A volte esageriamo con i giudizi

 

 

Articolo di Alessandro Magno

 

 

Juventus Genoa è stata indubbiamente una partita giocata molto bene dalla Juventus nel primo tempo, in cui la Juventus dopo il 2-0 poteva chiudere la questione in goleada. E’ evidente come un poco per sfortuna, un poco per distrazione e leggerezza e un poco anche per mancanza di elementi, la partita si sia rimessa in gioco in maniera impensabile e si sia rimessa in discussione la qualificazione andando sul 2-2. E’ anche evidente come si sia sprecata l’opportunità di non giocare i supplementari cosa accaduta anche al Milan ma soprattutto, alla nostra avversaria di Domenica sera, ovvero l’Inter. Detto questo con tutta la chiarezza e l’obiettività del mondo, ho visto commenti a dir poco allucinanti durante e dopo la partita. Forse abbiamo perso il vero senso delle cose e il reale valore di queste. Una volta la coppa Italia era un trofeo importante. Questo possiamo dirlo fino a grossomodo l’epoca di Platini e Trapattoni. Già con Zoff e Maifredi, quindi intorno agli anni 90, la coppa Italia è diventata un contentino/coppa di secondo ordine. Col venire del tempo poi dall’epoca di Lippi in poi la Coppa Italia diventò, e lo divenne per tutte le squadre, la coppa dove fare turnover e far giocare le riserve. A conferma di ciò il fatto che i portieri di riserva, che all’epoca di Zoff vedevano il campo solo se al primo portiere veniva un infarto, improvvisamente diventano titolari in questa competizione e a ulteriore conferma di ciò, il fatto che la Juventus tra la nona coppa e la decima ci mette mal contati una ventina d’anni 8 vado a memoria). In tutti questi vent’anni in cui spesso è capitato di non vincere nulla, uscire dalla Coppa Italia era considerato non dico normale, ma un qualcosa di cui non doversi minimamente preoccupare. Poi è arrivato Allegri e di Coppe Italia ne ha vinte 4 di fila (sempre con il turnover e le riserve in campo) allora forse ci siamo abituati così bene che ci siamo dimenticati il valore che questa coppa ha, che è sempre la terza competizione ambita nella stagione dopo la Champions e il Campionato.

Ora va da se che in un periodo di Covid e di tanti giocatori indisponibili, fra acciaccati e non, Pirlo al netto degli errori che sicuramente avrà fatto (ritardate sostituzioni di Wesley e Portanova) la partita importante è quella con l’Inter. Va da se anche che se fai giocare 6 giocatori sotto i 20anni fra cui 4 o 5 della under23 non avrai una Juventus propriamente performante. Al netto di tutto questo, ieri sono piovute critiche eccessive sia sul mister che sulla squadra, che altro non era che una Juve b o anche c messa insieme alla meglio. A volte vere e proprie crisi di isteria. Ma le altre squadre con le riserve come noi che cosa hanno fatto?  Qualificazione ai rigori per il Milan contro il Torino e ai supplementari dell’inter contro la Fiorentina. Qualificazione soffertissima anche per il Napoli contro un Empoli decimato. Allora non è capitato solo a noi di soffrire? Questa sera poi giocheranno le altre e non è ancora avvenuta una sorpresa. Non è raro e non sarebbe la prima volta vedere una outsider eliminare una grande in questa competizione. Forse sarebbe opportuno tutti avere un minimo di pazienza. La Juventus ha iniziato un percorso di ringiovanimento importante della rosa. Il covid fa il resto mischiando spesso le carte e alcune assenze possono rivelarsi in alcuni momenti anche determinati. La Juventus fra operazione e Covid in questo girone ad esempio ha dovuto sopperire quasi sempre all’assenza di De Ligt uno che a detta di molti è già uno dei difensori più forti del mondo. Guardare il calcio a volte un poco più sereni farebbe al caso di molti.

  1. Si avvicina il derby d’Italia, non una partita come le altre, per loro l’occasione di “oneste” recriminazioni, dal 1961 al 2018 piagnistei da oltre mezzo secolo. Quella del 1961 me l’ha raccontata mio cugino che era bambino e andò a vederla in vespa con lo zio di Torino tifosissimo della Juve. Polemiche a non finire per lo scudetto perso nel 1998 per colpa del rigore non dato a Ronaldo e quello del 2002, un altro “scudetto rubato” e pazienza se al 2°posto in quell’occasione si classificò la Roma e loro finirono terzi. Qualche anno dopo, nel 2006 s’è capito che quelle erano vere e proprie esercitazioni su come poter vincere davvero uno scudetto arrivando terzi. Nel 2018 infine i pianti a di-rotto per la mancata espulsione di Pjanic, lacrime che hanno gonfiato le p…upille a urbica e orbi, ma per fortuna quella volta arrivati quarti e non terzi, con 23 punti di distacco non hanno avuto il coraggio di lamentarsi per un altro scudetto “rubato” a loro dalla Juve.

  2. Ciao a tutti.
    mi verrebbe da dire: E bravo Pieri.
    Questo il video:
    http://www.giulemanidallajuve.net/index.php?/topic/23069-laggressione-verbale-allex-arbitro-pieri-di-p-cicconofri/

    Dopo eventuali commenti.

    • Artaq70

      Il vice direttore di rai sporc è Enrico Varriale, le selezioni per partecipare a quelle trasmissioni avvengono all’ingresso solo se in possesso di tessera certificata da antijuventino, preferibilmente tifoso romanista e interista, ma va bene chiunque altro purchè non sia un giornalista filojuventino.

      • Ciao Gioele
        Il problema, come affermi tu, è che in nome diell’antijuventinismo bisogna essere disposti a tutto, anche a mortificare una persona che tu (intendo la RAI),hai chiamato come tecnico per dare credibilità alla trasmissione…

  3. Vero Alessandro, critiche ingenerose nei confronti di squadra e allenatore, credo sia anche spiegabile il calo di tensione del 2°tempo, come togliere il piede dall’acceleratore in vista di una curva molto pericolosa, domenica sera sarà il caso di affrontarla con tutte le precauzioni del caso, il rischio di finire fuori pista a metà corsa è troppo alto.

    • Alessandro Magno

      Non ha fatto piacere nemmeno a me passare da un 2-0 che poteva esser 4 a un 2-2 ma davvero ieri sui social c’era la pazzia collettiva. io a vote mi chiedo se i nostri tifosi otre la juve hanno anche una vita :mrgreen:

  4. Benedetto ,ciao ,ti riporto il parere del giornalista Andrea Bosco che ho letto oggi su Radiobianconera.com e che io condivido.

    “Il giornalista Andrea Bosco ha commentato a Radio Bianconera, nel corso di ‘Colpo di Tacco’, il match vinto dalla Juventus contro il Genoa ai supplementari in Coppa Italia: “A me soprattutto nel primo tempo ha fatto impressione Dragusin. Sicuramente deve lavorare dal punto di vista tecnico. Wesley era partito bene poi è sparito. Pirlo dovrà lavorare molto perché non è possibile che la Juventus sia messa sotto da Czyborra che non sapevo nemmeno chi fosse e ha messo sotto la Juventus. Melegoni lo seguivo dalla Primavera dell’Atalanta, so che è un giocatore molo tecnico e bravo, mi sarebbe piaciuto che l’avesse preso la Juventus. Quel gol era nel suo repertorio. Ha giocato bene sia lui che Rovella, ma Pirlo deve lavorare molto. Questa squadra è sempre un cantiere aperto. Quelli che dovrebbero essere l’asse portante del centrocampo fanno acqua come Rabiot e Bentancur. Credo che sia stato sbagliato l’atteggiamento, sul 2-0 bisognava mettere il lucchetto. È una costante che la Juve parta a manetta e poi sparisca. È l’atteggiamento complessivo che è sbagliato. Pirlo deve capire che le carenze che ha a centrocampo non gli permettono di fare la partita che vorrebbe, il problema è tutto lì”.

