Mercoledì 14 mercoledì 2022 Juventus – Benfica ore 21 Allianz Stadium Torino

Scritto da Cinzia Fresia

Non c’è riposo per la Juventus.
I bianconeri non hanno il tempo per rifiatare e per riflettere su quanto accaduto contro la Salernitana, c’è un’altra partita da giocare. il Benfica : 11 partite, 11 vittorie i risultati parlano da soli.
I portoghesi arrivano a Torino in gran forma vietato perciò sottovalutarli.
Di positivo c’è il recupero di Angel di Maria, grande assente fino adesso e anima di questa squadra ancora in embrione e dalle prestazioni alterne.

Il Benfica è un avversario tosto e le statistiche non sono favorevoli ai bianconeri. I giocatori di scarsa esperienza nelle coppe daranno sicuramente qualche pensiero a Massimiliano Allegri.
Ora tocca al campo e ai ragazzi tirare fuori la grinta, una sconfitta complicherebbe di molto il passaggio del turno, sebbene l’allenatore minimizzi tra una battuta e l’altra considerando il risultato comunque non decisivo.
Una sconfitta non gioverebbe ad un morale già piuttosto basso di suo. Le aspettative di questa squadra costruita su misura per l’allenatore, non stanno soddisfacendo il pubblico ma altresì la Società stessa la quale non sa più come accontentare il tecnico.

  1. DECISIVA

    “A salvare Allegri dalle mille critiche seguenti l’ennesima prestazione deludente ci aveva pensato Milik”.

    Ma poi col casino arbitro-Var, e le successive giuste polemiche, Allegri si è salvato comunque.
    Perché la Juve aveva vinto per il rotto della cuffia, in coda a una prestazione come al solito indecorosa.

    Aspettiamo tremebondi l’incontro di questa sera col Benfica per un miracolo?
    Certo, i miracoli possono anche accadere, ma bisogna pregare contriti e con le ginocchia sui ceci per la grazia di vedere un gioco sempre assente, quando non vilipeso (bellini!) a priori.
    Putroppo è il gioco che porta a godere le partite e a vincerle, non certo le battutine sarcastiche.
    E questa col Benfica è una partita decisiva. Eccome se lo è!

