3 agosto Si valuta Pogba ed eventuali sostituti intanto si lavora alle uscite

 

Come ogni hanno facciamo il punto della situazione volta per volta

Portieri: Nessuna novità i portieri per la nuova stagione se non che Perin ha fatto un ottima partita contro il Real Madrid e questo vuol dire che c’è grande serietà da parte di Mattia che ha accettato il ruolo di secondo ma vuol ritaglirsi un ruolo da protagonista.

Difesa: Preso Cambiaso  e forse girato troppo frettolosamente al Bologna visto le lacune mostrate sin qui da Alex Sandro il nodo scoperto resta soprattutto li al terzino sinistro dove purtroppo al momento non ci pare essere novità in vista. Molina andato all’Atletico Madrid Udogie pista raffreddatissima. La novità dell’ultima ora pare invece l’uscita di Rugani a cui sono interessate Galatasaray e alcune italiane fra cui Empoli su tutte. Per il mercato italiano è ipotizzabile che alla Juventus venga chiesto di pagare a Rugani quasi tutto l’ingaggio del prossimo anno ecco perchè la pista turca è quella preferita dalla società. Sarà lo stesso per il giocatore? Nel caso Rugani partisse allora la Juve dovrebbe cercare il quarto centrale , in questo caso Mlenkovic della Fiorentina parrebbe il nome più probabile.

Centrocampo: Liquidato senza rimpianti Ramsey si cerca di fare altrettanto con Arthur . Pare che Arsenal ma soprattutto Valencia siano fortemente interessate al brasiliano. La Juventus  farebbe carte false pur di disfarsene. Non sappiamo allo stato attuale se l’operazione andrà in porto. Arthur è forte sulle sue posizioni di mantenere l’attuale ingaggio che probabilmente l’Arsenal può eguagliare mentre il Valencia no. Non si registrano voci di imminente partenza di Rabiot ne tantomeno di Zakaria. Con McKennie e Pogba infortunati dovrebbe arrivare sicuramente un altro centrocampista. Il più vicino ad oggi è sempre Kostic che per valore costo è altamente fattibile , praticamente è già tutto fatto occorre solo che la Juve chiuda trovando il prezzo con la sua squadra di provenienza. La distanza non è proibitiva ballano un paio di milioni. Zaniolo in stand by le parti erano d’accordo su tutto tranne sulla formula di pagamento che la Roma non gradisce troppo dilatata, la sensazione è che l’operazione si farà in quanto Zanilo nel 2024 va in scadenza e allora la Juve lo prenderebbe a meno a solo un anno dalla fine del contratto. Paredes è una pista calda ma il PSG ha ancora pretese troppo alte per la Juventus che sta valutando anche di prendere Pjanic a zero.  C’è chi dice si lavori sotto traccia per Milinkov Savic nome che torna sempre di moda ma il costo è abbastanza elevato. Lotito vuole soldi e non contropartite tecniche anche se a Sarri non dispiacciono nè Rovella nè Rugani. Fagioli ad oggi sembra esser stato definitivamente promosso in prima squadra.

Attacco: I nomi vicini sono sempre gli stessi Morata su tutti e Arnautovic come vice Vlahovic. Non pare interessare Belotti che pare andrà alla Roma. Sono stati accostati alla Juve i nomi di Firmino Martial e Depay che non trovano reale conferma. La Juventus è abbastanza soddisfatta del precampionato di Kean e non ha fretta. Ha sondato il terreno per Mertens svincolato che però vuole un contratto importante e per Raspadori e si è vista chiedere 40 milioni dl Sassuolo. Altri nomi accostati in questi giorni il solito Milik e Muriel dell’Atalanta. Intanto Lucca del Pisa, giovane di belle speranze accostato lo scorso inverno ai nostri colori è partito per Amsterdam alla corte dell’Ajax. Un operazione da 1 milioni di prestito con obbligo di riscatto per ulteriori 10. Curiosamente nella storia del glorioso club olandese Lucca sarà il primo italiano a vestire quella maglia.

 

  1. IL VALENCIA E GATTUSO

    Li ha richiesti Gattuso e il Valencia vuole accontentarlo…Arthur, Alex Sandro e Rabiot li vorrebbe Gattuso.
    A questo punto uno sforzo per Milinkovic-Savic si potrebbe fare.

    Passiamo alle critiche: Preso Cambiaso e rivenduto precipitosamente è stato un errore.
    Ora come ora manca un terzino sinistro.

