VI SPIEGO COME FUNZIONA
PREMESSA
Se tutta una rosa si trova male con un allenatore e me lo fa presente è un problema perchè non posso cambiare certamente una rosa intera e dovrò cambiare l’allenatore ma diventa un problema per me dopo , quando per forza di cose diverrei ostaggio dei giocatori che sono riusciti nell’intento di cambiare il mister.
L’ALLENATORE
Ha un grosso potere perchè sceglie chi far giocare e in maniera subdola se non vuol far giocare uno che gli sta sulle balle lo tiene sempre fuori. Se fa questo e non ottiene risultati se la vede con me perchè ogni giocatore è comunque un valore per la società. Mi aspetto che nessuno rovini parte di un valore della società per simpatie o antipatie. Quindi per professionalità mi aspetto che il mister alleni tutti allo stesso modo per tutto l’anno poi a fine anno possiamo decidere insieme di sostituire un elemento così come mi aspetto che se uno gli sta sul cazzo abbia delle ragioni magari disciplinari e non sia un antipatia o simpatia a pelle. Mai e poi mai un allenatore deve venire da me a dirmi questo non lo alleno. Perde sicuramente il mio favore.
IL GIOCATORE
Il giocatore non ha un grosso potere perchè non sceglie lui se andare in campo o meno però ha il potere di far girare le balle magari impegnandosi poco o niente. Ovviamente se me accorgo sono io che dirò al mister di tenerlo fuori. Nessun giocatore mai e poi mai nemmeno il capitano deve venire da me a dirmi di cambiare il mister se no lo mando via. Mi aspetto che il giocatore faccia il giocatore e giochi è compito suo impegnarsi al massimo non è compito suo scegliere chi lo allena. Se a fine anno mi dice che non si trova bene col mister al 99,9% lo mando via.
PENSIERI DA DIRETTORE SPORTIVO
Barone
Il raduno di Budrio e stato bellissimo perché ci siamo visti di persona per la prima volta.il pepe ce l’hai messo tu che non arrivavi.Mi ero opposto fermamente alla partecipazione dI Claudio interista, in mala fede infatti dopo anni continua e la cosa. Mi ha seccato moltissimo, non ci stava un interista e ci stava ancora meno lui. Poi le signorate inutili mi sembrano tutto fuorché signorate.
Cmq il piacere di conoscerci è stato enorme e per me di grande soddisfazione. Si sono succeduti incontri bellissimi successivamente e la stima e l’affetto per me sono immutati. Da tuttosport una platea impensabile per il nostro intento anticalciopolaro.
De Paola, entrambi credo che avessimo allertato i nostri legali, ma alla fine tutto si è accomodato, diciamo..
Un saluto a tutti
Hai ragione Tino, nell’elenco non l’ho inserito perché oltre che interista si è dimostrata, poi, persona double face piuttosto subdola.
Ogni tanto, eravamo agli inizi, anche il Barone sbaglia🤪.
Non dimenticherò mai nessuno di voi.
PS
Purtroppo era il Frecciarossa che non arrivò più e son dovuto arrivare in taxi da Prato.
Un punto in più scusate dono in macchina.
Tutto molto chiaro, ma chi fa’ il DS alla juve?
Manna?
Prima di lui nessuno.
Prima di nessuno, Cherubini.
Di sicuro c’è gente che dovrebbe fare la differenza e invece rende poco, facciamo i nomi, Vlahovic, Chiesa, per dirne due.
Come la risolviamo? Colpa del mister? O colpa dei giocatori?
Nessuno risolve il mistero, perchè prossimo anno ci sarà lo stesso allenatore e gli stessi giocatori, e il rischio altissimo è che, non cambiando niente, non cambino nemmeno i risultati ottenuti.
Se tu fossi il DS della Juve, lasceresti tutto com’è o cambieresti qualcosa? E se sì, cosa?
