La fortuna del principiante: Bravo Rafia!

Scritto da Cinzia Fresia

Chi pensa che la Coppa Italia alla Juventus non importi  si sbaglia, e stasera ne abbiamo le prove anche con una formazione “alternativa” e lottando fino all’ultimo minuto di recupero dei supplementari  la Juventus ce la fa grazie questa volta ad un giovane tunisino dall’espressione buffa,  l’under 23 Rafia.

Pare che la “soluzione” per Pirlo a sopperire le assenze  sia proprio la seconda squadra,  ed è strano che nonostante Ronaldo, Morata ecc. chi trova il gol “salvagente” valevole la qualificazione al torneo  sia proprio un ragazzino dagli occhioni spalancati che non sa ancora nulla di come si sta in prima squadra.

La Juventus inizia molto bene, Kulusevsky segna dopo novanta secondi di gioco, la squadra di Pirlo sembra imporre il ritmo giusto e gioca bene  sottomettendo i rosso blu i quali resistono, i bianconeri paiono davvero in serata,  corrono e si organizzano, con la  combinazione Kulusevski e Morata la Juventus raddoppia. Ma cosa è successo dopo? Lo sbaglio è stata la convinzione di avercela fatta con mezz’ora d’anticipo, intanto una riflessione: esce Chiellini e prendiamo un gol .. e non aggiungo altro, se non che i nostri hanno cominciato a perdere la testa e i Genoani si sono organizzati e minuto dopo minuto hanno rimontato. All’80mo circa gli uomini di Pirlo si comportano come  mosche impazzite e il Genoa ci crede, nemmeno l’ingresso di Ronaldo  tenuto in panchina risolve, sebbene ci provi non riesce.

Niente da fare, la Juventus non vince  entro il tempo regolamentare, sono in affanno e il Genoa se ne aproffitta. Si pagano  una sequenza di errori soprattutto sui tempi, vengono annullati due gol perché in fuori gioco, ma la fortuna ha voluto che   quel ragazzino dimenticato in un angolo che non preoccupa nessuno, tira e segna, ma il calcio è anche questo.

Perfetto, obiettivo raggiunto .. finalmente possiamo  andare a casa: però il bilancio non è proprio dei migliori, poiché non doveva finire così considerando l’inizio di partita che configurava un altro svolgimento.

In sintesi la fusione titolari e Under23 porta ad inevitabili incomprensioni, e continua la sofferenza con le squadre più piccole, Pirlo minimizza sebbene ammetta gli errori della gara,  ma ciò che fa pensare è il rendimento di Kulusevski.

In pratica il macedone dai più viene considerato il “succedaneo” di Dybala,  ma in realtà  vedo poco in comune con l’argentino. Dejan ha un fisico strutturato e sopporta meglio la fatica e le botte degli avversari, corre  e vede la porta,  ma non ha l’estro e la fantasia dell’argentino e nei momenti  difficili perde di lucidità. Andrea Pirlo lo giustifica dicendo che è giovane quindi soggetto ad alti e bassi e questo è anche vero ma ci sarà da lavorare molto  sul carattere.

Chiusa la parentesi Coppa Italia, la mente è già a domenica prossima e  con l’Inter sarà un’altra storia.

 

  1. Una questione di testa, la mutazione della squadra rilevata tra il primo e secondo tempo.
    Pirlo deve lavorare soprattutto su questo, al di fuori del risultato.

    Giovani o no, la questione non è nuova.

  2. Proprio così, riuscire a rovinare un primo tempo giocato molto bene sciupando almeno 3/4 occasioni per stare 4 a 0 , succede solo alla Juve quest’anno. L’importante comunque è aver superato il turno anche se con una mezz’ora in più sulle gambe. Meglio così, si potranno togliere eventuali alibi alla squadra di Conte domenica prossima.
    Buongiorno a tutti

  3. Cinzia, ciao hai detto bene tutto.

    L’importante è aver passato il turno.

    C’erano i giovani ma cerano anche nel Genoa e la Juve era passata tranquillamente dominando sul 2-0 dopo 23 minuti ed aveva la gara in pugno.

    Ieri sera è stata l’immagine di questa Juve di Pirlo manca un passo: bella che si specchia.

    Poteva finire in goleada e invece per poco ,salvataggio sulla linea,non va ai rigori.Deve lavorare sul quel passo in più.

    • Infatti, ma se Pirlo non cambia gli altri non lo faranno, giustifica troppo, e in questo caso troppo indulgente.

      • Cinzia ,Pirlo giustifica, ma dovrebbe ogni tanto parlare di calcio.

        Lo schema qual’e’?

        Perché ,titolari o riserve veniamo sempre infilati?

        Lo scorso anno la difesa di Sarri era alta e quest’anno ?

        Contro il Sassuolo dopo pochi minuti dall’inizio Caputo ha ripetuto la stessa azione di Valovic.

        Azione che rivediamo in ogni partita.

        Ieri dopo il 2-0 c’erano sempre e completamente liberi due avversari in attacco,sia da da un lato che dall’altro.

        Schema che permetteva ieri a Rovella di poter scegliere ad occhi chiusi il lancio o a dx o a sx ,mettendo di fatto,sempre in difficoltà i nostri difensori.

  4. A UN PASSO DALLA LOTTERIA

    Cosa è successo ieri sera ha dell’incredibile…un 1-2 appena iniziata la partita…ma potevano essere molti goal di più…invece solo belle giocate in verticale e senza tante perdite di tempo con i doppi passi ronaldiani che non portano a nulla…quei doppi passi che non ci ha fatto mancare quando è entrato.

