Archivio Mensile: Aprile 2021
Elettroencefalogramma piatto
Articolo di Alessandro Magno
La squadra è piatta e il suo mister non sa che pesci prendere. Ultima trovata la difesa a 3 con annesso trequartista a 5 giornate dalla fine. Credo che di queste porcherie non ne ho viste neppure in terza categoria. Una difesa a 3 non si improvvisa. Cambiano meccanismi, marcature, linee di passaggio. Inoltre i moduli a 3 normalmente non prevedono trequartista men che meno Ramsey. Altro errore il gallese che ormai è un oggetto misterioso da smaltire al più presto. Questo ragazzo non può giocare nella Juve men che meno con Rabiot. I due in campo hanno la stessa grinta di un canarino. Bentancur, che non è una cima, almeno ha la grinta e vicino avrebbe bisogno di giocatori veri. Schierare oggi Rabiot e Ramsey insieme a Firenze, in una città dove aspettano la Juve come aspettano una guerra, significa non capirci un acca. Ma se tutto il male sembrava già fatto aggiungerei la sostituzione di Dybala con Kulusevski alla fine del primo tempo lasciando ancora a Ramsey ulteriori minuti quando l’unica sostituzione per poter vincer la partita era quella di togliere il gallese per Morata giocando, almeno fin quando l’argentino poteva, con il tridente. La Juventus lancia segnali scoraggianti. 8 punti nelle ultime 6 partite. 1 trasferta vinta nelle ultime 6. 10 partite di fila che la Juventus subisce almeno un gol 11 se si conta Juve Porto. L’ultima partita con la porta inviolata è stata Juventus Spezia del 2 marzo e siamo a fine aprile. Ci siamo anche fatti raggiungere dal Napoli. Urge un elettroshock.
Il tempo stringe il Napoli è passato a Torino ed oggi ci insidia per questa qualificazione. Occorre agire prima che sia troppo tardi. La barca sembra lanciata ormai senza più timone contro gli scogli e non si può far finta di nulla continuando a suonare l’orchestrina come sul Titanic. Mi spiace. Pensavo che contro l’Atalanta, dove avevo visto una squadra ordinata, fosse il preludio per un finale di stagione sugli scudi. Sbagliavo. I punti persi malamente contro Torino, Fiorentina e Benevento ( 7 punti buttati su 9 disponibili) stanno pesando in modo esponenziale. Senza contare tutti i punti dilapidati prima. Ora non c’è più tempo. Pirlo non si può più salvare e non sarebbe logico affondare tutti insieme per salvare lui, che ormai è chiaro non sarà l’allenatore della Juventus neppure l’anno prossimo con l’eventuale qualificazione in Champions. Non potrebbe esser che così. Non ha dimostrato nulla e il suo calcio non si è mai visto. Inutile insistere.
Opzioni possibili : l’opzione migliore sarebbe sicuramente quella che alla Juve arrivasse l’allenatore che è stato scelto per l’anno prossimo. Ovviamente questo è uno scenario percorribile solo nell’eventualità il prescelto fosse un allenatore libero subito (Allegri, Spalletti). Nel caso in cui invece per l’anno prossimo fosse stato scelto un mister attualmente impegnato (Mancini, Gasperini) allora bisogna fare con quello che si ha in casa. A questo punto le opzioni sono due. Sarri che è ancora a libro paga, ma Sarri dopo che è stato trattato come è stato trattato potrebbe accettare di allenare la squadra per 5 partite? E soprattutto con quale spirito e interesse lo farebbe dato che sicuramente non sarebbe lui l’allenatore dell’anno prossimo? L’altra opzione è Tudor, che però ha rinunciato ad allenare in patria per venire a fare il vice di Pirlo anche lui ben sapendo che fra 5 giornate comunque sarebbe messo alla porta a meno che il nuovo mister non lo voglia come vice. Improbabile. La Juventus si è messa con molta presunzione in un ginepraio da dove è molto difficile uscire. Non ci sono buone sensazioni oggi e il calendario si è fatto difficile visto che le partite più facili non sono state vinte. Dimenticavo c’è una quarta opzione. Pregare. Per chi ci crede.
