La Juventus dalle sette vite

Scritto da Cinzia Fresia

Una serata da scrivere negli annali della storia della Juventus che riesce a vincere la partita sopportando le privazioni del Covid-19 e la perdita di due uomini fondamentali per l’assetto della squadra. Una stagione complicata per i giocatori della Juventus i quali  duramente colpiti da avversità come il Covid e infortuni sul campo, lottano e ottengono il risultato.

La vittoria contro il Sassuolo ha del miracoloso, la formazione costruita e assemblata con risorse risicate, la meta’ della difesa è  a casa con il Covid, viene totalmente ribaltata, in pochi minuti Pirlo perde 2  uomini e si fa male anche Chiesa che stoicamente finisce la partita.  Mc Kennie accusa un fastidio e chiede di uscire,  mentre Dybala  si accascia a terra dopo una brutta botta al ginocchio,   non sarà in grado di proseguire.

La Juventus apre con Danilo, con un tiro da fuori area ma il Sassuolo pareggerà quasi subito con Defrel, la squadra di De Zerbi si organizza e gioca senza perdere lucidità, nemmeno l’espulsione di Obiang  con valutazione al Var da parte dell’arbitro Massa, condiziona l’approccio del Sassuolo  alla gara, De Zerbi ci crede e vuole vincere la partita.

Anche in superiorità numerica la Juventus soffre e sembra in difficoltà nelle rifiniture, Ronaldo non è in serata non riesce ad evitare la marcatura ed è nervoso perché continua a sbagliare.  La squadra di Pirlo torna in vantaggio grazie a Ramsey, fino a quel momento non particolarmente brillante. Un risultato di 2-1  non fa stare tranquilli. la Juventus continua a lottare e a difendersi dalle incursioni del Sassuolo che vuole vincere  e ci crede, ma  Ronaldo verso la fine  mettera’  in salvo il risultato segnando il terzo gol ed aggiungera’ un altro  record in più a tutti quelli  conquistati fino adesso.

Non è il caso di fare  valutazioni sui singoli  di un gruppo in  emergenza il cui assetto è andato all’aria per vari episodi, mentre il Sassuolo al contrario  non si è scomposto dall’uscita  del giocatore e continuava spingere e a mettere in difficoltà la Juventus.

La vittoria non si discute perché la squadra si è avvicinata alla vetta della classifica  recuperando punti dal Milan e Inter, ma domenica prossima la Juventus affronterà l’Inter e tutto dipenderà dal recupero dei giocatori i quali stanno accusando la fatica e il pochissimo tempo di recupero  dovuto da un tour de force di una partita ogni tre giorni.

Ciò di cui essere soddisfatti è la  reazione di squadra e la forza di volontà di non  mollare, diverse le occasioni da gol clamorose sprecate, ma per questo ci penserà Andrea  Pirlo già con la testa a domenica prossima.

 

 

 

  1. QUELLA SPORCA DOZZINA…EROICI

    Non una parata di Codice Fiscale, sul goal subito niente poteva.

    Al contrario il suo dirimpettaio di parate ne ha dovute fare a iosa sotto gli assalti molteplici degli eroici combattenti.
    Lo stesso Ronaldo a combattere con le stampelle alla fine va in goal per la sua testardaggine come un mulo. Eroico.

    Gli arbitri in Massa minano il terreno della Juve… come un nemico il Massa di ieri che entra nelle avanguardie nemiche a portare scompiglio nelle fila bianconere…vedasi Dybala martoriato e poi Chiesa che rimane nel campo di battaglia eroicamente.

    Nonostante il covid che all’improvviso priva vigliaccamente la squadra di uomini importanti, gli infortuni non sono da meno.

    Vincere contro il Milan e poi toppare la partita contro il Sassuolo era come non aver fatto nulla.
    Pirlo infatti si è arrabbiato molto e avrà detto ai ragazzi quello che si doveva fare al rientro in campo…ottenere la vittoria…oggi ne parlerà ancora con i ragazzi perché non si debbano più commettere certi errori.

    Aspetto soprattutto il risultato medico per Dybala.
    Spero fortemente che non sia…
    Non ci voglio pensare.
    Forza Joya!

    Buongiorno ☕

  2. Cinzia prima di tutto speriamo di recuperare infortunati e indisponibili in vista della partita importantissima per tanti motivi di Milano!

