
Articolo di Alessandro Magno
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Così non va l’ho scritto già nelle pagelle. Va Bene davvero tutto ci facciamo andare bene ogni cosa e ogni singola goccia di sofferenza. Dalla squadra che non va, dal mister che è solo e deve fare il mister il DS il DG il comunicatore perché la società si sta occupando di altro (speriamo). Va bene gli infortuni le carenze di mercato ormai croniche. Davvero noi tifosi ci stiamo mettendo tutta la pazienza del mondo. Tutto quello che non va bene e davvero è inaccettabile è approcciare una semifinale così come se fossimo a un’amichevole. No questo non possiamo accettarlo. Ho visto Juventus deboli. Quelle di Marchesi Ranieri,Maifredi, Del Neri, Ferrara, Zaccheroni, Zoff. Io c’ero e spesso in quei periodi vestivano la maglia giocatori così così. Giocatori che poi spesso non si sono rivelati campioni. Ho sempre visto però in quei ragazzi l’impegno. Comprendo che la situazione non è facile e anzi dovremmo forse pure ringraziare più di qualcuno di questi giocatori di oggi che non si sono dileguati in un clima da rompete le righe. Non è certo facile giocare un’annata sub -iudice senza avere certezza del futuro ma ieri quell’approccio molle da giocatori che vanno al patibolo no … Proprio no e soprattutto contro l’Inter NO! Proprio Mai!
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Ci ha messo del suo il mister che sicuramente è fiaccato dalla sfortuna ( Vlahovic distorsione in allenamento) Danilo che viene fermato precauzionalmente tuttavia le scelte del primo tempo sono state sbagliate. Già la squadra non è che abbia di questi automatismi eccezionali ma poi togliere il centravanti e inserire Bonucci che non giocava da tempo immemore non era forse meglio chiedere un sacrificio a Danilo e Milik da subito magari togliendoli poi a partita in corso. Probabilmente Allegri si è fatto un ragionamento su una partita che poteva finire anche ai tempi supplementari ma per come è andata ripeto è stata una scelta sbagliata. Inoltre Danilo oggi è uno dei pochi che ha le caratteristiche del leader toglierlo in una partita così importante a una squadra già così povera di leader è stato sicuramente deleterio.
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La Juve ha perso ultimamente tutto il perdibile anche contro il Sassuolo e anche nell’unica volta che ha giocato un po’ decentemente, ovvero contro il Napoli. La situazione in vista del Siviglia non è affatto rosea e se la squadra non cambierà atteggiamento non è pensabile passare il turno come non è pensabile poi vincere la finale (ammesso che ci si arrivi). Non si può scendere in campo come conigli bagnati. Possiamo migliorare certamente in ogni caso ma il coraggio e la volontà di vincere quelli o ce li hai o non ce li hai.
HAI RAGIONE BEN
Quei giocatori così così al secondo anno di Zoff sono arrivati terzi in campionato dietro Napoli e Milan e hanno vinto Coppa Italia( contro il Milan 0-0 a Torino e 0-1 a Milano con un goal di Galia) e Coppa Uefa( contro la Viola 3-1 a Torino e 0-0 a Firenze).
Tacconi; Napoli-Bruno-Bonetti-De Agostini; Alejnikov-Galia-Marocchi; Rui Barros; Casiraghi-Schillaci…
Zavarov, Alessio, Fortunato, Tricella, Brio, Serena, Avallone, Bonaiuti, Rosa.
Ovviamente, ripeto quello accennato in parte stamane, a quel tempo non c’erano i Ceferin, i Gravina e tutti i giudici tifosi non della Juve…quei giocatori giocavano perché sapevano che solo in quel modo potevano guadagnare lo stipendio. Vincendo.
Come vedi non è che fosse una rosa eccelsa. Ma la voglia di vincere non è mai mancata
Ma infatti lo spiego pure.
Una squadretta rispetto alle rivali dell’epoca ma una delle Juventus a cui sono più affezionato.