    Mertenz per rispetto del Napoli rifiuta la Juve…a questo punto punterei su Raspadori, anche se un tantino caro.
    40 milioni sono tanti anche se giovane.

    Per me alla Juve doveva essere Morata a vita.

  2. AH PERÒ!!!

    Pioggia di fondi in arrivo per la Juventus. Perché?
    Stellantis, ovvero la nuova società che riunisce Peugeot e Fiat Chrysler Automobiles presieduta da John Elkann, ha chiuso il primo trimestre del 2022 con un utile netto di 8 miliardi di euro.
    Una cifra che fa registrare un aumento del 34% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I ricavi netti, inoltre, ammontano a 88 miliardi di euro. Ma per quale motivo questa notizia viene considerata positiva dalla Juventus?

    L’azionista di maggioranza del gruppo automobilistico in questione (il quarto per grandezza al mondo) è infatti Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che detiene anche la proprietà della Juventus.
    I risultati economici conseguiti da Stellantis consentiranno quindi al club, tramite Exor, di ottenere nelle prossime settimane nuove risorse da investire sul mercato.

    Ci potrebbe essere qualcosa anche per l’inter…anche minima?
    Era pe n’amico

  3. “𝙑𝙤𝙞 𝙛𝙞𝙡𝙤𝙨𝙤𝙘𝙞𝙚𝙩𝙖𝙧𝙞 𝙣𝙤𝙣 𝙖𝙫𝙚𝙩𝙚 𝙖𝙢𝙗𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚!”

    Il mio obiettivo “social” non è, come molti possono pensare, quello di rompere le scatole a chi la pensa diversamente da me, quanto quello di analizzare e capire le dinamiche del tifo bianconero.

    Ecco perché, delle tante accuse che vengono rivolte a quelli come me, quelli, cioè, che si ritengono semplici tifosi che accettano tanto le vittorie quanto le inevitabili sconfitte come cose normali nella vita e nello sport, quella che trovo migliore in assoluto è:

    𝗩𝗼𝗶 𝗳𝗶𝗹𝗼𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘃𝗲𝘁𝗲 𝗮𝗺𝗯𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲!

    Mi fa sbellicare sta frase, perché contiene tutti i germi del disagio del tifoso medio, come ora cercherò di spiegare.

    Vedete, amici e compagni di tifo, l’ambizione è qualcosa che rientra nel novero della vita personale e professionale di ciascuno di noi, poiché è un sentimento che stimola l’azione, il comportamento, il modo di vedere il mondo, con una caratteristica ben precisa: quella di poter esercitare una forma di controllo, atto a condizionare le sorti della propria vita.

    La rispiego facile: essere ambizioso significa cercare di indirizzare la propria vita verso il raggiungimento dei risultati prefissati.
    Io sono ambizioso: nella vita come nel lavoro, cerco libertà e gratificazione economica. Voglio fare cose che mi piacciono e venire pagato per quelle. E ambisco ad essere libero per potermi godere quanto più possibile la mia famiglia. Per dire, io trascorro oltre 2 mesi estivi lontano da casa con la mia famiglia. Questa è ambizione.

    Poi ci sono i capricci, quelli che gli adulti non dovrebbero fare. Se io mi presentassi in riunione con i miei soci dicendo: “basta, sono stufo! Voglio guadagnare 2 milioni di euro al mese e poi fare una exit da 1 miliardo” sarei o un cretino, o un bambino capriccioso.
    Ma arriviamo alla Juve…

    Mi hanno sempre fatto ridere quei tifosi che affermano di essere i possessori della loro squadra. Per dire: adoro prendere per i fondelli i granata, massimo esempio di chi pensa di possedere qualcosa che, invece, è nelle solide mani del signor Cairo. Il toro è di Cairo, la Juve degli Agnelli, l’inter… va beh, non si sa.

    Il tifoso deve fare il tifo. Può farlo in svariati modi: può godere per le vittorie e sminuire le sconfitte accettandole come inevitabili, oppure può arrabbiarsi, indignarsi, contestare, criticare. Tutto legittimo, ciascuno sceglie come tifare.

    Ma, e qui arriviamo al discorso, il tifoso non può coltivare ambizioni, perché l’ambizione è qualcosa che riguarda ciò che abbiamo nel nostro controllo. Se nel lavoro sono ambizioso, posso arrivare a guadagnare di più o a ottenere delle promozioni. Nel calcio, invece, essere ambiziosi non porta a niente, perché questo nostro sentimento non può trasformarsi in azione. E senza azione, non si ottengono risultati!

