Commemorazione vittime Heysel Reggio Emilia

 

 

 

  1. Grazie Ben.

  2. SKY CANALE 411

    Mi trovo a cambiare canale si dice facendo zapping con il telecomando…impatto con il canale 411 e Narducci che commentava il goal annullato a Cannavaro in Parma-Juventus…che cosa avesse fischiato De Santis non si sa, la Sanipoli rincara la dose e dice: è la prima volta che sento dire fallo di confusione.

    Ma forse se rivedessero l’azione che porta a quel calcio d’angolo potrebbero anche ammettere che il calcio d’angolo era fasullo…

  3. Un ringraziamento a Benedetto per aver onorato con queste bellissime immagini la memoria di 39 vittime della follia umana.

  4. Non posso mai dimenticare dove e con chi ero quel nostro triste giorno. 💔

  5. Un’ultima considerazione sul Real Madrid di Ancelotti che ha vinto questa finale con la stessa attitudine dimostrata nel lungo cammino di tutta la questa edizione di Champions, a partire dalla fase ad eliminazione diretta. Le armi messe in campo sono state la capacità di soffrire, di resistere, di giocare anche prevalentemente in difesa, per poi colpire alla prima occasione. Un cinismo e una tempra che sono il marchio impresso da Ancelotti a questa squadra, armi che qualunque cosa possano pensare e scrivere i p.redicatori k.iagni e fotti scudetti altrui, sono le stesse con le quali Allegri conquistò la finale del 2017 a Cardiff con 10 gol fatti e 1 solo subito fra ottavi e semifinali, con la finale poi persa perché di fronte c’era un Real Madrid con una quantità di talento e di esperienza nettamente superiori alle proprie.

    • Di quella finale ricordo il nostro bellissimo primo tempo…Mandzukic già mezzo zoppo e Casimiro che lo continuò chirurgicamente a curare la caviglia malconcia fino ad azzopparlo al rientro in campo nel secondo tempo…poi se come le casalinghe guardiamo solo il risultato finale allora va bene così.
      Come dici, giustamente, loro avevano un centrocampo nettamente superiore.

      • E’ ovvio che in questo momento non ha alcun senso fare confronti fra il gioco del Real di Ancelotti e quello della Juve di Allegri, solo un p.edestre k.ontabile, nonchè viscerale anti-juventino, per rimarcare la differenza di gioco fra i due allenatori cita il numero dei rispettivi trofei internazionali vinti, senza però specificare che se da una parte Ancelotti ha avuto fra le mani un Real con un bagaglio tecnico e di esperienza minimammente paragonabile a quello di una Juve che Allegri è stato chiamato a gestire in fase di rinnovamento e ricostruzione.

  6. Semplicemente grazie Ben🙏❤️

  7. Che poi Barone, a dirla tutta non si capisce perchè il giudizio su un tecnico deve essere basato esclusivamente sulla valutazione soggettiva del tipo di gioco espresso dalla squadra quando poi il parametro su cui misurare la sua grandezza effettiva diventa il numero di trofei complessivi vinti. Un equivoco evidente in cui cade chi trancia giudizi che non tengono conto della stretta correlazione che c’è fra numero di trofei conquistati (specie in campo internazionale) e quantità di talento a disposizione, specie quando, come accaduto nella finale di Parigi, il gioco basato esclusivamente sui ritmi e sul dinamismo esasperato del Liverpool ha lasciato spazio alla qualità dei singoli del Real Madrid in grado di decidere con le loro giocate da campioni l’esito di una partite ad altissimo coefficente di difficoltà. Ed è questo il punto sul quale bisognerebbe discutere e confrontarsi, possibilmente evitando i luoghi comuni dettati dai pregiudizi o dai giudizi superficiali e che si leggono nei social promiscui assiduamente frequentati da p.orci e k.ani, perchè credo che a parità di giocatori di livello internazionale (che la Juve e altre squadre italiane in questo momento non hanno), come dimostrato da Ancelotti e Zidane prima di lui, non sono i panegirici sulla qualità di gioco proposto da un allenatore rispetto all’altro a portare in bacheca i trofei e neppure gli schemi e i moduli, ma l’umiltà e la capacità di saper gestire e far rendere al massimo i campioni della propria squadra.

