Abbiamo consegnato la carrozzina a Gianni

Il video della carrozzina che abbiamo consegnato all’amico Gianni . L’iniziativa no profit e benefica che ha messo in campo tante persone che hanno dato il loro contributo per ricomprare a Gianni invalido al 100% una carrozzina elettrica nuova in sostituzione di quella che gli era stata rubata. Consegna il 2 Maggio.

  1. Ma cosa è successo?

    Perché è giusto lasciare il calcio popolare?

    È successo che già per fare un campionato aziendale tra i reparti devi affittare il campo e questo costa, devi perciò decidere se fare l’investimento, o guardare un film con la moglie.

    Detto questo, anche quando fai la squadra di quartiere devi comprare la maglie, i palloni ed affittare il campo, non te lo da gratis nemmeno l’oratorio!

    Quindi colletta, quindi giro tra i negozi per le sponsorizzazioni.

    Insomma qualsiasi cosa facciamo ha un lato economico, figuriamoci un campionato di serie A nel quale si pagano i giocatori e nel quale si vendono i diritti alle tv e si vendono i seggiolini dello stadio.

    Insomma sembra sia vero che ogni nostra attività preveda l’uso di denaro.

    Dal passato ad oggi le cose nel calcio sono cambiate, le due pietre miliari sono state, la legge Bosman e le tv a pagamento.

    Dopo il calcio non è più stato lo stesso.

    Inutile negare il fatto che l’equilibrio dovuto alla limitazione del mercato dei calciatori è saltato.
    Le squadre un pò più ricche, hanno potuto concentrare un maggior numero di giocatori di talento, le tv hanno fatto il resto, chiaro che chi ha i migliori giocatori ottiene più introiti perché ha più pubblico.
    La Champion’s League ha inoltre allargato il divario tra chi vi partecipa con una certa regolarità e chi non vi partecipa mai.

    Con buona pace, dei tifosi tradizionali che aspettano la rivincita del mitico Catania dal lontano 74.

    Il calcio di oggi è sicuramente migliore.
    Gli investimenti sono pubblici, non strani come in passato, in più la passione calcistica permette a molti di lavorare nel mondo del calcio.
    Aleggiano le voci dei soliti nostalgici, calcio è morto!

    Niente affatto il calcio è più vivo che mai, ed ha ancora ampi margini di miglioramento.

    Però è arrivato il tempo di armonizzare i campionati e le coppe.

    Non è possibile avere Juve e Bayern con 9 scudetti consecutivi.
    Non è possibile avere un PSG che forse quest’anno non vincerà.
    Per tacere della liga spagnola.

    Solo in UK la situazione è migliore, ma perché il passaggio dalla vecchia federazione alla premier è cosa fatta da anni.
    Comunque anche li, se i potenziali vincitori erano 11, oggi sono 4.

    Insomma come quando sono nate la serie A e la B, oggi una ridefinizione dei tornei pare la soluzione a molti problemi.

    E non fatevi fuorviare dai debiti.
    Pur se alti, la sporca dozzina ha i mezzi per pagarli, sono le altre società che nel caso daranno il giro.
    Oggi è fallito o poco ci manca il Livorno, dalla Uefa, alla serie D.

    O si prenderanno certe decisioni, o presto altre squadre insospettabili, quelle che urlano di più in lega, dovranno fare delle scelte difficili.

  2. C’è stata la risposta dei tre moschettieri.

    Fermi sulle loro posizioni, hanno aperto al merito sportivo.
    Cioè, “noi siamo nel giusto, ma parliamone”

    Interessante l’intervento di Infantino, “sono dalla parte dell’UEFA, ma il ruolo mi impone di cercare il dialogo.

    Insomma è tutt’altro che finita.

    • Entrambbi (Fifa e Uefa) sanno che non è finita e allora usano il metodo del bastone e della carota con l’obiettivo di mantenere lo status quo.

    • Luca
      Le società appartenenti alla superlega e abbandonata in seguito la nave causa un mare forza NOVE sono rimaste in tre…ma tutte altro non volevano che ammortizzare quello che il covid aveva disintegrato.

      La uefa o caccia li sôrdi …o caccia i soldi.
      Luca anche io ho amato quel calcio che fu…oggi le cose sono cambiate e se i riportasse il campionato, non dico a 16, a 18 squadre vedremo un campionato diverso e già più veloce.

      Ce ne sarebbe da scrivere, mi auguro lo facciano anche gli altri.. abbandonassero per un attimo le diatribe sugli allenatori e intavolassero un discorso da poter commentare…io purtroppo non ne sono capace ma qui su di belle penne ce ne sono tante.

      Buona serata

  3. Luigis e Germano
    Un grande in bocca al lupo.
    Dateci buone notizie.

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