    Parlando della gara di ieri sera,il Sassuolo è sceso in campo privo del suo uomo migliore e cannoniere Berardi e ha giocato in 10 per un tempo!

    Nel secondo tempo in 10 De Zerby ha messo in campo un 2002 e fino al 2-1 di Ramsey ci ha fatto ballare!

    Il 2-1 è confezionato da Frabotta e Ramsey che Pirlo voleva sostituire!

    Ottimo risultato il 3-1, però,per me, De Zerbi in 10 ha dato una lezione di gioco a Pirlo in 11!

    • Il Sassuolo domenica scorsa era stato ridicolizzato dall’Atalanta!

      5-1 perché gli atalantini si sono fermati a 20 minuti dalla fine!

      • Siamo un cantiere aperto e le circostanze aiutano poco. Il cc deve trovare amalgama e manca qualche ruolo specifico. Sta di fatto che se non sbaglio, abbiamo avuto possesso palla a favore(non sterile, abbiamo fatto tre goal) e il Sassuolo non ha effettuato tiri in porta. Codice fiscale zero parate. Calcoliamo anche le uscite, ed il conto è presto fatto.

        Capisco quanto dice Kris, non diamo sensazione di comandare la gara, piacerebbe anche a me, ma penso che sia una giusta sensazione dovuta a questo cc che non dà l’idea di avere la partita in pugno.
        Sempre per il solito motivo più volte espresso..ti fa soffrire.

        In questo momento il calcio covid sta diventando una sorta di surrogato che non soddisfa appieno certe esigenze. Le gare hanno una chimica diversa, non so si tratti di una mia impressione: senza pubblico, infettati ed infortunati che si rincorrono.

        Sapete, non so se sia più urgente un centrocampista d’ordine o una punta, perché a tratti vedo confusione.

        È una Juve che sta crescendo ma forse ci si aspetta tutto e subito, passibile di critiche logiche, ma sta lavorando per uscire da un casino fatto da un mixer malefico di cazzate precedenti.

        Vedremo, per guardare una Juve e chiamarla “razza padrona” come una volta, è presto.

        Ma intanto stiamo recuperando e aspettiamo la gara cruciale che ci attende domenica.
        Sursum corda, ce la dobbiamo ancora giocare.

        • Non capisco che ci faccia qui il mio post. Non mi sono messo sotto nessuno.

          • Va be, ti rispondo io. Era una partita da vincere ed è stata vinta.
            Se giochiamo maluccio in questa fase, mi importa poco in quanto ci sono partite cosiddette sporche per cui devi accontentarti di ottimizzarle. Non dimentichiamoci che giochiamo sempre e comunque contro il “sistema” che tanto per cambiare non ti dà quello che ti spetta ma cerca di toglierti, ad ogni partita.
            Probabilmente abbiamo perso pure qualche uomo prima della partita di domenica prossima e questo è l’unico dispiacere che ho.
            C’è tempo per ” la razza padrona” in piena sintonia con te, ma il viatico è buono.
            Ciao

          • alessandro magno

            tranfaglia tranquillo a volte capita

    • Sono costretto ad essere d’accordo:
      De Zerbi, soprattutto nel secondo tempo “ha dato una lezione di gioco a Pirlo”.
      Pur con tutte le attenuanti del caso, perché De Zerbi allena il Sassuolo da due anni e mezzo … Pirlo è allenatore da sei mesi…
      Questi fatti nulla tolgono sia alle capacità di De Zerbi, sia alle potenzialità di Pirlo.
      Mettiamoci che lavorare coi giovani è ovviamente più facile, mentre allenare un squadra superblasonata che viene da nove scudetti consecutivi e nella quali stai innestando nuovi giovani, è un pochino più difficile.

      La prova regina di una crescita a singhiozzo andrà comunque in onda domenica sera a San Siro, uno stadio che stuzzica l’orgoglio dei vecchi e le ambizioni dei giovani: vamos, vamos!!

  3. Ho avuto il timore che il Sassuolo punisse i nostri anche in 10, e vederli cadere come un domino non è stato certo piacevole. Non capisco che cosa fa Cr7, ok il gol ma non lo vedo coinvolto con la squadra.

