La reazione

 

Articolo di Alessandro Magno

Ho perso 10 anni di vita e 10 chili contro lo Spezia. Male molto male. Stavamo buttando al macero anche questa. Siamo una squadra mentalmente fragile l’ho scritto molte volte. E’ un peccato perchè fra punti buttati qua e la davvero si poteva esser, non dico fra i primi, ma almeno li vicino. D’altronde abbiamo subito diverse rimonte: Udinese, Napoli, Milan e anche Spezia, e abbiamo perso in casa con l’Empoli. E’ evidente che non siamo una squadra che sta bene. Al netto di questo sul 2-1 davvero pensavo non ci fosse più speranza. Invece il calcio è bello per questo perchè riserva sempre sorprese. La Juventus la riprende e la vince. Ed era tutt’altro che scontato. C’è voluta una reazione. Certamente più di pancia. Certamente non massimamente organizzata. Finanche la reazione di alcuni e non di tutti. Ma c’è stata. Prima Chiesa e poi De Ligt l’han ribaltata. I cambi han dato una scossa non indifferente con Alex Sandro Locatelli e Bernardeschi sicuramente bene. Chiesa migliore in campo che di fatto si inventa letteralmente il gol del pareggio di forza, con Szczesny migliore anche lui, che salva il 3-3 nel finale. Ora con questa prova abbiamo dimostrato a noi stessi che siamo ancora una squadra in grado di reagire, una squadra viva. Ora chiaramente non basta lo Spezia per dire che si è guariti. Adesso viene il bello. Si fa per dire. Ora è il caso di attaccare un filotto di vittorie che ci dicano che siamo ancora squadra di vertice e non di bassa classifica. Ora ci vogliono le conferme. D’altronde la Sampdoria che andiamo ad affrontare in casa nostra è stata strapazzata da quel Napoli che contro di noi aveva concluso poco e niente nonostante le nostre gravissime assenze. Probabilmente senza la papera di Szczesny sul gol di Politano anche quella partita non si sarebbe per lo meno persa. E allora bene questa piccola ma salutare boccata d’ossigeno. Bene la reazione seppure di sangue e non di testa, seppure d’orgoglio e non studiata. Le vittorie aiutano a vincere. Ora almeno si lavora sereni. Sperando che davvero ora i ragazzi abbiano trovato un poco più di autostima.

  1. Benedetto,
    Buoni i tre punti, ma guardare giocare questa squadra è una pena da qualsiasi punto di vista la si guardi. I tre gol sono arrivati da giocate assolutamente personali e casuali, quelli presi sono inaccettabili, il primo gol a difesa schierata ma a 2mt dal giocatore con la palla seppur raddoppiato, il secondo da “Un transalpino senza un pelo sulle guance che manda al bar Bonucci prima di infilare l’incolpevole polacco” cit.
    Non mi arrabbio nemmeno più guardando la Juve, il sentimento che provo è più simile allo sconforto.
    Se guardo la rosa della Juve e quella delle altre stento a credere ad una situazione che potremmo definire paradossale. La differenza nei valori è infatti tale da proiettare la Juve di diritto tra le prime 4 se non essere favorita per lo scudetto.
    Chiaro che pur male che si giochi, pur con lo stato di forma scadente, una situazione di classifica così ha visto come protagonista un buona dose di sfortuna. Non ci sarebbe da gridare allo scandalo se la Juve avesse 4 o 5 punti in più, ma dobbiamo riconoscere che la sfortuna ti arriva quando quello che costruisci non è sufficiente. Infatti la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo! Inotre la Fortuna è femmina… Ecc.
    Ma quello che lascia perplessi non è il gioco penoso, è la mancanza assoluta di qualcosa che si possa chiamare gioco. Questi giocatori non sanno dove stare, cosa fare. Insomma i nostri si allenano assieme con Allegri ormai da quasi 2 mesi, abbiamo cambiato solo 2 giocatori della rosa, e non siamo ancora a metà del guado nel qualcosa che si possa chiamare squadra di calcio.
    C’è solo disordine e confusione.
    Resto della mia idea dopo la gara contro il Milan, vista la situazione fossi, la società mi interrogherei a fondo sul caso di continuare o meno sulla strada intrapresa con Allegri.
    Non solo a questo punto sospenderei qualsiasi discorso sul rinnovo di Dybala, che oggi gira a centrocampo, in attesa di sviluppi.

