La “defenestrazione ” di Maurizio Sarri

Scritto da Cinzia Fresia

Troppe emozioni in poche ore, dall’eliminazione dalla champions alla defenestrazione di un allenatore di cui si sapeva da subito che  non avrebbe  funzionato.

Maurizio Sarri è un operatore del settore   conosciuto, l’ambiente del calcio è limitato e si sa  tutto di tutti, perciò sembra strano che una Società come la Juventus non conosca la personalità di un tecnico che circola da anni nell’ambiente . Ricostruendo i fatti, emerge qualcosa di illogico e per alcuni aspetti anche sadico da parte di una dirigenza che dimostra spesso di  non sapere quello che vuole, e che sceglie a casaccio sapendo,di sbagliare per poi sbarazzarsene.

Maurizio Sarri se ne stava in Inghilterra bello pasciuto e in apparenza senza problemi, non risulta pubblicamente  che Sarri avesse intenzione di andare alla Juve, anzi, quindi  la dirigenza  Juventina decide che lui  sarà il dopo Allegri, con quali parametri  non si sa, ma  lo vogliono. Quindi il tecnico napoletano viene prelevato e portato a Torino, e ovviamente  dice di si, e chi avrebbe detto di no ad allenare  Ronaldo? Intanto .. dopo una tournée  in Asia, il neo allenatore si ammala gravemente, la diagnosi ufficiale è polmonite, lo  curano e guarisce.

Intanto il Presidente Agnelli tratta l’esonero di Allegri in diretta come in un reality show, confessando  i suoi sentimenti e di come le circostanze lo stessero privando   di un grande amico.

Le persone non cambiano specialmente a 61 anni e questo è un concetto elementare, quindi mi chiedo come una dirigenza non di dilettanti non l’avesse previsto. Sarri esce di scena accusato di avere difetti di cui tutti erano al corrente. Ma niente da fare .. quando la Juvemtus vuole una cosa,o,qulcuno  .. la ottiene non importano le  conseguenze anche sui coinvolti, non importa se il soggetto “c’entra come i cavoli a merenda” , peccato che tutta questa forza di volontà non sia applicata nella conquista della Champions League, ma sorvoliamo.

Ora è il turno di Andrea Pirlo, che non ha mai allenato e che si troverà a dover dirigere degli amici, e il buon Ciro Ferrara sa cosa vuol dire e che non ha idea su come si tratta il rapporto con delle star come Cristiano Ronaldo.

Anche questa sembra una scelta senza senso, che Andrea Pirlo sia stato un grande giocatore che ha amato e apprezzato la Juve non ci piove, che i tifosi lo adorano anche, ma non ha esperienza .. il fatto che in attività dirigesse la squadra non significa nulla perché comunque dietro c’era Antonio Conte.

Andrea Agnelli ha sempre imposto  il suo punto di vista, da Antonio Conte all’allenatore senza nemmeno,un minimo di esperienza Andrea Pirlo.

L’esonero fa felice quiei tifosi che hanno visto Sarri  come un nemico,  ma in realtà è un’azione che desta preoccupazione di un ambiente dirigenziale confuso, che vive di slanci privi di concretezza, e che con arroganza sostiene che Ronaldo resterà. Ma come dire una cosa del genere.. come sperare che una Star si fermi in una squadra dove la maggioranza  delle risorse sono  da buttare .. e in futuro allenate da chi non ha mai  allenato.

Comunque .. buon lavoro e tanta buona fortuna Andrea Pirlo .. ne avrai tanto bisogno.

 

 

 

 

  1. CUSATE SE È POCO

    E’ ufficialmente Andrea Pirlo il nuovo allenatore della Juventus al posto di Maurizio Sarri: l’ex centrocampista bianconero e della nazionale, nominato una decina di giorni fa tecnico della Juve Under 23, si ritrova così catapultato a 41 anni alla guida dei nove volte campioni d’Italia dopo la bruciante eliminazione dalla Champions League.
    Pirlo è alla prima esperienza in panchina.

    Quattro scudetti nella Juve
    da calciatore, Pirlo soprannominato “Il Maestro” per la sua classe, ha vinto sei scudetti, di cui quattro in maglia bianconera (tra il 2012 e il 2015) e due con il Milan.
    Nel suo ricco palmares anche il un titolo Europeo Under 21 e un titolo Mondiale con la Nazionale di Lippi nel 2006, due Champions League con il Milan e un Mondiale per club, sempre in rossonero.

    Nella Juve, con cui ha giocato dal 2011 al 2015, ha conquistato anche una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane.
    Ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2017, dopo tre stagioni nella MLS con il New York City.

    Ed ora, posso dirlo? So cazzi sua(cit) Ringhio Gattuso.

    Buongiorno ☕ e state su è ancora estate

  2. UN CALCIO AL CULO E SALUTAMI NAPOLI

    Soldi freschi nelle casse della Juve.
    Pare esista una clausola nel contratto di Mauritio…verrà liquidato con 5 milioni netti e tanti saluti.

    Il nuovo staff di Andrea “IL MAESTRO”, vice Baronio, forse Matri e Braida in società…Cherubini uomo mercato e Paratici direttore sportivo…il biondo rimane biondo.

    Aspettiamoci novità

  3. andrea (the original)

    Non posso che concordare Cinzia sulla tua analisi.
    Ovviamente sui discorso dei difetti la cosa è soggettiva, difetti ne hanno tutti, quelli della Juve chissà quanti ne hanno e comunque Sarri era una persona seria.

    • Andrea, parlo di difetti comportamentali di cui erano al corrente. Sarri non si è mai nascosto dietro ad una matita, sapevano che si metteva le dita nel naso, altresì le parolacce .. forse metodi relazionali non ortodossi, non è perché sei alla Juve cambi, se dava fastidio non dovevano prenderlo. Andrea sembra si divertano, anche a buttare soldi.

  4. LA SERIETÀ È UNA COSA SERIA

    Del suo staff, per quanto fosse serio lui, nemmeno più uno è rimasto…disinfestazione fatta.

    Saluti

  5. Giuste osservazioni Cinzia,
    Lo vedevano anche le pietre che Sarri fosse una scelta atipica per la Juve. Perciò alcuni ci aspettavamo maggiore implicazione da parte del club nella scelta fatta. Questo avvicinamento tra le parti non c’è stato, quindi giusto separarsi ma quanto meno lascia perplessi l’operato della società nell’ultimo anno, anche se alcuni continuano a credere che Sarri l’abbiano portato i tifosi o addirittura infiltrato gli antijuventini🤣
    Continuo comunque a fidarmi della dirigenza e appoggio la scelta di Pirlo, come appoggiai quelle di Conte, di Allegri e Sarri senza assurdi pregiudizi.
    Sono ancora dell’idea che se non si ritocca la squadra non si va da nessuna parte, indipendentemente dall’allenatore.
    Rispetto a Pirlo mi auguro che la sua volontà sia quella di continuare con l’idea di un gioco propositivo e che dimostri la sufficiente personalità per mettere le cose in chiaro nello spogliatoio.

    • andrea (the original)

      Ecco è quello che ho scritto sotto: sembra che la Juve anche quando provi a modernizzarsi sia infestata da un virus di vecchiaia, se pensiamo che arriva pure a disquisire sul fumo, sulle tute..nel 2020..bah

    • Condivido.

  6. andrea (the original)

    Luca967

    Riprendo il tuo precedente: per carità, Buffon, Chiellini, Bonucci sono italiani e in questo senso hanno visione più limitata però non è che abbiano fatto danni o, se ne hanno fatto qualcuno, han fatto anche tante buone cose.
    Certo, pure io auspico che Pirlo non sia una scelta italica in cui si crei un blocco italico, il timore c’è perché sento Paratici parlare di scelta juventina sembra chiaro (unendoli alla vergognosa gestione del caso Sarri), che la Juventus proprio non riesca a cambiare pelle, che il suo DNA produca difese contro l’evoluzione, che sia destinata a restare vecchia dentro nonostante il giovane management, che vi siano forze oppositrici imbattibili e fortemente condizionate da un ambiente (tifoseria) aggrappata ai numerino da ragionieri come fosse una rivalsa per la propria vita.
    Ma Pirlo ha detto di apprezzare Guardiola, De Zerbi e di prediligere un calcio di padronanza. È stato un giocatore tecnico, che amava la giocata anche rischiosa.
    Peccato perché il post lockdown, visto che pare Sarri fosse out da tempo, poteva essere una palestra per lui, tanto la stagione era falsata comunque e valeva poco. Magari oggi già avremmo qualche indicatore in più.

