Prime 3 giornate Spalletti, Locatelli e Bonucci

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TURIN, ITALY – SEPTEMBER 16: Juventus coach Massimiliano Allegri with player Manuel Locatelli during a training session at JTC on September 16, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato – Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Articolo di Alessandro Magno

Prime tre giornate e prima , sempre per noi troppo inopportuna pausa delle nazionali. Primo bilancio della Juventus 7 punti in tre giornate per la verità non troppo impegnative. Buona la prima con l’Udinese maluccio con il Bologna, soprattutto nel primo tempo, benino con l’Empoli anche se Allegri si è detto più soddisfatti di questa vittoria che della prima. Personalmente, come ho avuto modo di scrivere nelle mie pagelle, Con l’Empoli seppure la Juventus ha dominato sul piano delle occasioni e non ha rischiato nulla, non sono rimasto così convinto della prova. Troppo in bilico il risultato per 80 minuti e una sensazione che in qualsiasi momento anche un evento sfortunato potesse complicare la situazione. Sensazione mia? Non so, vedremo. Tre giornate sono onestamente poche per dare un giudizio. Mi sono riproposto di fare un primo bilancio dopo la decima o undicesima (Fiorentina in trasferta) giornata.

E veniamo all’imprevedibile. La scorsa settimana ho scritto di quanto non mi piacesse Locatelli nel ruolo di regista e Spalletti che fa? L’endorsement del ”Loca”, con il nostro in conferenza stampa che dichiara che si sente maturato e loda Allegri per avergli dato il ruolo. Insomma il mondo al contrario ma non quello del libro del generale tanto discusso. Locatelli in quel ruolo non mi convince e credo non mi convincerà neppure in nazionale anche se la maglia azzurra come molti sanno, dal 2006 mi interessa poco.

E chiudiamo con il saluto a Bonucci che è avvenuto si alcuni giorni fa ma ne parlo ora perché non è stato convocato da Spalletti. Devo dire che è sempre difficile per un calciatore capire quando è il momento giusto per smettere e Bonucci non lo ha capito e di questo non fa eccezione. Pensava di giocare ancora un anno per dedicarsi alla nazionale. Non so cosa gli avesse promesso Mancini ma le sue uscite con gli azzurri ultimamente erano state tutt altro che positive. Ora Bonucci pur di fare un altro europeo se ce va a Berlino nelle file dell’Union. Ma a naso la maglia della nazionale non la riconquisterà non rientrando nei piani di Spalletti. Bonny è stato una colonna della Juve degli ultimi lustri con tanti titoli e 500 presenze. Con molte di queste presenze anche da Capitano. Avrebbe dovuto fare una scelta più dignitosa e capire che è un ex giocatore ormai da almeno un anno. Ma come dicevo è molto dura far capire ai calciatori quando è arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo.

  1. E si sa che fumarsi erba al posto del tabacco alla lunga brucia il cervello.

  2. PASSANO LE ORE MA PURE GLI ANNI

    Mo nun me metto con la solita retorica me manca poco de campà può darsi che arrivo pure a cent’anni oppure esco fori attraverso la strada e me metteno sotto…
    Ma una cosa è certa me so rotto li cojoni anzi me l’hanno rotti.

    Nel 2006 mi hanno fatto godere la Juve in serie B per colpe mai appurate…il ritorno in serie A subito ma con una squadra non all’altezza di poter competere almeno con due tre squadre superiori a noi…poi con il passare degli anni mi accorgo che la Juve è tornata…da lì a poco lo Juventus Stadium di proprietà.

    Uno-due-tre scudetti vinti consecutivamente (mai vinti più di due consecutivi a parte quelli periodo dal 30 al 35) con Conte.

    Ora mi verrebbe da dire era meglio di non vincere così con tanta superiorità perché hanno portato le invidie degli sconfitti e iniziate le ripercussioni sulla Juve di Andrea Agnelli e ad ogni inizio campionato ne trovavano una per destabilizzare l’ambiente Juve.

    Per prima hanno tirato fuori la storia dei ferri e del cemento scadenti dello Stadium, poi la squalifica per le scommesse a Conte e messo nella piccionaia dello Stadium perché secondo loro “non poteva non sapere” con i soliti giornalai che ogni giorno strillavano per vendere i loro giornali.

    La Juve non si ferma e continua a vincere, Andrea Agnelli dopo tanti bei giocatori comprati si regala Ronaldo, da lì a poco al cr7 gli appioppato sul groppone uno stupro in America riferito a 9 anni prima quando ancora giocava con lo United…
    Nonostante tutto la Juve macina vittorie fino alla bella e modica cifra di 9 scudetti consecutivi.

