29 maggio 1985 – 29 maggio 2023 – Heysel

  1. 29 MAGGIO 1985 ➕️ 39

  2. UNO DEI PASSI POST PARTITA DI ALLEGRI

    Cos’è che le fa dire che con lei alla guida nei prossimo due anni quel buono che si è visto sarà ancora più buono?
    “Perchè credo che abbiamo fatto un buon lavoro, quest’anno hanno giocato cinque giovani, quindi anche a livello patrimoniale, per la società…. è vero che non giochiamo la Champions, ma questa non è responsabilità nostra, altrimenti rimarrebbe dietro quella che è dietro di noi se ci avessero ridato i punti… o non ci avessero tolto i punti, perchè questa è matematica. Quando sono tornato, sapevo che sarebbe stato difficile vincere, non sono così tanto stupido. Se avessi voluto vincere sarei andato magari da altre parti. Non sono andato perchè verso la famiglia, verso…”.
    (viene interrotto, ndr)

    Su quel “quando sono tornato, sapevo che sarebbe stato difficile vincere, […] se avessi voluto vincere sarei andato magari da altre parti:. […]

    I soliti noti di questa frase hanno preso solo l’ultima parte.
    L’ultima parte cambia e di molto il significato.

    Detto questo, ribadisco, Allegri deve dimettersi.

  3. +39! Sempre nei nostri cuori ❤️🙏

  4. Alessandro Magno

    Questo è un club per soli juventini a maggiorissima ragione questo post. Per gli amarcord ci sono altri social e altri blog non questo. Non ci sono deroghe a riguardo ne abbiamo fatte in passato e non sono andate bene. IO NON FREQUENTO BLOG DI ALTRE SQUADRE. Grazie infinite per la comprensione.

  5. ALESSANDRO MANZONI

    A Lecco sono in corso le celebrazioni per ricordare Alessandro Manzoni a 150 anni dalla morte – avvenuta il 22 maggio 1873.

    Il Griso tradisce don Rodrigo.
    -Tu!tu!- mugugnava don Rodrigo verso il Griso, che vedeva affaccendarsi a spezzare, a cavar fuori danaro, roba a far le parti. -Tu! dopo…! Ah diavolo dell’inferno! Posso ancora guarire! posso guarire!- Il Griso non fiatare, e neppure, per quanto poteva, si voltata dalla parte di dove venivan quelle parole.
    ‘Tienilo forte,-diceva l’altro monatto: – è fuori di sé.
    Ed era ormai vero.

  6. 39+Angeli nel cuore

  7. PARI E PATTA

    La Juve ha patteggiato per la manovra stipendi.
    Anticipato il processo a domani e non al 15 giugno per accelerare i tempi.

  8. Pare si patteggi.
    Non se ne conoscono ancora i termini ma mi sento portato a valutarla come positiva la possibilità. Quella del patteggiamento era una strada che andava comunque esplorata, e se dovesse portare a qualcosa di accettabile… perché non percorrerla?
    Le parole di Calvo si incastrano perfettamente in questo contesto di cui circola notizia.
    Molta gente fa fatica a cogliere il significato di un accordo. Non è solo un modo per contenere eventuali pene. Spesso è meglio di un buon processo.
    Credo che, nel caso sia vero, non debba essere condannata a priori come scelta ma andrebbe fatto almeno lo sforzo di comprenderne i motivi.
    Poi magari sarò il primo a criticarne i termini dell’accordo ma per ora mi viene da essere fiducioso rispetto alle valutazioni che sta facendo la Juve.
    Mo, se riuscissero a mettere la parola fine a questa serie di preudoprocessi ridicoli, dovrebbero iniziare a pensare che oltre ai punti ci saranno anche multe da pagare. E non so se potranno permettersi uno stipendio come quello di Allegri…

    • A sentito dire pare vogliono aggiungere 3 punti ulteriori di penalizzazione oltre alla multa in modo da escludere la Juve ad una qualsiasi partecipazione in coppa europea…praticamente un anno senza Europa…il prossimo 2024-25 tutto dipenderà dalla Juve riuscire a prendersi un posto tra le prime 4 o 6.

  9. Questo pare.
    Nel caso sarebbe una accordo che farà arrabbiare molti ma ha dei risvolti pratici molto rilevanti che la Juve non può non tenere in considerazione.