    • Luca.. il,giovane management è assoggettata al volere del Presidente, che sebbene faccia il democratico, proponendosi come un il neo “John Kennedy” del calcio italiano, vuole imporre la sua volontà, ricordando che lui ha sempre avuto chi lo,serve e gli altri no.
      Sarri era una “preda” facile, ma già uno come Zidane ha la personalità di dirgli di no.

  7. GUIDO VACIAGO

    Andrea Pirlo non è una scommessa ma una scelta.
    Chi l’ha presa conosce l’uomo, il suo modo di pensare, di vedere il calcio e di essere juventino.
    Nessuno, nemmeno Andrea Agnelli che lo ha fortemente voluto, può sapere esattamente che allenatore sarà, ma Pirlo sa esattamente cosa andrà a fare e dove lo andrà a fare.
    È, cioè, perfettamente consapevole dell’obbligo di vincere e dello stress che questo comporta quando si veste la maglia bianconera; ha ben chiaro come il percorso che porta al successo passi per lavoro e applicazione, senza concedere scorciatoie.
    Un pacchetto che può compensare la mancanza di esperienza in panchina che rappresenta, effettivamente, un rischio.
    Ma c’è un allenatore che avrebbe garantito certezze? Forse no o forse non era disponibile.
    Qualsiasi scelta comporta dei rischi, qualsiasi scelta può essere una scommessa.

    Questa in più ha fascino e profuma di futuro.
    Non è poco.

    • alessandro magno

      Speriamo. Secondo me è una scommessa anche molto azzardata ma mi fido del nostro presidente

  8. Allegri fu scelto da Marotta, Sarri da Nedved in primis e Paratici. Agnelli non avrebbe mai preso Sarri, disse oneri ed onori… a suo tempo… riferito ai suoi collaboratori…
    Pirlo scelto di Agnelli.
    Zidane dal nulla a vinto, vedremo Pirlo.
    Sicuramente Pirlo, come Zidane, sanno stare in uno spogliatoio di campioni, Sarri ha dimostrato di no.
    Poi a livello di immagine non adatto alla Juve.

  9. Benedetto, Can per i soldi, ok, Higuain preferito a Mario, anticalcio.
    Costa come perno del gioco follia.

  10. Cinzia
    Ci tocca aspettare e vedremo.
    Una cosa è certa che con Sarri non si poteva continuare. Bisognava capirlo prima ma errori ne sono stati fatti e da un anno ne evidenziamo.

    Ho buone speranze e poche tracce per argomentare, ma voglio crederci perché se ho dovuto arrendermi nel vedere uno in panchina con la certezza negativa posso accettare e aspettare chiunque figuriamoci Pirlo che è persona intelligente e campione immenso.

    Credo che AA abbia dovuto non concedere certe illusioni di chi ha voluto Sarri ma ormai è fatta.

    Pirlo è una nuova scommessa, le scommesse non mi vanno sulla Juve. Ma questa può avere un senso.

    Cinzia, preferisco Pirlo come incognita perché non ha mai allenato che uno come Sarri già allenatore pluriesonerato e quasi sempre avulso allo spogliatoio. Difetto invalidante.

    Anche in Inghilterra era in bilico. Contestato apertamente dai tifosi non espresse granché. Lo invitavano tutti a togliere le tende molto spesso.
    Coraggio.
    Mi vado a fare un tuffo.

  11. Le cessioni di Can e Manzo gridano dolore e vendetta.
    Servivano come il pane.

    • In parte possiamo rimediare, Marione è ancora libero e sicuramente in gran forma e affamato di successi.
      Can invece, purtroppo, lo vedremo alzare il pallone d’oro con un’altra maglia😧

  12. Alessandro Magno

    Non comprendo l amore viscerale di alcuni per Sarri uno che non ha dimostrato davvero nulla alla Juve e ha avuto comunque un anno non un paio di settimane. Ha fatto del bel calcio a Napoli? A parte che vorrei vedere quanti di questi fans di Sarri si sono viste tutte le partite del Napoli e quanto parlano per sentito dire dai giornali io a momenti non riesco a vedere nemmeno tutte le nostre di partite figuriamoci mi metto a seguire tutte le partite di una nostra avversaria…. Bah….. Ma a parte questo il bel gioco che da??? Il bel gioco da se vinci se non vinci non serve a nulla. Fermo restando che quest anno di bel gioco alla Juve non se n è visto neanche l ombra. Ma tornado a Sarri. Non so voi ma io credo che per amare bisogna farsi amare Sarri che ha fatto per farsi amare cosi tanto? Non capisco proprio. Anche io rispetto la persona e umanamente provo un poco di dispiacere per come è andata tutta la vicenda ma ancora non capisco cosa spinga ad amare in modo totale uno che non ha mai fatto nulla per farsi amare. Credo che qui ci sia materiale per psicologi.

    • Ben, io invece non capisco perché si voglia fare passare per innamorati di Sarri ai tifosi che semplicemente hanno appoggiato la scelta del club e confidavano nel fatto che andasse bene.
      Personalmente l’ho sempre difeso dagli attacchi stupidi e mai negato i difetti della sua Juve.
      Un analisi approfondita richiederebbe di vedere per quali motivi le cose non hanno funzionato piuttosto che parlare di amore ed infatuazioni per un incapace come fanno molti. Perché al matrimonio i tifosi erano semplici invitati che lanciavano riso e confetti. Sono forse gli sposi che non hanno ben compreso le implicazioni del loro si.

      • Motivi per i quali non hanno funzionato le cose a Sarri?
        Che quesito ozioso, basta chiedersi perché invece ha collezionato solo disfatte ed esoneri per le 20 squadre malcapitate con lui.
        🤣🤣🤣🤔🤔😊☺️☺️☺️☺️😎

      • alessandro magno

        Kris io non ho fatto la guerra a sarri nemmeno per un minuto come non la faccio a nessun mister della juve ne converrai. Ma sinceramente il mio dispiacere principale va all eliminazione della Juve. Il mister morto un papa se ne fa un altro.

        Andrea

        Cambiare devi cambiare in meglio cambiare tanto per o cambiare in peggio non serve.

        Pirlo è un allenatore giovane dovrebbe avere idee giivani e poi è stato un giocatore di fantasia in teoria dovrebbe piacergli un certo tipo di calcio in pratica vedremo

        • Condivido assolutamente Ben. Mai visti da parte tua gli assurdi attacchi di cui dicevo.
          Comunque almeno con Pirlo si eviterà il fuoco amico di certa stampa con la puzzetta sotto il naso.

      • Condivido.
        Anche questo

    • andrea (the original)

      Non si tratta di amore viscerale ma di propensione al cambiamento, di assurdità nel valutare questa stagione come fosse stata normale e, come già detto, nel momento in cui pare che il destino fosse deciso da tempo, di modalità dilettantistiche nel farlo arrivare a fine stagione, con una stagione che riparte praticamente domani, invece che cambiare durante il lockdown, ancor più se si puntava su Pirlo che poteva fare esperienza.
      Per il resto io non ho a cuore le persone che lavorano alla Juve perché parlano con slogan juventini o meno, dunque più che amore per Sarri si tratta di distanza da un certo atteggiamento snob del mondo Juve, che avrebbe invece bisogno di modernizzarsi, tutto qua.

      • Andrea, trovo che ci sia una mancanza di coerenza, allora scelgono Sarri ma non cambiano i giocatori, scelgono Pirlo e non cambiano i giocatori. Cosa aspettarsi? Non credo che Pirlo abbia la bacchetta magica, e nemmeno Zidane, che se ne guarda bene di venire qui a farsi prendere in giro.

    • Ben
      Scusa se intervengo ma non è materiale per psicologi se mai una cosa più complessa.

      Il fatto di questo “innamoramento” per uno che visibilmente ti distrugge (questo stava accadendo) si chiama
      Sindrome di Stoccolma.
      Esiste e viene studiata.

      • alessandro magno

        Infatti mi sa che si chiama cosi. Ora non voglio metter il dito nella piaga ma sono pronto a scommettere un Euro che sarri appena prenderà la sua buona uscita tornerà a parlare da antijuventino come sempre

        • Scommetti pure Ben

          Ma la cosa che mi scandalizza sono i complimenti, lo si definisce una persona per bene.