Se fossi io, ingoierei il rospo, pago l’errore di AA e cambierei l’allenatore.
che alla Juve non ci sia un DS forte e non ci sia da un po’ e che questo rappresenti un problema mi pare chiaro e ampiamente assodato da tutti. non è un qualcosa che si possa imputare ad Allegri se la scoietà ha scelto dei DS interni o se vuoi a risparmio.
fortunatamente c’è anche gente che è cresciuta nonostante l’anno molto brutto e non ci sono solo i giocatori in calo parlo di Rabiot di Fagioli di Gatti di Danilo di Bremer perchè è onesto parlare di cosa non va ma pure di cosa è andato.
per sapere come risolvere non basta un giorno e neanche un colpo di teatro dovresrti esser li parlare col mister con i giocatori con i dirgenti calarti nella parte e avere un quadro di cosa potrebbe esser che non va, perchè se un ds arriva e sa immediatamente cosa non va o è un genio o è un mago.
se io fossi il ds della Juve ripeto parlerei con tutti e mi farei un idea di quello che potrebbe esser che non va e non è detto che per forza sia il mister. visto da fuori avrei cambiato il mister me semplicemente perchè era il momento per provare a cambiare inserendo magari un emergente che portasse un poco di aria fresca. ma visto dal di fuori.
Non si può scrivere anche de non guidi. Scusate
Pensa un pò se scrivi quando sei in bagno e sei un pò in difficoltà con la stitichezza.
🤣
Ben, francamente non ho ancora capito se fra i compiti dei tifosi c’è anche quello di imporre alla società strategie aziendali e di gestione sportiva, ma solo per sapere se anche questi sono fra quelli degli “indomabili” tifosi che da anni criticano pesantemente proprietà, dirigenza e allenatore, oltre a chiedere lumi al CDA su come siano stati spesi i 700 mln di ricapitalizzazione, dei quali 446 mln direttamente al principale azionista e i restanti 254 a quelli minori.
no una società serie i tifosi li considera come tifosi non come suggeritori
appunto, come pensavo.
IL TERREMOTO DEL CENTENARIO AGNELLI
A poco più di 30 giorni dall’inizio della nuova stagione, alla Juventus è ancora tutto in alto mare, tra diatribe interne e con le istituzioni
by Mirko Nicolino 07/06/2023
È successo letteralmente di tutto
nelle ultime 48 ore in casa Juventus. E probabilmente alcuni eventi cambieranno per sempre il corso della storia dei bianconeri. Inevitabile partire dall’ultima questione, ovvero quella relativa alla Superlega, con le indiscrezioni provenienti dalla Spagna confermate (seppur in parte dal comunicato ufficiale della Vecchia Signora). Il club bianconero ha ammesso di aver comunicato a Real Madrid e Barcellona, gli altri assi portanti della società A22, che sorregge la Superlega, di voler discutere la propria posizione nel progetto in vista di un’eventuale uscita, ma ha escluso di aver preso questa decisione in seguito a pressioni da parte dell’UEFA, come riportato da alcuni organi di stampa iberici.
Il giallo sulle presunte “minacce” dell’UEFA
Non sono passate molte ore e l’A22 ha fatto sapere di essere pronta a rivolgersi al tribunale di Madrid e alla Corte di Giustizia Europa per dimostrare di avere prove inconfutabili del fatto che, dietro alla volontà di rinunciare alla Superlega, ci siano minacce da parte dell’organismo presieduto da Aleksander Ceferin, che avrebbe paventato alla Juve l’esclusione dalle competizioni europee per 3 anni. Non possiamo che sederci e attendere, perché al momento nessuno sa quali potranno essere gli sviluppi della vicenda, ma di sicuro qualche pressione la società torinese l’ha ricevuta, poiché le abbiamo sentite con le nostre orecchie da rappresentanti del governo del calcio europeo durante interviste rilasciate ad agenzie e testate giornalistiche varie.
L’impressione è che la Juventus, con questa sua mossa, voglia evitare davvero sanzioni pesanti da parte dell’UEFA nel lungo periodo, ma al momento il futuro del club è legato anche alle scelte che la proprietà è chiamata a fare dal punto di vista dell’area tecnica. In attesa di capire cosa John Elkann voglia fare davvero di quelli che molti definiscono “il suo giocattolo” (si parla di delisting dalla Borsa e cessione in un futuro prossimo delle quote di maggioranza), il proprietario della società deve dare una linea chiara al club in un periodo nel quale si percepisce solamente confusione.