  10. L’idea della società pare sia quella di chiudere col minimo danno possibile tutte le pendenze e le farse in corso, a costo di patteggiare e quindi ammettere la colpevolezza, in modo da poter ripartire quanto prima con la programmazione della prossima stagione.
    Bisogna vedere adesso che accordo riescono a ottenere, spero il migliore possibile, visto che ormai passeremo per quelli colpevoli che si sono in pratica dichiarati tali di fronte a tutta questa ignobile farsa ai nostri danni.
    Se si potesse in qualche modo ripartire sarebbe già qualcosa di positivo

    • Non mi pare che la Juve rientri in tutte le categorie criminali elencate più sotto…anzi, mi pare che dopo 2 o 5 anni dal patteggiamento si possa richiedere l’annullamento dell’eventuale “colpevolezza” comminata.

      “Dal patteggiamento sono esclusi taluni reati suscettibili di determinare un particolare allarme sociale (criminalità organizzata, terrorismo, delitti di particolare gravità specificati dalla norma stessa) nonché talune categorie di soggetti (fra cui i delinquenti abituali, professionali e per tendenza, e così via)”.

  11. “NON NOBIS SOLUM NATI SUMUS”
    (Non siamo nati soltanto per noi stessi)

    Sarà il nuovo prossimo motto della Juventus.
    Il ➖️10 inflitto da Chiné alla Juventus ha fatto sì che Lazio e Milan hanno avuto accesso alla prossima Champions.

    Infatti sono arrivati i ringraziamenti dalle due società.

    Ci sarà un’altra società che ringrazierà la Juventus per il patteggiamento se alla stessa verranno comminati altri punti di penalizzazione estromettendola dalla Conference League.

  12. Il patteggiamento, prima di essere proposto all’organo giudicante, viene prima concordato con il Procuratore Federale (organo inquirente), in base alle risultanze dell’inchiesta ottenute fino a quel momento; è regolato dall’art. 23 del Codice di Giustizia Sportiva e NON è un’ammissione di colpevolezza.
    Un aspetto fondamentale da sottolineare è che, contrariamente a quanto generalmente si dice, patteggiare non significa ammettere la propria colpevolezza. In certi casi può essere, al contrario, una opportuna scelta strategica dal punto di vista difensivo per diminuire o contenere i danni, laddove permette la riduzione fino ad un terzo della pena ed evita all’imputato di dover sostenere un dibattimento più o meno lungo.

  13. Rem-ember

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    Giustizia Sportiva

    “Ai sensi dell’art. 23 del CGS che vieta di esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione di persone, di società o di organismi operanti nell’ambito del CONI, della FIGC, della UEFA o della FIFA, costituisce presupposto necessario per il legittimo esercizio del diritto di critica, la continenza ovvero la correttezza formale e sostanziale dell’esposizione dei fatti, da intendersi nel senso che l’informazione non deve assumere contenuto lesivo dell’immagine e del decoro altrui (Cass. civ., Sezione III Ord., 31/01/2018, n. 2357); al fine di configurare la scriminante del diritto di critica, è necessario quindi che non sia travalicato il limite della forma nella comunicazione della notizia e che, soprattutto, si eviti di trascendere in espressioni inutilmente disonorevoli e dispregiative o esageratamente aggressive verso la persona oggetto di critica, perché questa non può mai ledere la integrità del soggetto. In concreto, non possono essere qualificate come continenti le espressioni che si connotino per una carica di intrinseca offensività; al contrario, potranno ritenersi continenti le espressioni che si rivelino funzionali ad una dialettica in atto con un dato interlocutore; ulteriormente, saranno continenti le espressioni che assumano un carattere in sé non infamante od umiliante, non aggressive verso la persona del destinatario e non lesive della sua dignità.”

    Stagione: 2021-2022

    Presidente: Torsello

    • In sostanza tutto questo per non permettere che gli si possa dire “brutto figlio di p….a?” Ha omesso peró una cosa, al buon Torsello se qualcuno gli lava la faccia di sputi non può dire niente e, lasciarsela lavare. Questo articolo non è riuscito a disciplinarlo.
      Che brutta gentaglia

  14. Come al solito per la società prevalgono gli interessi economici e politici, e dal loro punto di vista si può anche capire. Ma di noi tifosi se ne fregano, siamo solo un bancomat. Il patteggiamento non è un’ammissione di colpa? Diteglielo ai tifosi delle altre squadre quando ci daranno ancora di più dei ladri. Questa volta bisogna mettere davanti a tutto la difesa dell’onore…

  15. Qui habet aures audiendi, audiat

    “Il rito del patteggiamento è un accordo tra le parti per definire velocemente il processo ed in cui l’imputato rinuncia ad avvalersi del “processo” ed i mezzi ad esso connessi in cambio di un accordo sulla pena ridotta di 1/3 per la scelta del rito.