    • Gioele
      I saltafossi continuano a saltare da un campo all’altro con una volta il bel gioco e un’altra le vittorie…importante è a non vincere sia Allegri…ma non tengono conto che la Juve di finali ne ha disputate 9 e Allegri ne ha perse 2 su le uniche due disputate.
      Klopp che ne ha disputate 4 perdendone 3 è un grande.

      • Saltafossi che offendono ed insultano Allegri accompagnati dai deliri di un P.lurinicK. ossessionato dalla Juve.

  8. QUELLO CHE NARDUCCI NON VOLEVA SI SAPESSE

    Lo sento, Narducci, in quel canale sky con il suo accento partenopeo e con la sigaretta in bocca…con quell’aria da nemico conclamato della Juventus…ho sentito anche Gianfelice Facchetti dire che una volta sentito che tiravano in ballo il suo povero papà ha ritenuto opportuno non stare zitto e passare alle vie legali…

    “Le perle di Calciopoli che nessuno ricorda più”
    13 gennaio 2019
    È andata in giudicato la sentenza che assolve il sottoscritto e condanna Gianfelice Facchetti, che mi aveva querelato per diffamazione, rendendo un servizio a chi è tuttora alla ricerca di una verità palese ma tenuta nascosta. La sentenza della Corte di Appello di Milano (2166) conferma che l’ allora presidente dell’ inter, Giacinto Facchetti, «faceva lobbing con gli arbitri», mentre il Procuratore Figc, Palazzi, attestava che in quel modo l’ inter era passibile di art.6, cioè di illecito.
    Si è così dimostrata una diversità di giudizio rispetto a Napoli dove si è andati contro la Juve a prescindere (escludendo le altre squadre), ancorché la sentenza del processo sportivo recitasse: «Campionato regolare, nessuna partita alterata».
    Tutti hanno dovuto prenderne atto, Cassazione compresa. Si è spostata allora l’ attenzione sul «condizionamento del campionato», considerato il potere di cui era accreditato lo scrivente, che portò ad ipotizzare il reato a «consumazione anticipata». Potevano usare la parola «competenza» al posto di «potere», ma non avrebbe reso. Eppure, grazie a quella competenza, l’ Italia zeppa di juventini (come la Francia) in quel 2006 vinse il Mondiale.
    Per far capire la valenza della mossa di escludere le altre società dal processo, basta ricordare che lo statuto federale consentiva di parlare con i designatori.
    Però non come fece Facchetti quando chiese a Bergamo di intervenire sull’ arbitro Bertini perché facesse vincere i suoi in semifinale di Coppa Italia contro il Cagliari.
    L’ intercettazione di cui sopra è agli atti a Milano, mentre a Napoli il pm Narducci per molto tempo ha sostenuto che non esistessero telefonate dei nerazzurri.
    Dal canto suo il maggiore Auricchio, l’ investigatore, aveva respinto il guardalinee Coppola che voleva denunciare il condizionamento dell’inter per la squalifica di Cordoba (inter-Venezia): «L’ inter non ci interessa».
    Mentre al sottoscritto, per un colloquio con Bergamo per lamentarmi dell’ arbitraggio di De Santis a Palermo, coniarono il termine «grigliata»: il designatore mi fece presente le difficoltà e mi chiese un parere, io gli parlai degli arbitri più in forma, lui alla fine fece diversamente.
    D’altra parte, se fosse stata contestualizzata la chiamata di Bergamo a Galliani, numero due del Milan, dopo il ko rossonero con la Juve poi scudettata («A casa mia abbiamo pianto, siamo dispiaciuti, non avrei mai pensato che la Juve potesse vincere a Milano con Collina»), o quella che Galliani, allora presidente di Lega, fece al suo addetto agli arbitri, Meani, per la gara da recuperare per la morte di Papa Wojtyla («Moggi e Capello volevano spostarla di un giorno, io l’ ho spostata di una settimana così potremo recuperare Kakà, infortunato, per Siena»), tutti avrebbero capito che Bergamo poteva essere tutto tranne che un nostro sodale.