    • Luca,
      É vero quanto dici sulle prestazioni ma non credo proprio che la societá abbia dubbi sul tecnico. Piú che altro perché credo che la sua “richiamata” sia stata motivata dalla necessitá di inserire un elemento di stabilitá in un ambiente dove la confusione regna sovrana da anni.
      Penso abbiano preso coscienza dell’incapacitá di sostenere, al momento, qualsiasi altro progetto e quindi abbiano cercato qualcuno con le spalle sufficientemente larghe per poter condurre la nave nella tempesta senza essere travolti.
      Non é detto che ci riesca ma per il club era la scelta piú facile e scontata.
      Ora come ora non é neanche chiaro se questa nave abbia una rotta, perché non basta comprare giovani per dire che hai un progetto. Si naviga a vista, ed hanno scelto uno capace di arrangiarsi in questa situazione.

      • Allegri non si può cambiare.
        Non ora, almeno.
        A parte il fatto che si è già provato con Sarri in un modo e con Pirlo in un altro.
        Non credo che – per fare un esempio – un Mazzarri potesse fare qualcosa in più di Allegri.
        Non lo stimo ma non credo sia incapace, anzi.

        Più che altro mi suonano a martello le frasi su “questa squadra è inallenabile”

        Perchè mi domando ora?

        pensavo che il limite fosse nei mquadri intorno a CR7, ma forse non è così.

        Vorrei essere invisibile e sentire cosa si dicono tra Allegri e Nedved e AA

        Una soluzione si deve trovare.

        Spero che il Chelsea ci dia motivazioni e orgoglio. Il Milan un po’ ha aiutato in questo senso.

        Ma non si può vivere di situazioni eccitanti

  2. Luca, almeno tu hai le palle per guardare un faccia la realtà senza remora alcuna (infatti quello che si vede è abbastanza raccapricciante, con squadrette che ci mettono sotto con una facilità irrisoria).

    Non mi pare -tanto per cominciare-, che la dirigenza faccia altrettanto, visto che ridendo e scherzando si passa le caramelle in tribuna…

    Tranquillo, Allegri non si muove. Salvo un inauspicabile affondamento completo del Titanic.

    • Ma no, sono considerazioni di buon senso.

      E non credo neanche che certe domande i dirigenti non se le siano fatte e non se le stiano facendo.
      Molto probabilmente avranno deciso di tenere la barra dritta.

      Io la penso ovviamente differente.

      Certo è che come dice Furino mi piacerebbe sentire cosa si dicono.

      • Già, chissà se almeno a loro è sopravvenuto un sommesso dubbio, uno scricchiolìo, quella patina di sudore freddo, che ti porta a pensare: “Vuoi vedere che abbiamo commesso l’ennesimo errore?”

  3. Un’idea ce l’avrei, mettere delle cimici nei telefoni dei suddetti 😆 😆 😎
    Non scherziamo, come mi dice un caro saggio amico che quassù non scrive più, “in medio start virtus”. E’vero che non riconosciamo quella cara vecchia Juve pragmatica che sapeva portare a casa i risultati con quella tranquillità che era diventata abitudine, ma è anche pur vero che intanto di acqua sotto i ponti ne è passata e credo che con questa anche molti calciatori, che oggi non ci sono più.
    Allegri si è dimostrato dopo l’addio di Conte, un buon traghettatore, abbastanza aziendalista e senza particolari esigenze e, si è sempre saputo adattare al materiale che ha avuto a disposizione.
    Da tifosi , ma credo anche tra gli addetti ai lavori, giornalai in testa, vediamo solo il frutto nelle partite che la squadra fa. Non conoscendo cosa c’è dietro le problematiche societarie e tecniche possiamo solo fare delle deduzioni, ma i panni sporchi, la JUVE da sempre li lava in famiglia, per cui è bene farcene una ragione e continuare a guardarci la nostra Juve da tifosi assennati e vogliosi di vederla vincere e convincere sempre di più.
    Forza Juve fino alla fine