    Arriva anche il Covid, la Juve sempre precisa nel rispettare le direttive delle ASL, le altre non partono nemmeno per andare a giocare e da qui pian piano la nuova discesa all’inferno..le dimissioni del CDA, Andrea se ne va in Olanda, Elkann che non reagisce alle ingiustizie, la squadra allo sbando (e questo lasciatemelo dire: per fortuna che in panchina c’era Allegri…lasciamo stare il gioco piace non piace…però è stato lui a mantenere saldo il gruppo ed arrivare anche quarti ma poteva essere benissimo un secondo posto se non avessero tolti e poi ridati e infine l’accomodamento dei 10 punti levati per non farci partecipare alle coppe) con l’accanimento mediatico di giudici tifosi che odiano la Juve.
    Plusvalenze andate tutte a farsi benedire (vedi Orsolini come esempio) ma a pagare è stata solo la Juve.

    Forse è finita si ricomincia da capo, tre partite 7 punti senza Pogba e con Pogba rinizia un’altra avventura non calcistica ma quelle di analisi non della partita ma contranalisi per doping in buona o malafede.

    Un altro anno di massacri a noi poveri tifosi e soprattutto a quelli come me un pò cagionevoli per la Juve.

    • Beh, la disamina è questa, niente di più

    • E di cosa dobbiamo lamentarci.

      Noi tifosi ci siamo specializzati in calcio, ed in scudetti.

      Quindi abbiamo avuto la possibilità di avere nozioni di legge e diritto.

      Ed oggi di medicina dello sport.

      Un programmino niente male anche se poi, a ben pensarci viene da vomitare.

  3. L’EDITORIALE DI FILOBIANCONERO:
    LA VECCHIA SIGNORA TRA NEMICI – AMICI E STRILLONI ASSERVITI AL POTERE.

    Non è stato sufficiente l’incubo, sportivamente rappresentato per la Juventus dalla scorsa stagione agonistica, a chiudere definitivamente il conto da pagare con tutti quegli antijuventini d’Italia e d’Europa che si annidando nei luoghi più impensabili.
    E quando non è il fuoco nemico a sparare su Madama ci pensano i tesserati stessi a gettare benzina sul fuoco.
    Prima con il fulmine a ciel sereno riguardo la positività al testosterone di Paul Pogba e poi con la lettera fatta recapitare al club bianconero dall’avvocato di Leonardo Bonucci.
    Missiva che accusa la Juventus di danno professionale e d’immagine con il club che ha l’unica colpa di aver deciso di non puntare più sul giocatore considerandolo (giustamente) un calciatore al crepuscolo della carriera.
    In entrambi i casi credo che da parte della società vada recitato un bel mea culpa, anche se per onestà intellettuale dobbiamo dire che è molto semplice parlare a posteriori.
    Nel caso del “Polpo” la scelta del club di puntare nuovamente su di lui si è evidenziata non solo sbagliata ma come una delle operazioni di mercato peggiori della sua storia.
    A partire da quel maledetto giorno dell’estate 2022 negli USA quanto il francese si infortunò in uno scontro in allenamento con Perin, proseguendo con il rifiuto di farsi operare preferendo una assurda terapia conservativa e con i miseri 161 minuti giocati nella scorsa stagione.
    Il tutto tra un video sulle piste di sci, la visita ai sauditi al fine di esplorare il terreno per la prossima tappa di carriera fino ad arrivare al tristissimo epilogo di lunedì’ pomeriggio con la notizia battuta dall’Ansa relativa alla positività al testosterone.
    Con il particolare tutt’altro che trascurabile del suo peso a bilancio: complessivamente poco più di 11,1 milioni di euro all’anno, considerando gli oneri accessori spalmati fino al 2026.
    Relativamente all’ex capitano Leonardo Bonucci, l’ultimo dei reduci della mitica BBC, quello che balza più all’occhio è la bipolarità che si è evidenziata in questo tristissimo epilogo.
    Con il giocatore che prima professa amore eterno a Madama attraverso il post “J.”, dall’inequivocabile interpretazione e solo pochi mesi dopo trasforma tutto questo presunto amore in odio viscerale verso il club stesso.
    Un capitolo, quello relativo a Leo, che sarebbe stato da chiudere definitivamente dopo lo sgabello di Porto e l’esultanza con tanta di boccaccia sbattuta in faccia ai tifosi della Juvebtus nell’anno della sua permanenza al Milan.
    Un uomo schiavo del proprio ego Bonucci che solo per orgoglio ha finito per rovinare una meravigliosa storia d’amore, quella tra lui e Madama, a differenza di quanto fatto ben più intelligentemente da altri tanti campioni che hanno scritto la storia della Juventus accettando le decisioni del club.
    Per il resto siamo alle solite, con i rancorosi strilloni asserviti al potere che parlano di un club in vendita inquanto disastrato e sull’orlo del baratro. Indiscrezioni peraltro smentite pochi minuti dopo dalla proprietà stessa.
    Ma evidentemente la voglia di fare notizia, di vendere giornali, di ottenere click, in un lunedì senza campionato e con la necessità di spostare l’attenzione dalla penosa prestazione della nazionale italiana in Macedonia a qualcos’altro, rappresentavano elementi troppo succulenti per chi vuole continuare a tener vivo il sentimento popolare avverso alla Juventus.
    (dal web)