Juve Night Show s01 e29
Questa sera con me antonio corsa, leomina, mirko nicolino, francesco musina e arco lubrano
Il metodo “Pirlo” continua a non funzionare
Scritto da Cinzia Fresia
La bufera della Superlega si è abbattuta senza pietà sulla Juventus nel momento più difficile della stagione.
Quando era necessario mantenere i nervi saldi e la testa concentrata in un solo obiettivo, è arrivata la scure a dare il colpo finale.
Non parlerò della partita contro la Fiorentina perché non c’è nulla da dire di un gruppo che trascina i piedi, senza idee, senza guida, senza schema, insomma il nulla.
Fa altresì tenerezza vedere Ronaldo in quelle condizioni che vorrebbe fare ma non sa che cosa, Idem Ramsey che sbaglia un gol a porta vuota.
Verrebbe voglia fare loro un “patt patt” sulla spalla e mandarli a casa.
Troppe valige già pronte e lasciate nel corridoio tolgono l’entusiasmo e la voglia di fare, .. qualcuno si chiederà.. chi me lo fa fare? tanto me ne vado.
La personalità e la forza di volontà non si insegnano bisogna averle, e qui non ci sono. La consapevolezza di non vincere nulla ha tolto anche il senso del dovere.
Quest’anno è così a parte qualche eccezione la Juventus è il fantasma di quello che era e la conquista della Champions sta diventando un miraggio.
Allora Morata ha segnato e va bene, ma togliere Dybala così presto mi è sembrato un azzardo, diciamo che non brillava e questo è vero ma si poteva aspettare.
Comunque non è questione del singolo, la squadra non va, le idee e teorie di Pirlo non sono servite a costruire una squadra vincente come richiesto dalla Società.
Ma ciò che è preoccupante è la conferma del tecnico il prossimo anno, parole di Paratici nel pre-partita.
A meno che non sia stata un’affermazione detta per liberarsi della domanda, la Juventus si trova in un punto cruciale dove deve rifare tutto anche la dirigenza.
Purtroppo per la Società è un anno orribilis, e la scelta su Pirlo è stata la più infelice.
Se non si prendono provvedimenti la squadra rischia di perdere Appeal, la Champions League è tra le competizioni maggiormente redditizie.
In questo momento è più facile che un cammello passi dentro la cruna di un ago che la Juventus si piazzi in zona Champions, e senza soldi sarà un’impresa ardua investire in una rosa adeguata.
Pagelle Fiorentina Juventus 1-1
Pagelle di Alessandro Magno
Szczesny 6 Alcune incertezze soprattutto in un uscita alta ma bravo fra i pali e ad uscire con il tempo giusto su Vlahovic imbeccato da Ribery.
De Ligt 6 Un poco più falloso del solito ma nell’insieme quasi sempre efficace sugli avanti viola. Qualche errore anche suo sui disimpegni.
Bonucci 6 Sbroglia qualche situazione difensiva complicata e prova ad impostare ma non riesce ad illuminare il gioco.
Chiellini 5,5 Io l’ho visto molto in difficoltà e spesso indeciso sul cosa fare. Quando nel finale poi prova a impostare lasciamo perdere.
Cuadrado 6,5 Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Uno dei pochissimi calciatori di alto livello che ci è rimasto. L’unica arma che abbiamo oggi è dare palla a Cuadrado.
Alex Sandro 5,5 La partita si svolge più che altro dalla parte di Cuadrado ma lui non ne approfitta per spingere dal suo lato. Nessun errore gravissimo ma proprio mancanza di personalità
Ramsey 5 Una sola palla gol sbagliata a tu per tu con Dragowski. Poi praticamente il nulla.
Bentancur 6 Male nel primo tempo come tutti dove perde un numero di palloni non spiegabile tuttavia a differenza di molti altri lui almeno ha la grinta e questo lo porta nel secondo tempo a salire di tono e a fare decisamente meglio
Rabiot 5 Un altro giocatore con scarsa personalità che non tira mai contrasta poco e si eleva quasi sempre quando le cose vanno bene. Oggi causa anche in modo maldestro/sfortunato. Manco saltare di testa.
Dybala 5 Un primo tempo anonimo dove l’unica volta che si vede è quando serve quella bella palla a Ramsey. E’ verissimo che giocare con un centrocampo che non ti fa mai arrivare rifornimenti deve essere frustrante tuttavia poteva fare meglio.