Calvo vs Allegri: la resa dei conti
Non è un caso che qualche mese fa, proprio lui avesse scelto Francesco Calvo affidandogli il ruolo di CFO avviando un nuovo corso proprio nel mezzo della tempesta. Con il presidente Ferrero e il dg Scanavino impegnati nei processi, Calvo è stato sostanzialmente messo a capo di un’area sport che fino a quel momento era stata sorretta da solo dal mister Massimiliano Allegri. E lo stesso nuovo dirigente, su mandato ovviamente del proprietario, ha blindato con un accordo quinquennale, senza interpellare l’allenatore (che avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna), il nuovo ds Cristiano Giuntoli. E non è tutto, perché sarebbe stato sempre lui a contattare nuovi allenatori, Igor Tudor su tutti, bloccandolo in vista della stagione 2022-2023.
Liberarsi di Allegri, però, a quanto pare non è semplice e dopo la sfuriata in diretta televisiva, nella quale ha letteralmente sfidato Calvo, il tecnico livornese sembra aver ottenuto uno scossone. Attenzione, in condizioni normali non dovrebbe essere così, ma a quanto pare al momento la Juventus è una barca in balìa delle onde. Così Giuntoli, ribadisco blindato, non è stato ancora liberato da De Laurentiis, con Manna che viene promosso ufficiosamente a direttore sportivo. Nel frattempo, a Tudor viene detto di sentirsi libero di accasarsi eventualmente altrove.
Juve, devi darti una mossa
A questo punto, tutti gli indizi portano verso una conferma di Allegri sulla panchina della Juve, anche se nel calciomercato le cose possono cambiare repentinamente e i colpi di coda possono essere sempre dietro l’angolo. Certo, la cosa non deporrebbe a favore del nuovo corso, che inizierebbe con una sorta di marcia indietro o un ibrido rispetto al progetto iniziale che sembrava essere rivoluzionario soprattutto per quel che riguarda la guida tecnica. Di sicuro, a 33 giorni dall’inizio della nuova stagione (il 10 luglio è in programma il ritiro estivo), la Juventus sembra essere indietro su tutta la linea. Occorre darsi una mossa.
Ben, condivido, ma tu ci pensi a un altro anno a vedere il campionato con la Juve con Allegri allenatore e i tifosi che storcono il naso anche quando si vince?
sarà un anno molto difficile in quel senso perchè un allenatore nuovo averebbe avuto due anni di tempo mentre ad allegri che già ne ha avuti due non puoi dargliene altri due quindi la piazza alle prime difficoltà entrerà in subuglio. mi auguro che la scelta sai una scelta forte ovvero che credano realmente in allegri e non facciano alla moratti che a ottobre lo esonerano perchè non hanno avuto il coraggio di farlo ora altrimenti anche il prossimo anno andrà in vacca
Come non detto, evidentemete invece che aspettare come tifosi lo sviluppo degli eventi e commentarli poi fra noi, si preferisce ingessare il blog riportando pezzi a piacere di autori che sia pur rispettabili lasciano il tempo che trovano.
DIVIDI ET (NON) IMPERA
Ben,
però il ruolo di direttore sportivo di un club professionistico, composto quindi da tante “aziende-giocatore, da un mercato di milioni di tifosi, da azionisti e da media planetari, richiede dei distinguo rispetto al ruolo in sé.
Credo non esista al mondo un allenatore che abbia spento entusiasmo a una percentuale così ampia di gente e non credo esista al mondo un allenatore così divisivo in tutti i comparti.
Per quanto riguarda la gente non è questione di non tifare ma di entusiasmo mancante e l’entusiasmo specie in certi momenti è utilissimo.
Nel rapporto con i giocatori, sono tanti, troppi, quelli che non sopportano le sue idee e, abbiate pazienza, possiamo dare anche colpe ai giocatori (ne hanno sicuramente), ma un allenatore divisivo non può continuare ad allenare già solo per il fatto di essere divisivo. Non si possono cambiare tanti giocatori, specie quando a quel livello un giocatore che vuole andare via rischia di bruciare un investimento aziendale e comunque, quando ne sono stati cambiati tanti, è andata anche peggio ed è aumentata la percentuale che non lo sopporta.
