalla fede senza la pretesa che sia condiviso o capito. Ognuno agisca come meglio crede. Cristo è risorto e ha vinto la morte inchiodando una volta x tutte i nostri peccati sulla croce. Forse questa situazione è un’occasione x volgere lo sguardo non alle cose visibili che finiscono ma a quelle invisibili che sono x l’eternità. Certo, x chi crede che tutto sia qui e tutto finisce com la vita terrena è dura da accettare questa situazione senza cadere nella disperazione. Anch’io conosco persone che hanno perso cari, lavoro ecc ma non tutti di questi hanno perso la speranza. Dipende a chi e a che cosa la riponiamo. Santa Pasqua a tutti e spero che non venga frainteso il mio messaggio.

  13. Alessandro Magno

    buona pasqua e pasquetta a tutti

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