    Vedete, se anche tutti i tifosi della Juve fossero come quella minoranza rumorosa e disagiata che:

    – odia l’allenatore;
    – odia i giocatori (amando però quelli che se ne vanno);
    – odia i dirigenti;
    – sminuisce le vittorie ed enfatizza le sconfitte;
    – odia vincere scudetti ma PRETENDE la Champions;

    non succederebbe una BEATA FAVA.

    Ve lo rispiego facile: se anche fossimo tutti come quelli di Ateralbus, quelli di Live Bianconera, Avsim, Carugo Campi, eccetera, NON CAMBIEREBBE UNA MAZZA!

    La Juve continuerebbe ad essere la Juve.

    Sì, dai, quella che ha perso 7 finali di champions, che ha vinto tanti scudettini (spesso perché non c’erano avversarie), quella che è stata in B causa calciopoli, quella odiata dagli avversari, quella che, negli ultimi 3 anni, è uscita agli ottavi di Champions, quella guidata da Andrea Agnelli, quella allenata da Massimiliano Allegri.

    Davvero, ragazzi, ve lo dico con tutta la saggezza dei miei 47 anni, di cui 43 da tifoso fanatico della Juve: voi potete avere tutta l’ambizione del mondo ma questa ambizione non si trasformerà in vittorie o in bel giuoco!

    Non so se è perché mamma e papà non vi hanno mai spiegato queste cose, ma davvero spero che riserviate la vostra ambizione in qualcosa di davvero utile.

    Trasformate questa ambizione in azione, e raccoglietene i risultati in termini lavorativi, affettivi o nei vostri hobby. Perché questa cosa qua ha un potere pazzesco, ha cioè il potere di CAMBIARVI LA VITA.
    Invece, scrivere tutti i giorni che:

    – volete un gioco divertente;
    – volete Italiano o De Zerbi come mister;
    – volete Lapo presidente (al quale, purtroppo, la Famiglia non ha mai neanche affidato la gestione di un concessionario, fatevele due domande ogni tanto!);
    – volete vincere la Champions con la forza del gioco e delle idee e con una squadra di giovani, mentre non riesce a vincerla neanche Guardiola con una squadra di fenomeni assoluti e giocando il calcio più bello del mondo…

    NON PORTA ASSOLUTAMENTE A NULLA!

    Quindi, davvero, quando criticate i “filosocietari”, usate argomenti più intelligenti, perché far passare i capricci da bambini non realizzati per ambizione è una cosa stupida e che fa perdere credibilità alle vostre già strampalate tesi.

    Un abbraccio, amici ambiziosi!
    (Emiliano Faziosi)

  4. RISCHIO DUE SOSTE

    La scelta conservativa di Pogba è rispettabile. Ma acclarato che un menisco non si aggiusta da solo, il rischio che il calciatore si debba fermare due volte in questo campionato è altissimo.
    Poi c’é la componente psicologica: come può affrontare i contrasti un calciatore sapendo di non essere al cento per cento delle sue possibilità fisiche?

    Per fortuna forse non tutti i mali vengono per nuocere. L’infortunio del francese pare abbia indotto la Juve a trattenere innanzitutto Fagioli e forse anche Rovella. Insomma avremo l’opportunità concreta di testare la qualità di questi ragazzi che hanno comunque già dimostrato di avere dei numeri.

    La squadra al momento -come tutti concordano-, manca ancora di due o tre pedine: a centrocampo, a sinistra e in attacco.
    Temo però che smaltire gli esuberi sia un problema non da poco a dieci giorni dall’inizio del campionato.

  5. A VOLTE POTREB E GIRARE

    Pogba sicuramente si è affidato alla Dea fortuna.

    Il Prof Tencone: “Nelle prossime cinque settimane il giocatore riprenderà progressivamente gli allenamenti.
    Non ci sono delle cure particolari.
    Quel menisco è rotto e nessuna cura del mondo lo riaggiusterà. Rimarrà rotto.
    Tuttavia il pezzettino di menisco che si è staccato potrebbe iniziare a dare sempre meno fastidio e dolore a patto che, come si dice in gergo, non ‘incastri il ginocchio’ e non lo ‘mandi in blocco’.
    Pogba potrebbe anche non sentire fastidio per niente, nel migliore dei casi.
    E quindi riprendere progressivamente gli allenamenti”.

    Alla Juve servirebbero più tifosi positivi e meno negativi, oltre che gufi #scassacazzi.