Ronaldo 5 Un poco più nel gioco di Dybala soprattutto nel secondo tempo visto che anche lui nel primo non è pervenuto, tuttavia i risultati sono deludenti. Oggi ha anche sulla coscienza il gol vittoria mancato perchè quello nel finale di testa è un gol che è nelle sue corde.
Morata 6 La sua prova è insufficiente come quella di molti altri ma il gol che indovina (con la complicità del portiere) appena entrato ci da almeno 1 punto invece che zero e ci fa evitare un’altra sconfitta.
Kulusevski 5,5 Si da da fare ma è tutto fumo e niente arrosto.
McKennie 6 Almeno lui è utile a farsi trovare smarcato a contrastare e a correre velocemente dall’altro lato.
Juventus 4 Squadra alla frutta. Senza gioco , senza idee, senza un manico. La Juventus attuale è solo speriamo che la risolvano Cuadrado o Ronaldo (quando è in vena) o Chiesa (quando c’è). Siamo a 5 giornate dalla fine è colpa di qualcuno. Oggi un solo tiro nello specchio della porta e soprattutto 2 punti pesanti buttati nella lotta alla qualificazione in champions.
Pirlo 4 Ideona difesa a 3 e Ramsey titolare a 6 giornate dalla fine. Credo che con questo punto la situazione qualificazione champions league, se qualcuno che deve ancora giocare non ci da una mano, è veramente una brutta questione. 8 punti nelle ultime 6 partite stiamo viaggiando a una media salvezza non a una media Champions.
Arbitro Massa 6 Il rigore c’è. Manca qualche ammonizione ai viola che secondo me pestano un poco troppo ma nell’insieme non arbitra male.
Domenica 25 Aprile 2021 Fiorentina – Juventus ore 15 Stadio Artemio Franchi – Firenze
la notte dei lunghi coltelli
Scritto da Cinzia Fresia
Chi pensa che Andrea Agnelli sia l’artefice della pensata della Superlega in realtà si sbaglia. E’ un progetto vecchio, proposto già da Silvio Berlusconi nel lontano 1988 il quale ipotizzava un torneo ad inviti tra i top club d’Europa, lui e Giraudo erano convinti di poterla realizzare.
Perciò non è una novità.
Resto convinta che il Presidente Andrea Agnelli corra come un treno, troppo per il nostro paese dove la politica mette il naso dappertutto e pretende una fetta torta su ogni cosa.
Il progetto Superlega è stato presentato male.
Ma e’ vero che non è stato concesso loro, il tempo per spiegare tanta era la paura di quelli dell’Uefa di perdere i loro salari milionari che sono corsi ai ripari nel peggiore dei modi, scomodando persino i politici i quali hanno lanciato anatemi, minacciato le società e i calciatori di essere inibiti a partecipare ad altre competizioni.
Tant’è che tutti i partecipanti “terrorizzati” da questa tragica eventualità al primo alito di vento se la sono squagliata lasciando il deserto intorno a Florentino Perez e Andrea Agnelli.
Per abbattere (momentaneamente) il progetto, la strategia è stata questa: puntare sul sentimento con slogan semplici e di ottimo impatto.
“il calcio è della gente”
Immediatamente i club minori hanno subito colto la palla al balzo, buttando carne sul fuoco. il Presidente Cairo si è sperticato in insulti ad Andrea che si è sentito dare del “Giuda” del “Traditore” da uno poi che dovrebbe guardarsi allo specchio prima di parlare male di altri ..
La frase fondamentale “è la fine delle squadre più piccole” ha dato il colpo di grazia ai rei insurrezionisti che hanno “osato” andare contro al potere pre-costuito.
Allora .. gli slogan populisti sono quelli che funzionano sempre, perché fanno leva al sentimento nazional popolare e l’Uefa lo sa.
Intanto il calcio della gente dovrebbe spiegarmi dov’è e cos’è: i compensi di certi calciatori, dei signori Klopp, Guardiola, Conte ecc. non sono proprio a buon mercato, in ultimo mi chiedo come mai il pubblico tolleri un mondiale in un paese dove gli stadi e le infrastrutture vengono costruiti da operai immigrati, la maggioranza provenienti dall’India, Bangladesh, Pakistan, Nepal e Sri Lanka, assunti attraverso un esborso notevole da parte del lavoratore e senza diritti. Secondo il “Guardian” sono morte 6500 lavoratori le cui condizioni di lavoro erano penose.