    • CR7, in concomitanza della stasi Champions, ha una endemica letargia di attenzione.
      Il miglior Ronaldo lo rivedremo a febbraio!

  4. Buongiorno. Ho visto tante occasioni per la Juve. Molte si sono stoppate per l egoismo di CR7. Ho visto una squadra che ha tenuto nonostante i pezzi che si perdevano per strada. Quante occasioni ha avuto il Sassuolo?
    Forse si è un po’ prevenuti verso questa squadra? Questa squadra non è una corazzata ma sta crescendo. Purtroppo Ronaldo deve capire che deve giocare per la squadra non per se stesso. Altrimenti diventa un corpo estraneo.
    Fino alla fine

    • Melara, non vorrei che queste voci riguardo la posizione debitoria della Juventus abbiano un fondo di verità e che a Ronaldo sia stato detto di trovarsi un’altra soluzione. È egoista, è vero, pensa a se stesso è vero, ma in due partite mettersi in un angolo a guardare gli altri non è da lui.

  5. Buongiorno Cinzia,
    La brutta prima parte di campionato ci ha fatti arrivare a gennaio con la necessitá di fare punti come sia. Il calendario non aiuta ed in questo inizio d’anno ogni partita é buona per perdere il treno scudetto. In quest’ottica non possiamo che esultare per la vittoria di ieri.
    Ci sta anche di aver fatto un primo tempo bruttino. Il Sassuolo non é la prima volta che ci mette in difficoltá, c’hanno messo grande intensitá, anche troppa in alcuni frangenti. Le assenze e gli infortuni sopravvenuti hanno fatto il resto.
    Peró, al di lá ti queste considerazioni, non puó non preoccupare il secondo tempo che ha, ancora una volta, evidenziato molte magagne di questa squadra.
    Eravamo in superioritá numerica, riusciamo a sbloccarla con un tiro di Danilo che manco nei cartoni animati, a quel punto una grande squadra non puó farsi sfuggire di mano il controllo della partita.
    E non sto parlando neanche di gioco, non é che le squadre si trasformano da un giorno all’altro, quanto di gestione della situazione. Con superioritá numerica in campo ed un gol di vantaggio eravamo noi a dover controllare i tempi della partita a nostro piacimento. Mi aspettavo un controllo ed una forza mentale che facesse perdere ogni residua speranza ad un avversario giá menomato.
    Ed invece hanno preso loro in pugno la partita facendoci correre dietro alla palla ed annullando la superioritá numerica. Ce l’hanno pareggiata con certa scioltezza ed hanno continuato a metterci in difficoltá fino ai minuti finali.
    Non so voi ma io ad un certo punto ho avuto la sensazione che l’avremmo persa.
    Alla fine per inerzia l’abbiamo portata a casa, ma la prestazione non puó essere soddisfacente. Soprattutto perché certi errori si ripetono costantemente e continuiamo a trasmettere una sensazione di estrema fragilitá.
    Si accorcia la classifica, si allunga la lista degli indisponibili. Ci aspettano altre dure battaglie, date le difficoltá non mi aspetto neanche di vedere grandi progressi nel gioco ma sará imprescindibile una squadra piú solida e cinica. Ieri l’abbiamo scampata, in paritá numerica non so come sarebbe finita. Ma margine d’errore ormai ne abbiamo molto poco.

    • Kris hai perfettamente ragione su tutto, tuttavia se la squadra non si compatta .. si fa casino. Allora Ronaldo deve dirigere la partita, e dire a tutti cosa fare: ieri ho visto Artur che nuovamente passava la palla al vicino,. Su Ramsey è vero che ha segnato ma passeggia e fa una valanga di errori che sono potenziali gol subiti. La squadra è squilibrata.

      • Scusa Cinzia, ma allora trovare un equilibrio è importante o no? Oppure possiamo ancora considerarlo un termine anticalcio? Ovviamente è una domanda che pongo a tutti. Lo scrivo in risposta a te xchè hai scritto, giustamente, che la squadra è ancora squilibrata.

  6. Germano, abbiamo un parco giocatori che non si amalgama, perché hanno caratteristiche fisiche incompatibili: o si fa una squadra con giocatori simil Cristiano o sennò un gruppo così non rende quello che dovrebbe.

