Archivio Mensile: Agosto 2023

DUE GROSSI PROBLEMI

 

Articolo di Alessandro Magno

 

Difficile parlare di calcio in mezzo a questi isterismi. Sono ormai arciconvinto che i 10 anni di vittorie consecutive hanno fatto più male che bene alla tifoseria. Oggi un pareggio contro il Bologna in casa viene vissuto come un dramma mentre è un risultato che è assolutamente normale in un campionato e che in anni dove ci stava Trapattoni o Lippi o Capello o Ancelotti o Conte capitava normalmente. Fra l’altro nel primo anno di Conte in cui vincemmo il campionato da imbattuti ma facemmo ben 11 pareggi (vado a memoria) uno di questi fu proprio in casa con il Bologna mi pare per cui davvero non ci vedo nulla di strano. È il calcio a volte riesci a esser più bravo e vinci a volte non riesci o riescono gli altri e allora non vinci. Che poi la prima regola è sempre: ” quando non puoi vincere almeno non perdere” ma queste sono regole da boomer ormai, ora esiste solo il calcio delle chiacchiere che poi quando godi di buona stampa e buona considerazioni puoi fare schifo liberamente come sta facendo Sarri con la Lazio che ha perso le prima due contro due squadrette (Lecce e Genoa) e rimani comunque un gran maestro.

Ma veniamo ai problemi della Juventus secondo me. Dribbliamo subito la battuta di quelli che commenteranno: ” C’è un solo problema alla Juve ed è Allegri” che è piuttosto scontata e andiamo avanti.

Il primo problema della Juventus secondo me si chiama Manuel Locatelli. Locatelli è indubbiamente uno che non è scarso e anche si applica soprattutto se si deve difendere, tuttavia il suo modo di interpretare il ruolo di regista davanti alla difesa a mio parere, è eccessivamente scolastico. In quel ruolo bisogna prendersi per forza delle responsabilità. Forzare una giocata. Fare un lancio illuminate, una verticalizzazione. Mettere qualcuno in condizioni di andare a concludere. Locatelli applica il metodo Jorginho ovvero il passaggio facile al compagno più vicino solo che lo fa senza la cadenza e la frequenza con cui lo faceva Jorginho. A parte che a me l’italo/brasiliano non ha mai entusiasmato ma per fare ”il metronomo” con efficacia bisogna per lo meno ”trattare” una grossa quantità di palloni. Se non la si tocca mai e quella volta che lo si fa la si dà a tre metri, spiace Locatelli ma così potrei giocare pure io. Nessuno gli chiede di esser quello che non può essere ovvero Pirlo o Iniesta, ma neanche Pjanic, ma almeno prendersi qualche responsabilità. Quello è il minimo sindacale.

E questo mi introduce al secondo problema. Viene spesso criticato Chiesa perché si intestardisce a fare da solo. Giustamente. Peccato che Federico sia uno dei pochi che si prenda la responsabilità ti cercare di andare a concludere. A parte Vlahovic, che però di mestiere fa la punta, abbiamo una squadra di gente che non tira mai. Rabiot, Miretti, Fagioli, Locatelli, ma anche gli esterni che abbiamo, nessuno si prende la briga e la responsabilità di tirare. Sembra che vogliamo fare calcio moderno entrando in porta con il pallone ma l’impressione è invece quella di avere un gruppo di ragazzi ancora abbastanza timorosi da delegare al compagno il tiro in porta. Della serie: al limite se sbaglia sbaglia lui. Con questo andazzo infatti tiriamo sempre molto poco e si faceva già così l’anno scorso. Infatti a volte basta che entri Pogba con mezza gamba e tutto sciancato che si ha subito l’impressione di vedere un calciatore di tutta un altra caratura. Non lo so se questo coraggio verrà fuori,, sono propenso a credere che è una caratteristica che o ce l’hai oppure no, tuttavia finché ci sono questi giocatori è necessario e fondamentale che il mister ci lavori. Non abbiamo un solo giocatore che tira dalla distanza. L’ultimo fu Ronaldo ci sarà un motivo se segniamo poco?