    • In pratica ti dice esattamente quello che ti ho scritto ieri.
      Non si tratta di essere positivi o negativi o gufi scassacazzi, si deve essere realisti e concreti, un menisco è un menisco e non guarisce da solo. Non ci sono altri cazzi o discorsi intorno. Come dice lui “nessuna cura al mondo lo riaggiusterà”. E non serve essere ortopedici per saperlo o capirlo.
      Potevi postare anche il resto del discorso fatto da Tencone, dove ti dice che Pogba si spera non abbia ricadute, e che se le avrà non succede nulla di che, ma in quel caso abbiamo solo perso tempo e dovrà fare l’operazione. A quest’ora, se si fosse fatto operare subito, eravamo già a metà del recupero.

      “Pogba potrebbe anche non sentire fastidio per niente, nel migliore dei casi. E quindi riprendere progressivamente gli allenamenti. Il problema non è tanto correre o prendere un colpo, il problema è saltarci sopra con la rotazione. Pogba peraltro ha un gioco particolare, fa tutti quei numeri: si ferma, torna indietro, cambia passo… Questa specificità aumenta un po’ il rischio che il ginocchio si blocchi. Poi, per carità, non è che capiti nulla di grave: verrebbe operato in quel momento lì. Però vuol dire ricominciare da capo tutto il discorso. Ipotizzo che sia una scelta del giocatore. Immagino che la società l’abbia accettata e autorizzata, anche perché non puoi certo fare operare un giocatore contro la sua volontà, consapevole del fatto che a fronte di qualche eventuale vantaggio per il giocatore vi sono invece dei sicuri svantaggi per il club. La scelta medica, non della società, la scelta degli esperti medici di tutto il mondo in questi casi consiglia di fare ciò che fanno tutti i giocatori: togliere subito il pezzettino rotto. Se Pogba l’avesse fatto immediatamente dopo l’infortunio, avrebbe già guadagnato una settimana-dieci giorni”

      • Solo che, io ho scritto di Tencone cosa che invece non lo hai fatto tu.
        Infatti ho commentato il tuo pensiero non quello di Tencone.

  6. Una cosa non capirò mai: perché invece di commentare un “fatto” (nello specifico l’infortunio di Pogba), molti sui social commentano i commenti più strani riguardanti quel “fatto”.

    Boh … A me sembra (ma può essere anche che mi sbagli) che in questo modo si dà solo più visibilità alle varie astruserie. Col rischio di perdere di vista la realtà concreta.

  7. La questione Pogba in un modo e nell’altro sta condizionando quest’ultima parte del mercato, la scelta di Pogba di non operarsi, al contrario di quel che viene scritto qui e altrove, è una decisione ufficialmente condivisa con la società.

    Detto questo, altro è il parere espresso dall’area sanitaria che consigliava l’intervento chirurgico, . ma sono personalmente dell’idea che evitare il lungo stop imposto da un’eventuale operazione di suturazione non sia stata solo la volontà del giocatore ma anche della società che seppur consapevole del rischio di aggravamento ha preferito avere a disposizione il giocatore in tempi brevi, sopratutto in ottica in Champions, competizione in cui l’obiettivo primario e vitale per la società è l’accesso agli ottavi, ed in questo senso in un eventuale girone complicato non avere Pogba nelle partite che contano potrebbe essere una scelta pericolosa. Certo il rischio che strada facendo Pogba possa fermarsi c’è, ma è un rischio minore o quantomeno si spera che possa essere minore rispetto al non avere la certezza che fra 5-6 mesi Pogba torni in campo in condizioni fisico-atletiche ottimali nel momento cruciale della stagione.

    Questo dunque l’aspetto sportivo, mentre dal punto di vista medico credo che società e giocatore abbiano fatto un’altra scelta, in qualche modo correlata alla prima, quella fra l’area sanitaria che consigliava l’intervento chirurgico ed i pareri degli esperti ortopedici, e dopo aver letto quello del Prof.Tencone credo di poter dire che concordano sullo stesso punto, questo è del Dott.Stefano Lovati un altro esperto in ortopedia: “Oggi si cerca di preservare il menisco, perché sono strutture che ammortizzano i movimenti e non solo. Quello di Pogba, leggendo sui giornali, ha comportato a una terapia conservativa e dipende dalla lesione avuta. Quando ci sono piccole lesioni, la tendenza è proprio quella di portare via solo una piccola porzione di menisco e nel giro di pochi giorni ci si può allenare. Molto dipende dalla zona lesionata e dal tipo di lesione. Quando i giocatori rientrano a giocare, vengono rimessi in condizione di rifare la propria attività al 100%. Si parte con un programma fisioterapico ma in 10-15 giorni si riprende con un differenziato, per poi tornare a giocare. Il menisco esterno è un po’ più lento, vista la posizione, nel recupero, ma in 20-25 giorni si torna alla normalità. Rischi per i legamenti? No, sono due cose diverse, una volta risistemato il menisco, i legamenti non ne risentono”.