  2. A salvare Allegri dalle mille critiche seguenti l’ennesima prestazione deludente ci aveva pensato Milik.
    Non sarebbe stato sufficiente però.
    Ormai per moltissimi tifosi e commentatori, giornalisti e semplici opinionisti per qualsiasi cosa è colpa di Allegri.
    Ed allora ben venga lo scandalo della VAR a salvare dalle critiche, il condottiero un po’ arrugginito di questa Juve che dopo 52 partite della scorsa stagione e 7 di questa, non riesce a far decollare il gioco della squadra.
    Sia gli allegriani che gli #allegriout si uniscono contro questo strumento che ha molte colpe, ma una più di tutte, ben gestito, può dare e togliere a piacimento, tanto è distante dall’evento in se e dal controllo di chi è presente all’evento.
    Come se non bastasse le inaccettabili parole di Gravina, mettono in moto vecchi fantasmi che ormai sembravano sopiti.
    La Juve, la federazione, la Lega e la Superlega ovviamente. Con l’amico Cefferin sullo sfondo.
    Ed allora tutti uniti contro il sistema, sistema che di fatto il Presidente Agnelli ha deciso di abbandonare quando si assentò dalla Lega e prese la presidenza dell’ECA. Organizzazione abbandonata quando, si accorse che non poteva fare nulla contro una politica tesa ad ingrassarsi con i soldi degli imprenditori che investivano nel calcio.
    Lotta impari, a meno che da Nion non esca il coniglio, lo sapremo già a dicembre, o almeno conosceremo in anteprima le intenzioni se non proprio il provvedimento, che si conoscerà poi nel nuovo anno. I precedenti lasciano ben sperare, ma il calcio, non è il basket, qui girano i soldi veri, e la politica non ci vuole rinunciare.
    Quindi scontro duro, durissimo, da una parte il non riconoscimento di un errore palese dall’altra solo silenzi.
    Silenzi di una Juve che non c’è, o così almeno pare.
    Nessuno che parli, nessuno che risponda, nessuno che dimostri la presenza del Club.
    Allegri, non è Conte, tantomeno Mourinho. Anche se per me è da questo punto di vista un bene, certo qualche parolina su arbitri e VAR sarebbe gradita.
    Poi c’è la società silente. Silente in Nedved, silente in Cherubini, silente in Arrivabene, uno capace di fare la voce grossa con Dybala, senza contratto, ma di mostrarsi assolutamente inerme nei riguardi di Cuadrado o di Rabiot.
    Arivvabene, pare il classico “uomo duro” che poi però quando la battaglia si fa dura sul serio, semplicemente si ritira o “non è di sua compentenza”. Facile così.
    Andrea Agnelli, pare in altre faccende affaccendato, si nota più per i suoi silenzi.
    L’ultima uscita è stata per difendere l’attuale tecnico dopo una stagione fallimentare e per mettere sotto silenzio le voci di un ritorno del Capitano che stavano montando, non tanto tra gli addetti ai lavori ma tra i tifosi.
    Elkann, anche lui, poco ha detto, se non due parole due, per proteggere Allegri dopo un avvio di stagione agghiacciante se pensiamo ai giocatori presi, ed ai risultati ottenuti. Si è detto ottimista…
    L’unico capace di colpire ed affondare sarebbe Lapo, lo ha già fatto in passato con qualcuno che dal Portogallo ne diceva di ogni, ma pare non sia questo il momento.
    Silenzio…
    Eppure qualche parola ci vorrebbe.
    Forse è vero che Allegri è meglio che faccia l’allenatore e parli solo di campo, se pensiamo che fa danno anche solo in conferenza stampa quando presenta le partite.
    Nedved ed Arrivabene non sembrano all’altezza, Cherubini vive nel silenzio mediatico.
    La proprietà forse per queste beghe di cortile è un po’ troppo in alto, e forse va bene così.
    Quindi che si fa?
    I problemi, “di primo livello”, dalla faccenda arbitri, al VAR, passando per il rapporto con i tifosi, non solo quelli della curva, si stanno ammucchiando su una scrivania vuota.
    Intnto dietro delle magliette improbabili, color lampone, si vedevano chiaramente i seggiolini vuoti di uno stadium con poco pubblico sulgi spalti.
    Cosa o chi manchi a questa Juve non lo so, so solo che il mio cuore mi dice un nome solo, Alessandro del Piero, ma con pieni poteri naturalmente.
    Intanto si avvicina il Benfica.
    Partita talmente importante da togliere il fiato. Partita che in caso di sconfitta, aprirebbe leporte ad una retrocessione in Europa Legue.
    Bon Courage mister Allegri, nel caso esca senza sbattere la porta.

  3. Se la società è silente avrà i suoi buoni motivi. Penso che quando ci sarà da parlare, qualcuno farà qualche conferenza stampa, battendo i pugni.
    Noi tifosi siamo sanguigni come è giusto che sia e non contiamo fino a 10 se dobbiamo dire la nostra.
    Criticare la società, l’allenatore, la squadra la gestione medico/scientifica e tutto ciò che non va è nel nostro diritto ma quando ” mala tempora currunt”, non è che puoi ribaltare la realtà a tuo piacimento, puoi solo cercare di tenere duro e parare i colpi.
    Quando parliamo Cinzia, di Juventus costruita su misura per l’allenatore dobbiamo pure essere sinceri e vedere se mai l’allenatore sia riuscito quest’anno ad avere la sua rosa di titolari al completo. Stanno cadendo tegole sulle teste dei calciatori da colpirne uno dopo l’altro e quando non te li ritrovi in infermeria ci pensa qualche arbitro avveduto a squalificarteli.
    Non sono mai stato un estimatore di Allegri e del suo gioco, ma sono sempre stato obbiettivo nel riconoscere che è un tipo molto pratico e che le partite che contano le sa quasi sempre preparare nel migliore dei modi.
    Il più bravo è quello che sbaglia di meno, intanto prima della partita di questa sera contro il Benfica, mi aspetto una partita tosta, ma che se si riesce a sbloccare subito potrebbe diventare anche facile.
    La nostra avversaria è rognosa perchè non ti permette di giocare e sa sfruttare bene gli spazi in contropiede che lasci.
    Un grande in bocca al lupo ai ragazzi che scenderanno in campo questa sera sperando non si facciano male.