Concludo con il bellissimo gol segnato da Vlahovic e non parlo di proposito delle polemiche che avvelenano il campionato. Su quelle dico solo che la Juve dovrebbe difendersi pubblicamente e non abbassare sempre la testa come sempre fa. Ma dicevo del gol di Vlahovic: Illing che va sulla fascia salta il suo e pennella un cross che Dusan con bello stacco e torsione insacca all’angolino. Gol davvero molto bello. Niente che non avevamo già visto fare mille anni fa a Causio-Bettega a Cabrini-Rossi a Di Livio-Vialli o a Camoranesi-Trezeguet. Non è che c’è sempre da inventare cose. A volte basta mettere un cross come si deve che segnare di testa è bello come entrare in porta con la palla. Vale sempre un gol.

Un’eterna illusione

Scritto da Cinzia Fresia
Allegri lo aveva detto, con il Bologna sarebbe stata dura .. e infatti così è stato.
Mi chiedo perché insistere con Locatelli, il quale è un “brav Fieul” (bravo ragazzo), ma come calciatore .. è sopravalutato e non da Juve. Sembra un accanimento terapeutico insistente e senza risultato.
La Juventus non riesce ad uscire dai suoi malesseri. È bastata una squadra che correva un po’ di più .. e il niente totale .. una difesa che dorme un centro campo confuso e Nessuna palla decente per Vlahovic.

45 minuti di bel gioco più tre gol non basta ad aver superato la malattia. Come nel tradizionale gioco dell’oca, la Juventus è tornata a tre caselle precedenti. Niente da fare non c’è Giuntoli che tenga. La squadra si comporta da provinciale .. non tiene un progresso che sia uno, e ha un centro campo che non va.
Per fortuna Dusan è in forma e in qualche maniera l’hanno pareggiata.

Non parlerei degli episodi contro, la Juventus lo sa che è meglio non aspettarsi nulla dall’arbitro lo indica il goal annullato, conosciamo le regole e non ci aggrappiamo agli episodi, abbiamo una rosa che può vincere senza rigori. La verità è sotto gli occhi di tutti ed è che la squadra continua a non funzionare.

A questo punto se il tifoso si arrabbia ha tutte le ragioni.
Si continua a cambiare tutto per non cambiare nulla e rifare sempre e costantemente gli stessi errori.
Se la soluzione a questa malattia in apparenza irreversibile fosse il cambio di tecnico per favore qualcuno lo faccia.
Se Allegri non è in grado di farsi capire dai suoi giocatori .. il rimedio è uno solo.
Se non fosse così allora è grave.
Il cosa ci sia dietro alla Juventus malata che cambia in continuazione e non riesce a guarire non si sa.
Che la Juventus idem Ferrari fanno soldi anche senza vincere .. è anche vero.

Prima di lasciare la Juventus Allegri qualcosa lo vuole vincere, non ci riuscirà con i suoi sistemi se non cambia approccio con i giocatori.
Le urla nello spogliatoio non servono. Serve umiltà nell’ ammettere di aver finito tutte le soluzioni.

Pagelle Juventus Bologna 1-1

 

 

Pagelle di Alessandro Magno

Perin 6,5 Non particolarmente impegnato non può far nulla sul gol trovandosi un giocatore tutto solo a porta spalancata. Per quello che può cerca di dare sicurezza alla difesa che questa sera appare un poco ballerina e para laddove deve parare.

Danilo 6 Il meno peggio dei centrali senza infamia e senza lode. Ogni tanto cerca di dare una scossa portando la palla direttamente nell’a metà campo avversaria. Zirkzee con la sua mobilità ha messo veramente in crisi i nostri centrali questa sera. Lui un poco di meno.

Bremer 5,5 Non particolarmente sicuro e nemmeno troppo risolutivo. Il ruolo da centrale in mezzo agli altri due non so se gli si addice forse bisognerebbe portarlo a Sx con gatti a destra e Danilo in mezzo che è il più regista di tutti.

Alex Sandro 5 Tornado l’Alex Sandro pasticcione dopo la discreta prova contro l’Udinese. Finisce maldestramente su Bremer nell’occasione del gol del Bologna spalancando l’area a Ferguson anche se poi prova a recuperarlo.

Weah 5,5 Primo tempo fuori giri tanta voglia ma non riesce quasi mai a fare una giocata interessante se non passare la palla indietro. Secondo tempo molto molto meglio con più spinta forse approfittando di qualche calo fisico degli avversari.