Però all’Uefa questo va bene e alla gente evidentemente anche.
Premetto che non sono né favorevole ma nemmeno contraria alla super lega di cui peraltro non conosco i precetti e che penso andasse esaminata, prima di affossarla.
L’Uefa insegna la morale:
Vorrei capire da che pulpito considerando che:
– I club “ribelli” che poi chi chiede autonomia non è ribellione, sono stati ricattati.
– che ha continuato a giocare con la salute dei calciatori in piena pandemia
– che sebbene depositaria dell’etica ha voluto far giocare ugualmente Juventus – Liverpool tra i morti dell’Heysel
– quella che ha sottratto nel 1955 all’Equipe la Coppa dei Campioni
– L’Uefa di Ceferin ha minacciato di espellere le squadre coinvolte
– Ha promulgato una legge su fair play finanziario che divide in figli e figliastri applicata in forma impropria e solo su chi vogliono loro.
Questi sono solo alcuni elementi, del perché l’Uefa farebbe figura migliore a stare zitta, considerato che gli stipendioni milionari dei dirigenti chi li paga? I club più ricchi.
Detto questo, chiudo facendo un ultima analisi sul “calcio della gente” quello meritocratico intendo:
Chi vince lo scudetto in Italia?
4 squadre .. Juventus, Inter, Milan e Roma a turno con la Lazio, oppure Milan, Inter, Juventus, Roma o Lazio, e tutte le altre? guardano. Le squadre piccole, si mettano il cuore in pace he un caso Leicester in Italia non succederà mai.
Mi spiace per il Presidente e lo dico sul serio, sebbene spesso non sono d’accordo con le sue scelte.
Purtroppo Andrea Agnelli è colpevole di non aver investito sulla squadra quest’anno da risultati modesti, uscita dalla Champions ai quarti e dalla gestione interna discutibile.
E’ responsabile anche di aver assunto un Allenatore impreparato e insicuro.
Il Presidente volendo essere avanti e avendo un amore smisurato verso la leggendaria Società è stato ingenuo e si è fidato di chi appena le cose si sono fatte difficili se l’è data a gambe.
Andrea Agnelli con la super lega ha indirettamente arrecato un danno di immagine alla Società, il cui C.d.A prenderà tempo per valutare il da farsi.
Mi sento però di essere vicino al Presidente mandandogli una carezza virtuale, e di consigliargli di essere cauto nel prossimo futuro, che essere venduti anche per poco è un attimo, anche se si chiama Agnelli.
Pensieri post Parma
Articolo di Alessandro Magno
Non sono rimasto particolarmente convinto dalla prestazione contro il Parma. Anzi se sono stato colpito lo sono stato in negativo. Contro un Parma molto rimaneggiato e penultimo in classifica, che aveva appena preso 4 gol dal Cagliari, siamo andati sotto e in enorme difficoltà. Non ho visto neanche un gioco particolarmente gradevole anzi al solito non ho visto gioco. Alcuni giocatori per fortuna hanno sopperito alle solite carenze, Dybala, Cuadrado, De Ligt e Alex Sandro soprattutto. Mi prendo i 3 punti ma se guardo la classifica e vedo i prossimi impegni devo dire che non sono proprio serenissimo. Fra l’altro in questa lotta ormai all’ultimo sangue per i posti in Champions nessuno molla l’osso. Il Napoli ha strapazzato la Lazio e si è rilanciata alla grande, la stessa Lazio se dovesse vincere il recupero contro il Torino sarebbe li con gli altri. 5 squadre per 3 posti in una manciata di punti a 6 giornate dalla fine.
Spero sempre di vedere una squadra con la grinta giusta e incredibilmente vedo sempre una squadra che approccia la partita con sufficienza. Quelle poche volte che lo fa bene come contro l’Atalanta la sfortuna ci dice male. Sono a questo punto importantissime le prossime due con Fiorentina e Udinese dove non bisogna lasciare punti. A 4 giornate dal termine il campionato per noi diverrà difficilissimo con Milan Sassuolo e Inter prima dell’ultima partita col Bologna. Menomale che l’abbiamo ribaltata contro il Parma ma non deve più accadere di andare sotto altrimenti si scherza col fuoco.