          Allora io sono S. Francesco perché non sono omofobo come ha dimostrato a chiare lettere il Lord defenestrato chiamando ricchione Mancini e un altro.

          e non mi sarei mai sognato di dire ad una giornalista, in conferenza stampa:”non ti mando affanculo perché sei carina”.
          Da vergognarsi pensando che stava allenando la Juve. Capisci Ben?
          “Una persona per bene”.

          Non ci posso credere. Gli faceva schifo indossare il nostro logo.
          Lo farei soffrire per la liquidazione.

      • Scusa, una domanda, non polemica.giusto per riordinare le idee. Negli ultimi due anni, ma nell’ultimo in modo esagerato, si è criticato in maniera fortissima il cattivi gioco di cui era colpevole allegri. Io non ricordo difese vere della dirigenza, ma forse sbaglio. Poi però dopo Ajax è chiaro che si cambierà allenatore. Sarri era sicuramente una scelta strana, perché si è arrivati a lui, secondo te ?

  13. alessandro magno

    Il sondaggio su Pirlo a chi interessa.
    Ps. Qui votate in pochi ma sui miei social si danno da fare.

    Fiducia Pirlo

    Molta 40%
    Abbastanza 30%
    Poca 20%
    Niennte 10%

    • Io molta. Voto 1, per ora come atto di fede verso una persona che ammiro da quando era alla Reggina. Spero mi sorprende anche da allenatore. Le poche idee che ha espresso in qualche occasione fanno ben sperare, spero le possa mettere in pratica senza incontrare resistenze.

    • Pirlo come giocatore 10.
      La seconda nel sondaggio, abbastanza.
      Ultima su Sarri, una squadra così sgangherata era un po che non di vedeva, oltre al presunto ‘gioco’… sapessero almeno di cosa si tratta… non è riuscito a mettere in campo una formazione titolare.

      • alessandro magno

        Io ho votato abbastanza. Adoro Pirlo in tutto come persona e giocatore ma non metto in dubbio che è una cosa audace

    • Come già votato sul web voto anche qui molto…
      “Il Maestro” ha giocato a pallone come Pep con la differenza che Pirlo era molto più bravo e conosciuto come giocatore in tutto il Mondo…Pep è conosciuto dappertutto come l’allenatore più bravo…ho tanta fiducia in Andrea.
      Saluti

    • Ale, Pirlo non ha mai allenato. Neanche una formazione amatoriale. Come si fa a rispondere? È come chiedere se i marziani sono simpatici?

  14. Benedetto
    Purtroppo sono rimasti delusi dal bel gioco che non c’è stato…purtroppo credono di essere uomini tutti d’un pezzo se non fanno quel piccolo passettino indietro…e le conseguenze le si notano sul blog.

  15. Max
    E si denigra si ingiuria e si snobba anche la Juventus non potendo dare aggettivi a chi non la pensa come loro.
    Tutto questo per uno scappato di casa.
    Sconcertante

  16. Voto molta, oggi

  17. Voglio fare lo snob.
    Ma non prendo le distanze

    Eh eh eh

  18. RICORDI INDELEBILI

    Ricollegandomi a quanto scritto appena sopra, e credetemi qui non c’entra nulla con l’amicizia privata.. se dovesse succedere abbandono pure il telefono da cui scrivo…
    Circa un anno fa eravamo messi così…

    “Uno che ha depauperato il patrimonio giocatori riducendolo almeno del 50%. Che si è fatto buttare fuori ignomignosamente da una Champions che era stata spianata per noi dal destino …
    Ebbene di uno così che cosa vogliamo dire? Dobbiamo rimpiangerlo per caso?
    O dobbiamo masticare all’infinito ridicoli dubbi su chi lo ha sostituito?
    Cercate di liberare il vostro ottimismo, anche la Juve, come le migliori squadre europee, ha deciso di giocare a calcio. Quello vero, quello che dona gioia a chi lo gioca e a chi lo guarda(…)

    …ma le premesse per migliorare un gioco estremamente asfittico ci sono tutte (anche con gli innesti a centrocampo).
    Sarri, questo è certo, è un lavoratore indefesso sul campo. Quello è il suo luogo elettivo in cui da’ il meglio.
    Sarebbe veramente incredibile non riuscisse a darlo alla Juve.
    Questa è la fiducia che deve avere il tifoso che ama i propri colori.
    I timori in genere nascono dalla paura del nuovo che forse l’età in qualcuno di noi accresce…
    Ma la Juve è una società unita negli intenti(…)

    (…)”paturnie” sul gioco evidentemente sono state anche le paturnie di Agnelli-Nedved-Paratici.
    Se è vero -come è vero- che nonostante gli ipertrofici “risultati”, il “tuo” Allegri è stato congedato con disonore. Perché è disonore non essersi dimesso alla Gattuso, e fottersi ancora uno stipendio mentre se ne sta al mare a masticare bile.

    Noialtri infatti ci chiedevamo se anche i plenipotenziari juventini guardassero le partite dal nostro punto di vista.
    Se già lo scorso anno -come pare- essi contattarono Sarri- e quest’anno lo hanno preso, evidentemente anch’essi guardavano le partite senza occhiali a culo di bottiglia(…)

    (…)farsi una ragione del fatto che la Juve il calcio vecchio non lo vuole più, al punto da rischiare su un perditempo come Sarri, sperando fallisca (ma tanto quel calcio che ci ha distrutti non lo riportano in voga) è difficile da vivere(…)

    Un vecchio detto degli antichi ITALIOTI recitava: “non sputare in cielo che in faccia ti ritorna”…e se apri la bocca…

    Boni fatelibboni

  19. Andrea.

    Io non ho criticato i veterani in quanto tali sia chiaro.
    Hanno avuto meriti enormi per quanto fatto.
    Però, se ieri hanno rappresentato un’ottima base di partenza, oggi non posso non vederli come un freno.
    Chiellini a parte che mi pare abbia una visione più ampia.

    Quest’anno però non possiamo dimenticare le troppe volte nelle quali Bonucci su tutti, tirando indietro la difesa, guardava la panchina come a dire, “ci pensiamo noi tranquillo”

    Gesto che considero fatto in buona fede e con i migliori sentimenti ma in antitesi con quello che con l’ingresso di Sarri la società si era prefissa.

    I miei dubbi riguardano il fatto che pur agendo per il bene della Juve, rinunciando a molto di se, i veterani finiscano per essere un danno e non una ricchezza.

    • andrea (the original)

      Io concordo con te sul fatto che i vecchi nelle strutture sono quasi sempre un freno all’evoluzione però credo che i vecchi abbiano inciso relativamente e incidano relativamente in questa indecorosa vicenda.

  20. Mauro the Original

    Con l’arrivo di Pirlo si vuole in qualche modo copiare l’affare Gattuso.

    La cosa può funzionare se l’allenatore proseguirà nel senso della continuità, traghettando questa squadra fino al 2024 e dando la possibilità alla società di rimettere i conti in ordine.

    Chi la vede come un completo rinnovamento sbaglia di grosso, con Pirlo non si può rischiare nulla altrimenti si perdono posizioni che valgono centinaia di milioni di euro.

    Si andrà quindi avanti con questa squadra inserendo poco o nulla, magari cercando di pescare qualche parametro zero per sistemare i bilanci.

    Se si voleva il rinnovamento le scelte sarebbero state altre.

  21. SANDRO SCARPA

    “Cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione”

    C’è un confine labile tra follia e genialità. E la Juventus lo sta attraversando con la scelta di Andrea Pirlo. Dopo nove scudetti la Juventus, la squadra che punta a vincere ogni competizione a cui partecipa, si affida ad un non-mister, un uomo con zero minuti da allenatore, con zero giorni di esperienza da guida tattica, tecnica, mentale, fisica e di gestione umana. Entusiasmante. Folle. Geniale.

    Dopo 9 anni in cui la Juve ha scelto ed è cresciuta grazie ai suoi allenatori, considerati tra i migliori in Europa, a Conte, che veniva da 2 promozioni dalla B, ad Allegri e Sarri, reduci da decenni di esperienza a tutti i livelli e da 5-6 anni di massima divisione con vittorie italiane o internazionali, la Juventus, la squadra più forte d’Italia, tra le migliori in Europa, la squadra di Cristiano Ronaldo, si affida ad un mister scelto pochi giorni fa per la Juve U23 di Lega Pro, per imparare e crescere, per formarsi assieme a Zanimacchia e Olivieri.