Fagioli 5,5 Diverse belle giocate con piroette e veroniche che tuttavia rimangono fini a se stesse. In soldoni non riesce a incidere e nemmeno a fare filtro sulle ripartenze avversarie.

Locatelli 5 Dovrebbe esser il primo a limitare Zirkzee che è li fra le linee ed è sempre smarcato, in verità è il primo a non capirci nulla. Male questa sera sia in fase di interdizione che in quella propositiva.

Rabiot 6 Il meno peggio del centrocampo se non altro perché si fionda in avanti con assoluta voglia di raddrizzarla. Peccato nell’azione del gol annullato a Vlahovic la voglia lo porti troppo avanti tuttavia nel centrocampo abbastanza inesistente di oggi è l’unico vivo.

Cambiaso 5 Tanti momenti in cui non si vede per niente e poi alcune incursioni interessanti sopratutto palla al piede e in solitaria. Troppo poco questa sera per un voto positivo. Forse ha patito gli eccessivi complimenti della prima giornata chissà.

Chiesa 6 Un poco troppo egoista non pare grandemente ispirato tuttavia il suo impegno fa sia che sia un martello per la difesa avversaria che deve sempre guardarsi sia dalle sue iniziative che dal suo pressing. Peccato in determinate occasioni sia poco lucido e cerchi la soluzione personale piuttosto che il compagno.

Vlahovic 7 Quarto gol in due giornate al netto dei fuorigiochi. Gran gol quello dell’1-1 con bello stacco e bella scelta di tempo. In questo momento sta confermando esser buona la scelta della società di tenerlo. Questa sera in una serata no di molti è stato il trascinatore.

 

Pogba 6 Pochi minuti per cambiare la squadra. La sensazione è che può farlo se solo è utilizzabile.

Milik 6 Applicazione in funzione di Vlahovic. Non ha occasioni ma apre varchi. Nel finale di partita il suo ingresso da fisicità all’attacco e la possibilità di giocare di più sulle palle aeree e si rivela una scelta efficace.

Illing Junior 7 Ancora una volta entra a partita in corso e mette a segno un assist per un gol ( con l’Udinese era stato annullato). Il ragazzo spacca le partite chissà se avrebbe lo stesso impatto a giocare dall’inizio. Lo proviamo?

Mc Kennie SV

Yldiz SV

Juventus 6 Non riesce a ripetere la prestazione con l’Udinese ma nonostante un primo tempo giocato male la Juventus riesce a riprendere la partita con buona voglia e buona grinta. Ci sono tante cose ancora da sistemare ma essendo in rodaggio sono partite che possono capitare.

Allegri 5,5 La formazione al netto di Perin e Fagioli per Tek e Miretti è la stessa di Juventus Udinese ma questa volta il non averla sbloccata e l’esser andati sotto complica di molto le cose. Primo tempo giocato male. Secondo tempo molto meglio. Bene i cambi che han fatto la differenza. Forse un poco tardivi.

Arbitro 4 Cartellini molto discutibili con diversi giocatori del Bologna graziati anche per trattenute volontarie. Il rigore del Bologna sembra netto al replay sembra molto meno. I rigori per la Juventus che sono due mi paiono abbastanza evidenti e se nel primo Chiesa viene spinto da dietro con una spallata e il suo avversario non prende mai la palla nel secondo caso viene intercettato un cross di mano con braccio largo e aderente a terra a prendere uno spazio che non esiste. Sarebbe bello vedere l’arbitro andare qualche volta al var visto che c’è.

 

 

ps. scusate il ritardo 🙂

Domenica 27 settembre 2023 Juventus – Bologna ore 18.30 Allianz Stadium – Torino

Scritto da Cinzia Fresia

Troppo entusiasmo!
Chiarimenti da parte dell’allenatore:

– Kean mai stato fuori rosa, si è trattato di un ritardo ad un allenamento, sistemato con una sanzione donata in beneficenza, l’assenza è dovuta ad una botta presa in allenamento, stessa motivazione per Szczesny, fermo per un infortunio.

– non parlo di altri giocatori

– Se l’Arabia saudita sta investendo sul calcio appropriandosi di calciatori e addetti ai lavori di tutte le nazionalità è a causa della globalizzazione.