    • Cinzia, io credo invece che il cambio tecnico che c’è da 2 anni ha rallentato parecchio la creazione di una identità di squadra e le tante assenze non aiutano in questo senso. Le assenze le hanno tutte, x carità, xrò x me in una squadra che ha una continuità tecnica e che quindi ha già creato una sua identità, influisce meno che in una squadra che sta nelle nostre condizioni. Poi la qualità singola è talmente alta che in un modo o nell’altro si riesce cmq a portare a casa un il risultato. Io ad es da Kris mi aspettavo che scrivesse che andati in vantaggio e in superiorità numerica la squadra continuasse a d attaccare e chiuderla. Invece se non ho letto male anche lui parlava di controllare la partita. P.s. Kris l’ho scritto qui così almeno in un unico post vi ho accumunati. Come si dice…2 piccioni con una fava…😁😉

      • Ciao Germano,
        Mi gusto la mezza fava e ti rispondo. 😉
        Gli allenatori spesso parlano della capacitá delle squadre nel capire i momenti delle partite ed agire di conseguenza. Ecco, io mi chiedo se l’attuale Juve ce l’abbia questa capacitá.
        Ogni partita ha una storia a sé, ieri secondo me non era questione di difendere o attaccare di piú ma di capire e sfruttare la situazione di vantaggio che si era creata.
        Quando parlo di controllo non intendo metterci dietro a difendere, ma una volta sbloccata la gara con l’uomo in piú devi trasmettere all’avversario che ormai é perduto, che non ce la puó fare. E per fare questo non c’é bisogno di prenderli a pallonate, ma di restare sul pezzo evitando per esempio di forzare giocate (come spesso capita a Ramsey) che ti facciano beccare una ripartenza letale, o mantenendo le distanze sia nei reparti che nelle marcature (vedi gol di ieri).
        Noi invece tendiamo a fare l’esatto contrario rilassandoci e restituendo fiducia agli avversari che puntualmente ci fanno gol.
        Avevamo altri 40 minuti da giocare in superioritá numerica e con un gol di vantaggio, sarebbe comunque arrivato il momento per dare il colpo del KO. Invece ce la siamo fatta sfuggire di mano la partita rischiando anche di comprometterla. E sarebbe stato gravissimo.
        Poi sono anche d’accordo con quello che dice Luigi un pó piú giú, sono tanti gli allenatori che stanno riuscendo a metterci in difficoltá.

        • Kris, a proposito dell’incapacità di mandare all’avversario il messaggio che “non ce la può fare”, mi sembra sia una storia che faccia parte anche del passato più recente.
          Ricordo una partita a San Siro contro l’Inter (credo tre anni fa) in cui andammo subito in vantaggio e poco dopo avemmo anche un uomo in più … Bene, forse ci comportammo ancora peggio di ieri sera, perché smettemmo praticamente di giocare e consentimmo all’Inter di andare sul 2-1. Un comportamento da schiaffi a gogò.
          Quella partita la vincemmo nel recupero. Altrimenti il campionato era bello che andato!

          Insomma la sindrome del rilassamento la Juve ce l’ha da un po’ …
          Anche per questo il compito di Pirlo è più difficile rispetto a quello di De Zerbi.

          Ciao.

  7. Germano, controlli la partita se c’è ordine, ma se non c’è e ognuno fa più o meno come vuole. Poi il fatto che il Sassuolo ha tirato poco in porta non vuol dire nulla, basta 1 tiro se fai gol. Per me è una squadra che soffre le marcature in modo esagerato, non saltano l’uomo è non sono veloci.

  8. Vittoria sofferta ma meritata, 23 tiri totali di cui 17 da azione manovrata contro i 10 del Sassuolo dicono che la Juve ha creato un alto numero di occasioni in proporzione al possesso palla. Sono emerse poi le consuete debolezze in fase difensiva, la poca reattività nel ripiegare ha lasciato troppi spazi al contropiede manovrato degli avversari e il 2° gol è nato da una ripartenza veloce nel momento in cui il Sassuolo ha provato a vincerla, a quel punto la squadra pur con un uomo ha capito che l’unico modo per conservare il vantaggio era abbassare i ritmi e tornare a palleggiare nella nostra metàcampo, a chiuderla ci ha pensato poi allo scadere Ronaldo, nel momento in cui il Sassuolo si è sbilanciato nel tentativo di pareggiare lasciando al fuoriclasse portoghese una comoda autostrada in cui infilarsi in velocità per mettere a segno il 3°gol, dopo aver stoppato da campione il pallone sullo stupendo lancio di 50 metri di Danilo.