    • Andrea (the original)

      Mi permetto di dissentire sulla questione Bonucci, che viene trattata da quelli che si fanno chiamare influencer con lo stesso qualunquismo con cui affrontano la questione tifosi.
      Amare una maglia non vuol dire che ti fai andare bene tutto da parte di chi amministra quella maglia: cioè Bonucci può amare la Juventus ma sentirsi danneggiato dagli amministratori della Juventus (a torto o a ragione non è affare mio e spesso poi non c’è una divisione netta tra torto o ragione nei rapporti).
      Dunque lui può aver tranquillamente professato amore per la Juventus ma far causa professionalmente per un danno a suo dire subito.
      L’ego c’entra zero, anche perché sfido a trovare in quel mondo qualcuno che non abbia ego..certo Bonucci non arriva neanche lontanamente all’ego di Allegri.
      Che lui si sentisse ancora in grado di giocare è discutibile, per me non lo è più da un po’, ma se poi vedi confermare e a 6 milioni Alex Sandro o a 3 milioni De Sciglio o a 8 Pogba ci sta che ti girino le palle, girerebbero anche a me al suo posto.

      • Nella vicenda Bonucci Allegri c’entra zero.
        Dimentichi l’anno al Milan e il suo beffeggiare i tifosi della Sud…dopo un anno ritorna e io scrissi che alla prima sua allo Stadium doveva chiedere scusa…sono stato anche io sbeffeggiato qua su…so solo che Leo venne sotto la curva a chiedere scusa… solo così poteva riappacificazione con i propri tifosi.
        Ora fa quello che ha fatto e tu dissenti…sarebbe giusto dissentire se lui non avesse dichiarato attaccamento e amore alla maglia quindi alla società.

  4. MI RITORNA IN MENTE…

    Di oggi infatti la notizia, nel giorno tra l’altro in cui Massimo Moratti presenta il nuovo tecnico Alberto Zaccheroni, che nel novero dei calciatori il cui nome si lega all’uso di sostanze dopanti finisce anche l’attaccante dell’inter Mohammed Kallon.

    Il fatto comunicato ora risale al 27 settembre scorso, giorno della gara di campionato disputata allo stadio Friuli tra Udinese ed inter, che ha visto il giocatore giocare da titolare. Il controllo effettuato dal laboratorio romano dell’Acquacetosa sul campione di urine richiesto in quell’occasione al giocatore della Sierra Leone ha dato esito positivo.

    Norandrosterone superiore al limite posto dal Comitato Olimpico internazionale e noretiocolanolone, queste le sostanze riscontrate nelle urine del ventiquattrenne nerazzurro che, come già il parmense Blasi (per lui si tratta di norandrosterone), verrà per il momento sospeso in via cautelare dalla comissione disciplinare della Figc.

    Da sottolineare che appena dieci giorni fa, in merito ad un’inchiesta aperta dalla procura antidoping per fare luce sul caso delle provette antidoping sigillate in modo non corretto o non analizzate correttamente, il sito ufficiale dell’inter ha pubblicato una notizia con questo chiaro titolo: ”Molti club di A e B coinvolti, solo l`inter è al sicuro”. Nell’articolo poi una convinzione: ”Si fanno i nomi di molte società di A e B, ma un solo club è al di sopra di ogni sospetto: l`nter”.

    Alle ore 17.03 di mercoledì 22/10/2003, sul proprio sito ufficiale, attraverso l’ufficio stampa l’inter dirama un comunicato che sfoggia serenità : ”In merito alla notizia emersa in giornata relativa a Mohamed Kallon, FC internazionale Milano attende con serenità il completamento degli esami. Il giocatore, come gli altri componenti della rosa, viene sottoposto con periodicità a controlli effettuati sotto la direzione del professor Franco Lodi, ordinario di tossicologia forense e direttore dell’Istituto di medicina legale dell’università di Milano. Tutti gli esami eseguiti hanno sempre dato esito negativo”.

    Quelli che stavano tranquilli invece le altre società…
    È andata a finire:Kallon sospeso 8 mesi.