    • Antony,

      procediamo con ordine.

      Da tifoso cliente, che paga per comprare un prodotto ho diritto di critica, l’ho acquistato quando ho sottoscritto un abbonamento per vedere il prodotto calcio fatto dalla Juve.

      Cosa naturalissima, parlo con gli amici, i compagni di tifo con i quali scambiamo opinioni.

      La trovo una cosa naturalissima.

      Come è naturale la domanda, “cos’ha fatto la Juve”? “schifo!” questo è il trend del momento, poi se vuoi puoi anche approfondire il discorso, oppure evitarlo, ma se a domanda rispondi quelle due battute di cui sopra sono abbastanza normali.

      Amico mio, noi tifosi, abbiamo tutti i diritti di critica, sia quando va bene, sia quando invece non gira proprio.
      Abbiamo anche il diritto di dire: “ma come li preparano sti giocatori”? Domanda più che mai naturale, domanda purtroppo assolutamente attuale.

      Oggi mi sento di dire che la società dovrebbe dire qualcosa nel discorso Arbitri e VAR. Non per avere favori, o per far girare il vento, ma per una sorta di rispetto dovuto a chi prova sentimenti per questa società, per questa squadra, per queste maglie, anche se oggi più simili a pigiami.

      Per quanto riguarda Allegri ed il calcio mercato, che dire?

      E’ arrivato Allegri, Andrea ha spiegato chiaramente il concetto di calcio che avrebbe portato il nuovo allenatore. “il cortomuso”!

      Sono passate 52 partite della scorsa stagione.
      Sono passate 7 partite della stagione in corso.
      Sono stati sostituiti 12 giocatori in rosa in 12 mesi nei vari mercati, sono state fatte delle scelte.
      Abbiamo assistito ad infortuni vari, più gravi e meno gravi.
      Non abbiamo messo alcun titolo in bacheca.

      Abbiamo anche un’idea di come si stiano comportando i nostri ex giocatori nelle altre squadre nelle quali si sono trasferiti ed il valore di queste squadre.
      Abbiamo anche le statistiche dei giocatori che sono arrivati dalle altre squadre.

      Insomma direi che di materiale per farsi un’idea sul lavoro dell’attuale staff ce ne sia, in abbondanza.

      Aggiungo che Allegri ha in certa misura gli stessi problemi di tutti gli altri allenatori.
      Non può andare tutto come previsto, ed il resto è sfiga. Tu devi lavorare prevedendo la sfig o comunque tenendone conto, visto che in questo periodo gli infortuni vanno normalmente dalle 80 alle 180 giornate perse.

      Raccontava Moggi che quando costruiva una squadra pensavano sempre a prendere giocatori di un certo tipo. Giocatori di personalità, i famosi 11 capitani, giocatori universali, capaci di giocare in più ruoli.
      Anche nell’epoca del Trap, la Juve aveva sempre dei primavera associati alla prima squadra, capaci nel caso di sostituire se non il titolare, almeno la riserva.

      Ora, sinceramente, tutte i discorsi che si fanno per giustificare Allegri mi paiono eccessivi.

      Come dice Allegri, “se uno vince ed uno non vince, ci sarà un perchè, ed allora chi vince parla e gli altri stanno in silenzio”.

      Parole che a mio avviso dovrebbe dirle se mai un cantore esterno al campo, un giornalista ad esempio, e comunque a carriera chiusa, ad evento ultimato.
      Detto da un allenatore mi sembrano parole eccessive e alquanto presuntuose.

      Ma diciamo che abbiano un senso.

      Oggi Allegri a tal proposito cosa dovrebbe dire? Come risponde alla sua stessa domanda?

      Oggi il primo risultato che potrebbe indirizzare la stagione, staremo a vedere.

  4. Ancora il vecchio logo Juve con il toro stilizzato al posto della zebra? con il logo di Sport Campania, un quotidiano on-line con sede a Napoli, in bella mostra in basso??.. ma per favore, e questo dopo che “Il Napolista” ha mostrato un fermo immagine di Bonucci in fuorigioco sul gol di Milik, un tarocco imitazione dell’originale come solo a Napoli sanno fare, ma con un’impercettibile differenza: non si vede il pallone.