Capitolo superlega. Mi sono già espresso sulla questione ma tocca tornarci. Il nostro presidente Agnelli ha una visione moderna del calcio e più avanti di molti altri che sono arroccati su un calcio che sta piano piano fallendo. La superlega non era il male assoluto e la prova è che la nuova Champions che si sta costruendo, e guarda caso oggi anticipando, ne è la brutta copia. Personalmente credo che si arriverà ad un accordo perchè a nessuno conviene uno scisma. La Uefa ha bisogno dei club più importanti e i club hanno bisogno di tutti gli altri. Rumenigge sta già lavorando una pacificazione e anche Gravina ha preso parole in merito. Squallida la stampa italiana che al solito attacca solo una squadra , la nostra, quando le squadre italiane coinvolte sono tre. Ancora più squallida la presa di posizione di calciatori e allenatori che parlano di calcio del popolo quando sappiamo benissimo le cifre da capogiro che corrono nel calcio moderno e quelle che percepiscono questi ipocriti signori. Il calcio cambierà è solo questione di tempo. Ogni cosa si evolve e il calcio se vuol sopravvivere non può fare eccezione. Azzardo una previsione: Il primo a saltare sarà Ceferin che ha completamente sbroccato e senza avere nulla alle spalle essendo semplicemente un politico eletto, perderà la testa prima di tutti. Dopo si lavorerà alla pace.
Il ritorno di Paulo
Scritto da Cinzia Fresia
Dopo la notte dei lunghi coltelli la Juventus torna in campo e accoglie il Parma attualmente in zona retrocessione.
Andrea Pirlo rilancia la coppia più che collaudata Dybala-Ronaldo.
Il match in apparenza facile si complica presto, veniamo colpiti su punizione al 25mo.
Comunque la Juventus è propositiva e l’uomo partita sarà Alex Sandro che firmerà persino una doppietta che spegnerà definitivamente l’avversario. Chiuderà il risultato definitivamente uno scatenato De Ligt.
il difensore brasiliano riscatta una serie di prestazioni brutte ricordando il giocatore degli inizi.
Molto bene Paulo Dybala, anche senza gol l’argentino fa vedere chi è.
La lunga sosta non ha scalfitto il suo talento. Il giocatore si è sacrificato per la squadra creando assist vincenti e precisi.
Molto male invece Cristiano Ronaldo.
Per il portoghese è una pessima annata, è nervoso non tiene palla, non approfitta dei numerosi assist e supporti che gli vengono forniti proprio dall’argentino e sarà ammonito nel finale.
La Juventus vince abbastanza facile ma al solito soffrendo. Paulo Dybala si riconferma una presenza importante quasi necessaria per la gestione del gioco della squadra.
Un po’ di consolazione non guasta dopo 48 ore da incubo.
Si legge negli occhi del Presidente tanta tristezza. Andrea Agnelli decide di fare chiarezza in merito ad un progetto a suo dire mal interpretato e distorto volutamente concedendo un’intervista al fine di chiarire tutti i punti contestati del progetto Superlega.
Il Presidente si è preso del “Giuda” del “traditore” e “serpente” da persone che obiettivamente dovrebbero guardarsi allo specchio prima di parlare.
Tuttavia il Presidente bianconero non si dimette e vuole proseguire nel mandato di guida nella Juventus di cui vuole occuparsi il più possibile.
Il club torinese dovrà nuovamente indossare l’armatura e mettersi a combattere aspettiamoci le vendette peggiori.
Infatti c’è molta preoccupazione intorno al club torinese, poiché l’Uefa minaccia ritorsioni e punizioni.
Pagelle Juventus Parma 3-1
Pagelle di Alessandro Magno
Buffon 6,5 Reattivo su un colpo di testa ravvicinato ma relativamente poco impegnato. Gioca abbastanza sereno di piede e rinvia quando deve rinviare. Sul gol non può nulla su un altro tiro in cui non può nulla lo salva Arthur.
Danilo 6 Fra alti e bassi ha alternato buone cose a qualche distrazione. Nell’insieme bene, ha fatto da scudiero a Cuadrado ed è stato attento dietro.