    Non è un ammissione di colpevolezza , e difatti nel verbale di udienza vi è solo descritto l’accordo sulla pena da applicarsi.

    Il problema è rappresentato dall’efficacia della sentenza di patteggiamento negli altri processi. Una recente giurisprudenza ,a tal riguardo, ha statuito circa il valore di piena prova che assume la sentenza di patteggiamento in un giudizio di responsabilità civile ,unitamente agli atti di indagine del processo penale di riferimento.

    Assistiamo ad un rito che nasce ad un rito come “accordo sulla pena” per evolversi in una dichiarazione di “ad ammissione di colpevolezza”. Una metamorfosi che allontana l’istituto del patteggiamento dalla sua natura e dalle sue finalità-“

  16. “Il patteggiamento implica ovviamente l’impegno bianconero a non spingersi in ulteriori ricorsi tra Collegio di Garanzia e Tar del Lazio.”
    Ecco dove è il nodo della questione… mi dispiace ma non condivido anche perché il patteggiamento è una mezza ammissione di colpa che l’UEFA prenderà al volo. Si rischiano più anni senza coppe.

  17. Premesso che come hanno più volte spiegato avvocati, procuratori ecc ecc, nella giustizia sportiva quasi mai (se non mai) il patteggiamento è ammissione di colpevolezza, casomai di impossibilità di potersi difendere come di dovrebbe ma mi chiedo: sembra ufficiale l’accettazione del patteggiamento con una ammenda di 718.000€. Cifra irrisoria x una società calcistica e allora mi chiedo: ma che reato ho commesso (sempre se di reato di può parlare)?

  18. Personalmente lo trovo un ottimo accordo.
    Valutazioni di ordine pratico hanno spinto a questa scelta. Un club deve ragionare con criteri differenti da quelli dei tifosi.
    Puoi anche decidere di andare avanti per anni fino alle più alte istanze europee. Ma forse, anche se alla fine ti dessero ragione, nel frattempo avrai perso di più di quanto perdi ora patteggiando.

  19. PISTOCCHI-VARRIALE-ZILIANI

    Siamo tre piccoli porcellin
    siamo tre fratellin
    Mai nessuno ci dividerà
    Tralalalala.

    E mo sucate…fortemente sucate!!!

  20. Che sia convenuto dal punto di vista pratico non discuto. Una definizione che permette di programmare con certezza il prossimo futuro in questo schifo di federazione.
    Grazie, eh…

    Che sia giusto nessuno potrà convincermi.

    Una porcheria, che crea incertezzae annulla qualsiasi garanzia di giustizia in questa federazione. Schifo alla massima potenza.

  21. Che non sia ammissione di colpa in materia, ok.
    In senso pratico e morale, vero o no, un po’ si.

    Sempre in bilico, alla mercé, col culo per aria.

    Penso sia inutile commentare, soffrire partecipare, in un sistema del genere. Per me ci hanno minato nell’essenza, e se così non fosse, allora ancora meglio, in Juventus non sanno come di conduce la Juventus stessa, peggio che andar di notte.
    Dilettanti, allo sbaraglio.

  22. Fino alla prossima volta, fino alla prossima cazzata non aspettano altro.
    Che dovevamo fare, mi direte…
    Crescere con la testa e guidare la Juve, non una cosa qualunque, dico Juve e non come farebbero le giovani marmotte del club di topolino. Fino alla prossima randellata. No, grazie. Ho smesso anche di fumare.

  23. Con tutti questi processi mi sono perso un attimo,la Juve ha altre pendenze in giro ?

  24. Non mi piacciono le ingiustizie, di qualsiasi natura siano. Mi aspettavo il patteggiamento perché quando non puoi difenderti e capisci che lo scontro duro significherebbe perdere tutto, prima di ottenere la vittoria, non hai altro da fare che accordarti x un umiliante accordo.
    Il loro compito, quello di farci fuori dalle coppe dando la testa della Juve nel piatto di quel maiale di Ceferin è stato compiuto.
    Come dice Tino i tifosi non sono e non saranno mai contenti x questo epilogo, ma allo stato dei fatti si sarebbe solo combattuto contro i mulini a vento perché non hai di fronte un’avversario ma il nulla che ti ributta indietro senza un perché.
    Un’altra storia inverosimile dopo farsopoli, anche e certamente più sconcertante se cerchiamo di addentrarci nei particolari.
    Mi aspetto un nuovo assetto politico economico della juventus. Sento parlare di un ipotetica vendita della società, ma penso che Elkan abbia un idea ancora più impegnativa, visto che non ha rinnegato la superlega . Probabilmente rafforzerà ancora di più la società in borsa acquisendo nuovi investitori ( si parla di Amazon ed altri colossi) come soci.
    Potenziando politicamente oltre che economicamente la Società potrebbe sbaragliate gli eventuali ostacoli di questi omucoli come i Ceferin e partite in pompa magna con un nuovo torneo calcistico che porterebbe via di forza tutte le migliori società di calcio. Me lo auguro di cuore e spero di non essere un visionario