    Se usassimo solo la razionalità dovremmo parlare di follia totale, da Marotta in poi, un club che decide prima di cacciare il DG più preparato e vincente, poi Allegri, il più bravo a gestire, poi sceglie Sarri, che ha bisogno di uomini e tempo, senza dargli né uomini né tempo. Infine lo esonera dopo un anno surreale, in ha portato a casa l’obiettivo minimo e prende un non-mister che solo 8 giorni prima doveva “meritarsi la Juve, tra qualche anno“.

    Un mister dilettante per una società di dilettanti. Prendere il giocatore più vincente del mondo, indebolire la squadra intorno e affidarlo ad un Allegri all’ultimo anno, già sfiduciato, ad un Sarri inadatto a gestire e farsi seguire e infine ad un Pirlo ai primi passi.

    Ma il calcio non è razionalità: è talento, istinto, genio, carisma. Non è solo pianificazione, programmazione, prudenza e cautela. E la Juve sta rivoluzionando ancora il concetto, dopo lo Stadium, dopo il logo, dopo le Women, dopo l’U23 ecco l’allenatore a zero minuti: idee, visione, personalità, persona. Non ci sono precedenti, se non estremi: Guardiola, Zidane ma anche Seedorf, in parte Ferrara.

    La Juve è arrivata ad un tale livello di qualità, di rottura con la storia, dai nove anni di fila alla necessità di trovare stimoli e voglia, ad affidarsi ad una rosa di campioni che troverà in Pirlo quell’entusiasmo, rispetto e stima dovuta ad un Maestro/Genio della materia. Andrea, dominatore del tempo e dello spazio, gestore totale del pallone, colui che si assumeva tutte le responsabilità del mondo e vedeva cose che altri non vedevano: responsabilità, carisma, idee e visione. I fenomeni avranno stima di lui, da pari a pari, i campioni senatori avranno l’aggancio già innestato in campo, quando gliela passavi e faceva tutto lui, i giovani lo venereranno.

    Tutto il resto sarà una maledetta sfida, un salto nel buio, nel vuoto, ma così sono i salti nel futuro, senza paracadute. Per una volta la Juve molla cautela, raziocinio e smette di essere conservativa. È il momento giusto. Dopo un anno surreale, di transizione flop che però ti ha dato lo scudetto, ora ripartire da zero, ma con una rosa pazzesca (si spera) e un maestro in campo.

    Andrea Pirlo da cui è partito tutto, il pallone per il primo gol allo Stadium (di Lichtsteiner), il motore che porta la Juve da zero al 30° scudetto e dal Lucento a Berlino. Andrea Pirlo che diceva agli altri “date la palla a me, anche se sono marcato, date la palla a me, ci penso io!”.

    Ora dice “date la panca a me, anche se non mi ci sono mai seduto, date la panca a me, ci penso io!”.

    E, ammettiamolo, siamo tutti già impazziti all’idea. Impazziti, nel senso più pieno del termine: follia ed entusiasmo.

    Buon pomeriggio

    • Tutto vero, però, non conoscendoli, Alex Del Piero, avrebbe suscitato altre emozioni, come Zidane ad esempio.

      Pirlo in fondo è stato un Campione, ma degli altri.

      Avrei preferito uno dei nostri, Alex, Montero, Sousa, ed anche Pochettino, un piemontese trapiantato in Argentina che tanto bene aveva fatto in UK

      • Pirlo campione degli altri?
        Luca non mi trovi d’accordo…o se …in parte.
        Gli altri lo hanno sballottolato da una parte all’altra…alla Juve a ogni partita allo Stadium è stato osannato…non ricordo altri tifoserie che lo abbiano mai sbeffeggiato.
        Comunque non metto la mano sul fuoco ma lo preferisco al suo predecessore.
        Cialù

    • La citazione di Amici miei è davvero apprezzata.

      Spero il tutto funzioni.

      L’unico mio dubbio lo mutuo dal basket e da cosa accaduto a Magic Johnson.
      Lui, che era un vero genio in campo, un po’ come Pirlo nel calcio, faceva assist impensabili, aveva una visione totale. Alcuni suoi no look ricordano le magie di Pirlo.
      Quando è passato ad allenare ha avuto il grande problema di non riuscire a trasmettere le sue idee perché chi doveva recepirle non capiva.
      A volte il genio non può pretendere che gli altri capiscano perché semplicemente non vedono, non hanno gli stessi schemi mentali.

      Questo è un dubbio che ho, ma che spero venga fugato.

  22. Luna,

    non la vedo esattamente come te.

    Secondo me AA ha lavorato veramente bene, ed ha dimostrato di sapersi prendere le proprie responsabilità quando a suo giudizio è stato indispensabile.

    Poi chi è immune da errori?

    Detto questo, non possiamo notare una continua crescita della squadra dall’arrivo di Conte, alla notte di Cardiff.
    Alla quale è seguito un periodo durante il quale la squadra, nonostante ingressi di valore non ha più dato segni di miglioramento.

    Sarri è stato il tentativo di ridare impulso alla crescita della squadra attraverso quello che nel tempo era mancato ed era la vera differenza tra la Juve e le squadre migliori in circolazione. Il gioco corale, i movimenti senza palla, la difesa alta e l’occupazione dell’area di rigore.

    Purtroppo tutto ciò è naufragato perchè Sarri, non è stato all’altezza della Juve. Limiti caratteriali e comportamentali a parte, non possiamo non notare un inizio a rose e fiori con sorrisi ed apprezzamenti per il tecnico.
    Poi alle prime difficoltà la squadra si è sciolta, le parole del tecnico non han più fatto presa, tanto che, come sembra, abbia rotto con i due pilastri della Juve attuale, Cristiano e Giorgio.
    Il più forte ed il capitano.

    Fine dei giochi.

    La società è stata abile a tenere insieme il tutto, lo scudetto è arrivato, segno che gli altri han fatto meno ancora.

    La vicenda Sarri si chiude così, con le parole di AA che certificano che la CL è un obbiettivo, vero Bonucci?

    Parole e musica di AA per le orecchie di CR7

    • Luca: conoscendo molto bene questa famiglia, gli Agnelli, vedo un atteggiamento molto compatibile con il quadro. Quando arrivò Sarri mi dissi che sarebbe durato lo spazio di una stagione, giusto il tempo per consentire al Presidente di dire “ve l’avevo detto”. Gli come ho scritto Sarri non c’entra nulla con la Juve e maj sarebbe dovuto arrivare. Di x se è stata una operazione scellerata.

  23. michelleroi

    @Kris
    Di “innamoramento” per Sarri ho parlato io, quando Andrea me l’ha definito “persona pulita”. Perché qui si va ben oltre l’aspetto tecnico: questa è una considerazione sull’uomo nella sua interezza, come puoi comprendere.
    Se invece vogliamo discutere le ragioni professionali di questa rivoluzione fallita, è quello che, umilmente, provo a fare da tempo.
    Con la precisazione, peraltro, che per la figura dell’allenatore un ruolo importante lo gioca la sua leadership, la sua attitudine a farsi seguire da tutti, la capacità di essere empatico nei confronti di un gruppo e non solo di qualche singolo giocatore.
    Mio parere: sono stati questi, più ancora che le questioni di campo, i limiti di Sarri.
    Ricorda il dato di Tranfaglia, che non è mai un caso. Tanti esoneri in carriera, in tutte le categorie. Segno che non è un tecnico che si fa ben volere.
    Unica grande eccezione: i tre anni di Napoli. Ma in un contesto che lo fa diventare comprensibile. Una squadra che non ha l’obbligo di vincere (altro dato non secondario) ed un popolo, quello napoletano, che ne fa un idolo, un nuovo Masaniello.
    Poi, possiamo discettare delle sue scelte tattiche rispetto alla rosa a disposizione o della sua incapacità nell’arco di un anno di dare corpo ad un progetto (non siamo mai stati una vera “squadra”, sul campo, tranne in rare eccezioni).
    Ma alla fine, al momento del dunque, la società ha evidentemente dovuto rispondere a questa domanda: la squadra ha fiducia in Sarri? È convinta che si potranno scavallare le difficoltà del primo anno attraverso una seconda stagione di lavoro insieme?
    Suppongo che la risposta del gruppo, arrivata già prima dell’ultimo atto col Lione, sia stata: no.
    E la defenestrazione, come la chiama Cinzia, è stata inevitabile.