Bonucci 6 Una prestazione ordinata con qualche problema di gomitate in faccia contro Pellè. La sua presenza è preziosa perchè i suoi piedi sono decisamente più educati di quelli di Chiellini e quindi la squadra riesce a giostrare decisamente meglio i palloni in uscita.
De Ligt 7 Una prova decisamente tosta in difesa dove sbroglia alcune situazioni difficili con la potenza e la prontezza di riflessi. Doti che gli consentono di mettere a segno anche il gol che chiude la partita con uno stacco imperioso.
Alex Sandro 8 Dopo tante partite giocate abbastanza male finalmente diventa l’uomo del match. Due bei gol soprattutto perchè voluti in quanto va ad attaccare l’area come non mai. A quel punto in fiducia diventa davvero un bel vedere.
Cuadrado 7 Al solito uno dei migliori. Sempre propositivo quasi sempre ha saltato l’uomo. I suoi cross sono praticamente l’arma vincente dell’attacco bianconero. Alla fine della fiera mette in cascina anche due assist a segno quello per il secondo e il terzo gol.
Bentancur 6 Partita operaia. Da un poco di tempo a questa parte bada al sodo e a non sbagliare nulla e la sua media è sempre buona anche se non è altissima. Oggi ha anche qualche buona apertura che non sempre i compagni sfruttano bene.
Arthur 6,5 Anche lui come altri ha avuto alti e bassi tuttavia ha sempre cercato di prendere l’iniziativa, ha corso davvero molto cercando di dare sempre ai compagni l’opportunità di farsi trovare libero per ricevere. Un solo pallone perso male ma sul calcio d’angolo conseguente salva un gol sulla linea di porta.
McKennie 6 Ha corso tantissimo spesso anche a vuoto perchè non sempre i compagni lo vedono. E’ sempre molto utile anche se Chiesa chiaramente è un’altra cosa. Su una palla da lui persa prova il recupero e commette il fallo dal limite in cui il Parma passa in vantaggio, su questo migliorabile.
Dybala 7 A me è piaciuto molto soprattutto nel secondo tempo. Ha toccato molti palloni e quasi tutti i palloni che sono diventati importanti per la partita sono passati dai suoi piedi. Molto nel vivo del gioco. Non è ancora al 100% lo vedo ancora un poco pesante nei movimenti ma è in crescita. Gli è mancato solo il gol. Anche se oggi non si sono serviti molto con Ronaldo e Dybala in campo quest’anno la Juve ha vinto sempre.
Ronaldo 5 Unica nota stonata della partita. Ronaldo il furioso. Cerca di rendersi utile, in partenza ha anche la prima occasione della partita quando con un bel tocco di piatto impegna il portiere avversario, partecipa anche al secondo gol, si butta su tanti palloni su cui non arriva e alla fine prova anche un gol dal limite ma stasera non gli riesce davvero nulla. Io in una serata negativa preferisco più lui che Morata che quando è negativo è proprio nullo, certo avere una quarta punta sarebbe servito.
Kulusevski 6 Entra e il suo lo fa costruendo anche alcune azioni interessanti
Rabiot 6 Come Kulu fa il suo peccato un paio di volte ha la palla sul sinistro dal limite e non tiri.
Ramsey 6 Anche lui entra bene e si rende utile gestendo alcuni buoni palloni e non sbagliando.
Bernardeschi sv
Juventus 6 Non mi piace l’approccio ancora una volta sbagliato e non mi piace il primo tempo veramente lento e compassato fino all’inverosimile. Non mi pare ci siano grandi idee di gioco e questo ce ne dovrebbe dare spiegazione Pirlo. Alla fine di rifa e di rafa la partita la raddrizziamo e la squadra nostra è troppo più forte di un Parma rimaneggiato per non vincere. Bene i tre punti ma bisogna darsi una mossa per conquistarsi il quarto posto prima possibile.
Pirlo 6 Bene la vittoria bene il recupero di Dybala ma male l’approccio alla partita inspiegabilmente molte e male il gioco che continua a latitare nonostante il campionato si avvii verso la fine. Bene la vittoria soprattutto per la classifica. C’è da rivedere le marcature sugli angoli perchè non è normale che tutte le volte il Parma riusciva a trovare un giocatore completamente libero.
Arbitro 6,5 La partita è molto semplice da arbitrare episodi controversi non ce ne sono, le due squadre sono molto corrette per cui tutto fila liscio.
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