    La «stangata» tanto temuta non è arrivata. La squalifica è comunque lunga, ma neanche lontanamente paragonabile ai 4 anni di stop (il massimo della pena) chiesti in un primo tempo dalla Procura antidoping. Mohamed Kallon dovrà stare fermo otto mesi, lo ha deciso la Commissione disciplinare che ha cosi punito l’attaccante dell’inter, positivo al nandrolone nel controllo anti-doping disposto lo scorso 27 settembre dopo Udinese-inter. «Soltanto» tre mesi, invece, sono stati inflitti all’ingegner Saadi Al Gheddafi, l’attaccante libico del Perugia positivo al controllo disposto lo scorso 5 ottobre dopo Perugia-Reggina.

    La differenza tra la punizione inflitta a Kallon e a Gheddafi si spiega perchè il capo della Procura, Giovanni Verde, aveva considerato «doping intenzionale» il caso di Kallon, non quello del figlio del colonnello Gheddafi che, tra l’altro, ha potuto giustificare la presenza della sostanza dopante nelle sue analisi, con la terapia medica che è stato costretto a seguire per i suoi problemi alla schiena.

    Il ➕️ conosce il ➖️

    • La storia del doping in Italia è retrodatata di oltre 60 anni, ci fu una partita in cui uno dei protagonisti in campo, Franco Zaglio, raccontò in un’inter-vista quello che successe proprio in un inter-Juventus del 1962:
      “ Beccarono i tre cremonesi: Guarneri, Bicicli e il sottoscritto. Quella però fu una cosa strana: nell’imminenza della partita che pareggiammo 2 – 2 contro la Juve (25 febbraio 1962) i nostri dirigenti vennero a sapere che a fine gara ci sarebbe stato il controllo antidoping. Il segretario corse negli spogliatoi e raccomandò di non prendere niente. Un’insinuazione strana: come se noi giocatori prendessimo iniziative personali! Voglio precisare che fino a quando sono rimasto io, cioè fino al 1964, nessuno di noi ha mai preso niente per propria scelta: certe cose, caso mai, ce le mettevano altri nel caffè“!

      All’epoca Zeman, il grande accusatore della Juve, aveva solo 15 anni e ovviamente non poteva sapere niente di tutto questo 😀

  5. ANDANDO A SPASSO PER IL WEB

    Stavo facendo una passeggiatina sul web e qualcun altro ha scritto sempre di inter.

    A proposito di Paul Pogba positivo al testosterone: “Non ci siamo sempre noi, ma ci raccontano sempre a noi, mentre evitano di farlo su di voi” (inter n.d.r.).
    Poi comincia ad attaccare il club nerazzurro:

    “Dopo un Udinese-inter del 2003 c’è dentro Kallon, nandrolone, poi prese otto mesi che vennero ridotti.
    Nandrolone ci siete andati dentro voi.
    Plusvalenze chi l’ha inventate negli anni 2000, soprattutto tra giovani delle Primavere? Le milanesi e chi è che è stato definito il mago delle Plusvalenze? Ausilio! Nelle plusvalenze ci siete stati dentro prima voi.
    E poi attenzione, la curva che butta i motorini e che poi fa interrompere i derby con i lanci di fumogeni, a cosa è arrivata oggi? A comandare nei confronti di un giocatore che arriva, tipo Cuadrado, una sorta di chiedi scusa e adesso ti liberiamo e invece che insultarti ti applaudiamo.
    Chi ha le curve che comandano nei confronti della squadra? Ce le avete voi, attenzione! E poi ancora, chi ha il record dei bilanci in rosso, perchè questa Juve come è messa male, con Pogba adesso cosa ci guadagna, ma cosa ci rimette soprattutto prende un pò d’ossigeno per un bilancio disastrato.
    Ma chi è il record mondiale dei bilanci sempre in rosso? Ci siete dentro da voi, da Moratti in poi, fino a finire da Thohir a Zhang. Ma le famose pasticche nel caffè di Herrera? Vecchio doping antico l’avete iniziato voi.
    Poi per quanto riguarda le telefonate, qualcuno telefonava ai designatori, ma chi è l’unico che telefonava agli arbitri direttamente? La relazione Palazzi che inguaiava voi, se non fosse intervenuta la prescrizione.
    Infine dal punto di vista della legalità, la base delle regole, avere i documenti in ordine.
    Chi è che è entrato dentro con i passaporti falsi e ha fatto giocare un calciatore che sarebbe stato – non fosse stata la sua squadra di appartenenza ad una anti Juve -, squalificato e tolti i punti in quel campionato.
    In tutte le irregolarità del mondo ci siete sempre voi, ma raccontano noi.
    E’ questa la differenza!
    (Claudio Zuliani)

  6. Da “La Repubblica”

    “TORINO — Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio. Paul Pogba lo sperimenterà sulla propria pelle dopo la positività al testosterone comunicata lunedì, che ha cambiato la sua carriera più di qualsiasi altro infortunio patito o trionfo conquistato. Il giorno dopo le domande sono tante e coinvolgono lui, la sua famiglia, il suo futuro ma anche quello della Juventus, che osserva combattuta tra l’empatia per il calciatore, uomo simbolo dell’ultimo decennio bianconero, e la consapevolezza che proseguire altri anni tra incertezze e stipendi in doppia cifra, tra parte fissa e bonus, sarebbe uno stillicidio. I passaggi a vuoto di Pogba sono stati tanti e sono diventati troppi dopo il più grave peccato del mondo dello sport: il futuro è fatto di incognite, di domande a cui cercare di dare una risposta. Prima di tutto: capire se abbia assunto spontaneamente un integratore.
    La Juventus può rescindere il contratto di Pogba?