La Juventus scende in campo allo Stadium contro la squadra di Thiago Motta.
Max Allegri mette le mani avanti confessando di percepire un eccesso di entusiasmo, solo per una partita venuta bene, e ci riferiamo alla prima di Campionato vinta 3-0, in trasferta.
La rosa è ringiovanita, ed occorre mantenere concentrazione. Il Bologna è forte davanti e se non si fa attenzione si rischia di non vincere.
In sintesi Allegri invita a non emettere giudizi troppo frettolosi dopo una sola partita. Il tecnico della Juventus non si sbilancia in merito alla formazione, ma si mostra sufficientemente sereno circa le forze che ha.

Allegri non ha intenzione di aggiungere altro, e su Bonucci una risposta di circostanza.

L’entusiasmo intorno alla Juventus vincitrice della settimana scorsa è stato naturale: dopo anni di partite pessime, è bello rivedere una squadra che stava giocando anche solo per un tempo, un calcio divertente.
E’ corretto non illudersi ma la speranza di vederli giocare così per tutta la
stagione è legittima.

A riguardo del calcio arabo: non c’è da sorprendersi se l’Arabia Saudita stia investendo sul calcio. in previsione dell’esaurimento del petrolio, i sauditi si stanno dirigendo verso altre fonti di guadagno, tipo le compagnie aere in cui credono parecchio, il turismo e il calcio. Ciò che non è giusto è il rifiuto del rispetto del fair play finanziario, ma alla Uefa piace così ..

Andrea Cambiaso, dalla Serie D al traguardo Juventus

Scritto da Cinzia Fresia

Andrea Cambiaso ha ancora l’espressione entusiasta da bambino con gli occhi spalancati. Il 23enne neo gioiello bianconero ha catturato l’attenzione di tutto il “Dacia Arena”.
Andrea è stato uno degli artefici della roboante e inaspettata gara della Juventus contro l’Udinese.

Il difensore originario della Val di Lemme, dopo una serie di prestiti, è arrivato a vestire la maglia bianconera.
Massimiliano Allegri lo ha schierato subito alla prima di campionato come quinto a sinistra di centrocampo.
Scatenato, trascinante, dirompente, va al tiro, scambia, si inserisce, affonda e confeziona l’assist per il gol messo a segno da Rabiot: un debutto da urlo per lui, protagonista della serata insieme a Chiesa, Vlahovic e Rabiot.

Ma chi è questo “ragazzo della porta accanto” in predicato di diventare una autentica star?

È nato a Genova il 20 febbraio del 2000.
Immaginiamo un bambino con l’azzurro del mare negli occhi al tempo stesso affascinato dal verde dei fili d’erba dei campi da calcio.
Tifoso genoano da sempre, il piccolo Andrea cresce allo stadio dove fa il raccatta palle e respira l’aria dei suoi beniamini.
Il padre, amministratore delegato di un importante brand, seppur appoggiando la grande passione del figlio, gli consiglia di prendere in considerazione altre carriere.
Andrea è umile e determinato, il calcio è nel suo DNA… lo sente e sa che è l’unica strada che vuole percorrere.
Cambiaso si mette seriamente a lavorare allenandosi tutti i giorni nelle giovanili del Genoa da dove inizia il percorso da calciatore passando dalla Serie D alla C e vivendo alti e bassi.
Sarà la stagione 2021 -22 a segnare una svolta fondamentale per il giocatore: in qualche modo il numero 21 influenzerà il suo destino.

Andrea torna al Genoa e debutta in Serie A il 21 agosto. A soli 21 anni è titolare e le prestazioni di quel periodo attirarono le attenzioni della Juventus, la quale lo acquistò a titolo definitivo per 8,5 milioni di euro più bonus.
Il club bianconero decise, per farlo crescere, di cederlo in prestito al Bologna dove giocherà da titolare e contribuirà alla salvezza del club.
Andrea oggi è a Torino alla Juventus. Il giocatore ha dimostrato di essere pronto ed emozionato nel vestire una maglia prestigiosa di cui sente la responsabilità.
Cambiaso è riconoscente verso la Juventus ma altresì ai club precedenti che lo hanno cresciuto, infatti, in conferenza stampa con commozione ricorda Sinisa Mihailovic.
Perché Allegri crede in lui?