  9. Per me invece il problema più lampante è la mollezza del centrocampo che spessissimo viene saltato dagli avversari con triangolazioni elementari.
    Certo influisce pure il fatto che la squadra è poco ordinata e poco omogenea nei movimenti.
    E qui bisogna chiamare in causa Pirlo che non è ancora riuscito a …passare dalla teoria alla pratica.

  10. Scusate,
    ma questo Traorè, che dovrebbe essere in prestito dall’Empoli al Sassuolo in “sinergia” con la Juve, non potrebbe farci comodo nelle rotazioni? E’ un 2000, è già abituato al turnover al Sassuolo e quindi se facesse qualche panchina alla Juve non sarebbe un problema.
    Tra l’altro anche come ingaggio non dovrebbe essere proibitivo.
    Sembra un giocatore tecnicamente ed agonisticamente molto interessante, un bel prospetto.
    Qualcuno sa qualcosa di più?

    • Non ho idea di come la Juve sopperirà alle mancanze prossime future, perché immagino DYbala starà fermo x un po’. Penso che dipenda anche dal Sassuolo

  11. TONY DAMASCELLI

    “Adani Daniele è detto Lele e sono sicuro che egli sappia che il vezzeggiativo è un ipocoristico. Uso il sostantivo-aggettivo per allinearmi al linguaggio aulico dello stesso ex calciatore oggi opinionista. Costui ama illustrare le partite di football con un dizionario tecnico tattico che supera abbondantemente il kamasutra, per il numero di posizioni che portano al piacere che, nel caso in questione, è il gol o la giocata.

    L’ipocoristico non ama il football tradizionale, il risultato punto e basta, a lui fanno godere gli schemi precisi, le ripartenze e la charrua, la densità e la diagonale, la sua affabulazione è degna di un conferenziere universitario dinanzi ad astanti stupefatti da tanto bel dire.

    Da calciatore era un ex, nel senso della modestia assoluta di piedi e prestazione, l’almanacco segnala presenze in squadre illustri, Brescia, inter addirittura nazionale, ma non si conservano memorie da archivio storico. Smessa l’attività sui prati, l’emiliano che viene da San Martino in Rio, comune che conta la frazione di Gazzata (vedi, a volte, l’ambiente di origine), ama molestare chi non la pensi secondo i suoi tomi di scienza pallonara. Si ricordano duelli palabratici con Massimiliano Allegri di fazione opposta.

    Per l’appunto Adani Gabriele, intrattenendosi in un consesso di alta qualità, Bobo Tv, è tornato a occuparsi dell’ex allenatore livornese, mai nominandolo come fanno i don Abbondio del calcio, ma segnalando che per trovare lavoro non contano le vittorie ma serve l’allenatore manager che è in grado di modificare il volto complessivo della squadra anche dal punto di vista organizzativo. “Chelsea, Barcellona, Paris St Germain, Tottenham così si sono mosse”.

    Ora sarebbe interessante domandare al docente che volto organizzativo possa dare Pochettino al Paris Saint Germain di Mbappé e Neymar o Quique Setien al Barcellona di Messi e Griezmann, ma sorvolo sul dettaglio.

    L’Adani Daniele prosegue nel suo apostolato, non è che abbia molti fedeli, anzi si contano le risate e i punti interrogativi per le supercazzole annunciate con tono tronfio, ma va bene così, la sua epica accontenta gli ignari e quelli che credono che il football sia una scienza.

    Un grande allenatore argentino così smontò l’assunto: “Io dispongo benissimo i calciatori in campo, però poi si muovono”. Ecco, ogni tanto se ne ricordi, caro il nostro ipocoristico”.

    Buon pomeriggio

    • Bello questo pezzo.