    • stat non start, ovviamente il latino non è inglese ed il traduttore che dovrebbe correggere è più ignorante di me 😡 😡

  4. La verità parallela non inventata…

    “L’FC Inter ha preso una strada senza ritorno, e questo Antonio Conte lo aveva già capito mesi fa. Il fallimento del club è dietro l’angolo.
    Il debito da 275 milioni di euro con Oaktree va ripagato entro tre anni. Se così non fosse, il fondo statunitense metterà le mani sul club e gli Zhang torneranno in Cina a testa bassa. Anzi bassissima.
    In questo caso il proprietario dell’FC Inter diventerà il fondo Oaktree che ha avuto in pegno tutte le azioni Great Horizon, holding lussemburghese che detiene il 68% del club milanese (azionista di maggioranza).
    Per non parlare degli interessi, pari al 9% annuo che fa lievitare notevolmente il debito da ripagare arrivando a 347 milioni di euro.
    Insomma potrebbe accadere quello che abbiamo già visto con il
    Milan, con il Fondo Elliot diventato il nuovo proprietario e i misteriosi proprietari cinesi scomparsi dopo aver buttato miliardi di euro.
    Ipotesi che molto probabilmente potrebbe diventare realtà, anche perché non si sono solo questi 347 milioni di euro da ripagare.
    Non dimentichiamoci infatti i 2 bond emessi lo scorso anno, per un totale pari a 375 milioni di euro. Da ripagare, tra l’altro, entro il prossimo anno (la scadenza è stata fissata al 31 Dicembre 2022).”

    • La realtà nella sua inter-ezza.

      • Senza riportare poi l’articolo della Gazzetta dello Sport, perchè quando Moratti li ha abbandonati sono finiti sul lastrico e c’è chi per campare è stato raccolto dal marciapiede sotto casa e sistemato in un sottoscala della redazione milanese.

    • C’è tempo, entro il 31 dicembre 2022 chissà quante cose possono ancora accadere. Intanto leggo che entro novembre corrente anno ci sarà la costituente dell’azionariato popolare promulgato da Cottarelli, poi, chissà…. Finchè c’è vita c’è speranza, anche di non pagare mai i debiti e riuscire a farla sempre franca.
      Per molto meno ( aver pagato i contributi in ritardo) alcune squadre sono state penalizzate di punti e dichiarate materialmente fallite, mentre all’Inter hanno permesso di spalmare a sei mesi gli stipendi come la cosa più naturale di questo mondo. Finchè ci sarà un carraro della situazione che dirà che non possono essere ” toccati” perchè muovono dei grandi capitali nel calcio, tutto sarà loro permesso.

      • Cottarelli: “Abbiamo quasi scelto il consulente che ci permetterà di preparare il piano economico e di governance: contiamo di presentare la proposta dettagliata entro fine novembre. Ci sono difficoltà, ma questo è il nostro obiettivo. Se a quel punto ci dovesse essere interesse da parte del club, allora passeremmo alla raccolta fondi da parte dei tifosi e di altre entità. Incontro già tifosi mi chiedono dove mettere i soldi… Ma non è questo il momento”.

        Bèh certo questo non è il momento di mettere i soldi, se prima non falliscono li depositano nel pozzo dei debiti senza fine fatti finora dai cinesi?..