  25. Da quello che risulta saremo sempre alla mercé di questa gentaglia, in ogni momento possono farti fuori quando e come vogliono. Ci sono battaglie che vanno combattute tanto più se vengono violati diritti sacrosanti come quelli costituzionali e questo mi sembra il caso. Sono battaglie lunghe e dispendiose ma alla fine si ottiene giustizia! Ho l’impressione invece che per Elkan la juventus a volte sia un fastidio per cui non vale la pena impegnarsi sino in fondo. Spero almeno che Agnelli si faccia valere nelle sedi opportune per ridare lustro a questo blasone appannato da troppi ingiusti attacchi che vengono licenziati come “ormai è acqua passata”.

  26. SOLO IL TIFOSO JUVENTINO RIMASTO CON IL CE(FE)RIN IN MANO

    Gravina sulla sentenza: “Il risultato più bello per il calcio”
    “È un atto previsto, auspicabile, condiviso. Abbiamo trovato un momento di serenità nel rispetto assoluto delle regole”, le parole del presidente della Figc Gravina

    “C’è un momento per la verifica, l’accertamento, i giudizi, ma c’è anche un momento per definire e guardare al futuro con maggiore serenità, il momento della progettualità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quindi, quest’ultimo atto è un atto previsto dalle nostre norme, dal Codice di Giustizia Sportiva, auspicabile e condiviso. Credo che questo sia il risultato più bello per il calcio italiano, per aver trovato – noi ce lo auguriamo – un momento di serenità”.
    Sono le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina al termine del processo alla Juventus per la manovra stipendi.

    Juve, la sentenza: solo una multa
    Dopo la notizia di ieri, sulla scelta del club di patteggiare per la manovra stipendi risalente alla stagione 2019-2020, in piena pandemia di Covid, è arrivata la sentenza: la Juventus – che è stata sanzionata con una multa di 718mila euro – non subirà ulteriori penalizzazioni in classifica oltre ai 10 punti precedentemente sottratti al termine del primo processo legato al filone delle plusvalenze.
    (tuttosport)

  27. In tutta questa vicenda quello che salta all’occhio è la disparità di trattamento con altre squadre, la tendenza a inferire in un’unica direzione e sopratutto l’annullamento del principio cardine dello stato di diritto, il garantismo, che si concretizza nella difesa a oltranza dei diritti, degli interessi, del singolo o delle categorie nei confronti delle esigenze di funzionalità e di efficienza delle istituzioni, di tutte le istituzioni, comprese quelle sportive. Le conversazioni intercettate non possono essere considerate prove inconfutabili di illecito sportivo e certe dichiarazioni come quelle citate nelle migliaia di pagine dell’accusa rappresentano l’anticamera della giustizia sommaria, questo detto a prescindere dall’unica società inquisita. Se si miniamo perciò i cardini della giustizia sportivi dello stato di diritto – al di là degli effetti punitivi o (come dicono) afflittivi sulla classifica, la deriva giustizialista finirà per far perdere chiunque e nessun “patteggiamento” con un tale archetipo di giustizia potrà mai restitutire dignità alle fondamentali libertà di tutti e sopratutto il rispetto nei confronti del potere pubblico, nello specifico di quello giudiziario sportivo.

  28. MEA CULPA

    La Juventus si avvale dell’art. 127 del codice, che prevede la “applicazione di sanzione su richiesta dopo il deferimento, vale a dire un patteggiamento SENZA ammissione di colpa, a differenza degli art. 126 (“applicazione di sanzione prima del deferimento”) e art. 128 (“collaborazione degli incolpati”).

  29. JU29RO

    La Juventus ha subìto una punizione ingiusta, si è difesa ma ha dovuto accettare il male minore, senza ammettere alcuna colpa.
    Non possiamo biasimare chi ha scelto di limitare i danni, davanti all’assalto della cricca UEFA-FIGC.