    • Beh,

      il toro rampante dorato su sfondo blu Savoia, è il simbolo della città di Torino, la corona perché Regia.

      E’ un simbolo presente fin dalla fondazione, sia della Juve che del Torino.

      La corona resiste nonostante Torino non sia più Regia, ma viene tenuta per tradizione come da tradizione araldica.

      Simbolo presente dall’inizio e mai sostituito dalla Juventus, fino all’arrivo della JJ. Sul portone di ingresso della sede una targa peraltro elegantissima, in ottone su supporto in legno di noce.

      L’avvento della Zebra fu una cosa commerciale, che ha fatto la sua apparizione negli anni 30 e poi 80, in forme più o meno stilizzate.

      Che dire?

      Forse noi tifosi torinesi siamo ancora legati al simbolo che ci rappresenta con il quale siamo cresciuti, che male c’è?

      Poi c’è la storia delle famose rivalità che ad intermittenza scopriamo di avere con le varie tifoserie dell’Italia del campanile.

      A Torino conserviamo la rivalità storica con i granata, e sportiva con le nostre due vere rivali in quanto a numeri di trofei vinti, il Milan e l’Inter.
      Il resto sono eventi sporadici che forse non riusciamo neanche a vedere, nonostante in molti ci campino, e nonostante vengono usati per dare le famose patenti.

      • Trascuri un particolare, quel logo non è più da anni quello ufficiale della Juve, pleonastico poi ricordare che la Juve è di Torino, così come non ha senso parlare di un simbolo legato ai “tifosi torinesi”, perchè i tifosi la Juve non li ha solo a Torino ma in tutta Italia e nel Mondo, ragione in più per cui scegliere semmai un “vintage” che rappresenta una tifoseria che non ha confini geografici, quello con la zebra stilizzata, ma visto che non è questo il posto in cui parlare di stile dell’epoca Savoia nè di quello della “belle epoque”, credo che in un blog juventino sarebbe cosa buona e giusta continuare a mettere nella presentazione di ogni partita l’attuale logo stilizzato della Juventus.

      • Luca, ci preoccupiamo del Logo e tra poco potrebbe non esserci più la Juve.. :mrgreen: un po’ mi viene da ridere.

  5. ~~`
    squadra pensavano sempre a prendere giocatori di un certo tipo. Giocatori di personalità, i famosi 11 capitani, giocatori universali, capaci di giocare in più ruoli.
    Anche nell’epoca del Trap, la Juve aveva sempre dei primavera associati alla prima squadra, capaci nel caso di sostituire se non il titolare, almeno la riserva.

    Ora, sinceramente, tutte i discorsi che si fanno per giustificare Allegri mi paiono eccessivi.

    Come dice Allegri, “se uno vince ed uno non vince, ci sarà un perchè, ed allora chi vince parla e gli altri stanno in silenzio”.

    Parole che a mio avviso dovrebbe dirle se mai un cantore esterno al campo, un giornalista ad esempio, e comunque a carriera chiusa, ad evento ultimato.
    Detto da un allenatore mi sembrano parole eccessive e alquanto presuntuose.

    Ma diciamo che abbiano un senso.

    Oggi Allegri a tal proposito cosa dovrebbe dire? Come risponde alla sua stessa domanda?

    Oggi il primo risultato che potrebbe indirizzare la stagione, staremo a vedere. 👏👏👏
    ~~~

    Non per piaggeria caro LUCA; sarà per forma mentis, ma ti confesso che è raro leggere analisi sinottiche così ad ampio respiro, lucide, e non inquinate da tifo coi paraocchi, come questa tua.
    Non posso che farti i complimenti!

  6. Ok, allora diamole una degna sepoltura.

  7. PPS Mi rendo ben conto che il mio applauso a Luca potrebbe suscitare gelosie e/o ilarità.
    Il mio intento -credetemi-, non è allusivo, né vorrebbe esserlo. Ma è quel testo in sé che trasmette “concretezza espositiva”. Il mio entusiasmo quindi non ha nulla a che fare con la persona che lo ha scritto, ma solo con lo scritto. Insomma il mio vuol essere solo un criterio prudenziale ma serio di lettura.
    Un criterio figlio -permettetemi-, della Legge di Sturgeon; criterio sempre valido, applicabile a qualunque testo espositivo su qualsiasi argomento.