    • Michel,
      Ho detto anch’io che la separazione in queste condizioni è la soluzione migliore spiegando anche il perché. A me di Sarri persona frega poco, è l’idea di gioco che mi interessa e se non la porta lui faccio il tifo affinché lo faccia un altro. La questione di feeling è un’amara verità, ma conoscendo a priori chi si ingaggiava non è stato fatto neanche nulla per facilitare il connubio. Ambiente, club e giocatori hanno opposto resistenza fin dall’inizio, neanche il tempo di vedere se si potesse fare qualcosa di buono. Inutile andare a guardare Wikipedia e la Sangiovannese se si omette che in due situazioni molto complicate ha vinto un El ed uno scudetto.
      Io non difendo il progetto Sarri dicendo che la Juve abbia fatto bene, semplicemente non condivido attacchi diretti a screditare il professionista con autentiche corbellerie come incapacità, antijuventinita, stile, tute sigarette ecc. Perché è con queste che si è attaccato Sarri fin dall’inizio. Pare addirittura che sia venuto alla Juve per soldi!
      Se questa è infatuazione allora lo sono stato di tutti gli allenatori della Juve visto che per natura accolgo sempre con entusiasmo l’inizio di un progetto.
      Se per te le colpe di quest’annata sono esclusivamente di Sarri lo rispetto, ma non mi pare che sia scandaloso pensare che siano condivise anche con giocatori e società che non hanno fatto nulla affinché il progetto potesse funzionare.

      • michelleroi

        @Kris
        Non smetto di essere tifoso della mia squadra e del mio allenatore mai, all’inizio del progetto Sarri come alla fine del quinquennio Allegri. Tanto per intenderci.
        Non sono dentro il mondo Juve e non posso avere certezze sulla ripartizione di colpe e responsabilità per il fallimento tecnico di quest’anno. È solo buon senso pensare che anche società e giocatori abbiano la loro parte.
        La società, perché forse ha sottovalutato le debolezze dell’uomo, al momento di ingaggiarlo e probabilmente perché il saldo acquisti-cessioni non è stato ottimale (ma le esigenze economiche non sempre ti fanno tornare i conti, purtroppo).
        I giocatori, perché probabilmente non sono stati capaci di fare gruppo col loro tecnico (ma, osservando dal lato opposto, il Mister non è riuscito a conquistare il loro cuore).
        Ma non c’è dubbio che l’allenatore sia il motore centrale del progetto tecnico, ed è assolutamente naturale che sia lui a prendersi onori e, in questo caso, oneri.

        • Giustamente le conseguenze le paga l’allenatore perché è quasi sempre così, ma proprio a quelle valutazioni di buon senso portano gli indizi che noi tifosi possiamo percepire da fuori, soprattutto dopo l’epilogo di ieri.
          Mi sembra evidente che la squadra non fosse con lui, e probabilmente l’inguardabile Juve di luglio è anche figlia di una decisione che i giocatori da dentro non possono non aver colto.
          Esonerare dopo un anno è sempre un fallimento per tutte le parti in causa, società in primis e se è stato fatto evidentemente la situazione non era recuperabile.
          Ora ai senatori è stato preso un amicone, quindi conto sul fatto che si diano una svegliata. Arriva uno dalla figura elegante ed ex juve, quindi spero che stampa e tifosi, nel caso, attacchino solo il lato tecnico come sempre hai fatto correttamente tu. Arriva un esordiente, quindi spero che il club sappia stargli vicino e tutelarlo, anche in sede di mercato.
          La Juve è quello che interessa a tutti noi, non il singolo allenatore o giocatore.

  24. alessandro magno

    Io conosco una persona che vive nello stesso paese di Sarri e me lo ha sempre descritto come una personaccia ma aldilà di questo amico mio se Sarri è “persona pulita” ma gli altri sono sporchi?
    Dovremmo partire dal presupposto che sono tutte persone pulite. Inoltre si magnifica la gavetta che ha fatto Sarri ed è sicuramente più lunga del consueto e atipica ma guardate che Allegri ha allenato il grosseto il sassuolo il cagliari come un de zerbi qualsiasi Conte prima della Juve l arezzo il bari il siena non è che Sarri è l’unico che ha fatto la gavetta a sto mondo

    • andrea (the original)

      La persona di cui parli sappiamo essere un tradizionalista e conservatore, che avrebbe visto sulla panchina Allegri per tutta la vita, il calcio difensivo come suo baluardo, tutte cose che conosciamo tu e io.
      Quando si parla di persona seria si intende comportamento trasparente.

      • alessandro magno

        Infatti proprio perché l’amico è un allegriano non ci metto la mano sul fuoco però su Sarri bifolco se ne sono sentite tante.

    • No ferma tutto, non è da questo che si giudica un allenatore, direbbe il poeta.
      Forse? Forse no.

      Del doman non v’è certezza, direbbe un altro poeta, dell’oggi forse dico io, ma del passato chi se ne importa?
      È oggi l’esperienza, vera o presunta un metro di giudizio?

      Purtroppo, ma io dico per fortuna, oggi lo sono i risultati.

      Ed anche ieri. Il Trap fa scuola, coppa uefa e scudetto a 51 punti, quante squadre aveva allenato?

      Ormai è palese, Sarri nello spogliatoio ha stufato il n°1 ed il n°2, nei nomi di Chiellini e Ronaldo.

      Ho detto cotiche?

      Il resto è storia, storia dell’uomo sbagliato nel posto sbagliato, storia di un allenatore capace di fare meraviglie a Napoli, ma di non aver saputo ripercorrere quanto fatto da Lippi.

      Nel mio piccolo Sarri ha avuto tante buone idee, ma ha anche avuto tante insicurezze, e molte cose del suo fare tecnico sinceramente non le ho capite.
      Una su tutte, Squadra buona per il centrocampo a 2 snaturata per il centrocampo a 3 senza un metodista.

      Per il resto, se non riesci a costruire dei rapporti umani, resti un alieno, se poi non sei ben visto dal capitano e dal più forte di tutti il tuo destino è segnato.

  25. Una Società che nel 2010 ha salvato la Juventus dal fallimento, una Società che ha restituito alla Juventus dignità sportiva in Italia e in Europa, una Società che ha riportato la Juventus nelle posizioni di vertice del ranking europeo dopo le finali di Berlino e Cardiff, una Società che ha avuto la lungimiranza e la forza economica, la capacità organizzativa e programmatica di conquistare 9 scudetti consecutivi più altri trofei vari con 3 allenatori diversi, ecco nonostante tutto questo, leggere qui di una società retrograda e ostile ai cambiamenti solo perchè colpevole di aver cacciato un allenatore che stava visibilmente distruggendo un patrimonio genetico di 10 anni, in qualunque modo lo si voglia interpretare è qualcosa di inconcepibilmente deprimente e svilente per chiunque tifa Juventus.

    • alessandro magno

      Sottoscrivo col sangue e aggiungo una società che da farsopoli è riuscita e rimettere in squadra uno dei giocatori piu forti del mondo e di sempre come Ronaldo merita solo rispetto e fiducia

  26. andrea (the original)

    Messaggio al branco..
    Non vi rispondo, potere fare bullismo quanto volete ma con me non funziona.
    Avevo ripreso a scrivere qui quando dopo l’altolà di Benedetto pensavo cambiasse qualcosa ma continuo a non rispondere al vostro branco e a scrivere i miei pensieri fin quando mi va e a prescindere dal vostro accerchiamento.

    • alessandro magno

      Andrea non so a cosa ti riferisci perché come sai non potendo leggervi sempre tutti commento qua e la (per di più sono in vacanza) ma ribadisco QUI POSSONO SCRIVERE TUTTI CON TUTTE LE IDEE POSSIBILI E IMMAGINABILI. SONO TUTTI BEN ACCETTI.
      Io per primo ultimamente mi confronto spesso con te e siamo discordanti ma difendo il fatto che tu possa dire assolutamente la tua.