    • Barone
      d’altra parte qualcosa deve pure aver imparato quando dal 2002 al 2004 nell’inter fra gli altri ha giocato con gente come Belozoglu, Farinos, Kallon, Guglielminpietro, Sorondo, Dalmat, Materazzi, Buruk, Gamarra, Pasquale, Martins, Vivas, Coco e Ventola. 🙂 😛

      • Intanto dopo la ricusazione dello zio con Caressa da parte dei telespettatori juventini, ci hanno piazzato questo bel pezzo di …… uomo che fa ancora più incavolare.
        Siamo costretti purtroppo a vedere le partite abbassando l’audio . Meno male che alla fine la Juve perde poco perchè anche la sua goduria si strozza sempre in gola alla fine delle partite

  12. Dopo 16 giornate con Allegri due anni fa :46 punti,33 gol fatti,
    8 subiti.

    Con Sarri l’anno scorso dopo 16 giornate :39 punti,29 gol fatti
    16 subiti.

    Con Pirlo dopo 16 giornate:33 punti,35 gol fatti,16 subiti.

    • Sembrerebbe il percorso del gambero … ma i numeri non dicono mai tutto.

      Perché sono figli del materiale a disposizione, e soprattutto della “distanza tecnica oggettiva che ti separa dagli avversari”.

      • Il materiale a disposizione di Pirlo,per me, rispetto agli anni scorsi è inferiore e questo è un argomento che riguarda Paratici.

        La distanza tecnica che ci separava dagli avversari ad inizio campionato comunque era invariata.

        Il gioco.
        Allegri sempre criticato per il gioco,Sarri pure,Pirlo mai.

        • Massimo, xrò a livello di gioco si sta paragonando 2 allenatori i quali uno aveva cmq tanti anni di esperienza; uno non ha mai allenato. L’anno scorso alcuni chiedevano giustamente tempo x Sarri. Credo che a maggior ragione si può chiedere x Pirlo. Cmq che non ci sono mai critiche a Pirlo sul gioco non mi sembra a meno che non mi sia sfuggito qualcosa.

          • Germano ,non ha mai allenato.Appunto.

            La mia critica è indirizzata a chi ha affidato la Juve ad un allenatore che non ha mai allenato.

            Il tempo è ragionevole concedetelo a chi ha un curriculum da mister con precedenti,a chi non ne ha, è un terno all’otto.

            Spero di sbagliarmi,ma chi ci dice che il gioco che stiamo vedendo dall’inizio ,eccetto il ritorno a Barcellona, è il massimo che Pirlo può dare?

            Non abbiamo nessun riferimento del suo passato da mister a cui aggrapparci che possa in qualche modo tranquillizzarci.

            • terno al lotto

            • No. Io lo concedo dia a chi ha curriculum e a chi no. A maggior ragione a chi non ne ha. Ecco, bravo. Magari criticare la società x la scelta… magari. Ma non Pirlo x il gioco. O perlomeno aspetto tutta la stagione.

              • Germano ti dico il mio pensiero e la mia preoccupazione.

                Io spero vivamente e ovviamente che Pirlo mi smentisca,ma la Juve fino ad oggi ha avuto 48 allenatori e da quello che so questa è la prima volta che la nostra panchina viene affidata ad un mister che non ha mai allenato.

                Ci deve essere un motivo per il quale non è mai successo.

                Negli ultimi 9 anni siamo passati da un mister che ha vinto 3 scudetti ad uno che ne aveva vinto uno al Milan,per poi ad un altro che aveva vinto una coppa Europea,fino ad uno che non non ha mai allenato, dopo aver sognato Guardiola.

                Lo steso Guardiola prima della panchina del Barcelona A aveva allenato il Barcelona B.

                Pirlo niente,non sappiamo che gioco può darci di più di quel gioco che vediamo oggi ,perché non conosciamo il gioco che ha mai dato nel suo passato da mister ,forse questo gioco ,spero di no, è il massimo.

                Di lui conosciamo solo la tesi di Coverciano.

                Ripeto, spero ovviamente di essere smentito.