È riconosciuto quanto Massimiliano Allegri apprezzi la duttilità nei giocatori e Cambiaso nella prima fase di carriera ha ricoperto il ruolo di trequartista (fonte di ispirazione, Paulo Dybala) e, nella seconda, quello definitivo di terzino offensivo alla Cancelo. Senza dimenticare che in Serie D all’Albisola e al Savona, ha assunto il ruolo di centrale di centrocampo.
La sua dote principale è la rapidità e la bravura in progressione.

Può giocare sia a destra che a sinistra andando a ricoprire il ruolo di esterno basso in una difesa a quattro o di esterno alto nel modulo 3-5-2.
Un giocatore assolutamente funzionale e compatibile con le strategie del tecnico della Juventus.
Se il giovane manterrà questo atteggiamento, si prospetta per lui un grande futuro, compresa la Nazionale di cui ha già fatto parte in precedenza proprio nell’Under 21.
L’importante è mantenere la determinazione, umiltà e coerenza, principi che lo hanno portato ad essere ciò che è ora.

“estratto da Gol di tacco a spillo”

La Juventus è Cambiata?

CLICCA PER VEDERE 

https://fb.watch/mztcXSiDsc/

Noi vogliamo restare!

Confesso che l’andare a riposo dopo il primo tempo sopra di tre gol non me lo ricordavo più.
La Juventus non poteva iniziare meglio di così. Una vittoria netta come regalo ai tifosi è un segno d’affetto verso chi è rimasto vicino alla squadra.
Un primo tempo perfetto, assolutamente ben giocato e inaspettato. Chiesa super! Ho rivisto il giocatore degli europei e in perfetta armonia con il suo compagno Dusan Vlahovic.
Se la situazione si evolve in positivo potrebbero diventare la coppia protagonista di questo Campionato.
Tre fondamentali importanti:

Il recupero di Federico Chiesa, il gol segnato da Vlahovic e il debutto di Weah.
La Juventus ha girato intorno a questi tre elementi.

Timothy Weah non lo avevo ancora visto giocare, per ciò che ho visto ieri posso dire che il ragazzo c’è. Ha effettuato un paio di giocate degne di un campione. Lo statunitense ha un’ottima visione di gioco è calmo e ragiona, veramente niente male se continua così.

Federico protagonista straordinario. Lo aveva detto Massimiliano Allegri, il giocatore ha una gamba diversa, ma altresì anche la testa ha ricominciato a funzionare e si è visto soprattutto quando è uscito.

Il gol dì Vlahovic un booster di ottimismo per Dusan, e segnarlo su rigore non è stato facile.
Dico al serbo “dai che ci siamo” insisti e non mollare.
Amo questo giocatore anche se instabile, peraltro caratteristica dei giovani della sua età, si vede che il ragazzo vuole restare e fa di tutto per meritarsi la Juventus. Ieri ha giocato bene e per la squadra, non è al 100 per cento ma ci sta lavorando e sembra anche un po’ meno solo, spero che la Società lo tenga e ci investa.

Veniamo al secondo tempo.
E’ la storia delle ultime Juventus che si ripete, quella di giocare bene un tempo e l’altro no. E’ in quella fase che l’Udinese ha tentato di riaprire la partita.
Quindi c’è stata la Juventus 1 fantastica .. e la Juventus 2 molto meno. Di pro è riuscita a non prendere gol grazie anche al nostro super portiere “Szczesny per sempre”.
Ci si aspettava di più dalle forze fresche chiamate a sostituire chi molto provato dal campo e dal caldo, particolare evidenziato anche da Max Allegri che ci rimanda al problema annoso della preparazione atletica.

E’la prima di Campionato, dice tutto e dice nulla, ma la competizione al di là di alcuni difetti merita un dieci.
Tra il campo, il caldo, l’avversario non forte ma con singolarità fastidiose, e tutti i pregressi hanno fatto reagire positivamente i bianconeri.
I primi segnali dicono che la cura “ Giuntoli” sta funzionando. Siamo ancora lontani dall’essere una squadra forte, la strada da percorrere è lunga, l’importante è farla insieme divertendosi.

Pagelle Udinese Juventus 0-3

Pagelle di Alessandro Magno

 

Szczesny 7 Vive un primo tempo relativamente da spettatore ma nel secondo tempo è chiamato a più di un intervento seppure quasi esclusivamente su tiri dalla distanza. Ci mette pure la faccia nel senso che su un tiro anche abbastanza violento dopo aver effettuato una prima parata la seconda la prende proprio in faccia.