  27. Da ieri inizia una nuova era da buone basi cui partire.
    Quando le cose funzionano tutti sono stati bravi dal campione all’ultimo magazziniere, ma quando non vanno allo stesso modo i demeriti vanno spartiti in quota parte di importanza e sempre a tutti.
    Chi fa qualsiasi azione puó farla bene o male ma quando uno ha un obbiettivo è gli intenti sono di farla bene, si cerca di farla al meglio delle proprie possibilità.
    Tutto questo preambolo perché credo che la Società Juventus oggi abbia raggiunto dei livelli in cui l’asticella è al massimo livello pertanto si tenta di passare al livello successivo e cerca spasmodicamente chi potrebbe aiutarla a superare questo livello.
    Sarri era stato assoldato per questo ma il suo contributo non è stato sufficiente per fare questo salto di qualità. A questo punto si cerca un altra strada che è pure condivisibile, dare un ulteriore opportunità ad un ex campione che già sul campo ha dimostrato grandi capacità e che ha una grande esperienza da dentro il campo prima che dal vederlo da fuori.
    Non è il primo, credo che Guardiola sia partito così, come lo stesso Zidane ad essere buttati nella mischia dalla parte opposta e non trovo l’idea di Agnelli neanche tanto avventata.

    Non credo Conte o Allegri dei professionisti poco preparati e sono ancora convinto che Sarri sia il meglio per ció che riguarda la visione del calcio moderno, anche se non ha mai trovato una quadra tattica con la Juve.
    Ancelotti ebbe fortuna dopo che fu esonerato ( due scudetti persi a fin di cotone) dalla Juve, significa che non c’era quel feeling giusto e doveva finire così come è andata ora con Sarri.

    Tu Luna conosci meglio di noialtri il giovin signore della casata Agnelli e ne conosci vizi e virtù, ma nella fattispecie Juve credo che sia stato più bravo dei suoi predecessori, almeno vedendo i successi ed i numeri di questa gestione.
    Non penso che Pirlo possa fare peggio degli altri, ha in mano una squadra che potrebbe andare con il pilota automatico e continuare a vincere.
    Poi del futur non c’è certezza questo sì, ma se è vero che hanno speranze tutte le nostre avversarie di poterci battere, perché non ne dovremmo avere noi di riuscire a fare l’ultimo salto?
    Il mio bicchiere è sempre pieno a metà ma non lo vedo mezzo vuoto.

  28. Non sappiamo nulla.
    Ma vedere Pirlo in conferenza e sentirlo e stato piacevole e non ammorbante,finalmente.

    Sicuramente il bicchiere mezzo pieno mi rallegra. Credo che vedremo un calcio equilibrato senza tante teorie
    Inutili e dannose. La televendita di cazzate per una Juve inguardabile è finita semplicemente perché fumo e basta.

    Un anno di bruttezza escluso le due con l’Inter. Un anno di una squadra asfittica debole soprattutto, e pure perdente in molte occasiolni.

    Se questa è la Juve che si pensava mi astengo da guardarla.

    Non ho visto niente di tutto quello che si vendeva.

    Non è che si poteva attendere oltre e continuare con un incubo kamikaze.Non capisco i rimpianti.

    Vedremo, tanto peggio di così…

  29. L’OLANDESONE

    De Ligt fermo fino al 20 ottobre.

    In bocca al lupo.

  30. STEFANO DISCRETI

    L’inversione ad “U” clamorosa (in meno di 24 ore) è di Fabio Paratici, il vero sconfitto per l’esonero di Maurizio Sarri.
    Lui, che sfidando Andrea Agnell lo scorso anno forzò la cacciata di Massimiliano Allegri (supportato da Pavel Nedved) contro la volontà del Presidente, oggi accetta senza opporre alcuna resistenza il controribaltone che azzera totalmente la sua scelta dell’anno precedente, delegittimandolo praticamente agli occhi di tutti.
    Un segnale di forte ridimensionamento per tutto l’ambiente?

    Benvenuto Pirlo

    Di sicuro la scelta di Andrea Pirlo (benvenuto, anzi ben tornato) come nuovo allenatore della Juventus è un salto completo nel vuoto, una scommessa azzardata, una scelta dettata più dalla pancia che dalla testa.
    Il calciatore Andrea Pirlo è stato un professionista esemplare, un fenomeno assoluto, un leader indiscusso, uno dei più forti e decisivi giocatori italiani (e non solo) di sempre.

    Ma l’allenatore Andrea Pirlo chi è? Che caratteristiche ha? Che competenze ha per migliorare la squadra bianconera? Che esperienza ha per far sognare i tifosi juventini? Con che modulo gioca? A quale suo grande allenatore del passato si ispira?
    Se il discutibile avvicendamento dello scorso anno (quello da Allegri a Sarri) aveva comunque almeno un fondo di idea di base (quello di migliorare la qualità del gioco espresso) quello di quest’anno è una partita di poker al buio. Una mano a carte coperte, un all-in dove hai tutto da perdere.
    Come si può pensare oggi di andare a vincere la Champions League l’anno prossimo, vero obiettivo ormai dichiarato della proprietà, con un tecnico che non ha mai allenato nessuna squadra professionistica nella sua vita?

    Non è scontato, e la storia insegna, il binomio calciatore vincente – allenatore vincente.
    Alla Juventus c’è già un precedente non certo rassicurante in merito con Ciro Ferrara, straordinario in campo ma meno sulla panchina (oggi lavora, brillantemente, come commentatore televisivo).
    Si è passati in fretta dallo spettro di Sarri come possibile nuovo Maifredi a quello di Pirlo come possibile nuovo Ferrara.
    Con tutto il rispetto per i protagonisti appena citati, lo strepitoso Cristiano Ronaldo visto all’opera in Champions in questi due anni merita molte più certezze per il suo finale di carriera.

    Certo l’incognita c’è sempre, però volevo chiedere a Discreti perché, oltre all’esempio Ferrara, non ha posto anche l’esempio Guardiola.

    Buona serata

  31. Mauro the Original

    Vorrei precisare che stimo molto Pirlo, anzi saperlo sulla panchina della Juve mi piace molto. Ma sappiamo bene che non ha nessuna esperienza in panca e potrebbe quindi trovare molte difficoltà, soprattutto in un club che chiede solo vittorie a prescindere.

    Quello che spero è il fatto di lasciargli libertà di azione e di scelte in campo e fuori.

    Non vorrei che fosse stato scelto solo come uomo immagine e poi ciò che succede in campo venisse deciso dai vertici.

  32. Andrea ti rispondo qui.
    I dilettanti avrebbero deciso di esonerare un allenatore ancora in corsa per la vittoria del campionato e le due partite di coppa italia da giocare, oltre che il ritorno di champions. La ripresa dopo i tre mesi di stop non ha fatto altro che confermare il peggioramento della squadra: persa la finale di coppa italia, risultati deludenti in campionato con il rischio di perdere lo stesso e infine la ciliegina sulla torta l’uscita con un lione fermo da 3 mesi e con una patita ufficiale sulle gambe.
    D’altronde lo spessore di pirlo non ti avrebbe permesso di dirgli di provare 15 partite e poi magari di rispedirlo nell’under.

    • andrea (the original)

      Se hai già deciso significa che guardi il futuro e a quel punto tanto vale far fare esperienza a Pirlo.

  33. Pirlo scelta nel buio: meglio il salto nel vuoto che il salto sugli scogli, perché con sarri si era ormai sicuri di sfracellarsi.
    Ora però la società lo deve supportare soprattutto sul mercato molti giocatori sono cotti o non da juve e già sentire parlare di locatelli piuttosto che di tonali mi fa rabbrividire, se il centrocampo deve essere rinforzato con i locatelli di turno siamo freschi a meno che pirlo non decida di rimettere gli scarpini.

  34. Non conosco sto nerozzi ma questo riporta sul corriere: “È il 21 luglio 2019, una domenica, quando al National stadium di Singapore, Maurizio Sarri s’infila negli spogliatoi dopo il suo primo tempo alla guida della Juve, sotto 1-0 con il Tottenham, giocando malino: «Ma come ho fatto a perdere due scudetti contro di voi», se ne esce, tra la sfuriata e la battuta.”
    Se fosse vero non mi resta che dire azz…un vero psicologo!

    • Sconcerti nell’articolo disegna un ambiente malsano. Spero sbagli

    • Nerozzi segue la Juve da tantissimo tempo per Lastampa, forse è il giornalista più informato.
      Se vero, più che psicologo…., direi persona grezza ed ignorante.