Perché non è questione di capriccio di chi non gioca ma di metodi obsoleti che i primi a pagare in termini di appeal da basso rendimento, sono i giocatori. E i giocatori oggi aziende non ci stanno.
Ma Allegri riesce a essere divisivo pure verso la dirigenza cosa che crea problemi ancora maggiori, perché poi a seguito di questa divisione magari si sceglie Sarri senza la totale condivisione, qualcuno lascia fare questa scelta aspettando il momento per vendicarsi e ostacolando il cambiamento nei fatti e, o come allora la ripicca finisce con l’isolamento di Sarri, oppure come oggi si tiene Allegri nonostante la distanza ideologica sia talmente ampia da rendere impossibile una convergenza sugli obiettivi.
Per confermare Allegri oggi si presenta Scanavino, sin qui un fantasma visto che l’area sportiva è in mano a un altro. Ma se si presenta Scanavino vuol dire che chi ha in mano l’area sportiva forse non concorda con la riconferma di Allegri. Insomma, allora Agnelli vs Nedved/Paratici, oggi Scanavino vs Calvo e chissà chi: di fatto Allegri divide e se divide i vertici figuriamoci in proiezione a cascata.
Io non dico che in un team ci si debba volere tutti bene anzi, sono convinto sostenitore del fatto che se sono i legami affettivi a tenere insieme il team, questo team è debole. Ma i percorsi e gli obiettivi devono essere convergenti, questo si.
E infine, Allegri è divisivo anche rispetto ai media e sappiamo che i media sguazzano nelle divisioni , fomentandole e peggiorando così il clima. È acclarato che, a parte le notizie sulle nefandezze della Figc, nei due anni del primo ciclo Allegri e nei due del secondo ciclo, la comunicazione mediatica è stata quasi esclusivamente focalizzata sulle divisioni create da Allegri, con relative speculazioni.
Io fatico a pensare come si possa ripartire con un allenatore che, ad andar bene, parte con un 50% di dissenso in tutto gli ambiti, che non ha mai mostrato la volontà per abbassare tale percentuale e che se anche volesse non ne avrebbe le competenze necessarie nel 2023.
E infatti Scanavino fa capire che nel 23/24 si traccheggia..ma traccheggiare un anno con questi presupposti significa accumulare ulteriore gap. La squadra pare non sarà competitiva, con un allenatore che divide così tanto cosa accadrà alle prime nuove negatività? Si va in rottura prolungata? Si licenzia Allegri in corsa? Si tiene Allegri e si brucia una squadra neo dissenso generale di ambiente esterno e media?
È un rischio, è il rischio che deriva da conferme che non possono essere convinte e condivise.
Per intenderci, a me ha fatto anche tenerezza la sua difficoltà umana dopo Siviglia e nelle conferenze stampa viste su YouTube relative alle ultime giornate: mi è spiaciuto sinceramente per lui ma non per questo lui diventa credibile in termini professionali.
E non capirò mai come una Governance possa decidere di non decidere a fronte di dati certi, perché è insito nelle Governance decidere, mentre questa scelta pare chiaramente una non decisione. E non leggo coerenza, perché se manovre con Figc e UEFA sembrano una chiara rottura col passato, le riconferme di Allegri come le promozioni interne di Manna sono l’esatta riproposizione del passato.
l’allenatore ha compito di allenare in seconda categoria come in serie A poi se unisceben venga ma non è il suo compito unire. il suo compito è vincere le partite e tenere compatto il gruppo e se riesce anche valorizzare la rosa che ha.
sta cosa del divisivo ogni tanto torna di moda anche del piero era divisivo poi conte è divisivo sarri pure era divisivo. se dobbiamo trovare uno che metta tutti d’accordo apposto siamo
https://youtu.be/zDkKyNIGAYI
🤦
divertente
Certo, uno che possa piacere a tutti non esisterebbe mai.
Lippi?