    Il percorso per chiudere lo sfortunato secondo capitolo con Pogba, nei desideri del club, sarebbe dovuto passare idealmente in territori completamente diversi rispetto a quelli che oggi può intraprendere la Juventus. Già in estate le sirene saudite erano state quasi accolte con sollievo dal club, che non può essere soddisfatto di aver messo sotto contratto per quattro anni, a dieci milioni bonus compresi, un calciatore che nella scorsa stagione ha giocato 216 minuti. Circa 70 mila euro ogni 60 secondi Dopo la sospensione a scopo cautelare imposta dal Tribunale nazionale antidoping, in attesa delle controanalisi, la Juventus può chiedere la sospensione dello stipendio, che potrebbe poi trasformarsi in risoluzione del contratto nel caso in cui venisse squalificato. Nel frattempo Pogba riceverà il minimo sindacale, 42.477 euro lordi l’anno che, al netto, equivalgono a circa duemila euro al mese: poco più di quanto guadagna un impiegato o un quadro aziendale.
    Cosa rischia Pogba?

    Inevitabile prendere in considerazione il futuro del calciatore. Se la Juventus è totalmente estranea alla vicenda, discorso diverso per il calciatore anche in caso di assunzione involontaria. Toccherà a lui difendersi davanti al Tribunale nazionale antidoping dopo aver chiesto, entro sette giorni, le controanalisi alla presenza dei periti del calciatore presso l’Acqua Acetosa, il laboratorio antidoping. Se l’uso terapeutico, vista la sostanza in questione, il testosterone, non è preso in considerazione, sarà invece fondamentale l’atteggiamento del calciatore: rischia quattro anni, la pena massima, che però potrebbe ridursi in caso di collaborazione. Anche se venisse dimostrata la non intenzionalità del gesto, si potrà ottenere al massimo una riduzione della squalifica. A 30 anni, e con i tanti problemi fisici accumulati, anche due anni di inattività sarebbero quasi un capolinea.”

    Questo è il solo modo di fare corretta informazione, non certo le azioni di pirateria giornalistica di chi si serve di titoloni ad effetto dei tg e di altri mezzi di comunicazione per riempire il vuoto cosmico di certe menti, direttamente nell’unico habitat naturale che possa accoglierli ed in cui tirare lo sciacquone per evacuare i loro deliri e le loro frustrazioni quotidiane.

    • P.S.: Non riporto l’articolo della “Stampa” sulla stessa vicenda visto l’utilizzo anche in questo caso di un linguaggio giornalistico rispettoso sia sull’argomento che nei confronti dei lettori. Entrambi i quotidiani dovrebbero essere perciò da esempio nel modo di fare un uso corretto e non strumentale dell’informazione.

  7. Barone, Andrea (the Original)

    Sulla vicenda Bonucci ho una personalissima interpretazione.

    Quando Conte chiede di cambiare mezza squadra, dentro il ricambio c’erano i cosiddetti senatori, Bonucci compreso.

    Conte quella volta non ebbe ragione, i Senatori l’anno successivo, forse anche per ripicca arrivarono in finale di Champions e persero contro una squadra superiore, ma vendettero cara la pelle.

    Dimostrando non solo di essere da Juve ma di essere la Juve

    Dopo Cardiff però e parlo della stagione successiva, andavano sostituiti.
    Il perchè fu chiaro con la fronda a Sarri che venne esautorato a ottobre, ma fù evidente in all or nothing nella stagione di Pirlo, dove i senatori si erano di fatto sostituiti alla Juve.

    E questo non va assolutamente bene.

    Andavano allontanati, sono rimasti, la Juve era casa loro, Buffon salutò, poi tornò, Chiellini chiese ed ottene il rinnovo del contratto a 30 e fischia anni per altri tre anni in modo da potersi preparare per il mondiale e poi per l’europeo.

    Lo stasso ottenne Bonucci.

    Cioè la Juve in pratica allenava, curava e preparava Bonucci e Chiellini per le glorie azzurre e per i sogni azzurri dei suoi giocatori ormai decotti.

    Insomma un’altro difetto di AA che ha un’altra volta fatto confusione tra amicizia e lavoro.