IL CALCIO DEL BARONE
“Ora si insegna ai ragazzi a occupare una zona, a non uscire dai propri confini. Nessuno dice a un bambino, uno che magari è del 2012 o del 2013: palleggia, conduci la palla, abituati a toccarla. Se lo lasci libero di allenarsi così, migliora moltissimo. Invece non accade, sono ingabbiati e allora viene meno la tecnica di base.
Io non ero un’ala, ero un regista. Diciamo che ero un’ala-regista: il gioco passava tutto da me, anche se stavo sulla fascia e non in mezzo al campo. Era un altro sport, però. Non vedo grandi analogie tra questi giocatori e quelli dei miei tempi, anche in questo ruolo. Penso a me, a Bruno Conti, a Domenghini, a Bruno Mora che era arrivato prima. Fantasisti spostati all’ala. E non dimentichiamo Claudio Sala, anche se lui aveva una storia diversa, aveva cominciato da mezzala e poi Radice lo aveva messo sulla fascia. Oggi solo Cuadrado ricorda i miei tempi, salta l’uomo e crossa bene.”.
(Franco Causio)
Il tuo discorso Ben non fa’ una grinza.
Allegri è stato bravo finora per come è riuscito a stare a galla, dopo che ci hanno tolto i 15 punti è stato bravo a tenere alta la tensione positiva per provare a rimontare, gli stessi giocatori l’hanno presa a cuore per dimostrare a tutti che la penalizzazione non li avrebbe scalfiti e anzi volevano fare vedere di che pasta erano fatti.
Nel momento in cui ci hanno ridato i 15 punti la tensione emotiva si è affievolita del tutto e ci siamo seduti completamente.
Disse Allegri che aprile era un mese cruciale con 9 partite tutte decisive. Però le abbiamo perse quasi tutte mostrando soprattutto un’involuzione spaventosa.
Purtroppo ora bisogna salvare il salvabile soprattutto in Europa league dato che in campionato non so quanto possano aver senso i punti conquistati.
È basilare e fondamentale che prossimo anno ci siano due dirigenti seri a cui affidare la ricostruzione della squadra, di concerto con l’allenatore, chiunque esso sia (io cambierei Allegri al 100%). Basta situazioni alla Sarri preso e messo lì senza fargli la squadra che a lui serviva e poi trattato come un piscio dopo 3 mesi.
Prima di tutto, di allenatori, giocatori,obiettivi e progetti futuri, serve una dirigenza seria che dia le linee per ricostruire, e serve come il pane.
No! per ieri sera zero giustificazioni… Dopo quello che noi tifosi stiamo passando per questioni extra non ci si deve mettere anche la squadra. Loro hanno una situazione complicata, ma almeno possono fare qualcosa noi invece solo tifare. Loro potrebbero cambiare questa situazione noi invece possiamo solo aspettare… allora partite come quella con l’inter non devono accadere più.
Non c’è alcun bisogno di mettere su un altro carico pesante, leggo che più o meno tutti la pensano allo stesso modo. Non si può perdere così passivamente contro l’inter, già questo è bastato ha fare saltare i nervi ai tifosi.
Arbitro e var di Juve Napoli fermati un turno. Chissà come mai?
Ma come? Non era stato perfetto? Ha eseguito gli ordini alla menadito, fanno pure gli ipocriti per cercare di pulirsi la faccia?
A non ha. Ora mi mancano pure queste. Devo resettare il correttore.
ECCO, COSÌ SI
28 Aprile 2018
Quando fa goal Higuain e le parole di Francesco Repice riecheggiano ancora: “la Juve non muore letteralmente mai”.
I FALLITI SIAMO NOI
https://www.open.online/2023/04/27/nba-antetokounmpo-lezione-fallimento-video/
Stavo in crociera come adesso.
Ma il mondo non era quello di adesso.
Il mondo vero si e’ fermato al 23 febbraio 2020.
Quando ci assegnarono contro un rigore contro la Spal fischiato da casa al var.
Quando forte era quella Juve che vinceva contro tutti e tutto.
Fra due giorni sarò a Madeira come quel 28 aprile.
Partita in cui, Max Allegri e’ stato espulso.
Perché e’ andato a recuperare Dybala e Higuain che facevano i fighi sotto la curva ed un recupero da giocare.