    Queste sono solo alcune “perle”: a voi le conclusioni, grazie a Gianfelice per averci dato questa opportunità.
    (Luciano Moggi)

  9. PER FORTUNA NON SIAMO TUTTI MINGHIONI

    Parlano-scrivono solo dando addosso alla Juve professandosi juventini…basterebbe fare una analisi nemmeno approfondita ma terra terra:
    Sostituisci CR7 con Kean cosa potevi ottenere? Un pò te la sei cercata anche se per causa di forza maggiore.

    Ok, diciamo che te la sei cercata, se poi trovi un var pilotata o sottomessa, per forza di cose la situazione si aggrava anche perché non hai le risorse (giocatori all’altezza) per uscirne fuori.

    Riferendomi a quella famosa squadra milanese che se pur senza infortuni e con il Var amico,
    possiamo anche dire parente stretto, non riesci a vincere lo scudetto vuol dire solo che non sai più nemmeno ruvvare.

    Finisci la stagione portando a casa 2 coppe rubandole alla squadra avversaria hai fatto una stagione strabiliante…la stessa cosa i Minghioni non l’hanno detto alla Juve di Pirlo.

    Quando vince lo scudetto Milano sono campioni del Mondo, lo vince la Juve…fino al confine…ma,
    diciotto ➕️ diciannove fanno 37…la Juve da sola vale più di quelle di Milano messe insieme.

    L’Europa calcistica cioè la uefa e Ceferin sono il De Lamentiis e l’Inda dell’Europa…le oche del Campidoglio starnazzanti ➕️ accuse comiche ➕️ pressappochismo vedi Parco dei Principi a Parigi.

    Il Milan ha vinto lo scudetto, giusto il tripudio di chi ha vinto il campionato, con milioni di tifosi a festeggiare, vuol dire che vincere lo scudetto è bello.
    Minghioni, ma lo sapete, vi rendete conto, siete connessi che noi ne abbiamo vinti NOVE tutti consecutivi uno dietro l’altro?

    L’anno che verrà non possiamo ripeterci, var o non var questo passato siamo stati anche un pò penosi, pensiamo che la Juve è
    quarta in Europa per rendimento negli ultimi dieci anni e quindi comportiamoci come una grande d’Europa.

    • Grazie Germano…sapevo del napoletano autore del libro ma non della condivisione dell’interista.

      • Io non sapevo né dell’una né dell’altra. Solo che ogni tanto seguo Kinoshi ed è così che l’ho scoperto. Il problema è che poi se ne escono sempre con la solita scusa che è solo ironia.

        • Sinceramente mi sono pure stufato di volgere l’altra guancia…direi anche basta.

        • Germano se posso dire la mia, a chi riempie un libro con le battute riciclate dei chiagni e fotti si può solo replicare di far bene attenzione alla Asl di Napoli dove prenotare le visite specialistiche, se alla Asl1 che ha dato l’ok per la trasferta del Napoli a Torino o alla Asl2 che ha messo in quarantena diversi giocatori e impedito alla squadra di partire.

          • P.S.: In altre parole e con tono altrettanto ironico, un consiglio a non farsi visitare da uno qualunque ma da un medico buono.

          • “Si tratta – aggiunge Di Fazio – di un viaggio paradossale che ripercorre i fatti degli ultimi quarant’anni e che si gioca tutto sul parallelismo calcio/politica. Sono un tifoso del Napoli ed è quasi naturale che il mio avversario sia la Juventus che io nel libro tratteggio come l’esempio di ciò che non va, facendo ricorso a tutti quegli stereotipi e quelle accuse, se mi si passi il termine, che usano coloro che non tifano quelle maglie.”

            Al di là che gli stereotipi e le accuse che ha preso in prestito da chi non tifa Juventus potrebbero essere adottati anche da chi non tifa napoli, inter, milan, o qualunque altra squadra, che senso ha da partigiano del Napoli giocare sul “parallelismo calcio/politica” facendo leva sull’atavica contrapposizione da tifosi?