Danilo 6 Inizio un poco timido infatti Beto da del gran lavoro sia a lui che ad Alex Sandro tuttavia poi una volta prese le misure e un ammonizione ne esce abbastanza bene

Bremer 6 Sarà la posizione o sarà per scelta di Beto ma lui non ha molto da fare per più di un ora non avendo un uomo da marcare. Resta in posizione e cerca di non sguarnire la difesa in modo molto intelligente. Sul finale quando Sottil mette dentro un po’ più di punte si fa valere.

Alex Sandro 6 Come Danilo ha un inizio difficile su Beto ma alla fine anche lui dopo un ammonizione anche abbastanza discutibile, lo contiene bene.

Weah 6,5 L’impressione è che sia un giocatore che da veramente tutto. Questa sera mi è parso un poco troppo confusionario perdendo tanti palloni con cui ci ha un poco litigato. Tanti però ne ha anche riconquistati e il controllo al volo sull’azione del 3-0 è un colpo che merita il prezzo del biglietto.

Miretti 6,5 È sempre al posto giusto al momento giusto. Lotta tantissimo. Conquista moltissimi falli però tante scelte di passaggio sono sbagliate. Devo dire che rispetto ad altre volte però ha alzato il coefficiente di difficoltà provando a giocare molte volte la palla di prima.

Locatelli 6 Nel primo tempo più che altro fa il quarto difensore limitandosi al giro palla facile facile. Nel secondo tempo con l’Udinese più arrembante è costretto per forza di cose a prendersi qualche responsabilità in più e si vede qualcosa in più a livello di costruzione.

Rabiot 7 Gran primo tempo e gran gol poi nel secondo tempo va abbastanza con il freno a mano tirato. Tuttavia credo che nei 95 minuti (dato che li ha giocati tutti) sia stato quello che ha fatto più km.

Cambiaso 7 Primo tempo veramente da dominatore del campo. In una curiosa posizione ibrida fra l’ala e la mezz’ala viene a giocare un infinità di palloni e quello che colpisce è che li gioca tutti con grande lucidità e carisma. Insomma per un giovane alla prima da titolare alla Juve, un figurone. Poi certo nel secondo tempo cala vertiginosamente fino al cambio.

Vlahovic 7 Molto deciso fin dai primi minuti. Gioca veramente con gli occhi della tigre. Con Chiesa si vede che hanno entrambi voglia di riscatto. Aveva fatto fra l’altro una doppietta.

Chiesa 7 Nell’insieme forse il migliore in campo in assoluto con Rabiot. Per corsa per determinazione, perchè la mette in discesa dopo un minuto e soprattutto perchè quando la palla gli arriva si ha l’impressione che qualcosa di buono possa accadere.

 

Mc Kennie 6,5 Da fuori rosa a una prestazione con i fiocchi. Tante chiusure difensive tempestive e azzeccate. Alcuni spunti in attacco sulla fascia come fosse un alla vera in una posizione, quella di ala, in cui non ha mai brillato.

Fagioli 6 Lampi di buon palleggio qua e la ma mi aspettavo da lui qualcosina in più, anche perchè con l’Udinese tutta sbilanciata in cerca di un gol, lui con la sua classe poteva fare la giocata risolutiva.

Illing Junior 6,5 Come Mc Kennie entra veramente bene. Serve anche l’assist a Vlahovic per il 4-0 ma non ha fatto attenzione ed è finito con una gamba in fuorigioco.

Milik 6 Utile

Yildiz 6 Prima ufficiale nella Juve. Pochi minuti per far vedere che i piedi ce li ha.

 

Juventus 7 Primo tempo da 8 sia per il risultato che per il gioco. La Juve è parsa aggressiva nel recupero palla e cinica nel colpire quando si doveva colpire. Il primo tempo è stato piacevolissimo da guardare. Il secondo tempo pur contenendo e limitando le energie si poteva fare il quarto in diverse occasioni e anche lo si era fatto.

Allegri 7 Quest’anno parte bene. Azzecca tutte le mosse a dispetto di chi fa le critiche senza sapere, una su tutte tenere fuori Kostic per Cambiaso. Evidentemente li vede in allenamento e sa se uno è più pronto di un altro. Fa esordire Yldiz alla faccia di quello che non fa giocare i giovani e sopratutto, cosa più importante, dopo svariato tempo vince e convince.