    Poi il blackout totale, il solito qualcuno che pigia sull’interruttore dello spegnimento.
    Buffon l’artefice di tante belle parate, ieri sera non ne effettua una.

    Forse la testa a San Siro di quei 4-5 che la dovranno giocare?
    Ovviamente i ragazzini gli sono andati dietro e per non fare torto all’inter decidono di mettere altri 30 minuti nelle gambe.

    Infatti prima di noi aveva giocato l’inter contro la Viola…Rocco non so se dirà qualcosa contro Massa …comunque passa l’inter un minuto prima della lotteria e la vince.

    Buona giornata

  5. LE OMBRE CINESI

    Il Santos che ti tornava, quando andava bene, bucato o altrimenti squarciato con un coltello.
    L’autore sempre il panettiere o il vicino col giardino adiacente la piazzetta dove giocavamo.

    Ora c’è un cinese con uno spillone in mano pronto a bucare il pallone.
    È il governo cinese che non molla più un cent, non solo nel pallone, nello sport in generale.

    Saluti

  6. Ennesima rappresentazione di una fricchettina senza nerbo. Questa è stata la partita della Juve.
    Che sarebbe riuscita nell’impresa titanica di farsi rimontare tre gol dal Genoa se non ci fosse stato Arthur sulla linea di porta.

    La Juve ha fatto di tutto per rivitalizzare un Genoa sceso in campo a “maglie larghe”. Infatti col passare dei minuti i genoani -catechizzati da Ballardini-, hanno serrato le fila visto che il drago aveva finito il sacro fuoco della sfida.
    Un atteggiamento molle che ha regalato mezz’ora di gioco in più che non necessitava a nessuno. Soprattutto a Morata che era al rientro da un infortunio.

    Scendere in campo con questa “testa” domenica vorrebbe dire andare incontro alla disfatta.

  7. UNA VOLTA NON TANTO TEMPO FA

    Lo scorso anno, verso la fine di gennaio-febbraio la brillantezza viene meno…in alcune partite chiave della stagione …giochiamo MALE e perdiamo a Napoli, ci facciamo RIMONTARE dal Verona e soprattutto giochiamo(?) da MERDA contro il Lione.

    Forse perché in quella partita, causa Covid-19, il sindaco non ci voleva, infatti dichiarò: “per niente favorevole all’arrivo dei tifosi”…

    Finirà 1-0 per i francesi e noi ci siamo complicati il cammino in Champions.

    Pirlo, segui le orme giuste non certamente quelle di ieri sera…più avanti troverai un precipizio, cambia direzione.

    Saluti

  8. PESSIMA GESTIONE DEL DOPPIO VANTAGGIO

    “Avevamo la partita in mano, alcune disattenzioni non ci hanno fatto gestire bene le forze. Tanti giovani in campo.
    Serve gestire meglio certi momenti delle gare.
    Kulusevski è giovane, sta facendo bene, ha qualità ma deve essere più cattivo e continuo.
    Su Dragusin puntiamo, è un ragazzo che ha qualità…”

    cit Andrea Pirlo

  9. Il derby d’Italia non è una partita come le altre, per loro l’occasione di “oneste” recriminazioni, dal 1961 al 2018 piagnistei da oltre mezzo secolo. Quella del 1961 me l’ha raccontata mio cugino che era bambino e andò a vederla in vespa con lo zio di Torino tifosissimo della Juve. Polemiche a non finire per lo scudetto perso nel 1998 per colpa del rigore non dato a Ronaldo e quello del 2002, un altro “scudetto rubato” e pazienza se al 2°posto in quell’occasione si classificò la Roma e loro finirono terzi. Qualche anno dopo, nel 2006 s’è capito che quelle erano vere e proprie esercitazioni su come poter vincere davvero uno scudetto arrivando terzi. Nel 2018 infine i pianti a di-rotto per la mancata espulsione di Pjanic, lacrime che hanno gonfiato le p…upille a urbica e orbi, ma per fortuna quella volta arrivati quarti e non terzi, con 23 punti di distacco non hanno avuto il coraggio di lamentarsi per un altro scudetto “rubato” a loro dalla Juve.

    • In quel caso non hanno avuto il coraggio loro…in cambio i napoletani stanno rompendo i coglioni da tre anni per il giallo di Pjanic🤣

  10. @Gioele

    Il 10 giugno 1961 quando finalmente fu recuperata quel Juve-inter, ricordo che andai con mio zio a vederla, mi portò col sidecar della Guzzi…6 goal di Omar il mio idolo.

    In quella primavera era un incakzare di emozioni, ogni partita era una “guerra”…ma l’inter non ha retto il passo, il Milan troppo discontinuo, la partita del 16 aprile tra Juve e inter venne sospesa, per una “invasione” pacifica del campo, dall’arbitro Gambarotta, e deve essere ripetuta.

    Per quella partita sospesa così per impellente necessità l’inter non si dirà mai soddisfatta.

    Aveva chiesto e ottenuto in prima istanza la vittoria a tavolino, ma il ricorso della Juve alla Caf era stato accolto e il match doveva essere ripetuto.

    E appunto si ripete quel 10 giugno 1961.

    Finì 9-1 per la Juve perché i milanesi si presentarono con la primavera.

    L’inter non si dirà mai soddisfatta…ancora oggi…e io dovrei essere soddisfatto del 2006?

    Ciao

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