Mercoledì 17 febbraio 2021 Porto – Juventus / Champions League : ore 21 Stadio do Dragao – Porto

Scritto da Cinzia Fresia

“Non siamo secondi a nessuno”

Queste le prime parole di Andrea Pirlo e Giorgio Chiellini in conferenza stampa pre – Juventus Porto, la brutta sconfitta contro il Napoli non ha minimamente scalfitto le ambizioni dei bianconeri, i quali si dichiarano in corsa per tutti i trofei.

Sebbene l’Inter stia volando  verso lo scudetto, la Juventus non si perde d’animo non sentendosi per nulla sconfitta. Andrea Pirlo è sereno e come se avesse tutti i trofei in pugno.

La Juventus si presenta in questo turno di Champions sempre senza Dybala .. si parla  ma non più sottovoce  che l’argentino stia prolungando la data del rientro in attesa del rinnovo del contratto.

Il Porto è secondo in classifica nel suo campionato ed è allenato da Sergio Conceicao un giocatore forte attivo alla Lazio, Inter, Parma tra il 1998 e il 2004.

Secondo Pirlo la squadra portoghese è forte sia  in difesa che in attacco, abile particolarmente nelle ripartenze.

La sicurezza  di Pirlo dà a pensare che la partita sia stata preparata a dovere  e che la vittoria sia un risultato possibile. Potrebbe essere l’occasione di Cristiano Ronaldo il quale a casa sua, in Portogallo, possa ritrovare l’entusiasmo e soprattutto la precisione.

Vedremo come la Juventus se la caverà allo stadio Dragao e se Andrea Pirlo ha ragione su quanto espresso in riferimento alla partita contro il Napoli.

 

 

 

  1. Non siamo secondi a nessuno già così come siamo maltrattati…credo che con i rigori dati all’inter sblocca-partite anche noi avremmo già spiccato il volo verso il decimo…ma ancora possiamo dire la nostra.
    Sperando che le varie tv-var si rimettono a funzionare senza oscuramenti.

    Buona serata

  2. Barcellona-psg che spettacolo di partita……. ditelo un po’ ai tifosi del barcellona se si sono divertiti!

    • Si sono divertiti quelli del PSG con 4 gol e tante altre occasioni create!
      Gran partita dei francesi, che oltre a creare tantissimo si sono difesi bene senza mai doversi abbassare in area. Questo è un bel calcio, non quello in cui si sta 45′ senza superare il centrocampo👍🏼

  3. BARCELLONA-PSG 1-4

    Laddove la Juve aveva aperto un varco, il PSG ha fatto passare i suoi giovani leoni.
    Niente di che questa sera al Camp Nou, in una partita abbastanza accademica che segna la fine di un’epoca per i catalani.

    I francesi hanno infatti punito in contropiede un Barcellona a cui è rimasto solo il blasone.

    La Juve, ripeto, li aveva già puniti (0-3) nella sua migliore partita di questa stagione, togliendo loro certezze di gioco e di sorteggio.
    I francesi hanno raccolto solo le spoglie di una gloria già ingiallita.

  4. Vero il Barcellona è giunto a fine ciclo, ormai penso si possa certificare.

    Il cilco del Barça è stato, non è più, ma è stato un sogno, ha dato spettacolo ed anche per i non tifosi ha rappresentato per circa un decennio quello che ogni tifoso vorrebbe fosse la sua squadra.

    Mas che un Club!

    L’idea, come spesso accade nasce nel momento più difficile, sull’orlo del fallimento infatti ci si aggrappa ad un gruppo di giovanotti ed ad un Super Campione di nome Ronaldinho capace di far correre la fantasia.
    Alla guida del progetto l’idea del calcio di Crjuff. Che ha trovato sfogo nella Cantera Catalna e che viene portata in prima squadra.
    Un eresia in un tempo in cui il calcio viaggia verso l’atletismo più spinto ed i giocatori vengono scelti non in base al talento ma al cm ed alla bilancia.

    Il Barça guidato da Laporta e da Frankie Rijkard con il vecchio Johan nelle retrovie, comincia nel 2003-2004 un volo che vede la fine nel 2021. Quanti allenatori, quanti Campioni. Nomi che rimarranno vivi per sempre per vari motivi, Guardiola prima di lui il calcio era diverso, dopo di lui è cambiato. Iniesta, Xavi e l’attacco più forte del mondo a mio avviso di tutti i tempi Messi, Suarez, Neymar.

    Non manca nella storia del Barça il contorno rosa con la storia tra Pique e Shakira.

    Una bella storia finita come tutte le storie che finiscono.

    Finita con l’abbandono di un calcio che sfiorava l’eresia e che di colpo diventa normale, con giocatori che non arrivano da una storia da un progetto, ma erano famosi, già pronti perché il club deve vincere e non può prendersi uno o due anni per porre le basi, per creare di nuovo un calcio super.

    Con allenatori che si susseguono senza un progetto un fil rouge che li collega.

    La storia del Barça è finita in fondo perché il club ha perso il suo modo unico di fare calcio, di vivere il calcio, ha perso la sua visione di calcio, tu chiamala se vuoi anima.