  10. Io ho letto gente (juventini intendo) che afferma “ma cosa vanno a prendere DiMaria che non è altro che un Bernardeschi però con 6 anni in più…”
    Ora.
    Non so se hanno sbirciato un attimo la partita di ieri sera.
    Si sarebbero accorti della differenza che c’è tra un fuoriclasse e un giocatore comune.
    DiMaria, se mai venisse alla Juve, non penso, ma se mai fosse, dovrebbero stendergli il tappeto rosso dove cammina, perché anche da zoppo è due spanne superiore a tutti gli altri giocatori che abbiamo messi tutti insieme, altroché Bernardeschi…

  11. Ecco il punto è anche zoppo e con la carta di identità ingiallita… speriamo bene e che non sia un douglas costa.

  12. Italia inguardabile, 3 gol di scarto (che potevano anche essere 6 o 7) dicono tutto sulla differenza tecnica abissale che c’è con l’Argentina e se questa è l’Italia, è una fortuna per Mancini non partecipare ai mondiali con giocatori decisamente impresentabili a certi livelli.

  13. Buon 2 giugno a tutti. Non ho visto granché della partita ieri, mi aspettavo lo show dell’Argentina e un tira a campare di un Italia demotivata e molto rimaneggiata.
    Quanto ai libri di poveracci frustrati, non diverranno mai dei cult ma se venissero messi in mano della magistratura per ridurre in mutande ( come diceva il blogger ) gli idioti che sparano fango sarebbe un buon esempio anche per altri.

  14. Fare zapping nel web è davvero divertente, nel senso che a divertire sono i nick che per denigrare la Juve si inventano i paragoni più assurdi, l’ultimo è che questa Juve è simile ad un saprofago, un termine che non avevo mai sentito e ho scoperto che trattasi di un organismo che si nutre di sostanze organiche in decomposizione, insomma un modo snob per dire “Juve merda” e infatti a rispondergli è un altro snob, con la differenza rispetto all’altro di essere un tifoso juventino.

    • Gioele, anche la Merda ha la sua dignità…tu pensa, io che la chiamo sempre inter.

      • Barone, anche questa è una “sentenza” solo che stavolta ad emetterla non è stato un interista ma uno che dice di essere milanista dal 54, stranamente però dice anche le stesse cose contro Allegri dell’interista ossessionato dalla Juve.

  15. C’ERA UNA VOLTA L’ITALIA

    Devo correggermi, non ne serve uno di centrale ma due.
    Il primo goal dell’Argentina, bravo Messi a costruirlo, sbaglia Bonucci a perdersi Lautaro.
    Il secondo, quello del bollito, danno colpa a Chiellini…no, io dico che Chiellini ha fatto in modo che Donnarumma potesse intervenire…invece è rimasto in panne tra la porta e il pallone.

    I due centrali dell’Europeo e che hanno contribuito alla vittoria insieme alla tanta fortuna avuta dalla Nazionale Azzurra non sono più loro…e una volta che Chiellini lascia Bonucci renderà il 40% in meno più aggiungo altri 40% per l’età.

    Ps
    De Sciglio rinnova fino al 2025…e Di Maria è bollito.

  16. ER CANE E LA LUNA

    C’era ‘na vorta un Cane, in mezzo a un vicolo,
    che abbajava a la Luna. Passò un Gatto:
    — Lascila perde! — disse — Che t’ha fatto?
    Perché te guarda? Quanto sei ridicolo!
    La Luna guarda tutti, ma nun bada
    a quelli che s’ammazzeno pe’ strada.

    — E pe’ questo ce sformo! — disse er Cane —
    In mezzo a tante infamie e a tanti guai,
    ècchela lì! nun s’è cambiata mai
    e rimane impassibbile, rimane…
    Me piacerebbe ch’aggricciasse er naso,
    che stralunasse l’occhi… Nun c’è caso!

    — Perché ‘ste cose qui l’ha viste spesso:
    — rispose er Gatto — er monno è sempre quello.
    Quanno Caino sbudellò er fratello
    la Luna rise tale e quale adesso:
    ha riso sempre e riderà perfino
    se un giorno Abbele scannerà Caino…

  17. IL RINNOVO

    Sarri fino al 2025 allenerà la Lazio.
    Invece Allegri non può allenare la Juve…

  18. LA LUNA NERA

    “Il campione non è quello che esce dallo spogliatoio, sconsolato, e chiama il procuratore.
    È quello che tira fuori l’orgoglio, ti dimostra che è ancora un campione e così in campo vince le partite”.
    (Massimiliano Allegri)