        • Furbi questi ultimi, mettono i soldi a bilancio 0 e magari con la squadra già fatta. Se uno subentra in un testamento finché c’è stato mondo, deve accollarsi sia i debiti che i profitti per prendere il pacchetto capitale. Se vogliono prendere a 0 , l’unica opportunità che si avrebbe è quella di far fallire la società per poi subentrare con un acquisto, all’incanto. Nella fattispecie dovrebbero ripartire dalla serie c come fece il Napoli una quindicina di anni fa. Nel caso inter amala non ci sono ricapitalizzazioni di magnati, quindi o finiscono in un fondo ed il Cottarelli con i suoi soci possono solo finanziare da esterni perdendo tutti i loro capitali, magari prendendo una piccola parte di azioni ma niente di più.
          Almeno io che non sono un esperto di alta finanza come il professore boccaniano che magari conosce delle strade diverse da “maghi mandrake” nel saper raccogliere liquidità, non ne vedo. Non

  5. Gioele, Antony.

    La situazione Inter sembra più complicata di così.

    La vedo male per Zhang e per l’azionariato popolare, l’Inter invece la sfangherà alla grandissima anche questa volta.
    A quanto pare il fondo arabo PIF avrebbe mire sulla società neanche tanto velate, e beneciferebbe dell’appoggio di Cefferin.
    Perchè?
    Perchè nel caso non arrivassero gli emiri, arriverebbero gli americani che avrebbero gia la testa di ponte all’interno dell’Inter con il fondo Oak Tree.
    Perchè Cefferin non vuole gli americani?
    Per la questione European Superleague.
    In fondo con il progetto made in Madrid ma con capitali americani l’unica a sparire sarebbe l’UEFA, almeno come la conosciamo oggi.
    Dobbiamo però ammettere l’ingresso di capitali americani nella serie A.

    Ciò cosa vuol dire?

    Vuol dire che investire sulle macerie conviene, eccome.
    Entri con pochi soldi, quindi lavori e potrai vendere a molto una volta che il prodotto sia vendibile in un certo modo.

    Va bene a tutti, l’Inter la scampa anche stavolta, ma un certo modo di pensare fa bene anche alla Juve, che invece di fare fronte comune con delle sanguisughe, farà fronte comune con società che vogliono crescere per guadagnare.

    Cottarelli?

    Vuole prendersi il giocattolo a gratis, ma il gioco è troppo grande per lui.

    • luca

      Non so se il fondo arabo sia appoggiato da Ceferin, ma pare che le trattative intavolate con Suning siano per l’acquisizione di una quota di minoranza dell’inter con una valutazione di 300 mln di €. Il fondo saudita ha provato anche un paio d’anni ad instaurare partnership commerciali col Manchester Utd. e ad acquisire il controllo di maggioranza della quote del Newcastle, trattativa naufragata – come si legge nel web – a seguito dell’intervento della Premier League, a causa dei presunti legami tra il governo saudita e una piattaforma di pirataggio online che consente la fruizione (ovviamente illegale) di una vasta selezione di eventi sportivi e stanti così le cose, fosse vera la notizia che hai riportato sulla trattativa in corso con la società cinese, non ci sarebbe da stupirsi per l’ennesimo tentativo dei diversamente onesti di uscire dalla rete dei controlli Co.Vi.Soc. attraverso una maglia inter-rotta.

      • Daniele Mari
        @marifcinter
        Yasir Al Rumayyan, il governatore del fondo saudita Pif che sarebbe in trattative con Suning per una quota di minoranza dell’Inter sulla base di una valutazione di 300 milioni di euro.

        Ben Jacobs
        @JacobsBen
        The @Gazzetta_it story is correct. PIF have explored a minority stake in #InterMilan. Told Yasir Al Rumayyan involved in talks. Up to 30% investment discussed which, based on Suning’s highest valuation would be €300m (260m). Nothing agreed but may give Suning an out not to sell.
        4:28 PM · Mar 3, 2021

        • P.S.: Ben Jacobs è un giornalista politico americano.

          • Dei giornalisti americani in genere mi fido.
            Perchè?
            Semplice vivono del loro lavoro, tanto vendono tanto guadagnano, non hanno appoggi da soddisfare, e se ci sono sono pubblici.