    • Alessandro Magno

      Rabiot lo venderei subito Bentancur deve fare la mezzala recupera palloni e non il regista Dragusin bene ma in questo moemnto se ne parla troppo e non è un bene. Wesley ha voluto strafare e gioare da solo deve giocare con i compagni. Questo Kulusevski invece dovrebbe giocare e lo dico aimè anche al posto di questo dybala almeno fino a quando paulo non torna quello che era è troppo importante Kulu anche a livello fisico. Quelli del Genoa non li giudico non mi interessano posso dire Rovella non mi sembra pronto per la Juve e Scamacca non lo prenderei

    • “È una costante che la Juve parta a manetta e poi sparisca.”

      Affermazione purtroppo veritiera, sia con la JuveA sia con la JuveB, e forse anche con una eventuale JuveC. Perché la Juve non è uscita dalla partita alla mezz’ora del primo tempo, non nel secondo tempo.

      È quindi un difetto endemico di concentrazione.
      Non so e non mi interessa cosa hanno detto sui social, ma questa a mio parere è una critica che ci sta.

      • Alessandro Magno

        secondo me non è cosi ad esempio con il MIlan dopo l 1-1 si è vinto è piuttosto invece che la Juve ha ancora molti alti e bassi

  5. Ciao Ben,
    Sono d’accordo sul fatto di evitare isterismi per queste partite. Si commenta quello che si è visto ma senza dimenticare il contorno.
    Ovviamente la C.Italia non ha l’importanza di scudetto e C.Campioni, ma è anche vero quello che dice Pirlo, ora non la caga nessuno ma poi a maggio tutti vogliono alzarla. E per alzarla a maggio non puoi comunque prendere sottogamba queste partite a prima vista insignificanti.
    Ieri la Juve, pur in formazione rimaneggiata, la stava interpretando benissimo, peccato non averla chiusa subito per risparmiare energie.
    Comunque non devi sorprenderti per i commenti isterici, l’ambiente del tufo juventino lo conosci bene. Se ne fa una malattia anche se si perde una Supercoppa italiana, che è ancora più insignificante della coppa Italia. L’anno scorso c’era gente che quasi si dava fuoco per aver perso le due finali😅

    • Kris
      Non ce la fai, è più forte di te.

      Difesa a oltranza…
      Ciao

    • Alessandro Magno

      la supercoppa conta ancora meno. Diciamo che noi tutti vorremmo vincere sempre anche le amichevoli tuttavia ci sono delle priorità. E’ evidente che in questo momento fino a che non ricomincia la champions la priorità è recuperare posizioni in classifica in campionato. Poi ovviamente vai a giocare la supercoppa fra 6 giorni chiaro che giochiamo per vincerla

      • Per la SuperCoppa c’è da sentire prima quelli della Asl di Napoli perchè può darsi che saranno loro a fare la formazione della Juve… :mrgreen:

  6. LA JUVE È COSÌ …

    Ti fa ridere e bestemmiare più volte in una sola partita…così è e se ci pare.

    Ti metti a pensare che tutto sommato sei un tifoso messo meglio rispetto i tifosi delle sltre squadre.

    Oggi sono 3175 giorni che portiamo il tricolore ininterrottamente sul petto con la Juve Csmpione d’Italia.

    3175 giorni che gli altri vedono vincere sempre e soltanto noi.

    Se mi sento stanco io, figuriamoci loro.

    Buona serata

  7. Marco Panetta

    Condivido a volte si è ingenerosi. Ieri veramente era una Juve b o c va bene che la qualificazione è stata meritata. Abbiamo fatto tutto da soli.

    • Guarda Marco, se noi dovessimo commentare tutte le corbellerie degli scoppiati sui social, staremmo freschi😅.
      Però, ripeto: JuveA B o C, il difetto di concentrazione sta diventando un marchio di fabbrica!
      E non parliamo di problemi di pancia piena, visto che molti dei ragazzi di quest’anno in vita loro non hanno vinto un cacchio.
      D’antronde c’è anche da dire che tra vecchi e nuovi, tutti hanno l’esempio di Cristiano Ronaldo, un autentico robot in tema di concentrazione e applicazione.
      E che diamine!
      Pirlo lavori su questo tasto, invece di fare l’amicone a prescindere.

  8. @Kris

    Vero quello che dici su inter-Juve del 2018, ma fra chi ha pianto a di-rotto c’erano sopratutto i tifosi del Napoli, gli “orbi” invece erano sia interisti che napolisti, perchè questo sull’1 a 0 per la Juve questo non l’hanno visto.
    https://www.youtube.com/watch?v=XnNynxDAivY

    @Barone50

    Di chi era il sidecar ?

    • E no Gioele, non l’avranno visto perché sono ancora impegnati a cercare l’audio del Var del fallo di Pjanic.
      Per nostra fortuna pare che un boss della ‘ndrangheta, ovviamente juventino e molto vicino ad Agnelli, l’abbia fatto sparire dandolo in pasto ai maiali…🧐🕵️

  9. Artaq70

    Forse ricorderai che l’ex arbitro Pieri nel 2012 è stato assolto dal reato di associazione a delinquere. Accusato di aver ricevuto le famose schede svizzere di Luciano Moggi in Appello è stato scagionato da qualsiasi addebito e successivamente la Cassazione ha dovuto rigettare il ricorso della Procura di Napoli contro la sua assoluzione. Tutti i suoi colleghi arbitri di allora furono assolti dall’accusa di aver favorito la Juve ma hanno comunque dovuto pagare un conto salatissimo pur essendo totalmente innocenti, sue parole testuali: “Ho passato anni terribili, l’accusa di associazione a delinquere mi aveva chiuso tutti gli spazi. Nessuno si fidava più di me. Non mi vergogno a dirlo, per qualche tempo ho fatto anche il cameriere perché dovevo dare da mangiare a due bambini. Per carità, so di non essere un supereroe perché problemi come questi li affrontano tutti i giorni milioni di italiani. Ma sono felice di aver insegnato ai miei figli come ci si rialza dopo un colpo del genere”.

    Ecco cos’è stata soprattutto quella vicenda del 2006, vite distrutte di persone la cui unica colpa è stata quella di essere stati loro malgrado attori non protagonisti di una farsa scritta e diretta da sceneggiatori e registi senza scrupoli che hanno appallottolato e gettato nel bidone della spazzatura le regole del diritto e il fondamento del principio di legalità.

    • Giustissimo. Avevo dimenticato quell’episodio, e ti ringrazio per averlo riportato alla memoria. Io sono uno di quelli che: non bisogna dimenticare.

    • Gioele oltre a questo la cosa grave x me è che c’è ancora tanta gente che che cavalca,e con orgoglio, quell’onda fatta solo di ingiustizie. Vabbè… ognuno è libero di pensarla come vuole. Pazienza!

    • Artaq 70 e Germano

      Vi ringrazio per l’attenzione che avete prestato ad una vicenda in cui l’aspetto sportivo passa decisamente in secondo piano di fronte a persone che hanno dovuto sopportare da innocenti una vergognosa caccia all’uomo e non sono mai stati risarcite per i danni morali e materiali subiti e tantomeno pubblicamente riabilitate.

  10. Mah, io concordo con Benedetto e Marco. Anzi, direi che se l’anno scorso era l’anno zero, quest’anno è x me ovviamente, l’anno sottozero. Giusto muovere qualche critica ma sinceramente da una tifoseria che (almeno in parte) non si è goduta tutti i 9 scudetti, non mi meraviglia critiche isteriche. Sicuramente negli anni arriveranno (spero) altri titoli ma quelli che non si è goduti sono passati e non ritornano più. Come si dice dalle mie parti… ogni lasciata è persa…😉

  11. Mi sa che rivedremo presto il terzino Mario Mndzukic giocare nel nostro campionato…sponda Milan.

    Speriamo bene!

  12. Marco Panetta

    Complimenti al grande De Zerbi allenatore fra i più meraigliosamente meravigliosi dell’universo che si è appena fatto buttare fuori da una squadra di serie b dopo aver fatto la partita della vita contro la Juve. E complimenti a Ben per aver azzeccato che qualche sorpresa arrivava se sono finite qui

  13. Che vi debbo dire, gioire per l’uscita dalla coppa Italia di un allenatore come De Zerbi, bravo nonché sempre misurato nei giudizi, mi sa tanto di guerra di religione. Ma ognuno dà e fa per quello che sente😅. Ci mancherebbe.