    Cambiato il timoniere, Bonucci è tornato ad essere quello che è in realtà, un calciatore.
    Ma lui che si sente di più, non vive il giocare un’altra stagione nella Juve come un privilegio, cosa spiegata molto bene da Vialli, ma come un diritto per poi poter andare all’Europeo con la nazionale.

    D’altro canto Bonucci, tantomeno Chiellini, tornavano dalla nazionale in caso di infortunio.
    Loro restavano per “fare gruppo”.

    Insomma un gruppo che era ora che si sfaldasse e che finalmente uscisse dai radar bianconeri.

    Bonucci ormai direi che non tornerà più, Buffon ha scelto un’altro percorso con Barzagli, ambedue in nazionale. Ma va?

    Resta Chiellini, sara richiamato in Juventus?

    Mi auguro di no, nel caso un posto per lui in nazionale è pronto?

    Ragazzi, io la vedo così.

    Giusto? Sbaglaiato?

    E chi lo sa, i miei juventini non sono certo loro e oggi da questo punto di vista non vederli piu in bianconero mi da un senso di pace che avevo perso da anni.

    Chiudo su Allegri, in wuesta vicenda non c’entra nulla e se qualche peccato lo ha commesso penso lo abbia fatto per il bene comune, anche se secondo me nel caso specifico fu un grosso errore, credo da parte di AA non tanto di Allegri.

    • luca,

      permetti almeno un merito andrebbe riconosciuto ad entrambi, con Bonucci (35) e Chiellini (36) la Nazionale italiana nel 2021 ha ri-conquistato un titolo europeo che mancava da 52 anni. Ci sta poi criticare il mancato rinnovamento di un organico che ad di là dell’arrivo di Ronaldo avrebbe avuto necessità di un profondo restyling, specie a centrocampo, reparto che credo era (come tuttora) già nell’ultimo anno di Allegri, con Khedira e Ramsey sempre rotti, il modesto McKennei, l’ultimo Bernardeschi involuto e discontinuo come lo era Rabiot, uno dei più scarsi dell’ultimo decennio.

      • Gioele,
        riconosco i meriti di Chiellini e Bonucci, all’europeo.
        Il mio vuole essere un punto di vista da tifoso bianconero.

        Fuori da Bonucci e Chiellini, penso che un giocatore quando arriva a 30 anni non possa più giocare nella Juventus.

        Un pò per motivi economici, un pò per motivi atletici, molto perchè ritengo, a torto od a ragione che un gruppo sano debba avere un’età omogenea e che un gruppo di giocatori sempre presente di età avanzata sia dannoso per il gruppo stesso.

        Si vede benissimo in all or nothing il muro presente tra Buffon, Chiellini e Bonucci ed il resto del gruppo.
        In alcuni momenti, la sensazione che i 3 facevano parte della società più che della squadra era palese.

        Quindi no ai 30 enni salvo casi particolarissimi, penso a Vialli, come a Del Piero, come a Tevez o CR7.

    • Andrea (the original)

      Non discuto che Bonucci fosse alla frutta da tanto ma il fatto che in quanto legato alla Juventus non dovesse citare la Juventus se ritiene di averne diritto.
      Allegri c’entra sempre, Bonucci gli era inviso e per questo fu fatto fuori quando poi andò al Milan e gli era inviso quando il suo sodale Agnelli gli ha ridato la panchina.
      Come detto, ci sta farlo fuori ma bisogna essere coerenti: la Juve regala milioni di euro ad Alex Sandro, che Allegri ha fatto di tutto per far scattare la clausola. Si danno milioni a un ectoplasma come De Sciglio, se ne davano oltre 10 a Pogba, ex giocatore risaputo.
      Dunque Bonucci non è stato fatto fuori per raggiunti limiti di età e inadeguatezza da età ma perché inviso ad Allegri.

      • Andrea,

        non sono d’accordo, anzi.

        Proprio la storia ci indica il contrario.

        Bonucci ritorna ed è subito titolare.
        Tenendo fisso Chiellini, necessario perchè capace nel recupero, forse unico nella Juve, Bonucci titolare fisso danneggia la crescita di Rugani, che obbiettivamente avrebbe meritato qualche minuto in più, se non altro per avere mercato e quindi per poterlo cedere ad in prezzo decente ed investire su qualcun altro

        Ma quello che confuta la tua tesi è l’oltracismo di Allegri nei confronti di de Ligt per far giocare proprio Bonucci.

        Lo stesso tecnico parlava all’epoca di giocatori giovani, di mancanza di esperienza di de Ligt nei confronti di Bonucci.

        Facendo addirittura brutta figura perchè parlava del capitano di quell’Ajax che ci aveva battuto in coppa nonostante CR7.

        Se Allegri, qui c’entra qualcosa è al contrario.