Dopo una partita ripresa per i capelli.
Ma giocatori sono così.
Dei bambini viziati.
Un po’ come i tifosi.
Figurati dopo che Agnelli gli ha preso CR7.
Solo diritti.
Nessun dovrre
E che dovere ha il tifoso?
Il tifoso paga il biglietto, e questo potrebbe essere il dovere, assiste all’evento, quindi se gli è piaciuto, se è rimasto coinvolto farà festa e lo racconterà.
Al contrario si lamenterà.
Sinceramente non concordo sulla conclusione.
A parte che Higuain e Dybala fecero festa per il passaggio del turno, che 5 min prima ci vedeva fuori con Dybala in panchina contro il Tottenham di Pochettino.
Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, le geremiadi dei fan bianconeri non finiscono più. E non è soltanto al bar social. Le raccogli al bar, in metro, sul treno, dovunque ti capiti di ioncrociarli. Tifoso juventino 1: “Direttore, ma come si fa a giocare così male come a San Siro?”. Tifoso juventino 2: “Direttore, ma che cosa sta succedendo ad Allegri?” Tifoso juventino 3: “Perché Allegri è così nervoso? Tifoso juventino 4: “Ma è vero che i giocatori non seguono più Allegri?”.
Potremmo arrivare fino a cento e dopo cento ricominciare a contare. Per non dire di Lapo, Tweet del 26 aprile: “Non è il nostro anno. Meglio pensare a lavorare duramente sulla prossima stagione con giocatori e allenatore”. Tweet del 27 aprile: “Nello sport si vince e si perde. Ma mi piange il cuore nel vedere la NOSTRA JUVE giocare così, senza testa e senza cuore. Ci meritiamo tutti molto di più”.
Lapo Elkann è un signore mai secondo a nessuno quanto a capacità di interpretare in tempo reale lo stato d’animo di milioni di fratelli bianconeri, in ambasce come lui. Anche in questi giorni ha colpito nel segno.
Aspettando il Bologna, la domanda del giorno non e non può essere: Allegri resta o va? Perché i conti si faranno la sera del 4 giugno, non prima. La domanda del giorno è un’altra: ma la squadra vista arrendersi a San Siro senza giocare è la vera Juve? Risposta: no, questa non è e non può essere la vera Juve. Qui sta il punto.
Oggi, addì 29 aprile, è fuori dalla Champions League, fuori dalla lotta scudetto, fuori dalla Coppa Italia, ma è in semifinale di Europa League ( occhio al Siviglia: sarà un avversario durissimo) ed è ancora in lizza per entrare nella prossima Champions League, giustizia sportiva italiana e Uefa permettendo.
E quindi? E quindi, a Bologna e poi con gli spagnoli, la Juve si ricordi di ciò che le disse John Elkann il 4 agosto a Villar Perosa: “La cosa più importante è conoscere il passato. Solo chi conosce il passato può costruire il futuro vivendo il presente al massimo. Il mister, il capitano e tutti voi avete grande responsabilità perché si possa vivere quest’anno dei 100 anni in un modo importante.
Questo è un anno speciale che si divide in due fasi per il Mondiale e dobbiamo attaccare subito al meglio. Voi dovete dimostrare di essere da Juventus. La Juve ha una storia importante. E’ un momento di raccoglimento per ricordare il passato e chi ha costruito la nostra storia. Chi non è mai stato a Villar Perosa vedrà la festa, la passione, il calore e l’amore dei tifosi. Apprezzatelo perché avete la responsabilità di mantenere quella fede viva». Il 24 luglio 1923 Edoardo diventava il primo membro della famiglia Agnelli presidente della Juve.
Mancano 86 giorni al centenario: nessun altro club al mondo, di qualunque disciplina, può vantarsi di appartenere da un secolo alla stessa proprietà. Ricordarlo, è il minimo che possa fare chi indossa la maglia bianconera. Soprattutto adesso.
Jacobelli su tuttosport
Stiamo facendo una nuova raccolta fondi per la mia squadra se volete dare una mano costa davvero poco basta un offerta
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A VOLTE TORNANO
Ora più che mai e altri ne verranno con e senza maschera.