  14. X Ivano e altri su Ronaldo:
    No scusate ragazzi ma qui c’è da fare una precisazione. Ronaldo inteso come carriera, uno dei giocatori più forti di sempre non si può criticare ed è giusto, anche se alcuni criticano anche questo e ovviamente da quando è alla Juve (ma guarda tu che combinazione…). Nella singola partita se lo ritengo opportuno, lo critico eccome e tra l’altro me lo posso anche permettere visto che (a volte è una fortuna…) di calcio non capisco una cippa. Chi capisce è giusto che non lo critichi mai neanche quando vuol giocare da solo.

    • Germano,
      libertà di pensiero e di espressione sempre.
      Io dico che CR7 alla Juve sta facendo bene e di meglio non si potrebbe chiedere – la carriera non si dovrebbe considerare.
      Poi se non fa due goal e due assist ogni partita, si può criticare, quando non passa un pallone al compagno meglio piazzato…, dunque dovremmo vivisezionare ogni giocata di ogni giocatore…, ma secondo me, il calcio è un’altra cosa.
      Si dovrebbe partire dal presupposto che ogni partita ed ogni prestazione sono diverse e le componenti che incidono sono molteplici.
      Anche Chiesa in una partita non gli ha passato un pallone … credo abbia avuto i suoi buoni motivi …
      Comunque penso che CR7 sia tutto, arrogante, indisponente, ecc, quello che si vuole, meno che egoista, calcisticamente parlando, ovvero voglia giocare da solo.
      Ciao.

      • Ivano se tu (inteso come Ronaldo) hai avuto l’ambizione di diventare il numero 1 ed uno dei più grandi della storia in generale, è ovvio che vieni,e secondo me giustamente, criticato se in una partita non passi un pallone o sei egoista. Chiaro che in un calciatore”normale” queste cose vengono perdonate maggiormente, altrimenti non dovrei nemmeno esaltarti (parlo sempre di Ronaldo ovviamente) neanche quando fai una doppietta o tripletta xchè x il più grande dovrebbe non dico essere la normalità ma quasi. Onori e oneri.

  15. De Zerbi: ecco, leggendovi (Benedetto e Marco stavolta non concordo) secondo me si sono dati e si stanno dando giudizi x niente equilibrati né in positivo né in negativo. X ne sbagliato farlo passare come un messia così come sbagliato criticarlo x stasera. Poi posso sbagliare eh.

  16. Io sono dell’idea che la vittoria più bella sia quella che ancora dovrà arrivare. La proiezione è sempre orientata nel futuro, ma non rinnego mai il passato, soprattutto questo che dice 9 scudetti consecutivi in bacheca. Dobbiamo lavare l’onta del 2006 e mettere sotto nonchè fare rosicare d’invidia tutti quegli antiJuve per almeno un altro decennio. La Juve deve diventare per loro un incubo ad occhi aperti.

  17. FINO ALLA FINE

    Credo che non tutti capiamo tale significato…ha ragione Benedetto: esageriamo nei giudizi.

    Posso solo immaginare cosa succederà il giorno in cui nella bacheca, mi auguro per pochissimo tempo non entreranno trofei.

    Eh, ma sono già 2 anni che non vinciamo la coppa Italia, eh ma la supercoppa vale meno della coppa Italia…eccetera.

    Abbiamo vinto contro il Genoa, come abbiamo vinto, fosse successo lo scorso anno come successe col Napoli 4-3 avremmo letto: li abbiamo presi a parlare, una partita così non la si giocava dal non ricordo quando…l’autorità di Koulibali è stare sul pezzo, il nostro che salva sulla linea il goal del Genoa è solo fortuna.

    3176 giorni col tricolore sul petto consecutivamente, qualcuno si è sposato 9 anni fa con la Juve Campione d’Italia e ora ha un figlio di 9 anni ed è ancora campione d’Italia.

    Ma se solo ci pensiamo un momento…un solo momento.

    Buongiorno ☕

    • Mio figlio è entrato a scuola in prima elementare ed ha vinto come tifoso in erba il primo dei nove scudetti, oggi è in prima superiore e non sa cosa significhi la Juve che non vince almeno uno scudetto. Sarà un trauma visto quanto soffre ad ogni ( per fortuna poche come mosche bianche ) ad ogni sconfitta. Vedo da questo metro di valutazione quanto abbia la Juve alzato il proprio livello, pertanto credo che ci siamo abituati troppo bene e chi non tifa Juve penso pure che si stia abituando rodendo a non avere più speranze. Mi auguro che anche i buoni propositi delle vittorie di agosto presto anche per loro diventino solo utopia

    • Mi ripeto con le scuse…il correttore mi stravolge gli scritti…io che già scrivo male e sono difficile da capire.
      Avevo scritto: li abbiamobpresi a pallate…il correttore ha corretto a parlare.
      L’autorete di Koulibali è invece mi corregge con l’autorità.

  18. -L’IMBOSCATA – Il centrocampo Juve delude ancora e inguaia la difesa. Dai giovani luci e ombre. Derby d’Italia, il grande rebus in casa bianconera. Effetto Asl di Napoli su competizioni. Sentenza Coni, silenzio Gravina alimenta dubbi e sospetti-
    (15.01.2021 00.13 di Andrea Bosco)

    “Deludente: il centrocampo della Juventus è deludente. Una costante. Poco disponibile ad operare “di reparto“. Presi uno alla volta sono giocatori certamente non inferiori a quelli di altre formazioni di vertice. Ma messi assieme non riescono ad interpretare compiutamente la “parte” assegnata. I guai (difensivi) della Juventus nascono in quella zona del campo

    La gara di Coppa Italia, vinta agli sgoccioli grazie alla rete del giovane Rafia, è stata la fotografia della stagione della Juve: una montagna russa. Neppure il doppio iniziale vantaggio le ha garantito un finale agevole. Francamente non so cosa possa ancora dire Pirlo ai suoi uomini per cambiare un trend che ormai va avanti dall’ inizio del campionato .

    Questa Juventus ha sempre la tosse. Incapace di attenersi al piano partita, incerta su quale atteggiamento prendere davanti alle offensive avversarie. La gara contro il Genoa è servita da vetrina per alcuni giovani. Promosso Dragusin (ma dal punto di vista tecnico deve ancora lavorare), bocciato Wesley (trovare un brasiliano che sappia difendere è come fare sei al Superenalotto), discreto Portanova (che andrà al Genoa), buono Rafia, anche come atteggiamento complessivo.

    Fatta (a lungo) a fette da tale Cyborra, la Juventus ha potuto verificare le qualità di Rovella (che arriverà a fine stagione), quelle conosciute di Melegoni (scuola Atalanta), il valore acerbo ed incerto di Scamacca (oggetto di trattativa), le note capacità balistiche di Pjaca.

    Il mercato è aperto, Paratici, nega che la Juventus abbia fretta di concludere. Intanto ha preso Dabo (per l’Under 23) e sta chiudendo per Reynolds (che andrà al Benevento in prestito) .

    Domenica Madama visita l’Inter con l’intento dichiarato di vincere: se vorrà alimentare le speranze di accorciare in classifica.

    Gara complicata al Meazza al di là della arcinota rivalità tra le due società. Peseranno nella Juventus le assenze di Dybala e De Ligt. Il rebus sarà contenere Lukaku, prima (e quasi unica) opzione dell’Inter in attacco. E converrà non perdere di vista Hakimi, terzino-ala dalle considerevoli capacità balistiche. Toccherà a Chiellini occuparsi del belga? E’ probabile. Demiral è apparso indietro di condizione e Dragusin troppo inesperto per una gara tanto delicata.

    Mentre è sbucata un’altra intercettazione della ministra De Micheli relativa al caso Suarez, la Asl di Napoli ha fermato “per sospetto di possibile positività“ alcuni giocatori dell’Empoli prima della gara di Coppa Italia contro Petagna e soci. Non so se Gabriele Gravina si renda conto come ormai la Asl di Napoli stia minando la regolarità delle competizioni calcistiche in Italia.