        • Andrea (the original)

          Luca e Massimo
          Lo ha fatto fuori Allegri nel 2017, litigo’ con lui e mi pare chiaro..poi pure è andato al Milan ma come conseguenza.
          Rugani è scarso, non era all’altezza, De Ligt era poco considerato da Allegri perché moderno e dunque contrario al suo gioco..vedi Bremer che invece pur meno forte di De Ligt ha giocato sempre e dall’inizio.
          E ribadisco, se fai rinnovare Sandro e De Sciglio e Bonucci lo metti fuori vuol dire che ti è inviso (vogliamo parlare delle nauseanti dichiarazioni ippiche sulla fascia di capitano al ritorno di Allegri sulla panchina?), altrimenti insieme a Bonucci mandi via pure gli altri (che per me era ciò che andava fatto, a scanso di equivoci).

          • Forse sarà inviso da Allegri (ma era inviso anche da me una volta finito Barzagli e Chiellini infortunato ne ha combinate tante)…trovami un terzino sx che possa giocare nella Juve e poi vediamo Sandro e De Sciglio che fine fanno.

      • Andrea se tu riusciresti a mettere da parte Allegri forse ragioneresti con più spensieratezza.
        Bonucci senza Chiello e Barzagli non era più lui…a parte le cavolate in difesa con lui infatti hanno segnato tutti i 9…la storia del Milan l’ha voluta lui, tu se segni contro la Juve sei libero di esultare ma non certamente come lo ha fatto lui e sotto la Sud.
        Su Allegri rispetto la tua idea ma se non mi porti le prove non la condivido.

  8. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato delle pesanti dichiarazioni ai microfoni di Lapresse, a margine della presentazione della seconda stagione di ‘Vita da Carlo’.

    ‘Il calcio non ha bisogno di assistenza, ma che il calcio non eroda ciò di cui necessita un’industria. Un’industria deve avere alla base la libertà, cosa che lo Stato italiano non ha mai dato al calcio italiano’.

    Ma vah???

  9. JU29RO

    Il giorno 13 settembre è stata rilasciata la relazione semestrale di bilancio di Exor. La circostanza è interessante perchè dalle pagine del documento è possibile estrarre interessanti informazioni sul bilancio della Juventus FC relative all’esercizio 2022/2023 che si è chiuso al 30/6/2023 e che verrà portato alla discussione dell’Assemblea dei Soci alla fine di ottobre. In primo luogo si evince che la perdita totale dell’esercizio sarà di circa 110mln di Euro, circa la metà di quella dell’esercizio 2021/2022. La perdita attesa è tecnicamente gestibile facendo ricorso alla Riserva Sovrapprezzo Azioni che ammonta a circa 161mln. Il Patrimonio Netto residuo, a fine esercizio dovrebbe essere pari a circa 55mln di Euro, e questo significa che, in teoria, un aumento di capitale in tempi brevissimi potrebbe non essere strettamente necessario. Tuttavia riteniamo che la società possa anticipare i tempi e decidere di autorizzare il Consiglio di Amministrazione già nella prossima Assemblea, per poi realizzarlo nei primi mesi del 2024. Nello stesso periodo scadrà anche il bond da 175 mln che riteniamo possa essere agevolmente facendo ricorso al mercato obbligazionario ovviamente ad un costo leggermente più alto, per effetto del rialzo dei tassi. Sempre dalla semestrale Exor rileviamo un indebitamento complessivo sostanzialmente stabile e un aumento dei ricavi che dovrebbero attestarsi sensibilmente al di sopra della soglia dei 500mln. Quest’ultima voce, per effetto della esclusione dalla Champions League e per i nuovi parametri di distribuzione dei diritti TV, nel prossimo esercizio 2023/2024 sarà sensibilmente più bassa e stimiamo complessivamente almeno -100mln. Confidiamo che parte di questi ricavi persi a causa di discutibili decisioni della Giustizia Sportiva possano essere recuperati attraverso un miglioramento del mix dei ricavi da merchandising e commerciali, nonché dal botteghino dell’Allianz Stadium. A tale proposito la nostra posizione è chiara da tempo. Sostenere la squadra attraverso questi canali, piuttosto che abbonandosi alle pay-tv. Un’ultima annotazione riguarda le voci relative alla vendita del club. Non ci risulta che attualmente ci siano trattative in tal senso. Abbiamo invece più indizi che ci suggeriscono la possibilità che, in tempi relativamente brevi, la compagine azionaria possa essere aperta a un nuovo socio di minoranza stabile, di provenienza estera, il quale potrebbe avere non solo interesse ad un investimento finanziario, che stimiamo intorno al 15/20% del club, ma soprattutto a una collaborazione di tipo commerciale e strategica.