  35. ANDREA BOSCO

    avventura di Sarri alla Juve è durata una stagione. Uno scudetto vinto, altri due trofei lasciati per strada, una Champions per la quale c’erano grandi attese e che è risultata viceversa angosciante. E un gioco fallimentare.

    Poche ore dopo l’esonero, l’annuncio che Andrea Pirlo guiderà la Juventus fino al 2022. Scelta di Andrea Agnelli. Scommessa di Madama su chi è stato un numero uno. Ma che da allenatore è tutto da scoprire. Certamente è uno che alla Juve ha vinto. Che la Juve conosce. Che alla Juve è stimato. 

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    Lo aiuteranno i senatori. Lo rispetterà Cristiano Ronaldo che in caso di riconferma di Sarri se ne sarebbe (pare) andato. Imparerà da lui Bentancur, forse anche il giovane Fagioli. Non avrà pressioni particolari. Perché le casse, causa l’esclusione dalla Champions e la pandemia che ha sterilizzato la presenza degli spettatori, non sono gonfie: anzi. Pirlo qualche cosa, comunque, avrà. Spiegherà la sua idea di calcio. Che c’è da scommettere metterà assieme le esperienze elaborate nei club e nelle Nazionali . Non ha bisogno di attestati: nessuno metterà mai in discussione il suo curriculum. Misurato all’esterno, descritto dai suoi compagni di spogliatoio come dotato di umorismo e capacità di fare gruppo. Sul campo era un leader: lo sarà anche in panchina?

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    La Juve con lui ritroverà la voglia di divertirsi in campo. Cosa che con Sarri era scomparsa.

    La società è stata celere. Agnelli ha ribadito la sua centralità. 

    Quello che sembra sfuggire è che la vera “rivoluzione“ è adesso. Con Pirlo, Baronio (Matri?), Gagliardi. E forse Ariedo Braida. 

    A me pare uno step simile a quello che portò Picchi assieme ad Allodi alla Juventus. Scrisse allora Gioanbrerafucarlo : “ Allobonicchi ( Allodi, Boniperti e Picchi ), maledetti voi:  porterete alla Juventus un nuovo quinquennio“. Non andò così, ma quella Juve vinse e fu una delle più belle (dopo la morte di Picchi con Cesto) della storia.

    Quella di prima non era e non poteva essere una “rivoluzione“. Volevano Guardiola ma alla fine si erano accontentati di Sarri. Forse anche loro “ intortati “ da quel sostantivo “ maestro “ appiccicato  dai media all’uomo che si è  fatto strada dalla gavetta . 

    La notte non era  è stata “tenera”. Non era stata alla Fitzgerald. La notte era arrivata “buia e tempestosa“ senza neppure la simpatia del bracchetto filosofo.  Ma le colpe per la stagione della Juventus vanno distribuite.  I dirigenti hanno quella di aver scelto un tecnico che rappresentava l’antitesi della storia della Juventus.

    Sarri ha sbagliato a ritenere che gli sarebbe stata data carta bianca. Lusingato da quella “ferrea  volontà  di metterlo sotto contratto“ che lo aveva “stupito“. Vedere Andrea Agnelli seduto di fronte e non accanto a lui, alla presentazione, avrebbe dovuto suggerirgli prudenza, Era entrato a palazzo  dove i saloni, all’impatto, stordiscono. La Juve è una  reggia dove è esposto il ritratto di Calvino, non quello di Mao. Quello forse ce l’aveva l’Avvocato nella sua collezione. Ma se ce l’aveva, era certamente un originale del genio Andy. Non una serigrafia. .

    Questo è stato l’errore di Sarri. Pensare di poter cambiare una società il cui dna è inscalfibile.   Pochi nascono juventini:  a parte, per discendenza, “loro”. Tutti gli altri  lo diventano  E non per “il fascino discreto“ di quella principesca “borghesia”. Ma perché, come spiegava l’Avvocato, “Noi siamo la Juventus“ . Non era un pluralia majestatis. Significava proprio noi: l’intera azienda Juventus, dirigenti e giocatori, allenatore e tifosi . Una idea elitaria ed insieme popolare di calcio.  Juventus sono i liceali che l’hanno fondata su una panchina , gli operai meridionali della Fiat, gli intellettuali come Giovanni Arpino e insospettabilmente i politici di ogni bandiera: tifava Juve Almirante al pari di Palmiro Togliatti. Pensare di poter cambiare la Juventus è pura paranoia.

    Juventini si diventa. Sarri non lo sarebbe mai diventato. Perché Sarri, come ha intuito  Andrea Agnelli, fa e farà sempre parte degli “altri“. La Juventus è il potere e la storia. Sarri era stato Masaniello dopo essere stato, prima, Frà  Dolcino .

    Ha sbagliato la dirigenza a gestire l’allenatore. E non sto parlando di tute o di cose che attengono al galateo. Sto parlando del modo di Sarri di “approcciarsi” in un mondo vissuto da elefante in cristalleria. Tuttavia va detto: se  risiedi in una villa palladiana, non chiami un talebano fautore  delle linee “curve“, a farti il restyling .

    Hanno responsabilità anche i giocatori. La squadra ha operato senza gioia e senza furore. Forse appagata, forse sconcertata da quel gioco orizzontale fatto di fuffa. Alcuni giocatori, eroi per un decennio, sono a fine corsa . Ci vorrà denaro (e tempo) per ricreare un gruppo simile. Italiano, magari.

    Le colpe di Sarri. La più grave, a mio parere, è stata quella di non aver fatto autocritica, accampando spesso scuse: il covid, gli arbitraggi, i rigori, il calendario, i giocatori inadatti al “suo” gioco. Godendo di buona stampa, molto gli è stato concesso. 

    Non partecipare alla fase finale di Lisbona costerà alla Juve una ventina di milioni. La conseguenza  potrebbe essere quella di aver compromesso la prossima stagione.  Soldi in cassa ce ne sono pochi. Andrea Agnelli ha spiegato che saranno presi “giocatori da Juve“. Kulusevski e Arthur (già firmati) potrebbero rivelarsi tali, ma servono controprove. Dalle probabili uscite la Juve avrà liquidità. Ma non per comprare un Haaland.

    Con Pirlo la Juventus potrebbe affrontare una stagione di transizione.  Niente di grave: la  società va solo onorata.  Sarri è stato un errore. Paga solo lui perché la “ragion di stato“ non prevede di accompagnare alla cassa un intero “governo“.  La notte a volte è lunga. Ma dopo ogni notte arriva l’alba. La Juventus è sopravvissuta a tante avversità. Sopravviverà anche a questa annata, per dirla con Andrea Agnelli, “ agrodolce “ . Il domani si chiama Andrea Pirlo. E come per il proverbiale “mattino“, il popolo bianconero si augura possa avere “l’oro in bocca“. Con l’ ossessione che da oltre 100 anni l’attraversa: vincere ancora. E poi ancora. E ancora. E ancora. “Pensiamo al decimo“ ha detto Dybala un minuto dopo aver vinto il nono di fila. Già: ancora. E ancora (sorry per il plagio) “non basta“ .

    Buongiorno…e al mio via scatenate l’inferno

  36. SMALTIRE GLI INSERVIBILI

    I pettegolezzi ex post lasciano il tempo che trovano.
    Utilizzare il poco tempo a disposizione per le cose serie?

    Per esempio smaltire vecchi rottami e/o perennemente infortunati, e giocatori che col calcio di un certo livello c’entrano niente?

    De Sciglio, Danilo, Rugani, Khedira, Matuidi, Bernardeschi, Higuain, Douglas Costa … Tanto per fare dei nomi …
    Perché solo facendo cassa con questa gente si può pensare di andare poi a prenderne altri.
    Un compito arduo se non impossibile per un Paratici che ultimamente non ne imbrocca molte 🥴.

    Pirlo avrà molto da fare. Gli auguro di evitare l’abbraccio mortale da “Compagnucci di merenda” della vecchia guardia.
    Quello sarebbe letale per una Juve che ha già poche fiches sul tavolo da gioco.