    Penso che Gravina abbia l’obbligo etico di spiegare per quale motivo la Federazione non si sia costituita al Collegio di Garanzia del Coni per difendere le decisioni della Procura Federale. I suoi Mastrandrea e i suoi Sandulli. Il silenzio di Gravina sta alimentando dubbi e sospetti. Notoriamente: “a pensar male si fa peccato“. Ma quasi sempre ci si azzecca”

    • Sì Massimo, anche Barone e altri ogni tanto riportano le considerazioni di Bosco. Personalmente ti scrivo quello che ho scritto anche a loro. Non è che Bosco sia il “vangelo” juventino eh. Almeno x me. Sono più le volte che mi trova in disaccordo che quelle in cui condivido.

  19. Comunque, Juve a, b,c ecc, il Genoa ha messo in campo dei giocatori interessanti, Rovella, Melegoni e Scamacca, volevano farsi notare… l’avversario troppe volte non viene considerato, o viene considerato poco.

  20. “I faldoni relativi all’inter, sparirono“. Insoluti misteri di Calciopoli. Se proprio vogliamo definirli misteri”.

    Calciopoli non ha più misteri perchè mandanti ed esecutori sono noti a tutti, ma l’aspetto sportivo passa decisamente in secondo piano di fronte agli ex arbitri che hanno dovuto sopportare da innocenti una vergognosa caccia all’uomo, ma quello che è ancora più grave è che nessuno di loro è stato mai risarcito per i danni morali e materiali subiti e tantomeno pubblicamente riabilitato.

    • Giusto. Questo è veramente l’aspetto più atroce di tutta la vicenda.
      Ragazzi a cui fu rovinata la vita!, tirati dentro al “Il processo Moggi”, per supportare il teorema dell’accusa. Teorema però che nell’evidenza dibattimentale implose per quello che era: un castello di bugie raccogliticce e unilaterali.

      Quegli uomini -come come il giornalista Giorgio Tosatti (uno per tutti!)-, furono massacrati dai giornali dell’epoca senza che poi sia mai stata scritta una sola riga di scuse a processo effettuato.

      Paese di poeti e navigatori, ma soprattutto di ipocriti è l’Italia!

      • Vero Luigi, l’ipocrisia dei media dell’epoca è stata soprattutto quella di veicolare le chiacchiere da bar nei tribunali esasperando molti comportamenti non illeciti, considerati normali nel mondo del calcio e diventati un’anomalia da punire nelle aule di giudizio. Comportamenti che contestualizzati in quel clima di caccia alle streghe furono usati come arma per sostenere accuse goffe e indimostate nei confronti della classe arbitrale, vittima predestinata di una invereconda e vergognosa caccia ai presunti sodali di una fantomatica cupola.

    • Le notizie fuggono o fuga di notizie come quelle riguardanti l’esame Suarez.

      Guarda caso ogni volta che si avvicina una partita particolare che la Juve va ad incontrare.

      Paolo Ziliani, ovvero, “gola profonda”.
      “In un paese serio la ministra De Micheli sarebbe già stata rimossa.
      In quanto a Paratici e alla Juventus, una giustizia sportiva degna di questo nome dovrebbe squalificare il dirigente per un lungo periodo e sanzionare il club (responsabilità diretta) con una pena afflittiva”.

      Quella giustizia sportiva che ha usato la sua dignità anche dal 2006 fino ai giorni nostri.

  21. Baro’, guarda, stiamo facendo tanta di quella pubblicità gratuita a sto Ziliani, che come minimo dovrebbe mandarci il cesto a Natale!🤣

  22. Finalmente il mondo dello sport si adegua alle conoscenze scientifiche e da questo mese di gennaio sono entrate in vigore le riforme del codice della WADA che riducono sensibilmente le sanzioni per l’uso di sostanze come cocaina, marijuana, eroina, mdma ed altre. Viene riconosciuto che l’uso ludico di queste sostanze fuori dai contesti sportivi non costituisce doping poiché non apporta un miglioramento delle prestazioni, semmai il contrario.
    Una scelta, secondo me, di buonsenso che offre agli atleti che soffrano problemi di dipendenza la possibilità di non vedere distrutte le proprie carriere, di potersi riabilitare e vedere ridotta la gogna mediatica alla quale spesso si trovavano sottoposti.
    Uno dei casi più eclatanti fu sicuramente quello di Diego Maradona squalificato per un anno e mezzo dopo la positività in Bari Napoli. Oggi, con le nuove norme, la sanzione andrebbe da 1 a 3 mesi, motivata fondamentalmente da ragioni di etica e non di doping.
    Dell’argentino si ricorda anche la squalifica da Usa 94 per efedrina, una sostanza diversa che già da anni nelle dosi riscontrate a Diego non è passibile di sanzione.
    Meglio tardi che mai. Un atleta alle prese con problemi di questo tipo deve essere aiutato e non allontanato con disonore dalla disciplina sportiva che potrebbe invece costituire un’ancora di salvezza.

    • PS. Quindi, d’ora in poi se li vedete più contenti del solito in campo, non vi preoccupate 😅

    • Kris
      Non sono un bacchettone moralista, quindi non voglio fare una morale ma un discorso pratico. Uno afflitto da dipendenza di eroina, secondo te può giocare a calcio? Parlo proprio fisicamente..un eroinomane ha dei momenti che vive come un ameba. Un calciatore fa già fatica a mantenersi in forma per altri problemi fisici normali…

      Poi ho sempre saputo che la cocaina invece, non aumenta le prestazioni, ok, ma riduce il senso della fatica.
      Dell ‘etica sportiva, poi, non ne parlo se no veramente mi date del bacchettone.
      Se poi intendiamo la cosa come un tentativo terapeutico o di reinserimento, allora posso convenire.

      • Ciao Tino,
        È quello che dicevo più giù a Luigi. Trovo corretto che si facciano le dovute distinzioni. La cocaina può essere dopante se somministrata in determinati modi con quell’intenzione. Nel caso di uso ludico e di dipendenze conclamate non è assolutamente dopante, tutto il contrario. L’eroina non lo è in nessun caso, così come la marijuana ecc.
        Poi ovviamente droga e sport sono due mondi che devono essere separati il più possibile.
        Come giustamente dici rappresenta un modo per dare un’opportunità. Poi magari il soggetto è un testone e non me approfitta, però credo sia giusto che lo sport affronti la problematica in maniera adeguata, senza infilare qualsiasi situazione indiscriminatamente nel sacco del doping.

    • Scusa Kris, quindi se l’effetto è contrario (non mi permette di giocare bel modo migliore, ho capito bene?), un presidente o un padron della squadra, i suoi compagni di squadra ecc, cosa dovrebbero fare? Magari con le nuove norme non vengono squalificati (mah, vabbè, non sono d’accordo ma mi adeguo…) ma io presidente o chi x me, posso prenderti a calci in c.lo e magari se la cosa è reiterata, chiedere la rescissione del contratto e anche i danni? No, xchè se ti ti droghi e la droga come dice la Essa fa effetto contrario e quindi non mi fa rendere al meglio, tu a me società mi crei un danno non indifferente. Ci manca solo che dicano che fa bene…boh!

      • Wada e non essa…

      • Germano, come capisci bene è tutto un altro discorso pur nello stesso ambito.
        Come diceva Kris credo si vogliano fare dei distinguo, senza criminalizzare a prescindere quella che è una dipendenza.

      • Ovviamente Germano, le squalifiche non sono sparite ma ridotte.
        Non si sta promuovendo l’uso di droghe ma semplicemente differenziando le sanzioni tra ciò che è doping, quindi alterazione delle competizioni, e ciò che non lo è.
        È chiaro che se un atleta non rende perché si droga il club è legittimato a prendere le misure pertinenti. Ma sarebbe così anche con l’abuso di alcool o qualsiasi altro comportamento negligente.

        • Ovviamente, in riferimento all’ultima parte del tuo post. Mi ero dimenticato di scriverlo. Nel momento in cui ti pago e profumatamente x avere un rendimento ottimale, devi fare una vita più irreprensibile possibile.

  23. Weeeee Kris!
    Niente niente mi vorresti riabilitare Maradona!?😅

  24. FARSOPOLIAMO

    Una farsa, un processo che si celebra come si è celebrato e che si chiude come si è chiuso.
    Vennero iscritti al registro degli indagati diversi dirigenti sportivi, tra cui Moggi, e diversi arbitri, tra cui i designatori Bergamo e Pairetto.
    E con tutte le figure super partes che si potevano prendere, a presiedere la commissione convocata ad hoc fu scelto… Guido Rossi, ex membro del Cda dell’inter!