  8. I DENTI ALLE GENGIVE

    Quest’anno abbiamo deciso di venire qua nella Cappella di famiglia, perché il 2023 segnerà un anno molto importante: sarà il centesimo di proprietà della famiglia Agnelli nella Juventus. Siamo la più lunga proprietà di qualsiasi club sportivo e disciplina al mondo: nessuno ha una proprietà così.
    Se la Juve è quella che è, lo dobbiamo anche a chi riposa qui dentro: dal Senatore Agnelli, fondatore della FIAT, a suo figlio Edoardo che ha creduto tantissimo nello sport, sicuramente passando, nel secondo Dopoguerra, dall’Avvocato (mio zio) a mio padre.
    Pensare che questa è la stagione che ci conduce ai 100 anni mi ha portato alla decisione di tornare a Villar Perosa.
    E che sia d’auspicio per portare qui l’anno prossimo uno o più trofei.
    Oggi è un anno importante: il modo migliore per onorarlo sarà quello di pensare continuamente a chi ha fatto grande il club”.

    Andrea Agnelli

  9. La disinformazione a spasso sulle ginocchia di Pogba…

    Da Calciomercato.com (sito legato alla GdS) del 26 luglio 2022:
    “Secondo quanto filtra dal ritiro della Loyola Marymouth University a Los Angeles in California il problema accusato da Pogba non è estemporaneo, ma il frutto di un’aggravarsi, fino alla rottura (ndr – il menisco è quello del ginocchio destro), di una tensione all’articolazione che il centrocampista francese si porta dietro da tanto tempo.”

    Dalla Gazzetta dello Sport del 29 luglio 2022:
    “Ci sono momenti nella vita che vorresti non vivere mai. Paul Pogba ha passato gli ultimi anni della sua carriera a combattere con i problemi fisici: polpaccio, caviglia e coscia le parti del corpo che più lo hanno fatto penare, ma anche il ginocchio (il sinistro in particolare) in passato lo aveva costretto a stare a riposo.”

    Dunque ricapitolando, in data 26 luglio scrivono che la causa della rottura del menisco del ginocchio destro di Pogba sarebbe conseguenza di un aggravarsi della tensione all’articolazione, notizia filtrata, dicono, da un’università americana (certo come no, tutti sanno che le diagnosi non si fanno più nei centri diagnostici specializzati ma nelle università dello sport americane), poi il 29 luglio scrivono che i problemi fisici e i periodi di riposo conseguenti erano causati da infortuni al polpaccio, alla caviglia, alla coscia e al ginocchio.. col menisco sano.

    A questo punto dunque non si tratta più di disinformazione ma di “astruserie” di un’informazione viziata e scorretta, il peggio però è che a dar loro risonanza mediatica sono certi boccaloni che riportano pedissequamente qualunque cosa trovano nei cassonetti della spazzatura giornalistica.

  10. SERIE A TIM

    Tra non molto va ad iniziare il campionato di Serie A, che si chiama Serie A TIM.

    La Tim è di Tronchetti Provera ed è colui che insieme a Moratti ha gestito per lungo tempo l’inter. Tronchetti Provera è colui che ha fatto arrivare Zhang.
    Tronchetti Provera è colui che ha ordinato le intercettazioni ante-2006.

    Le aveva fatte abusive ed è stato messo sotto inchiesta per questo.

    Dicevo,si chiama Serie A TIM e sponsorizza il campionato da oltre 25 anni.
    Ma nessuno parla, nessuno dice niente di un perfetto sistema di controllo anche della Serie A attraverso il quale hanno potuto imbastire i processi farsa nel lontano 2006.

  11. Pare che stiano per arrivare Kostic e Paredes, la dirigenza però in un comunicato ufficiale fa sapere che aspetterà il via libera dei tifosi, ovviamente solo di quelli che monitorano costantemente il web, pieno di notizie sugli infortuni passati e le condizioni attuali dei giocatori in questione, dopo quelle che insinuavano che Pogba avesse già problemi al ginocchio.

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