  19. Alessandro Magno 2 Giugno 2022 @23:59
    credo che agnelli abbia detto un qualcosa sulle università con zhang quindi ho ripreso quella frase. sul bene all’inter era evidente la battuta visto che lui stesso dice che la cosa è particolare. francamente ripeto non mi fa ne caldo ne freddo la battuta in se. poi le battute a volte riescono altre meno ma la cosa non mi crea nessun fastidio anche io non amo l’inter e ho amici dell’inter. ho pure mio suocero che è dell’inter a cui voglio molto bene. non è una guerra. fortunatamente.

    hai fatto delle domande e hai chiesto delle risposte e quindi ribadisco quello che penso io sui tifosi :

    resto fermamente della mia idea, i tifosi devono tifare e non rompere le scatole e la società deve fare quel che deve fare. ai tifosi libera scelta di seguire o meno fine.

    ci manca solo che una società seria come la juventus si metta in mano ai tifosi come una roma una lazio o un napoli qualsiasi, fra l’altro tifosi che ogni settimana cambiano idea .

    Rispondi
    Alessandro Magno 3 Giugno 2022 @00:09
    Fra l’altro non capisco dove i tifosi siano stati presi in giro. Perché non si è vinto?

    Condivido Ben…Dove firmo?

    No perché non ho capito bene, le risposte sono libere o devono seguire la direzione della Luna?

    • Barone e Benedetto, in un luogo di pubblico accesso il confronto di opinioni ha ragione di esistere se a ognuno dei partecipanti è concesso di esprimersi liberamente e senza condizionamenti, chi si ostina a non voler seguire questa regola di civile convivenza non merita attenzione nè rispetto per le sue idee.

  20. COLPA DI ALLEGRI

    Nei dati Auditel (vedi tabella sotto) sono compresi anche gli ascolti su smart tv, ma sfuggono invece tutti quelli di DAZN su altri device, che la società non fa misurare da Auditel o Audiweb (che sarebbero dei Jic) ma da Nielsen. Questa la classifica, dalla squadra più seguita a quella meno vista del campionato:

    SQUADRA SERIE A 21/22 PARTITE SKY
    Juventus 32.991.758 8
    Milan 32.123.481 14
    inter 31.295.168 11
    Napoli 21.670.924 3
    Roma 19.816.594 3
    Atalanta 17.375.464 15
    Lazio 16.745.045 13
    Fiorentina 15.661.919 18
    Cagliari 13.276.201 16
    Torino 12.513.774 12
    Bologna 12.256.938 15
    Genoa 12.022.273 14
    Sampdoria 11.804.944 13
    Venezia 11.368.823 14
    Sassuolo 10.983.194 11
    Udinese 10.541.544 11
    Salernitana 10.519.056 10
    Verona 10.410.346 8
    Empoli 9.403.011 9
    Spezia 8.874.394 10
    Totale Sky 46.173.711
    Totale DAZN 123.451.809
    TOTALE 169.625.520
    Spettatori Serie A 2021/22

    Le squadre più penalizzate nel cambio di distribuzione dei match sono state il Napoli (-38,4% di ascolti rispetto alla stagione 2020/21), la Juventus (-38%) e la Roma (-30,7%), mentre Milan (-23%) e inter (-18%) hanno contenuto i danni perché in programmazione più spesso anche sui canali Sky.

    • Infatti la diminuzione percentuale di ascolti non rapportata al numero di abbonati sia a Sky che a Dazn per Juve e Napoli non ha alcun senso visto che per gli abbonati solo a Sky le partite delle 2 squadre trasmesse si contano sulle dita di una mano.

  21. GUFI GUFONI E GUFETTE

    Ho letto l’interessante pezzo post Cardiff di Gianluigi Paragone, fratello di fede bianconera. Lo suddividerei in tre parti: i «gufi», il destino, il presunto potere italiano.

    Sulla prima parte sono perfettamente d’ accordo: chi da noi non vince mai ha tutti i diritti di celebrare l’unica soddisfazione stagionale. Magari con un po’ di pudore in più di quanto si sia visto in questi giorni, soprattutto se la propria squadra non conquista lo scudetto da 6/7/16/27/41/48 anni (rispettivamente Milan/inter/Roma/Napoli/Torino/Fiorentina), ma «viva» le sane gufate.