    L’accusa era quella di aver cercato di condizionare la designazione degli arbitri affinchè questi avessero un occhio di riguardo nei confronti della Juve; il reato contestato quello di associazione a delinquere.

    Ebbene, nonostante non si siano riscontrate partite truccate, vi furono due (e solo due) condanne per associazione a delinquere, che riguardarono Moggi e Giraudo!

    Cioè, sti due, per truccare le partite, si associarono da soli, senza bisogno di alcun arbitro!

    Come si potrebbe chiamare questa? Se non farsa? Hai detto bene, farsa.
    Tanto più che, a cercare di condizionare i designatori, si esercitavano proprio tutti, nessuno escluso. Lo ammise Gaucci, che non era il presidente di una squadra proprio di primissimo piano… ma sarebbe stato evidente a chiunque.

    Sull’Eco di Bergamo, per fare un esempio, alla vigilia delle designazioni era sempre possibile leggere la griglia arbitrale (in altre parole, l’elenco degli arbitri graditi), da cui sarebbe emerso il nome dell’arbitro scelto.
    Ma andiamo avanti con la farsa.
    Il processo non fu celebrato presso le consuete commissioni disciplinari, bensì presso il CAF il primo grado (e il CAF normalmente celebra solo l’appello) e presso la Corte Federale l’appello (e la Corte normalmente svolge il ruolo che nella Giustizia ordinaria svolge la Cassazione).
    Uno strappo alle regole, ma mai quanto quello della condanna alla Juve, per la quale venne ideato un reato, “una fattispecie di illecito associativo”, non previsto dal codice sportivo!
    E la pena per quel reato, la retrocessione, venne comminata per somma di comportamenti antisportivi che non prevedono la retrocessione: che è un po’ come se a una persona si desse l’ergastolo per somma di divieti di sosta.

    Ma il bello venne dopo.
    Sì perché l’inter, dopo essersi presa “lo scudetto degli onesti”, quello che venne assegnato in seguito alla penalizzazione di tutte quelle squadre che sul campo aveva visto col binocolo; dopo aver vinto un ulteriore campionato grazie all’annientamento a tavolino di qualsiasi possibile rivale e all’acquisto di Ibra e Vieira, che la Juve senza Farsopoli non avrebbe mai ceduto; dopo aver acquisito forza anche in campo internazionale proprio grazie ai successi maturati in Italia e al conseguente ritorno economico; dopo tutto ciò, ecco che l’inter venne riconosciuta colpevole per i medesimi reati additati alla Juve, anzi, per uno in più. Perchè di tutte le intercettazioni rilevate, una sola aveva come oggetto non solo l’assegnazione di un arbitro gradito, ma perfino un risultato favorevole: l’intercettazione della telefonata in cui un noto dirigente interista parlò con il designatore della partita di Coppa Italia col Cagliari. Peccato solo che quella registrazione, chissà per quale motivo, venne ascoltata fuori tempo massimo, e non solo quindi alla prescritta inter non venne comminata alcuna pena, ma potè pure tenersi “lo scudetto degli onesti”…!

    Ecco, quando si parla del triplete, si parla di un rigore non dato al Barcellona e di una squadra costruita su questo questo peccato originale, ricordiamocene… Perchè senza Farsopoli, l’inter starebbe ancora aspettando di vincere lo scudetto…
    E non per colpa di favori arbitrali concessi alla Juve, come ripetono gli ultrà di tutte le squadre asfaltate dai bianconeri.
    Lo ripetono da sempre, ed è per questo motivo che invocavano l’ausilio di uno strumento che permettesse di cancellare le irregolarità non viste sul campo.

    Poi, fu introdotto il VAR.
    Venne accolto con gioia, come la soluzione di tutti i problemi, come lo strumento che avrebbe provato che i campionati vinti dalla Juve erano tutti truccati. E infatti da allora… la Juve ha continuato a vincere! Anzi, per la precisione, dall’introduzione del VAR la Juventus è stata l’unica squadra a vincere, e con distacchi abissali.
    E alla luce di tutto ciò, a chi dice che, se il VAR fosse esistito anche nelle stagioni degli episodi di Turone e di Muntari, la Juve non avrebbe vinto quei campionati, posso quindi rispondere che probabilmente si sarebbe scoperto che, avendo usufruito di ben altri favori arbitrali, Milan e Roma avrebbero comunque perso, e con un distacco maggiore.

    E siamo arrivati così ai giorni nostri e al caso Suarez.
    Sarebbe inutile che ne descrivessi i fatti, visto che sono noti e recenti.
    Ma pur essendo noti e recenti, per gli ultrà antijuventini non sono ben chiari, e allora ripetiamolo: la Juventus non è indagata.
    Non lo è ora e potrebbe non esserlo mai, perchè a dispetto di quanto amano pensare non c’è nessuna conseguenza logica in quanto accaduto.
    Ammesso che l’esame di Suarez fosse preconfezionato, cosa che la Giustizia deve ancora acclarare, ciò non implicherebbe affatto una responsabilità della Società juventina, anzi, ci sono fin troppe possibilità alternative.
    Perchè ad avvantaggiarsi di un esito positivo dell’esame sostenuto dal giocatore, c’erano innanzitutto il giocatore stesso, in secondo luogo l’Università, che avrebbe potuto così guadagnare fama e prestigio, con tutti i risvolti economici del caso.
    E non dimentichiamoci infine che anche lo studio legale (che, è bene ricordarlo, non è alle dipendenze della Juve), avrebbe tratto un’utile visibilità. Ovviamente, non sto accusando nessuno, la mia è solo una dimostrazione di come, se non si è avvelenati dal tifo, si possa arrivare a ipotesi diverse dal “ha stato la rubentus”.

    Quale sia la verità, sarà la magistratura a verificarlo. L’unica certezza, al momento, è che chiunque si permetta di accusare la Juventus a prescindere, dimostrando scarsa onestà intellettuale e una ancora più scarsa conoscenza dei basilari concetti di stato di diritto, non ha alcun titolo per fare la morale a nessuno.

    Barone50 degli Indomiti

    • Ma, sai, Max
      Nell’ambito della giustizia sportiva (questa definizione mi appare grottescamente fuori luogo) viaggiano a vista e non si preoccupano minimamente neanche di mascherare certe nefandezze. Manco nel medioevo i tribunali se ne fottevano nello stesso modo.
      Avrebbero dovuto dimettersi tutti e risarcire la Juventus dei danni subiti a causa loro, e pagare penalmente il dolo per il mastodontico falso perpretato. Questo da un secondo dopo la dichiarazione di prescrizione avvenuta per l’Inter. Non si può ordire
      certe cose e poi passarla liscia come se niente fosse. ma manco nel terzo mondo. Hanno la licenza di uccidere. Per non parlare dei prescritti che devono portare avanti la loro insulsa teoria vantando la sentenza da rispettare. E che dovrebbero dire, che se la sono sfangata come al solito? Già noi dovremmo rispettare quella sentenza.
      🤣🤣🤣🤣🤣😂😂

  25. Kris

    Permetti ma su questo argomento credo che la credibilità della WADA sia pari a zero, ecco quanto ha tuonato anni fa il suo ex presidente contro la Juventus dando adito alle farneticanti accuse di tutti gli anti d’Italia contro la società bianconera:
    “Quindi a parte annullare i titoli dovrebbe anche ridare indietro quello che ha guadagnato illegalmente, e magari dovrebbe darlo alla Wada, almeno avremo più mezzi per combattere il doping. Mi auguro che in Italia Coni e Federcalcio stiano pensando a dare segnali forti, una specie di ammonimento severo, alla Juve e a tutte le altre squadre. Non si tratta di vendetta, ma di giustizia, un modo per dire: attenzione, vi teniamo sotto controllo, non potete continuare così. Perché il doping nel calcio c’è stato e c’è, è diffuso, ma bisogna avere voglia di cercarlo. E dichiarare tolleranza zero ai dopati, anche a quelli del pallone”.