    • Massimo,
      il paragone con Pirlo non regge….
      Sarri aveva + 0 – aveva la stessa squadra di Allegri, dunque si può paragonare.
      Pirlo ha un squadra giovane e nuova…. Artur, Mckenei, Kulu, Chiesa, Morata… lo scorso anno e quello prima, Pianic, Matuidi, Mario, Costa, Kedira,
      Poi paragonare Allegri al 5 anno consecutivo con Pirlo neo allenatore…. neanche un “imbonitore di classe” potrebbe farlo.
      Dal punto di vista del famoso “gioco”, con Pirlo la squadra gioca, come giocava con Allegri, Sarri fuori categoria…. un maestro del nulla… direi “incompreso”….
      Invece il dato che dovrebbe preoccupare, secondo me, è il tipo di goal che prendiamo, quello di ieri una squadra di Allegri non lo avrebbe preso…. come anche quello contro l’Atalanta.
      Lo scorso anno prendevamo sempre goal sul secondo palo, le fisse di Sarri, difesa stretta… quest’anno ci prendono in mezzo… bisogna migliorare la fase difensiva…

      • Ivano leggi sopra.Io non li paragono, io discuto la scelta di esonerare Allegri per Sarri, per poi esonerare Sarri per Pirlo.

  13. Luigi ti sai che io sono ottimista sempre. Devo dire xrò che questa volta x domenica non lo sono. C come stanno messe le2 squadre, indipendente dai risultati di domenica scorsa, onestamente (anche se spero di sbagliare alla grande), anche se di gioca il 17 gennaio, temo che di possa verificare un terzo…11 novembre, dopo quelli del 1979 e del 1984. Speriamo di no.😬

    • Germano, ti confesso: l’unica cosa che scalfisce il mio ottimismo per domenica è l’assenza di De Ligt.
      L’unico nostro difensore che in questo momento offriva certezze contro il monumentale Lukaku😅.

  14. Dybala out almeno una quindicina di giorni o più…nessuna lesione per Chiesa e McKennie.

    Se tutto va bene siamo rovinati.

    • Vabbè, dai Baro’, bisogna onestamente ammettere che in questo momento il meno indispensabile fra i tre citati (per quello che sta dando alla squadra) era proprio l’argentino😅.

  15. I CIUCCI NON STANNO SOLO AL NAPOLI

    Bonucci placca(?) Ciccio Caputo e giustamente prende il giallo.
    Per quelli di Milano, secondo loro, perché ultimo uomo l’arbitro doveva tirare fuori il rosso diretto.

    Non esiste più il fallo da ultimo uomo.
    Esiste invece la chiara occasione da goal.
    Il fallo inizia prima, molto prima della chiara occasione da goal.

    Forse il regolamento, secondo gli asini, dovrebbe essere aggiornato solo ed esclusivamente in presenza della Juve.

    “Consigli” a Ronaldo per la lettura del fallo sul portiere o viceversa.

    Studiate!

  16. Il primo parallelo con Pirlo è quello con Armando Picchi grande difensore dell’inter degli anni ’60, giusto 50 anni fa campionato 1970-71. Giampiero Boniperti è a capo della Juventus dal novembre dell’anno prima, la squadra è da rifondare, Juventus che per tutti gli anni ’60 ha vinto un solo scudetto e una Coppa Italia. Quell’anno viene esonerato Luis Carniglia mal sopportato dalla rosa bianconera, Boniperti e Italo Allodi acquistano la “meglio gioventù” disponibile sul mercato per una rosa che risulterà composta in buona parte da “Under 21”. Manca il nome dell’allenatore. Italo Allodi propone quello di Armando Picchi che ha smesso l’anno prima di giocare. Picchi, 35 anni, è la persona giusta per creare un gruppo vincente e per aprire un ciclo di vittorie. Una scelta azzeccata, pensano Allodi e Boniperti, tuttavia, le polemiche non mancano. Intanto Armando non ha il patentino di prima categoria. Ma qui la Juve (e Allodi) fanno valere la loro forza, con un escamotage di abile costruzione. “Il corso abilitativo non si è tenuto per via dei concomitanti mondiali messicani; verrà fatto in futuro e a quello parteciperà il nostro Picchi”. Stop e fine delle trasmissioni. Armando Picchi è il mister di una squadra tutta nuova, fresca e sbarazzina. Ci vuole pazienza, ma intanto mette in campo per uno spezzone di partita Causio, giocatore che a lui piace molto, per evitare un suo possibile trasferimento alla riapertura delle liste in ottobre. Purtroppo il suo lavoro si interrompe a febbraio, quando il male che lo aveva già aggredito da qualche tempo, non gli dà più la forza di continuare, Armando Picchi morirà a 36 anni il 26 maggio 1971 dopo aver messo le basi per una nuova grande Juve, giovane e vincente.

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