    • Questo Barcellona mi ricorda la fine del Milan e di quanto stia invecchiando in fretta. Piuttosto la Juve è da 10 anni che è sulla cresta dell’onda e vedo nei sui giovani tifosi ( mio figlio che seguo da vicino) la non abitudine alla sconfitta e mi auguro ( soprattutto per le nuove generazioni) che la favola continui . Quindi occhi puntati già da questa sera sui nostri bianconeri.

      • Beh Antonio, il Barça è rimasto sulla cresta dell’onda per 16 anni.

        Penso che la fine sia cominciata con l’addio di Luis Enrique ultimo esponente nel club di quel cordone ombelicale che lo legava all’olanda.

        Oggi con Koeman ha ricominciato, ma a porre le basi, ci vorrà un pò.

        • Se le basi non le porrà è meglio, Luca. Se finiscono nel dimenticatoio non ci strapperemo certo i capelli.
          Io come tutti quassù, abbiamo la passione solo per la vecchia Signora, delle altre ce ne può fregare solo come avversarie da battere. 😈

  5. Mogol musicava poi, Luca , il grande Battisti con “chiamale se vuoi emozioni “l’anima “ è altra cosa 😆 😆 😆 😆
    Buon lavoro indiano a stasera😉

  6. IL PORTO PORTA MALE A BONUCCI

    Ancora una volta Bonucci salta la partita contro il Porto in Champions.

    Leonardo Bonucci seduto sullo sgabello in tribuna a Oporto.
    Fu uno dei peggiori anni di Bonucci alla Juve.
    Una cruenta lite con Allegri fu la goccia che fece traboccare il vaso e, a fine stagione, con la misura colma nel rapporto con Allegri, lo spinse a lasciare la Vecchia Signora per accettare il trasferimento al Milan.

    Quattro anni dopo quella partita (era il 22 febbraio, si concluse con la vittoria scandita dalle reti di Pjaca e Dani Alves tra il 72° e il 74°), il 19 juventino ritrova l’avversario che si rivelò ben augurante in quell’annata che portò la Juve in finale a Cardiff.

    Buon pranzo

  7. https://youtu.be/IQxMNz85egs

    🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

  8. Non abbiamo i centrocampisti per iniziare l’azione da dietro, ma quello vogliamo fare MA PERCHE’ PERCHE’PIRLO PERCHE’. Non abbiamo neanche i centrocampisti per cambiare gioco tre cambi campo due di benta fuori e uno di rabiot fuori anch’esso. Mck che cazzo sta a fare in quella posizione. Poi ci lamentiamo se gioca bonucci per forza è l’unico con il piede educato e quando manca si vede eccome.

  9. Per ora una delle peggiori Juventus viste in stagione.
    L’unica arma che ha dimostrato di avere il Porto è quella di pressare i nostri magnifici palleggiatori che iniziano l’azione dalla linea di porta. E, come se non bastasse il gol preso da polli, continuiamo beati a farlo.
    Zero idee fino al momento, ma soprattutto zero carica agonistica.
    Auguriamoci di cambiare registro nella ripresa sennò finisce male.

  10. Uno strazio incommentabile.
    Dal primo all’ultimo.
    Un film horror.

  11. this is the end…
    now this is the end!

  12. Continuate a difendere Agnelli? Questo vi meritate

  13. Tifare questa Juve in champion è un atto di fede.

  14. Ma c’era il rigore?

  15. Un gol che vale oro salva, almeno in parte, una prova orribile sotto tutti i punti di vista.

    • Kris siamo obiettivi non c’è la squadra i centrocampisti non sono da juve, non abbiamo giocatori di personalità che possono farci uscire palla al piede. Con de ligt, chiellini e demiral non si può costruire hanno i piedi a banana. L’attacco dipende dall’umore di ronaldo e poi manca purtroppo anche l’allenatore.
      Abbiamo sempre una marea di infortuni di origine muscolare e questo ci deve far riflettere e porci anche qualche domanda.

  16. Un vero disastro. Non altre parole

  17. UNA CATTEDRALE NEL DESERTO

    Solo Chiesa…non commento contro la squadra che tifo e taccio…fatelo voi che siete abituati.

    80 secondi e per subire 2 goal solo noi sappiamo farlo.

  18. Una gara fortemente in negativo che non promette nulla di buono nonostante il 2-1 che agevola il ritorno. Resta lo sconcerto di una prestazione non adeguata mentalmente e tecnicamente contro un avversario mediocre. Siamo indietro. E non perché abbiamo perso, strutturalmente e mentalmente si evidenziano insufficienze lampanti.

    Il cc non serve, non crea, non gioca, e senza cc non si va da nessuna parte.

  19. La squadra arriva scarica alla fine di questo ciclo di partite.
    Siamo comunque vivi grazie al gol di Chiesa che ci dà ottime possibilità di passare il turno, perché credo che al ritorno potremmo vedere un’altra Juve.
    Teniamoci questo per ora e dimentichiamo il resto della serata.

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