    Ora a parte il fatto di aver dichiarato contestualmente di “non essere un dottore”, a proposito di “sentenze” dovrebbe spiegare che valore giuridico ha questa sua affermazione che definire “a catzum di canem” è un complimento dopo aver letto la sentenza che ha prosciolto la stessa società Juventus dall’accusa di aver fatto uso di doping. Fra l’altro il processo d’Appello si pronunciò anche in merito alla frode sportiva, assolvendo gli imputati poiché, non essendo dimostrato che i farmaci utilizzati potessero portare un miglioramento delle prestazioni, non si poteva ravvisare una frode sportiva nel loro uso. Quanto all’abuso di quei farmaci poi non si può trascurare il fatto che quelli usati dal medico della Juventus erano tutti leciti e tutti dichiarati regolarmente, ed erano gli stessi lecitamente usati e dichiarati dalle altre squadre partecipanti a quei campionati di serie A.

    • Ciao Gioele,
      Sicuramente dichiarazioni che hai ben definito a c…di cane. Non è una novità da parte di politici.
      Ma al di là della credibilità di certi personaggi quello su cui oggi convengo e che il codice relativo al doping sia stato modificato in un senso che condivido. Credo fosse anche inevitabile per la WADA apportare queste riforme, forse c’hanno messo pure troppo…

  26. “L’IMBOSCATA – Calciopoli, una storia di pressioni e ricatti. In Italia la Juventus non avrà mai giustizia, resta solo una strada: Agnelli si faccia consegnare da Cobolli Gigli quello studio…

    di Andrea Bosco, Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d’Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.

    Comincio dal fatto: Il Tar respinge il ricorso della Juventus adversus Federazione con relativa richiesta di 443 milioni di euro per danni subiti. Sono del parere che le sentenze si accettano e non si commentano. E quindi lo farò anche in questo caso. Ma devo anche dire che la mia incrollabile fiducia nella giustizia italiana è stata messa a dura prova dopo le motivazioni del relatore della sentenza di Cassazione che per la terza volta ha condannato in tre gradi di giudizio, Luciano Moggi per associazione per delinquere. Reato come noto, prescritto. Perché San Tommaso ha cominciato ad insinuarsi nelle mie certezze? Intanto perché quel magistrato aveva fatto parte del collegio giudicante nel 2006. Che condannò la Juventus alla serie B con penalizzazione. Una scelta decisamente inopportuna, visto che un collega (del collegio giudicante nel processo, sportivo, il giudice Sandulli), un anno dopo la vicenda rivelò: “Giudicammo sull’onda del sentire popolare“ . Ma soprattutto perché quelle motivazioni – che secondo gli avvocati di Moggi contengono una ventina di errori, persino con scambio di persone – si aprono con una boiata pazzesca: l’arbitro Paparesta chiuso da Moggi nello stanzino dello stadio di Reggio Calabria. Cosa, secondo il tribunale di Catanzaro che archiviò l’intera vicenda come mai avvenuta .

    Ma ripeto, non è mia intenzione commentare quanto è accaduto al Tar del Lazio. Il tribunale regionale investito della richiesta, in pratica non l’ha esaminata. Rilevano il presidente di quel collegio, Germana Panzironi e il relatore Alessandro Tommasetti che “la vicenda era giù stata trattata in un precedente ricorso, presentato sempre dalla Juventus nel 2006 e poi abbandonato dalla società che preferì ricorrere al lodo arbitrale dal quale uscì sconfitta“ . Il Tar del Lazio quindi si è detto impossibilitato a pronunciarsi visto che lo aveva già fatto il collegio arbitrale.

    Tradotto: anche il Tar del Lazio ha deciso di “non decidere” . Come l’ineffabile ex presidente federale Abete. E fanno due. Non si dice alla Juventus: “avete torto“. No: si decide di non decidere. Pilato: chi era costui? L’intera vicenda di Calciopoli è permeata di pressioni e ricatti. Quelli, nel 2006 subiti dall’allora presidente Cobolli Gigli che pubblicamente ha dichiarato di essere stato “consigliato“ da direttori di importanti quotidiani di non andare la Tar. Decisione sperticatamente e pubblicamente lodata dal signor Blatter (sì, quel Blatter) che ringraziò Luca Cordero di Montezemolo per essersi adoperato presso la proprietà della Juventus affinché rinunciasse ad ogni iniziativa presso il tribunale regionale. Evitando di bloccare i campionati e conseguentemente di imbarazzare Uefa e Fifa (il Milan pur condannato ad 8 punti di penalizzazione, fu ammesso alla Champions che poi addirittura vinse).

    Ma bloccare il campionato non avrebbe comportato la dissoluzione del calcio italiano. Negli States, per mesi i giocatori in sciopero bloccarono il torneo NBA. E’ fallita quella lega per la “sospensione“? No: oggi l’NBA è più florida di prima. Quindi quelle che i media per settimane raccontarono sul pericolo mortale di un campionato sospeso per cause giudiziarie, erano *. Spesso elargite per ragioni di bottega. Andate a vedervi chi deteneva i diritti televisivi sul campionato nel 2006 e troverete risposte.

    Ma il Tar del Lazio ha ragione: la Juventus avrebbe dovuto andare a reclamare le sue ragioni nel 2006. Rispedendo al mittente le apocalittiche richieste di Stefano Palazzi (retrocessione diretta in C2 ) e pregando il governo (Prodi) di farsi gli affari propri. Quello che avrebbe dovuto dire all’epoca anche l’allora presidente del Coni, Petrucci, che subì senza colpo ferire il post Carraro alla presidenza della Federazione: l’insediamento del commissario straordinario Guido Rossi. Stimato professore, ex consigliere di amministrazione dell’Inter, consulente, all’epoca, di Exor. Nel momento più devastante dello tsunami ci fu persino chi (a Torino) dopo la sua nomina disse in camera caritatis: “Tranquilli, è un amico“ .

    Talmente amico da non considerare il parere di tre (su quattro) esperti consultati, attribuendo motu proprio uno dei due scudetti confiscati alla Juventus, all’Inter, terza classificata in quel torneo. Il fatto è che dopo l’esperienza benedetta da Prodi, lo stimato professore andò a collocarsi ai vertici di Telecom, allora nella disponibilità di Marco Tronchetti Provera, al tempo numero due dell’Inter di Massimo Moratti. Un caso, ovviamente. Solo un caso.

    Ora in qualsiasi paese civile del mondo, il “precedente“ fa giurisprudenza. E un precedente (andare al Tar) era avvenuto. Quando presidente federale Carraro, fu il presidente del Catania Luciano Gaucci ( allora presidente anche del Perugia e a lungo latitante a Santo Domingo per guai giuridico finanziari ) a fregarsene della clausola compromissoria Il Catania era stato retrocesso sul campo. Ma in una delle ultime gare di quel campionato, il Siena, aveva schierato per una manciata di minuti un giocatore reduce da infortunio, con la Primavera il sabato. E successivamente lo aveva impiegato anche la domenica in prima squadra contro il Catania. Sorretto da un manipolo di politici che sui giornali e in televisione urlavano “il Gatania (con la g) non deve andare in B“, Gaucci ottenne ciò che voleva. Catania in serie A e torneo a 20 squadre. Ventesima la Fiorentina, (anni prima distrutta economicamente e sportivamente per ragioni politiche e di concorrenza aziendale) che aveva vinto il campionato di C1 e che invece della serie B come avrebbe dovuto, disputò “per meriti sportivi“ sanciti da Carraro la serie A .

    Perché la giustizia federale è implacabile se sbagli la tempistica di una mail in materia di tesseramento (caso Sassuolo) . Ma molto comprensiva se il tuo procuratore consegna una relazione nella quale (a tempo scaduto, omaggiando la prescrizione) ipotizza per una squadra (accidentalmente l’Inter) il reato di illecito sportivo.

    Avete mai provato a fare un bilancio di Calciopoli? Un solo arbitro condannato (e non per una gara inerente alla Juventus), gli altri assolti o prescritti. Due dirigenti della Juventus, due designatori arbitrali, un dirigente federale condannati, ma egualmente salvati dalla prescrizione. Nessuna prova di partite alterate. Tranne (forse) una. Non della Juventus. La quale Juventus, dal processo penale di Napoli è uscita assolta. Un monte di denaro pubblico sprecato . Ma certamente anche una società distrutta (serie B con penalizzazione). Depredata dei suoi migliori giocatori. Finanziariamente consegnata alla ghigliottina. Orbata di due titoli vinti sul campo (nessuna prova di gare taroccate, ergo vittorie regolari) . Mediaticamente infangata. Questo resta di Calciopoli. Ma nel 2011 qualche cosa di grave era poi successo. Nel 2011 anche le telefonate intercettate e mai sbobinate – benché evidenziate con i famosi baffi rossi – di chi dopo la retrocessione della Juventus si metteva sul risvolto della giacca il distintivo “Sono interista“ vennero portate all’attenzione del tribunale di Napoli dalla difesa di Luciano Moggi. Una soprattutto, non equivocabile. “Metti Collina“ consigliava al designatore Bergamo, il compianto presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti .

    Ma sia il tribunale di Napoli, sia il Consiglio Federale, presieduto da Abete, non ritennero quelle telefonate rilevanti . Lo erano, per il tribunale, quelle tra Moggi e i designatori. Una vera associazione per delinquere, Una cupola che gestiva il sistema calcio.

    Non mi addentro, anche se ci sarebbero molte cose da dire. Ma il buon senso dice che se c’è un corruttore (Moggi?), i corrotti (Bergamo e Pairetto?) dovrebbero aver avuto- per quanto minimo – avere un interesse, un loro “particulare da tutelare La domanda è: quale in questo caso? Cosa poteva offrire Moggi ai designatori arbitrali, in cambio? Non passaporti in bianco e falsi (qui la competenza è tutta dalle parti di Milano). Non Rolex d’oro (qui la competenza è della bottega capitolina). Non una villa al mare (anche qui la competenza è lombarda: se avete qualche dubbio andate in archivio e consultate i numeri arretrati della Bild Zeitung, alla voce arbitri jugoslavi e ville a Marbella). Fossero state vetture Fiat, Alfa Romeo , Ferrari o Lancia, beh lì la competenza sarebbe sicuramente di Torino. Ma non sono state trovate tracce di transazioni per acquisti di automobili o sconti per le medesime. E allora cosa? La conferma al settore arbitrale? E in soldoni, quanto pesava (insomma monetizzando) quella riconferma? Si chiama do ut des. Qui la parte iniziale non si vede. Cosa poteva offrire Moggi? Tirate le somme – quella “cupola“ pasticciona, che non doveva avere dimestichezza con il cinema e il film di James Bond, colta facilmente in “flagrante“ cosa accidenti ci guadagnava? I designatori, dico . Mi dite che quella era, allora la consuetudine, che tutti telefonavano ai designatori ? Che tutti ci andavano a pranzo o a cena? Ma guarda: e quindi Calciopoli su cosa si fonda? Magari potrebbe spiegarlo il presidente Carlo Tavecchio che faceva parte di quel collegio che “decise di non decidere“. A meno che il suo voto non sia stato messo nell’urna “a sua insaputa“. Dalle parti del Colosseo capita: frequentemente . Magari potrebbe illustrarci, Tavecchio, le potenzialità di una fionda, i danni che questa arma per bambini è in grado di provocare . Ma attenzione: anche Davide aveva una fionda. E’ noto, come quella biblica vicenda, si concluse.

    Potrebbe Tavecchio, ma non credo. Ha espresso soddisfazione, al pari dei legali dell’Inter per la “non“ decisione del Tar. Per adesso la Juventus non otterrà parità di trattamento. L’Inter l’ha sfangata. La Juventus ha pagato: per tutti.

    Con questa ultima “ non “ sentenza Calcipoli è finita? E’ quello che chiedono a gran voce i media italiani: che finisca. Alla partenopea : chi ha avuto, ha avuto, eccetera. Non finisse, dovesse prima o poi la Juventus trovare un giudice, molti colleghi si troverebbero in grande imbarazzo .

    Che farà la Juventus, adesso ? Ha la possibilità di andare al Consiglio di Stato e di appellarsi. Io al posto di Agnelli non lo farei. In Italia, per quel processo e per quella stagione che tutti vogliono dimenticare , la Juventus- probabilmente- non troverà mai giustizia.

    Lo scudetto di cartone resterà nella bacheca interista. Come quello degli “onesti“. Come “ il più bello”. Come quello al quale non si deve rinunciare . Da quelle parti sono inclini a dimenticare. Persino il più inimmaginabile degli autogol. Era di maggio. E quel tipo, come si chiamava? Poborski, mi pare. L’unico a non essere stato informato .

    Non ho dimestichezza in materia giuridica. Ma fosse possibile, la Juventus, potrebbe avere ancora una strada: quella del Tribunale di Strasburgo. Dovrebbero pensarci. E Agnelli dovrebbe farsi consegnare da Cobolli Gigli, quello studio realizzato dall’avvocato Dupont (quello del caso Bosman) per conto della Juventus. Mi pare che quello studio indicasse di evitare Tar e Coni. Di evitare sia Roma che Losanna. Consigliava di andare a Strasburgo: subito. Sono passati dieci anni e probabilmente è tardi. Ma Strasburgo grazie a Dio , non è in Italia . E quello è un tribunale allergico alle pressioni politiche. Molto allergico. Pendiamo dagli avvocati di Madama. Per ora stanno valutando il da farsi .

    Una riposta, nondimeno, la Juventus, ha la possibilità di darla, a breve. Sul campo. Memorizzi la “ non” decisione del Tar. Rammenti cosa scrivono i media sul tema “ aiutini”. Rammenti cosa ululano i tifosi inimici inzuffati dai media. Vada : e non faccia prigionieri. L’Angelo dalla faccia sporca e gli stinchi nudi, non ne faceva. Mai.

    (Tuttojuve.com)

  27. Qualcuno s’è accorto che è tornato di Juventus1 ❓
    stavolta in moto…

  28. C’ERA UNA VOLTA IL DERBY D’ITALIA

    L’avvicinamento a inter-Juve è sempre uno degli spettacoli più raccapriccianti da parte di diversi media e talvolta di qualche ex tesserato di una delle due società (per rispetto della privacy, non dirò di quale delle due).

    Stavolta, per fortuna, il turno infrasettimanale di Coppa Italia ci ha permesso di arrivare a mercoledì notte indenni, grazie alle due partite, peraltro simili, di Juventus e inter. Brillanti all’inizio, comodamente in vantaggio, riprese dai rivali per i già visti difetti di concentrazione e infine vittoriose ai supplementari: sono ai quarti ma senza entusiasmare e comunque stanche per il surplus di trenta minuti toccato a entrambe.

    Proviamo a disintossicarci dai consueti (e indecenti, perché in questa fase non dovrebbero essercene) spifferi su Suarez usciti a tarda sera, subito dopo le partite, utili ad avvelenare subito l’atmosfera; superiamo anche la tragicomica idea di alimentare veleni con l’intervista a Felipe Melo che commenta l’etica di Chiellini (avete letto bene, Felipe Melo giudica l’etica di Chiellini), insomma liberiamoci dal penoso abituale contesto con cui ci si avvicina a questa partita. A proposito di toni eccessivi e di rispetto troppo spesso latitante, da un video dell’ex arbitro Marelli, da sempre attento a spiegare regolamenti e anomalie, vengo a sapere che Orsato non dirige l’inter per ragioni di opportunità da due anni e mezzo, da quel famoso match deciso da Higuain – o da Spalletti e i suoi cambi, se preferite – che invece nel disastroso racconto del calcio di queste parti è rimasto celebre solo ed esclusivamente per il mancato doppio giallo di Pjanic durante la ripresa. Evitare veleni che si protraggano per mesi e per anni per degli eventuali errori arbitrali, ho l’ardire di supporre, contribuirebbe a rasserenare i direttori di gara, ci risparmierebbe casi di questo tipo e aiuterebbe a distendere anche i rapporti tra tifoserie, che non hanno certamente bisogno di essere aizzate. Che ne dite, dopo quarant’anni di processi, moviolate e titoloni indignati?

    Chiusa parentesi, torniamo a noi, quindi al campo.
    Difficile dire chi arrivi meglio alla partita: l’inter è fuori dalla Champions, ha perso punti nelle ultime due giornate ma era reduce da 8 vittorie consecutive; prende troppi gol ma quando attacca, soprattutto grazie agli inarrestabili Hakimi e Lukaku, riesce pressoché sempre a portare a casa i tre punti.
    Sarà pressoché al completo, vantaggio importante per chi ha a disposizione una rosa così vasta e dunque anche dei cambi capaci di incidere.