            Se poi vuoi capire qualcosa su una notizia, pazienza un buon vocabolario e sito USA.

            Il problema è che oggi pare che Suning non sia più degli Zhang, ma del governo cinese che ha deciso di non investire più sul calcio.
            E ti credo, i cinesi guardano solo NBA e Muay Thai.
            Stadi pieni ma si parla di impianti da 100.000 posti in città da 2.5mln di abitanti e poi comunque il business televisivo non decolla è uno sport di nicchia che funziona bene nelle fasi finali della CL e dei mondiali.
            Il resto è fuffa.
            Tò guarda, allora la Superlega…

            Il fondo PIF vorrebbe oggi la totalità del club, ma gli americani non mollano il business serie A è un buon investimento.
            Prezzi bassi e ottime prospettive di crescita.
            Leggi, peggio di così non si può.

            Insomma c’è solo da capire per chi fare il tifo.

            Tra emiri ed americani meglio i secondi almeno ti mettono le majoretes.
            I primi brindano con lo champagne analcolico.
            e le donne non vanno allo stadio.

            Tutto il contrario del Brasile dove le donne sono una percentuale altissima della torcida…
            Ma questa è un’altra storia.

            Ti dico solo che è l’unico paese al mondo dove due donne, a me ed al mio amico ci hanno chiesto di andare allo stadio con loro, abbiamo i biglietti!

            Ed io avevo un’altra età.

            • No luca

              Se Suning non è di più degli Zhang l’inter allora di chi è?..
              del governo cinese come dici?.. e 700 mln per risanare il bilancio chi li tirerà fuori il governo cinese? la Exor ha ricapitalizzato con 400 mln, in Cina con il fallimento di Suning e il mancato arrivo di nuovi proprietari hanno escluso lo Jangsu di Suning dal campionato e qui da noi nella stessa situazione non solo l’inter viene iscritta al campionato ma è anche libera di fare mercato?.. altre società come ci ricorda Antony sono state cancellate per non aver pagato i contributi, a loro invece viene concesso di pagare gli stipendi ai giocatori con mesi e mesi di ritardo?.. ma che legge è questa? la legge del menga? chi l’ha in qlo se lo tenga?.. non è il caso una volta per tutte di cancellarli dal libro degli onesti e portarli in tribunale, per farli ripartire dai dilettanti come hanno fatto con il Chievo?.. come direbbe Barone50 chiedo per un amico e se qualcun altro vuol rispondere è ben accetto.

  6. Gioele,

    si certo, il Toro ed il Napoli, ma anche la Fiorentina nessuno le ha salvate.
    A noi ci hanno pure mandato giù sull’onda del sentimento popolare, lo stesso che ha affondato la superlega, che scopriamo solo oggi che piace un pò a tutti quanti se con qualche modifica.

    Insomma, l’Inter a quanto pare i soldi li ha, la cassa è a posto, nonostante le accuse di Comisso.
    I dipendenti l’hanno salvata, in pratica ha evitato il fallimento salvata dai suoi creditori, cosa che non è successa alle altre squadre.

    Poi la FIGC ci ha messo del suo con la proroga causa Covid.
    più che altro salva Inter.

    Cosa succede in China è di difficile comprensione.

    Suning stava per essere fagocitata da Alibaba, ma è intervenuto il governo. Che ha deposto Zhang Padre e messo alla presidenza Zhang figlio.

    Quindi possiamo dire che Suning è dello stato.

    Ma il bello viene adesso, di chi è l’Inter?

    Lo stesso Raiola dice ” non so se è dei cinesi o degli americani”

    E poi c’è Sala che blocca la costruzione dello stadio per mancanza di referenti.

    Traduzione, chi è il proprietario dell’Inter?

    A lato è di ieri la notizia che Gazzidis sarebbe pronto ad appoggiare l’Inter sulla costruzione di un nuovo stadio a Milano!

    E qui si ritorna a Raiola, ma l’Inter è dei cinesi o degli americani?

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