    Buon pomeriggio.

  8. C’era una volta un professore che rivolgendosi a tutta la classe elogiava per la dedizione allo studio un solo alunno…
    Ecco, diceva, prendetene esempio.
    Azz, diceva un altro alunno, io studio molto ma non arrivo a fare per le mie capacità intellettive quello che fa, bene, l’alunno elogiato.
    Bravo l’alunno o inadatto il professore?

    Finito l’anno scolastico si venne a sapere che la madre di quell’alunno al professore gli portava “l’ova”.

    Ogni riferimento a persone e ova è puramente casuale.

    • Tranquillo Baro’… Il riferimento -come battuta ci può stare benissimo 🤣. Anche dopo il mio PPS.
      Come anche tu sai benissimo che le “uova” di Luca sono la sua onestà intellettuale e il suo rigore nell’affrontare l’argomento trattato.

  9. Tra qualche ora ci sarà una nuova partita cui parlare, ma visto che è stata data una risposta ad una mia riflessione, vi tedio ancora.
    La mia non era una critica al tuo post Luca, era solo, considerato il momento oggettivo cui si trova la Juve, una riflessione serena.
    Mi sembra di aver scritto che il tifoso, in quanto pagante ha tutti i diritti di critica, ma ho anche detto che ci troviamo a criticare “una squadra rattoppata e ferita” non quella che anche Allegri avrebbe voluto.
    Per abbattere pure un minimo di consapevolezza di forza ci si mettono pure arbitri e var a darci qualche altro colpo continuando a toglierci punti e giocatori per le prossime partite.
    Io vedo questo è non ho alcuna sicumera di altre verità.
    Vedi, Luca io tifo Juve a prescindere e al contrario di chi mette il proprio ego avanti a tutto mi auguro sempre che la mia squadra vinca. Per essere più chiaro non mi eviro per non far godere mia moglie perché ci ho litigato, al più divorzio da lei se non l’amo più.
    Non si tratta di difendere o meno Allegri, è questo il punto del contendere che non riesco a far percepire.
    Se si perde e male sarà la società che dovrà prendere delle decisioni, ma se tengo per una squadra io sono tifoso aldilà di chi la dirige e mi tappo il naso purché riesca ad ottenere soddisfazioni.
    Quello che tu provi nei riguardi di Allegri io l’ho già provato 40 anni addietro con il Trap che ritenevo inadeguato per la formazione che allenava, e a distanza di anni mi sono reso conto che sbagliavo.
    Abbiamo una certa età e ci ricordiamo il rappresentante di champagne chiamato Maifredi o Marchesi fino a Del Neri degli ultimi settimi posti.
    C’è molto di peggio in giro e solo provando potremmo rendercene conto, ma perché far fare da cavia alla nostra Juve?
    Cosa credi che quando ti ho scritto del licenziamento di Tuckel e delle 4 pere che ha preso Klopp dal Napoli non fossi stato volutamente provocatorio, sapendo cosa pensassi di loro?

  10. https://www.ilbianconero.com/a/allegriout-arrivabene-risponde-cosi-ad-un-tifoso-lo-paghi-tu-que-77923?utm_source=facebook.com&utm_medium=pagina&utm_campaign=autopost
    ~~~

    Arrivabene qui è caduto nella trappola … Perché comunque la sua è una ammissione indiretta: lui se potesse si libererebbe volentieri di Allegri e del suo mastodontico stipendio!😅

  11. Primo tempo.
    Film già visto. Juve che inizia alla grande e mette in grande difficoltà un Benfica che sembrava una imbarazzo.

    Col passare dei minuti però sono cominciati i passaggi sbagliati e alla fine dopo il parlo è arrivato il rigore causato da Miretti. Comunque uno dei migliori in campo.
    Con Milik, una risorsa imperdibile.

  12. INGUARDABILI

    Gli alibi sono finiti, anzi ne restano due, Cuadrado e Bonucci.

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