Arbitro 5,5 Viene strano dare una insufficienza dopo una partita vinta 3-0 tuttavia questo arbitro non mi è piaciuto per niente nella gestione dei cartellini. Non è normale che l’Udinese abbia chiuso con un giallo e la Juventus 3 una partita vinta 3-0 dalla Juve come non è stato utilizzato lo stesso metro per le trattenute Alex Sandro ammonito e loro per ben due volte con trattenute prolungate solo redarguiti. Anche le altre ammonizioni non mi convincono Danilo prende la palla in scivolata e non mi pare tocchi di mano per cui non so cosa ha visto l’arbitro Locatelli è giusto il giallo ma all’arbitro sfugge un calcetto che rifila Success al nostro. Sarebbe fallo di reazione e rosso. Il rigore si può dare il braccio è largo e interrompe un cross. Non è qualcosa di inconsueto.

Campionato serie A : Well come Back

Scritto da Cinzia Fresia

Dopo una serie di vicissitudini, condanne, patteggiamenti e mancati ricorsi, la Juventus torna in campo a metà.
Per quest’anno dovrà accontentarsi di essere rimasta in serie A e della Coppa Italia. La Uefa ha escluso la Juventus dalle competizioni europee a seguito della violazione del fair play finanziario, di conseguenza il club bianconero ha rinunciato a fare ricorso.

La solita delusione ..

Nel frattempo:
È arrivato Giuntoli, se n’è andato Cuadrado, Paredes e Di Maria, hanno defenestrato Bonucci, acquistato Timothy Weah, Facundo Gonzalez e Bruno Martinez.
La telenovela riguardo lo scambio Lukaku per Vlahovic al momento non s’e’dato da fare.

A dieci giorni dal termine della sessione di mercato, non è successo nulla degno di nota, esattamente come aveva annunciato il nuovo Ds.
Tante parole, tanta aria ..ma alla fine niente Lukaku, Milinkovic Savic e Berardi da poche ore ritirato dal mercato.
I conti sono da sistemare e i pezzi da 90 ancora in rosa.
Al momento la Juventus che scenderà in campo sarà pressapoco quella dell’anno scorso.

Si prevede una stagione interlocutoria la quale parte non con bellissimi auspici. Non tanto per l’esclusione alle coppe europee, (lo sapevamo già) ma per i malumori della tifoseria già delusa dal mancato avvicendamento in panchina, terrorizzata dall’ipotetico arrivo di Lukaku, e dal debutto di Cristiano Giuntoli non proprio entusiasmante.
Perciò se i bianconeri non vinceranno almeno qualche partita si prevedono inondazioni di disdette.
Scudetto?
Non pensiamoci. Per come si è ridotta la squadra, lo vedo improbabile e la strada sarà lunga. L’obiettivo possibile e realistico sempre che non accada nulla di serio, sarà la zona Champions.
La stagione 2023/24 deve porre le basi per ricostruire una squadra forte e riappropriarsi dell’identità perduta.

Udinese – Juventus
(Dacia Arena ore 20.45)

La Juventus inizia la stagione come prima di Campionato con una trasferta piuttosto impegnativa, a Udine.
Max Allegri in conferenza Stampa si è dichiarato ottimista per le scelte effettuate dalla Società e contento per quanto fatto dalla squadra durante l’Estate.
Il tecnico ha espresso tutto il suo profondo dispiacere e rammarico per l’esclusione alle Coppe Europee, onde per cui la motivazione sarà volta al recupero di quanto è stato sottratto.

Sebbene si stia facendo finta che nulla sia accaduto, è impossibile non rilevarne le conseguenze. La Juventus per tornare al Top, deve liberarsi dei condizionamenti psicologici che hanno compromesso la resa della scorsa stagione.
Senza l’impegno delle coppe, la squadra avrà più tempo per concentrarsi in serie A e sarà meno esposta agli infortuni.
Salvo imprevisti, la coppia in attacco protagonista di questa annata, sarà nuovamente Vlahovic e Chiesa. Il serbo non è ancora 100 per cento, tuttavia Allegri pare positivo circa le condizioni di entrambi.
A riguardo della formazione si è mostrato piuttosto vago e ancora incerto circa lo schieramento definivo.

Allenamento e partitella con l’Alessandria

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