    Quanto a noi, a livello di risultati le cose vanno ancora meglio, perché nel 2021 abbiamo solo vinto, per di più contro squadre complicate da affrontare – con Milan e Sassuolo non è facile per nessuno -, si è rivisto Chiellini, è tornato Morata, ma la squadra troppo spesso si rilassa durante la partita, rimettendone in discussione (o compromettendone, come contro la Fiorentina) l’esito.
    Soprattutto, ecco il vero allarme, mancano tre titolari tra i più importanti in assoluto, quali Cuadrado, Alex Sandro e il fondamentale de Ligt (come fermeremo Lukaku?) oltre a Paulo Dybala, che quantomeno ha un’alternativa alla sua altezza da schierare al fianco di Cristiano Ronaldo.

    Fa bene Pirlo, tuttavia, a tenere lontana la tentazione degli alibi: in classifica siamo tornati nelle parti alte, metteremo comunque in campo una formazione di grande qualità, panchina compresa, e se è vero che Hakimi è travolgente e i nostri esterni bassi titolari non ci saranno, non ci dimentichiamo che con Chiesa e Kulusevski sappiamo fare male in quelle zone di campo anche noi.
    Che se vinceremo, tutto sarà definitivamente riaperto ma che comunque vada, anche nel peggiore dei casi, nulla sarà deciso e saremo ancora in ballo su tutti i fronti.

    E non tutti, a metà gennaio, possono dire la stessa cosa.
    di Massimo Zampini

    Buongiorno ☕ e buon sabato

  29. COME OSANO LE AQUILE

    Lazio 3-Riomma niente

    A parte il fatto che quando la riomma perde sono sempre contento però…Il secondo goal della Lazio nun me pareva proprio tanto bbono.

    Sul goal di Bonucci, quando Garcia suonava il violino, per capirci, mi pare che Vidal non fosse così vicino al portiere come lo era Caicedo ieri sera.

    Comunque, la Roma esprime-va il miglior calcio, lo diceva Sconcerti-no qualche giorno addietro.

    Sotto i freschi…tanto noi siamo da quarto posto se tutto va bene.

    Buona giornata

  30. La crisi finanziaria in casa inter

    “Gli Zhang hanno problemi finanziari e politici in patria e, più generalmente, pagano il diktat del regime nei confronti delle aziende non strategiche con sede in Occidente. Evidenti le conseguenze: zero investimenti sul mercato, tagli alle spese e anche agli stipendi. Quest’ultimo tema è proprio uno dei più sensibili: l’Inter entro il 16 febbraio dovrà saldare a giocatori e staff le mensilità di luglio e agosto, slittate grazie a un accordo sindacale, ma si cerca una dilazione anche sui mesi di novembre e dicembre. Serve una nuova intesa e il confronto è costante: anche ieri si è tenuto un incontro squadra-società ed altri se ne terranno.”

    • FEDERAZIONE ITALIANA OMMN MMERD

      Con il raggiungimento della eventuale semifinale unica rimasta nelle loro possibilità e il raggiungimento per la partecipazione in Champions, in soldini a quanto ammonterebbe il loro ricavo e con tale ricavo potrebbero almeno pagare gli arretrati?
      Sempre per mio zio che vuole sapere.

      #finoallafine

      • Barone

        Per il passaggio del turno agli ottavi di Coppa Italia ogni squadra ha ricevuto circa 280mila €.

        Il passaggio ai quarti invece vale circa 580mila €. Le squadre che si qualificano alla semifinale invece hanno incassato intorno a 1,1 milioni di €, mentre l’accesso alla finale vale 1,3 mln di €.
        In totale dunque fino alla semifinale sono circa 2 mln di €.

        Ognuna delle 32 squadre che si qualifica per la fase a gironi della Champions League ha ricevuto una quota intorno ai 15 mln di €.

        Complessivamente fanno circa 17 mln di €, ovviamente la cifra è relativa all’ammontare dei premi distribuiti nella scorsa stagione, per quella in corso devono stringere la cinghia senza fare altri buchi ❗ ❗ ❗ ❗ ❗

  31. Lo sapevo che era un vincente,oggi gioia immensa ,dopo 74 giorni lo zio juventinissimo è finalmente tornato a casa,ha sconfitto il terribile nemico con con il numero 19 sulla maglia!

    81 anni,un guerriero bianconero!!

    In tempo per domani sera,contro la Prescrittese!

    Forza Juve sempre ,domani sera ancora di più!

  32. CORSI E RICORSI STORICI

    Avevo uno zio che mi diceva di essere ricoverato in un ospedale di Napoli…mi chiese di andarlo a trovare…quel burlone del mio zio invece era già uscito e si stava ingozzando dai fratelli Attaniasio con le riccie!!!

    Barone50 degli Indomiti

  33. Benedetto ,scusami tantissimo, però come vedi è difficile seguire il tuo consiglio ,non riesco ad ignorare ,mi spiace.

    Ti ho informato privatamente due giorni fa che lo sfottò ,anzi il bullizzare con giochi di sponda,tra non molto arriva l’altro, va avanti da quando ho scritto dello zio juventino.

    Non sono scemo.

    E continua anche oggi nonostante la notizia del covid di mio zio.

    Dimmi cosa posso fare?

    Il giochino consiste di lanciare il sasso senza specificare a chi è indirizzato,solo per provocare la reazione di chi non ne può più come me in questo caso sono io la vittima di turno , per poi ,come ti ho detto,sentirsi dire di coda bagnata o excusatio manifesta.

    È tutto per far scoppiare il blogger che hanno preso di mira .Tutti lo vedono ,non solo io ,però nessuno vuole immischiarsi e se lo chiedi ti senti rispondere :non entro nella questione .

    Giusto, giustissimo,il pollo ,io in questo caso,non può farci niente.Resta solo come un cane.

    Il massimo che può fare è sfogarsi, come adesso.

    Eppure mi chiedo e ti chiedo tu avevi spiegato,ci eravamo sentiti e visto, avevi anche detto della tua pazienza e del tuo stato,del tuo cuore,Perché continuano lo stesso?

    Oggi la notizia dello zio juventino guarito al covid non è servita a niente ,lo sfottò è peggiorato anche di fronte a questo fatto terribile.

    Finisco riscusandomi ,come ti ho detto è una cazzata non c’è niente di fisico, solo sfottò e pigliate per i fondelli ,ma mi piacerebbe sapere per quale motivo devo subirli continuamente e ininterrotamenre tutti i giorni io?

    Non dovrebbe esistere un fatto del genere in un blog,ma perché devo essere scherzato da gente che non conosco con i quali non ho mai mangiato insieme ?

    Ciao buona serata.

    • Alessandro Magno

      Ciao Massimo non riesco a leggere tutto fra l’altro in questi giorni sono stato molto impegnato per la ricerca di una carrozzina per un amico disabile a cui l’hanno rubata e con la relativa raccolta di fondi cosa che intendevo comunicare nella puntata di lunedi.

      Io quello che posso consigliare è di non leggere e dare retta a chi non ti piace.

      Quello che posso consilgiare agli altri se fanno quello che dici tu è di smetterla di fare i ragazzini e farsi loro anche le loro discussioni e basta.

      non è nelle mie possibilità farvi smettere se non ci mettete tutti un poco di testa. Adesso abbiamo appurato pure che se vi caccio si puo’ entrare con un nickname falso volendo ed è già successo in passato.

      posso chiudere il blog e buttarvi tutti fuori e in questo caso la si darebbe davvero vinta agli interisti che rosicano che noi abbiamo un nostro luogo per discutere fra noi ma sono sicuro che anche questo non sistemerebbe la cosa perchè magari qualcuno troverebbe altri luoghi per ricominciare questa faida.

      Io non so più che cosa fare tutto quello che era nelle mie possibilità l’ho fatto ho chiesto comprensione e collaborazione ma purtroppo non serve a nulla.

      Mi spiace Massimo non posso fare nulla se non chiudere i commenti a tutti. Ti prego anche a te se ti è possibile di non dar retta alle persone che non ti piacciono. Non è nelle mie umane possibilità far andare tutti d’accordo.

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