    No justice, no peace, però.
    Pur passando le acque, Francesco Calvo ha giustamente rimarcato la sproporzione e l’accanimento del processo sportivo contro la Juve.
    Questo rimane e non è il patteggiamento a cancellarlo.

    No justice, no peace.
    La Juve mantenga salda ora la sua posizione in dissenso dall’UEFA, difenda i suoi diritti: quello di partecipare alle competizioni che preferisce, quello di criticare un’organizzazione gestita in modo clientelare da burocrati inetti e corrotti, populista e alleata di regimi autocratici, nemici dei diritti umani.

    Noi resteremo qui, faremo la nostra parte. Non ci sono complotti da svelare, tutto è alla luce del sole: la Juve ha subito un ricatto e continuerà a subirlo dall’UEFA.

    E finché lo subirà, continuerà la campagna disdette.

  30. Gravina ha fatto mettere x iscritto a Calvo tramite lettera tutti gli accordi del patteggiamento ed è stato tutto ripreso da una telecamera nascosta. Ecco il video

    https://youtu.be/SzrEfkjdzgw

  31. COMUNICATO STAMPA

    Torino, 30 maggio 2023 – Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) comunica di aver definito ad ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC n. 336 pf 22-23 (relativo alle c.d. “manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021”, ai rapporti con taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” con altri club) a fronte dell’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a Euro 718.240,00 e della rinuncia alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle c.d. “plusvalenze”.

    Il Tribunale Federale Nazionale FIGC ha assunto, infatti, in data odierna la Decisione 0189/TFNSD-2022-2023 che, definitivamente pronunciando, dispone l’irrogazione della suddetta sanzione pecuniaria nei confronti della Società a seguito della proposta di “applicazione di sanzioni su richiesta dopo il deferimento” presentata da Juventus ai sensi dell’articolo 127 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC che contempla, altresì, l’assunzione dell’impegno della Società di rinunciare alla presentazione di mezzi di impugnazione innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nell’ambito del giudizio di rinvio n. 138/CFA/2022-2023 (procedimento n. 233 pf 21-21 relativo alle c.d. “plusvalenze”).

    La Società, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni su richiesta ex art. 127 CGS nei termini sopra indicati nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non). La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie).

  32. Comunque io confido in Andrea Agnelli l’unico a non aver patteggiato. Andrà a processo il 10 giugno e penso che non si fermerà davanti a questa giustizia sommaria così come ha portato avanti la questione dello scudetto di cartone. Avrà pur fatto qualche leggerezza ma è l’unico che merita la mia stima da tifoso.

  33. Ho trovato un commento che potrebbe spiegare bene cosa ha fatto la Juventus. Poi Kris dirà se potrebbe essere veramente così:

    “Ho avuto un processo sulla base del diritto del lavoro nella quale venivo accusato dalla mia ex dipendente nonché ex fidanzata di non pagarla regolarmente e di doverle 28.000€. Lei si è presentata al processo senza prove e con solo testimoni familiari. Io mi sono presentato con foto, messaggi, buste paga firmate, bonifici emessi e clienti testimoni. Abbiamo patteggiato e pagato 5.000€ per chiudere il processo nonostante avessi tutto pet andare avanti e vincere… perché? Perché avrei dovuto pagare l’avvocato per ulteriori gradi di giudizio e non mi sarebbe convenuto. Io non sono colpevole né lei ha vinto la causa. Abbiamo semplicemente trovato un accordo. Ecco quanto ha fatto la Juventus”.

    • Germano,
      La Juve con i suoi avvocati ha valutato tutti gli aspetti:rischi, costi, possibilità di esito, eventuali ripercussioni di altro tipo ecc.
      Ovviamente nel caso di un club come la Juve le parcelle degli avvocati sono un problema minore. La necessità era quella di trovare stabilità.
      Il club non può operare nello stato di incertezza in cui si sarebbe trovato continuando a battagliare.
      E l’esito finale positivo non te lo garantisce a priori nessun avvocato serio.
      In Spagna si dice: más vale un mal arreglo que un buen pleito. (vale di più un cattivo accordo che un buon processo).
      La cosa migliore era chiudere tutte le pendenze minimizzando i danni e la Juve c’è riuscita abbastanza bene.
      Tra l’altro quando giudichiamo la decisione del club non dobbiamo partire dal presupposto che i dirigenti fossero povere verginelle innocenti, le cazzate le hanno fatte. Possiamo criticare il funzionamento della GS ma non pensare che fossimo martiri.

      • Vedremo Kris vedremo. Agnelli non ha patteggiato ed un motivo ci sarà, non credo che sia né stupido né sprovveduto.

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