    Anche la seconda ha un suo fondamento innegabile: forse pensavamo davvero che ci spettasse di diritto, che il destino stavolta dovesse premiarci. Il problema, temo non risolvibile, è che il calcio se ne frega del destino: come in Italia premia costantemente chi ha Buffon-Alves-Bonucci-Dybala-Higuain piuttosto che chi schiera Hysaj-Fazio-Nagatomo-Zapata e compagnia, in Europa, molto spesso, fa vincere chi ha Ronaldo in squadra, pure se gli altri hanno perso mille finali di fila.

    I nostri pensieri, tuttavia, si dividono completamente sulla terza parte, che peraltro comincia con una citazione del triplete (in maiuscolo!), quando notoriamente non è nulla, se non una mera invenzione da sbandierare nei decenni senza vittorie interiste. Basti pensare che il Real non lo ha mai realizzato: provate a mandare un tifoso interista, arrivato in finale di Champions una volta negli ultimi 45 anni, a sfottere uno del Real perché non ha mai fatto il triplete. Nel caso, vi prego di riprendere la scena. Ma non è questo il punto.

    Paragone parla di Juve «arrogantemente sabauda», «provincialmente vincente», di una squadra «costruita nel potere e dal potere», chiedendo infine di rendere «trasparenti i nostri scudetti». Sposa in qualche modo un pensiero di tanti nostri rivali: siete forti in Italia (per i più disparati motivi: la Fiat, gli arbitri, le riprese tv, appunto il generico «potere»), fuori no. Al netto del conteggio degli scudetti (ricordiamo tutti Del Piero che rovescia per Trezeguet a San Siro, con arbitro Collina e Ibra squalificato per prova tv nonostante quella vorace «Cupola»?), viene da chiedersi come si sposi, questa tesi, con l’essere stata la prima squadra di tutta Europa ad aver vinto tutti i trofei ufficiali Uefa. E le nove finali, le plurime eliminazioni di squadroni come il Barcellona, il venire definiti da Ferguson il punto di riferimento del calcio europeo di un decennio, l’essere gli unici negli ultimi 4 anni ad avere eliminato il Real Madrid? Lì ci dimentichiamo della nostra arroganza sabauda e del nostro computo degli scudetti? Ce ne ricordiamo solo in finale?

    Puntiamo decisi su Kiev, allora, sperando che stavolta non tremino le gambe. Ma senza dare credito a deboli cliché creati da chi non ci ama. Senza dimenticare di puntare al settimo scudetto di fila: sarà provinciale, ma che soddisfazione avere cannibalizzato i trofei del calcio italiano, a pochi anni dal giorno in cui erano convinti che non saremmo mai più tornati noi. E invece siamo qui. Sempre primi in Italia, secondi in Europa solo a Ronaldo.
    (Massimo Zampini post Cardiff)

  22. NE MANCA UN ALTRO

    Una volta vennero chiamati a raccolta vecchi amici di tastiera solo per dare addosso al Barone…tutti quanti ci hanno lasciato le penne più di tutti un tale ricomparso dopo un paio d’anni…se alla Juve non ci sono campioni ti dai un calcio ai coglioni da solo se prima dai la colpa all’allenatore.

    Dicevo, alla formazione delle jene manca solo lo “spagnolo”…

  23. C’è chi rimpiange Marotta, ma dimentica che al suo arrivo alla Juve nel 2010 portò giocatori come Martinez, Motta, Aquilani, Lanzafame, Rinaudo, Sorensen, Traoré, Pasquato, furono acquisti dispendiosi oltre che poco funzionali alla ricostruzione di una Juve arrivata settima l’anno precedente, gli unici azzeccati quell’anno furono Bonucci e Barzagli ma il risultato fu un altro settimo posto. L’anno dopo arrivarono i colpi di Pirlo e Vidal mentre il tanto criticato Paratici portò Pogba alla Juve appena Raiola lo offrì. Per il resto la sua specialità sono stati i parametri zero, troppi, specie quelli arrivati dopo aver sembrato un centrocampo fra i più forti d’Europa.

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