  37. DO’ COJO COJO

    C’è chi dice che era un bell’uomo e veniva dal mare…dal mare della Lanterna è venuto e poco beni e tanti mali ha portato…Giuseppe Marotta che andò via perché non vedeva (?) di buon occhio l’operazione CR7, che secondo lui e qualche suo adepto tanto dispendiosa, non solo, e non avrebbe permesso il ringiovanimento della rosa… e, diciamo che, pare, finora ci abbia visto(?) e azzeccato.

    Non so voi, a meno che non eri il più bravo, vi è mai capitato di giocare una partita di calcio con uno più forte di tanto e di tutta la rosa e pure di tutto il torneo?

    Per capirci, quello che tira tutti i calci piazzati, quello a cui sei quasi obbligato a passare la palla (manco se m’ammazzaveno), quello che non vuole mai uscire se no fa un casino della Madonna, quello che non pressa , quello che è forte forte e psicologicamente pesa a tutta la squadra, quello che segna tanto ma tira tantissimo, quello che fa perdere gli equilibri alla squadra perché crea per forza di cose un po’ di invidia?
    Io si, sia quando giocavo e sia dopo smesso di giocare.

    Barò dove vuoi arrivare? Eccomi, era un preambolo per farmi capire meglio.
    Guai chi mi dice che non mi piace Ronaldo…insieme a Messi è il numero 2 in questo memento.

    La sorella di CR7 e il suo seguito di essa/lei affermano che Ronaldo non usciva agli ottavi dal 2010.
    Azz, me cojoni, direbbe il Barone: Signora o signorina forse non è informata ma, prima di Ronaldo anche noi non prendevamo imbarcate con squadrette tipo Ajax e Lione…prima con Max e poi con Sax…
    Nel Real, mi pare, la stima se l’è guadagnata , da noi è arrivato come un Dio…posso anche sbagliarmi.

    Ora, il Barone spera che Pirlo si faccia rispettare e che utilizzi CR7 in maniera strumentale alla squadra e non il contrario.
    Perché?
    Perché la mia età avanza e ho tanta pipì riposta da fare dentro quel pentolone.

    Buongiorno ☕ è corretto

  38. Giggino(permettimi questa licenza)carissimo, metto da parte i pettegolezzi in serie 😜

    Mi trovi d’accordo in tutto lo smaltimento della indifferenziata…
    Mi pare non manchi nessuno…
    Un dubbio lo avrei (turati le orecchie), Bernardeschi.
    Perché?
    E se fosse stato Sarri a rincretinirlo?

    Un abbraccio

    • Ti avevo risposto sotto invece è uscito per fatti suoi.
      Chiedo venia

    • I numeri di Bernardeschi -da tre anni alla Juve-, sono sconsolanti.
      Sperare che dopo tre anni cambi qualcosa è lecito, ma improbabile.

      Ciao.

  39. Buongiorno,
    Appagato dall’esonero di Sarri finalmente un Bosco più moderato. Forse anche troppo, accettando una stagione di transizione dopo aver fatto il diavolo a quattro sull’importanza di vincere sempre😅
    Non condivido alcuni passaggi, soprattutto su questa presunta esclusività juventina, ma almeno si sono distribuite responsabilità in maniera più lucida e democratica.
    Sarri non fallisce per i risultati né per quella fuffa orizzontale, che non è il suo calcio ma il risultato del feeling mai sbocciato con la squadra che ha provato a seguirlo solo all’inizio.Comunque finalmente si riconosce anche l’inadeguatezza, per motivi di età e condizione, di parte del gruppo.
    Non sono scuse, come non è una semplice scusa il covid, o le caratteristiche inadatte degli interpreti in campo. Non ha mai nascosto Sarri che quello che si vedeva in campo non fosse la Juve che cercava. Guardando indietro a questa sgangherata stagione appare chiaro che nessuna delle parti ci abbia messo del suo in maniera sufficiente affinché questo strano mix potesse funzionare.
    Da un lato l’esonero mi tranquillizza, perché visto l’epilogo penso che l’oscena Juve degli ultimi tempi fosse, tra le altre cose, anche frutto dello scollamento totale squadra/allenatore per una decisione evidentemente già nota all’interno.
    Non so se lo step Pirlo sia simile a quello di Picchi, ma ricalca un po’ quello di Zidane al Real chiamato a ricucire il rapporto con la squadra che non seguiva Benitez. Però quel Real aveva una base diversa su cui lavorare, vediamo se il club riuscirà a migliorare la nostra.
    Provarci è d’obbligo, perché se diciamo che c’erano grandi speranze sull’attuale Champions non possiamo ripartire tra due settimane con la prospettiva di stagione di transizione. Un anno fa il mondo Juve avrebbe sobbalzato al solo sentire questa parola.
    Finalmente abbiamo un allenatore dal curriculum inattaccabile, anche perché non ce l’ha, e ben visto un po’ da tutti. Da questo punto di vista un’ottima trovata da parte di Agnelli dopo almeno un paio d’anni di fratture anche tra i tifosi😂
    Pirlo pare aver accettato con entusiasmo, pur non avendo ancora potuto discutere la tesi per il patentino. Può essere incoscienza o grande consapevolezza dei propri mezzi. Ottimisticamente punto sulla seconda, quindi tanto vale tutelarlo ma senza togliergli responsabilità e provare con lui la crescita fallita negli ultimi anni.

  40. FUORI MA-ROTTA

    Peppino non era più in sintonia con la proprietà e lo ha dichiarato anche lo stesso Marotta.

    Elkann suggerisce ad Andrea di prenderlo, a quei tempi Peppino era un onesto “direttore commerciale” della Samp, una faccia pulita in un ambiente così
    così.

    Il vero talento, Fabio Paratici, lo portò Marotta a cui affidava tutte le strategie operative di mercato, non conoscendo lui ne gli ambienti europei ne tanto meno le lingue… e Gigi Del Neri, che difese a spada tratta invano quando Agnelli visti i risultati impose Antonio Conte.

    Pertanto in poco più di due anni Agnelli gli affidò il ruolo di AD, un ruolo importante di fiducia che Marotta ha subito interpretato anche molto in chiave utilitaristica.

    Sono innumerevoli i tentativi di far digerire a Conte giocatori inutili come Martinez, Elia, Lucio, Bentler, Anelka, ed altri più costosi scelti insieme all’allora allenatore Del Neri.

    Girava la voce, all’epoca, che il il duo avrebbe volentieri fatto fuori Marchisio cedendolo alla seconda squadra milanese, cioè, l’inter.

    Il comportamento di Marotta, a cui è sempre interessato portare maggiori ricavi in Cda per essere riconfermato nel ruolo, fece insospettire Agnelli ed indispettire Conte che lasciò per il bene della Juve(?), visti i risultati che ne sono conseguiti direi proprio di si(a parte le Champions non vinte ma tutto il testo tolto alle nostre rivali).

    Emblematico il caso Sanchez bloccato da Nedved a maggio col Barcellona per 25 milioni di euri su cui Marotta si oppose facendo naufragare la trattativa ( Sanchez a fine luglio fu ceduto all’Arsenal per 43 Milioni) e i rapporti con Antonio Conte.

    La scelta di Allegri arrivata improvvisa fece molto piacere a Marotta che insistette per rinnovarlo anche negli ultimi due anni (uno degli sbaglia da attribuirgli) dove imparò tantissimo, ma entrò furbescamente nelle grazie di Marotta per quel suo silente atteggiamento da Yes man che gli fece digerire figure di merda e gaffe che Marotta fece nei confronti del mondo del calcio e pur di conservare il proprio ruolo scredito’ anche il povero Paratici (trattative Draxler ” non l’ho mai trattato” ) oltre che il giocatore Hernanez preso all’ultimo e poi mortificato in Cda ( ” sapevamo che non era una cima “).

    La gestione conservativa per presentare i numeri sempre in miglioramento e pararsi il culo, l’opposizione all’operazione Ronaldo ed altri comportamenti han fatto il resto.

    Le ultime vicende non sono altro che la continuazione di un comportamento che a conti fatti alla Juve ha portato solo un valore : Fabio Paratici.

    Fabio nostro non sarà più l’uomo mercato ma avrà una poltrona più alta e più comoda…da come si dice.

    Chiacchiere scritte sotto l’ombrellone chiuso perché giallorosso…e non uso nessun copricapo…mi vado a rinfrescare la testa.

    • Sei sereno e lucido, ma la testa tienila sotto l’ombrellone, che ti frega se è giallorosso? Ricordati poi che lo paghi lo stesso😉😂😂😂

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