Clamoroso si dimette tutto il CDA della Juventus

 

TURIN, ITALY – SEPTEMBER 26: ( L to R ); Matteo Fabris Juventus Team Manager, Maurizio Arrivabene Director of Juventus, Pavel Nedved Vice President of Juventus, Andrea Agnelli Executive Chairman of Juventus and Federico Cherubini Juventus Football Director look on during the warm up prior to the Serie A match between Juventus and UC Sampdoria at on September 26, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

 

 

Terremoto alla Juventus si dimette tutto il CDA. Si attendono sviluppi.

 

 

comunicato stampa 28112022 CdA italiano-1 (1)

  1. Ho appreso ora…ci sono di mezzo il caso plusvalenze e stipendi compresi.

  2. Beh, ora spero saremo tutti felici e contenti. Era quello che volevamo giusto?

  3. Volevamo…
    Insomma, ci sta che dopo anni di vittorie un ciclo si possa chiudere, amen. Gli ultimi anni sono stati costellati di errori, non è che ci vuole un genio per capirlo.
    L’importante è che ora scelgano persone competenti e che abbiano a cuore la Juventus. Competenza e amore per il club, non è per niente facile.
    Almeno sfrutteranno la pausa per lavorare con calma senza inficiare il lavoro della squadra sul campo e prendendosi il tempo che ci vuole per attutire la botta, che è veramente grossa.
    Per il momento a livello mediatico non ci facciamo una gran figura, sembra quasi siano stati mandati via dopo averli colti con le mani nella marmellata, non so.
    Dobbiamo iniziare una risalita anche a livello di immagine, mi sa.

  4. Le dimissioni di Andrea Agnelli e del Cda credo siano la conseguenza degli Avvisi di Garanzia emessi dalla Procura di Torino dopo la conclusione delle indagini preliminari dell’inchiesta Prisma, con la notifica formale a tutti i componenti del Consiglio d’amministratore, allo stesso Presidente al revisore legale e ai componenti del consiglio sindacale. La scelta delle dimissioni potrebbe essere collegata anche alle conseguenze della Legge n.231 del 2001 che ha introdotto nell’ordinamento italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico delle società, il che vorrebbe significare che, oltre alle sanzioni previste, potrebbe scattare anche la responsabilità penale, che potrebbe portare come conseguenza all’inibizione dell’operatività dell’intero Cda e della sua Presidenza.
    Maurizio Arrivabene che resta in carica sarà delegato a gestire le funzioni della società fino alla nomina del nuovo Cda previsto per il 18 gennaio 2023. Alla Juventus indagata in qualità di persona giuridica qualora dovessero essere riconosciuti i reati tributari potrebbero essere applicate sanzioni pecuniarie a secondo della gravità dei reati contestati mentre a livello sportivo rischia pesanti penalizzazioni in classifica, con la prospettiva di un forte ridimensionamento e l’ombra di quanto accaduto nel 2006 di nuovo dietro l’angolo.

  5. Che tristezza… parafrasando un innominabile mi sentirei di scrivere solo “Why always us?”

    Ci azzanneranno tutti alla giugulare.
    L’ennesimo salto nel buio, che ne sarà di noi ora?

    Saluti a tutti

  6. Alessandro Magno

    aspettiamo e vediamo non dovrebbe esserci nulla di rischioso sul lato sportivo solo conti che alla consob non tornano solo perchè siamo quotati in borsa. si dovrebbe risolvere. certo sempre e solo a noi rompono il cazzo.

    chiaramente sono stati scelti tempi e modi sbagliati non ci dovevano esser dimissioni ma una cosa concordata magari in conferenza stampa e un passaggio di consegne soft . evidentemente non erano d’accordo sul modi di uscire di scena

  7. La ricostruzione che è stata fatta oggi da una importante radio romana con importanti ospiti come l’avvocato Afeltra, Damascelli, Monblanco e altro mi ha permesso di capire che dal punto di vista sportivo e forse anche legale la juventus non rischia niente; a meno che non siano uscite fuori nuove prove, ma come ha riferito Damascelli il pm non ha intenzione di ricorrere se la notizia fosse vera vorrebbe dire che non ci sono nuove prove contro la juve. Quindi tutto ciò che riguarda le plusvalenze ed il bilancio, come sostiene l’avv Afeltra, sarebbe non giudicabile perché già giudicato e perché i bilanci possono essere modificati. Lo stesso dicasi per la giustizia sportiva. Tutta questa storia quindi si ridurrebbe ad una resa dei conti tra Agnelli ed Elkan come ha lucidamente spiegato Monblanco visto che lo stesso Agnelli è stato messo in minoranza nel cda proprio da quelle persone che Elkan aveva inserito per controllare il cugino.

  8. Alla domanda perché i due cugini avrebbero dovuto litigare la risposta è stata data univocamente da tutti: perché due visioni venivano allo scontro quella di Agnelli volta ad uno scontro sia con la consob che con la procura di Torino oltre le varie azioni intraprese contro Uefa e lega calcio, quella di Elkan più accomodante e accondiscendente.

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