  10. luca967

    L’età media elevata in qualsiasi squadra è un problema se mancano ricambi generazionali all’altezza, nel Real Madrid c’è gente come Modric e Kross, Alaba, Fernandez che l’anno scorso hanno sostituito con un altro trentenne Rudiger a cui è stato fatto un contratto di 4 anni, ma negli ultimi anni hanno pescato talenti in ogni angolo della terra, Vinicius Junior, Rodrygo, giovani come Militao, Mendy, Camavinga, Tchouameni, dopo aver ammainato bandiere come Ramos, Marcelo, Casemiro, Benzema. Solo in questo modo una società lungimirante può conservare un patrimonio di valori tecnici che in prospettiva (sia pur fra alti e bassi sportivamente parlando) possa permettere alla squadra di restare a livelli competitivi del migliori club al mondo. Cosa questa affatto trascurabile, soprattutto in previsione di una rivoluzione epocale del calcio come potrebbe essere e credo prima o poi sarà quella della nascita di una SuperLega europea.

    • Ragionamento condivisibile, Giò, ma ne vorrei parlare tra qualche mese perchè sto osservando un progetto molto interessante ma di cui vorrei parlarvi dopo che avrò constatato che le mie impressioni ( ma anche di qualche altro amico con cui guardo questa squadra) siano supportate dai fatti.
      Se hai calciatori di talento giovani con un allenatore che li libera da atteggiamenti tattici maniacali che ne bloccano le potenzialità, ma che li sa mettere bene in campo credo che fai bingo. Ripeto è troppo presto per sbilanciarmi ma quest’anno ho intravisto qualcosa di diverso (e purtroppo non nella Juve).
      E’ chiaro che devi avere sempre a che fare con giovani di personalità e tecnicamente molto validi, ma Gasperini, ad esempio è uno che ne sa turare fuori gli attributi. Non è un caso se gente giovane e semisconosciuta diventa merce molto prelibata dopo essere passati dalla cura di Gasperini. Lo stesso accadeva quando allenava il Genoa, quindi non credo di dire eresie. Il miglior mix sarebbe avere in squadra 2/3 massimo chioccie, ( una per reparto) ma neanche oltre i 30 anni ed il resto di giovani non oltre i 25 anni.

  11. CORREVA L’ANNO?

    https://www.facebook.com/reel/1987013591665540?sfnsn=scwspwa

    L’Udinese fece più possesso palla, più passaggi…i tiri più o meno tanti a testa.
    Ricordo che Bonucci non c’era, c’era Rugani che segnò pure…infatti al posto di Bonucci si scambiarono di posto Daniele e Mandzukic che segnarono entrambi…

  12. Ebbene sì, si criticava anche quella Juventus a torto o a ragione, ma si criticava.
    Noi Juventini siamo ” gli incontentabili”. Era uno spot di Carosello dei nostri tempi migliori ( credo lo ricorderanno in pochissimi) dove si sponsorizzavano degli elettrodomestici, mi sembra un frigorifero, e i clienti trovavano da ridire su tutto. Eppure allora quello c’era e dovevi prendertelo sennò potevi anche rimanere senza, oggi invece con tutta la concorrenza in giro cerchiamo sempre qualcosa in più. Poi ti rendi conto che assumi Cr7 e vedi che era meglio come si stava prima e che anzi regredisci.

    • Antony,

      Quello che fa il Real Madrid dovrebbe essere da esempio, una società leader nella scelte dei giovani sul mercato europeo e mondiale, certo loro hanno mezzi finanziari enormenmente superiori ma ciò non toglie che una società come la Juve che lo è in Italia non lo sia almeno nel suo orticello italiano, e qui calza a pennello la critica di Andrea su giocatori che alla Juve non sono più un valore aggiunto, inutile fare nomi, mi rifiuto di pensare che sia impopensare di non riuscire dama pensare che impossibile sostituire con giovani di buona prospettiva elementi ormai alla frutta, Holm finito in prestito all’Atalanta vale meno di De Sciglio o Alex Sandro, Hjumlmand ex Lecce (finito allo Sporting Lisbona per 18 mln) non ha caratteristiche da playmaker migliori di Locatelli?.. non vado oltre ma ce sarebbero di cose da dire, spero solo come dicono alcuni che tutto questo non sia frutto di simpatie e antipatie nei confronti di questo o quel giocatore, perchè se così fosse.. houston… il problema non è solo il presente ma peggio ancora il futuro.

      • impossibile non riuscire

      • P.S.: Ho scritto impossibile pensare che la Juve non riesca a trovare un laterale sinistro meglio dei due, se proprio non riescono si facciano consigliare da Marotta, visto che loro con un sprofondo rosso di oltre 800 mln riescono persino a prendere giocatori gratis.

  13. È arrivat ‘o frat d’o cazz

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